Mozione n. 218

CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA

XVILegislatura

Mozione n. 218

LI GIOI -MANCA Desiré Alma – CIUSA – SOLINAS Alessandro in merito alla necessità di riconoscere un contributo straordinario agli asili nido, scuole e servizi per l’infanzia privati.

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IL CONSIGLIO REGIONALE

PREMESSO che:
– il 30 gennaio l’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) ha dichiarato emergenza di sanità pubblica di interesse internazionale l’epidemia di Coronavirus (Covid-19) in Cina;
– per dare attuazione alle misure precauzionali conseguenti alla dichiarazione dell’OMS, il 31 gennaio il Consiglio dei Ministri ha deliberato lo stato d’emergenza, per la durata di sei mesi, per consentire l’emanazione delle necessarie ordinanze di Protezione civile e lo stanziamento dei fondi necessari;
– con successivi provvedimenti il Governo nazionale (decreto legge n. 6 del 23 febbraio 2020, decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 1 marzo 2020, decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 4 marzo 2020, decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 8 marzo 2020, decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 11 marzo 2020, decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 17 marzo 2020, decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 22 marzo 2020, decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 1° aprile 2020 e decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 10 aprile 2020) ha adottato misure sempre più stringenti per evitare la diffusione del Covid-19;
– in particolare il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 4 marzo 2020 ha disposto la sospensione dei servizi educativi per l’infanzia e delle attività didattiche delle scuole di ogni ordine e grado su tutto il territorio nazionale;

CONSIDERATO che:
– in questa drammatica situazione determinata dall’emergenza epidemiologica, le scuole italiane non hanno rinunciato alla loro missione educativa e formativa e moltissime scuole hanno cercato di mantenere vivo e vitale il rapporto tra gli insegnanti, i loro alunni e le stesse famiglie, utilizzando nella scuola primaria e secondaria la didattica online;
– ciò non è però possibile per i bambini del nido e dell’infanzia che sviluppano le loro capacità e potenzialità attraverso i sensi e devono perciò crescere in un ambiente fatto di esperienze tangibili e a loro misura;
– gli asili nido erogano un servizio educativo e sociale per i bambini da tre mesi a tre anni di età, integrando l’opera della famiglia, in modo da favorire un equilibrato sviluppo psico-fisico, aiutando il piccolo a superare le difficoltà proprie dell’età e ad acquisire le abilità, le conoscenze nonché le dotazioni affettive e relazionali utili per costruire un’esperienza di vita ricca e armonica;

DATO ATTO che:
– gli asili nido, le scuole e i servizi per l’infanzia privati, quali ludoteche e baby parking, assolvono la cronica mancanza di posti nelle strutture pubbliche e coinvolgono moltissimi lavoratori che ora si trovano in grande difficoltà;
– forte è la preoccupazione soprattutto dei gestori degli asili nido e degli altri servizi privati che, contrariamente alle scuole paritarie anche private, non ricevono alcun contributo pubblico per il loro funzionamento e la loro sopravvivenza è legata esclusivamente alle rette pagate dai genitori;

RITENUTO che:
– il perdurare dell’emergenza metta a serio rischio la prosecuzione dell’attività di questi importantissimi servizi educativi;
– quello che sta accadendo sia un problema sociale enorme non solo per titolari e dipendenti delle strutture, ma anche per bambini e genitori, perché senza questi posti privati, quando si tornerà alla normalità quelli pubblici non potranno soddisfare la domanda;

CONSIDERATO che:
– alcune strutture stanno ugualmente chiedendo il pagamento delle rette alle famiglie, molte altre hanno scelto di chiedere un contributo volontario, magari solo per parte della retta;
– a causa della drammatica emergenza che stiamo vivendo, moltissime famiglie, in gran parte di lavoratori autonomi, si è ritrovata dall’oggi al domani a non percepire più un reddito mensile, riuscendo a malapena ad avere i soldi per fare la spesa e pertanto non riescono a far fronte al pagamento delle rette, o di parte di esse, destinate agli asili nido privati e più l’emergenza si protrarrà inevitabilmente maggiori saranno le conseguenze;
– i bambini e le loro famiglie, oltre ad essere coinvolti in questa situazione che prevede l’isolamento sociale, fatica emotiva ed economica, corrono il rischio alla fine di questa emergenza di non ritrovare i servizi educativi e le scuole da loro scelti;
– inoltre molti genitori temono di ritrovarsi a settembre senza una struttura sicura dover poter lasciare il proprio figlio e, magari, dover pagare cifre esorbitanti per il servizio di baby sitter;

POSTO che i nidi, le scuole e i servizi per l’infanzia privati sono una risorsa sociale indispensabile per la società intera in termine di sostegno alle famiglie, ai bambini e di possibilità di lavoro per tutte le realtà che vi gravitano attorno;

RITENUTO che la Regione debba:
– salvaguardare il processo di formazione armonica dell’individuo a partire dalla più tenera età ed essere straordinariamente attiva di fronte ai molteplici problemi che le famiglie sono costrette in questa fase ad affrontare;
– dare una concreta e immediata soluzione per questa rilevante realtà educativa al fine di consentire a cittadini e famiglie di affrontare con maggiore tranquillità l’attuale fase incerta e convulsa e il successivo rientro alla normalità della vita di tutti i giorni;
– mettere in atto tutte le iniziative possibili per scongiurare la chiusura dei servizi educativi per l’infanzia privati, anche attraverso la concessione di un contributo straordinario per il sostegno dei costi fissi che le strutture per l’infanzia devono continuare a sostenere,

impegna il Presidente della Regione e la Giunta regionale

affinché ponga in essere tutte le iniziative possibili per scongiurare la chiusura di asili nido, scuole e servizi educativi per l’infanzia privati anche attraverso la concessione di un contributo straordinario per il sostegno dei costi fissi che queste attività devono continuare a sostenere.

Cagliari, 15 aprile 2020

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