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Resoconto della seduta n. 83 del 30/11/2020

LXXXIII SEDUTA

Lunedì 30 novembre 2020

(Pomeridiana)

Presidenza del Presidente Michele PAIS

La seduta è aperta alle ore 18 e 09.

MELE ANNALISIA, Segretaria, dà lettura del processo verbale della seduta del 30 settembre 2020 (77), che è approvato.

Congedi

PRESIDENTE. Comunico che i consiglieri regionali Daniele Secondo Cocco, Carla Cuccu e Diego Loi hanno chiesto congedo per la seduta pomeridiana del 30 novembre 2020.

Poiché non vi sono opposizioni, i congedi si intendono accordati.

Annunzio di interrogazione

PRESIDENTE. Si dia annunzio dell'interrogazione pervenuta alla Presidenza.

MELE ANNALISIA, Segretaria. È pervenuta l'interrogazione numero 771.

Continuazione della discussione, approvazione del disegno di legge: Attuazione dell'Accordo quadro del 20 luglio 2020 tra il Governo e le autonomie speciali relativo al ristoro delle minori entrate a seguito dell'emergenza Covid-19 e ulteriori variazioni di bilancio (224/A) e approvazione di ordini del giorno.

PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca la discussione dell'articolato del disegno di legge numero 224.

Passiamo all'esame dell'articolo 1.

È iscritto a parlare il consigliere Francesco Agus. Ne ha facoltà.

AGUS FRANCESCO (Progressisti). Grazie Presidente, credo che ho fiducia riguardo al fatto che il lavoro della Commissione bilancio sia stato utile a migliorare ulteriormente il testo. Mi sorprende però vedere, nella mole degli emendamenti presentati in Aula, emendamenti anche firmati da colleghi Consiglieri. Noi ci siamo dati una regola che era quella che ha imposto a ciascuno di noi, anche in relazione al dover compensare ritardi non nostri, di evitare la presentazione puntuale di emendamenti, non perché ciascuno di noi non avesse idee da proporre al bilancio regionale per integrare quanto portata avanti dalla Giunta e anche per portare avanti il nostro ruolo di consiglieri, che non è stato possibile portare pienamente avanti in questo anno e mezzo, in relazione alle politiche di bilancio, perché, colleghi Consiglieri, lo ricordo a tutti la finanziaria non è stata discussa, perché è stata approvata in un'ora, per i motivi che tutti noi ricordiamo, bene l'assestamento di bilancio dell'anno scorso ugualmente ha avuto un iter travagliato e il ruolo dell'opposizione si è concentrato soprattutto sul depurare quel testo delle norme intruse, e anche oggi noi rinunciamo coscientemente, in virtù di un bene superiore, anche alla possibilità di fare proposte. Credo, questo almeno è quello che capisco dalla mimica degli Assessori, che gli emendamenti verranno ritirati in Aula, ritengo però che questo modo di fare bilancio, di relegare alla discussione in Aula le ultime ore prima della scadenza non possa essere ulteriormente applicabile. Ciascuno di noi ha necessità di conoscere per deliberare meglio e non è pensabile che in una settimana si chieda a un'Aula, tra l'altro anche sempre impegnata anche in altre attività, primo tra tutti quelli che riguardano la gestione della sanità in un momento drammatico come quello che stiamo vivendo nella nostra Isola, per non parlare delle recenti calamità naturali, che purtroppo hanno segnato gli ultimi due giorni, ebbene non è possibile che di bilancio si discuta a tempo perso. Per cui, e arrivo al dunque, io direi che anche nella discussione di oggi ci debba essere anche una visione a quello che accadrà nei prossimi mesi. Vorrei evitare quindi, e concludo, di trovarci tra tre mesi a discutere un'altra volta una legge di stabilità magari che arriva in Aula poche ore prima di una scadenza imminente e vedere quindi il replay di quanto avvenuto qualche mese fa e di quanto sta avvenendo in queste ore. Per cui lo dico da subito, noi siamo disponibili anche a ragionare su testi snelli che consentano alla macchina regionale di impegnare e di spendere subito le risorse nel 2020 e magari già dal mese di gennaio poter mettere queste risorse nella condizione di fare il meglio possibile per contenere l'emergenza che stiamo vivendo, anzi le emergenze che stiamo vivendo, e per mettere quelle risorse nella disponibilità dei cittadini. Vogliamo evitare che anche l'anno prossimo magari nel mese di marzo, se non in quello di aprile, si debba correre per approvare una manovra che altrimenti quest'Aula non sarebbe in condizioni di licenziare. Si possono accantonare le risorse nel fondo nuovi oneri legislativi, in altri fondi che magari possono essere messi in una seconda fase alla discussione del Consiglio regionale, una cosa non si può fare: in emergenza continuare a ragionare anche per il 2021 con una spesa in dodicesimi e con una spesa che ovviamente non può essere adatta alle sfide che avremo di fronte.

PRESIDENTE. È iscritto a parlare il consigliere Massimo Zedda. Ne ha facoltà.

ZEDDA MASSIMO (Progressisti). Grazie Presidente, brevemente in relazione all'articolo 1 solo per terminare il ragionamento fatto poc'anzi in occasione della discussione generale sul testo. Come detto abbiamo ripulito il testo e nell'ambito dell'articolo 1 sull'aggiornamento anche del fondo cassa è molto interessante una annotazione; è indispensabile…

PRESIDENTE. Scusi onorevole Zedda, mi perdoni, faccio una preghiera agli onorevoli colleghi, manteniamo un contegno nell'Aula che sia utile per consentire al collega di intervenire e di essere quantomeno capito da chi lo vuole ascoltare. Non è detto che tutti quanti lo si debba ascoltare, ma chi lo vuole ascoltare dategli la possibilità di ascoltare. Onorevole Ganau, per cortesia grazie. Mi scusi onorevole Zedda.

ZEDDA MASSIMO (Progressisti). Grazie sono io che ringrazio lei Presidente. Una prima annotazione noi abbiamo una percentuale di spesa consistente sulla sanità, quindi un monitoraggio costante su quello è indispensabile. Però mentre su quel fronte ci sono controlli su controlli, mi preoccupa molto di più quel che dicevo sull'andamento e il monitoraggio della spesa dei diversi Assessorati che sistematicamente pongono all'attenzione nostra come Aula o dell'Assessorato del bilancio e programmazione richieste di molto superiori rispetto poi a quel che riescono nel corso dell'anno a spendere. L'altro aspetto è stabilire una volta per tutte se il finanziamento sulla "162", il programma "ritornare a casa", possiamo metterlo triennale e poi, solo per quanto riguarda uno scostamento di risorse in difetto e in eccesso, perché magari possono sorgere questioni nuove, in modo tale da non avere questa trafila che vede le persone con gravissime disabilità o che ricevono assistenza a casa ogni volta dover manifestare qua sotto, sotto l'Assessorato, per ottenere queste risorse.

Terzo aspetto, l'osservatorio sulla spesa degli enti locali. Quest'anno non è stato adottato per la prima volta nel corso degli ultimi anni il provvedimento per quanto riguarda la cessione di spazi di spesa a favore degli enti locali in relazione a quel che non è stato speso nel corso dell'anno anche dalla Regione come spazi. In questo caso servirebbe l'osservatorio degli enti locali in modo tale da poter raggiungere una capacità di valutazione della spesa puntuale e poter rimodulare questa, e dare anche un significato nuovo e diverso all'ultima variazione, che altrimenti rischia di essere una speranza di spesa più che essere un'effettiva spesa nel corso dell'anno. Grazie.

PRESIDENTE. Grazie. Mettiamo in votazione l'articolo 1.

Poiché nessun altro è iscritto a parlare sull'articolo 1, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano. (Viene richiesta la controprova.) Chi non lo approva alzi la mano.

(È approvato)

Passiamo all'esame dell'articolo 2.

È aperta la discussione sull'articolo 2.

Poiché nessuno è iscritto a parlare sull'articolo 2, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano. (Viene richiesta la controprova.) Chi non lo approva alzi la mano.

(È approvato)

Passiamo all'esame dell'articolo 3. All'articolo 3 sono stati presentati degli emendamenti.

Per esprimere il parere sugli emendamenti ha facoltà di parlare il consigliere Valerio De Giorgi, relatore di maggioranza.

DE GIORGI VALERIO (Gruppo Misto), relatore di maggioranza. Grazie Presidente. Allora, articolo 3: sull'emendamento numero 42 parere favorevole, sull'emendamento numero 56 favorevole, sul 44 favorevole, sul 43 favorevole, sul 45 favorevole, sul 48 favorevole sul 10 invito al ritiro, sul 46 invito al ritiro, sul 54 favorevole, sul 40 favorevole, sul 47 favorevole, sull'emendamento numero 1 invito al ritiro.

PRESIDENTE. Per esprimere il parere della Giunta ha facoltà di parlare l'Assessore della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio.

FASOLINO GIUSEPPE, Assessore tecnico della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio. Conforme.

PRESIDENTE. È aperta la discussione, non sugli emendamenti.

È iscritto a parlare il consigliere Valter Piscedda. Ne ha facoltà.

PISCEDDA VALTER (PD). Intervengo sull'articolo perché è l'unica possibilità che ho, perché la Giunta ha fatto un invito al ritiro a un emendamento che ho proposto ed è l'unica possibilità che ho per parlarne. Quindi, capisco il senso dell'invito al ritiro, ma bisogna che l'invito al ritiro sia finalizzato. Questo emendamento che io ho proposto, se lo spirito dell'Aula e della Commissione era quello di migliorare il testo, io ho bisogno di spiegare all'Aula qual era l'obiettivo di questo emendamento. Ne abbiamo parlato stamattina di alberghi… è difficile parlare, Presidente.

PRESIDENTE. Io la capisco che è difficile parlare, la capisco benissimo. Prego.

PISCEDDA VALTER (PD). Quindi il tema che stiamo trattando con questo emendamento, che non comporta oneri finanziari, è un emendamento puramente normativo che si basa sugli effetti della pandemia. In virtù di quello che sta succedendo molte attività imprenditoriali hanno chiuso ed è difficile che riescano a riaprire. Vi faccio l'esempio degli alberghi, ovviamente non sto parlando dei grandi alberghi, sto parlando delle strutture medio-piccole, quelle strutture è molto probabile che non riescano a riaprire. Quindi, non potendo riaprire nell'attività ordinaria, l'ipotesi che stanno verificando alcuni imprenditori è di poter riconvertire la loro attività imprenditoriale, ma alcune di queste attività hanno aperto grazie a finanziamenti pubblici, per cui hanno sopra l'attività un vincolo di destinazione tale che gli impedisce, qualora vogliano riconvertire la loro attività, di poterlo fare. Vi faccio l'esempio che vi stavo facendo prima: un albergo di poche stanze, 50, 60, 70 posti, ha chiuso per la pandemia, se vuole riaprire non più facendo l'attività alberghiera, ma facendo un asilo o facendo una casa per anziani, se ha preso finanziamenti pubblici per fare quella struttura non lo può fare perché quell'attività ha un vincolo che dura in Sardegna dieci anni. Allora si sta chiedendo perché non lo si toglie questo vincolo, perché non gli si consente di riaprire e di tenere in piedi i livelli occupazionali e l'attività imprenditoriale che ha aperto. Cioè, questa vi sembra una marchetta? Vi sembra una cosa che può interessare a me? Se io avessi un albergo sarei ben contento, ma non ce l'ho un albergo, sto solo segnalando, vi sto portando una esigenza che non è mia, è di diversi imprenditori che ci sono e che hanno questo problema, che vorrebbero continuare a tenere il personale che hanno, a tenere aperta la struttura semplicemente riconvertendo le attività. Adesso il Presidente mi invita al ritiro, io lo ritiro pure, ma che cosa abbiamo risolto? Il problema rimane e non è che rimane a me, rimane in capo alla Sardegna. Se questo è un provvedimento che deve lenire gli effetti nefasti del Coronavirus, questa non è l'occasione giusta per farlo? Non capisco perché la stiate attribuendo a me, semplicemente perché l'ho scritto e l'ho depositato, non è una roba mia, stiamo solo parlando di attività imprenditoriali che vorrebbero continuare a pagare stipendi e a fare l'attività.

PRESIDENTE. Onorevole Piscedda, lo valutiamo

È iscritto a parlare il consigliere Giampietro Comandini. Ne ha facoltà.

COMANDINI GIAMPIETRO (PD). Grazie. Intervengo sull'articolo 3 perché sono convinto, come abbiamo detto stamattina, che è uno degli articoli più importanti di questo disegno di legge, è un articolo che va incontro a quelle che sono le esigenze delle piccole, medie e grandi imprese e a sostegno del mondo imprenditoriale. Quello che volevo chiedere all'Assessore, anche se non lo vedo in Aula, signor Presidente, però almeno rimarrà a verbale nei resoconti, è il fatto di avere più coraggio. Io ho ascoltato attentamente le sue parole stamattina di replica al dibattito e ha, nella sua replica stamattina, in qualche modo fatto appello a quello che era il grande senso di unità nell'approvazione di questo disegno di legge, nel ruolo che ha avuto anche l'opposizione nel voler arrivare in tempi celeri e brevi nella possibilità di approvare e dare ristoro alle imprese e alle attività economiche e produttive per quanto riguarda questo momento di pandemia, però proprio su un provvedimento che è il cuore centrale, signor Assessore, quello del Fondo Bei, relativamente alle risorse che vengono messe a disposizione. Io quando lei non era in Aula, chiedevo più coraggio, lei sa meglio di me quante sono le domande presentate che sono arrivate nel "Click Day", sono circa 2000 domande. Purtroppo su 2000 domande, le risorse che mettiamo a disposizione, che sono 60.000 più 50.110 milioni di euro, purtroppo queste risorse sono ancora estremamente insufficienti a dare risposta alle circa 2000 domande pervenute. In soli quattro minuti del "Click Day" relativamente al Banco di Sardegna, si sono potute teoricamente, perché ancora le notizie in nostro possesso sono poche, sono state solo 84 domande relativamente alle notizie che abbiamo a disposizione, anche con, e trovo corretto, Assessore, il suo intervento relativamente alla possibilità di separare le grandi imprese turistiche, grandi settori alberghieri dal fondo BEI in modo da dare più ristoro, però queste risorse sono insufficienti. Io sono convinto, Assessore, che se noi vogliamo creare occupazione e sostenere l'occupazione sono importanti il welfare, le politiche attive del lavoro, però i soldi devono andare alle imprese, sono le imprese che garantiscono continuità al lavoro, quindi anche con le risorse messe a disposizione in questo disegno di legge noi non riusciamo sicuramente a coprire neanche la metà delle domande del fondo BEI, neanche la metà, forse arriveremo a un 20-25 per cento, che sicuramente non è sufficiente a dare una risposta a quel tessuto vero economico della nostra Isola. Altra questione; mi ha sorpreso molto l'emendamento, Assessore, perché mentre sull'articolo nulla osta, non avevo nessun dubbio a dire che è un articolo giusto, coerente, non comprendo nell'emendamento che la Giunta ha presentato, però ne parleremo forse quando andremo a discutere l'emendamento, il fatto che voi, insieme alle grandi imprese alberghiere, avete in qualche modo inserito chi fa attività di affitto, "comprese le attività di affitto e gestione immobiliare", avete scritto nell'emendamento, nell'emendamento avete scritto esattamente "comprese le attività di affitto e gestione immobiliare"… c'è scritto così, l'emendamento che abbiamo qua, io ho un emendamento che mi è stato consegnato, invito gli altri colleghi a leggere, l'emendamento numero 56, "le grandi imprese alberghiere operanti in Sardegna, comprese le attività di affitto e gestione immobiliare"; o è stato consegnato a me un emendamento diverso, è stato consegnato al sottoscritto un emendamento diverso, però comprende bene, Assessore, che laddove è corretto pensare di sostenere anche i grandi gruppi alberghieri, pensare di dare soldi a chi si occupa di gestione immobiliare e affitti, secondo noi non può passare, non può passare! Allora, visto che siamo abbastanza avvezzi nel renderci conto che molte volte saltano fuori emendamenti di cui non si sa la paternità, io chiedo a lei, Assessore: sull'emendamento 56, a pagina 2, avete intenzione di dare soldi a chi gestisce immobiliari?...

PRESIDENTE. È iscritto a parlare il consigliere Roberto Deriu. Ne ha facoltà.

DERIU ROBERTO (LEU). Grazie Presidente. Signora Vicepresidente della Giunta regionale, noi chiediamo il suo intervento nella valutazione dell'emendamento numero 1 perché, come ha detto l'onorevole Piscedda, si tratta di eliminare un vincolo che è stato posto contro i furbetti, cioè gente che prende il contributo e poi fa altro; qui non si tratta di aver preso un contributo e poi fare altro, qui si tratta di forza maggiore, si tratta di categorie che sono schiacciate, impedite di svolgere quell'attività, e con i beni dell'impresa, con l'azienda fanno un'altra attività, positivamente, a vantaggio dell'occupazione e a vantaggio dell'economia generale. È impossibile che il centrodestra non sia sensibile a questo tema, io sono certo che se la Giunta fa una valutazione attenta, questo emendamento sarà sposato da tutta l'Aula, perché stiamo impedendo che un vincolo burocratico impedisca la vita stentata di imprese che vogliono trasformarsi dopo il Covid. Quindi mi appello alla Giunta, affinché si riveda la posizione espressa in Commissione. Grazie.

PRESIDENTE. È iscritto a parlare il consigliere Massimo Zedda. Ne ha facoltà.

ZEDDA MASSIMO (Progressisti). Grazie Presidente. Mi associo alle parole dei colleghi e mi rivolgo in particolar modo a lei e all'assessore Fasolino. Entrambi provenite, lei Presidente da Alghero, una realtà che ha una miriade di attività alberghiere, dove sono conosciuti nomi, cognomi, le famiglie che le gestivano da decenni eccetera, e così l'assessore Fasolino, è pur vero che viene da una realtà dove ci sono anche grandi gruppi, ma è anche vero che poi nel contesto più ampio ci sono gli stazzi riqualificati che generano ospitalità, ci sono tanti alberghi di piccole e medie dimensioni e via dicendo, perché con le tante economie di alcuni provvedimenti che poi non hanno determinato benefici noi decidiamo di stanziare alla fine risorse solo ai grandi , si badi bene, nessuno vuole escludere i grandi, ma i grandi non possono sicuramente essere gli unici interlocutori rispetto a tantissimi piccoli e medi imprenditori. L'altro elemento è che mentre c'è l'indicazione di grandi imprese alberghiere, per quanto riguarda le attività di affitto e gestione immobiliare parrebbe che non ci sia nessun parametro di riferimento. Cosa significa "affitto e gestione immobiliare"? Cioè che ogni persona che ha un paio di seconde case, e regolarmente opera come affitto con contratti, beneficerà di questo intervento, pur avendo quelle persone un reddito proveniente, nella maggior parte dei casi, da altre attività professionali, ed essendosi limitati nel corso degli anni a investimenti delle risorse proveniente da altre attività professionali nell'investire su seconde case? O grandi gruppi anche in questo caso che gestiscono interi condomini, molti nel nord Sardegna, che vengono affittati di volta in volta, condomini di ville o di edifici di questo tipo, perché addirittura siamo alla gestione immobiliare, quindi addirittura neanche proprietari ma intermediari tra il proprietario e colui che affitta; detto così sembrerebbe ricomprendere addirittura le agenzie immobiliari. Quindi serve un chiarimento su questo, perché se fosse così, tra i grandi e l'affitto diciamo extra alberghiero rimarrebbero soffocati proprio i piccoli e medi alberghi, che sono la stragrande maggioranza alla fine nel nostro tessuto, e molto spesso hanno una conduzione familiare, o erano un numero di occupati tale da generare nell'ambito di una famiglia più allargata occasioni di lavoro per tante persone, e non si capirebbe perché mortificare proprio questi che oggettivamente, essendo piccoli, avranno sicuramente una minore possibilità di sopravvivere e avranno subito sicuramente maggiori difficoltà rispetto ai grandi. Grazie.

PRESIDENTE. Ha facoltà di parlare, per la Giunta, l'Assessore della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio.

FASOLINO GIUSEPPE, Assessore della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio. Grazie, signor Presidente, per chiarire. Prima di tutto c'è stato un refuso perché avevamo presentato un emendamento diverso, poi non so, evidentemente era un vecchio emendamento ed è rimasto scritto così, quindi non è assolutamente questo il significato, mi dispiace che non ce ne siamo accorti, lo spiego e facciamo una modifica, se siete d'accordo, una modifica orale, poi lo vediamo. Prima voglio rispiegare un attimino il concetto come ho detto anche questa mattina, visto che era assente anche l'onorevole Deriu. Allora, onorevole Deriu, noi non vogliamo premiare solo i grandi gruppi alberghieri, assolutamente, i grandi gruppi alberghieri hanno partecipato, insieme ai piccoli, medi gruppi alberghieri, al fondo emergenza e imprese, perché il bando prevedeva che potessero partecipare anche i grandi gruppi, e cosa succede? Abbiamo… da una analisi fatta, se i grandi gruppi rientreranno, anche con le nuove risorse che noi stiamo mettendo, prenderanno risorse proprio dai piccoli, su un prodotto che è molto migliore rispetto a quello del mercato. Allora cosa abbiamo detto? Siccome i grandi i grandi gruppi alberghieri non hanno necessità dell'agevolazione legata agli interessi, in quanto hanno già usufruito del de minimis con altri prodotti, a loro interessa solo avere la liquidità, spostiamo i grandi gruppi alberghieri dal fondo BEI, quindi devono rinunciare alla graduatoria del fondo BEI, e li mettiamo in un fondo che è solo loro. Questo cosa ci consente? Ci consente, con le maggiori risorse anche che stiamo mettendo, di poter scalare le graduatorie e dare l'opportunità ai piccoli di prendere queste risorse, che altrimenti sarebbero invece fagocitate solo dai grandi gruppi, e il fondo che stiamo facendo è a interessi di mercato, quindi non ha agevolazioni come il fondo dei fondi, è il contrario, lo stiamo facendo per agevolare i piccoli dal fondo che ha caratteristiche migliori rispetto a quelle di mercato. Qua cosa si voleva fare? Siccome all'interno dei gruppi ci sono anche gruppi che sono proprietari si voleva inserire l'opportunità anche ai proprietari delle strutture, perché il rischio quale potrebbe essere? Che magari uno che è in affitto da un proprietario sardo, che ha diverse proprietà in Sardegna, prende i soldi, non paga l'affitto e se ne va, e allora il proprietario sardo dell'impresa rimane fregato. Quindi diamo l'opportunità, se dovesse subire questo danno, 'di avere queste possibilità. Poi, ho detto, la cifra va bene, non va bene, va migliorata? Siamo disponibili a vederla, però questo è fatto proprio per aiutare i piccoli a poter usufruire del Fondo emergenza che ha caratteristiche che non ci sono nel mercato. Volevo chiarire questo. Quindi si potrebbe, se voi siete d'accordo, emendare questo emendamento in maniera orale e dopo la parola "Sardegna" aggiungere "e/o grandi gruppi proprietari di alberghi in Sardegna" e cancellare "affitto e gestione immobiliare" che non riesco proprio a capire come ci sia finito onestamente. Proprio non riesco a capire perché ce 'l'ho qua l'emendamento scritto ed era diverso.

L'aggiunta è "e/o grandi gruppi proprietari di alberghi in Sardegna" e cancellare tutto quello che c'è "comprese le attività di affitto e gestione immobiliare" perché non ha a proprio senso, non è nell'obiettivo. Grazie per averci fatto notare questo refuso.

PRESIDENTE. Metto in votazione l'emendamento numero 42. Chi lo approva alzi la mano. (Viene richiesta la controprova.) Chi non lo approva alzi la mano.

(È approvato)

FASOLINO GIUSEPPE, Assessore tecnico della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio. Un attimo, Presidente. Volevo anche intervenire anche sull'emendamento dell'onorevole Piscedda.

PRESIDENTE. Siamo all'emendamento numero 42 però, quello dell'onorevole Piscedda è l'emendamento numero 1, lo ricordo a memoria, ed è un emendamento aggiuntivo che viene votato dopo l'approvazione del testo, peraltro è un emendamento che io anche in qualche maniera apprezzo.

Quindi l'emendamento numero 42 è approvato.

Metto in votazione l'emendamento numero 56, con l'emendamento orale. Può ripetere l'emendamento orale?

FASOLINO GIUSEPPE, Assessore tecnico della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio. Sì Presidente. Dopo la parola "Sardegna" "e/o grandi gruppi proprietari di alberghi in Sardegna" e si cancellano le parole da "comprese le attività di affitto e gestione immobiliare" che nulla c'entrano.

PRESIDENTE. Va bene. Metto in votazione l'emendamento numero 56, con l'emendamento orale. Chi lo approva alzi la mano. (Viene richiesta la controprova.) Chi non lo approva alzi la mano.

