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Resoconto della seduta n. 82 del 30/11/2020

LXXXII SEDUTA

Lunedì 30 novembre 2020

(ANTIMERIDIANA)

Presidenza del Presidente Michele PAIS

indi

del Vicepresidente Giovanni Antonio SATTA

indi

del Presidente Michele PAIS

La seduta è aperta alle ore 10 e 02.

MELE ANNALISA, Segretaria, dà lettura del processo verbale della seduta del 2 settembre 2020 (76), che è approvato.

Congedi

PRESIDENTE. Comunico che i consiglieri regionali Daniele Secondo Cocco, Carla Cuccu, Francesco Paolo Mula e Aldo Salaris hanno chiesto congedo per la seduta del 30 novembre 2020.

Poiché non vi sono opposizioni, i congedi si intendono accordati.

È necessario sospendere la seduta per qualche minuto, pertanto la seduta è sospesa e i lavori riprenderanno alle ore 10 e 30.

(La seduta, sospesa alle ore 10 e 02, viene ripresa alle ore 12 e 07.)

PRESIDENTE. Stiamo riprendendo i lavori, chiedo ai colleghi consiglieri di prendere posto.

Annunzio di presentazione di disegni di legge

PRESIDENTE. Comunico che sono stati presentati i disegni di legge numero 224, 225.

Risposta scritta a interrogazioni

PRESIDENTE. Comunico che è stata data risposta scritta alle interrogazioni numero 499, 606 (Pervenute il 20 novembre 2020).

Annunzio di interrogazioni

PRESIDENTE. Si dia annunzio delle interrogazioni pervenute alla Presidenza.

CERA EMANUELE, Segretario. Sono pervenute le interrogazioni numero 696, 697, 698, 699, 700, 701, 702, 703, 704, 705, 706, 707, 708, 709, 710, 711, 712, 713, 714, 715, 716, 717, 718, 719, 720, 721, 722, 723, 724, 725, 726, 727, 728, 729, 730, 731, 732, 733, 734, 735, 736, 737, 738, 739, 740, 741, 742, 743, 744, 745, 746, 747, 748, 749, 750, 751, 752, 753, 754, 755, 756, 757, 758, 759, 760, 761, 762, 763, 764, 765, 766, 767, 768, 769.

Annunzio di interpellanze

PRESIDENTE. Si dia annunzio delle interpellanze pervenute alla Presidenza.

CERA EMANUELE, Segretario. Sono pervenute le interpellanze numero 129, 130, 131, 132, 133.

Annunzio di mozioni

PRESIDENTE. Si dia annunzio delle mozioni pervenute alla Presidenza.

CERA EMANUELE, Segretario. Sono state presentate le mozioni numero 366, 367, 368, 369.

Commemorazione delle vittime dei recenti eventi alluvionali a Bitti.

PRESIDENTE. Prima di affrontare l'ordine del giorno della seduta odierna, sapete bene che nel fine settimana appena trascorso la Sardegna è stata interessata da un evento calamitoso molto importante, che ha creato ingenti danni di carattere materiale ai centri abitati, ai cittadini, alle aziende, ma soprattutto ha causato la morte di tre persone.

In segno di solidarietà, vicinanza, ma soprattutto di cordoglio alle famiglie per queste morti propongo un minuto di raccoglimento.

(L'Aula osserva un minuto di silenzio)

Discussione generale del disegno di legge: Attuazione dell'Accordo quadro del 20 luglio 2020 tra il Governo e le autonomie speciali relativo al ristoro delle minori entrate a seguito dell'emergenza Covid-19 e ulteriori variazioni di bilancio (224/A).

PRESIDENTE. Ha facoltà di parlare il Presidente della Regione.

SOLINAS CHRISTIAN (PSd'Az), Presidente della Regione. Grazie Presidente, in apertura, prima di iniziare la trattazione del disegno di legge in argomento, mi sembra doveroso riferire al Consiglio lo stato della situazione nel territorio del Nuorese, di Bitti, ma anche in altre zone della Sardegna che sono state comunque colpite dagli eventi alluvionali delle scorse giornate, che hanno determinato non solo il lutto che abbiamo poc'anzi ricordato, e per il quale la nostra vicinanza va alle famiglie e alle comunità, ma anche una serie di danni ai privati e alle aziende produttive. Ho potuto constatare con l'assessore Lampis, il capo della Protezione civile nazionale, il dottor Borrelli, che è venuto in loco, l'entità dei danni, insieme al sindaco Ciccolini e a tanti altri consiglieri e Assessori presenti ieri sul territorio. La Giunta regionale ha immediatamente deliberato lo stato di emergenza ai sensi della legge regionale, abbiamo richiesto anche lo stato di calamità naturale per quanto riguarda le produzioni agricole, e oggi proponiamo all'interno dell'assestamento un emendamento che stanzia complessivamente 40 milioni di euro come primo stanziamento immediato, per dare un segno di presenza e di volontà di arrivare il più presto possibile a ripristinare una normalità che è stata violata da questa tragedia. Pensiamo di intervenire immediatamente per dare ristoro alle famiglie colpite, in maniera tale che si possa tornare ad utilizzare le abitazioni che sono in condizioni di stabilità statica; mettiamo una somma importante anche per il ripristino di opere strutturali ed infrastrutturali, e andiamo a prevedere già sul pluriennale per il prossimo anno un ulteriore stanziamento che ci consenta di completare gli interventi.

Abbiamo chiesto al Governo una corsia preferenziale dal punto di vista burocratico per questi interventi, perché l'intera partita della mitigazione del rischio idrogeologico soffre purtroppo da troppo tempo un rallentamento dovuto ai diversi percorsi burocratici. C'è una piena collaborazione in questo momento tra Stato e Regione, abbiamo dispiegato sul territorio tutte le forze possibili in campo, dalla Protezione civile nazionale, l'Esercito, il nostro sistema di protezione civile ed il volontariato, la colonna mobile del Corpo forestale e di vigilanza ambientale, l'Agenzia Forestas: sono tutti impegnati per ripristinare nel più breve tempo possibile quanto meno il sistema viario e i sistemi delle reti di telecomunicazione e delle reti elettriche che progressivamente si stanno riattivando. Credo che su questo sia dovuta una relazione più puntuale, che tra poco l'assessore Lampis potrà svolgere al Consiglio, in maniera tale che si dia anche la comunicazione all'esterno che queste ore sono state ore di intenso lavoro nelle quali si è già fatta una quantificazione precisa di una serie di danni, il resto della quantificazione verrà fatto nelle ore a seguire. Dobbiamo anche dire che in questa tragedia il sistema di Protezione civile regionale è riuscito tempestivamente a dare l'allerta con 48 ore di anticipo, ha consentito ai Sindaci di poter adottare ordinanze per la chiusura di scuole, esercizi commerciali, è intervenuta in molte località con la pulizia degli alvei e delle foci in maniera tale che ci fosse un deflusso ordinato delle acque. Pensiamo che tutto questo si va a stratificare ad una condizione di emergenza già in atto, che è quella del Covid, e per cui anche nell'evacuazione di alcune località abbiamo dovuto allestire palestre separate per chi faceva l'isolamento domiciliare in condizioni di positività al coronavirus e chi invece risultava negativo.

Voglio anche informare il Consiglio della telefonata ricevuta dal presidente Mattarella che mi ha pregato di estendere a tutta l'Istituzione, oltre che alle comunità, il senso di vicinanza e di attenzione con la quale vive questo momento e segue il particolare lutto che ha colpito la comunità di Bitti.

(Applausi di tutti i componenti dell'Aula)

Credo che in questo momento l'unità e la leale collaborazione tra le Istituzioni sia un tratto distintivo importante e che stiamo cercando di mettere in campo con tutte le forze e le risorse che abbiamo.

Ho trovato una comunità forte che nonostante la disgrazia ha voglia di rimettersi in piedi, di riprendere il proprio cammino e questa è una cosa molto, molto importante, noi dobbiamo cercare di contribuire con tutto quello che è necessario, perché con le prime risorse regionali, alle quali si aggiungeranno quelle dello Stato, si possa veramente rimettere in stato di normalità il Paese. Quindi in questo assestamento sarà importante dare questa prima risposta senza trascurare tutti gli altri settori di intervento sui quali abbiamo preso degli impegni che manteniamo, risolvendo delle questioni ataviche dai Consorzi di bonifica, che sono stati unanimemente sollecitati, fino al Corpo forestale di vigilanza ambientale, che anche in questo caso è stato in prima linea nell'emergenza e sul quale intendiamo rispettare con questo assestamento gli impegni assunti con i rispettivi sindacali.

Quindi chiederei adesso se è possibile, Presidente, di poter dare all'Assessore Lampis la possibilità di dare un resoconto rapido e tecnico dei numeri di questa alluvione in maniera tale che l'Aula sia perfettamente informata, grazie.

PRESIDENTE. Ha facoltà di parlare l'Assessore della difesa dell'ambiente.

LAMPIS GIANNI, Assessore tecnico della difesa dell'ambiente. Grazie Presidente, do un'informativa per quanto possibile più dettagliata nel merito e nel metodo rispetto a quelle che sono state le attività che in questi tre giorni abbiamo attivato come Protezione civile regionale. Su delega del Presidente sono stato costantemente presente negli uffici della direzione generale anche nelle ore in cui si registravano le maggiori criticità. Il 26 novembre 2020 il Centro funzionale Decentrato della Protezione civile della Regione Sardegna ha diramato, con riferimento ai giorni 27 e 28 novembre 2020, l'avviso di allerta di elevata criticità per rischio idrogeologico localizzato nelle zone di allerta Iglesiente, Campidano e Flumendosa Flumineddu, Tirso, Gallura e moderata criticità nelle zone di Montevecchio, Pischinappiu e Logudoro. Insieme alla Direzione Generale della Protezione civile abbiamo stabilito di attivare da subito la fase operativa di preallarme per tutta la Sardegna sollevando, quindi, la fase operativa minima relativa al sard g) e sard c). Di conseguenza i comuni preallertati hanno potuto assumere una serie di misure preventive volte a salvaguardare l'integrità della vita delle persone e delle cose attivando i centri operativi comunali, come previsto dal Piano regionale di protezione civile. Al fine di favorire l'organizzazione dei Comuni della Sardegna, per fronteggiare l'evento calamitoso, l'allerta è stata diramata già dalla giornata precedente, ovvero giovedì 26 novembre, in considerazione del fatto che l'evento era atteso nel fine settimana, quindi con uffici ordinariamente chiusi già dal venerdì pomeriggio e anche in considerazione del fatto che gran parte dei dipendenti comunali è in smart working a causa dell'emergenza da Covid 19. Ciò anche per consentire di chiudere per tempo le strutture pubbliche ordinariamente frequentate quali cimiteri, parchi, piazze nel fine settimana oltre che naturalmente le scuole.

