Mozione n. 368

CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA

XVILegislatura

Mozione n. 368

GIAGONI – ENNAS – MANCA Ignazio – MELE – PIRAS – SAIU sulla immediata ed improcrastinabile necessità di garantire la continuità territoriale marittima con la penisola ai cittadini sardi per il trasporto di merci e passeggeri, con apposito bando.

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IL CONSIGLIO REGIONALE

PREMESSO che:
– la continuità territoriale, intesa come capacità di garantire un servizio di trasporto e mobilità che non penalizzi la popolazione residente nei territori meno favoriti, si inserisce nel quadro più generale di garanzia dell’uguaglianza sostanziale dei cittadini e di coesione di natura economica e sociale, promosso dall’intera comunità europea;
– essa rappresenta per la Sardegna un fattore strategico e prioritario per il superamento delle condizioni di svantaggio a causa dell’ insularità, pertanto i collegamenti fra la terraferma e le isole debbono svolgersi a condizioni, quanto più possibili, equivalenti rispetto a quelle rilevabili per collegamenti analoghi sulla terra ferma nel resto della nostra penisola, deve intendersi come uno strumento capace di garantire un servizio di trasporto regolare, continuo e con un tariffario vantaggioso che non penalizzi i cittadini residenti nei territori insulari;
– in generale, il cabotaggio marittimo è retto dal principio della liberalizzazione della prestazione dei servizi, disposto nel regolamento (CEE) 3577/1992 a cui il legislatore nazionale si è adeguato solo con l’articolo 19 ter del decreto legge n. 135 del 2009, convertito con la legge n. 166 del 2009 (Disposizioni urgenti per l’attuazione di obblighi comunitari e per l’esecuzione di sentenze della Corte di giustizia delle Comunità europee). Tale disposizione, interessa la nostra Regione e ha previsto la privatizzazione delle società di trasporto marittimo, tra cui la Tirrenia navigazione Spa;
– le rotte di collegamento tra la Sardegna e il territorio extra regionale, sono stati esercitati per lungo tempo da Tirrenia navigazione Spa, il cui citato processo di privatizzazione si è realizzato con la stipula, il 18 luglio 2012, della convenzione tra il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti e la compagnia privata Compagnia italiana di navigazione (CIN), che ha regolato l’esercizio dei servizi dei collegamenti navali, tra i quali diverse tratte fra la Sardegna ed il continente, fino al 18 luglio 2020, gli oneri derivanti da tale accordo sono integralmente a carico dello Stato;

CONSIDERATO che:
– la convenzione, stabilisce un contributo a favore del concessionario dei collegamenti pari a 73 milioni di euro annui per complessivi 584 milioni di euro in otto anni per tutte le tratte, fissando le tariffe per il trasporto di merci e passeggeri in regime di continuità territoriale per le principali rotte da e per la Sardegna;
– la convenzione, stipulata a luglio del 2012, è scaduta il 18 luglio 2020, col decreto Rilancio di febbraio 2020 non è stata reiterata, pertanto dopo l’annuncio appreso a mezzo stampa ad opera della società Tirrenia Spa relativo al taglio dei collegamenti dal 1° dicembre 2020, tali rotte saranno gestite in regime di libero mercato con un probabile aumento delle tariffe di trasporto penalizzando di fatto l’accessibilità dei residenti, condizionando pesantemente il rientro di numerosi immigrati per le imminenti festività e se non si interverrà con la massima celerità, la Sardegna si troverà ad affrontare un lungo periodo di difficoltà nei collegamenti e di grande preoccupazione sulle tariffe applicabili;

EVIDENZIATO che:
– la Corte costituzionale attraverso la sentenza n. 230/2013, ha dichiarato l’illegittimità costituzionale dell’articolo 6, comma 19, del decreto legge n. 95 del 2012, nella parte in cui non include la frase “d’intesa con la regione Sardegna”, determinando tale omissione, l’esclusione totale della Regione dalla convenzione e ponendola di fatto al ruolo di terzo estraneo al rapporto;
– la suddetta pronuncia della Corte, accogliendo il ricorso presentato dalla Regione che ha eccepito la palese violazione dell’articolo 53 della Statuto speciale per la Sardegna per cui “la Regione è rappresentata nella predisposizione delle tariffe ferroviarie e nella regolamentazione dei servizi nazionali di comunicazione e trasporto terrestre, marittimo ed aereo che possano direttamente interessarla”, ha evidenziato il diritto della Regione alla effettiva ed irrinunciabile partecipazione nella preparazione e nel controllo di tutti quei provvedimenti che riguardano l’articolato apparato dei servizi di trasporto nazionali che riguardano la nostra isola,

impegna il Presidente della Regione e l’Assessore regionale dei trasporti

alla luce delle recenti dichiarazioni relative al blocco dei collegamenti navali tra la Sardegna e la penisola ad opera dei vertici aziendali della compagnia di navigazione CIN Spa, già titolare di convenzione, ad intercedere con urgenza presso il Governo Nazionale per capire quale trafila intenda seguire e, soprattutto, con quale tempistica, per far sì che la Sardegna partecipi attivamente alla stesura del bando sulla nuova continuità territoriale marittima, al fine di garantire il corretto esercizio del diritto alla mobilità dei cittadini sardi, considerato che la continuità territoriale è un fattore funzionale, necessario e strategico allo sviluppo economico per la competitività della nostra Isola.

Cagliari, 23 novembre 2020

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