Versione per la stampa http://www.consregsardegna.it/wp-content/plugins/print-o-matic/css/print-icon-small-black.png

Resoconto della seduta n. 80 del 14/10/2020

LXXX Seduta

(POMERIDIANA)

Mercoledì 14 ottobre 2020

Presidenza del Presidente Michele Pais

La seduta è aperta alle ore 15 e 57.

MELE ANNALISA, Segretaria, dà lettura del processo verbale della seduta pomeridiana del 12 agosto 2020 (74), che è approvato.

Congedi

PRESIDENTE. Comunico che i consiglieri regionali Sara Canu, Giampiero Comandini, Carla Cuccu, Roberto Deriu e Michele Ennas hanno chiesto congedo per la seduta pomeridiana del 14 ottobre 2020.

Poiché non vi sono opposizioni, i congedi si intendono accordati.

Annunzio di presentazione di proposta di legge

PRESIDENTE. Comunico che è stata presentata la proposta di legge numero 214.

Annunzio di interrogazioni

PRESIDENTE. Si dia annunzio delle interrogazioni pervenute alla Presidenza.

MELE ANNALISA, Segretaria. Sono state presentate le interrogazioni numero 694, 695.

Annunzio di mozioni

PRESIDENTE. Si dia annunzio delle mozioni pervenute alla Presidenza.

MELE ANNALISA, Segretaria. Sono state presentate le mozioni numero 347.

Continuazione della discussione della mozione Lai - Cocco - Ganau - Comandini - Corrias - Deriu - Meloni - Moriconi - Pinna - Piscedda - Agus - Caddeo - Loi - Orrù - Piu - Satta Gian Franco - Stara - Zedda Massimo - Manca Desiré Alma - Ciusa - Li Gioi - Solinas Alessandro - Cuccu sulla grave situazione di criticità in cui versa il sistema sanitario della Sardegna, con richiesta di convocazione straordinaria del Consiglio ai sensi dei commi 2 e 3 dell'articolo 54 del Regolamento. (338)

PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca la prosecuzione della discussione della mozione numero 338.

Ha facoltà di parlare, per la Giunta, l'Assessore dell'igiene e sanità e dell'assistenza sociale.