(È approvato)

Metto in votazione l'emendamento numero 44. Chi lo approva alzi la mano. (Viene richiesta la controprova.) Chi non lo approva alzi la mano.

(È approvato)

Metto in votazione l'emendamento numero '43…

(Interruzione del consigliere Massimo Zedda)

PRESIDENTE. Non so di quale… no, il 56 l'abbiamo già emendato e votato. L'emendamento numero 44 però è stato già approvato.

(Interruzioni)

Allora, scusate un attimo, se sono questioni che si possono risolvere in sede di coordinamento lo facciamo come coordinamento.

FASOLINO GIUSEPPE, Assessore tecnico della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio. No, era un emendamento che abbiamo visto in Commissione e avremmo dovuto farlo oralmente in Aula…

(Interruzione del consigliere Giorgio Oppi)

PRESIDENTE. Assolutamente. Quindi l'emendamento numero 44, emendamento orale però…

(Interruzione del consigliere Massimo Zedda)

Ha domandato di parlare il consigliere Massimo Zedda. Ne ha facoltà.

ZEDDA MASSIMO (Progressisti). Nessun emendamento orale, Presidente. Il testo del 44 come modificato in Commissione? Cioè scrivendo che a favore dei titolari di licenza taxi e di noleggio con conducente "sia che si tratti di lavoratori autonomi o titolari di partite IVA", perché altrimenti col testo precedente si parlava di titolari di licenze taxi e noleggio con conducente e di tutte le partite IVA e di tutti i lavoratori autonomi della Sardegna, che ovviamente con 4 milioni di euro…

Così come modificato in Commissione?

PRESIDENTE. Esattamente, va bene. Così come votato… però può spiegarlo in maniera tale che rimane a verbale? Prego assessore Fasolino.

FASOLINO GIUSEPPE, Assessore tecnico della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio. Allora in Commissione abbiamo modificato questo emendamento per renderlo più chiaro, così come ha spiegato il consigliere Zedda. Però l'appunto era stato preso dallo stesso Consigliere e avevamo detto che eventualmente lo avrebbe riportato… Ok? Grazie.

PRESIDENTE. Metto in votazione l'emendamento numero 43. Chi lo approva alzi la mano. (Viene richiesta la controprova.) Chi non lo approva alzi la mano.

(È approvato)

Metto in votazione l'articolo 3. Chi lo approva alzi la mano. (Viene richiesta la controprova.) Chi non lo approva alzi la mano.

(È approvato)

Metto in votazione l'emendamento numero 45.

Ha domandato di parlare il consigliere Massimo Zedda per dichiarazione di Voto. Ne ha facoltà.

ZEDDA MASSIMO (Progressisti). Sul 45 è vero che è stato detto che va trasmessa al Consiglio regionale per conoscenza. La norma in questione, segnalano gli Uffici, che se dovesse rimanere tale prevederebbe 20 giorni, che ovviamente è un tempo che non consentirebbe di poter di poter tempestivamente erogare le risorse. Va bene, però ovviamente vale solo per questa volta. Non è che poi per tutti gli altri interventi… vale solo in questo caso. È così? Cioè non è per tutti gli interventi, che alla fine il Consiglio regionale non servirà più a nulla, perché ci inviano la documentazione per conoscenza. È solo per questa straordinaria ed eccezionale situazione temporale.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Giorgio Oppi per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

OPPI GIORGIO (UDC Cambiamo). Allora noi in questo passaggio dalla Commissione all'Aula chiaramente non si è avuto il tempo necessario per apportare alcuni correttivi perché se noi continuiamo a parlare magari di emendamenti orali, eccetera, siccome non si è fatto a tempo, anche qui più Consiglieri, compreso il Consigliere Solinas, ha detto sempre di eliminare per conoscenza e ha ragione di farlo. Quindi lo sto facendo io perché si sarebbe già dovuto fare se avessimo avuto quel quarto d'ora per apportare quelle modifiche che abbiamo deciso nella riunione che è stata fatta della Commissione.

PRESIDENTE. Metto in votazione l'emendamento 45. Chi lo approva alzi la mano. (Viene richiesta la controprova.) Chi non lo approva alzi la mano.

(È approvato)

Metto in votazione l'emendamento numero 48. Chi lo approva alzi la mano. (Viene richiesta la controprova.) Chi non lo approva alzi la mano.

(È approvato)

Per l'emendamento numero 10 c'è un invito al ritiro. È ritirato.

Passiamo all'emendamento numero 46.

Ha domandato di parlare la consigliera Maria Laura Orrù. Ne ha facoltà.

ORRÙ MARIA LAURA (Progressisti). Su questo emendamento, il numero 46, giusto per capire perché forse non ci stavamo tutti in Commissione, però "palestre" e noto che c'è l'assenza delle piscine. Non so se adesso ci sia un altro provvedimento particolare per le piscine, però le palestre e le piscine sono state chiuse insieme… ok? Ok.

PRESIDENTE. L'emendamento numero 46 è ritirato.

Passiamo all'emendamento numero 54.

Ha domandato di parlare la consigliera Maria Laura Orrù per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

ORRÙ MARIA LAURA (Progressisti). Il 54?

PRESIDENTE. Ho capito, però quando metto in votazione….

ORRÙ MARIA LAURA (Progressisti). Ho capito Presidente, però non ci stavamo tutti in Commissione, lei non ha fatto fare i lavori in Aula, non ci stavamo tutti in Commissione, ci hanno chiesto di andar via, non è potevamo andare…

PRESIDENTE. Dica, onorevole Orrù.

ORRU' MARIA LAURA (Progressisti). Mi sembrava opportuno, giusto per chiarire una cosa, qua si parla dopo la parola "cinema", però ho notato che nei testi nella maggior parte delle volte è assente "i produttori cinematografici sardi" cioè nel senso che le sale stanno ricevendo i finanziamenti però poi chi effettivamente produce i film è in una situazione difficile. Quindi non lo so se si può aprire un ragionamento su questo, onorevole Zedda.

PRESIDENTE. Penso che la categoria che lei ha citato rientri nel fondo Resisto, quindi è contemplato.

Metto in votazione l'emendamento numero 54. Chi lo approva alzi la mano. (Viene richiesta la controprova.) Chi non lo approva alzi la mano.

(È approvato)

Metto in votazione l'emendamento numero 40. Chi lo approva alzi la mano. (Viene richiesta la controprova.) Chi non lo approva alzi la mano.

(È approvato)

Metto in votazione l'emendamento numero 47. Chi lo approva alzi la mano. (Viene richiesta la controprova.) Chi non lo approva alzi la mano.

(È approvato)

Passiamo all'emendamento numero 1.

Ha facoltà di parlare l'Assessore del lavoro, formazione professionale, cooperazione e sicurezza sociale.

ZEDDA ALESSANDRA (FI), Assessore del lavoro, formazione professionale, cooperazione e sicurezza sociale. Intanto volevo dire ai colleghi che qui per il rango delle norme non possiamo noi intervenire sui regolamenti comunitari, però siccome nei contenuti possiamo costruire magari nella prossima finanziaria avremo anche modo di valutare poi qual è l'esame, visto che il 31/12 finisce un'altra annualità che riguarda la programmazione 2007-2013, possiamo verificare come si può continuare, ma attualmente mi sembra che sia illegittimo.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Valter Piscedda per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

PISCEDDA VALTER (PD). Se non lo volete approvare io lo capisco, ma non pensate che l'abbia scritto io, l'ha scritto il CRP, il Regolamento comunitario è assolutamente rispettato, sono le norme sarde che sono più restrittive di quello comunitario, quindi il CRP sta semplicemente suggerendo di allinearsi alle norme comunitarie ed è assolutamente legittimo perché stiamo parlando non di un cambio di tipologia ma di un mantenimento della stessa tipologia, tant'è che è precisato, quindi non è che me lo sono inventato, ci mancherebbe altro.

PRESIDENTE. Ha facoltà di parlare l'Assessore della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio.

FASOLINO GIUSEPPE, Assessore tecnico della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio. Il discorso è: siccome per evitare in questo momento di aprire una discussione su questo emendamento che merita una riflessione importante per tutte le cose che avete manifestato voi, prendiamo l'impegno di inserire questa modifica in Finanziaria e così abbiamo più tempo per poterci ragionare.

PRESIDENTE. Quindi onorevole Piscedda, è un invito al ritiro, lo ritira? E' ritirato.

Passiamo all'esame dell'articolo 4. All'articolo 4 sono stati presentati degli emendamenti.

Per esprimere il parere sugli emendamenti ha facoltà di parlare il consigliere Valerio De Giorgi, relatore di maggioranza.

DE GIORGI VALERIO (MISTO), relatore di maggioranza. Emendamento numero 41, parere favorevole, emendamento numero 7 inammissibile, privo di copertura finanziaria, emendamento numero 13 rimandato all'Aula, emendamento numero 15 favorevole, emendamento numero 37 favorevole, emendamento numero 62, invito al ritiro.

PRESIDENTE. Per esprimere il parere della Giunta ha facoltà di parlare l'Assessore della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio.

FASOLINO GIUSEPPE, Assessore tecnico della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio. Il parere è conforme a quello del relatore.

PRESIDENTE. È aperta la discussione sull'articolo 4.

È iscritto a parlare il consigliere Francesco Agus. Ne ha facoltà.

AGUS FRANCESCO (Progressisti). Solo per chiedere qualche chiarimento riguardo l'emendamento numero 13. Siccome mi sembra che abbia un contenuto tecnico, cioè io non so a cosa si debbano questi 92.000 euro, mi sembra strano che un emendamento tecnico sia rimandato all'Aula, quindi vorrei avere qualche informazione in più in modo da poterci esprimere.

PRESIDENTE. È iscritto a parlare il consigliere Massimo Zedda. Ne ha facoltà.

ZEDDA MASSIMO (Progressisti). Alcuni dei chiarimenti che chiede il mio Capogruppo sono gli stessi chiarimenti che abbiamo chiesto e nel frattempo abbiamo fatto una verifica. In Commissione si è posta la questione che le risorse assegnate dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri del 4 luglio 2003, queste risorse erano attribuite alla Protezione civile in relazione all'emergenza coronavirus, perché tra le diverse voci vi era anche quella di assunzione di personale, cioè c'è una necessità per distribuire tamponi, per andare a sapere le condizioni di salute, conoscere quindi la situazione delle singole persone nelle abitazioni, insomma per tante questioni riguardanti l'epidemia c'era la necessità e poteva essere data la possibilità dal decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri anche di assumere personale. E' diventato questo, chiedo un po' di attenzione alle colleghe e i colleghi, sono destinate alla direzione generale della Protezione civile per la costituzione di un fondo integrativo per la retribuzione di posizione. Domani io immagino che tutti i dipendenti della Sanità chiederanno di avere giustamente una integrazione sulla retribuzione di posizione in quanto non hanno smesso un ora di lavorare negli ospedali in una situazione drammatica come quella che abbiamo vissuto. Dopodomani, giustamente, coloro che pagati pochissimo guardano, controllano e aprono le dighe in occasione delle alluvioni con tutti i rischi, loro, quello che comporta in termini di responsabilità chiederanno giustamente per un lavoro straordinario ed eccezionale di poter essere pagati di più in occasione di eventi straordinari ed eccezionali come le alluvioni.

Domani coloro che hanno svolto servizio come Corpo forestale, anche in relazione ai controlli straordinari per l'epidemia di coronavirus, giustamente chiederanno di avere un fondo integrativo per la retribuzione di posizione.

Cioè, voi rischiate di trascinare risorse che non erano per quella finalità, altrimenti ci sarebbe stato molto semplicemente il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri che autorizza un fondo integrativo per la retribuzione di posizione di tutti coloro che hanno svolto funzioni particolari o sono stati impegnati nel corso dell'epidemia, punto. In questo modo scatenerete le ire, per non dire altro, di tutti i dipendenti regionali perché state guardando nel favorire solo una parte.

Un conto era dire un'operazione straordinaria di sostegno economico a favore della Protezione civile per dotarsi di strumenti, mezzi e personale per far fronte all'epidemia, ma non è che siccome non hanno fatto quello, poi ridistribuiscono le risorse con un fondo integrativo di posizione senza neanche avere, cosa che invece è prevista per legge, l'interlocuzione con i sindacati. Domani Forestas e tutti gli annessi e connessi dei dipendenti e i forestali e così gran parte dei dipendenti della Regione, solleveranno qualche problemino, a voi non a noi.

PRESIDENTE. È iscritto a parlare il consigliere Gampietro Comandini. Ne ha facoltà.

COMANDINI GIAMPIETRO (PD). Questo articolo 4 ha al suo interno il comma 2 dove questo comma scritto così rischia di creare una grave situazione all'interno del sistema Regione, laddove si prevede la possibilità di proroga dei contratti sino al 31 dicembre 2023 solo per i dipendenti precari che si occupano dell'assistenza tecnica dei cicli di programmazione. Io voglio far presente ai colleghi dell'Aula e agli Assessori competenti, non c'è l'Assessore al Personale, che ci sono diversi dipendenti precari nel sistema Regione, e anche all'interno di Sardegna Ricerche e degli Assessorati, che per puro caso o per qualche ora non hanno potuto essere oggetto di stabilizzazione secondo la legge Madia. La Commissione II ha audito i lavoratori e l'Assessore competente per materia al personale, si era stabilito in Commissione di procedere a un emendamento della Commissione, non vedo il Presidente, avevamo capito che la Giunta investita del problema avrebbe fatto suo l'emendamento della Commissione, in quanto a seguito del lavoro fatto anche degli uffici è stato stilato un emendamento che permette la proroga dei contratti all'interno di un processo programmato di stabilizzazioni nel triennio, che avrebbe salvato tutti quei ragazzi e quelle ragazze che costantemente stanno portando avanti il lavoro negli Assessorati e in Sardegna Ricerche. Li trovo due fatti assurdi, e li denuncio a voce alta Assessore, perché lei stamattina, lo dico a lei e al Vicepresidente, perché lei stamattina ci ha riconosciuto lealtà, ci ha riconosciuto senso istituzionale e politico, però poi quando torniamo in quest'Aula questa lealtà e senso politico e istituzionale non c'è, sparisce. Noi lasciamo una Commissione convinti che un emendamento sarà fatto proprio dalla Giunta o dal presidente della commissione, non c'è né l'emendamento della Giunta e né c'è l'emendamento della Commissione, e c'è l'emendamento di consiglieri di maggioranza. Perché se qui giochiamo a chi vuole essere più furbo dei furbi, noi su questo diamo lezione. Ora visto che non vogliamo dare lezione, ma vogliamo continuare a rimanere nell'alveo istituzionale e del rispetto di quello che viene fatto nelle Commissioni, io chiedo due cose. Primo, il parere della Giunta sul lavoro fatto dagli uffici, che possano permettere a questi ragazzi di continuare a lavorare, avendone i titoli della Madia per poter essere stabilizzati in un programma triennale. Secondo, perché la Giunta preso l'impegno, e la Commissione preso l'impegno, questo emendamento invece ha trovato soltanto paternità in parti della maggioranza.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare l'Assessore della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio. Ne ha facoltà.

FASOLINO GIUSEPPE, Assessore della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio. Allora, mi sta bene se il suo intervento è un intervento che magari chiede spiegazioni, se chiede perché magari non ci sono le stabilizzazioni, oppure come mai non ci sono i dipendenti di Sardegna Ricerche, ma che qualcuno voglia giocare oppure a nascondersi, assolutamente no. Tant'è che nell'emendamento numero 60 abbiamo inserito in tabella le risorse necessarie per allungare i dipendenti di Sardegna Ricerche, e abbiamo inserito un emendamento che aumenta di un milione la ricerca, che ci consente così di confermare i dipendenti di Sardegna Ricerche, cosa diversa è la stabilizzazione, sulla quale come giustamente ha detto lei magari per pochissimo tempo non ci sono rientrati, quindi c'è un emendamento presentato dal un consigliere di maggioranza, con i quali ci siamo confrontati insieme agli altri componenti della Commissione, e abbiamo detto che avremmo rimesso all'Aula la decisione su quell'emendamento. L'abbiamo detto durante la Commissione, anche alla fine della Commissione abbiamo avuto un confronto proprio su questo, e abbiamo detto discutiamolo in Aula e sarà l'Aula a decidere se va bene quell'emendamento eventualmente per portare avanti il progetto di stabilizzazione.

PRESIDENTE. Emendamento numero 41.

Ha domandato di parlare la consigliera Desirè Alma Manca per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

MANCA DESIRE' ALMA (M5S). Presidente, sì, volevo ricordare anche in merito a questo emendamento, proprio a conferma di quanto dichiarato, cosa è successo anche nella Commissione. Assessore, lei da una parte ha ragione, ma non era presente in quella Commissione. Nella nostra Commissione! La volontà complessiva, globale, unitaria della Commissione II, lavoro, era un intervento a favore della stabilizzazione di tutti i lavoratori precari del sistema Regione, compreso Sardegna Ricerche e gli altri lavoratori. Sessanta lavoratori che rimangono fuori da tutta la stabilizzazione che è stata fatta per tutti gli altri. E' successo che in Commissione lavoro l'Assessora al personale ha dichiarato la sua contrarietà alla stabilizzazione e ha proposto una proroga, diciamola la verità, e riportiamo la realtà, che naturalmente rimane agli atti della Commissione. Quindi la sua collega, Assessore al personale, ha dichiarato che la Giunta, per cui ha messo in mezzo tutti gli assessori, aveva scelto e deciso di optare verso un'altra strada, che era quella di andare a percorrere naturalmente quello dei concorsi, ma nessuno ha mai detto e si è mai dichiarato contrario ai concorsi, vero è che nulla osta andare a stabilizzare 60 persone che da vent'anni lavorano in un sistema precario, dove la Commissione della quale manca oggi il Presidente, ma io sono la vicepresidente, si è fatto carico di stabilizzare. Per cui interverremo dopo con l'emendamento. Poi a noi, guardi, le dico la verità, non interessa da che…

PRESIDENTE. Il suo voto? Favorevole. Bene.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Francesco Agus. Ne ha facoltà.

AGUS FRANCESCO (Progressisti). Sull'emendamento numero 62, qual è il parere della Commissione? Invito al ritiro? Perché l'Assessore ha parlato di… siccome la Commissione dice invito al ritiro, vorrei capire qual è il parere in definitiva. Però abbiamo tempo ancora!

PRRESIDENTE. No, scusi, andiamo per ordine.

Stiamo votando l'emendamento numero 41.

Metto in votazione l'emendamento numero 41. Chi lo approva alzi la mano. Chi non lo approva alzi la mano.

(È approvato)

Metto in votazione l'articolo 4. Chi lo approva alzi la mano. Chi non lo approva alzi la mano.

(È approvato)

Emendamento numero 13.

Ha domandato di parlare il consigliere Massimo Zedda per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

ZEDDA MASSIMO (Progressisti). Presidente, siamo ancora in attesa di una spiegazione. Io non ho capito se si tratta di quel che ho detto, cioè che stiamo spostando risorse che erano destinate ad altro, istituendo un fondo integrativo. L'integrativo aziendale è oggetto di contrattazione con i sindacati e non può essere fatto in questo modo, e non si capisce perché in relazione all'emergenza Covid, se ci sono economie, non vengano spese per l'emergenza. Cioè, adesso anche volendo ragionare in astratto, mica è finita l'emergenza! Quindi non ho compreso perché a fronte di una destinazione per l'emergenza si utilizzino in questo modo.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare l'Assessore della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio. Ne ha facoltà.

FASOLINO GIUSEPPE, Assessore della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio. Presidente, no, come abbiamo già spiegato in Commissione, nulla ha a che vedere con l'emergenza Covid questo emendamento. Questo emendamento è un emendamento che serviva mettere in norma, per dare una sistemazione a delle risorse che vengono date dal '98 alla Regione Sardegna per il personale e per le funzioni della Protezione civile: siccome non viene dato il personale viene compensato con gli importi, ed è necessario mettere in norma tutto questo perché poi servirà per la contrattazione. Questa è la spiegazione che abbiamo dato anche in Commissione, nulla centra l'emergenza Covid, ed era una cosa necessaria, sono risorse vincolate.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare la consigliera Desirè Manca per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

MANCA DESIRÈ (M5S). Però Assessore, mi perdoni, perché magari io leggo male. Allora, premessa del disegno di legge 224: "con decreto legge numero 34 del 2020 convertito in legge… eccetera, affronta tra le innumerevoli questioni quella relativa all'impatto esercitato dall'emergenza economica causata dalla pandemia del Covid 19 sulle entrate statutarie delle Regioni e delle Province autonome", e allora magari mi sfugge un particolare: qual è la ratio con la quale si inserisce questo emendamento che nulla a che fare con questo disegno di legge? Il disegno di legge viene presentato per interventi urgenti per affrontare la pandemia, il sistema economico, per dare un sostegno a famiglie, imprese, eccetera, eccetera, lei, Assessore, visto che ci ha dato questa spiegazione, gentilmente ci potrebbe spiegare che cosa c'entra questo emendamento? Cosa c'entra, perché lo inserite in questo provvedimento a carattere d'urgenza per l'emergenza Covid? Cosa c'entra?

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Gian Franco Satta per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

SATTA GIAN FRANCO (M5S). Le funzioni che sono attribuite dallo Stato alle Città metropolitane, ai Comuni, alle Province e alle Regioni in ragione della protezione civile, sono disciplinate dalla legge numero 1 del 2018 all'articolo 11, questa legge disciplina le funzioni non certo impone alla Regione di destinare delle risorse che sono destinate dallo Stato per le funzioni delegate sulla protezione civile al fondo integrativo per i dirigenti. Questa è una forzatura fatta in quest'Aula, non si capisce il motivo, io voterò contro perché queste non possono essere delle norme inserite in una variazione di bilancio per destinare dei soldi integrativi ai dirigenti.

CIUSA MICHELE (M5S). Chiedo la votazione nominale sull'emendamento numero 13.

Votazione nominale

PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, dell'emendamento numero 13.

(Segue la votazione)

Risultato della votazione

PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:

(Il Consiglio approva).

Poiché nessuno è iscritto a parlare sull'emendamento numero 15, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano. (Viene richiesta la controprova.) Chi non lo approva alzi la mano.

(È approvato)

Passiamo all'emendamento numero 37.

