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Resoconto della seduta n. 188 del 01/02/2022

Bozza provvisoria

CLXXXVIII SEDUTA

(POMERIDIANA)

Martedì 1 febbraio 2022

Presidenza del Presidente Michele PAIS

La seduta è aperta alle ore 17 e 33.

CUCCU CARLA, Segretaria, dà lettura del processo verbale della seduta antimeridiana del 22 ottobre 2021 (176), che è approvato.

Congedi

PRESIDENTE. Comunico che i consiglieri regionali Sara Canu, Maria Laura Orrù e Aldo Salaris hanno chiesto congedo per la seduta del 1 febbraio 2022.

Poiché non vi sono opposizioni, i congedi si intendono accordati.

Comunicazioni del Presidente

PRESIDENTE. Comunico che, con nota del 14 gennaio 2022, il Gruppo consiliare Lega Salvini Sardegna ha comunicato di aver nominato presidente di gruppo l'onorevole Pierluigi Saiu.

Annunzio di presentazione di proposta di legge

PRESIDENTE. Comunico che è stata presentata la proposta di legge numero 310.

Risposta scritta a interrogazioni

PRESIDENTE. Comunico che è stata data risposta scritta alle interrogazioni numero 1159, 107, 109, 275, 551, 834, 1014, 1297, 106, 128, 133, 349, 373, 393, 420, 437, 555, 563, 596, 614, 759, 768, 789, 1014, 1110, 1211.

Annunzio di interrogazioni

PRESIDENTE. Si dia annunzio delle interrogazioni pervenute alla Presidenza.

CUCCU CARLA, Segretaria. Sono state presentate le interrogazioni numero 1310, 1311, 1312, 1313, 1314, 1315, 1316, 1317, 1318, 1319, 1320, 1321, 1322, 1323, 1324, 1325, 1326, 1327, 1328, 13291330, 1331, 1332, 1333, 1334, 1335, 1336, 1337, 1338.

Annunzio di interpellanze

PRESIDENTE. Si dia annunzio delle interpellanze pervenute alla Presidenza.

CUCCU CARLA, Segretaria. Sono state presentate le interpellanze numero 164, 165, 166, 167.

Annunzio di mozioni

PRESIDENTE. Si dia annunzio delle mozioni pervenute alla Presidenza.

CUCCU CARLA, Segretaria. Sono state presentate le mozioni numero 550, 551, 552, 553, 554, 555, 556, 557, 558, 559.

Sull'ordine dei lavori

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Francesco Mula. Ne ha facoltà.

MULA FRANCESCO (PSd'Az). Credo di farmi portavoce di una questione che sta diventando, io dico, insostenibile, Presidente, e credo che riguardi tutta l'Aula, che riguarda il funzionamento di questa benedetta, o chiamiamola come vogliamo, Regione. Vi ricordate che abbiamo approvato la legge omnibus? Tutti quanti credo se lo ricordino, abbiamo approvato anche una leggina di due righe dove abbiamo prorogato i termini non solo per la realizzazione degli eventi ma anche per la rendicontazione al 2022, vi ricorderete tutti quanti. Io vorrei sollecitare, Presidente, un intervento forte e urgente perché gli uffici, e non sto qui a fare i nomi, e anche la tesoreria continuano a sostenere che se l'evento non è stato realizzato e rendicontato entro il 31 dicembre, non può essere erogato nessun tipo di contributo.

Seconda cosa. Correggetemi se sbaglio, quando viene riconosciuto un contributo (perché di contributi stiamo parlando) a me non risulta che debba essere stipulata e presentata nessuna fideiussione: stanno chiedendo le fideiussioni. Allora io penso che sia nell'interesse di tutti approfondire questo argomento e soprattutto se serve (io credo serva) quest'Aula si deve far carico di far rispettare quelle che sono le leggi che vengono approvate in questo Consiglio. Non mi risulta - lo ribadisco - che con quella leggina che noi abbiamo approvato dopo la omnibus, c'era scritto chiaramente che gli eventi erano realizzabili anche nel 2022, rendicontabili entro il 2022, ripeto, stanno chiedendo non solo la rendicontazione, pena il fatto di poter perdere il contributo se il tutto non viene rendicontato entro il 31 dicembre, con richiesta di presentazione di fideiussione. Presidente, poi vorremmo anche noi discutere in quest'Aula per cercare di far capire (forse stiamo prendendo un abbaglio noi) di far capire non solo agli uffici e alla ragioneria in che modo dovrebbero operare.

PRESIDENTE. La seduta è sospesa per una riunione di Capigruppo generale.

(La seduta, sospesa alle ore 17 e 53, viene ripresa alle ore 18 e 38.)

PRESIDENTE. Riprendiamo la seduta.

Ha domandato di parlare il consigliere Daniele Secondo Cocco. Ne ha facoltà.

COCCO DANIELE SECONDO (LEU). Presidente, mi permetta di intervenire sull'ordine dei lavori per alcune urgenze che riguardano la sanit��. Mi riferisco in particolar modo alla deficienza importantissima di personale a livello dei presìdi ospedalieri sardi, e soprattutto mi riferisco in questo momento all'ospedale di Nuoro, ma anche ad altri ospedali, perché ci risulta definita la graduatoria dopo il concorso degli infermieri da quasi due mesi, e ad oggi la stessa graduatoria, lo stesso concorso non è andato a scorrimento. Vorremmo capire quale sia il motivo che sta bloccando, perché, le ripeto, in un momento dove la pandemia ancora imperversa c'è assoluta necessità di questo personale, quindi chiedo a lei di farsi parte attiva con l'Assessore perché su questo ci possa essere una risposta immediata. E la risposta immediata si voleva anche per la graduatoria dei medici di malattie infettive, una graduatoria che esiste da circa due anni, che è bloccata e non se ne capiscono i motivi.

Un'altra cosa importante che dovremmo fare nostra, credo tutta l'Aula deve fare propria, è l'applicazione immediata della norma legislativa pubblicata in Gazzetta Ufficiale per mettere a disposizione gratuitamente i tamponi per le scuole primarie, e credo che la Regione si debba far carico di mettere a disposizione gratuitamente i tamponi anche per i bambini delle scuole materne e degli asili nido nonché le maschere FFP2. Questo credo che sia il minimo che possiamo fare in una situazione in cui le famiglie hanno davvero delle gravi difficoltà a poter pagare i tamponi e ad acquistare anche le mascherine. Mi risulta che a ieri le farmacie della Sardegna comunque non stessero applicando neanche la norma che prevede la gratuità dei tamponi per i bambini delle scuole materne.