NIEDDU MARIO, Assessore tecnico dell'Igiene e Sanità e dell'Assistenza Sociale. Grazie Presidente, onorevoli consiglieri, come richiesto e come doveroso, e contrariamente a quello che si può pensare, una cosa sentita anche dalla Giunta e da me personalmente, siamo qui per aggiornarvi sulla situazione relativa alla pandemia e al Covid in tutte le sue manifestazioni. Partiamo dai numeri quelli che sono necessari per avere contezza del quadro e per poter poi assumere decisioni e dare anche i consigli che sono sempre bene accetti, ricordo, non ci siamo mai chiusi al dialogo né con l'opposizione né con tutte le forze della società né con tutti quelli che sono gli operatori sanitari, le organizzazioni sindacali di categoria con le quali abbiamo sempre intrattenuto un dialogo e continuiamo ad intrattenerlo. Situazione dei contagi parliamo di numeri ad oggi, quindi sono i numeri più attendibili, sono gli ultimi, abbiamo 5295 contagi avuti dal 3 marzo ad oggi, se invece scorporiamo e facciamo il conteggio dal 31 di luglio ne abbiamo avuto 3805; già questo numero vi dovrebbe far pensare a un cambiamento ovviamente nella evoluzione del quadro pandemico, abbiamo avuto molti più contagi, diciamo quasi il doppio dei contagi, in un tempo che è la metà di quello del primo periodo. Abbiamo effettuato 216.503 tamponi, e anche questo vi dice che è cambiato tutto anche nella capacità del nostro sistema di testare e quindi dare eventualmente corso a quelli che sono l'individuazione dei positivi e degli asintomatici che poi è quella che permette di tenere traccia, di governare al meglio il quadro pandemico. Abbiamo un numero, che vi voglio dare, che è proprio recentissimo il calcolo dei ricoverati con sintomi sul totale dei positivi; in Sardegna abbiamo una percentuale del 5,65 per cento che è uno dei numeri migliori a livello nazionale, perché, come ha ricordato qualcuno nel dibattito, è vero che noi all'inizio avevamo numeri particolarmente sfavorevoli e anche penso che per qualcuno siamo stati anche impressionanti, non che siano adesso di gran lunga migliorati, però rispetto alle altre Regioni che all'inizio sembravano meno colpite, noi eravamo quelli che son partiti per primi, vi ricordo che noi già dal 13 agosto abbiamo cominciato a registrare un'impennata dei casi perché in concomitanza con l'apertura alla stagione turistica siamo stati la prima Regione che ha cominciato a registrare un'impennata dei casi nella seconda fase. Questo ovviamente poi chiaramente è venuto scemando per quello che riguarda la Sardegna invece si sono avuti gli aumenti notevoli in molte altre regioni. Quindi questo 5,65 è un dato che dà la misura del fatto che c'è una gestione a livello territoriale, per carità, insufficiente quanto si vuole, perché non stiamo qui a vantare la nostra infallibilità, la nostra bravura, si può fare sempre meglio, però questo dato smentisce quello che ho sentito in quest'aula, cioè che c'è una gestione sul territorio che è insufficiente e inadeguata. È insufficiente se noi pensiamo di rapportarci al meglio sicuramente è insufficiente, però se ci rapportiamo alle altre Regioni d'Italia siamo tra i migliori nella gestione territoriale, perché questo indice significa che vanno in ospedale meno pazienti, perché vengono curati bene a domicilio. E questi numeri per fortuna, come dico sempre io, sono galantuomini sono difficilmente smentibili dalle opinioni anche di autorevoli politici. Posti letto altra nota dolente del sistema, perché chiaramente i posti letto sono importantissimi nella gestione di questo tipo di problematica; abbiamo sempre detto che un piano di contenimento dal punto di vista della gestione dei posti letto modulare che avremmo attivato alla bisogna ed è quello che abbiamo fatto nella prima fase ed è quello che stiamo continuando a fare anche in questa. Attualmente abbiamo un numero di posti letto disponibili per il trattamento dei Covid di 255 totali in tutta la Regione, ne abbiamo occupati 198 di questi 172 sono in degenza ordinaria e 26 in terapia intensiva, abbiamo ancora 43 posti liberi in degenza ordinaria e 14 in terapia intensiva, ma se questo può anche sembrare un numero insufficiente a un primo sguardo va tenuto conto del fatto che non abbiamo ancora in questo momento ritenuto di attivare ulteriori strutture che sono già previste nel piano modulare e quindi siamo ben garantiti perché possiamo arrivare nell'evenienza peggiore fino a 402 posti letto. È ovvio che tutto può essere insufficiente, se la curva dei contagi dovesse esplodere in maniera esponenziale è ovvio che anche tutti i posti letto della Sardegna potrebbero risultare insufficienti, su questo non abbiamo dubbi, però tutto va commisurato alle capacità del sistema e le potenzialità del sistema, oltre le quali nessuno può andare, nessuno come dire ha la possibilità di utilizzare più posti letto e più personale di quello di cui dispone. E soprattutto vi ricordo una cosa, che è quella per cui siamo stati forse a volte oggetto di critica, perché ci si è detto che abbiamo dimenticato le altre patologie. Non è vero che abbiamo dimenticato le altre patologie, e la prova è quella che è sotto gli occhi di tutti, cioè l'attivazione modulare del piano significa anche questo, significa attivare i posti quando servono, perché quei posti vanno a scapito delle altre patologie, e mi riallaccio a quello che diceva l'onorevole Ciusa, che ha citato il Santissima Trinità, che noi in maniera modulare attiviamo per l'assistenza al Covid. Ovviamente, ogni volta che attiviamo dei posti letto Covid, dobbiamo eliminare un altro servizio, e quindi cerchiamo di farlo solo nel momento in cui è strettamente necessario proprio per evitare di portare ad ulteriore diminuzione la quantità e la qualità delle prestazioni erogate a chi non è affetto da patologie Covid. Quindi non è una cosa negativa, è una cosa positiva.