Ha domandato di parlare il consigliere Alessandro Solinas per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

SOLINAS ALESSANDRO (M5S). Questo emendamento si inserisce nella questione del Corpo forestale e di vigilanza ambientale, provvedimento per cui io fui anche relatore di minoranza e verso il quale assumemmo una visione abbastanza critica, perché comunque sia nel provvedimento che approvammo in Aula mancavano secondo noi tutte le necessità che invece venivano a gran voce, e vengono tuttora a gran voce richieste dal Corpo forestale e di vigilanza ambientale. In questo senso mi permetto di far notare sommessamente all'Aula, per instaurare anche una riflessione, che il solo adeguamento numerico dello stipendio all'indennità delle forze di polizia, e non anche l'adeguamento dell'istituto indennitario, a quella che è l'indennità delle forze di polizia, ovvero "indennità mensile pensionabile", farebbe sì che si rischi l'impugnazione da parte della Corte costituzionale e anche da parte della Corte dei conti, perché l'adeguamento allo stipendio delle forze di polizia comporterebbe un aumento eccessivo rispetto ai limiti stabiliti dalla legge nazionale, e in questo senso mi premeva far presente che comunque ancora numerose esigenze del Corpo forestale e di vigilanza ambientale non sono state soddisfatte, mi riferisco ai concorsi esterni, mi riferisco all'adeguamento del trattamento previdenziale.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Eugenio Lai per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

LAI EUGENIO (LEU). Per dichiarare il voto a favore e per dire che si sta portando avanti un adeguamento che è corretto; è corretto per rendere onore a tutti i dipendenti del Corpo forestale, l'abbiamo detto questa mattina, ma non è l'unico caso in cui bisogna dire grazie ai dipendenti del Corpo forestale, e quindi per questo noi voteremo a favore. Permangono alcuni dubbi che sono anche quelli che ha enunciato poc'anzi l'onorevole Solinas, però mi auguro che intervenga successivamente l'Assessore all'ambiente e ci dia una spiegazione corposa sul perché c'è stata una scrittura dell'emendamento così come lo leggiamo e non invece una scrittura che alcuni sindacati naturalmente avrebbero gradito di più perché al riparo da alcune possibili impugnazioni e situazioni del genere.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Francesco Agus per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

AGUS FRANCESCO (Progressisti). Il voto sarà favorevole, anche se i problemi del Corpo forestale, anche ammettendo la possibilità che questo testo sia approvato dal Consiglio e superi lo scoglio dell'impugnativa, i problemi del Corpo forestale sono tali e tanti da non essere risolvibili semplicemente con una modifica contrattuale. Sono ancora diverse le leggi presentate, noi ne presenteremo una che di fatto non è altro che la sintesi di quelle presentate anche nella scorsa legislatura, una sorta di minimo comune multiplo tra idee diverse, anche espresse da quella che oggi è la maggioranza, che potrebbe prestarsi per una discussione celere in Commissione e che anzi io auspico che bruci le tappe e arrivi in Commissione il prima possibile: tra tante non priorità che vengono discussi anche in quella sede, credo che il Corpo forestale e di vigilanza ambientale sia più priorità di altre. Detto questo, qui si parla però di contrattazione collettiva e questo è un campanello, nel senso che ogni volta che in una legge regionale si parla di contrattazione collettiva, dobbiamo saperlo, il Governo, che prima della Corte costituzionale solleverà appunto l'impugnativa presso la Consulta, ha i riflettori puntati e verosimilmente appunto come minimo prenderà in considerazione l'ipotesi di impugnare il testo. Per cui io spero, anche per evitare di dare false speranze a lavoratori che non se lo meritano, e che anche in questi giorni hanno dimostrato quanto possano essere utili all'Isola e alla sola amministrazione, voglio sperare che gli Assessorati competenti abbiano fatto tutti gli approfondimenti e vorrei anche che questi approfondimenti trovino in questa Aula una sintesi che permetta all'Aula di essere…

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Francesco Mura per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

MURA FRANCESCO (FdI). Grazie Presidente, certo non c'è bisogno delle parole di Francesco Mura per descrivere quanto sia importante e quanto abbiano dimostrato di essere importanti per la Sardegna gli agenti tutti del Corpo forestale. È pur vero che si può incorrere in errori, in impugnazioni ma il modo migliore per non cadere in tranelli di questo tipo è non fare niente, e questo ovviamente non ci appartiene, e quindi noi abbiamo deciso di portare avanti questa azione, che riteniamo un'azione positiva per la crescita e per rendere merito, quantomeno in parte, a quello che sta facendo il Corpo forestale regionale. È vero anche che, ho perso un po' il filo perché volevo dire un'altra cosa ma mi è sfuggita, comunque per dichiarare il voto favorevole di Fratelli d'Italia e per ringraziare ulteriormente, qualora ce ne fosse ancora bisogno, il Corpo forestale per quello che sta facendo e quello che farà, grazie.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Pierluigi Saiu per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

SAIU PIERLUIGI (LEGA). Grazie per dichiarare il voto favorevole, io leggo qui nell'emendamento, al fine di dare attuazione all'articolo 58 comma 4 bis della legge regionale 31 del '98, così come modificato dalla legge regionale 27 febbraio 2020 numero 4, vengono stanziate delle risorse, ai fini della contrattazione collettiva, e questo, come diceva anche l'onorevole Mura, un passo avanti nella direzione del riconoscimento, del giusto riconoscimento al Corpo forestale e di vigilanza ambientale di quanto anche nella scorsa legislatura lo stesso Corpo forestale chiedeva venisse riconosciuto e che invece ha trovato accoglimento nel mandato di questa Assemblea legislativa. Quindi a nome del Gruppo Lega dichiaro il voto favorevole all'emendamento, ribadendo come molte delle cose che non sono state fatte nella scorsa legislatura vengono fatte in questa e che accolgo con interesse l'iniziativa dell'onorevole Agus a nome del Gruppo dei Progressisti e magari questa volta, onorevole posso? E magari questa volta riusciremo ad avere un testo di legge approvato e non come nella precedente legislatura un tentativo che non andò in porto, grazie.

PRESIDENTE. Ha facoltà di parlare l'Assessore della difesa dell'ambiente.

LAMPIS GIANNI, Assessore tecnico della difesa dell'ambiente. Grazie Presidente, ricorderà l'Aula quando discusse e approvò la legge 4 del 2020, e cioè l'area di contrattazione separata per il Corpo forestale, in tanti interventi durante quella discussione fu detto che la paura era quella che quel tipo di legge, che fu approvata, restasse una scatola vuota. Noi oggi vi stiamo dimostrando che quella legge è stata il punto di partenza per una serie di iniziative che questa Giunta regionale intende onorare, e spero di poterli onorare col sostegno di tutta l'Aula. Perché ancor prima del lavoro che il CORAN dovrà mettere in essere rispetto alla quantificazione dell'indennità puntuale che spetterà ad ogni fascia del personale del Corpo forestale, noi già oggi mettiamo le risorse e le mettiamo per il terzo, per l'ultimo trimestre di quest'anno e li mettiamo a regime a partire dal primo gennaio dell'anno prossimo. Un impegno che il presidente Solinas prese soprattutto in data 6 agosto 2020, incontrando le sigle sindacali, che in quell'occasione revocarono lo sciopero previsto per il giorno dopo, uno sciopero che in piena campagna antincendio avrebbe potuto avere effetti devastanti sul patrimonio ambientale e paesaggistico della Sardegna. Certo ricorda bene l'onorevole Solinas quando ci dice e ci ricorda che tante sono ancora le partite aperte, ci piace però dire in questa sede che a distanza di meno di 24 mesi dall'insediamento di questa Giunta regionale una partita su cui il Corpo forestale lottava da oltre trent'anni, perché il corpo è nato nel 1985, da quel momento sarebbe dovuto essere equiparato alle altre forze, che questo tipo di indennità già la hanno. Noi oggi mettiamo, proviamo e chiediamo il sostegno dell'Aula per mettere fine ad un'ingiustizia che dura da troppo tempo e da troppi anni, facciamolo insieme, facciamolo con senso di responsabilità; il problema del personale, il problema è il più grande fardello che noi abbiamo ereditato dal passato, perché l'ultimo concorso del Corpo forestale risale all'anno 2009; l'età media del personale del Corpo forestale è di 58 anni e da quando è entrata in vigore quota 100 tanti sono stati gli esodi, che non siamo poi riusciti a compensare insomma con nuove immissioni. Nel nuovo piano di fabbisogno del personale che la Giunta regionale ha approvato sono previsti i concorsi per il Corpo forestale, ai concorsi esterni per il Corpo forestale però si arriverà prima con la pubblicazione del bando per le progressioni verticali interne al personale del corpo. Quindi sono tutte procedure che questa Giunta regionale ha messo in campo grazie anche alla leale collaborazione che è stata riservata dall'Assessorato al personale, quindi ci sono una serie di iniziative che noi oggi vogliamo onorare, che chiediamo che l'Aula supporti col proprio voto, grazie.

Votazione nominale

PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, dell'emendamento numero 37.

(Segue la votazione)

Risultato della votazione

PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:

(Il Consiglio approva).

Emendamento numero 62.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Stefano Schirru per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

SCHIRRU STEFANO (Psd'Az). Grazie Presidente con questo emendamento si vuole superare il precariato e valorizzare le professionalità acquisite ormai all'interno del sistema Regione. Questo è quell'emendamento che occorre per consentire alle società partecipate del sistema Regione, anche a tutti gli enti e comunque a tutto ciò che riguarda la Regione Sardegna, e poter finalmente procedere con la stabilizzazione attraverso l'applicazione della cosiddetta legge Madia che è il decreto legislativo 75 del 2017. Ad oggi i precari sono all'incirca 60 e mi sembra doveroso da parte del nostro Consiglio regionale fare questo provvedimento, portare avanti quel provvedimento per consentire a questi ragazzi che hanno maturato un'esperienza, hanno acquisito una professionalità, hanno passato anni e anni a lavorare all'interno di una di queste strutture di poter finalmente trovare quel livello di tranquillità che una stabilizzazione gli consente. Quindi io credo che questo sia un emendamento che non interessi solo una parte politica, ma credo che interessi tutto il Consiglio, mi dispiace per il qui pro quo che è sorto con il collega Comandini, però, collega Comandini, io non faccio parte di quella Commissione ci siamo resi conto oggi con l'onorevole Oppi che questo emendamento non era stato inserito nella proposta della Giunta e ci siamo preoccupati di presentarlo in data odierna. Grazie.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Francesco Agus per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

AGUS FRANCESCO (Progressisti). Su questo tema esistono già due leggi, una è la legge Madia, decreto numero 75, che in queste ore o comunque in questi giorni verrà ulteriormente prorogato, cioè in Parlamento verranno prorogati i termini per arrivare alla maturazione dei requisiti. Poi c'è la legge numero 37 del 2016, legge non impugnata e che successivamente all'approvazione da parte del Consiglio regionale, approvata all'unanimità tra l'altro, fu oggetto di un accordo successivo in Conferenza Stato-Regioni, cioè lo Stato diede alla Sardegna, presenti anche le altre Regioni, la possibilità di normare quella materia o comunque differenziarsi lievemente rispetto al dettato statale. Dopodiché ci sono state altre due norme, se non erro, che hanno sancito una volta per tutte il fatto che la legge Madia vada applicata agli enti del sistema Regione, dico sistema Regione, non dico società partecipate perché sono due rami diversi, per il sistema Regione si applica né più né meno quello che vale per l'Amministrazione regionale, perché un sistema comprende gli enti e comprende l'amministrazione regionale centrale, ai fini del personale valgono le stesse norme. Quello che dico, quindi, è che le norme esistono già, non sempre quando si parla di personale è meglio scrivere in legge quello che invece si potrebbe scrivere utilizzando altri atti, delibere di Giunta o addirittura atti amministrativi degli Uffici. Per cui la domanda è anche questa, cosa c'è qui in più rispetto a quello che gli Uffici avrebbero potuto fare? Perché a volte inserirlo in legge regionale non solo non semplifica la vita agli Uffici e a chi ci lavora, ma a volte rischia di complicarlo. Perché, ribadisco, sono dei campanelli che secondo me devono passare per altre vie, non semplicemente per il fatto che tra due mesi il Governo si trovi sulla scrivania una legge di una Regione che…

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Michele Cossa per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

COSSA MICHELE (Riformatori Sardi). Grazie, Presidente. C'è il tema di una scadenza che si sta avvicinando, onorevole Agus. Noi sosteniamo questo emendamento non tanto perché c'è il tema della stabilizzazione del precariato, che comunque è un tema che noi dobbiamo tenere sempre presente, ma anche perché stiamo parlando di personale, sicuramente una parte del personale di cui ha parlato l'onorevole Schirru, che è altamente qualificato, che è andato formandosi in questi anni, e come spesso capita in questi casi il venir meno del rapporto di lavoro non è soltanto un danno per le persone interessate, un danno oggettivo nelle cose, ma è anche un danno per il soggetto pubblico di cui sono dipendenti, perché è un patrimonio che si disperde, e in alcuni casi viene a cessare proprio il tipo di attività che questi soggetti andavano a svolgere. Questo è il motivo per cui noi sosterremo questo emendamento e anzi volevo chiedere di apporre la mia firma all'emendamento medesimo. Grazie.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Giampietro Comandini per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

COMANDINI GIAMPIETRO (PD). Grazie, Presidente. È chiaro che il mio voto a favore dell'emendamento è favorevole, anche perché la discussione che abbiamo avuto in Commissione in questi mesi è sempre andata incontro a trovare una soluzione nei confronti di questi sessanta lavoratori, e su questo probabilmente dobbiamo tenere conto di due cose. Uno, che se la legge venisse approvata così come è stata scritta dalla Giunta regionale troverebbero la possibilità di rinnovo oltre il 31 dicembre 2020 solo quei lavoratori dei sessanta che si occupano dell'assistenza tecnica, quindi oltre la metà degli altri sarebbero costretti dal 1° gennaio 2021 a starsene a casa. Quindi l'emendamento così scritto, che di fatto è il frutto della discussione avuta in Commissione, l'onorevole Schirru non c'era, ma sa benissimo che è il frutto del lavoro in Commissione, in qualche modo va a dare maggiore sicurezza a chi, all'interno dell'Amministrazione regionale, e molte volte non sono gli assessori o i consiglieri regionali, ma è la cosiddetta burocrazia, a dare uno strumento per poter prorogare quei contratti di lavoro. Questo è il tema, con l'emendamento così scritto il dirigente al personale può prorogare i contratti. Se rimane la norma così come uscita dalla Giunta regionale, i contratti che verranno prorogati saranno solo di quei fortunati che si occupano dell'assenza tecnica, avremo creato figli e figliastri, cosa che non è possibile, cosa che nessuno di noi vuole essendo ben presente in ognuno di noi che tutti i sessanta…

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare la consigliera Desirè Manca per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

MANCA DESIRÈ (M5S). Grazie, Presidente, sempre per chiarire. Io faccio parte di quella Commissione, non solo ne faccio parte, ho sempre presenziato e ho sempre portato avanti una delle battaglie che ci contraddistingue, che è quella della salvaguardia dei posti di lavoro, in questo caso dei posti del personale del precariato regionale. Allora voglio chiarire che in Commissione, lo ribadisco, c'era una netta contrapposizione tra il volere dell'Assessore del personale, che ha dichiarato apertamente che non era assolutamente d'accordo alla stabilizzazione perché la Giunta aveva fatto un'altra scelta che era quella di prorogare per un anno, per cui fino al 31.12 del 2021, piuttosto che invece andare ad intervenire finalmente con la stabilizzazione di sessanta lavoratori, sessanta lavoratori che ricordiamo hanno sempre e da anni lavorato per il sistema Regione. Ricordiamo che cosa rappresenta anche il precariato e i lavoratori, non so, mi viene in mente Sardegna Ricerche, già il nome è una garanzia. Ma detto questo ribadisco anche che la volontà della Commissione era quella di uscire dalla Commissione con una volontà unitaria che andasse verso la direzione dell'assunzione di tutti i sessanta lavoratori, e per scelta e per correttezza il nostro Gruppo non ha presentato un emendamento perché in Conferenza di Capigruppo, lo ricordiamo, Presidente, i Capigruppo…

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Massimo Zedda per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

ZEDDA MASSIMO (Progressisti). Ritengo che questo problema dell'ereditare sistematicamente contratti a tempo determinato e persone che lavorano in modo precario per anni e anni sia la patologia del sistema. Cioè da un lato non vengono fatti i concorsi a tempo indeterminato per poter assumere giovani e meno giovani e dare una certezza, dall'altro lato si crea una precarietà nella vita a persone che operano per conto del pubblico generando un conflitto tra coloro che vorrebbero giustamente essere stabilizzati dopo anni e anni di lavoro e coloro che vorrebbero accedere con concorso nell'ambito del sistema pubblico. Detto questo, c'è da chiedersi, poi ovviamente lo chiediamo a lei, Presidente, perché l'Assessore del personale non c'è mai ed è impossibile parlare di personale con l'Assessore del personale sia in Commissione che in Aula, ma mi chiedo cosa impediva e che cosa ha impedito di poter adoperarsi come Giunta a stabilizzare queste persone visto che la "Madia" era in vigore e si sta pensando solo di prorogarla. E si deve fare per legge e lo si inserisce oggi semplicemente per l'inerzia della Giunta che non ha fatto ciò che poteva già fare. Forse l'Assessore del personale era impegnata, invece che a valutare e a verificare in modo puntuale tutti questi aspetti, nell'ambito della proposta di legge 107 che non si è riusciti neanche a illustrare in Commissione. Grazie.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Eugenio Lai per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

LAI EUGENIO (LEU). Grazie, Presidente. Per chiedere di aggiungere la mia firma e dichiarare il voto favorevole all'emendamento. Avremmo preferito logicamente che si rispettasse la logica che ci siamo dati, anche il metodo di lavoro, e che nessun consigliere portasse provvedimenti così importanti e li lasciasse fare invece alla Giunta regionale, così come si è fatto in precedenza, ma comunque rendiamo merito, perché il tema è particolarmente importante, e quando si tratta di precari e di lavoro il nostro voto non può che essere positivo, si rischia al massimo che sia una ripetizione della norma, ma in questo caso meglio ripetere il fatto che i dipendenti debbono essere stabilizzati, piuttosto che non citarlo per niente. L'aspetto invece, ma sicuramente l'ha già valutato, è che parrebbe strano, ma a questo punto ormai è in discussione, il fatto che sia stato dichiarato ammissibile trattandosi di personale, solitamente in fase di assestamento in bilancio tutti gli argomenti che riguardavano disposizione di personale e non di bilancio venivano dichiarati inammissibili, però comunque, una volta dichiarati ammissibili dichiariamo il nostro voto a favore dell'emendamento.

PRESIDENTE. Ha Chiesto di apporre la firma anche l'onorevole Comandini, tutto il Gruppo del Partito Democratico, e anche il Gruppo Movimento Cinque Stelle, tutta l'Aula mi sembra; tutta l'Aula. Io ho dieci interventi sul testo, lo metterei in votazione… deve parlare?

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Giorgio Oppi per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

OPPI GIORGIO (UDC Cambiamo). Io credo che sia stato un eccesso di zelo, certo per chi come me battaglie ne ha fatto sempre, dalla Rockwool alla Eurallumina eccetera, ma sempre, recentemente, quando si è parlato per esempio dei trimestrali, non solo abbiamo apposto la firma, ma abbiamo allungato i tempi a settembre del 2021, e quindi certamente non possiamo che essere favorevoli, certo dispiacere, per il rapporto che ho con Comandini e gli altri, se ci fossimo accorti, ma all'ultimo momento abbiamo cercato di interferire perché è un problema vecchio questo, io conosco molti di questi giovani, sono anche della mia Città, mi sono interessato anche nell'altra legislatura, non ci siamo riusciti, voi avete fatto uno zelante lavoro in Commissione, purtroppo io, che mi giro le Commissioni, proprio in quella Commissione non c'ero, quindi non posso che ringraziarvi, però se fosse stato possibile che la Giunta regionale l'avesse fatto a nome di tutti, forse sarebbe stato meglio. Quindi, visto che ci siamo tutti, forse possiamo modificare come Giunta regionale il provvedimento, forse sarebbe anche meglio. Non c'è nessun tentativo di espropriare chicchessia, perché c'è la volontà di tutti quanti di interessarci di questi problemi. Poc'anzi un collega mi ha chiesto, io erroneamente ho fatto delle osservazioni su un provvedimento, immediatamente mi sono fatto carico di chiedere scusa e porre la mia volontà per risolvere il problema.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Roberto Deriu per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

DERIU ROBERTO (LEU). Intervengo per dichiarare il voto sicuramente favorevole e ringraziare l'onorevole Schirru perché ci fa fare un passo in avanti in una vicenda rispetto alla quale noi siamo molto preoccupati però, perché pensiamo che il percorso non si concluda con questa decisione. Non so se l'Assessorato del personale potrà darci delle risposte rispetto a una definitiva soluzione del problema; noi la aspettiamo, pensiamo di condividere con tutta l'Aula questa preoccupazione e quindi attendiamo fiduciosi. Per adesso ribadisco un ringraziamento all'onorevole Schirru e dichiaro il voto favorevole.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Michele Ennas per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

ENNAS MICHELE (LEGA). Grazie, Presidente. Per annunciare il voto favorevole del Gruppo della Lega e anche noi per ringraziare i presentatori, anche per aver chiesto di trasformare la presentazione dell'emendamento in un emendamento della Giunta, tale da dimostrare l'unanimità anche dalla maggioranza nel condividere questo atto; ci avevamo provato anche nelle scorse leggi a sistemare questo aspetto, adesso ci stiamo arrivando con il consenso di tutti, e questo è un primo passo importante. Grazie.

PRESIDENTE. Mette in votazione l'emendamento numero 62. Chi lo approva alzi la mano. (Viene richiesta la controprova.) Chi non lo approva alzi la mano.

(È approvato)

Passiamo all'esame dell'articolo 5. All'articolo 5 sono stati presentati degli emendamenti.

Per esprimere il parere sugli emendamenti ha facoltà di parlare il consigliere Valerio De Giorgi, relatore di maggioranza.

DE GIORGI VALERIO (UDC), relatore di maggioranza. Articolo 5, emendamento numero 61, favorevole, numero 36 favorevole, numero 31 rinvio all'Aula, numero 32 favorevole, numero 33 invito al ritiro, numero 38 decaduto, numero 9 invito al ritiro, numero 63 invito al ritiro, numero 8 invito al ritiro, numero 11 invito al ritiro, numero 39 favorevole, numero 2 invito al ritiro, numero 3 invito al ritiro, numero 4 invito al ritiro, numero 6 invito al ritiro, numero 64 invito al ritiro, numero 34 rimandato all'Aula, numero 35 favorevole,

PRESIDENTE. Per esprimere il parere della Giunta ha facoltà di parlare l'Assessore della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio.

FASOLINO GIUSEPPE, Assessore della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio. Il parere è conforme, e in più chiedo di fare un emendamento orale soppressivo del comma 13 di questo articolo, come stabilito in Commissione.

PRESIDENTE. Magari per questo facciamo la votazione per parti, e quindi il comma 13 o viene approvato oppure bocciato.

È aperta la discussione.

È iscritto a parlare il consigliere Valter Piscedda. Ne ha facoltà.

PISCEDDA VALTER (PD). Approfitto anche in questo caso della discussione sull'articolo per dire che bene si è fatto con l'emendamento 33, anzi, con l'emendamento 61 a sopprimere il comma 14 dell'articolo 5, ma non si sta facendo altrettanto bene con l'emendamento 33 a correggere il comma 13.

GANAU GIANFRANCO (PD). È un soppressivo del comma 13.

PISCEDDA VALTER (PD). Allora avete fatto bene anche per quello.

PRESIDENTE. È iscritto a parlare il consigliere Giampietro Comandini. Ne ha facoltà.

COMANDINI GIAMPIETRO (PD). Intervengo sulla discussione generale dell'articolo 5 per mettere in evidenza, Assessore, un punto che probabilmente a lei riguarda solo dal punto di vista finanziario, lei è quello che ha i borsoni della spesa e quindi è l'Assessore più importante, però che ha dei risvolti estremamente delicati in questo momento in Sardegna, e riguarda soprattutto le strutture residenziali per anziani. Io non so se lei sa cosa sta succedendo nelle strutture residenziali per anziani, laddove il Covid purtroppo ha creato anche moltissime vittime. Sono strutture nelle quali molte volte gli operatori sono senza nessun dispositivo, non hanno risorse e sta capitando troppo spesso e volentieri che le figure più importanti, come quelle degli infermieri, vengono in qualche modo portate via da queste strutture per andare a rispondere a quelle che sono le richieste dell'ATS. Questa situazione sta creando gravi problemi organizzativi nelle strutture per anziani. Per cui la somma di un milione di euro messa a disposizione per tutte le strutture residenziali della Sardegna, nonché per quelle dell'accoglienza dei minori, sono circa 600, è chiaro che stiamo parlando di briciole. Pensare, quindi, di intervenire nei confronti di uno dei settori più deboli nella lotta al Covid 19, come sono le strutture per anziani, prevedendo che questa Regione, non ricordo a lei, Assessore, quanti soldi abbiamo utilizzato per altri settori probabilmente meno delicati e meno importanti, credere di intervenire verso queste strutture con solo un milione di euro, 600 strutture, per permettere…

PRESIDENTE. Onorevole Comandini, il tempo a sua disposizione è terminato.

Metto in votazione l'emendamento numero 61. Chi lo approva alzi la mano. (Viene richiesta la controprova.) Chi non lo approva alzi la mano.

(È approvato)

A seguito di questa votazione l'emendamento numero 38 è dichiarato decaduto.

Passiamo all'emendamento numero 36.

Ha domandato di parlare il consigliere Gianfranco Ganau. Ne ha facoltà.

GANAU GIANFRANCO (PD). Sull'ordine dei lavori. Credo che ci sia un emendamento che precede questo che abbiamo appena votato, che è quello che ha espresso oralmente l'assessore Fasolino, quindi è un emendamento soppressivo al comma 13, e quindi precedeva quello che abbiamo appena votato.

PRESIDENTE. Ma abbiamo deciso di procedere votando l'articolo 5 per parti, quindi sarà messo in votazione l'articolo 5, commi 1-12, dopodiché si mette in votazione il comma 13 e l'articolo 14 è già decaduto.

GANAU GIANFRANCO (PD). Va bene.

PRESIDENTE. Metto in votazione l'emendamento numero 36. Chi lo approva alzi la mano. (Viene richiesta la controprova.) Chi non lo approva alzi la mano.

(È approvato)

Metto in votazione l'emendamento numero 31. Chi lo approva alzi la mano. (Viene richiesta la controprova.) Chi non lo approva alzi la mano.

(È approvato)

Passiamo all'emendamento 32.

