Interrogazione n. 1211/A

CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA

XVILegislatura

Interrogazione n. 1211/A

(Pervenuta risposta scritta in data 27/01/2022)

CORRIAS – COMANDINI – GANAU – DERIU – MELONI – MORICONI – PINNA – PISCEDDA, con richiesta di risposta scritta, sulla situazione di lavoratori in utilizzo in scadenza al 31 dicembre 2021 e sulla necessità di avviare le procedure per la loro stabilizzazione.

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I sottoscritti,

premesso che:
– con la definizione di lavoratori in utilizzo sono identificati quei lavoratori che, licenziati dalle grandi industrie manifatturiere che avevano stabilimenti in Sardegna a seguito della loro chiusura, erano titolari di ammortizzatori sociali e che la legge regionale n. 1 del 2011, stabilì potessero essere “utilizzati”, da parte di enti pubblici o privati;
– nel 2015, quando la maggior parte dei lavoratori aveva cessato la fruizione degli ammortizzatori sociali, la Regione intervenne con la legge regionale n. 5 del 2015, disponendo che questi lavoratori potessero proseguire la loro attività negli enti locali e nelle ASL, attraverso progetti da attuare con le modalità dei cantieri comunali e con la corresponsione di un sussidio integrativo; a tal fine la legge regionale n. 15 del 2015 stabilì di stanziare 3.000.000 di euro;
– successivamente, al fine di dare continuità alle prestazioni e garantire certezze ai lavoratori, con la legge di stabilità 2019, la n. 48 del 2018, si stabilì, all’articolo 8, comma 45, che i progetti di utilizzo fossero prorogati al 31 dicembre 2021, prevedendo altresì l’impiego dei lavoratori per dodici mesi all’anno e un monte ore settimanale da prestare non inferiore alle 30 ore;
– ancora, nel 2020, a seguito dei gravi disagi conseguenti alla pandemia da Covid-19, la legge regionale 22 tra le azioni di sostegno al sistema economico della Sardegna e a salvaguardia del lavoro, inserisce tra i lavoratori in utilizzo, all’articolo 8 (Interventi a favore dei lavoratori in situazioni di crisi occupazionale), anche alcuni lavoratori trimestrali di Forestas, incrementando lo stanziamento di ulteriori 1.300.000 euro;

atteso che:
– i lavoratori cosiddetti in utilizzo e che ricadono nelle tipologie di cui agli articoli 8, comma 45 della legge regionale n. 48 del 2018 e articolo 8 della legge regionale n. 22 del 2020, hanno manifestato la più viva preoccupazione per la imminente scadenza al prossimo 31 dicembre dei progetti previsti dalla sopracitata legge regionale n. 48 del 2018;
– i lavoratori rappresentano una forza lavoro importante per gli enti in cui sono occupati e sovente sono gli unici operai a cui molti Comuni tra i titolari di progetto, possono fare affidamento per le manutenzioni ordinarie e la cura del verde pubblico, non disponendo di altri operai o di un numero sufficiente di essi;
– inoltre, che tali lavoratori ammontano a circa 340 unità, sono di provenienza eterogenea e variegata, diffusi su tutto il territorio regionale, molti dei quali prossimi a maturare i requisiti per il collocamento in quiescenza, non sono rappresentati da un sindacato o da una organizzazione analoga e, pertanto, hanno difficoltà a far sentire la propria voce;

ritenuto che:
– debba essere assicurata la continuità occupazionale ai circa 340 operai impegnati nei progetti e alle loro famiglie, anche prevedendo procedure straordinarie che, in linea con la normativa nazionale di riferimento, ne consentano la stabilizzazione;
– debbano essere tempestivamente individuate le soluzioni normative che consentano il rinnovo dei progetti in scadenza al 31 dicembre, onde consentire l’immediata ripartenza dal 1° gennaio del 2022 con le nuove attività;
– sia assolutamente da evitare, per il grave pregiudizio che arrecherebbe ai lavoratori e alle loro famiglie ma anche alle comunità che beneficiano delle prestazioni come già accaduto nel passato, che il lungo iter amministrativo che segue all’approvazione della norma, vista la pluralità dei soggetti coinvolti, contribuisca a creare tempi morti intercorrenti tra vecchi progetti e nuovi che sono da attivare,

chiedono di interrogare il Presidente della Regione e l’Assessore regionale del lavoro, formazione professionale, cooperazione e sicurezza sociale, per sapere:
1) se non ritengano prioritario intervenire a sostegno della salvaguardia occupazionale dei lavoratori in utilizzo;
2) quali ipotesi sono al vaglio dell’Assessorato e della Giunta per garantire l’immediato rinnovo dei progetti in essere e in scadenza al 31 dicembre 2021;
3) se non ritengano di dover porre fine ai rinnovi triennali, individuando procedure straordinarie in linea con la normativa nazionale per la stabilizzazione dei circa 340 lavoratori.

Cagliari, 21 settembre 2021

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