USCA: le USCA attive sono 17, 2 in attivazione. Certo, anche qui si può fare di più, siamo d'accordo, se avessimo la possibilità lo faremmo, ci stiamo provando in tutti i modi, il problema è che ci scontriamo con la carenza di medici disponibili a rivestire quel ruolo, non tutti sono disponibili a fare un lavoro che, è innegabile, ha una certa quota di rischio e non possiamo costringere i medici di continuità assistenziale a dare la disponibilità, perché vi ricordo che, peraltro normate a livello nazionale, le USCA sono su base volontaria, quindi sono medici di continuità assistenziale che su base volontaria danno la disponibilità a lavorare per le USCA che, ricordo, hanno un compito ben preciso, anch'esso normato da normativa nazionale, che è quello di assistere i pazienti sintomatici a domicilio, e non altri scopi per i quali magari qualcuno pensa di poterli utilizzare. A proposito di USCA, stiamo cercando un ulteriore incremento di personale, domani sono convocati tutti i capi distretto e i responsabili delle USCA per vedere, se non è possibile trovare ulteriori forze da mettere in campo, almeno di migliorare il coordinamento con i medici di medicina generale in modo che siano in contatto più stretto e ci sia la possibilità di migliorare ulteriormente la qualità dell'assistenza a domicilio, perché è innegabile, non lo abbiamo mai negato che ci sono criticità e ci sono problemi, ci mancherebbe. È vero, i casi che voi avete citato sono tutti veri, io su questo telefono tutti i giorni ricevo delle segnalazioni di persone a cui non è stato comunicato l'esito del tampone, ma in qualunque sistema complesso ci sono delle falle, sempre e comunque, e non è pensabile di avere la perfezione, però voi dovete fare il conto che stiamo lavorando con le magre forze ereditate nei sistemi di prevenzione difficilmente aumentabili perché, anche lì, la carenza di medici specialisti, di assistenti sanitari è sotto gli occhi di tutti. Se voi avete contezza di qual è il sistema, sapete benissimo di che cosa sto parlando.

Quindi, tornando al discorso di prima, delle patologie non Covid trascurate, qualcuno qui ha anche, in maniera teatrale, richiamato questa problematica, non ne siamo ovviamente all'oscuro e non è una cosa che non ci preoccupa, perché sappiamo benissimo che le patologie non vanno in vacanza perché c'è il Covid, non lo sono andate nella prima fase e tanto meno lo faranno in questa perché c'è stato anche un aggravamento. Però dire che non è stato fatto niente non è solo ingeneroso, è anche inesatto perché anche qui i numeri parlano. Il Piano dell'abbattimento liste d'attesa da questa Giunta è stato approvato ben prima che arrivasse l'emergenza Covid con uno stanziamento di 21 milioni di euro per l'abbattimento delle liste d'attesa, stanziati, e mi richiamo sempre a quello che diceva l'onorevole Ciusa, che diceva che siamo votati al privato a scapito del pubblico, stanziati 21 milioni tutti quanti per il pubblico e deputati solo, solo per l'abbattimento delle liste d'attesa. Neanche un euro abbiamo dato ai privati di questi 21 milioni. Purtroppo, quando il progetto è iniziato a partire è arrivata la pandemia, perché mi pare che voi ogni tanto vi dimentichiate che in questi famosi 18 mesi in cui siamo al governo della Regione ne abbiamo passato quasi nove a governare una pandemia, un evento di portata mondiale, catastrofica che ha messo in ginocchio tutto il mondo, ha messo in ginocchio anche l'Emilia Romagna, ha messo in ginocchio il Veneto, ha messo in ginocchio la Lombardia, figuriamoci la Sardegna, con gli scarsi mezzi che abbiamo ereditato, dove poteva andare, eppure, nonostante questo, vi ricordo che nella prima fase siamo stati bravi. Può dispiacervi, può non piacervi, ma l'ha certificato il Ministero della salute, alla guida c'è il ministro Speranza, che me lo ha riconosciuto anche personalmente, la Sardegna è stata insieme alla Sicilia la Regione più virtuosa, 0,3 per cento di sieroprevalenza. Quindi, mi dispiace per voi, forse non vi fa piacere, ma eravamo Covid-free, eravamo Covid-free, c'è poco da discutere, sui numeri non si discute, non c'è interpretazione che tenga sui numeri. Dicevo, abbattimento delle liste d'attesa e recupero anche del pregresso, perché l'abbattimento delle liste d'attesa era una cosa che deriva da lontano. Lo stesso onorevole Zedda prima ha citato il caso di una signora oncologica che aveva prenotato una visita nel 2018, nel 2018 non c'era l'assessore Nieddu, o sbaglio? L'ha detto lei, onorevole Zedda, ha prenotato nel 2018 la visita per settembre 2020, quindi, guardi, le ho qua, i dati delle liste del 2018 li ho qua, e le posso garantire che ho anche quelli del 2019, in cui noi siamo arrivati a governare questa Regione, e già tra il 2018 e il 2019 c'è stato un miglioramento. Sulle 43 prestazioni della vecchia griglia LEA solo su cinque non siamo migliorati nel 2019 rispetto al 2018, e anche questi, mi dispiace per voi, sono numeri e sono incontrovertibili.