Un'ultima cosa riguardo a tutta l'Aula. Noi abbiamo approvato nella legge omnibus un emendamento che prevedeva che per i pazienti con gravi disabilità, mi riferisco soprattutto ai pazienti con SLA, si passasse tutta la procedura dai PLUS ai Comuni che ne facessero richiesta. Ebbene, le linee guida dell'Assessorato non prevedono questo, e ci risultano delle segnalazioni importanti di questi pazienti che a tutt'oggi non hanno le risposte che dovrebbero avere, stiamo parlando di pazienti di SLA, di pazienti che subiscono una condizione gravissima da allettati e credo che il minimo che si possa fare è che l'Assessorato rispetti una norma che è stata approvata all'unanimità dal Consiglio regionale. Grazie.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Francesco Agus. Ne ha facoltà.

AGUS FRANCESCO (Progressisti). Presidente, sull'ordine dei lavori. Il 1° gennaio 2022 dovrebbe essere iniziata l'applicazione della riforma della sanità varata da questo Consiglio regionale l'anno scorso. Il primo mese di applicazione della riforma non è stato confortante, anche in ragione del periodo pandemico ancora non concluso; la sensazione, Presidente, è che ai problemi che tutti noi conosciamo e a quelli che purtroppo hanno caratterizzato l'emergere di una nuova patologia devastante anche per le strutture ospedaliere e per le cure erogate negli ospedali, e l'emergere anche dei problemi legati al perdurare delle liste d'attesa legate a tutte le altre patologie ha innescato una situazione che deve essere gestita. La preoccupazione, Presidente, è che l'attuazione della riforma possa ulteriormente appesantire il lavoro delle Aziende sanitaria della Sardegna già "alla canna del gas". In particolare - e chiudo - segnalo che a tutt'oggi non c'è ancora chiarezza piena riguardo al ruolo che le Aziende devono avere, al ruolo che ARES deve avere rispetto alle Aziende sanitarie locali e al ruolo che le Aziende sanitarie locali devono avere nell'erogazione dei servizi. C'è poi il problema di alcune strutture ospedaliere che in questo momento particolare sono alle prese con un cambio di azienda: è chiaro che procedure così importanti dal punto di vista amministrativo, se non regolate, se non controllate, se non verificate anche dalla politica, rischiano di creare disastri in un sistema che in questo momento non può permettersi di fare straordinari.

Ciò detto, Presidente, considerando che si tratta dell'applicazione di una legge votata da una parte di questo Consiglio regionale, ma pur sempre dall'organo supremo in tema di leggi regionali, le chiederei di consentire nello stretto tempo possibile una convocazione anche della Commissione competente per verificare lo stato d'attuazione di quella legge ed eventualmente suggerire opportune modifiche prima che sia troppo tardi.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Pierluigi Saiu. Ne ha facoltà.

SAIU PIERLUIGI (Lega). Presidente, il mio sarà un intervento molto breve e sollecitato da una considerazione che ha fatto l'onorevole Cocco in ordine al recepimento della disposizione del Governo che estende la gratuità dei tamponi anche ai bambini che frequentano la scuola primaria, e per comunicare all'Aula che già nella giornata di ieri, a firma del Direttore generale facente funzioni dell'Assessorato della sanità, si è proceduto a recepire la disposizione del Governo centrale, e perciò anche in Sardegna, a seguito del recepimento effettuato dall'Assessorato, operano già dalla giornata di ieri le norme in ordine alla gratuità dei tamponi per i bambini che frequentano la scuola primaria.

Discussione e approvazione della proposta di legge: Proroga dell'esercizio provvisorio del bilancio della Regione per l'anno 2022 (311/A).

PRESIDENTE. Passiamo ora alla discussione della proposta di legge numero 311.

Dichiaro aperta la discussione generale. Poiché nessuno è iscritto a parlare, dichiaro chiusa la discussione generale e metto in votazione il passaggio all'esame degli articoli. Chi lo approva alzi la mano. (Viene richiesta la controprova.) Chi non lo approva alzi la mano.

(É approvato)

Metto in votazione l'articolo 1. Chi lo approva alzi la mano. (Viene richiesta la controprova.) Chi non lo approva alzi la mano.

(È approvato)

Metto in votazione l'articolo 2. Chi lo approva alzi la mano. (Viene richiesta la controprova.) Chi non lo approva alzi la mano.

(È approvato)

Passiamo alla votazione finale del testo.

Ha domandato di parlare la consigliera Desirè Manca per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

MANCA DESIRÈ (M5S). Intervengo a nome del Gruppo del Movimento 5 Stelle per annunciare la nostra astensione a questo provvedimento.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Francesco Agus per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

AGUS FRANCESCO (Progressisti). Il voto sarà di astensione e l'augurio per la Sardegna è che l'esercizio provvisorio duri meno tempo possibile e sia possibile iniziare la discussione di una legge finanziaria che, ripeto quanto ho detto stamattina durante la riunione con il CAL, dovrà essere una finanziaria caratterizzata da una discussione politica che non potrà essere ulteriormente rimandata o rinviata. La politica dei rinvii continui delle discussioni sta producendo pessime leggi, che tra l'altro faticano anche a essere applicate, perché le ultime dichiarazioni anche in quest'Aula sull'ordine dei lavori spesso parlano di leggi approvate dal Consiglio regionale e poi disapplicate perché considerate inapplicabili dagli uffici.

Consiglio un altro metodo: finiamola con le leggi omnibus, finiamola con gli emendamenti presentati in Aula all'ultimo momento, e iniziamo ad approfondire e a capire cosa effettivamente serve in questa fase e a far sì che appunto vengano presentati provvedimenti che abbiano le caratteristiche per andare avanti e non per arenarsi al primo scoglio. Anche per questo motivo il voto sarà di astensione in questo esercizio provvisorio, con l'augurio, appunto, che sia più breve possibile.

PRESIDENTE. Grazie, quindi è aperta la votazione votazione elettronica per chi l'avesse o al telefonino dell'esercizio provvisorio è aperta la votazione…

Votazione nominale

PRESIDENTE. Indico la votazione per appello nominale della proposta di legge numero 311.

(Segue la votazione)

Risultato della votazione

PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:

(Il Consiglio approva).

Discussione e approvazione della proposta di legge: Sostituzione dell'articolo 11, comma 47, della legge regionale 22 novembre 2021, n. 17 (Disposizioni di carattere istituzionale-finanziario e in materia di sviluppo economico e sociale) (312/A).

Il successivo punto all'ordine del giorno reca la proposta di legge numero 312 "Sostituzione dell'articolo 11, comma 47, della legge regionale 22 novembre 2021 numero 17 (Disposizioni di carattere istituzionale e finanziario e in materia di sviluppo economico e sociale)".