Inoltre nella giornata del 27 novembre la direzione generale della Protezione civile, attraverso le proprie articolazioni territoriali, ovvero gli uffici territoriali, ha preventivamente contattato i Sindaci neo eletti nelle recenti elezioni per il rinnovo dei Consigli comunali che hanno interessato 115 comuni su 377, e ha organizzato una riunione di coordinamento in videoconferenza con le Prefetture e con tutte le componenti e strutture operative del sistema regionale di protezione civile. Il Centro funzionale Decentrato e la sala operativa regionale integrata hanno seguito l'evolversi della situazione operando in h/24 a partire dalle ore 18 del 27 novembre ultimo scorso. Nella sori oltre al personale della Direzione Generale della Protezione civile sono stati convocati i rappresentanti del Corpo forestale e di vigilanza ambientale, dell'agenzia Forestas, dei vigili del fuoco, mentre la sala radio è stata predisposta già dal 26 novembre 2020 e durante l'evento è stata presidiata h/24 dalle organizzazioni di volontariato della categoria radioamatori, opportunamente formate dalla direzione generale della Protezione civile. È stato importante questo passaggio, permettetemi di sottolinearlo, perché nella giornata in cui ha avuto luogo l'evento calamitoso questo è stato l'unico modo, l'unico modo per contattare il sindaco di Bitti, quindi tramite appunto un ponte radio. E permettetemi di dire in questa sede che qualche settimana fa la Giunta regionale ha approvato la programmazione di 10 milioni di euro per istituire un punto radio in tutti i 377 Comuni della Sardegna. In questo fine settimana abbiamo dimostrato, gli eventi hanno dimostrato come quella programmazione sia importante per consentire in qualsiasi momento di poter avere un filo diretto con gli amministratori locali. Il sistema regionale di Protezione civile ha schierato tutte le forze e le proprie strutture per scongiurare ogni pericolo per la pubblica incolumità, sono state organizzate le seguenti azioni di raccordo preventivo: riunione preventiva di raccordo e organizzativa con il Dipartimento nazionale della Protezione civile alle ore 15, alle ore 22 del 27.11.2020; riunione con le Prefetture, strutture regionali uffici territoriali di protezione civile, ARST, rete ferroviaria italiana, ARPAS, AREUS, ANCI di condivisione dello scenario atteso e di raccordo preventivo e organizzativo che ha avuto luogo alle ore 17 del 27.11.2020. Il Centro funzionale Decentrato del 26.11.2020 ha preallertato i gestori delle dighe rispetto alle eventuali potenziali criticità determinati dai rilasci che si sarebbero potute verificare in conseguenza degli afflussi previsti. Nel corso del fine settimana del 27 e 29 novembre un ciclone mediterraneo ha quindi investito la Sardegna portando precipitazioni intense con cumulati molto elevati; l'evento ha investito due zone distinte della Sardegna la parte orientale, in particolar modo l'Ogliastra, baronie Barbagia e Nuorese, e in secondo luogo il medio e l'alto Campidano in particolare la fascia occidentale. In misura minore l'evento ha interessato altre zone della Sardegna come il Sarrabus, il Gerrei e la Gallura. L'evento è iniziato nelle prime ore del 27 novembre ed è proseguito sino alla prima metà del giorno 29. Riporto di seguito i cumulati di precipitazione dalle ore mezzanotte del giorno 27 alle ore 13 del giorno 29 su alcune località interessate dal fenomeno; a titolo di raffronto comunico i dati di Cagliari e di Sassari, che com'è noto non sono state interessate dall'evento; Oliena ha avuto un cumulato di precipitazione di 536 millimetri, Bitti 336,2 millimetri, Urzulei 392,6 millimetri, Dorgali 471,6 millimetri, Orgosolo 406,6 millimetri, Villacidro 234,6 millimetri, Telti 224,4 millimetri, Cagliari e Sassari, come dicevo prima, che non hanno avuto significative problematiche, hanno avuto rispettivamente 27,6 e 22,2 millimetri. Rispetto agli eventi storici cumulati sono simili a quelli dell'evento che investì Villagrande Strisaili il 6 e 8 dicembre 2004, mentre la struttura spaziale del fenomeno e la sua evoluzione temporale ricordano quello successivo del 18 novembre 2013, anche se in questo caso la Gallura è stata investita solo marginalmente, mentre nell'evento del 2013 la stessa Gallura fu investita in maniera pesante. Dal punto di vista idrologico e idraulico le piene più importanti si sono registrate nei seguenti bacini: bacino del Cedrino, del Posada, del Flumini Mannu di Pabillonis. Piene minori si sono registrate anche nei seguenti bacini: Coghinas e Flumendosa. In particolare, nel bacino del Cedrino è stata attivata la fase di allerta per rischio idraulico a valle con rilasci dalla diga di Pedra e'Othoni fino al picco di circa 450 metri cubi al secondo. Importante la piena sul Rio Sologo, nella piana del basso Cedrino cautelativamente sono state effettuate in coordinamento con i Sindaci del territorio evacuazioni preventive nel comune di Galtellì, che hanno interessato circa 150 persone. Nel bacino del Posada è stata invece attivata la fase di allerta per il rischio idraulico a valle con rilasci dalla diga di Maccheronis fino al picco di 300 metri cubi al secondo. Sono state anche in questo caso disposte, in coordinamento con i Sindaci del territorio, evacuazioni preventive nel Comune di Torpè. La diga del Cedrino ha raggiunto la massima quota di 104,96 metri sopra il livello del mare il 28.11.2020 alle ore 11; la diga di Maccheronis ha raggiunto quota di 41,67 metri sopra il livello del mare il 29.11.2020 alle ore 6 e 15. L'evento calamitoso ha interessato allo stato attuale soprattutto il Medio Campidano ed il Nuorese, e si è manifestato con tale violenza e intensità da provocare danni a beni e infrastrutture, e in particolare nel centro abitato di Bitti dove si sono registrate precipitazioni, come detto prima, per oltre 300 millimetri in 24 ore, concentrate principalmente nella prima parte della mattinata del 28 novembre. Si è purtroppo registrata la perdita di tre vite umane: Giuseppe Mannu, allevatore di 55 anni, Giuseppe Carzedda, pensionato di 90, e Lia Orunesu, pensionata di 89 anni. Si sono verificati frane, smottamenti e allagamenti sulla viabilità statale e provinciale, che hanno determinato l'interdizione di numerosi tratti viari tra cui la strada statale 131, diramazione centrale Nuoro, strada statale 129, strada statale 387, strada statale 389, strada statale 197, strada provinciale 73 Bitti-Lula, strada provinciale 15, strada provinciale 38 Luras-Olbia. Numerose abitazioni sono state evacuate in diversi Comuni, tra cui la stessa Bitti, Galtellì, Torpè, Posada e Villacidro, dove sono stati inoltre trasferiti 200 cani ospitati nella struttura comunale adibita a canile. La colonna mobile regionale è stata attivata verso Bitti sin dalla mattina del 28 novembre 2011 in progressivo potenziamento a partire dal Corpo forestale di vigilanza ambientale, dall'Agenzia Forestas, dalle organizzazioni di volontariato di Protezione civile che hanno cooperato con i Vigili del fuoco ed Esercito. Le comunicazioni con Bitti, dicevo prima, interrotte a causa del black-out nella giornata del 28.11.2020 sono state possibili inizialmente grazie ad un ponte radio di emergenza dei Carabinieri e della Protezione civile regionale. La Giunta regionale, riunitasi d'urgenza su convocazione del presidente Solinas nella serata del 28 novembre 2020, ha valutato che per fronteggiare la situazione di criticità derivante dagli eventi meteorologici suddetti, sulla base dei dati e delle informazioni pervenute dal territorio, non fossero sufficienti i mezzi e i poteri ordinari delle amministrazioni locali. In particolar modo, la Giunta regionale ha ritenuto la sussistenza delle condizioni di cui all'articolo 7 della legge regionale 17 gennaio '89 numero 3, come sostituito dall'articolo 3 della legge regionale 9 marzo 2020 numero 9, e pertanto con la deliberazione numero 60 ha dichiarato lo stato di emergenza regionale di cui al suddetto articolo 7 della legge regionale numero 3 dell'89, e successive modificazioni intercorse, al fine di supportare le comunità locali con i mezzi e le strutture operative regionali disponibili mediante ordinanze di Protezione civile adottate dal Presidente della Regione in deroga alla normativa regionale, nel rispetto dell'ordinamento giuridico delle norme dell'Unione europea e dei principi fondamentali della legislazione statale in materia di Protezione civile, nei limiti delle risorse che saranno stanziate con successivo provvedimento, quello di cui anche il Presidente prima parlava, a seguito della predisposizione di apposita relazione tecnico-illustrativa a cura della Direzione generale della Protezione civile, che consentirà inoltre di valutare i presupposti per richiedere l'attivazione dello stato di emergenza di rilievo nazionale ai sensi dell'articolo 24 del decreto legislativo 2 gennaio 2018 numero 1. La Giunta regionale, con riferimento al settore agricolo, ha inoltre riconosciuto l'esistenza del carattere di eccezionale avversità atmosferica degli eventi verificatisi il 28 novembre 2020, dando mandato alla collega Assessore dell'agricoltura e riforma agro-pastorale affinché vengano poste in essere tutte le attività e adempimenti necessari per le verifiche dei danni subiti dalle aziende agricole, ed il ristoro degli stessi nei limiti delle risorse che per tale finalità saranno stanziate con successivo provvedimento per l'accesso alle provvidenze del fondo nazionale di solidarietà. Inoltre, considerato l'articolo 9 della legge regionale numero 3 dell'89, è stata incaricata la Direzione generale della Protezione civile di predisporre una relazione tecnica per individuare le risorse necessarie da stanziare e valutare i presupposti per richiedere l'attivazione dello stato di emergenza di rilievo nazionale ai sensi dell'articolo 24 del decreto legislativo 2 gennaio 2018 numero 1. In occasione del primo sopralluogo effettuato a Bitti il 29 novembre, come ricordava prima il Presidente della Regione, a cui ha partecipato anche il Capo del Dipartimento nazionale della Protezione civile, si è constatata l'evidenza dei danni provocati dall'evento alluvionale del 28 novembre e della sussistenza dei requisiti per la dichiarazione dello stato di emergenza di rilievo nazionale da parte del Presidente del Consiglio dei Ministri. Permettetemi in ultima istanza di ringraziare, per il lavoro svolto in questi giorni, i tantissimi Sindaci della Sardegna con cui abbiamo avuto contatti costanti nell'interesse della sicurezza delle comunità da loro amministrate. Permettetemi anche di ringraziare tutto il personale della direzione di Protezione civile regionale per il costante supporto che ha dato alle organizzazioni di volontariato, alle amministrazioni comunali e a tutte le strutture regionali che in questi tre giorni hanno dimostrato massima e leale collaborazione verso queste comunità che devono fronteggiare queste emergenze. Abbiamo ritenuto di dover garantire massima partecipazione, massimo coinvolgimento sin da subito, come ha detto prima il Presidente, come io ho poc'anzi esposto nella mia relazione. Quindi questo vuole essere anche un metodo che sarà puntualmente rinnovato ogni qualvolta ci dovessero essere eventi di questa eccezionale gravità. Grazie.

PRESIDENTE. Grazie, Assessore. Ora possiamo procedere con la discussione del punto all'ordine del giorno.

Dichiaro aperta la discussione generale.

Ha facoltà di parlare il consigliere Valerio De Giorgi, relatore di maggioranza.