L'altra problematica sulla quale mi vorrei soffermare, perché richiamata anch'essa in maniera molto puntuale e molto sensata dall'onorevole Ciusa, è quella della campagna vaccinale, per la vaccinazione contro l'influenza. Anche qui, non per cantarcela e suonarcela, siamo stati la terza Regione a chiudere in Italia la gara sui vaccini, abbiamo acquistato 530.000 dosi, un primo lotto è già arrivato e stanno già iniziando le vaccinazioni. Lunedì sera ho chiuso l'accordo con tutte le sigle sindacali dei medici di famiglia, e quindi la campagna vaccinale è già messa in sicurezza. Allora, onorevole Manca, le ho appena detto che è già arrivato un primo lotto di vaccini, ne sono arrivati circa 100.000 già, nel dovevano arrivare 530.000, quindi ne mancano 430 mila, ogni giorno ne arrivano perché la spedizione non è mai in blocco né totale, quindi arrivano in maniera scaglionata. La campagna vaccinale l'abbiamo messa in sicurezza, l'accordo con i medici di famiglia è un buon accordo che soddisfa sia noi che loro, e quindi non ho dubbio che riusciranno a portare a casa il raddoppio circa della quota di vaccinazione che hanno fatto nello scorso anno. Daremo anche, per un accordo che abbiamo in Stato-Regioni, che è quello di dare il 3 per cento dei vaccini che le Regioni hanno acquistato alle farmacie private, perché avendo le Regioni acquistato tutti i vaccini disponibili sul mercato non ne sono rimasti per le farmacie private. In Sardegna, lo scorso anno, le farmacie private hanno venduto 16 mila vaccini, e quindi quest'anno gli abbiamo già garantito che questa quota di 16 mila gliela daremo, e se dovessimo avere disponibilità gliene forniremo anche altri perché è verosimile che ci sia una pressione da parte della popolazione che intende vaccinarsi più alta, e quindi stiamo provvedendo anche di venire incontro a questa ulteriore esigenza. Ricordo, e faccio l'appello anche a voi, vaccinatevi perché il vaccino, come giustamente è stato detto, permetterebbe di migliorare le diagnosi differenziali tra sindromi influenzali e Covid, peraltro devo dire che l'uso della mascherina, al quale mi ha prontamente e giustamente richiamato l'onorevole Zedda, essendo l'influenza come il Covid una malattia a trasmissione aerogena, trarrà sicuramente molto beneficio anch'essa dall'utilizzo delle mascherine, dal distanziamento e dal lavaggio frequente e disinfezione delle mani. Quindi ci aspettiamo che anche il picco influenzale, che peraltro in Sardegna, sapete come lo so io, arriva sempre un po' in ritardo rispetto al continente, sempre con qualche mese di ritardo, ci attendiamo dei benefici anche su questo fronte. Ricordo che l'1 per cento di vaccino in più, stando a uno studio che è stato fatto, dovrebbe corrispondere a 2 mila contagi da Covid in meno.