Si tratta di una proposta di legge finalizzata a rinviare al 15 aprile 2022 l'entrata in vigore del blocco della pesca e della commercializzazione del riccio di mare.

Dichiaro aperta la discussione generale.

È iscritto a parlare il consigliere Giampietro Comandini. Ne ha facoltà.

COMANDINI GIAMPIETRO (PD). Grazie Presidente, no vorrei conoscere, vista quella che era la finalità del blocco della pesca del riccio di mare in Sardegna per i prossimi tre anni, conoscere da parte dell'Assessore all'agricoltura quali sono le motivazioni che in qualche modo hanno impedito l'applicazione della delibera di Giunta numero 50/27 del 28 dicembre 2021. Perché in quella delibera erano in qualche modo previste tutta una serie di ristori che dovevano essere assegnati ai ricciai attraverso procedure ben chiare, sicuramente è successo qualcosa sulla quale noi vorremmo conoscere le motivazioni se sono tecniche o se sono politiche. Perché se sono politiche dopo tre anni probabilmente il Presidente della Regione dovrebbe prendere atto della incapacità e inadeguatezza dell'Assessore regionale dell'agricoltura a svolgere un ruolo così importante e delicato in Sardegna, grazie.

PRESIDENTE. È iscritto a parlare il consigliere Francesco Agus. Ne ha facoltà.

AGUS FRANCESCO (Progressisti). Grazie Presidente, segnalo che in questa occasione da parte delle forze di opposizione c'è stata la massima volontà di essere costruttivi ed evitare che si arrivasse al punto che oggi stiamo vivendo. Noi oggi stiamo correggendo una legge approvata, perché è inapplicabile. La legge era stata scritta con troppa fretta, senza l'adeguato confronto con i soggetti coinvolti e alla fine il Consiglio regionale è stato costretto a riunirsi, appunto oggi, per approvare una legge, che di fatto sposta all'anno prossimo l'introduzione del fermo pesca, ed evitare problemi sociali non controllabili. Perché l'Assessore all'agricoltura nei giorni scorsi non è sembrata in alcun modo in grado di controllare gli effetti dei suoi provvedimenti. È drammatico, perché prima di mettere una firma su alcune decisioni occorre pensarci due volte, in alcuni casi anche approfittare del fatto che mai come in come in quest'Aula in questi casi l'opposizione ha tutta la volontà di condividere le scelte e in alcuni casi sedersi a un tavolino e cercare anche di condividere scelte gravose e faticose come questa, per esempio. Abbiamo presentato una richiesta affinché si avviasse un'interlocuzione in Commissione il 23 novembre, questa interlocuzione è stata possibile solo nelle settimane scorse e solo in virtù del fatto che davanti al Consiglio regionale ancora una volta era convocata una manifestazione e come spesso accade in quest'Aula si reagisce solo quando fuori dal Consiglio è già acceso il fuoco e mai di fronte a problemi annunciati. In questo caso diamoci tempi più lunghi e ragioniamo su tre aspetti. In primo luogo l'erogazione di sussidi e abbiamo visto l'efficacia della macchina regionale in questi tre anni, ovviamente da parte nostra stigmatizziamo il modo in cui questa macchina è condotta, in alcuni casi l'aver fatto leggi inapplicabili ha prodotto il fatto che queste leggi appunto non siano state messe in atto dagli Uffici. Però in tema di sussidi abbiamo una certa esperienza, l'Assessore al lavoro qui presente più volte è stata costretta a proporre in Consiglio regionale delle norme correttive, è stata costretta a modificare la metodologia attraverso cui i sussidi emergenziali sono stati erogati. I tempi inizialmente erano molto lunghi piano, piano con il rodaggio della macchina si sono assottigliati. Ecco introdurre un nuovo strumento e pensare che questo possa essere subito efficace sappiamo che è qualcosa di impossibile. In questo caso è accaduto quello che non doveva accadere in un periodo di crisi, si è presa una decisione, una decisione forte, e in una tasca c'era la chiave per chiudere la pesca, ma nell'altra tasca non c'erano i sussidi da dare ai pescatori. Questo tipo di atteggiamenti non possiamo permettercelo, fuori da quest'Aula nessuno sa chi è all'opposizione, chi è in maggioranza, chi è in Giunta e chi è in Consiglio, a fare una figura pessima sono tutte le istituzioni. Per cui su questi temi, soprattutto quando incidono sul pranzo e la cena delle famiglie, cerchiamo di essere responsabili e di evitare autogol di questo tipo, anche perché, oggi non c'è l'Assessore dell'agricoltura, avrei voluto chiederle a quali tempi stava pensando per l'erogazione di questi sussidi. Dalle sue dichiarazioni in Commissione io ho percepito una tempistica di mesi e forse anni per riuscire ad erogare i primi voucher, non sono tempistiche compatibili con la situazione che stiamo vivendo, prima sblocchiamo lo strumento e poi prendiamo decisioni.

Altri due punti. Una decisione di questo tipo ha un senso ed è corretta, è anche auspicabile per il bene dei pescatori e dell'economia legata alla filiera se supportata da due interventi paralleli, una seria lotta all'abusivismo, non è possibile che non possano andare a pesca i pescatori muniti di licenza e che non ci siano i controlli per chi invece svolge quella professione in maniera abusiva, e ovviamente in un regime senza controlli una decisione di questo tipo potrebbe addirittura rivelarsi dannosa. L'altro aspetto è quello che riguarda le politiche e i progetti per il ripopolamento della specie. L'Università, ma anche AGRIS, ma anche enti privati hanno avviato dei progetti per il ripopolamento. È chiaro che si tratta di esperimenti, in alcuni casi i risultati fanno ben sperare e sono già positivi, potrebbero già dare una risposta, però forse considerando la peculiarità anche gastronomica del prodotto potrebbe valere la pena fare un investimento serio, e quindi utilizzare i tre anni di fermo non semplicemente per stare a bordo riva e aspettare che in qualche modo accada qualcosa, ma per intervenire attivamente affinché un prodotto così importante torni a essere presente nei nostri mari come lo era in passato.