DE GIORGI VALERIO, relatore di maggioranza. Grazie, Presidente, onorevoli colleghi, Presidente della Giunta e Assessori tutti. Il disegno di legge oggi in discussione, approvato con deliberazione della Giunta regionale numero 57/24 del 18.11.2020 e inviato al Consiglio il giorno successivo, è stato assegnato il 20 novembre alla terza Commissione per il relativo esame e contemporaneamente trasmesso alle Commissioni di merito per l'espressione del parere sugli aspetti di rispettiva competenza, ai sensi dell'articolo 35 del Regolamento interno. Il provvedimento è stato prontamente inserito all'ordine del giorno dei lavori della terza Commissione, che nella seduta del 23 novembre 2020, a seguito dell'illustrazione da parte dell'Assessore della programmazione, ha proceduto alla discussione generale dello stesso. I pareri delle cinque Commissioni permanenti tempestivamente riunitesi sono stati trasmessi alla terza Commissione tra il 24 e il 26 novembre. Nella seduta pomeridiana del 26 novembre la Commissione terza ha proceduto all'esame dell'articolato recependo da un lato alcune ipotesi di riformulazione suggerita dalle Commissioni di merito, e dall'altro facendo interamente proprie le indicazioni concordate in sede di Conferenza dei Presidenti dei Gruppi consiliari in ordine all'abrogazione di diverse disposizioni recanti interventi valutati micro settoriali, localistici, ovvero aventi contenuto individuale concreto. Il testo così emendato, sia pur con alcune perplessità e contrarietà emerse a più riprese durante il corso del dibattito, è stato licenziato nella stessa seduta col parere favorevole dei Gruppi di maggioranza e il voto contrario dei Gruppi di opposizione. A tale riguardo va dato atto del grande senso di responsabilità mostrato dai Gruppi di maggioranza e di opposizione, chiamati ad esaminare un testo blindato, dai contenuti immodificabili pattuiti al di fuori dell'Aula consiliare. Il testo che giunge all'esame dell'Aula reca, oltre alle disposizioni dirette a contabilizzare i ristori delle minori entrate conseguenti al Coronavirus, una serie di misure a favore del sistema economico e sociale della nostra Isola, fortemente provato in conseguenza della pandemia. In particolare l'articolo 2, comma 1, attua l'accordo quadro del 20 luglio 2020 tra il Governo e le autonomie speciali, diretto ad assicurare alle medesime regioni le risorse necessarie per l'espletamento delle funzioni istituzionali per l'anno 2020. Sulla base di tale accordo è stato assegnato alla Sardegna l'importo complessivo di 473 milioni di euro, di cui 383 milioni quale riduzione al contributo della finanza pubblica della Regione per il 2020, che è stato per l'anno in corso azzerato, e 90 milioni quale trasferimento dal fondo per l'esercizio delle funzioni delle regioni e delle province autonome. Il secondo comma dell'articolo 2 fa seguito, invece, al Decreto ministeriale 24 luglio 2020, che nel ripartire il contributo, di cui all'articolo 24 del Decreto legislativo 34/2020, autorizza la Regione a iscrivere per l'anno 2020 la somma di euro 41 milioni 920 mila, compensazione del mancato versamento dell'IRAP per l'anno 2020. Tra le disposizioni a sostegno delle attività economiche e dell'occupazione si segnalano: la costituzione di fondi rotativi con una dotazione iniziale complessiva nel 2020 di euro 70 milioni, di cui 60 milioni destinati a un fondo finalizzato alla promozione della resilienza delle grandi imprese alberghiere operanti in Sardegna, e 10 milioni destinati a un fondo diretto a favorire la creazione di nuova e qualificata occupazione e a promuovere la crescita dimensionale delle imprese operanti in Sardegna; l'incremento di ulteriori 50 milioni di euro del Fondo emergenze imprese; lo stanziamento di 4 milioni di euro per un intervento straordinario a favore dei titolari di licenza taxi e di noleggio con conducente, pesantemente danneggiati dalle limitazioni agli spostamenti conseguenti all'emergenza sanitaria; la previsione di un contributo una tantum a favore delle imprese che gestiscono le sale cinematografiche, anch'esse duramente colpite dalla pandemia; l'autorizzazione di spesa di 15 milioni di euro per l'intervento "destinazione Sardegna lavoro 2020", aiuti per il sostegno dell'occupazione della filiera turistica; lo stanziamento di 1 milione e mezzo di euro per la concessione di una indennità una tantum ai lavoratori, organismi, agenti e scuole professionistiche operanti nel settore dello spettacolo dal vivo, teatro, musica, cultura e danza; l'assegnazione all'ASPAL di ulteriori 2,5 milioni di euro per la prosecuzione degli interventi di politica attiva del lavoro. In materia di politiche sociali e sanità con il provvedimento in esame si prevedono, tra gli altri, i seguenti interventi: uno stanziamento di 3 milioni di euro per il 2020 finalizzato al sostegno e potenziamento della rete di servizi di accoglienza e riabilitazione delle persone adulte affette da disturbo dello spettro autistico; un contributo di 1 milione di euro finalizzato alla prevenzione del fenomeno dell'usura; la riprogrammazione delle economie pari a 30 milioni derivanti dalla conclusione degli interventi, di cui alla legge regionale 12 del 2020, "Misure straordinarie e urgenti a sostegno delle famiglie per fronteggiare l'emergenza economico sociale derivante dalla pandemia SARS-CoV-2, con destinazione di 4 milioni per l'erogazione di un bonus a favore delle lavoratrici e dei lavoratori coinvolti nei servizi scolastici di istruzione degli studenti con disabilità e in situazioni di svantaggio, e di 26 milioni ai Comuni per essere impiegati prioritariamente per finalità di inclusione sociale; uno stanziamento a favore dei Comuni pari a 1 milione di euro per il 2020, per garantire l'acquisto di dispositivi di protezione individuale a tutte le strutture residenziali, regolarmente autorizzate e destinate all'accoglienza di minori e anziani; uno stanziamento di un ulteriore milione di euro a favore della Caritas, finalizzato alle attività di assistenza e sostegno delle persone povere e disagiate, intensificatesi a seguito dell'emergenza sanitaria; la spesa di oltre 8 milioni di euro finalizzata alla formazione continua dei medici specialistici ambulatoriali, al rafforzamento degli interventi connessi alla campagna vaccinale antinfluenzale 2020-2021, al riconoscimento di una indennità Covid ai medici dell'emergenza territoriale. Si segnala infine, e senza alcuna pretesa di esaustività, lo stanziamento di oltre 3 milioni di euro per ciascuno degli anni 2020 e 2021, in favore dei Comuni per il restauro e il consolidamento di edifici di culto e di chiese di particolare interesse storico e artistico, così da consentire lo scorrimento di graduatorie in essere, nonché lo stanziamento di oltre 2 milioni di euro per finanziare gli interventi di cui alla legge regionale 17 maggio 1999 numero 17, "provvedimenti per lo sviluppo dello sport in Sardegna". Tenuto conto dell'importanza delle misure approvate in Commissione e dei tempi stretti a disposizione dell'Esecutivo per una pronta attuazione delle stesse, si auspica una rapida e condivisa approvazione del provvedimento da parte dell'Aula. Colgo l'occasione per rappresentare la mia personale vicinanza e sostegno alle comunità colpite dall'evento calamitoso, in particolare la comunità di Bitti. Grazie.

PRESIDENTE. È iscritto a parlare il consigliere Cesare Moriconi. Ne ha facoltà.

MORICONI CESARE (PD), relatore di minoranza. Grazie, Presidente il primo pensiero va alle vittime di questa tragedia, alle loro famiglie, alle comunità e ai Sindaci che in questi giorni sono impegnati per fronteggiare gli effetti di un drammatico evento rispetto al quale approfitto ed esprimo anche l'approvazione delle anticipazioni che sono state comunicate all'Aula e che sono state condivise anche in sede di Conferenza di Capigruppo circa l'impegno finanziario che verrà stanziato con l'approvazione di questa variazione di bilancio e che servirà per gli interventi di prima emergenza, e credo che il Consiglio non si sottrarrà rispetto all'eventuale necessità che dovesse esserci per individuare ulteriori nuove misure, nel caso in cui fossero necessarie, per continuare ad intervenire a sostegno delle comunità, degli operatori economici e di tutte le forze impegnate in questi giorni in quelle comunità, tra le quali Bitti, la più duramente colpita, alla quale va, e va a tutte le altre comunità, il senso del più profondo cordoglio. E poi c'è questa manovra, la manovra finanziaria di cui discutiamo oggi è annunciata nel sito della Regione con il titolo: "400 milioni per la ripresa, la Giunta vara l'assestamento di bilancio. Il presidente Solinas dice: "Nuove risorse per le imprese sarde". Ecco, 400 milioni per l'assestamento di bilancio. Ora, a parte che, prima di entrare nel merito, noi abbiamo anche provato a sommare le singole voci di questo disegno di legge e anche includendo i 50 milioni di euro del comma 3 dell'articolo 3, che dovrebbero essere le ulteriori risorse da mettere a disposizione nel caso in cui servissero a sostegno al rafforzamento del fondo BEI, includendo anche il comma 2 dell'articolo 3, che prevede i 50 milioni, noi non arriviamo mai ai 300 milioni. 300, anziché 400, sono 100 milioni di differenza, cioè il 25 per cento della manovra di cui parliamo oggi. Io sono sicuro che l'Assessore e la Giunta chiariranno questa discrepanza, e dopodiché credo sia anche corretto e opportuno chiarire l'altro aspetto, e cioè che questa manovra non è esattamente un assestamento di bilancio, così come è titolato nel sito della Regione. Perché? Perché non c'è la parificazione da parte della Corte dei Conti sul rendiconto del 2019, per cui resta una variazione di bilancio. Il problema non è un problema meramente tecnico, perché nel caso specifico diventa squisitamente politico perché cambiano i tempi e quindi anche i termini della discussione, ed infatti, essendo una variazione di bilancio ad essa vanno applicate le previsioni delle leggi dello Stato che, nell'articolo 51 del decreto legislativo numero 118 sono particolarmente chiare e perentorie, articolo nel quale si stabilisce che nessuna variazione di bilancio può essere approvata dopo il 30 di novembre dell'anno a cui il bilancio si riferisce. E così oggi è l'ultimo giorno utile e se non fossimo arrivati oggi in Aula non ci sarebbe stata alcuna possibilità di rinvio, pena il congelamento di 300 o 400 milioni, vediamo quanti saranno, nelle casse della Regione fermi per almeno altri sei mesi o di più in attesa dell'approvazione della prossima Finanziaria. Ora, colleghi, siamo arrivati sin qui nonostante i termini del 118 fossero particolarmente chiari e noti a tutti, e ancora di più il decreto legge numero 34, quello attraverso il quale il Governo impegna i 473 milioni per ristorare la Regione Sardegna, grazie ai quali è stato possibile scrivere questa variazione di bilancio; quel decreto legge è stato approvato il 19 maggio scorso, mentre la delibera della Giunta regionale, ci ha ricordato poco fa il Presidente De Giorgi, è stata approvata il 18 novembre scorso; sei mesi fa il decreto legge, 12 giorni fa il disegno di legge in Giunta.

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE SATTA GIOVANNI ANTONIO

(Segue CESARE MORICONI.) Ecco, se l'opposizione avesse agito nei termini previsti dal Regolamento, considerata la improrogabile scadenza e il grave ritardo, noi non avremmo mai potuto approvare o discutere almeno in Consiglio questa variazione di bilancio, e così, Assessore e colleghi della maggioranza, vi siete dovuti affidare nuovamente alla benevolenza dell'opposizione che, sia ben chiaro, non è benevolenza nei confronti della maggioranza e della Giunta, piuttosto è un tentativo estremo con cui i Gruppi di opposizione provano a limitare i danni di questi ritardi, dei vostri ritardi, di queste inefficienze, compiuti non in tempi ordinari ma in nel bel mezzo di una crisi economica senza precedenti. Ecco, forse hanno ragione i colleghi dell'opposizione che ritengono, più convintamente di altri, che sia proprio tempo perso provare a creare con voi, nell'interesse generale, quelle condizioni di agibilità politica, di collaborazione e di responsabilità istituzionale che la drammatica situazione politica e sociale ci impongono e a cui il Presidente della Repubblica ancora oggi ci richiama. Hanno ragione loro probabilmente a considerare e a sostenere che questa nostra condotta è inutile, spesso anche mortificata, dall'ingratitudine e, consentitemi di dire, anche dalla protervia con cui manifestate la vostra ostilità, la vostra resistenza, alla nostra azione responsabile, anche quando fosse, come in questa occasione, volta esclusivamente alla risoluzione di problemi generati da voi, fatta eccezione, me lo dovete consentire, pur nella distinzione dei ruoli, delle posizioni, delle responsabilità politiche, il comportamento, invece, leale che l'assessore Fasolino ha assicurato e senza il quale non credo si sarebbe potuti arrivare sin qui. Per questo, Assessore e colleghi della maggioranza, io penso che sia doveroso rivolgere a ciascuno dei colleghi Consiglieri dell'opposizione i sensi della più profonda gratitudine per avere consentito di arrivare oggi in Aula.

Ecco, noi pensiamo, detto ciò, che questo provvedimento sia un provvedimento privo delle basi e delle premesse fondamentali e necessarie ai fini della redazione di un documento di bilancio di tale importanza e che, anche per ciò, noi giudichiamo parziale e inadeguato. Perché? Perché manca la consultazione sociale con le parti sociali, con i rappresentanti delle organizzazioni di categoria, con le organizzazioni sindacali. Manca il confronto e il contributo del mondo produttivo, dei rappresentanti degli enti locali. Manca per l'ennesima volta anche una visione più generale e articolata anche nella prospettiva della finanziaria. Manca quella necessaria analisi, ne abbiamo parlato più volte, analisi del contesto, verifica dell'efficacia delle misure adottate sin qui, valutazione del superamento oppure del persistere delle maggiori criticità, così non si capiscono i motivi delle scelte che ci proponete oggi in Aula o la ragione per la quale con questo disegno di legge si intende intervenire, per fare un esempio, solo sui grandi alberghi invece che anche sulle strutture ricettive minori. Non si sa quante imprese hanno già avuto il fondo BEI e quante andremo a soddisfarne. Non si conosce il livello di soddisfazione delle previsioni che noi abbiamo approvato, che quest'Aula ha approvato sulla legge regionale numero 22 del 2020, su tutte le misure. Non si conoscono quanti, per fare un altro esempio, degli oltre 60 mila contratti a tempo determinato di cui ci informava ASPAL a giugno non avevano rinnovato i contratti, quanti di questi sono stati raggiunti dalle misure adottate. Ecco, noi pensiamo che questo disegno di legge sia un disegno di legge, per tutte queste ragioni, parziale, insoddisfacente e pensiamo che, invece, se avessimo lavorato per tempo e se ci fossimo offerti alla discussione di cui un testo di questo tipo, uno strumento di questo tipo, aveva bisogno penso che avremmo potuto costruire un'altra variazione di bilancio. Diventa per queste ragioni una nuova occasione perduta che, evidentemente, non va a danno di quest'Aula, va a danno della comunità, di quelle imprese, di quel sistema economico, delle famiglie che da questa variazione di bilancio si sarebbero potuti attendere ben altre risposte.