Ha domandato di parlare il consigliere Giampietro Comandini per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

COMANDINI GIAMPIETRO (PD). Visto che l'emendamento numero 32 riguarda proprio il comma 5 a cui facevo prima riferimento, assessore Fasolino, io le chiedo, chiaramente non intervengo sulla possibilità di fare nessun emendamento orale perché c'è un impegno a non fare emendamenti che riguardano la spesa, però relativamente alla delicatezza di questo tema, assessore Fasolino, io invito lei e la Giunta per quanto riguarda i dispositivi di protezione individuali nelle strutture per anziani di avere un attimo di attenzione. Io so che in quest'Aula sono tutti giovani e nessuno di voi e di noi avrà problemi di questo genere, però vi posso garantire che la situazione che si sta vivendo in quelle strutture è estremamente delicata, delicatissima, per cui se noi riusciamo a trovare sistemi, se voi riuscite a trovare i sistemi sui quali noi siamo d'accordo, per incrementare all'ultimo minuto, il 31 dicembre, nel momento in cui si fa la Giunta e in qualche modo si rischia di raschiare il barile e si può raschiare il barile, per portare maggiori risorse sia per i dispositivi individuali che per altri interventi per quegli operatori che lavorano in prima linea nelle strutture residenziali per anziani e dell'accoglienza di minori, io credo che si finisce meglio l'anno, si ha un buon ricordo di questo 2020 e si ha un buon ricordo anche della Giunta, che nell'ultimo minuto pensa, nei confronti di un settore e di una categoria, che con un milione di euro nei confronti di 600 strutture per anziani rischiamo veramente di dare 300-400 euro per comprare nulla. Ecco, questo è un appello. Non è un emendamento, è un appello alla sua intelligenza, è un appello alla sua sensibilità, che all'ultimo minuto si possa in qualche modo riparare a questo articolo.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Francesco Agus per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

AGUS FRANCESCO (Progressisti). Allora io non ho dubbi sul fatto che sia una politica positiva. I dubbi riguardo al fatto che sia una politica che realmente è possibile portare avanti nel 2020 credo che erano stati fugati in parte dalla discussione in Commissione. Io ritengo che il tema dei dispositivi di protezione individuale sia centrale, perché è vero che sono disponibili ormai, cioè il mercato è molto diverso rispetto a quello che abbiamo affrontato nella prima ondata, si trovano in farmacia, si trovano tranquillamente, però è anche vero che rappresentano un costo crescente, soprattutto per chi, per motivi di lavoro, è costretto a utilizzarli tutti i giorni e garantire che, per la propria salute e per la salute delle persone che vanno a contatto con loro, è obbligato a garantire anche un ricambio. Per cui in questo senso è interessante capire intanto cosa verrà fatto effettivamente nel 2020 e poi - non c'è l'assessore Nieddu, sarebbe stata utile la sua presenza visto l'articolo che riguarda suo Assessorato - capire meglio cosa sta avvenendo per quanto riguarda l'acquisto di dispositivi di protezione individuale per gli ospedali. Qui ci si avvale del supporto della Direzione generale della Protezione civile, che ha fatto il primo appalto durante l'emergenza, e della Direzione generale della Centrale regionale di committenza, che invece ha effettuato il secondo appalto, pochi mesi fa, 38 milioni per l'acquisto di dispositivi. Il primo appalto è andato malissimo, sono notizie di cronaca, non le devo riportare in quest'Aula; il secondo mi risulta non stia andando bene. Per cui io credo che ci sia necessità di una attenzione sia agli acquisti che riguardano i dispositivi di protezione riservati ai medici…

PRESIDENTE. Onorevole Agus, il tempo a sua disposizione è terminato.

Ha domandato di parlare il consigliere Eugenio Lai per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

LAI EUGENIO (LEU). Sì, Presidente, anch'io per ribadire ciò che ho detto in Commissione. Un milione di euro è una somma esigua e non rappresenta neanche la somma di tutti gli impegni che la stessa Giunta regionale aveva assunto nei confronti delle case di riposo, ossia c'è bisogno certamente dei dispositivi di protezione individuale, e in questo caso capiamo o ci spiegate il perché avete tolto i comuni e avete inserito la ATS e, il secondo aspetto, non c'è bisogno solo esclusivamente di dispositivi di protezione individuale. Negli impegni che avevate assunto nei confronti dei titolari di strutture residenziali per anziani c'era anche la possibilità di fare i tamponi antigenici rapidi in entrata e in uscita degli anziani da quella determinata struttura, anche per le visite mediche. C'era la remunerazione che si deve per le perdite che stanno subendo quotidianamente le strutture residenziali, cioè questo milione di euro è una parte dell'intervento molto esiguo, ma l'intervento è decisamente più complessivo, ed è insufficiente in questa fase, soprattutto perché avete assunto degli impegni che non state rispettando in questo momento. Oggi le strutture residenziali per anziani si trovano in forte sofferenza, Assessore, e l'appello è da qui alla fine di questa seduta che troviate ulteriori risorse per garantire la continuità assistenziale, perché questo si sta mettendo in dubbio anche in termini di personale. Perché naturalmente in questa fase l'ATS sta assumendo e logicamente anche con il fatto delle malattie dovute al Covid queste strutture stanno rimanendo…

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Giorgio Oppi per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

OPPI GIORGIO (UDC-Cambiamo). Per dire che io sono perfettamente d'accordo con chi mi ha preceduto, perché mi è dispiaciuto di aver detto in una riunione al Presidente della Giunta che sarebbe scoppiato il caso nelle RSA. Perché è evidente, le RSA in Sardegna tranne una non hanno personale medico e quindi si avvalgono di collaborazioni ad ore, sei ore per esempio di fisioterapia, sei ore di cardiologia più il medico di base. Quindi è chiaro che se si riescono a ritrovare risorse finanziarie e non date all'ATS ma date ai Comuni, per quanto riguarda soprattutto le Case per anziani, è una cosa importantissima, e soprattutto l'ATS invece deve svolgere il suo ruolo di essere di supporto e ovviamente anche impedendo attraverso procedure diverse che il personale, quel poco personale che c'è e che svolge quel ruolo, siccome è previsto attraverso un regolamento quanti devono essere gli OSS nelle strutture, quanti devono essere per esempio gli infermieri eccetera, possa dare un supporto attraverso le sue strutture. Questo fino ad oggi non è avvenuto e se abbiamo avuto quella grande epidemia, soprattutto nelle RSA, è dovuto proprio a questo, perché chi va di là è non autosufficiente e si vuole rifare una famiglia, quindi sta attaccato al suo vicino e questo contatto ha creato tutto quel caos che in Sardegna esiste per quanto riguarda il Covid 19.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Massimo Zedda per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

ZEDDA MASSIMO (Progressisti). Nel corso della prima ondata di epidemia di coronavirus, abbiamo appreso che lo stesso giorno l'ATS ha acquistato milioni di mascherine spendendo un terzo e anche meno, e lo stesso giorno la Protezione civile invece di acquistare mascherine dai fornitori e dai produttori le ha acquistate da un intermediario che salvo provvedimento del giudice cautelare, in queste ore parrebbe essere ancora in carcere, come carcerazione preventiva essendo stata una truffa ai danni della Regione. Siccome era una truffa ai danni della Regione ma la Protezione civile invece di rivolgersi all'ATS chiedendo: state anche voi acquistando mascherine, non ha manco fatto una telefonata, e allo stesso tempo non ha neanche interloquito con la Protezione civile nazionale, perché altrimenti gli avrebbero segnalato ovviamente dei fornitori differenti. Quindi invece di lasciare in capo all'ATS l'acquisto delle mascherine che ha acquistato bene, correttamente, rivolgendosi a persone serie e pagando poco, noi diciamo che l'ATS che aveva fatto bene, si deve rivolgere a coloro che hanno fatto male, come aiuto, per cosa? Per far peggio? Non possiamo dire semplicemente che un milione di euro lo diamo a favore dell'ATS e poi l'ATS può fare un po' come ha già fatto, spendendo bene e acquistando i dispositivi di protezione individuale che se invece lo mettiamo in mano alla Protezione civile rischiamo nuovamente di avere acquisto di DPI bloccato per una serie di vicende che hanno già interessato gli acquisti di dispositivi di protezione individuale?

PRESIDENTE. Metto in votazione l'emendamento numero 32.

Chi lo approva alzi la mano. (Viene richiesta la controprova.) Chi non lo approva alzi la mano.

(È approvato)

L'emendamento numero 33 è ritirato.

L'emendamento numero 38 è decaduto.

Metto in votazione l'articolo 5, dal comma 1 al comma 12.

Chi lo approva alzi la mano. (Viene richiesta la controprova.) Chi non lo approva alzi la mano.

(È approvato)

Metto in votazione il comma 13. Chi lo approva alzi la mano. (Viene richiesta la controprova.) Chi non lo approva alzi la mano.

(Non è approvato)

Emendamento numero 9. C'è un invito al ritiro, è ritirato.

Emendamento numero 63, c'è un invito al ritiro, è ritirato.

Emendamento numero 8, c'è un invito al ritiro.

Ha domandato di parlare la consigliera Annalisa Mele per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

MELE ANNALISA (LEGA). Io mi rivolgo adesso a tutta l'Aula perché stiamo vedendo delle risorse che sono destinate per scopi veramente importanti in un periodo così particolare, però vorrei che l'Aula avesse un attimo di attenzione su questo, lo vogliamo chiamare un atto puntuale diciamo, che è indirizzato finalmente per riuscire ad acquistare un casco chemioterapico, le risorse sono 8000 euro, ne hanno già raccolto 38.000 euro, un casco chemioterapico che è importantissimo per le donne che fanno chemioterapia e che praticamente riesce a ridurre la perdita dei capelli. Ora se diciamo no anche a questo, va bene, io lo posso anche ritirare, però pensiamoci signori.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Valter Piscedda per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

PISCEDDA VALTER (PD). Tempo scaduto perché avevo prenotato prima della soppressione dell'articolo 14, ma volevo semplicemente dire questo all'assessore Zedda, ne avevamo già parlato, stiamo parlando delle regole di accreditamento degli enti di formazione professionale macro tipologia A, purtroppo non essendoci stati bandi nel 2020 nessuno degli enti può rispettare i requisiti che servono per partecipare ai bandi, ipotizzando anche che nel '21 escano i bandi, quegli enti non possono partecipare, perché non sono riusciti a prendere questo requisito.

Quindi lei mi aveva detto in tempi non sospetti che ne avremmo riparlato in seguito, son passati già sei mesi, le richiedo se può dire due parole in merito.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare la consigliera Desirè Manca per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

MANCA DESIRE' (M5S). Intervengo proprio sull'emendamento numero 8 dove non solo condivido pienamente quanto dichiarato dalla collega Mele, ma io le pongo una domanda, collega, non solo il nostro Gruppo lo condivide, abbiamo anche presentato un anno fa, un anno fa, vada a riguardarlo, una mozione dove chiedevamo proprio l'utilizzo dei caschi chemioterapici, l'abbiamo fatto con un'azione concreta presentando una mozione, però le pongo una domanda. Secondo lei, collega, il casco chemioterapico serve ad Oristano o serve presso tutti gli ospedali della Sardegna?

E allora visto che serve verso tutti gli ospedali della Sardegna, se lei riesce ad estendere questa misura a tutti gli ospedali della Sardegna, ci trova a fianco, non fosse peraltro che noi abbiamo, ripeto, presentato una mozione un anno fa che non è neanche arrivata in Consiglio regionale. Quindi a noi ci trova assolutamente d'accordo, ma non credo e non vedo il motivo per il quale un acquisto di un casco, solo ed esclusivamente ad Oristano, noi chiediamo che questo acquisto possa essere effettuato ad Oristano, ad Olbia, a Sassari, a Cagliari, a Nuoro e a tutti gli ospedali perché ovviamente le persone che fanno la chemioterapia non devono avere appartenenza territoriale.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Francesco Agus per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

AGUS FRANCESCO (Progressisti). Presidente, entrare nel merito è complicato perché ci eravamo detti di non entrare nel merito. L'idea che stiamo dando all'esterno è di un mondo fuori da questo Consiglio strapieno di priorità evidenti e gravi, come quella segnalata da questo emendamento, e da un Consiglio sordo e muto e privo di idee. Noi avremmo presentato politiche importanti quanto queste, non l'abbiamo fatto semplicemente perché presentare oggi 3, 4, 500 emendamenti avrebbe ritardato oltre misura, oltre la scadenza, l'approvazione invece di misure che l'abbiamo detto in apertura condividiamo. Oggi l'esigenza è supportare le povertà, supportare le imprese, e dare un segnale concreto immediatamente esecutivo alle popolazioni vittime della tremenda calamità avvenuta qualche giorno fa. Ebbene, se la discussione diventa invece una discussione su le politiche di bilancio che vorremmo noi sin da subito annunciamo la presentazione di emendamenti agli emendamenti, quindi chiediamo che si sospenda la seduta, che si rimandi il prossimo articolo a domani e si possono presentare gli emendamenti agli emendamenti. Anche perché crediamo che non sia giusto, anche semplicemente essere messi nella condizione di dover votare contro una politica positiva, noi non vogliamo votare contro, non vogliamo nemmeno che appaia che non si condividono delle politiche, perché ci sono emendamenti anche nel prossimo articolo che avremmo voluto presentare che in un momento normale avremmo presentato sicuramente, che non stiamo presentando semplicemente perché abbiamo rispetto degli accordi e della situazione esterna a quest'Aula. Quindi io chiedo alla maggioranza sommessamente, e alla Giunta che può garantire su questo, che non si mettano le persone che hanno dimostrato in questa fase grandissima responsabilità di fronte…

PRESIDENTE. Io no non metto in votazione questo emendamento, lo mettiamo alla fine, procediamo.

(Interruzioni)

È ritirato? È ritirato!

L'emendamento numero 11 è ritirato.

Metto in votazione l'emendamento numero 39. Chi lo approva alzi la mano. Chi non lo approva alzi la mano.

(È approvato)

Sono ritirati gli emendamenti numero 2, 3, 4, 6 e 64.

Emendamento numero 34, rimesso all'Aula.

Ha domandato di parlare il consigliere Giorgio Oppi per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

OPPI GIORGIO (UDC Cambiamo). Ma questa è una strana vicenda, c'è una proposta della Giunta, per l'emendamento numero 34, e devo dire che noi abbiamo chiesto in fase dei lavori in Commissione che si facesse un'indagine, e quindi di farci sapere qual è la situazione. Io che sono stato la prima volta a favore, poi sono stato contrario anche alla proposta fatta dall'amico Lai eccetera su un emendamento, e che ero contrario, sulla base della documentazione che ci ha fornito la Giunta regionale, e che dice praticamente che c'era un formale impegno col prefetto e con la Giunta regionale se avessero adempiuto a una serie di provvedimenti per cui alla fine sarebbe stato dato questo milione, siccome si è adempiuto, ci sono i documenti presentati praticamente dalla Giunta regionale, non vedo perché non deve essere dato, visto che loro hanno anticipato sulla base di indicazioni precise. E quando si prendono impegni vanno mantenuti. Per cui io sono favorevole a che questo emendamento venga approvato.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare la consigliera Desirè Alma Manca per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

MANCA DESIRÈ ALMA (M5S). Presidente, allora, l'ho dichiarato da subito, l'ho dichiarato proprio parlando di questo disegno di legge. Io volevo chiedere, e ribadisco la nostra richiesta nel chiedere con quali criteri vengono scelti alcuni comuni, alcune fondazioni, alcune RSA, alcuni comitati. Volevo chiedere all'Assessore in questo caso, noi parliamo di un intervento ben preciso a carattere d'urgenza, ricordiamo qual è la ratio di questo disegno di legge: interventi ben precisi, delineati, per affrontare l'emergenza Covid è l'emergenza economica dovuta alla pandemia. E allora, Assessore, lei mi deve spiegare con quale criterio la Giunta regionale, per cui anche lei Assessore, presenta questo emendamento in cui sceglie di salvare e di destinare più di un milione di euro per l'RSA di Iglesias. Assessore perché inglese Iglesias? Collega, chiedo scusa, va bene non è RSA e allora è Casa Serena, mi sono espressa male, Casa Serena di Iglesias. Allora, Assessore, io le faccio tanti esempi che riguardano diverse altre strutture presenti in tutta la Regione Sardegna, tutta la Regione Sardegna, e non riesco a capire Assessore perché decidete di…

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Michele Ennas per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

ENNAS MICHELE (LEGA). Non ho colto l'ultima parte dell'intervento della collega, però io dovrei ripetere le parole dell'onorevole Oppi perché di fatto l'iter che lui ha descritto è esattamente quello che è avvenuto. Abbiamo ricevuto nel testo della Giunta una proposta che non abbiamo ritenuto soddisfacente, o meglio non corrispondeva a quello che realmente stava avvenendo e anche a quelle che erano gli impegni e la volontà che avevamo espresso come giunta in questo caso guidata dall'assessore Fasolino, però è fuori discussione il fatto che nell'attuale relazione c'è esattamente il racconto di come sono andate le cose, e come giustamente ha fatto notare l'onorevole Oppi, e quello che ha detto anche l'assessore Fasolino, quando si prende un impegno occorre rispettarlo. Il Comune ha anticipato proprio per evitare il fatto che potesse crearsi una situazione di disagio, consapevole così come c'è scritto di dover andare alla chiusura della struttura, ha anticipato una serie di risorse che chiaramente sono andate a intaccare le risorse a disposizione della comunità di Iglesias, e questo è corretto dare un ristoro, che tra l'altro è anche quantificato all'interno della relazione. Per questo io parlo a titolo personale, il mio voto sarà favorevole a questo emendamento.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Massimo Zedda per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

ZEDDA MASSIMO (Progressisti). Presidente, non intervengo oltre su questa vicenda, nel senso che poi come è stato chiesto è stato fatto ciò che da tanti anni era atteso circa la vicenda da portare a conclusione su Casa Serena, e devo dire il vero c'ha indotto in errore anche il fatto che in Commissione, come ha detto bene l'onorevole Oppi, alcuni provenienti dal territorio, nostri colleghi ci hanno detto che niente era stato fatto, e quindi lì ritorniamo al dubbio amletico che veniva posto sempre da quel Gruppo la scorsa volta: parafrasando Shakespeare e Amleto, essere o non essere, sono loro il problema.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Eugenio Lai per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

LAI EUGENIO (LEU). Per annunciare il voto a favore e per dire che questo non è il caso di un intervento puntuale come abbiamo assistito in altre occasioni, è la chiusura di un percorso e anche degli impegni che si sono assunti davanti a un Prefetto, quindi anche per una questione di ordine pubblico e per rispetto anche di tutti quegli anziani che ci sono ricoverati, che non potevano essere lasciati così, nella strada senza nessun tipo di cura, e una questione anche di rispetto nei confronti della comunità di Iglesias ma anche della sua Amministrazione, che, con un percorso positivo, sta portando a termine anche le procedure e gli impegni per cui aveva chiesto quell'incontro in Prefettura. Oltretutto è stata anche argomento già di dibattito all'interno di questo Consiglio regionale, e oggi, grazie anche a una chiarezza che c'è stata, si può andare a votare un intervento che mette al sicuro i bilanci di Casa serena e non solo.

CIUSA MICHELE (M5S). Chiedo la votazione nominale su questo emendamento.

Votazione nominale

PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, dell'emendamento numero 34.

(Segue la votazione)

Risultato della votazione

PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:

(Il Consiglio approva).

Passiamo all'emendamento numero 35.

Ha domandato di parlare il consigliere Antonello Peru per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

PERU ANTONELLO (UDC-Cambiamo). Se l'Aula me lo consente vorrei presentare un emendamento orale in riferimento al contributo stralciato di 150 mila euro, e mi riferisco alla Comunità Mondo X di padre Morittu, che la Commissione sanità aveva all'unanimità (quindi non aveva assolutamente paternità questo emendamento) aveva approvato in quanto la Finanziaria precedente, essendo una finanziaria tecnica, non aveva inserito i 150 storici. Il contributo è quello che serve per la realizzazione del programma di inclusione sociale, l'unica comunità in Sardegna che include malati di AIDS, quindi chiediamo se l'emendamento può essere ripristinato perché, come dicevo prima, non avevano paternità, era un atto dovuto ed era stato all'unanimità approvato dalla Commissione sanità nel provvedimento 127.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare l'Assessore della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio. Ne ha facoltà.

FASOLINO GIUSEPPE, Assessore tecnico della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio. Grazie, onorevole Peru. La Commissione all'unanimità aveva fatto questa richiesta e abbiamo deciso di prendere l'impegno in finanziaria da parte della Giunta, perché adesso veniva male rientrare in merito a queste scelte perché ce ne sarebbero state diverse, a allora l'abbiamo fattoproprio per accelerare i tempi dell'approvazione di questo DL.

PRESIDENTE. Poiché nessun altro ha domandato di parlare sull'emendamento numero 35, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano. (Viene richiesta la controprova.) Chi non lo approva alzi la mano.

(È approvato)

Passiamo all'esame dell'articolo 6. All'articolo 6 sono stati presentati degli emendamenti.

Per esprimere il parere sugli emendamenti, ha facoltà di parlare il consigliere Valerio De Giorgi, relatore di maggioranza.

DE GIORGI VALERIO (MISTO), relatore di maggioranza. Il parere è favorevole sugli emendamenti numero 52, 53 e 20; sull'emendamento 49 ci si rimette all'Aula… il 20 è uguale al 49. Sull'emendamento numero 22 c'è un invito al ritiro. Il parere è favorevole sull'emendamento numero 25, mentre sull'emendamento numero 5 c'è un invito al ritiro.

PRESIDENTE. Per esprimere il parere della Giunta sugli emendamenti, ha facoltà di parlare l'Assessore della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio.

FASOLINO GIUSEPPE, Assessore tecnico della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio. Per comunicare che l'emendamento 53 è fatto proprio alla Giunta e che dovremmo presentare come Giunta un emendamento orale all'articolo 6, ne dò lettura: "È autorizzata per ciascuno degli anni 2020, 2021 e 2022 la spesa di euro 1.900.000 per interventi di edilizia relativa alla messa in sicurezza degli edifici scolastici, il relativo programma di spesa è approvato dalla Giunta regionale su proposta dell'Assessore alla pubblica istruzione, beni culturali, informazione, spettacolo e sport. Ai relativi oneri si fa fronte mediante pari riduzione dell'autorizzazione di spesa di cui all'articolo 16, comma 2 della legge regionale 22 del 2020".

C'è anche un secondo emendamento orale: "Disposizioni in materia di pubblica istruzione, beni culturali, sport, spettacolo e turismo. A favore degli enti locali è autorizzata per il 2020 la spesa di euro 1 milione e mezzo per l'impiantistica sportiva e le relative attrezzature, il relativo programma di spesa approvato dalla Giunta regionale su proposta dell'Assessore alla pubblica istruzione, beni culturali, informazione, sport e spettacolo".

PRESIDENTE. È iscritto a parlare il consigliere Valter Piscedda. Ne ha facoltà.

PISCEDDA VALTER (PD). È sempre la solita storia, per questo invito al ritiro che mi fa il Presidente rispetto all'emendamento 5. Il Governo lo sta facendo, voi lo state facendo, tutti stiamo prorogando date di scadenza perché alcuni soggetti non sono riusciti a fare quello che dovevano fare nell'anno in corso perché sono stati costretti a chiudere, questo emendamento puntava proprio a quello, quella norma serviva per consentire di rinviare di un anno la scadenza di un intervento programmato nella famosa quarta variazione, mi state invitando al ritiro, io lo ritiro però non è giusto. Non stiamo chiedendo soldi, non si stanno chiedendo soldi a chicchessia, si sta dicendo che chi doveva fare determinate cose entro una certa data, cioè il 31 dicembre di quest'anno, ovviamente non ha fatto a tempo come tutti gli altri che sono stati colpiti da questo accidenti di virus, e si stava chiedendo la proroga di un anno, tutto lì. Lei mi dice che lo devo ritirare: perché?

PRESIDENTE. È iscritto a parlare il consigliere Massimo Zedda. Ne ha facoltà.

ZEDDA MASSIMO (Progressisti). Ho depositato alcuni emendamenti, uno di fatto era sulla falsariga di un emendamento che era stato proposto dalla Giunta o meglio annunciato dall'assessore Fasolino quindi su quello se è confermato il capitolo, cioè il fatto che non avendo l'emendamento davanti in relazione al fatto che sia stato presentato un emendamento orale, se è confermato l'aspetto che abbiamo proposto con un nostro emendamento, cioè che stiamo prendendo le risorse dal Tour sport, capitolo Tour sport! Così saniamo una vicenda, almeno per una parte, di non spreco di danaro pubblico. E lo recuperiamo a favore dell'edilizia scolastica, che mi sembrerebbe molto più opportuno, perché l'edilizia scolastica esiste, ci sono i banchi, in alcuni casi bambine e bambini, purtroppo oggi non in presenza, mentre a quanto pare quella tour sport: boh non si sa l'esistenza di progetti o meno. Le scuole esistono qualcos'altro no, è preferibile dare forse i soldi pubblici o qualcosa che esiste. L'altro aspetto, Presidente, che avevo presentato un emendamento circa un intervento sul Teatro di Sardegna, teatro di Paulilatino, volevo semplicemente sapere se erano stati recepiti perché altrimenti tramite il Capogruppo chiederemo la votazione per parti dell'articolo 6 comma per comma, grazie.

PRESIDENTE. È iscritta a parlare la consigliera Laura Caddeo. Ne ha facoltà.