Veniamo un po' al quadro epidemiologico, adesso, della situazione della seconda ondata pandemica, è cambiato il quadro epidemiologico, è cambiato il quadro sociale della malattia rispetto al primo periodo, purtroppo è penetrato in zone in cui nella prima fase non era arrivato, cioè nei piccoli paesi anche dell'interno, cosa che non avevamo visto prima, ricordo che abbiamo ancora una grande quota di paesi totalmente indenni e una gran parte di paesi in cui il numero dei contagi è per fortuna ancora contenuto e basso, però è certo che è un problema che prima non avevamo vissuto e adesso stiamo vivendo, e in questo si innesta quello che ho sentito in questa Aula, cioè i problemi di comunicazione con i sindaci. Permettetemi una digressione sulla nota polemica tra me e i sindaci; non era una polemica con i sindaci, io non ho mai voluto polemizzare con un'intera categoria, io ho detto che alcuni sindaci stavano creando allarme sui social in maniera indegna per una figura istituzionale, e se volete e quando volete, ma penso le abbiate come me, le prove su Facebook che rimangono, quindi… e mi ero fatto premura di chiamare il Presidente dell'ANCI in via riservata e comunicargli che forse era il caso che a qualcuno dei suoi scritti ricordasse che aveva un ruolo istituzionale che non permetteva certe cose. Per tutta risposta il presidente Emiliano ha ritenuto di rispondere in quella maniera, e io ho semplicemente voluto precisare che alcuni sindaci, alcuni, e lo ribadisco, alcuni sindaci non facevano del bene neanche alle loro comunità, oltre che alla comunità sarda in generale, e questa era la polemica. Poi, sul fatto che i Sindaci, come ho sempre detto e ribadisco anche in questa Sede, siano dei martiri che meritano tutto il mio, il nostro, il vostro e il rispetto di tutti, su questo non ho mai avuto dubbi e non permetto ad alcuno di manifestarne, perché io sono del parere che oggi fa il sindaco sia il mestiere più difficile che si possa fare, e lo stanno facendo i sindaci sardi, l'hanno già fatto nella prima fase della pandemia in maniera egregia e lo stanno facendo in questa seconda fase se è possibile ancora meglio di quello che hanno fatto nella prima fase. Ed è vero che noi siamo carenti nella comunicazione con i Sindaci, per carità, è innegabile, perché l'onorevole Cocco ne è la dimostrazione vivente e plastica, ma anche altri sindaci della coalizione di maggioranza me lo testimoniano tutti i giorni, è vero, ci sono problemi, ma i problemi ci sono, perché la problematica nasce… la madre di tutte le battaglie, come si dice, è il numero esiguo di personale a disposizione dei servizi di prevenzione. Quando siamo arrivati ci siamo dovuti occupare per forza dei servizi di prevenzione perché è scoppiata la pandemia e abbiamo scoperto, con nostro grande disappunto, che erano tra i servizi più disastrati, cioè quelli in cui c'era stata una maggiore fuga di personale non rimpiazzato, quindi abbiamo cercato ovviamente di rimpinguarli, di dargli di nuovo le gambe che meritano, ma purtroppo ci scontriamo con la disponibilità sul mercato, noi abbiamo un'offerta di lavoro che è di gran lunga superiore alla domanda, e purtroppo non troviamo sempre le figure adeguate e adatte. L'altro problema è che chiaramente il numero di contagi, che è praticamente raddoppiato, e il numero di tamponi che è molto superiore rispetto alla prima fase, impongono dei ritmi di lavoro a questi servizi, che già sono sotto stress, perché ricordo che è da febbraio che non riposano e quindi tutte queste cose voi potete immaginare che creano dei problemi, adesso abbiamo non dico la soluzione, la panacea di tutti i mali, però a breve riusciremo con delle implementazioni del sistema informatico a fare in modo che nel fascicolo sanitario elettronico di ogni cittadino venga caricato in automatico l'esito dei test sul Covid. Quindi questo cosa vuol dire? Sento già l'obiezione "ma i vecchietti come fanno a collegarsi", non c'è nessun problema perché hanno accesso al fascicolo sanitario elettronico anche i medici di medicina generale, e quindi molte problematiche di questo genere verranno superate nel momento in cui riusciremo a mettere in campo quest'altra opportunità. Adesso consentitemi delle considerazioni un po' anche politiche su quello che ho sentito stamattina. La settimana scorsa ero al Congresso della FIMMG al Tanca insieme al Ministro Speranza, lui ha fatto un discorso che io gli ho anche riconosciuto perfettamente quasi totalmente condivisibile, a parte il MES, perché ha citato il MES, che secondo me è una sciagura, ma per il resto quello che ha detto era condivisibile, ed è partito da una considerazione che mi avete già sentito fare in quest'Aula, lui l'ha fatta a livello nazionale io l'avevo fatta a livello regionale ma poco cambia, e la considerazione è questa, che c'è stato un definanziamento costante del sistema sanitario nazionale, e di conseguenza anche dei sistemi sanitari