PRESIDENTE. È iscritto a parlare il consigliere Michele Cossa. Ne ha facoltà.

Ha a disposizione sei minuti di tempo. Ricordo ai colleghi che intendono intervenire che devono prenotarsi durante l'intervento dell'onorevole Cossa.

COSSA MICHELE (Riformatori Sardi). Sì, grazie Presidente. Questo disegno di legge è un disegno di legge molto importante. Io credo che la prima cosa che si rileva è una forte parcellizzazione degli interventi che da un lato evidenzia la gravità della situazione, perché la necessità di intervenire così massicciamente e in un range così ampio di settori dimostra quanto la situazione sia drammatica, e tuttavia rischia un po' di smorzare l'effetto che avrebbe un provvedimento caratterizzato, invece, da una concentrazione su un numero ristretto di interventi di carattere strategico. E io credo che noi in prospettiva a questo dobbiamo puntare, assessore Fasolino, perché abbiamo necessità di essere efficaci nel supportare il sistema socio-economico regionale, anche attraverso interventi più gestibili dal punto di vista tecnico amministrativo. Non dobbiamo dimenticare le vicende del bando T3, che ancora scontano i ritardi che si sono registrati e che comportano l'utilizzo di risorse importanti per la nostra economia. Però di questo intervento di cui oggi stiamo discutendo, meritano di essere sottolineati soprattutto due aspetti: l'importanza dal punto di vista quantitativo e l'aspetto innovativo dell'intervento, che mira a utilizzare massicciamente le risorse messe a disposizione dalla Banca europea degli investimenti. È un aspetto che io credo che noi dovremmo sottolineare, in modo particolare, per lo sforzo di studio, di elaborazione, di programmazione e di progettazione che è sotteso all'intervento che oggi noi stiamo approvando e ai precedenti che sono stati presentati a quest'Aula. Gli interventi più importanti sono due, uno è quello che riguarda i fondi per le grandi imprese turistiche, 60 milioni di euro necessari intanto per sostenere pesantemente la filiera anche delle piccole e medie imprese che sono collegate alle grandi imprese turistiche, ma soprattutto per rilanciare l'immagine della nostra Isola, regione canaglia, untrice d'Italia durante questa estate, che ha visto una brusca interruzione, quasi da un giorno all'altro nel mese di settembre di una stagione turistica che almeno nella coda, come abbiamo detto anche recentemente in quest'Aula, sperava di potersi riprendere e che invece si è vista improvvisamente andare a sbattere contro un muro, e soprattutto a seguito delle recenti polemiche sulla vicenda della riapertura delle discoteche. Tutti questi accadimenti hanno finito per favorire altre località italiane e straniere, ecco perché questo intervento di oggi è particolarmente importante. L'altro intervento riguarda il fondo di 10 milioni di euro per promuovere e facilitare la crescita dimensionale delle imprese che operano in Sardegna. Questo comma tende ad affrontare il drammatico problema del nanismo delle imprese sarde che condiziona tutto il nostro sistema economico e che emergerà una volta che, a Dio piacendo, la pandemia finirà e il sistema ripartirà, che emergerà come elemento discriminante tra le imprese che potranno stare sul mercato e le imprese che invece soccomberanno. Ecco perché spingere le imprese a crescere, a fondersi, ad accorparsi, è essenziale per superare il momento che stiamo vivendo e l'incertezza che grava sull'anno 2021. Perché non dimentichiamo che il turismo vive di certezze, certezza nei trasporti, certezza nella possibilità di effettuare la prenotazione, noi oggi, la nostra Isola in particolare, vive sotto questa cappa plumbea di incertezza. L'altro intervento importante, di 50 milioni di euro, riguarda l'utilizzo dei del temporary framework, è l'attivazione di quel meccanismo di pari passo che raddoppierà le risorse messe a disposizione dalla Regione. Ecco perché voteremo con convinzione a favore di questo provvedimento perché siamo assolutamente convinti che sia essenziale per la ripartenza della nostra Isola.

PRESIDENTE. È iscritto a parlare il consigliere Roberto Deriu. Ne ha facoltà.

DERIU ROBERTO (LEU). Non c'è, io ripeto…

(La seduta, sospesa alle ore 13 e 12, viene ripresa alle ore 13 e 25.)

PRESIDENZA DEL PRESIDENTE MICHELE PAIS

PRESIDENTE. Riprendiamo i lavori dell'Aula. Chiedo ai colleghi Consiglieri di prendere posto.

È iscritto a parlare il consigliere Roberto Deriu. Ne ha facoltà.

DERIU ROBERTO (LEU). Presidente, volevo unirmi ai ringraziamenti rispetto a chi è rapidamente, tempestivamente ed efficacemente intervenuto nei paesi e nei luoghi del disastro. In questo senso è proprio vero che il nostro è un popolo che dà il meglio di sé durante le emergenze. Allora là, la presenza del Presidente, dell'Assessore Lampis hanno fatto sentire alla popolazione di Bitti, e anche di tutti gli altri Comuni che sono stati interessati dagli eventi atmosferici dei quali abbiamo visto gli effetti, una vicinanza forte delle istituzioni e una solidarietà reale della classe politica. In queste circostanze sono odiose le passerelle inutili anche a volte fastidiose, dannose, in senso materiale, in questa circostanza invece si è agito con professionalità, tempestività, intelligenza, quindi ciò va sottolineato, è inutile che lo faccia la maggioranza, molto meglio se lo fa l'opposizione. Nel senso che si riconosce un comportamento leale, istituzionalmente ineccepibile, e importante per tutte le istituzioni e per il nostro popolo. Naturalmente non è sufficiente essere tempestivi nell'emergenza, è necessario essere attivi nella ricostruzione. Oggi ci occupiamo di stanziamenti importanti, possono essere decisivi, dopo c'è un lungo lavoro nel quale la burocrazia regionale deve essere ricondotta a razionalità nei comportamenti e negli atteggiamenti. Perché non c'è nessuna gloria nel dimostrare che l'ufficietto di un Comune non è in grado di seguire dei procedimenti complessi, semmai la gloria noi la troviamo nel cooperare fattivamente e nel rimuovere i problemi di questi piccoli dispositivi amministrativi, magari se siamo davvero dotati, come ogni tanto diciamo, di alte e importanti professionalità. Per cui ci aspettiamo dalla Giunta regionale un lavoro intenso nel favorire le Conferenze di servizi, nel favorire una comunicazione limpida tra i livelli di governo, e quindi una efficace azione sul territorio perché questi eventi non accadano mai più, perché rapidamente si possa tornare a una vita normale. Sul tema in discussione dico che è possibile quindi che ci siano stanziamenti che vanno a buon fine, alcuni di quelli in discussione oggi non mi pare che possano arrivarci, per una questione squisitamente tecnica, che noi conosciamo. Approvare a queste date dei provvedimenti del genere, di questa portata, significa farlo sapendo che una parte di queste risorse non verrà spesa. Però non rinunciamo mai a quella parte propagandistica dello stanziamento che la nostra comunicazione ci ha fatto conoscere, la nostra tradizione politica, il nostro malcostume amministrativo non ci fanno mai mancare. Non voglio dire che il nostro rimprovero va a chi ha ritardato la presentazione di questi provvedimenti, voglio dire però che dobbiamo anche qui riuscire a evitarli. Per cui sollecito la preparazione della legge di stabilità. Il bilancio, l'esercizio inizia il primo gennaio, noi lo inizieremo quando? Il primo aprile, il primo maggio, il primo giugno? E non è che per fare in fretta si salta la procedura ordinaria dell'esame del Consiglio regionale: è il Consiglio regionale che autorizza la Giunta a spendere, non è la Giunta che spiega al Consiglio come bisogna spendere. Il Presidente della Commissione bilancio ha sollevato le braccia, "questa volta - ha detto - è andata così". Non credo che questi episodi si possano ripetere, per lo meno non si ripeteranno nel silenzio, una volta responsabile, un'altra volta leale, un'altra volta disponibile e indulgente dell'opposizione.

Nel merito devo dire una cosa. Ho letto di interventi a favore dei grandi alberghi (c'è scritto proprio così, "grandi alberghi"), mentre gli altri devono tranquillamente crepare; la piccola impresa deve sparire, ce l'ha spiegato anche l'onorevole Cossa, che, insomma… nanismo, nanetti, sparite, nanetti dovete fondervi in questi grandi apparati, possibilmente vi fate comprare da qualcuno che ne ha anche molti all'estero, e così la nostra economia sarà dinamica. Io a questo non ci ho mai creduto, non ci credo, sono qua per rappresentare questi nanetti e vi prego di togliere la parola "grandi" da quella voce. Voi non lo farete, avrete i vostri accordi, avrete i vostri interessi, ovviamente pubblici, da…

PRESIDENTE. Grazie, onorevole Deriu, il tempo a sua disposizione è terminato.

È iscritto a parlare il consigliere Massimo Zedda. Ne ha facoltà.

ZEDDA MASSIMO (Progressisti). Il primo pensiero va alle popolazioni colpite, ai Sindaci, a quei territori, in particolar modo come è stato detto nella cittadina di Bitti, dove la devastazione e l'acqua che insieme al fango ha sommerso l'abitato di Bitti, ha purtroppo portato via anche le vite di tre persone. Su questo però vale la pena ricordare, e mi rivolgo, condividendo le sue parole, anche all'assessore Lampis, che deve però dialogare con il suo collega all'urbanistica, perché gli aspetti di attenuazione del rischio idrogeologico, di devastazione del territorio, di aver nel corso dei decenni passati tombato canali e oggi l'acqua non scorre più sotto ma scorre sopra portando devastazione e lutti, cozza e non regge, anzi va nella direzione esattamente opposta il provvedimento sull'urbanistica con la nuova legge che vorrebbe liberalizzare ogni costruzione ovunque, addirittura anche nell'ambito costiero. Se c'è un elemento che dovrebbe far riflettere è proprio che risorse e interventi dovrebbero andare nella mitigazione del rischio idrogeologico e rimozione di tutto ciò che oggi impedisce all'acqua di scorrere o ha alterato il corso delle acque, e sappiamo che sono tante le situazioni e i Comuni in queste condizioni in Sardegna. La devastazione del territorio produrrà solo ed esclusivamente altri lutti, non produrrà il miglioramento delle condizioni di vita in quei luoghi oggi devastati.

Per quanto riguarda poi il tema odierno dell'ultima variazione di bilancio, faccio mie le parole del relatore di minoranza, onorevole Moriconi, in relazione ai ritardi e alle preoccupazioni circa la capacità di spesa. Non è riconducibile all'Assessorato alla Programmazione, sappiamo che l'ultima variazione dovrebbe essere un lavoro di tutte le articolazioni della Regione nel portare all'attenzione mese dopo mese all'Assessorato al bilancio e programmazione i campanelli d'allarme sulla possibilità o meno di spendere alcune risorse e quindi la rimodulazione di queste, la lentezza di tutto l'apparato burocratico amministrativo della Regione, in particolar modo degli altri assessorati, ha determinato che ciò che sarebbe dovuto essere un monitoraggio della spesa per correggere e spendere i fondi stanziati nel 2020 per il 2020, ha determinato nella lentezza con tre mesi di ritardo che ci ritroviamo in una condizione dove c'è solo la speranza di poter riuscire a spendere le risorse stanziate, tanto è vero che c'è una difficoltà, giace in Consiglio la proposta di legge a beneficio di tutte le persone malate gravi, legate alla "162", con patologie gravi, o "Ritornare a casa", persone con gravissime patologie, che alleggeriscono il peso della sanità pubblica visto che le cure e l'assistenza la ricevono a casa, giace da aprile 2020: siamo ormai a fine anno e tanti Comuni hanno dovuto tagliare in attesa di queste risorse gli interventi a favore della popolazione più debole.

