Interrogazione n. 739/A

CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA

XVILegislatura

Interrogazione n. 739/A

(Pervenuta risposta scritta in data 18/12/2020)

SATTA Gian Franco – AGUS – CADDEO – LOI – ORRÙ – PIU – STARA – ZEDDA Massimo, con richiesta di risposta scritta, sull’attivazione delle procedure necessarie all’erogazione delle indennità straordinarie a favore dei lavoratori con tipologie di contratto flessibile o atipico e dei lavoratori addetti al lavoro domestico o di cura di cui alle lettere c) e d) dell’articolo 9 della legge regionale 23 luglio 2020, n. 22, che hanno ridotto o sospeso l’attività lavorativa o il rapporto di lavoro in conseguenza dell’emergenza Covid-19.

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I sottoscritti,

premesso che l’articolo 9 della legge regionale 23 luglio 2020, n. 22, ha previsto misure di contrasto alla crisi economica sociale determinata dall’emergenza epidemiologica da Covid-19 e, al fine di sostenere i lavoratori sardi che hanno cessato, ridotto o sospeso l’attività lavorativa o il rapporto di lavoro in conseguenza di tale emergenza, ha autorizzato la spesa nel limite complessivo di euro 18.000.000 (missione 15 – programma 03 – titolo 1) per la concessione di un’indennità a favore delle seguenti categorie:
a) lavoratori dipendenti stagionali o con contratti a termine, compresi i lavoratori in somministrazione impiegati presso le imprese utilizzatrici appartenenti a settori diversi da quelli di cui all’articolo 2 della legge regionale 9 marzo 2020, n. 8;
b) lavoratori dipendenti stagionali, o comunque, dipendenti con contratti a termine, compresi i lavoratori in somministrazione impiegati presso le imprese utilizzatrici che operano nei settori individuati dall’articolo 2 della legge regionale 9 marzo 2020, n. 8;
c) lavoratori con tipologie di contratto flessibile o atipico;
d) lavoratori addetti al lavoro domestico e di cura;

preso atto che il comma 4 dell’articolo 9 della legge regionale n. 22 del 2020 stabilisce che per l’attuazione delle misure descritte l’Assessorato regionale del lavoro, formazione professionale, cooperazione e sicurezza sociale si avvale dell’Agenzia sarda per le politiche attive del lavoro (ASPAL);

rilevato che:
– a distanza di quasi quattro mesi dall’approvazione della legge regionale n. 22 del 2020 risultano pubblicati alla data odierna esclusivamente gli avvisi inerenti alle lettere a) e b) dell’articolo 9, mentre non risultano ancora pubblicati gli avvisi destinati alle categorie descritte alle lettere c) e d) dello stesso articolo, ovvero quelli rivolti ai lavoratori con tipologie contrattuali flessibili o atipiche e ai lavoratori addetti al lavoro domestico e di cura;
– ad oggi, quindi, non si possono verificare i requisiti necessari per la presentazione delle domande riferite ai lavoratori delle categorie c) e d) nonché conoscere la tempistica e le modalità per la trasmissione delle stesse;

considerato che:
– molte delle tipologie contrattuali richiamate alle lettere c) e d) dell’articolo 9 della legge regionale n. 22 del 2020, ed in particolare quelle inerenti ai contratti a chiamata, intermittenti e occasionali, costituiscono una parte considerevole dei contratti utilizzati nell’attuale mondo del lavoro flessibile nei settori e nelle professioni stagionali;
– i lavoratori addetti al lavoro domestico e di cura sono solitamente impiegati in quei contesti familiari che maggiormente hanno subìto limitazioni dovute alla diffusione della pandemia da Covid-19, sia per la fragilità delle persone assistite che per le limitazioni lavorative dei datori di lavoro stessi che in questi mesi sono stati costretti a lavorare da casa o ad usufruire di permessi e congedi dal proprio lavoro;
– molti lavoratori appartenenti a queste categorie non hanno potuto accedere ad altre forme di sostegno previste dalle norme nazionali, ritrovandosi in questo modo sprovvisti di un adeguato sostegno economico;

ritenuto che le misure adottate dalla legge regionale n. 22 del 2020, e in particolare quelle previste dall’articolo 9, trattandosi di interventi straordinari di sostegno economico per famiglie e lavoratori destinati a contrastare gli effetti disastrosi che l’assenza o la riduzione di lavoro genereranno su tutta l’economia della Sardegna, avrebbero dovuto essere caratterizzate da procedure burocratiche semplificate e snelle, in modo da garantire il raggiungimento degli obiettivi stabiliti dal legislatore regionale, a maggior ragione oggi che ci troviamo nel pieno della seconda ondata pandemica,

chiedono di interrogare il Presidente della Regione e l’Assessore regionale del lavoro, formazione professionale, cooperazione e sicurezza sociale per sapere se:
1) siano a conoscenza della problematica sopra riportata;
2) non ritengano doveroso intervenire con la massima urgenza e provvedere all’adozione di tutti gli atti necessari affinché l’ASPAL proceda alla pubblicazione degli avvisi pubblici di cui all’articolo 9, lettere c) e d), della legge regionale n. 22 del 2020, garantendo altresì procedure istruttorie celeri e una tempestiva erogazione dei contributi.

Cagliari, 16 novembre 2020

 

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