regionali, noi ce lo siamo costruito in casa perché noi siamo una Regione che si autofinanzia quindi il definanziamento ce lo siamo fatto noi, non eravamo obbligati a farlo, mentre il definanziamento di chi partecipa al Fondo sanitario nazionale è una questione diversa, però noi l'abbiamo fatto, ce lo siamo costruito, vi ricordo che ATS si è vantata di avere risparmiato 17 milioni sul personale, allora quando si risparmiano 17 milioni sul personale in un sistema sanitario come quello sardo, voi capite che poi i SISP cioè i servizi di prevenzione, li troviamo deserti, e quindi se dobbiamo mettere in piedi un sistema di tracciamento dei tamponi abbiamo grossi problemi, se dobbiamo comunicare ai sindaci abbiamo grossi problemi. Adesso voi capite che queste cose sono purtroppo difficilmente correggibile in corsa, in mezzo a una pandemia, per cui noi ci abbiamo provato in tutti i modi, abbiamo bandito, vi ricordo a dicembre, sessanta concorsi che il Governo poi ha bloccato, adesso stiamo riprendendoli, anzi, veramente sono 62 per l'esattezza, siccome c'è qualcuno che mette in dubbio le cose che diciamo, se voleste e aveste la grazia di volerli visionare sono disponibili per tutti, sono qua, con date e tutto quanto. Poi abbiamo fatto anche un'altra cosa, siccome il territorio nelle nostre intenzioni non è una voce da citare così, solamente per far finta che ci debba essere un cambiamento, ma il territorio per noi è importante, non lo era per chi ci ha preceduto, tanto è vero che anche lì c'era stato il blocco del turnover, e qui mi ricollego a quello che diceva l'onorevole Mula, giustamente lui fa presente la richiesta di un territorio come il suo ma tutti i territori scontano purtroppo una carenza di specialisti e di pubblicazione di ore di specialistica ambulatoriale, perché? Perché chi ci ha preceduto ha pensato bene di bloccare anche quello, quindi non solo hanno bloccato le assunzioni negli ospedali, ma hanno bloccato anche la pubblicazione di ore per specialisti ambulatoriali del territorio, quindi non hanno né rafforzato l'uno né l'altro, ma hanno indebolito tutte e due i settori. E anche lì siamo intervenuti, abbiamo sbloccato il turnover degli specialisti, adesso poi pensiamo di trovare ulteriori risorse per sanare una situazione incresciosa che si è venuta a creare negli anni con un mancato riconoscimento di tutte le ore degli specialisti che sono andati in pensione e hanno cessato, e io conto, con l'aiuto di tutto il Consiglio, perché è interesse di tutti che il territorio sia finalmente riportato al valore non solo che merita, ma che ci consentirà di avere un modello diverso di sanità finalmente in Sardegna, ma non a parole, bensì nei fatti. Quindi io vi esorto a raccogliere questo appello per potenziare effettivamente nei fatti la medicina territoriale, con uno stanziamento adeguato che permetta di riportare le vecchie ore mai più pubblicate di nuovo nella disponibilità dei medici, che se lo aspettano peraltro da tanto tempo. Continuiamo sulla carenza di personale. Cosa abbiamo fatto; oltre ai 62 concorsi, non paghi di questo, 59 selezioni abbiamo bandito, per tutto, anche quelle se volete ce le abbiamo a disposizione, 59 selezioni di cui molte già in via di scorrimento, alcune già chiuse col personale in assunzione, e altre in perfezionamento. Non solo, la cosa che io ho detto appena è arrivato il sentore che anche in Sardegna sarebbe arrivato il vento della pandemia, io ho dato mandato, ed è negli atti, anche questo è innegabile, di assumere tutto il personale di cui c'era bisogno, con tutte le tipologie contrattuali, di scorrere tutte le graduatorie aperte e di fare tutte le stabilizzazioni delle persone che avevano titolo a essere stabilizzate; molte di queste cose sono state fatte, altre sono in itinere, alcune non sono state fatte e vedremo anche di capire il perché in alcuni casi, però questo è tutto quello che abbiamo fatto. Purtroppo anche qui scontiamo il fatto che la disponibilità a volte non c'è. Vi faccio l'esempio che mi è stato riferito. Siccome anch'io sono diventato uno stalker dei dirigenti sanitari, penso che mi qualcuno mi odierà ormai perché li chiamo a tutte le ore del giorno e della notte, anche io ormai dormo poco perché le preoccupazioni sono tante. Allora ho parlato con chi gestisce il concorso di anestesia, la AOU di Sassari, e ieri mi hanno comunicato questo, che adesso entro novembre verrà terminato il concorso per gli anestesisti, che sono una delle figure di cui abbiamo più bisogno in Sardegna. Bene, abbiamo una selezione in corso, aperta, in cui hanno risposto su 11 in 3. Al concorso 75 domande, di queste 75 domande 40 e rotti sono già in servizio presso il sistema sanitario regionale, quindi vuol dire che rimangono poco più di 30, e assumeremo sicuramente tutti perché ovviamente la carenza è molto superiore, ma questo per dirvi che i miracoli purtroppo non siamo in grado di farli, perlomeno io non ci riesco.