Detto questo, io penso che poi un'altra decisione, ma è quella che già è nelle cose, verrà presa dal mercato. È chiaro che non parliamo di un prodotto che potrà essere disponibile in tutte le tavole, tutti i giorni, di tutta la stagione dei ricci, non è possibile, stiamo parlando di un prodotto estremamente raro su cui dovrà intervenire anche una dinamica di prezzo, raro e quindi anche caro. Ci sono tanti prodotti nel mondo che hanno una dinamica di prezzo legata strettamente alla propria poca reperibilità nel mercato. Ecco, il riccio di mare nel Mediterraneo che si pesca in Sardegna è un prodotto come il tartufo bianco, è come tanti altri che possono avere una nicchia di mercato, possono essere consumati magari tre, quattro volte durante una stagione per chi può permetterselo, non certo possono essere il piatto alla base di tutti i pranzi e di tutti i ristoranti di un'intera isola, o almeno delle città più importanti da questo punto di vista.

Detto questo, approfittiamo della giornata di oggi e dello spostamento di una data per evitare di trovarci l'anno prossimo nella stessa situazione, un anno passa in fretta e - lo sappiamo - a volte insieme alle date si prorogano anche i problemi.

PRESIDENTE. È iscritto a parlare il consigliere Alessandro Solinas. Ne ha facoltà.

SOLINAS ALESSANDRO (M5S). Grazie Presidente, colleghi, sarò molto breve. Non intendo soffiare sul fuoco di una polemica che ha già raggiunto livelli critici, visto che comunque abbiamo trovato coloro che dalla pesca dei ricci traggono il loro unico sostentamento sotto il Consiglio regionale. Però è anche vero che oggi stiamo ponendo una soluzione a quello che è stato un errore, un errore che anzitutto deve essere imputato alla mancanza di concertazione, e da parte di una maggioranza che molte volte lamenta questa stessa mancanza nei confronti del Governo centrale non ce lo si dovrebbe aspettare, stride un po' con quelli che sono molte volte i contenuti e i messaggi che da parte della maggioranza vengono mandati. Tanti sono i punti che bisognerebbe toccare, però principalmente mi sento di toccarne alcuni. In primis, bisognerà sedersi insieme alle persone che operano in questo comparto per capire se volete effettivamente proseguire sul blocco triennale, come consentire loro anzitutto di non mandare persa la loro professione e la loro professionalità, di continuare in qualche modo ad avere da vivere. Quindi, come ha detto già il collega, erogazione di incentivi puntuali, perché sono molto poche le persone e gli enti che ricevono incentivi regionali che possono dire di ricevere gli indennizzi puntualmente, e non gli si può neanche dire, perché gli stiamo impedendo di lavorare, di andare a lenzare spigole, come qualcuno gli ha consigliato. Bisogna soprattutto che la Regione si attivi per intensificare i controlli sull'abusivismo, sennò indipendentemente da quanto tempo noi bloccheremo la pesca dei ricci, il giorno in cui la pesca inizierà e si andrà a controllare la popolazione dei ricci, sono sicuro che ne troveremo ancora meno di quanti ce n'erano il giorno in cui il blocco è stato applicato. Ci rendiamo conto naturalmente della necessità di salvaguardare la popolazione del riccio per tante ragioni, che siano economiche, che siano naturalistiche, e sicuramente anche i pescatori se ne rendono conto perch�� i primi che hanno la necessità e la volontà di salvaguardare lo stock ittico sono proprio coloro che dallo sfruttamento dello stock ittico traggono il loro sostentamento e la loro fonte di vita. Ebbene, il nostro invito sicuramente è quello di inaugurare una stagione di concertazione costante con queste persone, soprattutto in vista delle volontà rappresentate da parte della Regione di reimpiegarle in attività che a loro non competono, come per esempio la pulizia dei fondali e raccolta della plastica, attività che per quanto nobile va sicuramente concordata e proposta a loro solo in ragione di chi effettivamente la vuole portare avanti, e non è proprio quello che sembra gli sia stato proposto, non in questi termini, e sicuramente tutto questo, che comporta una rivoluzione nella loro professione, è stato fatto in maniera eccessivamente approssimativa e senza - lo ripeto - l'adeguata concertazione.

Anticipo il voto favorevole del mio Gruppo perché così deve essere. Inviterei l'Assessore, ma purtroppo non è presente, e anche i colleghi di maggioranza ad inaugurare - lo ripeto - una stagione di concertazione perché provvedimenti del genere non possono essere presi inaudita altera parte. Grazie.

PRESIDENTE. È iscritto a parlare il consigliere Francesco Mula. Ne ha facoltà.

MULA FRANCESCO (PSd'Az). Grazie Presidente. Intanto stavo chiedendo prima, Presidente, quando eravamo in fase di votazione elettronica, se possiamo capire quanto ci mettiamo, quanto ci metteremo ancora ad aggiustare questo sistema del quale mi sembra che siamo arrivati al secondo compleanno. Non riusciamo a capire qual è, per far funzionare un po' le cose, perché siamo veramente non solo impossibilitati a intervenire per votare e per prenotarci, ma vorremo capire e avere anche qualche rassicurazione che i lavori stanno procedendo.

Detto questo, visto che l'Assessore non è presente qui stasera, mi preme fare una precisazione per quanto riguarda l'intervento che io feci l'altro giorno in Commissione, quando appunto in fase di audizione erano presenti i ricciai, che rivendicavano giustamente, ci mancherebbe altro, una serie di motivazioni proprie. Io feci un intervento di questo tipo e non mi vergogno a dirlo, ho detto: "Guardate, per quanto ci riguarda nella costa orientale della Sardegna, nel mio territorio, ricci non ce ne sono più". Chiesi a qualche altro collega che comunque abita in zone costiere, ebbi la stessa conferma. Quindi, a quel punto chiesi all'Assessore: "Questa valutazione è nata da che cosa?". Quindi una serie di motivazioni di tipo tecnico, scientifico e chi più ne ha più ne metta. Alla fine abbiamo anche detto che siamo a disposizione comunque per trovare delle soluzioni perché comunque non vogliamo mandare per strada nessuno e parliamone. Da lì è nato il putiferio, il finimondo. A me poco interessa il fatto che uno possa fare delle considerazioni così come: "L'onorevole Mula capogruppo era contrario". Non è che siamo contrari, abbiamo detto un'altra cosa, oggi abbiamo fatto una valutazione perché abbiamo capito che comunque c'è stato un fraintendimento, io lo vorrei chiamare così, perché comunque sulla tempistica non ci si era trovati d'accordo, si è cercato un correttivo perché oggi probabilmente siamo in ritardo e queste famiglie si trovano nella condizione di punto in bianco di dover interrompere un'attività, quindi c'è stato un fraintendimento e ci stiamo mettendo una pezza per dare la possibilità per completare, ma che comunque il problema è reale e che ricci non ce ne sono più questo è reale, e comunque dobbiamo ragionarci e questa �� un'altra cosa. Per quanto riguarda i ristori, caro collega Agus, lei giustamente dice: "Questi ristori quand'è che saranno erogati?". Vorrei ricordare, stiamo parlando sempre in termini di burocrazia regionale, che quest'Aula circa due anni fa, ormai siamo al secondo compleanno… vi ricordate gli incendi che colpirono anche la Bassa Baronia, la zona di Siniscola e quant'altro? Bene, oggi sapete in termini di ristori cosa hanno visto? Zero. E non è la politica, non è la volontà di quest'Aula, perché noi abbiamo approvato una legge, noi ci abbiamo messo le risorse, qualcuno mi dovrebbe spiegare perché ancora questi ristori non arrivano.

