Mozione n. 551

CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA

XVILegislatura

Mozione n. 551

COCCO – LAI sull’esclusione del comparto ovicaprino dagli interventi previsti dal Piano strategico nazionale-PSN della PAC 2023-2027.

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IL CONSIGLIO REGIONALE

PREMESSO che:
– nella sessione del 2 dicembre 2021 il Consiglio Europeo ha adottato formalmente la politica agricola comune (PAC) per il periodo 2023-2027, definendo la nuova legislazione per una politica più verde e maggiormente basata sull’efficacia, che mira a garantire un futuro sostenibile per gli agricoltori europei, fornire un sostegno più mirato alle aziende agricole di piccole dimensioni e consentire agli Stati membri una maggiore flessibilità nell’adattamento delle misure alle condizioni locali;
– successivamente alla presentazione dei progetti dei Piani strategici nazionali (PSN) da parte degli Stati membri, la Commissione Europea avvierà il processo di valutazione di tali piani e di presentazione dei riscontri, al fine di dare seguito alla nuova politica agricola comune in tutti gli Stati per il periodo 2023-2027;
– dalle ultime stesure del Piano Strategico Nazionale della PAC 2023-2027 predisposto dal Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali (MIPAAF) il comparto ovicaprino risulta escluso da alcuni interventi di rilievo previsti; il settore, infatti, non figura tra quelli rientranti nell’eco schema 1, livello 2 per il pagamento del premio per il benessere animale, con specifico riferimento agli allevamenti che si impegnano al rispetto degli obblighi specifici nel settore del benessere animale e praticano il pascolamento o allevamento semi brado;

CONSIDERATO che:
– il PSN rappresenta il documento di programmazione dei fondi europei della nuova Politica agricola comune che si applicherà per tutto il periodo 2023-2027;
– in tale documento si intendono privilegiare gli allevamenti zootecnici che praticano il pascolamento o l’allevamento semibrado riservando i benefici ai bovini da latte e da carne e ai suini, lasciando fuori il comparto ovicaprino, non considerandolo come uno dei settori che può contribuire al raggiungimento degli obiettivi ambientali della PAC;
– il pascolamento degli ovicaprini, particolarmente diffuso nel comparto e rispettoso dell’ambiente, indubbiamente più che negli allevamenti bovini e suini, conferisce sia alle carni che al latte, e conseguentemente alle produzioni lattiero-casearie, caratteristiche qualitative molto apprezzate dal mercato nazionale ed estero con la registrazione di 3 IGP relative alle carni di agnello e 11 DOP per i formaggi, pertanto, il comparto ovicaprino dovrebbe essere inserito tra interventi previsti dal Piano Strategico Nazionale-PSN della PAC 2023-2027;
– l’allevamento ovicaprino della Sardegna, praticato e diffuso in tutti i territori dell’Isola con circa ventimila aziende, oltre tre milioni di pecore e quasi trecentomila capre, rappresenta un’eccellenza della produzione italiana con una presenza pari al 48 per cento di ovini e al 28 per cento di caprini del numero di capi del patrimonio nazionale;
– l’esclusione del comparto ovicaprino dagli interventi previsti dal Piano strategico nazionale-PSN della PAC 2023-2027, come riportato anche nelle diverse dichiarazioni da parte delle organizzazioni agricole, rappresenterebbe per la Regione un ingente danno con gravissime ripercussioni produttive del comparto, specialmente nei territori interni della Sardegna da decenni interessati da una forte crisi economica e occupazionale e da un’inesorabile fenomeno di abbandono delle campagne e spopolamento dei centri minori;

EVIDENZIATO che:
Рle scelte effettuate dal MIPAAF, rivolte a privilegiare la conduzione al pascolo o in allevamento semi brado, appaiono incomprensibili, infatti, pur ammettendo agli interventi comunitari gli allevamenti dei bovini e suini, escludono e penalizzano proprio il comparto ovicaprino ove tale tipologia di allevamento ̬ maggiormente diffusa, specialmente nelle regioni del centro-sud Italia (Sardegna, Sicilia, Lazio e Toscana);
– il problema riguarda principalmente migliaia di famiglie di allevatori della Sardegna, già interessate in questi ultimi anni da una grave crisi dell’intera filiera ovina da latte che sta mettendo a dura prova l’esistenza di un comparto produttivo fondamentale, con un indotto superiore ai 100.000 posti di lavoro;

PRESO ATTO che:
– si sono già svolti presso il MIPAAF gli incontri e i tavoli di partenariato del Piano strategico nazionale per il periodo di programmazione della Politica agricola comune 2023 – 2027;
– il Ministro delle politiche agricole, alimentari e forestali ha già presentato presso la Commissione europea la bozza del Piano strategico nazionale PAC;
Рil documento non ̬ stato portato in Conferenza Stato-Regioni per un esame definitivo del testo;
– la diminuzione del PIL pro-capite regionale, al di sotto del 75 per cento della media comunitaria determina, per il ciclo di programmazione 2023-27, la fuoriuscita della Sardegna dalla classe delle “regioni in transizione” e la sua collocazione tra le “regioni meno sviluppate”;
– è stato approvato dal Senato il disegno di legge costituzionale che riconosce per le regioni Sardegna e Sicilia il “grave e permanente svantaggio naturale derivante dall’insularità”,

impegna il Presidente della Regione e l’Assessore regionale dell’agricoltura e riforma agro-pastorale

1) ad attivare un immediato confronto con il Ministero delle politiche agricole e con il Governo, al fine di inserire il comparto ovicaprino negli interventi previsti del Piano strategico nazionale-PSN della PAC 2023-2027 e già richiamati, per il pagamento del premio per il benessere animale;
2) ad adoperarsi affinché la Regione non sia penalizzata nella ripartizione delle risorse destinate allo sviluppo rurale (ex PSR) anche in considerazione del riconoscimento del principio di insularità, già fatto proprio dal governo nazionale nell’Accordo Stato-Regioni inerente la ripartizione delle risorse per il periodo di programmazione agricola europea 2007-2013, e della classificazione della Regione nella categoria delle regioni “meno sviluppate”.

Cagliari 13 gennaio 2022

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