CADDEO LAURA (Progressisti). Sì sulla scia anche di quello che ha detto l'onorevole Zedda per ribadire quello che poi ho detto nell'intervento sulla discussione generale, e cioè la forte preoccupazione, oltre che delusione, per il trattamento che la scuola, e sottolineo, gli aspetti che possono coinvolgere la Regione, certamente non quelli che sono di competenza statale, ma che la scuola venga così platealmente trascurata. Mi fa piacere sentire gli emendamenti che sono volti a promuovere sempre meglio e sempre di più lo sport e ne sono veramente contenta, però sarebbe stato un cenno di grande apertura da parte di questa Giunta presentare, proprio come Giunta, un emendamento che potesse portare anche un po' di sostegno alle fatiche che la scuola sta vivendo proprio in questo anno di difficoltà per tutti.

PRESIDENTE. È iscritta a parlare la consigliera Desirè Manca. Ne ha facoltà.

MANCA DESIRÈ (M5S). Grazie Presidente, Assessora, mi spiega gentilmente, le vorrei porre una domanda, allora ribadisco il concetto di questo disegno di legge, un intervento a carattere d'urgenza per il periodo del covid e allora, Assessore, e vado subito al dunque, con quale criterio si sceglie di togliere una richiesta di finanziamento, quindi un fondo, che interviene puntualmente su un fatto gravissimo in questo caso che riguarda la mia città. Sassari in questo momento è divisa in due parti, perché c'è una parte della città che sta sprofondando, sprofondando e che è a tutti gli effetti un pericolo per tutti i cittadini sassaresi; 130.000 cittadini. E allora Assessore le faccio questa domanda: si interviene togliendo quella parte però si decide di destinare, guardi se lei mi fa già così io mi taccio, mi taccio, però su questo allora non faccio l'esempio. Però volevo chiederle questo intervento di 1 milione e 300 mila, 1 milione e 300 mila a favore del Teatro di Sardegna Società Cooperativa arl quindi anche qua c'è un intervento ben preciso su una società ben precisa, che è stata scelta, delineata rispetto a tante altre per l'acquisto del teatro di Paulilatino. Io voglio bene a tutti a anche all'onorevole Gallus, che rappresenta Paulilatino ci mancherebbe altro, ma quante città, quanti Paesi e quanti veramente azioni tutti i sindaci ci chiedono intervento, un intervento per salvaguardare non so gli archivi storici, non so le strade, le piazze, guardi mettiamoci tutto dentro, ma perché si sceglie di optare ogni volta per salvare, per salvare, e guardi mi trova assolutamente d'accordo quando lei parla di intervento per salvaguardare tutti i posti di lavoro, tutti i posti di lavoro che non sono concentrati tutti a Paulilatino, ma si possono suddividere in tutta la Sardegna, ma perché sempre solo questo teatro di Paulilatino ce lo spieghi Assessore, perché sembra che il mondo sia concentrato lì.

PRESIDENTE. È iscritto a parlare il consigliere Francesco Agus. Ne ha facoltà.

AGUS FRANCESCO (Progressisti). Grazie Presidente, in questo articolo spicca quello che non c'è, avrei detto prima dell'emendamento presentato dalla Giunta, emendamento orale dell'assessore Biancareddu, che in questo articolo a spiccare, almeno nel testo presentato dalla Giunta, era l'assenza degli interventi di edilizia scolastica. Tutti noi conosciamo il problema, tutti noi conosciamo l'urgenza, tutti noi abbiamo visto come era impossibile accettare un testo che non comprendesse il tema. Poi aggiungo spicca anche il fatto che un tema come lo spettacolo dal vivo definanziato nell'ultima Finanziaria, in quella finanziaria approvata in mezz'ora, perché l'Aula era riunita in una fase oltremodo emergenziale, sì accettò anche che alcune poste fossero definanziate, si accettò noi non abbiamo votato quella legge però abbiamo visto che alcune poste sono state definanziate. Una riguarda lo spettacolo dal vivo, l'articolo 56 che sostiene, attraverso quegli stanziamenti non dei dopo lavoro o delle associazioni rionali che nel tempo libero operano in virtù della loro voglia di magari darsi da fare per il proprio quartiere, parliamo di imprese, di aziende che danno lavoro che fanno della cultura un modo per tener vivo un territorio e per dare occupazione, a volte stabile nel tempo, alle persone che di cultura vivono. Ecco sapere che in un assestamento come questo dove si è scelta la strada di accorpare in macrovoci, di privilegiare gli stanziamenti per tutti e non quelli per pochi, vedere un articolo in cui si fa l'esatto contrario, è una contraddizione in termini, perché al capitolo che sostiene lo spettacolo manca oltre 1 milione. Io non entro nel merito lo si farà dopo degli stanziamenti di cui al comma 5, rileva il fatto che scritto così non è l'impugnazione a farmi paura, sono normative comunitarie in materia di aiuti di Stato, perché quando si stanziano a favore di società private cifre così ingenti dobbiamo renderci conto che le normative comunitarie mettono dei paletti e questo è oltre i paletti. E poi ritengo che su temi come questo le istruttorie anche in Commissione nobiliti il ruolo del Consiglio, svilisce il ruolo del Consiglio invece trattare il Consiglio regionale come un passacarte che leggendo delle parole che credo pochi di noi conoscano, cioè delle parole e dei concetti, qui si parla di titoli, di progetti, di una finalità e io credo che un tema come questo avrebbe meritato, e meriterebbe perché io sono per spostarlo all'anno prossimo, a spostare il ragionamento all'anno prossimo, ben altro ragionamento. L'altro tema riguarda l'emendamento numero 22, ora è vero che è una rimodulazione, ma è una rimodulazione di un emendamento su cui quest'Aula si spaccò, parliamo dell'emendamento approvato durante la discussione del salva imprese, quello che ha citato il collega Zedda, che il giorno dopo l'approvazione è stato disconosciuto da quelli che l'hanno proposto, da quelli che l'hanno approvato. Ebbene quell'emendamento aveva due parti: la prima è quella che è finita sui giornali e che il giorno dopo ha fatto dire a tutti di non essere a conoscenza del contenuto del testo votato, la seconda parte è quella che si cerca di correggere col comma 22. Sul "22" io non ho capito quale sia il parere, qualora il parere fosse positivo io ricordo a tutti che il "22" va a modificare un articolo che in teoria dovrebbe già aver corso di attività, cioè dubito che tutte queste cose si possano fare dal 30 novembre al 31 dicembre, probabilmente si parla di attività già svolte e si parla di attività già svolte sulla base di un piano che in teoria dovrebbe essere conosciuto. Sia chiaro, su quel piano è stato fatto un accesso agli atti, così lo sappiamo oggi e non lo sappiamo da terzi. Per cui io chiedo che in questa fase, quando si parla di risorse pubbliche, sempre, ma ancora di più in questa fase e ancora di più nella situazione emergenziale in cui stiamo discutendo il bilancio…

PRESIDENTE. Onorevole Agus, c'è un invito al ritiro per quanto riguarda l'emendamento da lei citato.

Metto in votazione l'emendamento numero 52. Chi lo approva alzi la mano. (Viene richiesta la controprova.) Chi non lo approva alzi la mano.

(È approvato)

Metto in votazione il testo dell'articolo. Chi lo approva alzi la mano. (Viene richiesta la controprova.) Chi non lo approva alzi la mano.

(È approvato)

Metto in votazione l'emendamento numero 53. Chi lo approva alzi la mano. (Viene richiesta la controprova.) Chi non lo approva alzi la mano.

(È approvato)

L'emendamento numero 53 è stato fatto proprio dalla Giunta, è stato votato favorevolmente.

Metto in votazione l'emendamento numero 20, che è uguale al numero 49. Chi lo approva alzi la mano. (Viene richiesta la controprova.) Chi non lo approva alzi la mano.

(È approvato)

Emendamento numero 22. Assessore, sull'emendamento numero 22 c'è un invito al ritiro. Assessore, è ritirato? È ritirato.

Metto in votazione l'emendamento numero 26. Chi lo approva alzi la mano. (Viene richiesta la controprova.) Chi non lo approva alzi la mano.

(È approvato)

Emendamento numero 5, invito al ritiro. Onorevole Piscedda, ritirato?

Ha domandato di parlare il consigliere Massimo Zedda per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

ZEDDA MASSIMO (Progressisti). Grazie, Presidente. Ho posto prima della discussione della votazione dell'articolo due temi. Un tema era relativo alla risposta sulla permanenza o meno dell'emendamento che ho presentato sul Teatro di Sardegna, teatro di Paulilatino. Il secondo quesito era relativo al fatto che se questo non fosse stato possibile, cioè votare l'emendamento, la votazione per parti, e annunciato dal Capogruppo il voto segreto, sui diversi commi dell'articolo, però se non viene sciolto il nodo iniziale non si può definire la fase successiva. Io attendo la risposta…

PRESIDENTE. L'articolo è stato già votato, onorevole Zedda?

ZEDDA MASSIMO (Progressisti). Io lo so che voi siete andati spediti, il tema è che sull'ordine dei lavori in precedenza ho posto due questioni, l'emendamento che ho presentato c'è, esiste?

PRESIDENTE. No perché è fuori termine.

ZEDDA MASSIMO (Progressisti). Non era fuori termine.

PRESIDENTE. Sì, era fuori termine. Onorevole Zedda, guardi, io non faccio nulla che non sia supportato dal parere del Segretario. Quindi, era fuori termine e la prego veramente di evitare di dire il contrario perché non ho nessun interesse a dire cose che non sono. Sarebbe un fatto gravissimo se affermassi delle cose che non sono, perché sarebbe una mancanza di rispetto all'Aula che non mi ascrivo, anzi.

ZEDDA MASSIMO (Progressisti). Due sono i temi, Presidente. Sono arrivato in Aula e solitamente sono sempre puntuale e ho chiesto di poter depositare un emendamento. Mi è stato detto un'ora prima del passaggio agli articoli, ho controllato il Regolamento, l'emendamento all'emendamento può essere presentato un'ora prima, non mi interessa. Nel senso che il tema vero è chi ha scritto il Regolamento a suo tempo che ha lasciato tante e tali lacune per cui si presta ad interpretazioni di ogni genere e tipo, però serve e aiuta a capirci per il futuro. Nel Regolamento c'è scritto che è possibile presentare l'emendamento all'emendamento un'ora prima dell'inizio della seduta. Cosa si intende, ho chiesto agli Uffici, per un'ora prima dell'inizio della seduta? Se noi stessimo alla convocazione delle sedute di fatto si dovrebbe, tenendo conto che sono due sedute distinte, tanto che abbiamo dovuto firmare nuovamente di sera, l'orario sarebbe le 16 e 30. Quindi avrei dovuto presentare l'emendamento alle 15 e 30, un'ora prima dell'inizio della seduta per presentare emendamenti agli emendamenti. Siccome la seduta è iniziata alle 6 inoltrate, il tema è che se invece si tiene conto dell'inizio reale della seduta, così parrebbe da Regolamento, si può presentare un'ora prima, poi sta alla fortuna del temporale, dei ritardi arrivare fino a un'ora dopo, ma lasciamo perdere anche questo. Il tema è che se non è accettato quell'emendamento, e questa era la domanda, non era "dovete accettarlo", lo avete accolto o non lo avete accolto, nell'equivoco temporale diciamo, no, la mia domanda non era "lo dovete accogliere", e si fa un torto all'Aula, la domanda è: "Lo avete accolto o non lo avete accolto?". Nel caso in cui non lo abbiate accolto è chiaro che avremmo chiesto la votazione per parti e l'avevo annunciato, in modo tale da intervenire su un comma ben preciso in modo tale da eliminarlo; nel caso in cui fosse stato accolto l'emendamento, sarebbe stato inutile votare per parti perché speravo nella possibilità di avere un voto favorevole. Vi dico anche perché così risolviamo il problema per non avere tour sport 2, vi aiuto. Voi avete dato dei soldi al Comune di Paulilatino per acquistare da un privato un teatro. Vi avevamo detto all'epoca che forse non era possibile farlo, tanto è vero che sono rimasti in capo e in pancia al Comune di Paulilatino, che ora vorrebbe restituirli con questo provvedimento dove voi date sempre soldi pubblici a un altro teatro privato per acquistare da un privato un teatro a Paulilatino. Un capolavoro! Suggerirei di lasciare agli atti questa procedura a futura memoria di altre Aule, perché io voglio proprio vedere il dirigente della cultura e spettacolo che darà dei soldi al Teatro di Sardegna, non si capisce per quale motivo, dopodiché quello acquisterà un teatro a Paulilatino motivandolo col diventare teatro nazionale. Guardate che hanno bloccato anche i fondi FUS quest'anno perché spettacoli non ce ne sono. Vi rendete conto di dove state andando a parare? Di teatro nazionale da noi come teatri di quel livello c'è sono la Fondazione Teatro Lirico, e un tentativo di far riconoscere il Verdi di Sassari, ma non rientra nell'ambito del FUS, almeno sulle fondazioni lirico-sinfoniche, ma come teatro. Dopodiché, io sono d'accordissimo per salvare il teatro di Paulilatino, per aiutare il Verdi, per aiutare il teatro di Oristano, per aiutare il Teatro delle Saline, per aiutare il sistema teatrale sardo. Si faccia un capitolo, si diano soldi ai teatri sardi…

PRESIDENTE. Grazie, onorevole Zedda. L'articolo 6 è stato votato, per quanto riguarda la questione del teatro di Paulilatino, quindi questo è uno, per quanto riguarda invece l'altra questione è stato presentata da parte dell'Assessore un emendamento aggiuntivo, che ha già spiegato ma che se ci fosse necessità invito a rispiegare, però che mette diciamo soluzione alla questione che è stata posta.

Emendamento numero 25. Chi lo approva alzi la mano. (Viene richiesta la controprova.) Chi non lo approva alzi la mano.

(È approvato)

Ora abbiamo un emendamento orale.

PRESIDENTE. Ha facoltà di parlare, per la Giunta, l'Assessore della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio.

FASOLINO GIUSEPPE, Assessore della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio. Allora, dopo "2019", "a valere sulle risorse già stanziate e impegnate nell'esercizio finanziario 2020 (…) competenze nella missione 07, Programma 01, Titolo 1, esclusivamente relative al bando 2020 della legge regionale numero 7 del 1955, vengono utilizzate manifestazioni e iniziative di grande interesse turistico, anche al di fuori del territorio regionale".

PRESIDENTE. Il testo dell'emendamento orale, Assessore, potrebbe darlo alla Presidenza per cortesia? Scusi, Assessore, guardi, il comma 25 è stato approvato così come è stato presentato, mi dispiace ma queste rincorse… ci svegliamo prima. Quindi è così com'è, come l'abbiamo approvato, senza emendamento orale. Gli altri due emendamenti orali, prego, assessore Fasolino, li illustri. Se vuole li leggo io, Assessore.

FASOLINO GIUSEPPE, Assessore della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio. Sì, grazie.

PRESIDENTE. "È autorizzata, per ciascuno degli anni 2020-2021-2022 la spesa di euro 1 milione 900 mila, per interventi edilizi relativi alla messa in sicurezza degli edifici scolastici. Il relativo programma di spesa è approvato dalla Giunta regionale su proposta dell'Assessore della Pubblica istruzione, beni culturali, informazione, spettacolo e sport. Ai relativi oneri si fa fronte mediante pari riduzione dell'autorizzazione di spesa di cui all'articolo 16 comma 2 della legge regionale 22/2020, che conseguentemente viene abrogata". Questo è l'emendamento aggiuntivo.

Chi lo approva alzi la mano. (Viene richiesta la controprova.) Chi non lo approva alzi la mano.

(È approvato)

L'altro emendamento aggiuntivo, sempre all'articolo 6; "A favore degli enti locali è autorizzata per il 2020 la spesa di euro 1 milione e mezzo per l'impiantistica sportiva e le relative attrezzature. Il relativo programma di spesa è approvato dalla Giunta regionale su proposta dell'Assessore della pubblica istruzione, beni culturali, informazione, spettacolo e sport. Missione 6, programma 1, Titolo secondo".

Chi lo approva alzi la mano. (Viene richiesta la controprova.) Chi non lo approva alzi la mano.

(È approvato)

Passiamo all'esame dell'articolo 7. All'articolo 7 sono stati presentati degli emendamenti.

Per esprimere il parere sugli emendamenti ha facoltà di parlare il consigliere Valerio De Giorgi, relatore di maggioranza.

DE GIORGI VALERIO (MISTO), relatore di maggioranza. Articolo 7; emendamento 21 favorevole, emendamento 23 rinviato all'Aula, 24 favorevole, 29 favorevole, 30 favorevole. Emendamento 12 inammissibile, emendamento 14 favorevole, emendamento 17 invito al ritiro, emendamento 18 favorevole, 27 uguale al 55 favorevole, 28 favorevole, 50 favorevole, 51 favorevole, 57 favorevole, 58 favorevole, emendamento numero 59 rinviato all'Aula, emendamento 16 rinviato all'Aula, emendamento numero 19 favorevole.

PRESIDENTE. Per esprimere il parere della Giunta ha facoltà di parlare l'Assessore della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio.

FASOLINO GIUSEPPE, Assessore della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio. Conforme e in più ci sono tre emendamenti orali, li leggo all'Aula. Un emendamento orale è riferito al comma 7 dell'articolo 7, è aggiunto il seguente capoverso: "La spesa di euro 1 milione 100 a favore del Comune di Sassari per interventi urgenti di messa in sicurezza e ripristino della strada di viale Trento". Copertura finanziaria in aumento, missione 8, poi la comunico. Un altro emendamento; articolo 7, comma 17, "l'Amministrazione regionale è autorizzata ad erogare contributi nei limiti di stanziamento di bilancio a favore dell'Associazione Nazionale Bonifiche Italiane, AMBI Sardegna, per rafforzare la struttura finalizzata a svolgere attività di coordinamento dei Consorzi di bonifica associati, la Giunta regionale, su proposta dell'Assessore all'agricoltura e riforma agropastorale, in termini di criteri e modalità dell'erogazione dei contributi per l'anno 2020 è autorizzata la spesa di 200 mila". Poi ce n'è un altro, invece; dopo il comma 7 è inserito il seguente: "Per le finalità di cui all'articolo 5, comma 4, della legge regionale 5 novembre 2018/40 è autorizzata per l'anno 2020 l'ulteriore spesa non di 1 milione e mezzo, ma di 3 milioni e mezzo", che sarebbe il fondo che abbiamo inserito per i comuni che hanno difficoltà di bilancio legati agli espropri, invece di fare interventi puntuali si incrementa il fondo e poi ci sarà tutta la procedura per vedere quali sono effettivamente i comuni che hanno necessità. Questi sono i tre emendamenti.

PRESIDENTE. È aperta la discussione.

È iscritto a parlare il consigliere Giuseppe Meloni. Ne ha facoltà.

MELONI GIUSEPPE (PD). Grazie, Presidente. Intervengo sull'articolo 7 che recita: "Disposizioni in materia di lavoro, enti locali, agricoltura, tutela del territorio e ambiente, opere di interesse regionale", per parlare in particolare degli articoli 50 e 51 che riguardano la questione Bitti e i luoghi colpiti dall'alluvione di sabato scorso. Anzitutto anch'io mi unisco al cordoglio di tutta l'Aula rispetto alle vittime, ai loro familiari, a tutta la cittadinanza di Bitti e a tutti coloro che sono stati colpiti dagli eventi alluvionali. Stamattina, mentre all'alba partivo per Cagliari, ripensavo a ciò che avevo visto proprio con i miei occhi ieri a Bitti e riflettevo sulle dichiarazioni del presidente Solinas, mi dispiace che non sia in aula e che non sia presente adesso nemmeno l'assessore Lampis, non lo vedo, ma so che seguono i lavori e quindi vi chiedo di riferirgli quanto sto per dire.

LAI EUGENIO (LEU). L'assessore Lampis è lì, vedi?

MELONI GIUSEPPE (PD). Ah, non lo vedevo, va bene. Il presidente Solinas ha invitato il Paese, che era il Paese Italia, ovviamente non era il paese Bitti, a chiedersi perché la burocrazia determini che in sette anni non possono essere ancora utilizzate le risorse stanziate nel 2013. In un Paese, quello italiano, di tuttologi, dove gli avvocati vorrebbero sostituirsi ai medici, i commercialisti ai geologi, gli ortopedici agli ingegneri idraulici, dove parecchi a seconda del periodo storico pensano di essere esperti di tutto, in questo 2020 si vedono una marea di virologi, io ammetto di sapere poche cose e tra queste credo di avere almeno presente, in linea generale, cosa sia la burocrazia. Spesso è un tappo che non permette lo svolgimento rapido, o comunque entro i tempi accettabili, dei procedimenti amministrativi e ognuno di noi impegnato nei vari livelli istituzionali, ad iniziare dai legislatori nazionali e regionali debbono con i fatti, e non più solo con le parole, dare un contributo affinché ci possa essere uno snellimento vero ed efficace dei procedimenti amministrativi. Talvolta, tuttavia, la burocrazia diventa il parafulmine o il rifugio per la politica incapace di risolvere i problemi, o peggio per quella politica che per raggiungere i suoi scopi specifici utilizza la burocrazia per intralciare le procedure al fine, per esempio, di impedire l'esecuzione dei progetti o opere già finanziati. Quindi se il discorso del presidente Solinas è accettabile su Bitti, non è per esempio, a mio modo di vedere, accettabile su Olbia, dove invito il Presidente, la Giunta e la maggioranza a dimostrare il contrario con i fatti, naturalmente per quanto di competenza della Regione. Si intervenga direttamente, io chiedo l'intervento immediato del Presidente, per rimuovere quegli ostacoli che inspiegabilmente impediscono da ormai quasi tre mesi la discussione in quest'Aula di una mozione firmata da oltre 22 consiglieri regionali della quale sono primo firmatario e che è volta a far luce proprio su questo, ossia quella afferente lo stallo che sta interessando da troppo tempo ormai la fase finale delle autorizzazioni regionali riguardanti il piano di mitigazione del rischio idraulico della città di Olbia, interamente finanziato da parecchi anni per 150 milioni di euro che, in assenza di risposte, rischiano di essere persi quantomeno per quanto riguarda la metà di competenza statale. Il presidente Solinas e gli Assessori, in particolare Lampis e Frongia, se non dovessero esercitare immediatamente il loro autorevole ruolo al fine di risolvere questa situazione di stallo allora avremo un caso concreto di pessima burocrazia politica, non solo locale, ma anche regionale, rispetto alla quale è doveroso scagliarsi politicamente contro, in particolare da parte di chi ha le carte in regola per poterlo fare. Io ritengo di averle. Grazie.

PRESIDENTE. È iscritto a parlare il consigliere Massimo Zedda. Ne ha facoltà.

ZEDDA MASSIMO (Progressisti). Grazie Presidente. Per quanto riguarda l'intervento all'articolo 7, e in particolar modo quello che veniva detto sull'intervento relativo agli espropri, condivido che si faccia un intervento generale a favore di tutti i Comuni che hanno delle problematiche di questo tipo, però si tratta di un intervento, quello per il Comune di Lanusei di 500.000 euro, non è credibile che la cifra di 2 milioni possa soddisfare le esigenze di tutti. Si può ragionare in termini di priorità, ma bisognerebbe darci queste priorità. Ora gli espropri non sono tutti uguali. Vi sono vicende che si sono concluse con sentenze passate in giudicato o si rischia di arrivare a sentenza con esborso maggiore di denaro pubblico, quindi una priorità che deve esser data è quella legata al rischio per quanto riguarda le cause. Nel caso del Comune di Lanusei parrebbe, perché poi le cose bisogna approfondirle e verificarle, che ci sia un rischio molto serio. Cioè i proprietari che avrebbero diritto alle risorse in relazione a espropri fatti male, espropri fatti nei decenni passati, hanno acconsentito a una transazione, un arbitrato, un accordo tra le parti…

Presidente, glielo chiede se per qualche minuto, non dico molto perché capisco che sia troppo, per qualche minuto, se possono mandarsi sms invece di urlare?

Quindi una prima questione è, Assessore, in questo caso parrebbe che i proprietari che avrebbero diritto a queste somme siano arrivati ad un accordo col Comune di Lanusei; nel caso in cui il Comune non possa pagare i proprietari ripristinerebbero la richiesta di alcuni milioni di euro, quindi oggi il Comune pagherebbe 500, domani sarebbe costretto a pagare 2 milioni, in più anche gli interessi passivi ulteriori. Ora su questo è necessario e indispensabile che o si ripristini l'intervento precedente o si metta un fondo ma capiente, ma che ci siano queste priorità date dal fatto che se un Comune ha transato, perché c'è un accordo transattivo con dei privati, se quello salta il rischio è che si ripristini quell'episodio di richiesta di ulteriori danni e risarcimenti. Ve lo dico perché poi sono materie complesse, vale come per Casa Serena… bisogna approfondire…

PRESIDENTE. Scusate! A tutto c'è un limite davvero!