PRESIDENTE. È iscritto a parlare il consigliere Francesco Mura. Ne ha facoltà.

MURA FRANCESCO (FdI). Grazie Presidente. In realtà sarebbe stato più costruttivo e probabilmente avrebbe avuto un iter migliore questo provvedimento se avessimo percorso l'iter di discussione della proposta di legge che è pervenuta dal Gruppo di Fratelli d'Italia nel febbraio del 2021, con quell'iter forse avremmo evitato alcune incomprensioni che ci sono state, incongruenze tra la volontà politica di attuare questo provvedimento e la sua concreta attuazione. Però trovo molto scorretto dire che si è agito senza pensare ai ristori per il comparto, perché devo ricordare che le cifre stanziate con l'emendamento alla legge omnibus sono più che sufficienti per ristorare tutti gli operatori. Questa proroga di oggi è necessaria, e la stiamo condividendo, nonostante siamo stati noi a proporre il blocco della pesca al riccio, per consentire agli Uffici di avviare e di completare l'iter dell'istruttoria che consente a tutti gli operatori professionali della pesca al riccio di essere coinvolti in attività che diversifichino la loro azione e che ne preservino anche la loro professionalità. È vero che si è arrivati a gamba tesa con la stagione a metà, però è altrettanto vero che la crisi di questa specie è una crisi che negli ultimi mesi ha avuto un'evoluzione particolare. Adesso con il buon senso che ha caratterizzato questa maggioranza dall'inizio di questa legislatura, ma anche quest'Aula perché il provvedimento di oggi ha le firme anche di parti dell'opposizione, si ha il buon senso di preservare sia il blocco della pesca, e quindi preservare la specie, ma anche di trovare una soluzione che sia quanto meno ottimale per tutti gli operatori che sono penalizzati da questo provvedimento che è indispensabile. Non c'è più tempo per rinviare un provvedimento come questo, quantomeno non dopo questa stagione, perché tutti gli studi, tutto il mondo scientifico che opera nello studio della biologia marina ci mette in guardia rispetto a questa situazione, ed è vero e condivido con quanto ha detto l'onorevole Agus che è opportuno lavorare sulle leve del mercato di un prodotto importante come questo. E faccio un appello a quest'Aula e anche alla Giunta regionale affinché possano promuovere e stimolare il mondo imprenditoriale sardo per favorirne anche l'importazione di un prodotto come questo, importazione che potrebbe arrivare da diverse zone del mondo che hanno il riccio come una specie infestante oggi e che non viene pescato perché non ne conoscono la capacità che può avere dal punto di vista agroalimentare. Quella può essere una leva, l'altra leva deve per forza essere in futuro quella del prezzo di un prodotto così, perché non lo si può trovare a un prezzo popolare perché poi ne va a penalizzare la sua popolazione, nella speranza che questo provvedimento oltre ad avere gli effetti immediati e diretti possa creare e avviare una presa di coscienza di tutto il mondo della pesca, ma soprattutto anche il mondo del consumo agroalimentare, rispetto a una specie che ha bisogno di molta prudenza e tantissima cautela nel suo utilizzo.

PRESIDENTE. Grazie. Ho iscritti adesso in fase di discussione generale, che però si sono iscritti dopo il termine consentito, però facciamo intervenire tutti veramente con una riduzione del tempo pregando i consiglieri di rimanere nei cinque minuti. In fase di discussione generale ci si doveva iscrivere prima della conclusione del primo intervento, però interveniamo magari cercando di contenere il tempo.

È iscritto a parlare il consigliere Emanuele Cera. Ne ha facoltà.

CERA EMANUELE (FI). Grazie Presidente, sarò brevissimo solo per aggiungere alcune considerazioni in relazione all'argomento in trattazione questa sera. Credo che sia fuori discussione il fatto che il provvedimento del blocco sulla pesca dei ricci sia condiviso da tutti, nel senso che abbiamo sollecitazioni dallo stesso mondo dei ricciai, ma anche dalla parte scientifica che ci dice che c'�� la necessità di un ripopolamento della specie. Quindi, ferma restando questa considerazione, intanto credo che bisogna fare una precisazione in relazione al fatto che questa norma così come qualcuno ha riferito non è inapplicabile, la norma è applicabile, è l'Assessorato dell'agricoltura e della pesca che probabilmente non è nella condizione di applicarla, sia per la propria disorganizzazione sia per i tempi che non si riesce a far rispettare. Voglio sottolineare il fatto che all'interno dell'Assessorato dell'agricoltura esiste un servizio pesca che è veramente sguarnito, praticamente esiste sulla carta, ma non esiste, non ci sono i funzionari. Quindi i problemi che al momento vedono coinvolti i pescatori di ricci sono quelli che spesso e volentieri durante gli esercizi si trovano ad affrontare anche tutti gli altri pescatori che operano in settori diversi attraverso una pesca. Quindi credo e sono convinto del fatto che l'Assessore dovrebbe mettere mano alla riorganizzazione di quel servizio che al momento non ha neppure un responsabile, il servizio pesca non ha un responsabile, quindi immaginatevi come può mettere in piedi una organizzazione di uno strumento così complesso come questo della prestazione di servizio in relazione al blocco della pesca. Quindi, credo che l'appello sia chiaro, mi dispiace che non ci sia l'Assessore, ma ci sono i componenti della Giunta. Occorre tenere in considerazione che esiste un settore produttivo economico importante come quello della pesca assolutamente trascurato. Oggi stiamo andando a sanare una situazione che non è una responsabilità di questo Consiglio, è una responsabilità esecutiva. Pertanto siamo sensibili alle esigenze che ci provengono dai pescatori che hanno manifestato qua, dei quali condividiamo assolutamente le aspettative, approviamo, mi pare di capire anche dalla sottoscrizione del documento in modo unanime, questo provvedimento, ma teniamo conto che quel servizio, che quel settore è sguarnito e quindi stiamo rimandando solo un problema perché hanno evidenti difficoltà. L'Assessore si dia una mossa e cerchi di ristrutturare un servizio che non esiste. Grazie.