Vi sono poi una serie di questioni legate al metodo. Dovremmo aver già avviato da tempo, come fatto in altre Regioni, un confronto con la società sarda in relazione non solo a queste risorse ingenti da spendere ma anche in relazione alle tante opportunità date dai fondi europei: non risultano incontri sul piano di ripresa, il Recovery fund, non ci sono stati con Confindustria, con le organizzazioni datoriali e con i sindacati, non sono stati elaborati i progetti, non vi sono stati confronti con i Consorzi industriali, con porti, aeroporti i sistemi complessi di connessione e collegamento della Sardegna, tant'è vero che si stanno tirando fuori dai cassetti vecchissimi progetti, datati addirittura anni Novanta, se non addirittura ideati e immaginati prima, che ovviamente per il mondo così come è cambiato e come si presenta oggi meriterebbero un approfondimento diverso.

Grazie a noi è stato anche ripulito il testo, e aspettiamo anche l'ulteriore lavoro in Commissione per ripulirlo ulteriormente, da tutti quegli interventi che non avevano nulla a che vedere con la possibilità di dare un ristoro a coloro che soffrono in questo momento la crisi, piccoli o grandi. Ha ragione l'onorevole Deriu, quello che voi avete inserito è il programma condiviso dalla Regione Emilia Romagna con Confindustria Emilia Romagna, ma in un arco temporale molto più esteso di incentivo al mettersi insieme tra piccoli per diventare grandi, non certo con un emendamento o un provvedimento che esaurisce la sua efficacia nel corso di pochi mesi, un mese ormai, trenta giorni e poco più che ci separano dalla fine dell'anno, o i primi mesi dell'anno prossimo, ma sono interventi strategici….

PRESIDENTE. Grazie, onorevole Zedda, il tempo a sua disposizione è terminato.

È iscritto a parlare il consigliere Alessandro Solinas. Ne ha facoltà.

SOLINAS ALESSANDRO (M5S). Esordisco anch'io esprimendo la nostra profonda vicinanza e cordoglio per gli eventi di Bitti, per le vittime, per le famiglie e anche per tutte le altre comunità colpite. Vorrei esprimere anche apprezzamento per l'encomiabile risposta e sforzo di gruppo che ha caratterizzato le fasi immediatamente successive, e che deve secondo me spingerci a trovare forza e conforto nell'unione di una comunità come quella sarda in cui in questi momenti non viene meno mai il senso di responsabilità.

Questa variazione di bilancio giungere in extremis,per senso di responsabilità della minoranza, giunge in extremis in quest'Aula l'ultimo giorno disponibile per la sua approvazione grazie anche alla volontà da parte della minoranza di rinunciare alla pur necessaria discussione politica che avrebbe dovuto caratterizzarlo, al fine appunto di poter utilizzare più celermente possibile e si spera anche nel modo migliore, almeno quello sia stato il tentativo di apporto che abbiamo provato a dare, i soldi che questo provvedimento sta mettendo a disposizione della nostra Isola. Si è fatto un notevole lavoro di pulitura durante la sua pur breve discussione, dove numerosissimi interventi ritenuti eccessivamente puntuali sono stati stralciati, una discussione come ho detto comunque minata dalla tardiva presentazione del provvedimento, che discutiamo oggi come ultimo giorno disponibile.

All'interno di questa norma sono presenti numerosi provvedimenti, alcuni minimamente ponderati altri necessitati dal corso degli eventi, ma che evidenziano comunque la frettolosità della sua relazione. Se è vero quindi che spesso la burocrazia è nemica della sollecitazione politica, come ieri ha detto il presidente Solinas, è vero anche spesso che la politica ci mette tanto del suo predisponendo norme inadatte ad una corretta e sollecita applicazione, e quindi mettendo il burocrate nelle condizioni di non poterla applicare o comunque causando dei rallentamenti e delle farraginosità, relativamente soprattutto all'unica cosa che interessa di una norma però la produzione dei suoi effetti nel mondo reale. Da una breve analisi di questo provvedimento emergono comunque, come ho detto, alcune storture, norme strane come le ho definite io ai commi 19 e 20 dell'articolo 5, di cui auspico l'eliminazione, durante la successiva discussione in Commissione terza, altre seppur ben accolte, necessitate come ad esempio l'ampia mole di denaro dedicata ai Consorzi di bonifica, necessita di essere correttamente incanalata verso un utilizzo che davvero garantisca la risoluzione dei problemi che si propongono di risolvere; io a tal proposito ho presentato un ordine del giorno. È necessario, come hanno sottolineato già i colleghi Deriu, il collega Zedda un maggiore sostegno alla piccola impresa, che ricordiamo, sembra banale dirlo, ma è la verità, spina dorsale dell'economia nazionale, spina dorsale dell'economia sarda. È evidente che tutta l'attività portata avanti in ambito finanziario da questo Consiglio fino ad oggi ha avuto ad oggetto di contrasto all'emergenza Covid, in ambito sanitario e anche sotto gli aspetti economici che questa ha scatenato. La grande attività portata avanti sotto l'aspetto di incentivazione economica che la Regione massicciamente sta effettuando in questo ultimo anno ci deve anche portare a riflettere sull'importanza di un corretto ragionamento politico, economico sotteso all'emanazione, presupposto all'emanazione di provvedimenti legislativi a tal fine concepiti. Un corretto ragionamento può permettere, rinunciando a seguire anche talvolta l'onda del sentimento, di avere misure più incisive, soprattutto sotto l'aspetto della loro applicabilità, che in ambito di incentivazione economica si traduce in un'erogazione più celere ed in definitiva in un migliore provvedimento data la necessità e dato il fatto che il tempo gioca un ruolo fondamentale. Tanti, troppi ancora attendono di usufruire delle misure economiche da noi già approvate negli scorsi mesi, grazie.

PRESIDENTE. È iscritto a parlare il consigliere Pierluigi Saiu. Ne ha facoltà.

SAIU PIERLUIGI (LEGA). Grazie Presidente, sul provvedimento all'esame del Consiglio regionale io vorrei svolgere due riflessioni: una relativa al contenuto di questo provvedimento e l'altra relativa al tempo in cui questo provvedimento si inserisce, al momento storico nel quale questo provvedimento si inserisce e con quale rapidità interviene nel dibattito del Consiglio regionale.

Cominciamo dal contenuto, dal merito del disegno di legge che il Consiglio regionale oggi discute ed è indubbio che le scelte che il testo contiene sono scelte necessarie che intervengono su settori fondamentali messi in grave crisi dall'emergenza sanitaria, che è diventata emergenza economica e sociale. È sicuramente un provvedimento positivo lo stanziamento di altri 50 milioni di euro che vanno a incrementare la dotazione finanziaria, predisposta dall'articolo 1 della legge 20 di quest'anno, a favore delle imprese, è una scelta politica condivisibile oltre le appartenenze di ciascuno di noi. Credo che in quest'Aula nessuno possa contestare la bontà di questa scelta, così come gli altri provvedimenti, lo ricordava bene anche l'onorevole Cossa, che sembrano magari o che possono sembrare frammentari, ma che vanno a sostenere i tanti settori che la crisi, dovuta al coronavirus, i tanti settori dell'economia che questa crisi ha colpito. E quindi è questo un provvedimento che aiuta tante imprese, che aiuta tanti settori, che mette a disposizione una quantità notevole di risorse. Per non parlare poi degli altri aspetti di questo provvedimento in materia sanitaria, in materia di personale, io credo che, e l'ho ascoltato nelle parole anche dei colleghi di opposizione, ci sia una certa difficoltà, ed è evidente, a opporsi a questo provvedimento, che è un provvedimento giusto nel merito, è un provvedimento che contiene scelte necessarie che vanno a sostenere settori in grave difficoltà della nostra economia e della nostra società.

La seconda riflessione è invece sul tempo di questo provvedimento, anzi sul tempo le riflessioni sarebbero due: la prima il momento nel quale si inserisce il disegno di legge numero 224 e cioè viviamo ancora una fase di grave emergenza sanitaria, sociale ed economica e quindi potremmo serenamente, anzi senza nessuna, anche in questo caso, senza nessuna opposizione, ricondurre questo provvedimento a quelli di legislazione di emergenza che in questo Consiglio regionale sono stati discussi, votati e approvati. Perché da quando abbiamo dovuto affrontare l'epidemia da coronavirus in quest'Aula molto spesso ci siamo trovati a discutere misure per far fronte a questa emergenza e tutto sommato anche il disegno di legge 224 interviene fondamentalmente all'interno dei provvedimenti di legislatura d'urgenza e di emergenza. Questo però, così come per altri testi che il Consiglio ha affrontato, non può e non deve costituire un alibi per limitare il dibattito, l'approfondimento e il confronto che il Consiglio regionale deve esprimere su un tema così importante. La legislazione di emergenza non può e non deve in alcun modo comprimere le prerogative del Consiglio regionale, soprattutto per quanto riguarda i provvedimenti di natura economica, ecco perché, benché questo provvedimento sia arrivato a ridosso della scadenza dei termini, che anche altri consiglieri hanno richiamato, già a partire dalla prossima legge finanziaria tutte le forze politiche rappresentate in questo Consiglio regionale, a cominciare da quelli di maggioranza per proseguire con quelli di opposizione, dovranno essere messe nelle condizioni di poter dare un contributo responsabile ma soprattutto di merito ai provvedimenti che arrivano in quest'Aula. Il secondo aspetto, la seconda considerazione che voglio fare relativamente al tempo di questo provvedimento è collegata alla tempestività di alcuni interventi, in particolare quello che anche altri colleghi prima di me hanno ricordato a favore delle comunità colpite dall'alluvione di questi giorni. E anche io non posso che associarmi alle considerazioni di cordoglio per i morti che gli eventi climatici hanno causato in un Comune della mia provincia, nel Comune di Bitti, alle decine di milioni di euro di danni che il maltempo ha provocato, però sono anche orgoglioso nel poter dire che il Consiglio regionale tempestivamente, attraverso gli stanziamenti di cui si è parlato anche prima, interviene per dare immediatamente, per dare subito ristoro alle famiglie e alle imprese e alle comunità colpite. Vedo che il tempo sta per scadere, sta per concludersi, io una cosa, signor Presidente, la vorrei dire proprio su questo, il Consiglio regionale altre volte è intervenuto stanziando tempestivamente risorse per le imprese, per le famiglie, come in questo caso per le comunità colpite, dobbiamo essere capaci di ridurre quanto più possibile la distanza tra il momento nel quale il Consiglio regionale stanzia quelle risorse e il momento nel quale quelle risorse vengono spese, perché anche…

PREIDENTE. Ho tolto la parola a tutti, onorevole. È stato chiarissimo nella nella sua conclusione.

È iscritta a parlare la consigliera Rossella Pinna. Ne ha facoltà.

PINNA ROSSELLA (PD). Grazie, Presidente. Innanzitutto desidero esprimere la vicinanza alle comunità e ai sindaci colpiti dall'alluvione, e il cordoglio per la triste perdita di vite umane a Bitti. Anche io, come ha fatto il collega Deriu, faccio un plauso alla risposta tempestiva da parte della macchina organizzativa regionale.

Sul merito invece dell'argomento all'ordine del giorno. Io ho ascoltato con molta attenzione la relazione di maggioranza del collega De Giorgi che, nello scandire i tempi, ci ha dato un quadro molto chiaro della intempestività di questo provvedimento. Sono passati quattro mesi dal 20 luglio, dal giorno in cui questo provvedimento è stato messo nella disponibilità della Giunta regionale, e noi oggi ci ritroviamo a prendere atto di un provvedimento che porta all'attenzione del Consiglio un testo blindato. Non sono parole mie, sono parole del relatore di maggioranza, è una dichiarazione ufficiale che io condivido pienamente, è una dichiarazione formale che certifica un metodo antidemocratico, la protervia, l'atteggiamento di svilimento del ruolo del Consiglio, della massima assise sarda. Un provvedimento articolato che è stato messo al sicuro da modifiche e stravolgimenti, ma che è stato già stravolto, un testo che contiene diversi interventi condivisibili, ma che, ahimè, anche qui riprendo le parole del collega De Giorgi, suscita perplessità e contrarietà. Probabilmente questi sentimenti condivisi con parte della maggioranza, la stessa maggioranza che durante i lavori della sesta Commissione ha manifestato l'esigenza politica di eliminare tutti gli interventi puntuali di tipo localistico, quelli per capirci frutto di sollecitazioni politiche all'Assessore o al consigliere di turno, e non figli di una corretta procedura ad evidenza pubblica, quelli chiamati con un brutto termine che non utilizzerò. Il senso di responsabilità delle minoranze e il senso di responsabilità del Partito Democratico, il rispetto verso le imprese, i lavoratori disoccupati, gli enti locali, i sardi, è ciò che consentirà di approvare entro il termine odierno questa manovra da 473 milioni. Ci sono interventi condivisibili, altre parti dimenticate, altri settori dimenticati, le comunità terapeutiche, ad esempio, quelle che si occupano delle dipendenze patologiche. Sappiamo che in questi mesi di pandemia le attività dei Serd e dei Dipartimenti di salute mentale sono state ridotte alle sole urgenze e alla distribuzione di farmaci sostitutivi, e che conseguentemente sono stati bloccati gli inserimenti dei pazienti nelle strutture accreditate e sospeso l'utilizzo dei budget destinati. Il coordinamento delle comunità sarde dal mese di luglio sta chiedendo alla sesta Commissione di essere audita per rappresentare il fatto che nove enti gestori e 350 operatori qualificati si trovano in una situazione di grande difficoltà. La stessa determinazione delle rette non viene adeguata dal 2013 e attualmente non copre nemmeno il costo del personale. Un intervento economico di tipo straordinario, se avessimo potuto partecipare alla redazione di questo testo, sicuramente avrebbe fatto bene anche a quel settore. La tardività con cui questo provvedimento arriva in Aula renderà impossibile ai Comuni di iscrivere le entrate, quelle che vengono assegnate per l'assistenza alle persone non autosufficienti. Lo ricordava prima di me il collega Zedda, io ho avuto modo di sollecitarlo anche nel mese di agosto, è da aprile che la Giunta regionale ha messo in campo questo tipo di provvedimento. Ora chiudo, perché il tempo è finito, ricordando che questo Consiglio regionale ha il dovere, così come il collega che è intervenuto prima di me ha appena sollecitato, di intervenire, di condividere, di proporre tutti gli interventi a beneficio delle nostre comunità. Grazie.