ZEDDA MASSIMO (Progressisti). Grazie Presidente. Io penso che sia abbastanza chiaro il concetto, insomma di non arrecare un ulteriore danno alle casse pubbliche con un ritardo. Grazie.

PRESIDENTE. È iscritto a parlare il consigliere Giuseppe Talanas. Ne ha facoltà.

TALANAS GIUSEPPE (FI). Grazie Presidente. Intanto anch'io volevo esprimere vicinanza ai territori colpiti dall'alluvione di questi giorni, con particolare riferimento alla comunità di Bitti, un paese molto vicino a dove abito io, che ha subito anche delle perdite di vita umana. Mi devo congratulare con l'Assessore e col Presidente della Regione anche per la tempestività con cui è stato fatto l'intervento per dare sostegno ai territori colpiti dai fenomeni che si sono verificati nei giorni scorsi. Però devo muovere anche delle critiche perché io penso che con questo assestamento di bilancio si è immiserito il ruolo di noi consiglieri e di tutto il Consiglio regionale, e mi riferisco sia a quelli di maggioranza sia a quelli di opposizione. Io penso che un assestamento di bilancio, così come una finanziaria, devono intervenire sia per esigenze di carattere generale, ma anche per esigenze locali, e la prova provata è che in questo assestamento io ho visto degli emendamenti che in un primo momento sono stati presentati, poi sono stati tolti, poi vengono ripresentati in maniera orale. Quindi quello che voglio dire io è che secondo il mio modesto parere il Consiglio regionale è la massima espressione dell'autonomia regionale, pertanto noi Consiglieri dovremmo, e questo lo dico per le prossime volte, avere l'opportunità di intervenire in maniera locale perché siamo le prime sentinelle dei territori che noi rappresentiamo e pertanto possiamo, attraverso la proposizione di emendamenti, andare ad affrontare quelle che sono le problematiche del territorio.

Diciamo che ho fatto l'intervento all'articolo 7 perché all'interno di questo articolo vedo che ci sono degli interventi giusti e qualificati che vanno, per così dire, a intervenire su singoli territori. In questo assestamento, a parte l'emendamento che è stato fatto per andare ad aiutare quei territori colpiti dall'alluvione, mancano del tutto degli emendamenti a sostegno del Nuorese, mancano degli emendamenti a sostegno delle zone interne, del Goceano, del Marghine e che pertanto mi propongo di formulare nella prossima finanziaria. Io penso che i consiglieri tutti debbano avere l'opportunità di intervenire e di rilevare quelle che sono le criticità dei propri territori.

PRESIDENTE. È iscritto a parlare il consigliere Salvatore Corrias. Ne ha facoltà.

CORRIAS SALVATORE (PD). L'articolo 7, fra le altre, reca disposizioni in materia di enti locali. Io mi unisco alla riflessione già fatta da chi mi ha proceduto, in particolare dal collega Meloni. C'è il comma 11 dell'articolo 7 che richiama un'esperienza di cattiva, cattivissima burocrazia, mi riferisco al dramma che il comune di Villagrande ha vissuto 16 anni orsono nello stesso mese di novembre, assimilabile al dramma che ha vissuto la comunità di Bitti nei giorni scorsi. Comunità per la quale esprimiamo anche noi la massima vicinanza. Bene, al Comune di Villagrande, oggi, dopo sedici anni, dopo che quegli eventi atmosferici sono stati catalogati tra quelli avvenuti tra il 2009 e il 2013, è stato riconosciuto un contributo straordinario dopo 16 anni per spese ammissibili già sostenute e non diversamente ristorate. Io dico che al disastro idrogeologico si accompagna, per una burocrazia cattiva e cattivissima, il rischio di un disastro e di un dissesto finanziario. Il Comune di Villagrande è già in condizioni di bilancio difficoltose e sofferenti, senza questo tipo di ristoro avrebbe veramente rischiato il baratro. Faccio un altro esempio pro domo mea. I Comuni sono quasi tutti dotati di piano di assetto idrogeologico, bene dopo nove anni una zona R 4 della frazione di Santa Maria Navarrese, ha visto un finanziamento di 500.000 euro e ricordo all'aula che le zone R 4 sono quelle ad alto rischio di lesioni gravi e di morti. Io dico, nel caso di Bitti, Cleopatra ci ha insegnato che bisognava intervenire bene e per tempo, bene fa il Governatore a lanciare l'appello che dobbiamo rivolgere a noi, noi non possiamo essere vittime della burocrazia, dobbiamo avere la capacità, se sappiamo fare politica, di domarlo questo mostro che è la burocrazia. Perché ripartiamo assessore Fasolino, ripartiamo dalle cose positive, come lei ha detto illustrando questo disegno di legge, nella misura in cui noi, assessore Fasolino, siamo in grado di contribuire a costruire insieme processi migliori per i nostri cittadini, quelli che non devono soccombere davanti al mare che piove dal cielo. Perché tra il dire e il fare, se noi questa burocrazia non la sappiamo domare, c'è davvero il mare, un mare di disastri, un mare che se non è vinto dalla rapidità degli interventi, dalla rapidità della spesa e quindi da una burocrazia fatta nostra, diventa davvero un mare di morte. Questo non lo vogliamo, io spero che l'impegno che sottoscriviamo e condividiamo di stanziare risorse per le Comunità sofferenti come Bitti, sia un impegno reale, immediato, al quale è necessario dare gambe subito.

PRESIDENTE. È iscritta a parlare la consigliera Desirè Manca. Ne ha facoltà.

MANCA DESIRÈ (M5S). Condivido in pieno l'intervento del collega Talanas, mai stata così d'accordo, è vero, mancano degli emendamenti a favore di tanti territori che appartengono alla Sardegna. Ha ragione il collega, ad esempio il Nuorese, ha detto bene, ma tanti altri, quindi non solo il Nuorese, però, caro collega, c'è un intervento sempre ben preciso a favore di un territorio, di un particolare territorio della Sardegna e allora mi riferisco esattamente all'articolo 7 al comma 5, dove la Regione Sardegna interviene per un milione e mezzo a favore del Consorzio industriale e provinciale di Carbonia Iglesias.

E allora ricordo ai colleghi che ci sono 8 Consorzi industriali provinciali, tra cui quello di Cagliari, tra cui quello di Carbonia Iglesias appunto, tra cui quello di Nuoro, tra cui quello di Sassari, tra cui quello del Nord Est Sardegna Gallura, c'è anche il Medio Campidano Villacidro, c'è anche l'Oristanese e c'è anche l'Ogliastra.

E allora sfido, sfido i colleghi a trovare un consorzio industriale provinciale che non abbia problemi economici, non so, di debiti fuori bilancio, sono tutti così.

E allora, Assessore, perché scegliete sempre, solo ed esclusivamente determinati territori ben delineati della Sardegna? E perché destinate con questo fondo a carattere d'urgenza per l'emergenza Covid solo ed esclusivamente al Consorzio industriale provinciale di Carbonia Iglesias un milione e 100, quando faccio un esempio, nel Consorzio industriale non solo di Sassari, è quello che mi viene in mente ma perché lo conosco, è appartenente al mio territorio, ci sono dei debiti fuori bilancio anche di 3 milioni di euro, Assessore, e allora perché non aiutare tutti gli 8 consorzi industriali provinciali, ma perché sempre solo ed esclusivamente Iglesias, Assessore?

Sull'ordine dei lavori

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Dario Giagoni. Ne ha facoltà.

GIAGONI DARIO (LEGA). Io vedo, come tutti gli altri consiglieri, tanti di quegli emendamenti orali che poi riportano quello che non è stato concordato, né in Capigruppo e né in Commissione. Quindi, se si vuole fare chiarezza per quello che continuamente arriva, chiedo cinque minuti di sospensione per interferire, intercedere anzi con l'Assessore di competenza.

PRESIDENTE. Andiamo avanti per quanto riguarda gli emendamenti già presentati, poi per quanto riguarda gli emendamenti orali vengono votati alla fine, quando arriveremo lì faremo una sospensione.

Continuazione della discussione, approvazione del disegno di legge: Attuazione dell'Accordo quadro del 20 luglio 2020 tra il Governo e le autonomie speciali relativo al ristoro delle minori entrate a seguito dell'emergenza Covid-19 e ulteriori variazioni di bilancio (224/A) e approvazione di ordini del giorno.

PRESIDENTE. È iscritto a parlare il consigliere Giampietro Comandini. Ne ha facoltà.

COMANDINI GIAMPIETRO (PD). Io volevo intervenire su un aspetto importante di questo disegno di legge che poco è stato toccato dai colleghi, ma che reputo qualificante, e chiedo l'aiuto al Vicepresidente della Giunta, onorevole Alessandra Zedda nonché Assessore del lavoro, perché ritengo giusto dare riconoscimento del lavoro fatto quando questo lavoro interessa e riguarda i lavoratori. Probabilmente l'Aula è distratta, però qualcuno ci ascolterà e per quei pochi che ci ascoltano, io credo che sia importante far conoscere che con questo intervento in qualche modo si copre un periodo buio, molto difficile, sofferente, di diversi lavoratori. E parlo dei lavoratori del Porto canale, di Air Italy, di tutti quei lavoratori che in questi mesi e in questi anni, per tutte le vicissitudini che non riguardano la loro capacità lavorativa, la loro competenza, la loro professionalità, ma che riguardano situazioni dovute anche di politica aziendale o di congetture internazionali si trovano oggi senza lavoro, o che rischiano il lavoro. Allora io credo che trovo importante che la Giunta regionale e agli assessori competenti si siano anche avvalsi di fondi europei, di quell'Europa che secondo una parte politica anche di questo Consiglio regionale che adesso è più attenta a fare le pulci all'assessore Fasolino che poverino non concorda con la parte leghista anche quando deve mettere la cravatta, e credo che questo non concordare anche quando mette la cravatta con la parte leghista gli ponga sicuramente problemi di resistenza fisica. Io credo che escludendo quindi alcuni atteggiamenti molto folcloristici, il fatto che la Giunta si stia avvalendo di progettazione europea e di programmi europei per intervenire a favore dei lavoratori sia importante, però Vicepresidente, queste son tutte politiche attive del lavoro, sono politiche importanti ma che riguardano la precarietà, riguardano la temporalità dei lavoratori, non riguardano il futuro più concreto, quello lavorativo che non deve lasciare questi lavoratori sempre nell'incertezza, anno dopo anno, di sapere qual è il loro futuro, quindi di poter continuare a dar da mangiare alla famiglia, il futuro ai propri figli. Quindi io credo che le politiche attive del lavoro vanno bene, vanno benissimo questi interventi che avete messo nel disegno di legge, anzi credo voto che io voterò anche favorevolmente di alcuni interventi, come quelli per quanto riguarda i lavoratori del porto canale, anche con interventi innovativi in confronto a quello che è stato fatto da altri, però quest'Aula, almeno questa parte politica ha bisogno anche di interventi strutturali, sapere a che punto sono queste vertenze. Perché non dobbiamo arrivare soltanto con disegni di legge, articoli, o parlarne anche attraverso esclusivamente attraverso mozioni, tutto attraverso quella che è l'attività ispettiva che ognuno di noi può fare. Noi abbiamo bisogno di conoscere soprattutto per alcune situazioni maggiore partecipazione da parte dell'Esecutivo, so che lei lo fa, lo fa nei tavoli che la riguardano, però nei confronti di alcune vertenze che vanno anche a dinamiche nazionali noi vi possiamo dare un contributo maggiore, in quei tavoli che si discutono vertenze che riguardano il porto canale, i lavoratori AirItaly, tutte quelle partite che anche in questo momento una parte politica, oggi di minoranza in Sardegna, ma che vuole essere parte attiva quando riguardano i lavoratori, io credo che questo sostegno noi ve lo vogliamo dare se voi lo chiedete. Allora, Assessore, vanno bene queste misure, però alziamo l'asticella relativamente a creare lavoro stabile, a chiudere insieme le vertenze importanti che riguardano la Sardegna, a evitare che ci sia l'incertezza per migliaia di lavoratori, perché questo Covid ha messo in evidenza tantissime questioni importanti, però sta calando il buio sulle vertenze industriali della nostra isola, sta nascondendo le vertenze della nostra isola, però non sta nascondendo quelli che sono i disagi, quelle che sono le paure dei lavoratori. Allora, Assessore, vanno benissimo, votiamo a favore…

PRESIDENTE. È iscritto a parlare il consigliere Michele Cera. Ne ha facoltà.

CERA MICHELE (FI). Presidente, sarò velocissimo, solo alcune considerazioni in relazione all'articolo 7, intanto per vedere finalmente la luce e la risoluzione di una situazione legata ai crediti residui vantati dai Consorzi di bonifica nei confronti di ENAS, relativi ai maggiori costi energetici per il sollevamento dell'acqua. Stiamo chiudendo una partita importantissima, una partita pregressa che vede residui relativi addirittura all'anno 2017, per poi proseguire per il 2018-2019 e con questo emendamento stiamo chiudendo anche la situazione relativamente all'annualità 2020. Sono favorevolissimo non fosse altro che ho presentato anche un emendamento fatto proprio dalla Giunta, anzi uguale a quello presentato dalla Giunta, perché il problema interessa in modo particolare anche il Consorzio di bonifica di Oristano che vanta un credito nei confronti di ENAS di oltre 8 milioni e 600.000 euro. Con questo riconoscimento diamo una boccata d'ossigeno ai Consorzi che potranno continuare a programmare le loro attività senza ricorrere all'indebitamento, o meglio alla contrazione di prestiti e di mutui che espone gli stessi enti al pagamento di ulteriori oneri che poi vanno a finire in capo al sistema agricolo. L'auspicio è, signor Assessore e componenti della Giunta, è che si riesca finalmente a partire dall'esercizio 2021 a garantire e dare certezza dei trasferimenti all'ENAS e a sua volta agli stessi Consorzi. Una nota di merito, un altro particolare, sempre relativamente all'articolo 7 invece lo voglio porre in termini ancorché costruttivi, ma in termini di riflessione, e mi riferisco ai dieci milioni di euro in favore del sistema, o meglio in favore dell'agenzia Laore da destinare agli interventi urgenti in favore delle aziende agricole colpite dalla calamità ultima di sabato. Sono assolutamente favorevole, l'ho detto in Commissione e lo ribadisco in Aula, che queste aziende vanno sostenute e aiutate. Ma abbiamo un altro grosso problema, le situazioni di grande emergenza legata al clima si ripresenteranno ahimè a breve, è ciclica, l'abbiamo visto, le gelate, la neve, le piogge intense. Una serie di calamità che ci porteranno con questo sistema a dover di volta in volta destinare risorse ingenti per ristorare gli allevatori e gli agricoltori per i danni subiti. C'è un sistema, quello della Confdifesa, del consorzio di difesa delle produzioni intensive delle province di Cagliari, Sassari e Oristano che ha lanciato un grido d'allarme, non sono più in condizioni di poter garantire le polizze agevolate, perché il Ministero, caro assessore lei lo sa bene, non paga i debiti nei confronti del Consorzio. Gli agricoltori, gli allevatori non si assicurano, e da qui a breve torneranno sotto i palazzi della Regione a chiedere, a elemosinare le risorse per i danni cagionati dagli eventi calamitosi, bastava un impegno in tal senso per garantire un fondo rotativo per dare la possibilità a chi ne voleva beneficiare di aprire una polizza in difesa del proprio patrimonio e delle proprie colture, non è stato fatto, questo mi dispiace Assessore, e auspico e auspico che nella prossima finanziaria queste risorse ci siano, perché in questo assestamento ci sono cose che potevano essere rimandate, mentre invece ce ne sono cose molto più urgenti. E mi dispiace dirlo ancorché siamo qua a disquisire sull'articolazione. Quindi ecco ci sono delle cose che assolutamente vanno riviste e auspico che la Giunta le riveda…

PRESIDENTE. È iscritto a parlare il consigliere Roberto Li Gioi. Ne ha facoltà.

LI GIOI ROBERTO (M5S). Presidente, per quanto riguarda il comma 7 del dell'articolo 7, io ricevo con favore la notizia che il comune di Villagrande Strisaili finalmente incassa 513.000 euro che aveva speso, perché la burocrazia finalmente si è ricordata di questo Paese dell'Ogliastra. Però non posso non sottolineare, dato che approfitto anche della presenza dell'onorevole Lampis, per mettere in chiaro che Olbia ha a disposizione 125 milioni di euro per la sua messa in sicurezza che sono stati finanziati dal Governo nazionale, e mi fa specie che l'assessore Lampis non si renda conto che i miei concittadini stanno vivendo nel terrore. Anche in questo ultimo funesto fine settimana migliaia di miei concittadini hanno abbandonato le loro case e hanno trovato un ricovero di fortuna perché avevano il terrore che per la terza volta la propria abitazione fosse distrutta da un'alluvione, che per fortuna non è arrivata a Olbia ma purtroppo ha colpito un altro centro della nostra Isola, e per l'ennesima volta la nostra città è stata sfiorata dalla tragedia. Ora, sappiamo benissimo che l'iter si è arenato proprio nel suo assessorato, assessore Lampis, dopo aver ricevuto più di dieci pareri favorevoli, e quindi è nelle sue mani la possibilità che la città di Olbia venga messa in sicurezza oppure finisca tutto, e quindi praticamente l'iter si blocchi e venga tutto annullato. Noi sappiamo che il nostro Sindaco sta tifando perché l'iter venga annullato, che si blocchi tutto e che quindi la Giunta regionale bocci la messa in sicurezza del comune di Olbia; d'altra parte l'Assessorato ai lavori pubblici ha presentato delle risposte e quindi delle controdeduzioni andando completamente all'opposto di quello che era il preavviso di diniego da voi presentato, e quindi sembrerebbe che, dato che l'Assessorato dei lavori pubblici rappresenta il presidente Solinas, che è il commissario straordinario per il rischio idrogeologico, vada contro quello quella che è la volontà del suo assessorato. D'altra parte il sindaco Nizzi all'inizio del 2020 aveva dichiarato che l'assessore Solinas era d'accordo per bloccare la messa in sicurezza di Olbia col piano che è tuttora in piedi, e che ricordo è l'unico piano tuttora in piedi perché quello che viene millantato dall'assessore di Olbia è un mero piano di fattibilità che quindi è lontano anni luce, come lei mi insegna, da un progetto definitivo. La situazione nella mia città è scandalosa, abbiamo superato la vergogna ormai, 125 milioni di euro sono già a disposizione, quindi non c'è bisogno per la Regione di sborsare un centesimo! Io vorrei da lei una risposta, dato che oggi è presente, vorrei sapere da lei se è favorevole o contrario alla messa in sicurezza della mia città, ce lo deve dire in maniera ufficiale perché il limite ormai è superato da tempo e quindi mi sembra giunto il momento che lei si esprima! Si deve esprimere in maniera chiara, senza alcun filtro, con le sue parole, con quello che le viene in mente in questo momento, perché è assolutamente assurdo che si continui a traccheggiare con migliaia di persone che vivono nel terrore.

Quindi io spero che finalmente l'assessore Gianni Lampis oggi dica da che parte sta, se dalla parte dei cittadini olbiesi terrorizzati oppure dalla parte del Sindaco di Olbia che tifa per la bocciatura di questo piano!

PRESIDENTE. È iscritto a parlare il consigliere Michele Ennas. Ne ha facoltà.

ENNAS MICHELE (LEGA). Io sono intervenuto perché credo sia doveroso chiarire, siccome ci si è spesi secondo me un po' troppo su alcune situazioni che sono riportate in questo articolo, e mi riferisco in particolare al finanziamento per il Consorzio industriale di Portovesme, avevamo preso l'impegno in Commissione in effetti, assessore Fasolino, di chiarire alcuni aspetti, non vedo l'Assessore all'industria e quindi mi sento in dovere di farlo personalmente, non foss'altro perché conosco un po' la storia di questo Consorzio e questo caso particolare. Tra l'altro ci tengo a chiarire innanzitutto un aspetto: il nome del Consorzio richiama la vecchia provincia Carbonia-Iglesias ma è ubicato ovviamente a Portovesme, e non ha niente a che vedere con la città di Iglesias perché non fa parte neanche dei Comuni che compongono il Consiglio di amministrazione di questo Consorzio, perché è un consorzio di Comuni che sono Carbonia, San Giovanni Suergiu, Tratalias e ovviamente Portoscuso. Qui si tratta di un contenzioso vecchio su una causa che ha riguardato il Consorzio industriale, tra l'altro con responsabilità anche della Regione, per cui era doveroso e non si fa altro che ridare queste risorse. Richiamare il fatto che possa essere puntuale o non puntuale… ecco ci sono delle situazioni che se non vengono risolte in questo modo rischi di bloccare l'attività di un ente che per la nostra zona è strategico. Quindi non farei dei richiami dicendo "perché c'è questa cosa? Perché in questa zona?": questo era uno degli interventi che si è ritenuto dovesse rimanere proprio per dare funzionalità a questo strategico ente. Non entro nel merito di quello che viene dato agli altri attraverso delibere e quant'altro, però derubricarlo a un intervento puntuale come se fosse un regalo, questo, onorevole Manca, non è francamente corretto e accettabile, quindi in questo senso mi sentivo di fare questo intervento.

In merito all'ordine dei lavori, per quanto riguarda gli emendamenti orali su questo come Gruppo chiediamo di fare una valutazione perché, insomma, stanno iniziando ad essere un po' troppi, e credo che debba essere fatta una valutazione se accettarli oppure no. Noi siamo dell'avviso che non debbano essere accettati.

PRESIDENTE. È iscritto a parlare il consigliere Giorgio Oppi. Ne ha facoltà.

OPPI GIORGIO (UDC-Cambiamo). Io sarei voluto non intervenire però credo che, alcune cose le ha dette Ennas, e siccome io ne so più di Ennas… io sono stato per dodici anni nonché Presidente della Commissione industria ma Presidente del Consorzio industriale del Sulcis-Iglesiente. Iglesias non c'entra niente, allora Iglesias ne faceva parte, era uno dei Comuni, non ne fa più parte, io ho modificato e i Comuni che ne fanno parte sono il Comune di Carbonia, il Comune di Portoscuso, il Comune di San Giovanni Suergiu e Tratalias; Tratalias perché l'acqua partiva da Tratalias e 8 milioni di metri cubi d'acqua venivano dati per il raffreddamento delle industrie di Portovesme; San Giovanni Suergiu perché lì c'è un tubo che arrivava a un'area particolare della zona di Portoscuso per dare l'acqua.

Se parliamo di Consorzi, molti sono la vergogna della Sardegna, partirei da Porto Torres, tanto per essere chiari, partirei dalle ASI e poi ci sono i Consorzi industriali e su molti di questi ci sono molte ombre, per essere chiari. Di questo problema specifico è inutile che ne parliamo, noi non c'entriamo niente, (…) ci avete falciato completamente tutti i contributi. I precedenti Assessori, non certamente voi, ne mettevano cento, mettevano persino il club delle farfalle, voi non c'entrate niente però qui se si mettono cinque li avete annullati tutti e cinque; li abbiamo annullati noi e abbiamo annullato tutte le cose che ci potevano riguardare, però, per amore della verità, qui si tratta di un contenzioso. Per quanto mi riguarda, come ho detto stasera per quanto riguarda la struttura di Aggius, che è uguale a quella di una realtà dell'Ogliastra, lo dico anche per Portovesme. Portovesme ha un contenzioso e non muore nessuno se questo contenzioso… innanzitutto non è detto che glielo dobbiamo dare, seconda cosa questo contenzioso sarà trattato in un momento diverso, come tante altre cose possono essere trattate nel momento in cui entra la finanziaria, perché chi ha fatto i debiti non è certamente chicchessia o siamo noi; hanno fatto degli errori e questi errori non è che li dobbiamo pagare noi perché questo non credo che sia giusto. E anche all'interno della maggioranza e non, molte volte per esempio noi eliminando alcune strutture… ma come si fa per esempio a non inserire Mondo X, ci spara in bocca padre Morittu, come si fa a non mettere per esempio…io davo 500 milioni all'ADMO che ha salvato vite umane, hanno fatto i trapianti, come si fa ad esempio a non dare 150- 200.000 euro all'ospedale Brotzu dove si fa la formazione per la robotica e arrivano da tutte le parti del mondo qui a Cagliari, e non hanno i soldi, così come, al di là dei rapporti personali, sono intervenuto molte volte sul Presidente per nominare persino un revisore, sennò non erano in grado di fare i trapianti. Questa è la situazione della Sardegna, quindi… quando si dice "all'Aula" vuol dire che non si è trovata una convergenza, e quindi siamo nelle condizioni di poterlo non approvare, perché sarebbe ingiusto non approvare quello e non approvare, per esempio quello che ha citato prima il nostro amico Corrias, che è una realtà similare o come quello di Aggius o di altre realtà territoriali. Il trattamento deve essere uguale, avete detto bene voi, si devono fare i bandi non si deve privilegiare chicchessia, ma in questo momento andiamo avanti sulla strada che abbiamo tracciato. Poi se dobbiamo parlare di strutture che sono per esempio le frane queste cose eccetera, non perché io sono laureato in pietre, ma Corrias potrebbe dire che il suo territorio merita molto più di altri territori, e quindi va visto sempre attraverso delle graduatorie, privilegiando, attraverso dei punteggi, praticamente attraverso dei bandi, a questo dobbiamo arrivare, per evitare i favoritismi, perché i favoritismi alla fine creano soltanto problemi. Io stesso ho fatto un'osservazione per quanto riguarda un emendamento che era dell'agricoltura, un collega mi ha chiesto, del centrosinistra, effettivamente era un errore, è stato inserito e ci mancherebbe altro. Dobbiamo cercare anche fra di noi di forse di dialogare di più e ottenere risultati positivi. È chiaro che laddove abbiamo detto che vanno eliminate alcune storture le elimineremo ma senza una conflittualità che non serve, c'è anche all'interno qui la conflittualità. Per cui cercheremo di dipanare la matassa risolvere i problemi nel migliore dei modi.