PRESIDENTE. Chiarissimo.

È iscritto a parlare il consigliere Giorgio Oppi. Ne ha facoltà.

OPPI GIORGIO (UDC Cambiamo). Non si capisce bene quando parla con la mascherina. Innanzitutto ringrazio tutti, normalmente chi non dà il 102 è il Sottoscritto. Il Gruppo UDC-Cambiamo! Italia Viva è d'accordo, perché su queste cose, quando ci sono delle situazioni di emergenza, bisogna avere quella sensibilità che abbiamo superato stasera, l'abbiamo superata in dieci minuti e abbiamo perso adesso un'ora, perché evidentemente ci sono anche altre cose, altri particolari che non sono stai detti. Per quanto mi concerne ho avuto modo di parlare, non in Commissione, non possono essere contemporaneamente in tutte le Commissioni, con i ricciai, e mi hanno convinto del fatto che siano in una situazione di difficoltà, quindi era un atto dovuto nei confronti di tutti coloro i quali abbiamo aiutato per le varie circostanze, ma in un'area geografica particolare. Molti di voi sanno, soprattutto coloro che sono intervenuti, soprattutto gli oristanesi, che in quell'area geografica ci sono 15 mila,18 mila cormorani e che pertanto la pesca ha subito un grosso danno, quindi la bottarga, la più famosa in Italia, che spaziava in tutte le parti del mondo, non può essere più verificato che un cormorano mangi da 420 a 480 grammi al giorno di Cefalo, allora è chiaro, io da Assessore gli davo 3 miliardi 3 miliardi e mezzo all'anno, perché bisognava venire incontro per riparare il danno generale che subivano i pescatori, in questo caso invece sono i ricciai e siamo riusciti a fare un provvedimento, indipendentemente dal fatto che qualcuno ha detto… anche io ho notizie precise e qui si tratta del manico, quando un Assessore non ha capacità, competenza eccetera, si avvale di collaboratori che devono dargli suggerimenti, per cui so perfettamente che per esempio il responsabile, che credo si chiamasse Pisanu, ha rovinato per esempio le tonnare di Carloforte, nel senso che ha dato interpretazioni sbagliate, quindi sta alla competenza e soprattutto alla grinta di un Assessore e dei suoi collaboratori fare piazza pulita, perché non vale quel principio che dice che quando uno dirige anche un servizio, non un direttore generale, che dice "non c'è peius cosa de su priogu resuscitau" crede di essere il padrone del mondo, invece è una modestissima figura, bisogna avere il coraggio di prenderlo, spostarlo e quindi rendere giustizia alle categorie che vengono svantaggiate. Grazie.

PRESIDENTE. iscritto a parlare il consigliere Michele Cossa. Ne ha facoltà.

COSSA MICHELE (Riformatori Sardi). Grazie, Presidente. Io mi associo ai ringraziamenti che ha appena fatto l'onorevole Oppi, perché io credo che il Consiglio regionale stia dando prova di buonsenso. È stato un provvedimento frettoloso quello che abbiamo adottato, animato sicuramente da buone intenzioni, perché che ci sia la necessità di un fermo biologico per i ricci è una cosa assodata, oltre che sostenuta scientificamente, ma come sempre le norme devono essere meglio valutate anche nelle conseguenze, e la conseguenza di questa norma, che prevedeva la interruzione della pesca a metà della stagione, rischiava di avere davvero conseguenze devastanti su molte famiglie. Per cui io credo che questa sia una dimostrazione di maturità da parte del Consiglio regionale, che non si innamora dei provvedimenti che adotta ma ha la capacità di migliorarli quando serve. Detto questo, io sono molto d'accordo con le considerazioni che ha fatto l'onorevole Agus per quanto riguarda la necessità di utilizzare questo tempo non semplicemente per aspettare ma per agire, anche in considerazione del fatto che non lontano da questo Consiglio regionale l'Università dispone di laboratori che studiano proprio questa materia e che credo dovrebbero essere coinvolte, l'Università dovrebbe essere coinvolta proprio per studiare le tecniche migliori per ripopolare con efficacia i nostri mari. Credo però anche che questo tempo dovrebbe essere utilizzato a beneficio degli operatori, i quali hanno necessità di una maggiore professionalizzazione, perché se è vero quello che diceva il collega Agus che stiamo parlando di un prodotto raro, di grande pregio, la cui diffusione viene giustamente limitata da meccanismi di prezzo, è altrettanto vero che è necessario che la Regione si ponga il problema della garanzia del consumatore, che non può essere fatta soltanto attraverso le azioni repressive del Corpo forestale ma deve passare anche attraverso una azione positiva nei confronti degli operatori, e quando parlo di professionalizzazione non penso soltanto a chi lo fa professionalmente, ma penso anche a chi lo fa in modo amatoriale, lo fa bene, trae un po' di reddito e io non vedo nessuna necessità perché quella categoria debba essere penalizzata. Ultimo punto, quello dell'abusivismo di cui ha parlato il collega Solinas, questo è il punctum dolens, è inutile che noi adottiamo provvedimenti draconiani di fermo di tre anni della pesca dei ricci se poi c'è gente che può pescare abusivamente, non come vuole ma, insomma… allora qui è necessario che la Regione si attivi seriamente per incrementare i controlli e per reprimere un fenomeno che, a parte il danno che crea a coloro i quali operano legittimamente, rischia veramente di fare danni ambientali ben più gravi di quelli che fanno gli operatori, che fanno bene il loro lavoro cercando di salvaguardare l'habitat. Grazie, Presidente.

PRESIDENTE. È iscritto a parlare il consigliere Valter Piscedda. Ne ha facoltà.