PRESIDENTE. È iscritta a parlare la consigliera Laura Caddeo. Ne ha facoltà.

CADDEO LAURA (Progressisti). Grazie, Presidente. Mi farò anche portavoce di un'istanza che voleva portare il collega Loi. È stato detto che questo disegno di legge affronta, trova e stabilisce delle scelte necessarie su settori per i quali sono indispensabili, sono le parole dell'onorevole Saiu che io condivido. Però, leggendo il documento, rilevo che non è accaduto su tutto e che alcune scelte forse potevano essere rinviate perché, a mio avviso, non esattamente indispensabili in questo momento e in questo frangente anche così drammatico. Voglio accennare solamente alla tragedia di questi giorni perché penso ancora una volta ai più deboli, e in modo particolare ai bambini che in quel territorio già vivevano delle difficoltà per frequentare la scuola e che in questi giorni si troveranno ancora più in difficoltà, quindi penso alle scuole, agli insegnanti e alle famiglie. Quando si parla di scelte necessarie, e invito tutti i colleghi, naturalmente anche quelli della maggioranza, perché il primo ottobre, durante la seduta statutaria, quindi anche con una certa solennità che immagino ci abbia tutti coinvolti, abbiamo sottoscritto un ordine del giorno che impegnava la Giunta ad occuparsi in maniera veramente sostanziale della scuola. Vi ricordate? Abbiamo invitato l'Assessore e la Giunta ad occuparsi e a rinvenire i finanziamenti necessari per sostenere questa scuola già in difficoltà da molto tempo, ma in modo particolare in questo periodo di pandemia. Abbiamo parlato di potenziare le infrastrutture tecnologiche, cosa che è successa immediatamente dopo attraverso il DPCM, in modo che le scuole che dovessero affrontare la didattica a distanza, le famiglie e gli studenti che avessero dovuto vivere questa situazione potessero farlo in serenità, in continuità, e non come sta succedendo, sarete tutti consapevoli, con connessioni più che ballerine, funambole, acrobate. Per cui mi pare che un riferimento a questa situazione, secondo me, doveva essere abbastanza conseguente nell'assestamento di bilancio o variazione, come è stato detto. Penso anche ai trasporti, trasporti che, per quanto si sia votata lo stesso giorno una legge con forte senso di responsabilità ed urgenza di 3 milioni, immagino che 3 milioni per ampliare i mezzi necessari per incrementare le corse certamente erano solo una goccia in un oceano, per cui mi aspettavo di vedere qualcosa su questo argomento. Vi è poi un altro aspetto che avevamo indicato in quel famoso ordine del giorno, e cioè un particolare riguardo, un doveroso riguardo nei confronti della popolazione scolastica più fragile, quella dei ragazzi e portatori handicap, dei ragazzi cosiddetti diversamente abili, che può piacere o meno come definizione, ebbene, anche su questo voglio ricordare all'assessore Biancareddu, che non vedo presente ora, ma all'assessore Fasolino, voglio ricordare che esistono numerosissime associazioni che si occupano di disabilità nella nostra Regione, e lo fanno, lo fanno con quel ruolo di sussidiarietà nei confronti delle istituzioni, che evidentemente non arrivano ad occuparsi capillarmente di un settore così purtroppo ampio e così delicato, ebbene, ci sono due federazioni fondamentalmente in Sardegna che raccolgono queste associazioni, e sono state da, io penso decenni, finanziate, anche nel 2019, 100 mila euro che rispetto ad alcuni finanziamenti, che adesso non voglio sottolineare perché mi sembra forse poco elegante, ma che mi sembrano sovradimensionati rispetto alla funzione, ecco, in questo caso 100 mila euro che nel 2020 però non sono stati assegnati a queste federazioni, e questa era anche la suggestione che avrebbe portato il collega Loi, che nel suo territorio…

PRESIDENTE. È iscritta a parlare la consigliera Desirè Manca. Ne ha facoltà.

MANCA DESIRÈ (M5S). Grazie, grazie Presidente, mi associo alla solidarietà manifestata dai miei colleghi per la disgrazia che ha colpito tutta la Sardegna e tutto il popolo sardo relativamente a Bitti, una disgrazia che ci ha visto uniti nel dolore e nella solidarietà, e che ha visto coinvolte tutte le Istituzioni che prontamente si sono recate nel luogo della sciagura, del disastro, e che davvero mi che siano non solo presenti in questo momento ma in un momento successivo, dove davvero bisognerà intervenire. Detto questo, prepariamo e presentiamo subito questo disegno di legge, che ci è pervenuto esattamente dieci giorni fa a tutti i Consiglieri regionali, io l'ho sempre fatto presente, lo ribadisco anche adesso, arriva sempre con perenne ritardo, e il ritardo cosa significa? Significa poi avere un parere anche delle Commissioni competenti, sempre richiesto con tanta velocità, personalmente mi ha visto coinvolta nella seconda Commissione, nel parere della Commissione lavoro, io ho chiesto che fosse spostata perché era mancante, quindi non era presente l'Assessore in quel caso di competenza relativamente all'istruzione, naturalmente questa richiesta mi è stata negata, proprio per la velocità con la quale è stato presentato questo disegno di legge. E allora parliamo di questo disegno di legge che adesso arriva, ma arriva in quest'Aula dopo un intervento importante da parte del dell'opposizione perché, ricordiamolo Presidente, ricordiamolo a tutti i Sardi come è arrivato questo disegno di legge; è arrivato sicuramente con delle importanti azioni previste di carattere generale ma, come sempre succede in questa Istituzione, evidentemente la prassi è una prassi consolidata, succede che vengono previsti in alcuni disegni di legge alcune azioni molto particolari, ben scelte, ben delineate e precise, e io mi riferisco agli interventi che erano stati previsti ai fortunati comuni che venivano menzionati, o alle scelte decise, fortunate delle associazioni, dei comitati, delle fondazioni, che fortunatamente vedevano il loro intervento in questo disegno di legge. E allora ricordiamolo, Assessore, che cosa era previsto in questo disegno di legge, che grazie all'intervento dell'opposizione è stato un po', come detto poi successivamente, ripulito nelle parti essenziali, in quelli che sono gli interventi davvero a carattere generale sui vari settori. Perché, ricordiamolo, come non menzionare alcuni interventi previsti, io ne ho segnato qualcuno, alla Fondazione accademia dei popoli, una Fondazione così importante che è stata scelta, bisognerebbe capire con quali criteri, con quali modalità, oppure ricordiamo la Fondazione stazione dell'arte, oppure l'Associazione itinera romanica, amici del romanico. Ancora; l'Associazione culturale di utilità sociale, o Alghero tra mito e storia, o ricordiamo ancora qualche altra associazione culturale, come trame d'arte, l'Associazione Coro Tasis, insomma, delle associazioni, quante associazioni a livello regionale ci sono in Sardegna! No, non si può intervenire per tutte le associazioni, bisogna distinguere esattamente ed evidenziarne alcune. E allora quello che ho chiesto, l'ho chiesto anche nella Commissione: con quali criteri sono stati scelti? Con quali criteri sono stati scelti! Ma naturalmente nessuna risposta per questo. E allora però ci sono anche i consorzi, e ci sono quelli fortunati e quelli meno fortunati, e allora è stato scelto un intervento particolare al Consorzio industriale provinciale di Carbonia-Inglesias per i quali erano stati previsti 1 milione e 100, gli altri consorzi industriali, non so, del Nord piuttosto che del Sud, piuttosto che Oristano, O di Nuoro, quelli sono più sfortunati, quelli non c'è bisogno di intervento, ma quello di Carbonia-Iglesias assolutamente sì. E come non menzionare le RSA, l'unica RSA per la quale è previsto un finanziamento, un fondo di 2 milioni e mezzo, e anche quella è di Iglesias, e allora io mi chiedo: ma come mai sono quella di Iglesias, quando ci sono delle RSA che stanno morendo, che fanno parte di altre città, di altre zone della Sardegna? Ma perché viene prevista solo quella di Iglesias e non viene prevista quella di Cagliari, quella di Sassari, quella di Olbia quella di Oristano? Ma con quali criteri viene scelta? E allora, dopo questo obbrobrio che avete presentato, ci avete provato, questa è la verità, ci avete provato!

PRESIDENTE. È iscritta a parlare la consigliera Maria Laura Orrù. Ne ha facoltà.

ORRÙ MARIA LAURA (Progressisti). Grazie, Presidente. È chiaro che anche il mio pensiero si unisce a quello di tutti voi e va alle vittime, alle famiglie e alle comunità che in questi giorni stanno soffrendo e a cui dobbiamo stare vicino in tutti i modi, però serve chiamare a mio avviso le cose col proprio nome, perché noi siamo di fronte a un'emergenza climatica, se è vero che esiste un'emergenza sanitaria, che è quella da Coronavirus, che non è scollegata dall'emergenza climatica che stiamo vivendo, entrambe sono due emergenze che sono di livello mondiale e globale, è per questo che invito anche il Consiglio regionale a riprendere in mano la mozione numero 50 che abbiamo presentato nell'agosto scorso, per dichiarare lo stato di emergenza climatica e unirci alle tante regioni che in Italia l'hanno fatto, e alle nazioni, diverse nazioni che in tutta Europa e nel resto del mondo lo stanno facendo e lo stanno facendo con forza. Perché? Perché le nostre politiche devono essere incentrate e devono avere una visione chiara. Quello che io ho cercato di capire, quando ho avuto di fronte questo testo, era capire nello specifico quale fosse la visione strategica di insieme, quale idea di Sardegna e onestamente ho fatto fatica a trovare un'idea di Sardegna in questo testo. Ho visto tanti interventi puntuali, che chi mi ha preceduto ha espresso anche in maniera abbastanza importante, e su cui noi siamo riusciti anche a intervenire per togliere alcune parti, ma in ciò che è rimasto io non trovo che ci sia un intervento d'insieme e una visione strategica per uscire dalla normalità. Perché è vero che la normalità è, come hanno detto in tanti, la parte del problema, cioè noi dobbiamo sforzarci, avere una visione strategica d'insieme, fare uno sforzo collettivo e provare davvero a immaginare un futuro diverso rispetto a quello che abbiamo percorso e vissuto fino a qui, perché se no noi staremo sempre fuori dai processi di trasformazione e dalle grandi sfide che ci attendono. Io penso che tutte le energie le dobbiamo investire in questo e serve proprio per questo, l'ha espresso l'onorevole Moriconi nella relazione di minoranza, investire maggiormente sulla partecipazione, su un coinvolgimento attivo, ma non solo delle forze politiche che sono sedute in questo Consiglio regionale. Serve aprire la discussione a un dibattito politico elevato, coinvolgendo le parti della popolazione che dovranno utilizzare e avranno questi fondi a disposizione e che spesso e volentieri non hanno il piacere, soprattutto quando si tratta di infrastrutture, di vedere calare dall'alto delle infrastrutture. E questa è una responsabilità forte che dobbiamo avere noi politici, perché lo scollamento che si è venuto a creare tra le forze politiche e la popolazione è il contrasto che quotidianamente, con le varie manifestazioni che si trovano sotto i vari Consigli regionali, del nostro territorio ma in quasi tutta la nazione, è perché chiaramente questo distacco è sempre più grande, e ce lo dimostra anche l'astensionismo che in maniera crescente sempre ci si ripropone nelle varie tornate elettorali. Il nostro obiettivo è quello di tagliare questo astensionismo, provando proprio a ricoinvolgere le persone con un procedimento che parte dal basso, anche perché la maggior parte delle volte le comunità locali che riescono poi ad avere alcune infrastrutture sul loro territorio l'apprezzano molto di più quando questa è scelta insieme. Io capisco che sia difficile, capisco che necessita di uno sforzo che è uno sforzo gigantesco, probabilmente voi non avete neanche il piacere di portarlo avanti, ma io penso che sia la soluzione a tantissime contrapposizioni che si vengono a formare. Non penso che chi sta seduto in questi banchi abbia la capacità, anche senza uno strumento di analisi, come quello che, purtroppo, noi non ci siamo trovati di fronte, di poter dare realmente le risposte che il territorio si aspetta. E questo lo dico anche perché, per esempio, io non credo che le medie e piccole imprese siano contente del fatto che gli interventi siano quasi tutti per i grandi alberghi. E quella, attenzione, è una visione che voi avete, cioè nel senso "preferisco dare le mie risorse ai grandi albergatori piuttosto che impegnare le mie risorse per il tessuto socio-economico di media dimensione che sta sul nostro territorio", e la maggior parte delle volte queste grandi imprese, grandi sistemi, abbiamo visto che sono anche non riconducibili a delle figure chiare, e questo non va bene, per cui prima accertiamoci di capire a chi stiamo dando le risorse, se queste persone pagano le tasse sui nostri territori o se sono dei soggetti che spesso e volentieri fanno capo a qualcuno che ancora non si capisce chi sia. E questo lo dico perché noi in Sardegna abbiamo tantissime piccole e medie imprese che quotidianamente davvero si impegnano e pagano le tasse, che sono quelle tasse che ci consentono di andare avanti quotidianamente.