(Interruzione)

Per ora. Come diceva quello: "Ci stiamo attrezzando".

Adesso un po' di considerazioni politiche. La mozione è stata richiesta quando ancora la situazione per fortuna all'epoca non era così emergenziale, e quindi la mia non era cattiva volontà, non era la volontà di sfuggire al dibattito o al darvi le informazioni di cui avete bisogno, anche voi, per esercitare oltretutto il vostro ruolo. Il mio numero di telefono ce l'hanno tutti, tutti sanno che io rispondo a tutti. Onorevole Manca, anche a lei ho risposto, anche troppo forse a lei. Vedrò di…

MANCA DESIRÈ (M5S). Ah, complimenti!

NIEDDU MARIO, Assessore tecnico dell'igiene e sanità e dell'assistenza sociale. Complimento a complimento, no? È chiaro. Non potete pensare di insultarmi e che io rimanga sempre impassibile e tranquillo.

MANCA DESIRÈ ALMA (M5S). L'importante è che continui a rispondermi.

NIEDDU MARIO, Assessore tecnico dell'igiene e sanità e dell'assistenza sociale. Quindi non è che non abbiamo risposto alla mozione, era proprio una mia impossibilità in quel periodo a essere presente. Ho anche io delle esigenze, anche familiari, personali, che possono a volte non essere compatibili con i tempi magari del Consiglio. Peraltro ricordo che la riforma è stata licenziata da questo Consiglio ai primi di settembre, quindi poco più di un mese fa e non mesi e mesi fa, e ricordo che questa emergenza a detta di qualcuno, perchè ho letto anch'io la stampa, ogni tanto la leggo, se posso evito, ma ogni tanto la leggo anch'io, e mi ricordo che qualcuno mi aveva accusato di essere un criminale sulla stampa perché non mi rendevo conto della pericolosità della situazione e di come fosse urgente…

PRESIDENTE. Può continuare. Ci sono cinque minuti. Prego, assessore Nieddu.