PISCEDDA VALTER (PD). Grazie, Presidente. Avevo chiesto di parlare prima di sentire le parole dell'onorevole Cossa che, secondo me, ha ristabilito molta verità in questo Consiglio, nel senso che sembrava che questa cosa fosse successa da sola, cioè noi oggi stiamo approvando una legge per sanare un guaio che abbiamo fatto, che avete fatto nella Omnibus, perché noi su questa cosa quando è arrivata all'attenzione dell'Aula ve l'abbiamo detto in tutte le salse, quindi è vero che si può sbagliare, basta riconoscerlo e si corregge; ecco, se la mettiamo in questi termini io sono assolutamente favorevole. Però, allo stesso tempo, dobbiamo anche dire che occasioni per trattare questo argomento ne abbiamo avute almeno altre due e anche lì voi ci siete passati sopra a piè pari. La prima; quando abbiamo messo mano alla normativa e abbiamo modificato la composizione del Comitato pesca vi abbiamo presentato un emendamento nel quale vi abbiamo scritto "inserite nel comitato i ricciai", la risposta è stata "no, non c'è bisogno", e avete bocciato quell'emendamento. Quindi io dico, va bene fare le audizioni, portare in Commissione i ricciai eccetera, ma se tutti riconoscete che sono una categoria così importante perché non mettete un rappresentante del Comitato della pesca? Secondo argomento; tutti state dicendo che è una questione così importante che vale pena salvaguardarla e alimentarla, diciamo così, non mi viene un altro termine. Anche qui, io vi ricordo che abbiamo presentato a suo tempo un emendamento che andava a sostenere l'attività di ripopolamento, perché voi sapete che a Sa Illetta, a carico dell'Università di Cagliari, c'è una stazione di ripopolamento dove stanno studiando il ripopolamento dei ricci e questi sono in sofferenza economica da anni, abbiamo presentato un emendamento per provare a rimpinguare le risorse a disposizione di questa operazione di ripopolamento, bocciata. Quindi io dico, mettetevi d'accordo con voi stessi, va bene quello che stiamo facendo oggi ma lo stiamo facendo alle condizioni date, lo stiamo facendo perché stiamo sanando un qualcosa fatto con la omnibus e perché quando abbiamo avuto l'occasione di ufficializzare la presenza dei ricciai nel Comitato pesca l'avete bocciato…

OPPI GIORGIO (UDC Cambiamo). Dovresti essere contento se ci hai convinto.

PISCEDDA VALTER (PD). …Sono contentissimo! Ma se avete avuto l'occasione di implementare il Comitato della pesca (…) ricciai perché non li avete messi? Se avete avuto l'occasione di mettere i soldi a disposizione perché non li avete messi? Cioè, non saremmo al dovergli dare ristori, se interveniamo per tempo sui problemi non abbiamo bisogno di intervenire in emergenza. Quindi, invitandovi nuovamente, siamo in finanziaria, adesso non so che accordo si prenderà sugli emendamenti, però io a questo punto li riproporrò quei due emendamenti: uno per mettere i ricciai nel Comitato della pesca e due per mettere i soldi a disposizione dell'Università di Cagliari per l'attività di ripopolamento. In quest'ottica io sono assolutamente favorevole a quello che stiamo facendo oggi.

PRESIDENTE. È iscritta a parlare la consigliera Desirè Alma Manca. Ne ha facoltà.

MANCA DESIRÈ ALMA (M5S). Grazie, Presidente. L'eterno dilemma sul salvaguardare la parte ambientale oppure il lavoro, questo è sempre un dibattito acceso che divide a volte e unisce, però quello che mi perplime, onestamente, è leggere, anzi, non leggere, ascoltare alcuni interventi dei colleghi consiglieri; a volte mi chiedo, quando ascolto questi interventi, se sia sempre presente, qual è il ruolo che si ricopre all'interno del Consiglio regionale oppure se a volte ci si confonde. Cioè, ascoltare un collega che dice "noi abbiamo presentato una proposta di legge a luglio" luglio o febbraio, se non ricordo male, collega Mura… febbraio! "però non è arrivata in discussione" io mi domando: ma il collega Mura lo sa che è in maggioranza e che quindi la maggioranza, insieme al Presidente, decide che cosa portare nelle Commissioni competenti, ovviamente per la discussione, oppure si confonde e pensa ogni tanto di essere in opposizione? Ascoltando l'intervento del collega Cera che afferma che l'Assessorato dell'agricoltura non riesce a far applicare una legge voluta dal Consiglio regionale, io mi domando e mi chiedo: ma il collega Cera lo sa che fa parte anche lui della maggioranza insieme all'altro collega e che la maggioranza si chiama maggioranza perché governa e quindi vuol dire che decide le sorti della Regione Sardegna? Cioè, si capisce la differenza tra essere in maggioranza, quindi avere potere decisionale, ed essere all'opposizione e non avere potere decisionale o no? Perché ascoltando i vostri interventi mi viene qualche dubbio, mi viene qualche dubbio! Cioè siete voi stessi ogni volta che rimproverate voi stessi, e l'ho fatta anche a voce alta, vi state rimproverando di essere incapaci di governare questa Regione. E lo fate apertamente, lo fate ogni volta che intervenite. Quindi ne prendo atto… io non l'ho interrotta caro collega, faccia la stessa cortesia, grazie, sia educato, io non la interrompo… quindi, i colleghi che fanno parte della maggioranza si sgridano da soli, ovviamente si rendono conto che non riescono ad avere evidentemente una capacità di far rispettare ciò che decidono autonomamente dagli Uffici, per cui intervengono in questo Consiglio regionale bacchettando loro stessi. Detto questo, Presidente, non si può pensare di decidere con un emendamento di bloccare il lavoro, che è fonte di sostentamento e di sostegno non solo per i ricciai ma per intere famiglie, senza prevedere prima, prima, non dopo, prima un sostegno economico, non si può pensare, perché è normale! Il buon senso dice: se io obbligò le persone a smettere di lavorare, l'indomani queste persone non lavorando non hanno i soldi per mangiare; questo è buon senso! E allora il buon senso dice che forse si doveva intervenire prima, intervenendo prima si doveva applicare evidentemente la legge, e io faccio una previsione, Presidente, lo comunico a quest'Aula, io vorrò vedere, oggi è il primo febbraio, siamo tutti d'accordo nell'approvare questa legge che mette una pezza a uno sbaglio, ed è evidente, ma io faccio una previsione e prevedo che all'inizio della nuova stagione ci sarà lo stesso problema, perché quell'attività che auspicava il collega Cossa di diversificazione della loro azione, io scommetto che non verrà fatto, ma ne riparleremo più avanti, però lo prevedo, oggi è il primo febbraio. Grazie, Presidente.

PRESIDENTE. É iscritto a parlare il consigliere Pierluigi Saiu. Ne ha facoltà.