PRESIDENTE. È iscritto a parlare il consigliere Eugenio Lai. Ne ha facoltà.

LAI EUGENIO (LEU). Grazie Presidente. Anch'io vorrei iniziare il mio intervento esprimendo la solidarietà alle popolazioni colpite dall'evento alluvionale di qualche giorno fa e un segnale anche di vicinanza alle famiglie delle vittime che ci sono state, e un forte ringraziamento, mi unisco a quello dell'Assessore, nei confronti dei sindaci, della macchina regionale che ha lavorato ancora una volta in maniera eccelsa e ai tanti volontari che in questi giorni ci sono stati, si sono proposti per dare una mano. È sintomo anche del fatto che la Sardegna ha ancora quello spirito che tante altre parti del mondo hanno perso, quello spirito di solidarietà.

Ma venendo al tema all'ordine del giorno, Assessore, condivido le parole del relatore di opposizione, che reputa insoddisfacente il testo. Lo reputa insoddisfacente in particolar modo per due ragioni: il tempo limite con cui ci avete abituato a portare questo tipo di interventi all'interno del Consiglio regionale, ossia avete perso più tempo a ragionare delle vostre beghe interne con gli interventi particolari piuttosto che attivare una reale concertazione all'interno della nostra società, quella concertazione che è indispensabile per avere dei risultati che siano tangibili. E allora parlo di concertazione con le forze politiche, concertazione con i sindacati, concertazione con le organizzazioni di categoria, anche rifacendomi a quegli accordi che a marzo sono stati sottoscritti e che oggi non vedono sicuramente rappresentanza all'interno di questo testo. E anche i consiglieri regionali di maggioranza che hanno provato a difendere il testo e che hanno con argomentazioni provato a difendere le poste di bilancio che ci state sottoponendo, l'hanno fatto non avendo consapevolezza dei risultati che si sono ottenuti con gli altri stanziamenti, perché ad oggi non esiste un report degli interventi che sono stati posti in essere e, badate, probabilmente non esiste perché tutti quegli interventi, sbandierati in lungo e largo con slogan, ad oggi non sono arrivati nelle tasche delle piccole, medie o grandi imprese. Anche il fondo BEI, di cui abbiamo discusso tanto e di cui in tanti condividiamo l'importanza, oggi ci dà due verità. La prima è che le banche nel loro intervento non hanno garantito quello che l'Assessore che ci diceva qualche mese fa, ossia solo i 100 milioni che verranno messi dalla Regione avranno una determinata garanzia, gli altri 100 continueranno con gli interessi delle banche, e se dovessimo andare a controllare l'iter procedurale ad oggi sicuramente avremmo delle sorprese, ossia neanche queste risorse ad oggi sono arrivate nelle tasche delle imprese. E quella parcellizzazione degli interventi a cui si riferiva anche qualche consigliere di maggioranza è stata fin troppa, se non ci fosse stata un'opposizione responsabile che vi ha richiamato a spendere le risorse pubbliche, a spendere le risorse dei sardi, solo ed esclusivamente a sostegno della crisi economica, solo ed esclusivamente a sostegno delle nostre piccole partite IVA, a sostegno del lavoro, che è uno dei grandi assenti in questo assestamento di bilancio. Perché si fanno tantissime considerazioni, però non c'è, neanche in questo caso, un report esatto di quanto sia stata la perdita occupazionale nella nostra isola e di quali siano le misure strutturali, non solo emergenziali, che si vogliono porre in essere per rilanciare l'occupazione.

E ci sono altri due temi che mi fanno pensare che questa manovra sia insoddisfacente. Il primo è il tempo, perché abbiamo detto che la variabile tempo non è una variabile indipendente in un momento di crisi economica e, se i presupposti sono quelli delle altre manovre che ci hanno visto responsabilmente partecipi, non è sicuramente un buon chiaro di luna per le imprese. Il secondo è la burocrazia, perché richiamate spesso il fatto che c'è una burocrazia che ha bloccato queste risorse, però la risposta alla burocrazia è la semplificazione, la risposta alla burocrazia non può essere la norma sull'aumento delle poltrone che si sta discutendo in questi momenti, in questi istanti nella prima Commissione, con un aumento anche lì di spesa pubblica, di spesa dei sardi di circa 6 milioni e mezzo di euro all'anno. La responsabilità delle opposizioni non può però prescindere dal sottolineare che state gestendo una situazione emergenziale con grave ritardo, con grave colpevolezza, e allora mancano gli interventi relativi al sostegno dei volontari e delle cooperative sulla sanità, manca l'intervento per il sostegno economico per gli imprenditori che hanno chiuso a causa del Covid, che sono in isolamento a causa del Covid, mancano interventi sulla povertà, non fate un report esatto su quanto questa…

PRESIDENTE. È iscritto a parlare il consigliere Gianfranco Ganau. Ne ha facoltà.

GANAU GIANFRANCO (PD). Io inizio esprimendo la mia personale solidarietà al Comune di Bitti e unendomi al cordoglio già espresso da quest'Aula per la perdita di vite umane, dicendo che il dato positivo che possiamo nella tragedia rilevare, è quello di una efficienza del servizio di Protezione Civile che è intervenuto con rapidità, efficienza e competenza in una situazione drammatica che in altri tempi avrebbe causato ulteriori danni e ulteriori difficoltà alla popolazione. Bene quindi l'intervento che è stato deciso dalla Giunta e che viene proposto oggi al Consiglio di 40 milioni di interventi compensativi per aiutare i cittadini che hanno subito danni nelle loro abitazioni, le attività commerciali, ma anche per un sostegno più generale ai Comuni per intervenire sulle opere di mitigazione del rischio geologico. A questo proposito io credo che sia opportuno fare un richiamo al Piano casa che invece abbiamo in discussione in questi giorni, che va contro quelle che sono le regole di tutela del territorio, di difesa del territorio, di limitazione del consumo del territorio e che sono alla base di una corretta difesa dal rischio idrogeologico. Io mi fermo qui perché non è l'argomento di oggi, ma spero che questi eventi possano far riflettere anche sull'impatto che un provvedimento di questo genere potrebbe avere in termini di tutela ambientale e di rischi. Sono passati sei mesi dal DL del Governo e dalla delibera di Giunta come ha ricordato l'onorevole Moriconi, e soltanto pochi giorni fa è stato approvato in Commissione un provvedimento a tempo praticamente scaduto che soltanto grazie alla responsabilità di questa minoranza, che non vuole sottrarre ristori a settori in gravissima difficoltà, sarà possibile intervenire per dare ristoro alla crisi economica che colpisce a seguito della pandemia del Covid numerosi settori della nostra struttura economico-finanziaria. E solo grazie a questo senso di responsabilità che si arriva oggi, a tempo praticamente scaduto, a discutere di questo provvedimento, un provvedimento che è stato definito in maniera incredibile nella relazione di maggioranza, noi staremmo esaminando un testo blindato dai contenuti immodificabili pattuiti al di fuori dell'aula consiliare. Ora io non entro nel merito di questa definizione che assolutamente è imbarazzante, ma che non solo è imbarazzante ma che svilisce anche il ruolo del Consiglio perché se così fosse, davvero potremmo andarcene a casa e lasciare che qualcuno definisca i provvedimenti all'esterno dell'Aula consiliare. Un provvedimento che per noi è stato sottratto non soltanto ad un'attenta valutazione del Consiglio, ma anche e soprattutto ad un preliminare confronto con le forze sociali. Fatto questo che sta purtroppo caratterizzando il modo di fare di questa maggioranza, maggioranza tra l'altro che arriva totalmente impreparata a questa scadenza nonostante l'impegno che va riconosciuto all'assessore Fasolino nel portare avanti un provvedimento che abbia una sua coerenza ed una sua struttura, che sia facilmente leggibile all'esterno e che solo oggi ha visto decine di proposte, di correzioni, da parte dei diversi Assessorati che completano e ridefiniscono la proposta, addirittura inserendo un emendamento che è il DL numero 127 che tratta interventi essenziali per le politiche sociali a favore dei Comuni, mi riferisco ai provvedimenti "Ritornare a casa", la legge numero 162 che è stata già esitata all'unanimità in Commissione sette mesi fa e che colpevolmente è stata bloccata per dissidi interni alla maggioranza fino a oggi. Risorse essenziali per un settore delicatissimo che difficilmente potranno essere utilizzate nell'immediato dai comuni, coincidendo il termine di presentazione dei bilanci con la data odierna. Si tratta di un provvedimento che è privato dei necessari strumenti di valutazione, sull'efficacia e sulle scelte rifinanziate o neoassunte, non consente una valutazione positiva. L'auspicio unico che mi sento di fare è che sia l'ultima volta che un provvedimento così importante arrivi fuori tempo massimo all'attenzione del Consiglio, escludendo di fatto un'interlocuzione positiva con le minoranze.

PRESIDENTE. È iscritto a parlare il consigliere Dario Giagoni. Ne ha facoltà.

GIAGONI DARIO (LEGA). Prima di entrare nel merito del testo all'esame vorrei cogliere l'occasione per ringraziare il presidente Solinas e la Giunta tutta, per aver accolto con estrema rapidità la richiesta del nostro Gruppo e anche degli altri Gruppi di predisporre un immediato intervento finanziario a favore delle comunità e delle famiglie colpite dal maltempo che durante questo weekend ha scosso profondamente l'Isola intera. Sarebbe stato a nostro avviso impensabile presentarci in quest'Aula oggi senza trovare il modo di dare, almeno in parte, concrete risposte a tutte quelle aziende, quelle famiglie, quei primi cittadini che in quelle drammatiche ore hanno perso sacrifici e risparmi di una vita e purtroppo in alcuni casi addirittura i propri cari.

A loro rinnovo oggi, a nome del Gruppo Lega, il nostro cordoglio e la nostra assoluta vicinanza. A Bitti, il centro più colpito, ieri ho potuto osservare, attonito e basito, un territorio ferito nel profondo che si è scoperto ancora una volta fragile e preda di una natura che forse non abbiamo imparato ad ascoltare sino in fondo.