PRESIDENTE. È iscritto a parlare il consigliere Antonio Piu. Ne ha facoltà.

PIU ANTONIO (Progressisti). Grazie Presidente, buonasera ai colleghi, ma io intervengo in Aula e continuo nel ragionamento anche che ha fatto appena adesso l'onorevole Oppi. Io credo che un assestamento di bilancio quando arriva a fine anno abbia bisogno anche di interventi puntuali, perché quello che sta avvenendo su Sassari è un intervento puntuale, in quanto un mese il mese scorso è sprofondata una strada, quindi non so che tipo di programmazione si debba fare quando c'è una strada sprofondata o quando bisogna inserire un emendamento orale come questo. Quindi do atto alla Giunta e all'assessore Fasolino di aver recuperato una partita, non tutte sono state recuperate, perché stralciare Mondo X è un errore madornale, tutta la comunità di Mondo X in questo momento son tutti col Covid, stanno facendo appelli su appelli per cercare di fare in modo di andare avanti e noi in questo Consiglio regionale sull'assestamento di bilancio stralciamo l'emendamento su Mondo X, gravissimo errore. Perché ci sono tantissime partite, onorevole Giagoni, è vero, lei ha ragione che possono essere puntualmente individuate però ce ne sono delle altre dove moralmente valgono più di altri e su questo non si può aprire una discussione in Consiglio regionale. Quindi gravissimo errore su Mondo X e per lo meno su Sassari stiamo dando l'inizio a dei lavori che Sassari aspettava da tempo. Poi l'assessore Fasolino e l'assessore Biancareddu che ringrazio sempre per la disponibilità, articolo 56 della legge 1 del 1990, lì gli organismi di teatro, gli spettacoli dal vivo sono totalmente tagliati fuori da questo assestamento, io chiedo prima della conclusione dei lavori se con un emendamento orale la Giunta, non lo so, si possa aumentare il plafond almeno di 500.000 euro come era stato anche promesso, perché noi non abbiamo presentato nessun tipo di emendamento, credo che l'abbiamo fatto in Commissione a questo punto, però su quell'articolo 56 i soldi dovevano essere inseriti e non so se ci siano, se sono stati inseriti faccio un passo indietro e ringrazio come ho fatto prima per Sassari. Però su alcune partite puntuali non si possono mettere allo stesso livello di altre.

PRESIDENTE. Ha facoltà di parlare l'Assessore della difesa dell'ambiente.

LAMPIS GIANNI, Assessore tecnico della difesa dell'ambiente. Grazie Presidente, ritengo visto che sono stato citato più volte, o per lo meno in due interventi, di dover dare qualche delucidazione; l'onorevole Li Gioi con veemenza e con comprovata enfasi mi chiede da che parte sto. Prenda pure appunti, onorevole Li Gioi, perché sicuramente io non sto dalla sua parte, per due ordini di motivi almeno. Uno di tipo politico che ho il dovere di ricordarle, il partito politico che lei rappresenta in questa Assemblea legislativa alle ultime elezioni comunali di Olbia si è presentato schierandosi contro quel piano di cui lei oggi risulta essere un tifoso quindi evidentemente c'è un problema di coerenza da questo punto di vista che la contraddistingue. In secondo luogo non sto dalla sua parte perché forse non le è chiara la differenza tra le prerogative che sono attribuite agli organi di rappresentanza politica, e nel mio caso il ruolo di indirizzo politico, e quelle che sono le prerogative attribuite a coloro che hanno doveri di istruttoria tecnica e amministrativa. Forse lei non conosce quella che è la normativa a regime di una valutazione di impatto ambientale non le è chiara, perché nel suo intervento e invece è stato chiaro che lei mi ha invitato a commettere illeciti, e cioè intervenire dal punto di vista politico in quella che è una procedura squisitamente tecnica e amministrativa. Perché solo sulla base di quelle risultanze la Giunta regionale sarà chiamata poi ad approvare una delibera di Giunta, ma certamente non sarò, io non sarà questa Giunta regionale a rendersi protagonista di illeciti, come invece è risultato dal suo intervento.

Onorevole Meloni, lei sa che dal 2016 al 2018 la procedura di valutazione ambientale sul piano Mancini è stata sospesa per quasi 900 giorni? Con cinque o sei richieste di proroga, e che questa Giunta regionale non si è insediata per neanche 730 giorni, ovvero per due anni, quali sono state le sue sollecitazioni rispetto ad un iter che evidentemente nel corso del tempo, ben prima che questa Giunta regionale si insediasse, è stato sospeso. Perché vede io sono in grado di dimostrare che su partite storiche che erano bloccate nei miei uffici abbiamo avuto il coraggio di prendere decisioni. Le cito Eurallumina che era ferma per cinque anni, le cito la dorsale sud e la dorsale nord della metanizzazione che erano ferme per diversi anni. Quindi non mi renderò protagonista neanche rispetto a quello che diceva lei, che la politica intervenga su quella procedura amministrativa. Quindi quando alle risultanze di quella procedura…

PRESIDENTE. Onorevole Meloni, la richiamo, la richiamo all'ordine.

LAMPIS GIANNI, Assessore tecnico della difesa dell'ambiente. Avete chiesto all'assessore Lampis di intervenire all'interno di una procedura tecnico amministrativa, mentre il ruolo dell'assessore Lampis è un ruolo di indirizzo politico. Questo è un fatto gravissimo di cui io non mi renderò mai protagonista, all'esito di quella istruttoria il mio ruolo sarà quello di portare la stessa all'interno di una delibera di Giunta regionale e così sarà fatto, come abbiamo fatto e come sempre è stato fatto per tutte le procedure di valutazione di impatto ambientale.

PRESIDENTE. Bene, testo dell'articolo. È in votazione il testo dell'articolo.

GIAGONI DARIO (LEGA). Chiedo 5 minuti di sospensione.

PRESIDENTE. Scusate un attimo, quando arriviamo agli emendamenti, no gli emendamenti aggiuntivi si fanno alla fine.

Il Consiglio è sospeso per cinque minuti.

(La seduta, sospesa alle ore 21 e 49, viene ripresa alle ore 21 e 59.)

PRESIDENTE. Andiamo avanti, riprendiamo posto, riprendiamo i lavori. Per quanto riguarda la posizione sugli emendamenti orali c'è stata già una posizione espressa da parte del consigliere Ennas. L'onorevole Ennas è in aula? Per capire su quali emendamenti si è opposto, se si è opposto sull'emendamento riguardo Sassari, che è una città che è spaccata in due, voglio capire qual è la posizione sugli emendamenti.

Ha domandato di parlare il consigliere Michele Ennas. Ne ha facoltà.

ENNAS MICHELE (LEGA). Presidente, guardi, ho capito che questa cosa sta suscitando… tra vedere e non vedere io personalmente ritiro la mia opposizione, fate quello che ritenete opportuno.

PRESIDENTE. Sugli emendamenti non c'è opposizione, li voteremo alla fine.

Metto in votazione il testo dell'articolo.

Ha domandato di parlare il consigliere Giuseppe Meloni per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

MELONI GIUSEPPE (PD). Grazie, Presidente. Assessore Lampis, lei si è scaldato secondo me inutilmente, o meglio immotivatamente, nel senso che nessuno l'ha chiamata in causa direttamente, lei si è sentito forse toccato, non lo so, spero di no, però subito ha avuto questa reazione incomprensibile. Quando ha raccontato il suo modo di vedere i fatti, avrebbe dovuto raccontarla tutta. Io non ho citato chi fuori da quest'Aula, o quale Amministrazione fuori da quest'Aula può avere agito eventualmente per comportare poi quelle integrazioni a cui lei ha fatto riferimento, semplicemente perché qua siete chiamati, vi abbiamo chiesto di rispondere e vi ho chiesto di rispondere rispetto al fatto se corrisponda o meno al vero ciò che il Sindaco di Olbia, non io, il Sindaco di Olbia ha detto a gennaio del 2020, ossia che occorreva cassare l'attuale Piano, l'unico, di messa in sicurezza dal rischio idraulico della città di Olbia, e il Presidente della Regione era d'accordo con lui a mezzo stampa. Io non ho visto ancora una smentita da parte del Presidente della Regione, mi sarei aspettato da parte vostra, da parte del Presidente della Regione, ci sarà spero, nel corso della discussione a breve di questa mozione, una smentita, nessuno vi chiede di commettere degli illeciti, però rispetto a ciò che è stato detto non da me, ma da altri, io credo che sia assolutamente necessario che voi facciate chiarezza. Poi gli Uffici fanno la loro parte, io spero che lei abbia letto anche le motivazioni dei suoi Uffici per il preavviso di diniego. Praticamente non potrà mai essere fatto nessun intervento a Olbia, lei l'ha letto bene quello?

PRESIDENTE. Grazie, il suo voto? Contrario.

Ha domandato di parlare il consigliere Massimo Zedda per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

ZEDDA MASSIMO (Progressisti). Presidente, siccome si sta discutendo d'altro, può dire per cortesia a tutti noi su quale emendamento stiamo parlando?

PRESIDENTE. Sull'articolo 7.

ZEDDA MASSIMO (Progressisti). Sull'articolo in generale, perfetto. Per quanto riguarda l'articolo 7, Presidente, ribadisco l'aspetto che ho dichiarato poc'anzi. Vi sono alcuni interventi che, se non si interviene subito, c'è il rischio molto serio di esborso di denaro pubblico maggiore, perché in alcuni casi i comuni non sono nelle condizioni di raggiungere un accordo tra le parti, una transazione, che nel caso specifico mi dicono essere inferiore rispetto all'importo richiesto dai proprietari di quelle aree, e parlo di Lanusei, per 1.300.000 euro inferiore quindi di 800.000 euro. Io ho chiesto che potessero essere fatte alcune verifiche anche a mezzo telefono, sentendo le persone interessate, per comprendere se realmente su quel punto c'è un elemento di rischio serio di sprecare 800.000 euro, oppure è possibile far slittare interventi di questo tipo su un capitolo più generale per espropri, per quanto riguarda gli espropri in tutti i Comuni, con alcune priorità perché ovviamente vi sono sentenze passate in giudicato in alcuni casi, invito da parte del giudice di arrivare ad una transazione tra le parti che, se accolta, prevede ovviamente un ingente risparmio di risorse pubbliche. Per quanto riguarda poi il resto dell'articolo 7, continuo a ribadire che non mi convince il perché sia stato inserito all'interno del…

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Roberto Li Gioi per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

LI GIOI ROBERTO (M5S). Per quanto riguarda le affermazioni fatte dall'assessore Gianni Lampis, io tengo a sottolineare che non mi sarei mai permesso di affermare che la parte politica deve incidere sulle decisioni della parte tecnica, lungi da me, anzi mi sorprende che l'assessore Gianni Lampis si sia permesso di mettermi in bocca parole che non ho detto e neanche minimamente pensato, questo sia chiaro. Io ho semplicemente raccontato quello che è successo, ho fatto una nuda cronaca della realtà con tutti i passaggi che si sono verificati, sottolineando il fatto che a un certo punto l'iter si è bloccato. Una motivazione ci sarà, e soprattutto tengo inoltre a sottolineare che ciascuno di noi ha una sua responsabilità politica…

PRESIDENTE. Onorevole Li Gioi, articolo 7.

LI GIOI ROBERTO (M5S). Sull'all'articolo 7 astensione, ci asteniamo. Quindi ciascuno di noi ha una propria responsabilità politica, chi adesso sta parlando e chi è seduto lì nei banchi della Giunta, e la responsabilità politica ce l'ha tutta, non è che se ne può prendere un pezzettino a convenienza, la responsabilità politica ce l'ha tutta, però senza mettere in bocca a chi ora sta parlando parole che chi sta parlando non si è mai sognato di pensare, questo sia chiaro, voglio che sia chiaro, assessore Lampis, perché mi sono sentito offeso da quello che lei ha detto, perché è vero che sono arrivato adesso in questo accordo politico, ma non sono un cretino, chiaro? Questo sia chiaro per tutti. Quindi, ricollegandomi a quello che ha detto l'onorevole Meloni, vorremmo sapere finalmente qual è la posizione di questa Giunta, almeno questo si può sapere? Che arrivi questo momento prima che magari questi 125 milioni di euro si polverizzino, perché se malauguratamente quello che è successo a Bitti…

PRESIDENTE. Onorevole, ha finito il tempo. Non capiterà più che in maniera surrettizia si inseriscano altri argomenti rispetto a quelli in votazione, l'ho lasciata finire per educazione e rispetto, ma prego i colleghi di evitare di inserire argomenti che non sono all'ordine del giorno.

Metto in votazione l'articolo 7. Chi lo approva alzi la mano. (Viene richiesta la controprova.) Chi non lo approva alzi la mano.

(È approvato)

Metto in votazione l'emendamento numero 21, pagina 45. Chi lo approva alzi la mano. (Viene richiesta la controprova.) Chi non lo approva alzi la mano.

(È approvato)

Metto in votazione l'emendamento numero 23, riguarda i circoli sardi. Chi lo approva alzi la mano. (Viene richiesta la controprova.)Chi non lo approva alzi la mano.

(È approvato)

Emendamento 24. Chi lo approva alzi la mano. (Viene richiesta la controprova.) Chi non lo approva alzi la mano.

(È approvato)

Emendamento 29. Chi lo approva alzi la mano. (Viene richiesta la controprova.) Chi non lo approva alzi la mano.

(È approvato)

Emendamento 30. Chi lo approva alzi la mano. (Viene richiesta la controprova.) Chi non lo approva alzi la mano.

(È approvato)

Emendamento 14, con l'integrazione, così come indicato dall'assessore Fasolino, di tre milioni e mezzo.

Chi lo approva alzi la mano. (Viene richiesta la controprova.) Chi non lo approva alzi la mano.

(È approvato)

Emendamento numero 17 ritirato. Emendamento 18, che è uguale al 50.

Ha domandato di parlare il consigliere Gian Franco Satta per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

SATTA GIAN FRANCO (Progressisti). Grazie, Presidente. Per dichiarare il mio voto favorevole e contestualmente sottolineare l'incapacità di una programmazione che guarda al futuro per consolidare le aziende, le imprese, le microimprese. Noi il 23 luglio abbiamo approvato una legge, che è la legge numero 22, dove andavamo a destinare 6 milioni di euro per le micro, le piccole imprese del settore primario della nostra Isola, bene, dopo tre mesi stiamo sottraendo quei 6 milioni di euro che andavano per favorire la produzione, la trasformazione e la commercializzazione delle imprese, per destinare 10 milioni di euro quindi a inseguire l'emergenza. Allora, questa non è una programmazione seria, tra l'altro condivido anche l'intervento fatto dal collega Cera, tra l'altro giace una proposta di legge per cercare di istituire un fondo di rotazione per cercare di venire incontro ai nostri agricoltori per la stipula di polizze assicurative, la Commissione in questo caso non si sta occupando di quello, si sta occupando di altro, sono assolutamente contrario a una programmazione che segue l'emergenza e non assicura un…

PRESIDENTE. Metto in votazione l'emendamento 18 che è guarda al 50.

Chi lo approva alzi la mano. (Viene richiesta la controprova.) Chi non lo approva alzi la mano.

(È approvato)

Emendamento numero 27.

Ha domandato di parlare il consigliere Alessandro Solinas per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

SOLINAS ALESSANDRO (M5S). Grazie, Presidente. Mi scusi se l'ho interrotta, ma non volevo che passasse la votazione senza accorgersi del mio intervento. Vorrei esprimere soddisfazione per la serie di interventi a favore dei Consorzi di bonifica in questa in questa legge, e in particolare stiamo erogando 19 milioni 700 mila euro non proprio a loro, ma a Enas, che li riversi poi a loro per i grandi debiti crediti che alcuni consorzi vantano nei confronti di Enas, ed anche stanno stanziandosi 2 milioni di euro per le stabilizzazioni dei lavoratori. In particolare per questo secondo argomento ho depositato anche un ordine del giorno che provvederò a illustrare dopo ma che vorrei anticipare alla platea dei colleghi, finalizzato appunto ad impegnare la Giunta a far sì che questi soldi che stanno venendo erogati per le stabilizzazioni vengano effettivamente usati per le stabilizzazioni. In questo senso voglio dire che per quanto "mamma" Regione in questo caso eroghi una ingente somma di denaro annualmente a favore dei consorzi, ancora la loro totale discrezionalità è demandata alla scelta di quante e quali figure professionali stabilizzare all'interno del piano di organizzazione variabile. In questo senso, poi lo illustrerò meglio dopo, mi auguro che la Regione voglia agire in maniera più incisiva, anche per evitare diverse cause legali che potrebbero intraprendersi ai sensi appunto dei requisiti maturati per la legge 6 del 2008, ma questo lo illustrerò meglio dopo. Comunque il mio voto a questo emendamento è favorevole. Grazie. Metto in votazione l'emendamento numero di 27, che è uguale al 55.

Chi lo approva alzi la mano. (Viene richiesta la controprova.) Chi non lo approva alzi la mano.

(È approvato)

Emendamento numero 28. Chi lo approva alzi la mano. (Viene richiesta la controprova.) Chi non lo approva alzi la mano.

(È approvato)

Emendamento 50. Chi lo approva alzi la mano. (Viene richiesta la controprova.) Chi non lo approva alzi la mano.

(È approvato)

Emendamento 51. Chi lo approva alzi la mano. (Viene richiesta la controprova.) Chi non lo approva alzi la mano.

(È approvato)

Emendamento 57. Chi lo approva alzi la mano. (Viene richiesta la controprova.) Chi non lo approva alzi la mano.

(È approvato)

Emendamento 58. Chi lo approva alzi la mano. (Viene richiesta la controprova.) Chi non lo approva alzi la mano.

(È approvato)

Emendamento 59 è rimesso all'Aula. Chi lo approva alzi la mano. (Viene richiesta la controprova.) Chi non lo approva alzi la mano.

(È approvato)

Emendamento 16. Ha domandato di parlare il consigliere Massimo Zedda per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

ZEDDA MASSIMO (Progressisti). Grazie. Per chiarire alle colleghe e ai colleghi che non fanno parte della Commissione; ci troviamo davanti ad alcuni debiti fuori bilancio che meriterebbero di essere almeno spiegati, perché in un caso abbiamo un debito fuori bilancio di 548 mila euro, in un altro caso di 70 mila euro, l'ultimo caso, di molto inferiore rispetto ai due precedenti, 3060 euro, l'ultimissimo 45 mila 421, su un canone addirittura di manutenzione di un software, se potessero illustrare gli Assessori competenti i diversi debiti fuori bilancio, tenendo conto che solo la relazione è fitta fitta e si compone, l'abbiamo ricevuta durante i lavori della Commissione, la relazione si compone di 1-2-3-4 pagine fitte fitte e quindi, probabilmente, almeno sui debiti fuori bilancio sarebbe necessaria un'illustrazione.

PRESIDENTE. Ha facoltà di parlare l'Assessore del lavoro, formazione professionale, cooperazione e sicurezza sociale.

ZEDDA ALESSANDRA, Assessore del lavoro, formazione professionale, cooperazione e sicurezza sociale. Grazie, Presidente. Sì, l'emendamento è molto tecnico, ma quello che ha appena detto il collega Zedda però lo devo un po' rimodulare, perché la variazione di bilancio per il debito appunto fuori bilancio è di 45 mila 421, 92, e l'altra di 70 mila 393; le due variazioni di bilancio si riferiscono, come si evince dalla lunghissima relazione, ad un percorso che ha riguardato intanto la chiusura con il fornitore del SIL che è avvenuta nel corso del 2020, ma come vede tutte le operazioni riguardano debiti fuori bilancio che sono venuti a crearsi addirittura dal 2003, riguardano programmi europei e sostanzialmente si sono verificati quest'anno, sono stati rilevati quest'anno proprio perché nel mese di agosto si è interrotto il servizio di fornitura (…) perché è stato aggiudicato a nuovo fornitore. Mi rendo conto che la lunghissima relazione viene fatta proprio per mettere in evidenza quali sono le differenze di stanziamento che hanno maturato un debito fuori bilancio, quindi le cifre riportate sono gli stanziamenti iniziali, ma quello che rileva è quello che avviene poi come modifica e quindi rappresenta il debito. Il debito sono le due cifre che ho messo in evidenza in apertura.

PRESIDENTE. Metto in votazione l'emendamento numero 16. Chi lo approva alzi la mano. (Viene richiesta la controprova.) Chi non lo approva alzi la mano.

(È approvato)

Metto in votazione l'emendamento numero 19. Chi lo approva alzi la mano. (Viene richiesta la controprova.) Chi non lo approva alzi la mano.

(È approvato)

Ha domandato di parlare l'Assessore della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio. Ne ha facoltà.

FASOLINO GIUSEPPE, Assessore tecnico della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio. Grazie signor Presidente. Adesso ci sono i tre emendamenti orali che ricordo che possono essere approvati solo se c'è l'unanimità, quindi se c'è qualcuno che è contrario a uno di questi tre emendamenti basta dirlo e l'emendamento non può essere accolto. Gli emendamenti sono due, perché uno lo abbiamo recepito con l'emendamento numero 14. Abbiamo l'emendamento all'articolo 7, comma 17: "L'Amministrazione regionale è autorizzata ad erogare contributi, nei limiti di stanziamento di bilancio, a favore dell'Associazione Nazionale Bonifiche Italiane della Sardegna (ANBI Sardegna) per rafforzarne la struttura finalizzata a svolgere l'attività di coordinamento dei Consorzi di bonifica associati". Se siete tutti d'accordo questo emendamento può essere votato.

PRESIDENTE. Metto in votazione l'emendamento testé letto dall'assessore Fasolino. Chi lo approva alzi la mano. (Viene richiesta la controprova.) Chi non lo approva alzi la mano.

(È approvato)

FASOLINO GIUSEPPE, Assessore tecnico della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio. Poi c'è l'altro emendamento, è un emendamento aggiuntivo, che fa riferimento alla spesa di euro un milione e cento a favore del Comune di Sassari per interventi urgenti di messa in sicurezza e ripristino della strada in viale Trento. Se c'è qualcuno che non è d'accordo questo emendamento non viene approvato e si ritira, quindi decida il Consiglio.

PRESIDENTE. È stata chiesta la votazione nominale.

Votazione nominale

PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, dell'emendamento orale su Sassari.

(Segue la votazione)

Risultato della votazione

PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:

(Il Consiglio approva).

PRESIDENTE. Passiamo all'esame dell'articolo 8.

Sull'ordine dei lavori

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Angelo Cocciu. Ne ha facoltà.

COCCIU ANGELO (FI). Grazie Presidente. Io penso che oggi sia successo qualcosa di molto, molto particolare all'interno di quest'Aula, perché all'interno della Conferenza dei Capigruppo penso che abbiate deciso altre cose, ma anche quello che ci eravamo detti in maniera diversa, in maniera precedente, riguardava diverse argomentazioni. Qua non si può portare in quest'Aula un provvedimento orale dove si dice che è la seconda città della Sardegna perché è più importante di quella o la più importante dell'altra, Presidente, perché se andassimo a vedere certi parametri sicuramente non sarebbe la seconda, prima cosa. Io ho rinunciato a un provvedimento altrettanto importante che riguardava la mia città, dove c'è una deviazione sulla dorsale principale che si entra dentro una tanca di campagna con le pecore in mezzo, con le macchine che ci vanno, quindi bisognava tenere un comportamento uguale per tutti. A differenza degli altri, e vi guardo tutti quanti che molte volte avete avuto tantissimi problemi nei confronti della Gallura, io ho votato questo provvedimento per Sassari con orgoglio perché non sono mai stato, e non sono bravo, sono una persona che fa politica in maniera seria, perché non sono egoista di quello che in quest'Aula si va a votare per la zona di Cagliari, per la zona di Nuoro, per la zona di Sassari e per la zona di Oristano, a differenza vostra! Quindi chiedo che all'interno di quest'Aula si proceda immediatamente a portare avanti tutti quei provvedimenti che riguardano la Gallura che sono rimasti sospesi e si cerchi di giocare un po' di meno, perché in quest'Aula non c'è una città favorita e una città che non è favorita. Siamo tutti uguali e se ragionassimo così diventeremmo forse la Regione più importante d'Italia, solo che stiamo tonti!