SAIU PIERLUIGI (LEGA). Grazie, Presidente. Così come i rappresentanti del nostro Gruppo in Commissione non hanno speso molte parole per dirsi a favore del provvedimento che sta votando oggi il Consiglio regionale, parimenti io non ne spenderò parecchie per dire la stessa cosa, ci siamo semplicemente confermati, sia in Commissione che in Consiglio regionale, in una posizione che è chiara, lineare e che non possiamo che essere soddisfatti l'intera Assemblea condivide. Però devo dire anche di aver apprezzato molto, a differenza di altri che mi hanno preceduto, l'onestà e la sincerità dell'onorevole Mura e dell'onorevole Cera che, non mi sorprende, parlano come rappresentanti del popolo sardo anteponendo questa loro convinzione a qualunque altro vincolo di Partito, di mandato o di maggioranza, e se ci sono dei Consiglieri regionali che parlano con sincerità e onestà all'interno dell'Assemblea legislativa sarda io non vedo chi possa non dirsi soddisfatto. Ed è certamente vero che su provvedimenti come questo è fondamentale coinvolgere la Commissione prima e non dopo, è certamente fondamentale avviare un confronto serio prima e non dopo, e se non ce lo diciamo noi e se non lo diciamo a questa, che è l'Assemblea che ha questa funzione, francamente non vedo a chi lo si debba dire. E allora, siccome lo abbiamo detto tutti, tutti gli interventi di maggioranza e di opposizione sostanzialmente concordano su questo fatto, beh, allora non ci resta che essere conseguenti, e io dico di più, mettendo a disposizione l'impegno massimo del mio Gruppo, del Gruppo della Lega e, credo però di poterlo dire, anche della maggioranza a lavorare di più nelle Commissioni se serve, e mi sembra evidente che serva lavorare di più, a lavorare di più in Consiglio regionale, a non tirarsi indietro di fronte alle esigenze che un confronto serio sui temi importanti come questo richiede. E allora, siccome non voglio sprecare parole per dire quello che già tutti hanno detto, voglio richiamare quest'Aula a non sprecare il tempo che ci si sta dando per poi accorgersi che lo si è soltanto perduto. Sono tre le azioni sulle quali noi evidentemente dobbiamo incidere, e lo dico all'Aula affinché sia conseguente nel lavoro nelle Commissioni e nei futuri provvedimenti legislativi. Il primo, intervenire su politiche, su progetti con risorse per il ripopolamento; il secondo, sostenere il settore attraverso meccanismi di ristoro ma anche di investimento sulla filiera; il terzo, evidentemente una ferma azione di contrasto a ogni forma di abusivismo che danneggia un settore importante come questo. Oggi stiamo rinviando la sospensione del termine fissato con la omnibus, questo ci impone comunque di lavorare sotto questi tre profili continuando a fare quello che ciascuno di noi deve fare, che il nostro Gruppo ha fatto in Commissione e in Consiglio, agire ascoltando quelle che sono le esigenze che ci arrivano dal popolo sardo; questo è quello che fa il Gruppo della Lega, questo è quello che deve fare il Consiglio regionale tutto.

PRESIDENTE. Metto in votazione il passaggio all'esame degli articoli. Chi lo approva alzi la mano.

(È approvato)

Passiamo all'esame dell'articolo 1.

Poiché nessuno è iscritto a parlare su questo articolo, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano. (Viene richiesta la controprova.) Chi non lo approva alzi la mano.

(È approvato)

Passiamo all'esame dell'articolo 2.

Poiché nessuno è iscritto a parlare su questo articolo, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano. (Viene richiesta la controprova.) Chi non lo approva alzi la mano.

(È approvato)

PRESIDENTE. Ha facoltà di parlare, per la Giunta, l'Assessore del lavoro, formazione professionale, cooperazione e sicurezza sociale.

ZEDDA ALESSANDRA (FI), Assessore del lavoro, formazione professionale, cooperazione e sicurezza sociale. Solo per fare alcune precisazioni, intanto questa modifica poteva essere fatta solo da questo Consiglio e quindi io mi sento non solo di giustificare ma anche di dare conto della correttezza dell'operato dell'Assessore, che ha assolutamente applicato una norma che questo Consiglio ha approvato, ci siamo resi conto anche da un confronto con le associazioni di categoria proprio in Commissione, un confronto che è stato veramente molto costruttivo perché è emerso tutto ciò che quest'Aula ha detto stasera, ovvero si mantiene la ricerca, si va avanti con il ripopolamento, ma soprattutto si combatte l'abusivismo e soprattutto si cerca di rigenerare la specie. In questo senso, allora, allungare la stagione e dare la possibilità alle famiglie di non interrompere improvvisamente la loro attività di sussistenza e di reddito, credo che oltre che ovviamente fargli continuare a svolgere il lavoro per cui hanno scelto ovviamente di partecipare come attività produttiva, credo che sia stato da parte di questo Consiglio assolutamente un atto di grande responsabilità e anche di risoluzione dei problemi. Si continuerà, perché la norma non è stata modificata in nessun'altra parte, come tutti ovviamente avete preso atto, nel frattempo, e questo sì, faccio un piccolo inciso in tema di formazione e di politiche attive, ci sarà anche modo di perfezionare meglio e addirittura di reskill delle professioni che sono state per tanto tempo quelle e che non si possono cambiare da un giorno all'altro e che probabilmente neanche alla fine dei tre anni potranno essere soddisfatte. Quindi semplicemente questo, e credo che veramente voglio dire che la Giunta ha operato correttamente.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Massimo Zedda per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

ZEDDA MASSIMO (Progressisti). Nel dichiarare il voto favorevole, un elemento vorrei portare all'attenzione, brevemente ricollegandomi agli interventi delle colleghe e dei colleghi.

Da subito operi la Commissione in questa direzione, sull'abusivismo e sulle altre questioni poste, non la faccio lunga, perché lasciare al solo Assessorato e all'Assessore la vicenda, rischia di portarci verso il naufragio, visto che parliamo di questioni legate al mare, perché mi pare che l'Assessore abbia confuso e compreso male il provvedimento a suo tempo. Il provvedimento parlava e prevedeva il blocco della pesca, lei è riuscita nel realizzare il blocco dell'Assessorato su tutti i fronti, allora suggerirei, com'è stato fatto anche da altre colleghe e colleghi anche della maggioranza, che probabilmente oltre alle discussioni sul fermo della pesca ai ricci bisognerebbe anche fermare l'Assessore.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Emanuele Cera per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

CERA EMANUELE (FI). Per preannunciare il voto favorevole di Forza Italia al provvedimento e di chiarire alla collega Manca che il sottoscritto conosce bene la differenza tra l'essere maggioranza ed essere opposizione, probabilmente la collega non conosce bene la differenza tra fare il consigliere e appartenere all'organo esecutivo. Il voto sarà favorevole.

Votazione per appello nominale

PRESIDENTE. Indico la votazione per appello nominale della proposta di legge numero 312.

(Segue la votazione)

Risultato della votazione

PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:

(Il Consiglio approva).

Il Consiglio è aggiornato a lunedì prossimo alle ore 16 e 30.

La seduta è tolta alle ore 20 e 04.