Ho potuto osservare la dignità di un popolo che si è rimboccato le maniche e ha iniziato a spalare fango dalla propria casa, dalla propria attività, oppure semplicemente da quelle del vicino, amico, conoscente, parente, dando mostra di quella solidarietà che da sempre riempie di orgoglio il cuore di ogni sardo. Solidarietà che veste i panni dei tanti volontari accorsi dalle più svariate zone dell'isola in soccorso dei propri fratelli sardi, una solidarietà a cui deve ora far seguito una concreta e seria azione politica. Se noi sediamo tra questi banchi è per dare risposte tempestive a ogni cittadino, ancor più di fronte a catastrofi di una portata così eccezionale. Pertanto non possiamo che accogliere di buon grado il sostegno di euro 40 milioni da impegnare, spero i 20 milioni, in modo immediato.

Per ciò che riguarda invece il vivo della discussione odierna, le discussioni inerente l'assestamento di bilancio sono sempre veramente importanti e spingono a ponderate e serie riflessioni, che vista l'atipicità dell'anno che si sta per concludere oggi rivestono un significato ancor più profondo. Di fronte alle tante e crescenti difficoltà espresse da imprese e famiglie, in questo periodo di emergenza pandemica abbiamo cercato di intervenire da marzo sino ad ora con varie misure, ben consapevoli che qualsiasi azione messa in campo sarebbe parsa sempre insufficiente per sopperire ai mancati guadagni derivati dal lavoro perso. Durante lo studio della modifica della manovra abbiamo chiesto di incentrare il massimo degli sforzi in azioni di buonsenso e in grado di andare a incidere positivamente su temi che riguardano la quotidianità. Per questo non possiamo che dirci soddisfatti del testo che oggi abbiamo di fronte, una quotidianità che vorremmo rendere meno amara per tanti

imprenditori, titolari di aziende e lavoratori, attraverso l'istituzione di strumenti finanziari indispensabili, quali i fondi rotativi, attraverso l'incremento della dotazione del fondo emergenza imprese, e attraverso aiuti mirati a categorie che più di tutte hanno subìto gli effetti negativi di questa crisi economica. Non solo, con questo testo abbiamo anche dato mostra di avere il coraggio di investire concretamente sul territorio con finanziamenti a favore delle imprese. In questo caso ringrazio l'assessore Fasolino e con questo con questo intervento le imprese hanno la possibilità di decidere di spostare la loro sede nell'isola e quindi attraverso degli investimenti che mirano alla formazione. Non ci illudiamo certo di aver raggiunto la perfezione, ma possiamo ben dire di aver fatto il massimo per intervenire sugli aspetti a oggi più delicati. Mi vorrei soffermare per concludere sulle parole che sono state dette dall'Assessore all'Ambiente, di tener conto anche di quelle strade comunali, qua ho un elenco anche in Gallura, dove sono crollati dei ponti: la strada comunale che collega la 127 alla Strada provinciale 91, località Valentino nell'agro di Calangianus; la strada comunale che collega la SP 38 alla località San Leonardo, sempre nel Comune di Calangianus; e altre strade nel Comune di Osidda. Quindi chiedo all'assessore di verificare, valutare e di sostenere, da parte nostra ci sarà tutto l'impegno, queste comunità e rimettere in piedi queste strade.

PRESIDENTE. Poiché nessun altro è iscritto a parlare, per la Giunta, ha facoltà di parlare l'Assessore della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio.

FASOLINO GIUSEPPE, Assessore della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio. Signor Presidente, grazie agli onorevoli consiglieri che sono intervenuti e a quelli che sono oggi presenti. Anch'io mi unisco al cordoglio per le vittime dell'alluvione che ha colpito la nostra isola durante questo fine settimana, in particolare la comunità di Bitti. Molti di voi hanno parlato e sono intervenuti evidenziando la grande collaborazione che c'è stata in questa occasione. Qualcuno ha addirittura detto "Diamo il meglio di noi quando siamo in difficoltà, quando dobbiamo superare un'emergenza", allora vorrei ritornare a quelle parole e da quelle parole vorrei partire per esaminare questo disegno di legge. Prima di tutto per onestà intellettuale io devo dire una cosa che è fondamentale. Se oggi siamo qui a discutere questo disegno di legge lo si deve al grande senso di responsabilità dell'opposizione in Consiglio regionale, e questa è una verità alla quale io non mi sottraggo, non mi posso sottrarre ma non lo faccio. Quindi io ringrazio la collaborazione che l'opposizione ha avuto per dare l'opportunità di approvare questo disegno di legge, e questa è una verità. Questo disegno di legge che ha delle misure importanti, fondamentali, in un momento delicato della vita politica, ma soprattutto della vita del nostro mondo economico, però non è soltanto un disegno di legge, io vorrei che questo fosse un qualcosa di più. Noi siamo arrivati qui dopo settimane in cui è stata messa in discussione anche la capacità politica e la qualità politica della nostra Isola e di questo Consiglio regionale, e allora questo non deve essere soltanto un DL che porta ristoro alle imprese, ma deve essere la possibilità di rivalutare per i nostri concittadini la politica che li rappresenta. Oggi noi abbiamo una grande opportunità, oggi noi stiamo dando una grande dimostrazione al popolo sardo, non ci siamo divisi in base ai nostri colori, oggi in un momento delicato, al di là degli errori che si possono commettere da una parte o dall'altra del dello schieramento politico, al di là di tutto, si è voluto con forza essere qui ad approvare questo DL. E questo è un grande segnale che noi stiamo dando alla nostra isola, che c'è una classe politica che non è come spesso viene descritta, ma è una classe politica responsabile al di là dei colori politici e delle appartenenze. Da qui dobbiamo partire, perché su di noi la gente sta riversando la propria fiducia, su di noi sta riversando la speranza della ripartenza delle imprese, quindi tutto il mondo economico, ma anche di quelle comunità che sono colpite da quello che è successo in questo fine settimana, da quelle comunità che sono colpite da questa pandemia che ha colpito il mondo in questo tragico 2020. Allora ripartiamo dalle cose positive, ripartiamo da questo aspetto fondamentale per poi esaminare questo DL, che però deve essere un qualcosa in più, non deve essere soltanto un DL, deve essere una ripartenza. Ci sono delle misure importanti e urgenti all'interno di questo DL, devo fare alcune precisazioni. Noi non siamo per le grandi imprese a discapito delle piccole imprese, o delle piccole strutture ricettive, e vi spiego perché. Sia le grandi imprese che le piccole imprese per quanto riguarda le strutture ricettive hanno partecipato al fondo emergenza BEI, entrambi, con questo provvedimento stiamo togliendo dalla graduatoria del fondo emergenza BEI le grandi imprese, perché? Primo, perché a loro non interessano gli interessi zero, ma gli interessa soltanto avere liquidità, e invece la caratteristica del fondo BEI è una caratteristica ben precisa che dà l'opportunità di non pagare interessi. Secondo, l'ammortamento, il BEI dà un ammortamento molto lungo e a loro, sì, interessa, ma non è quello, gli interessa avere la liquidità per cercare di arrivare al momento in cui ripartirà il mercato. E facendo questo cosa facciamo? Togliendo le grandi imprese dal fondo emergenza, che son quelle che avrebbero preso più risorse all'interno dello stesso, riusciamo a scalare e accontentare di più le piccole imprese con uno strumento che non è quello che ha un tasso d'interesse del mercato, ma che ha tasso d'interesse zero. Ecco qual è l'obiettivo, poi lo dobbiamo migliorare? Dobbiamo capire se va bene? Disponibilissimi! Però volevo spiegare qual è la logica che ha portato a questa valutazione, che è fondamentale. Al contrario, è proprio per aiutare le piccole imprese che hanno partecipato al fondo d'emergenza e che rischiano di non avere quelle risorse, perché il fondo è occupato magari dalle grandi imprese, allora spostiamo loro al quale non interessano gli interessi zero, ma gli interessa una liquidità anche con gli interessi di mercato e scaliamo, oltretutto aumentando le risorse, la graduatoria del fondo di emergenza BEI. Migliorabile? Assolutamente sì, son qua disponibile, lavoriamoci. Come ho già detto durante la Commissione, mi piace, mi è piaciuto e accetto la sfida di valutare tutte le misure che abbiamo messo in campo. Già da questa settimana arriveranno i primi dati, sono disponibili a partecipare magari ad una Commissione congiunta tra la terza e la quinta, o poi lo valuterete voi in che sede, per analizzare insieme a voi i primi interventi. Però ancora non parliamo di interventi troppo lunghi, di iter esagerato, ancora non lo sappiamo, son passati due mesi. Non vorrei ricordare tutti i provvedimenti del passato per il quale dopo magari 3-4 anni ancora non si è riuscito a erogare risorse, stiamo parlando di 4-5 milioni. Qui stiamo parlando di 100 milioni e noi vedremo i primi finanziamenti entro i primi dieci giorni di dicembre, e stiamo parlando di due mesi. Quindi lo valuteremo, siamo disponibili anche qua a capire come eventualmente deve essere migliorato, ma aspettiamo. All'interno di questo provvedimento abbiamo pensato a quelle categorie quale per le quali fino a oggi non si era pensato. Mi viene in mente i taxi, il noleggio con conducente, le agenzie di viaggio, che sono tra le categorie più colpite, le palestre, ma tutte queste misure sono nate da un confronto con voi, non sono nate soltanto da un lavoro che abbiamo fatto in Giunta ma bensì da un lavoro con voi. Mi vengono in mente palestre e agenzie di viaggio, che vengono fuori da un confronto forte in quinta Commissione, quando il disegno di legge, che non era blindato ovviamente, ha subito delle modifiche. E' migliorabile? Sicuramente, siamo qui per questo, avremo ancora l'opportunità di migliorare questo testo, però quando sbandieriamo e diciamo che questo testo è scandaloso, io sfido chiunque a prendersi le variazioni di bilancio fatte negli anni, nell'ultimo periodo, e guardare gli interventi puntuali. Anche con il taglio che abbiamo fatto, giusto (questo è un parere mio personale e mi prendo le responsabilità), anche con i tagli giusti che abbiamo fatto stiamo parlando di 6-8 milioni su 400 milioni di variazione, meno del 2 per cento, di questo stiamo parlando. Che comunque oggi il testo sia migliore e la verità ed è il risultato che abbiamo ottenuto, però stiamo parlando di questo, stiamo parlando di una variazione, come giustamente ha detto l'onorevole Moriconi, di una variazione importante di bilancio di 400 milioni; i 400 milioni, al di là di quelli che interverranno per le imprese, serviranno per la ripartenza in generale: non soltanto quelli che vengono destinati alle imprese sono per la ripartenza, anche quelli che vengono destinati i vari territori. E poi con grande velocità, come avete detto voi, siamo riusciti con la collaborazione sempre con l'opposizione a trovare le risorse per l'emergenza che ci ha colpito durante il fine settimana, e abbiamo messo a disposizione come primo intervento 40 milioni, 20 per il 2020 e altri 20 milioni per il 2021, se, e io mi auguro di no, dovessero servire altri interventi saremo qui disponibili eventualmente a migliorare. Parte di quelle risorse che abbiamo inserito per il fondo emergenza, per intenderci BEI, serviranno invece per fare in modo di pagare gli interessi anche alle risorse che mettono a disposizione le banche, in maniera tale che anche nel momento in cui verranno raddoppiate le risorse mettendo a disposizione le risorse delle banche, anche in quel caso saranno interessi zero. Si lavorerà sull'ammortamento, perché l'ammortamento probabilmente non sarà uguale a quello relativo ai fondi messi in campo dalla Regione, ma sarà un ammortamento comunque lungo, e stiamo parlando di 12 anni, quindi un ammortamento che sicuramente non è quello di mercato, è un ammortamento lungo importante, come è importante ciò per cui stiamo lavorando e gli obiettivi che dobbiamo raggiungere.

Quindi io vi invito, e prima di tutto invito noi, invito la Giunta, a non vedere questo provvedimento soltanto come un "DL variazioni" che deve servire per dare delle risorse, ma bensì una grande opportunità. Come ha detto l'onorevole Moriconi all'inizio della terza Commissione… (l'intervento prosegue a microfono spento).

PRESIDENTE. Dichiaro chiusa la discussione generale e metto in votazione il passaggio all'esame degli articoli. Chi lo approva alzi la mano. (Viene richiesta la controprova.) Chi non lo approva alzi la mano.

(È approvato)

Adesso sospendiamo il Consiglio, la Commissione si riunirà alle ore 15 e 30 mentre il Consiglio riprende alle ore 16 e 30. La seduta è tolta.

La seduta è tolta alle ore 14 e 45.