Interrogazione n. 735/A

CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA

XVILegislatura

Interrogazione n. 735/A

(Pervenuta risposta scritta in data 11/11/2022)

GIAGONI – ENNAS – MANCA Ignazio – MELE – PIRAS – SAIU, con richiesta di risposta scritta, sull’ammissione alle graduatorie dei soggetti abilitati alla pesca professionale del riccio di mare (Paracentrotus lividus).

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I sottoscritti,

premesso che l’Assessorato regionale dell’agricoltura e riforma agro-pastorale ha comunicato che con decreto n. 3918/DecA/51 del 4 novembre 2020 è stato stabilito il calendario della pesca del riccio di mare per il periodo dal 16 novembre 2020 al 17 aprile 2021;

atteso che la legge regionale 20 marzo 2018, n. 9, recante disposizioni in materia di pesca e in particolare l’articolo 4 (Disposizioni in materia di regolamentazione della pesca subacquea professionale) disciplina:
a) le modalità di esercizio della pesca subacquea professionale;
b) i criteri, i requisiti e le modalità per il rilascio delle autorizzazioni all’esercizio della pesca subacquea professionale;
c) le misure di tutela per la gestione e la protezione delle risorse acquatiche, ulteriori rispetto ai livelli stabiliti dalla normativa dell’Unione europea e statale;

ritenuto che la pesca del riccio in alcune zone delle acque del mare territoriale della Sardegna possa essere esercitata esclusivamente dai pescatori marittimi professionisti, iscritti nell’apposito registro, esclusivamente dall’imbarcazione mediante asta e specchio per ricci (tradizionalmente chiamato “cannuga”), anche con l’ausilio del coppo, unicamente se in licenza è autorizzato ai sensi di legge l’attrezzo Arpione (HAR) e dai pescatori professionali subacquei in possesso di autorizzazione per la pesca subacquea professionale, in apnea o con l’uso di apparecchi ausiliari per la respirazione, esclusivamente a mano o con l’aiuto di qualsiasi strumento corto atto a staccare il riccio dal substrato; entrambe le categorie, ossia il pescatore marittimo e il subacqueo professionale autorizzato, possono prelevare dalle ore 6.00 alle 14.00, con esclusione della domenica, una quota massima giornaliera di 1000 ricci se da soli o di 2000 se con imbarcazione e assistente a bordo;

considerato che sulla base del principio di precauzione e in considerazione della forte sofferenza della risorsa riccio di mare, in molte aree del mare territoriale, così come emerge dalle evidenze scientifiche – da ultimo rilevate nell’ambito del progetto di monitoraggio degli stock di riccio di mare – e dalle osservazioni riportate dagli stessi pescatori professionali subacquei, di dover prevedere misure gestionali volte a salvaguardare la risorsa, limitando lo sforzo di prelievo e, in particolare, la durata della stagione di pesca, i quantitativi prelevabili, nonché l’orario consentito per il prelievo e per lo sbarco del riccio di mare da parte sia dei pescatori marittimi professionali che dei pescatori professionali subacquei e prevedendo il divieto di pesca ai pescatori sportivi e ricreativi;

evidenziato che valutati i requisiti dei richiedenti, il Servizio pesca e acquacoltura dell’Assessorato dell’agricoltura e riforma agro-pastorale procede all’istruttoria per il rilascio dell’autorizzazione verificando l’ammissibilità delle domande in relazione al numero massimo delle autorizzazioni da concedere per ciascun compartimento marittimo e trasmette successivamente gli atti all’Agenzia Laore, la quale rilascia il provvedimento autorizzativo ai soggetti aventi diritto,

chiedono di interrogare l’Assessore regionale dell’agricoltura e riforma agro-pastorale per sapere quali procedure intenda adottare per il completamento ovvero per la formazione delle graduatorie dei soggetti abilitati alla pesca subacquea professionale, riguardo al prelievo del riccio di mare, tenendo conto che dal 2017 non vi è stato alcun scorrimento delle graduatorie.

Cagliari, 14 novembre 2020

 

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