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Giuseppe Talanas. Ne ha facoltà.

TALANAS GIUSEPPE (FI). Presidente grazie. Anch'io come il collega Cocciu veramente non ho seguito l'istinto, perché l'istinto era quello di non votare l'emendamento, ma non peraltro, perché ugualmente esigenze riguardanti il Nuorese, la provincia di Nuoro, per la pulizia dei letti del fiume che ci hanno segnalato più Comuni esposti a rischio idrogeologico, per intervenire su determinati Comuni dove non funziona la rete fognaria e quant'altro, erano esigenze ugualmente gravi così come lo è, appunto, la strada di viale Trento. Veramente per una questione di coscienza mi sono sentito di votare a favore l'emendamento orale, ma penso che il criterio non deve essere questo perché, anche a mio avviso, non esistono città più importanti e città meno importanti, territori più importanti o meno importanti, perché come ho segnalato prima in questo assestamento di bilancio tutte le zone interne, tutte le zone del Nuorese sono state completamente dimenticate, Presidente.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Massimo Zedda. Ne ha facoltà.

ZEDDA MASSIMO (Progressisti). Per riportare un po' di ordine sulla manovra, sull'ordine dei lavori. Intanto secondo me bisogna guardare giustamente a tutta la Sardegna e alle esigenze di tutta l'isola, con una differenza però nel merito. Stiamo attenti che stanziare risorse oggi nel 20 per il 20, già la maggior parte della manovra, è inutile illuderci, arrivati al 30 di novembre non produrrà gli effetti entro l'anno, sono risorse che andranno rimodulate, rifinanziate negli anni, soprattutto a partire dal bilancio di previsione, della legge di stabilità a partire dal 21, ma in questo caso stiamo attenti perché ci sono alcune azioni che alcuni Comuni possono immediatamente mettere in atto, perché? Perché le strade non esistono più! Vale per il Nuorese devastato dall'alluvione o l'Ogliastra nel corso di queste giornate, e ci sono le risorse, il tema vero e spenderle; vale per una strada dove si può usare la procedura d'urgenza, perché così è indicato, quella di Sassari, perché la strada non c'è più, quindi io suggerirei al collega e ai colleghi anche di alleggerire dal peso perché anche volendo mettere decine di milioni oggi per alcuni comuni, ricordo che dovrebbero mandare a gara i progetti entro il 31-12, cioè avere un progetto esecutivo da mandare a gara entro il 31-12 per poi vedere la ricaduta col bando nell'ambito del '21 se è aggiudicato. È chiaro che tutte queste esigenze che sono state poste di altri territori che hanno la medesima esigenza o similare su interventi, debbano essere immediatamente poste all'attenzione della Giunta nell'ambito del provvedimento di legge…

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Dario Giagoni. Ne ha facoltà.

GIAGONI DARIO (LEGA). Anch'io sull'ordine dei lavori, perché vorrei fare un elenco degli emendamenti che ha ritirato la LEGA per quanto riguarda il tema della displasia, per quanto riguarda i caschi chemioterapici, ho tutto un elenco, tanto mi prendo il tempo, per quanto riguarda la Croce Rossa italiana, per l'acquisto di barelle ISO ARC. Condivido pienamente quello che è stato detto dai colleghi Talanas e Cocciu, in quest'Aula, in questi ultimi minuti, si sono creati territori di serie A e territori di serie B, il problema delle strade indubbiamente c'è Sassari, ma il problema delle strade non c'è solo a Sassari, quindi bisogna pianificare un bel progetto e comprendere dove e bene intervenire, altrimenti se continuiamo con questo campanilismo non si va avanti e ritorniamo a quel famoso detto: Chentu concas chentu berrittas.

PRESIDENTE. Metto in votazione l'articolo 8.

Chi lo approva alzi la mano. (Viene richiesta la controprova.) Chi non lo approva alzi la mano.

(È approvato)

Passiamo all'articolo 9.

Poiché nessuno è iscritto a parlare su questo articolo, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano. (Viene richiesta la controprova.) Chi non lo approva alzi la mano.

(È approvato)

Passiamo all'esame dell'Allegato 1 Tabella A.

Poiché nessuno è iscritto a parlare sull'Allegato 1 Tabella A, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano. (Viene richiesta la controprova.) Chi non lo approva alzi la mano.

(È approvato)

Passiamo all'esame dell'Allegato 3, Tabella C.

Poiché nessuno è iscritto a parlare sull'Allegato 3 Tabella C, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano. (Viene richiesta la controprova.) Chi non lo approva alzi la mano.

(È approvato)

Passiamo all'esame dell'Allegato 4, Tabella D e del relativo emendamento.

Poiché nessuno domanda di parlare sull'emendamento numero 60, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano. (Viene richiesta la controprova.) Chi non lo approva alzi la mano.

(È approvato)

Metto in votazione il testo della Tabella D.

Chi lo approva alzi la mano. (Viene richiesta la controprova.) Chi non lo approva alzi la mano.

(È approvato)

Comunico che sono stati presentati due ordini del giorno.

Ha facoltà di parlare l'Assessore del lavoro, formazione professionale, cooperazione e sicurezza sociale.

ZEDDA ALESSANDRA (FI), Assessore del lavoro, formazione professionale, cooperazione e sicurezza sociale. Un secondo solo, perché gli Uffici ci suggeriscono che ogni qualvolta si parla di Sardegna o di sedi operative o altro, la dicitura corretta è: "con sede operativa e unità locali site nel territorio regionale", questa è la formula che non è stata impugnata ed era contenuta nella "22", quindi la parte corretta è questa.

PRESIDENTE. Intanto il Consiglio è d'accordo sulla specificazione dell'assessore Zedda? Sì.

Ha facoltà di parlare l'Assessore della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio.

FASOLINO GIUSEPPE, Assessore tecnico della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio. Anche io confrontandomi con gli Uffici stavo valutando l'opportunità di lasciare l'articolo 3 al comma 1 lettera a) così come era in precedenza, in quanto la modifica che abbiamo apportato, allora la lettera a) era: "euro 60 milioni destinati a un fondo che opera alle condizioni di mercato finalizzato alla promozione della resilienza delle grandi imprese alberghiere operanti in Sardegna che hanno subito significativa riduzione difatturato a casa della pandemia Covid 19, in modo da supportare prioritariamente le esigenze di liquidità e di working capital." Questo com'era all'inizio. Con la modifica diventa: "operanti in Sardegna e/o proprietari immobiliari di grandi gruppi alberghieri." Cioè rischia di diventare inapplicabile nel momento in cui si fa il bando, perché non c'è una definizione di grandi proprietari di gruppi e quindi è più corretto lasciarlo com'era in principio. Cioè annullare completamente l'emendamento e lasciarlo come era nel testo originale, se siete d'accordo.

PRESIDENTE. Scusi, quindi l'emendamento numero 56 è come se non fosse stato approvato? Io devo fare esprimere il Consiglio su questo.

Ha domandato di parlare il consigliere Roberto Deriu. Ne ha facoltà.

DERIU ROBERTO (LEU). Guardi che era molto più semplice. Io volevo dire che secondo me questo problema che abbiamo avuto è risolvibile in sede di coordinamento, alla fine quando facciamo la votazione finale rimettiamo le cose a posto, ecco era per dire di non formalizzarci sul fatto della votazione precedente.

PRESIDENTE. Benissimo, è esattamente così.

Ha domandato di parlare il consigliere Massimo Zedda. Ne ha facoltà.

ZEDDA MASSIMO (Progressisti). Sull'intervento dell'assessore Fasolino, che sia scritto male dall'inizio è sicuro. Stiamo attenti, stiamo andando nella direzione, l'invito è che gli Uffici valutino con attenzione il testo perché nel momento della collazione eccetera, sia rispettata la volontà del Consiglio di ampliare la platea. Perché nel caso di grandi gruppi, ho segnalato in Commissione e da lì nasce la discussione avvenuta, in molti casi si definiscono gruppi soggetti che sono proprietari di più alberghi, per quanto da un punto di vista strettamente giuridico, cioè della definizione di gruppo, non abbiano partecipazioni. Cioè, non c'è una capogruppo, una capofila con articolazioni e percentuali azionarie, sono tante società differenti che fanno riferimento, come dire, a un gruppo, ma che sono singole.

In questo modo noi stiamo eliminando dalla possibilità di ottenere finanziamenti la stragrande maggioranza, se non la quasi totalità del sistema alberghiero sardo. Tanto che io sapevo, e infatti era un po' più sereno, che il sistema degli albergatori, Federalberghi, aveva interloquito e aveva promosso un emendamento che poteva garantire la partecipazione più ampia. Ora io non lo so se possa essere recepita una versione di questo tipo, io pensavo che fosse stato depositato. Grandi imprese alberghiere operanti in Sardegna, con la frase: Grandi gruppi alberghieri con sede legale o sede operativa in Sardegna…

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Giampietro Comandini. Ne ha facoltà.

COMANDINI GIAMPIETRO (PD). Io credo che l'articolo era scritto benissimo e non andava assolutamente toccato, e per la definizione di grandi imprese alberghiere bastava rivedersi la relazione tecnica, che probabilmente è stata scritta dai tecnici che sono si guardati quelle che erano le definizioni e un grande impresa alberghiera e chi ha più di 250 occupati e un fatturato superiore ai 50 milioni di euro. Così dice la legge. E quindi credo che sia necessario, utile e opportuno rifarsi a quello che era la relazione tecnica per definire la cosa. Però, Presidente, io avevo chiesto di parlare sulla Tabella D, emendamento numero 60. Perché anche su questo c'è un aspetto che forse è fastidioso, il richiamo alla legge, può venire l'orticaria, potete non essere d'accordo, però laddove con questa tabella si mettono i 2 milioni a favore del Consorzio di Bonifica, questi 2 milioni, Assessori, riguardano gli avventizi, annoso problema degli avventizi, e ringrazio anche la presenza dell'Assessore dell'Agricoltura. Ora questa parte vota a favore della tabella e dei 2 milioni, se questi 2 milioni vanno una volta per tutte ad applicare la legge, non altro. Perché noi chiediamo che con questi 2 milioni si applichi la legge, quindi si dia la possibilità agli avventizi di venire stabilizzati. Perché è inutile continuare su questa annosa vicenda, fare i selfie, fare le questioni che vi piacciono tanto, noi vi chiediamo applicate o no la legge? E non credo che ci sia bisogno di nessun altro passaggio, se non che ci incateniamo.

PRESIDENTE. Sono stati presentati gli ordini del giorno numero 1, numero 3 e numero 4.

Parere della Giunta.

Ha domandato di parlare l'Assessore del lavoro, formazione professionale, cooperazione e sicurezza sociale. Ne ha facoltà.

ZEDDA ALESSANDRA, Assessore del lavoro, formazione professionale, cooperazione e sicurezza sociale. Allora, noi vi invitiamo, escluso quello che riguarda l'applicazione dei regolamenti a prima firma onorevole Oppi, ecco quello la Giunta è favorevole, mentre sugli altri vi invitiamo, cioè non si possono scrivere, e lo dico in particolare alla consigliera Caddeo, che non è stato preso in considerazione lo spettacolo dal vivo, piuttosto che altri interventi, mi sembra che veramente questo non si possa accettare. E tra l'altro stiamo andando adesso a fare la nuova finanziaria, facciamo un monitoraggio di tutti gli interventi che abbiamo fatto durante questo questo anno di Covid, e poi valutiamo. Ecco io vi invito a ripresentarlo magari nel momento in cui ci rendiamo conto che è mancata qualcosa.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare la consigliera Laura Caddeo. Ne ha facoltà.

CADDEO LAURA (Progressisti). Solo per chiarire che le indicazioni in premessa riguardano non soltanto l'aspetto affrontato nella Regione, ma la difficoltà che si è creata anche con i DPCM è evidente, non sono state scelte certamente regionali, ma in definitiva non causate dalla volontà di alcuno ma dalla pandemia, però la situazione effettivamente è questa, del mondo della cultura che in alcuni casi non ha staccato un biglietto, lo sapete, non ha fatturato proprio nulla. E in ogni caso siamo consapevoli che la coperta è sempre corta, però ci sembra doveroso pensare anche a questo mondo, che poi è quello al quale tutti facciamo ricorso per stare bene e per nutrirci di bellezza e di cultura. E in ogni caso quello che indichiamo come finanziamento si riferisce naturalmente alla legge finanziaria.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Emanuele Cera. Ne ha facoltà.

CERA EMANUELE (FI). Presidente, volevo intervenire successivamente al collega Comandini sull'emendamento numero 60 e sulla tabella D, in relazione alla posta presentata dalla Giunta regionale relativamente ai due milioni previsti per la stabilizzazione degli avventizi. E credo che così come diceva il collega bisogna portare a compimento quello che è previsto nella Legge 6 del 2008, ma così come è composta la legge non va a soddisfare in modo compiuto quello che è la risposta che tanti avventizi attendono. Quindi credo che al di là della risorsa che va a sommarsi ai 4 milioni già previsti e che ci permetterà e che permetterà ai Consorzi di stabilizzare tanti, ma non tutti, degli avventizi aventi i titoli per essere stabilizzati, pertanto credo, e se mi è consentito farei una proposta che l'Aula può valutare, che è quella di modifica della legge 6, quindi allegata all'emendamento numero 60 si può modificare la legge 6 del 23 maggio del 2008, apportando proprio al comma 11 bis dell'articolo 34 della legge citata, che vengano cassate le seguenti parole "nei limiti dei posti risultanti dal piano di organizzazione variabile POV". È evidente che dobbiamo dare ai Consorzi di bonifica la stabilità per gli esercizi successivi per poter pagare lo stipendio a coloro i quali verranno stabilizzati.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Alessandro Solinas per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

SOLINAS ALESSANDRO (Riformatori Sardi). Presidente, grazie al collega Comandini, grazie al collega Cera il quale sono sicuro accoglierà quindi con favore l'ordine del giorno che ho presentato. Con questo ordine del giorno ci si propone di fare un ulteriore passo per superare una situazione di precariato che è anche ultra trentennale per alcune persone, persone che hanno diritto come tutti a una vita stabile, a poter fare dei progetti, a poter accedere a mutui e a poter fare tutto ciò che un impiego a tempo indeterminato consente. Sappiamo che Cagliari e Oristano sono i Consorzi di bonifica che più hanno una dotazione di lavoratori avventizi, circa 90 per esempio impiegati a Oristano, numero simile mi pare anche maggiore a Cagliari. Bisogna partire da un assunto. Giurisprudenza oramai costante sta pronunciandosi a favore di chi oramai ha maturato i requisiti previsti dalla legge 6 che il collega Cera prima ha menzionato, ovvero l'aver lavorato 390 giornate negli ultimi cinque anni, pronunciandosi appunto per la loro integrazione, per coloro che hanno fatto domanda giudiziale di integrazione all'interno dell'organico dei Consorzi di bonifica. Non stiamo incamerando personale inutile, ma professionalità indispensabili la cui utilità si evince anche dai piani dei Consorzi. Non si può legare alla discrezionalità dei piani di organizzazione variabile l'utilizzo di fondi regionali, non può essere un limite visto un così ampio utilizzo delle risorse di mamma Regione come ho detto prima, stiamo in definitiva rendendo giustizia e dando dignità a chi silenziosamente consente il funzionamento della imponente macchina irrigua della nostra isola, perché è giusto, perché lo meritano e perché è anche loro diritto, soprattutto loro diritto.

Votazione nominale

PRESIDENTE. Indico la votazione, nominale, con procedimento elettronico, dell'ordine del giorno numero 1.

(Segue la votazione)

Risultato della votazione

PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:

(Il Consiglio approva.)

Passiamo alla votazione dell'ordine del giorno numero 3, con parere favorevole della Giunta. Chi lo approva alzi la mano. (Viene richiesta la controprova.) Chi non lo approva alzi la mano.

(È approvato)

Passiamo all'ordine del giorno numero 4.

Per esprimere il parere della Giunta, ha facoltà di parlare l'Assessore della pubblica istruzione, beni culturali, informazione, spettacolo e sport.

BIACAREDDU ANDREA (UDC-Cambiamo), Assessore tecnico della pubblica istruzione, beni culturali, informazione, spettacolo e sport. Cari colleghi, onorevole Caddeo in particolare, l'ordine del giorno è condiviso dalla Giunta e dall'Assessore nello spirito, però è talmente precettivo che veramente se dovessimo approvarlo ci son cose che io non potrei fare anche se fossi imperatore in questa Regione, perché ci sono cose che vanno fatte per legge, alcune con atto amministrativo e altre con legge. Quindi non cercate di vincolare troppo la Giunta a cose che non può fare, per cui io accetto vivamente la raccomandazione che lo faremo in Finanziaria però, se approviamo una cosa del genere, praticamente mi chiedete di fare delle cose che io non ho il potere di fare. Quindi, se lo approviamo con la precisazione che la Giunta è impegnata a fare le cose che può fare con un atto amministrativo, rimandando poi al Consiglio le modifiche legislative che servono per modificare la legge che governa lo spettacolo dal vivo, è un conto, altrimenti io non le posso fare alcune cose, non è che non le voglio fare: è chiaro?

PRESIDENTE. Quindi… è in votazione lo "spirito dell'ordine del giorno", mettiamo in votazione lo "spirito dell'ordine del giorno"….

(Interruzioni)

Ha domandato di parlare la consigliera Laura Caddeo. Ne ha facoltà.

CADDEO LAURA (Progressisti). Io credo di aver compreso ciò che ha detto l'assessore Biancareddu, e lo spirito di quello che ha detto. Io credo che sia una posizione accettabile, perlomeno io ritengo che sia non un compromesso ma una interpretazione che possiamo condividere reciprocamente, ma perché non prendere questo impegno, che ovviamente è precettivo fino a un certo punto e lo sappiamo benissimo, e pronunciarsi però su una materia veramente abbastanza dolente in questo momento? Mi pare già un segno molto importante.

PRESIDENTE. Magari lo ritiriamo e lo facciamo magari un'altra volta come una raccomandazione, perché obiettivamente, leggendo il testo dell'ordine del giorno, è davvero specificatamente precettivo, c'è un elenco davvero importante e non saprei neanche come portarlo a sintesi.

L'emendamento è stato ritirato, perfetto.

Passiamo alla votazione finale del testo

Votazione nominale

PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, del testo del disegno di legge numero 224.

(Segue la votazione)

Risultato della votazione

PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:

(Il Consiglio approva).

Discussione e approvazione del documento della Giunta: Bilancio consolidato della Regione Sardegna per l'esercizio 2019. Articolo 68 del decreto legislativo n. 118 del 2011 e successive modifiche ed integrazioni (10/XVI/A).

PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca l'esame del DOC numero 10 relativamente al bilancio consolidato della Regione.

Ha domandato di parlare l'Assessore del lavoro, formazione professionale, cooperazione e sicurezza sociale. Ne ha facoltà.

ZEDDA ALESSANDRA (FI), Assessore del lavoro, formazione professionale, cooperazione e sicurezza sociale. Chiedo l'adozione della procedura abbreviata ai sensi dell'articolo 101 del Regolamento del Consiglio regionale per l'esame del disegno di legge n. 108, "Disposizioni per il riuso, la riqualificazione e il recupero del patrimonio edilizio esistente ed altre disposizioni in materia di governo del territorio, modifiche alla legge regionale n. 8 del 2015, alla legge regionale n. 45 del 1989 e alla legge regionale n. 16 del 2017".

PRESIDENTE. Penso che si stia riferendo all'articolo 101 per la procedura abbreviata, metto quindi in votazione….

Ha domandato di parlare il consigliere Francesco Agus. Ne ha facoltà.

AGUS FRANCESCO (Progressisti). Chiedo cinque minuti di sospensione.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Gianfranco Ganau. Ne ha facoltà.

GANAU GIANFRANCO (PD). Presidente, il provvedimento non è ancora perfezionato, non è votato in Commissione, stiamo aspettando ancora il parere del CAL.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Francesco Agus. Ne ha facoltà.

AGUS FRANCESCO (Progressisti). Intanto mi risulta che il Regolamento parli del Presidente della Regione, siccome il Presidente della Regione è codicizzato nel nostro ordinamento e in quell'articolo si parla o del Presidente o del consigliere proponente, io adesso non ricordo se quello sia un DL o una PL ma sicuramente il Presidente della Regione non ha sollevato la questione oggi, e quindi mi risulta che il Regolamento parli di altro.

PRESIDENTE. L'onorevole Zedda ha parlato in qualità di Vicepresidente.

Ha domandato di parlare il consigliere Massimo Zedda. Ne ha facoltà.

ZEDDA MASSIMO (Progressisti). Da un punto di vista politico la Vicepresidente da tutti noi viene considerata come portatrice della proposta politica, della voce del Presidente. Così come nel caso in cui, in assenza del Vicepresidente, dovesse essere chiaro a tutti che l'Assessore, poniamo, al bilancio alla programmazione su delega politica del Presidente dovesse riferire l'opinione politica del Presidente, salvo smentita da parte del Presidente stesso, nessuno potrebbe dire che la Vicepresidente o l'Assessore di turno stanno restituendo il parere della Giunta. Nel momento in cui il Regolamento parla di "Presidente della Regione" il caso in cui il Vicepresidente, guardi è cosa nota perché purtroppo per le questioni di salute del presidente Pigliaru, il Vicepresidente svolgeva le funzioni di Presidente per i casi previsti dalla legge di impedimento, impedimento da un punto di vista della salute, assenza e cioè è impossibilitato per assenza dal territorio regionale perché all'estero, chissà dove a mettere una firma come Presidente della Regione, o in caso di morte e questo ovviamente non lo augureremo mai a nessuno, ci mancherebbe. Ma i casi sono normati, allora il Vicepresidente opera come disciplina come il Presidente della Regione; nel caso di specie o lo chiede il Presidente della Regione a' termini del Regolamento oppure non c'è scritto il Presidente o un suo sostituto di Giunta o un componente della Giunta, come in altri casi il Regolamento recita, tant'è vero, che dice il Regolamento il Presidente della Regione quale capo della Giunta o il consigliere proponente, non viene neanche detto un sostituto del Consigliere proponente.

PRESIDENTE. Grazie, onorevole Zedda. Quindi metto in votazione, scusate, alla fine spetta a me interpretare il Regolamento, io mi sono consultato con il Segretario generale, con gli Uffici, io faccio parlare tutti, poi spetta a me comunque la decisione finale. E però devo prendere poi la decisione.

Ha domandato di parlare il consigliere Gianfranco Ganau. Ne ha facoltà.

GANAU GIANFRANCO (PD). Siete di una scorrettezza unica! Di una scorrettezza unica, unica!

PRESIDENTE. Non rivolgetevi…

GANAU GIANFRANCO (PD). È una vergogna, è una vergogna, Presidente! Dopo quello che abbiamo fatto oggi è un'offesa al Consiglio e alla minoranza, lei non se lo può permettere, Presidente! È una vergogna non esiste una cosa del genere, fatto in un momento del genere, è una vergogna!

PRESIDENTE. Se mi fa parlare, se mi fa parlare, andiamo avanti, andiamo avanti con la votazione del DOC numero 10/XVI/A con il bilancio consolidato, ora mettiamo in votazione, scusate, vi richiamo all'ordine, onorevole Li Gioi, onorevole Orrù, la sto richiamando all'ordine, mettiamo in votazione il documento 10.

Mettiamo in votazione il documento 10, il documento 10 è aperta la votazione chi è favorevole chi è contrario… sull'ordine… no… scusate il Consiglio è sospeso!

(La seduta, sospesa alle ore 23 e 03, viene ripresa alle ore 23 e 04.)

Riprendiamo i lavori dell'Aula. Chiedo ai colleghi consiglieri di assumere un contegno, io sono obbligato a mettere in votazione, qualora me lo chieda, scusate, scusate! Esigo rispetto! Esigo rispetto per l'Aula!

Mettiamo in votazione il bilancio consolidato, il bilancio consolidato.

Il Vicepresidente ritira la proposta.

Mettiamo in votazione il bilancio consolidato, DOC 10/XVI/A

Poiché nessuno domanda di parlare lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano. Chi non lo approva alzi la mano. Chi si astiene alzi la mano.

(È approvato)

Prego onorevole Agus… benissimo allora andiamo avanti…

C'è in votazione la variazione al bilancio interno del Consiglio.

Poiché nessuno domanda di parlare lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano. Chi non lo approva alzi la mano. Chi si astiene alzi la mano.

(È approvato)

Scusate la Commissione sanità domani è convocata alle ore 16 e 30 insieme alla quinta Commissione. Quindi sono convocate la quinta e la sesta in riunione congiunta domani alle ore 16 e 30, grazie.

La seduta è tolta.

La seduta è tolta alle ore 23 e 05.