NIEDDU MARIO, Assessore tecnico dell'igiene e sanità e dell'assistenza sociale. Dicevo mi è stato dato del criminale e dell'incapace e io ricorderei che sono sempre quello stesso criminale e incapace che ha gestito, come vi ho raccontato prima, la prima fase pandemica, con i risultati che, vi ho detto prima, sono sotto gli occhi di tutti, nonostante, ribadisco, abbiamo ereditato un sistema con personale scarso, precario e demotivato. Quindi diciamo che mi sia consentito che per essere un criminale e incapace non ce la siamo cavata poi così male, no? Mi verrebbe anche da muovere una piccola critica a chi queste cose le ha dette, come dire, non è stato molto credibile rispetto a quello che ha detto nella prima fase e quindi è probabile che non sia credibile neanche in questa seconda fase. La seconda fase è arrivata. Perché è arrivata e come è arrivata lo sappiamo tutti. È stato anche qui riferito e ripetuto in quest'Aula e non ci sono dubbi sul fatto che se ci fosse stato concesso quello che il nostro Presidente aveva chiesto, cioè una certificazione sanitaria all'atto dell'ingresso dei turisti in Sardegna, magari forse saremmo riusciti a contenere la cosa. Peraltro io ricordo bene che giaceva una mia proposta in Conferenza delle regioni per rendere attuabile quella proposta del nostro Presidente, che era la liberalizzazione di tutti i test da poter fare, sia tamponi che sierologici, all'epoca non esistevano ancora i tamponi antigenici, ma la liberalizzazione a pubblico e privato di tutti i test, proprio per rendere possibile il fatto che un qualunque cittadino italiano in qualunque posto potesse con facilità fare quell'esame che noi richiedevamo e, invece, questo non ci è stato concesso. Non è stato concesso a noi e poi il Governo ha cercato surrettiziamente però di reintrodurre questa cosa, che a noi era stata negata, quando ci ha proposto quel protocollo d'intesa benedetto dal Ministero della salute insieme al Lazio, che ci faceva figurare come se fossimo, a quell'epoca, gli untori d'Italia. Vi ricorderete che noi ad agosto-settembre eravamo qualificati come gli untori d'Italia, pare che la regione sarda fosse l'epicentro della pandemia mondiale, e anche allora l'opposizione non si è distinta ovviamente, diciamo che ha tifato contro la sua Giunta, non sua perché non è la Giunta dell'opposizione chiaramente, però ha tifato contro la Giunta, ma tifando contro la Giunta secondo me ha tifato anche contro la Regione Sardegna, così come un pochino sta facendo anche adesso. Adesso non voglio rinfocolare polemiche, però è come se cercasse qualcuno, dico sempre che le generalizzazioni, per carità, sono sempre banali e vanno fuggite, però qualcuno anche nell'opposizione continua a cercare nel virus un alleato politico, come già fece quando noi chiedemmo la chiusura di porti e aeroporti e non ci fu concessa neanche quella. Ricordo le mie polemiche in videoconferenza con il Governo dell'epoca, le ricordo molto bene, può testimoniare qui anche il mio collega Lampis, e ci siamo anche scaldati qualche volta nei confronti del Governo perché non ce la concesse finché un giorno, un mese e rotti dopo la mia prima richiesta, che era avvenuta poco dopo la metà di febbraio, la ministra De Micheli mi disse, col suo simpaticissimo accento emiliano: "Ha visto, Assessore, abbiamo fatto quello che ci ha chiesto lei". E io le ho risposto: "Peccato che è passato un mese e mezzo".

PRESIDENTE. Assessore, ha davvero a questo punto un minuto e due secondi.

NIEDDU MARIO, Assessore tecnico dell'igiene e sanità e dell'assistenza sociale. Va bene. Un riferimento che mi preme fare è, non l'ho sentito oggi dall'opposizione, l'ho sentito altre volte, parlare un po' di Europa, oggi ve la siete forse dimenticata, nessuno ha citato il recovery fund e il MES, le uniche cose che ci ha proposto l'Europa. Questa Europa che per me non è un'unione, ma è una disunione, e ce lo ha dimostrato, di non essere un'unione, quando non ha fatto l'unica cosa che avrebbe dovuto fare, cioè utilizzare l'articolo 168 del Trattato di funzionamento dell'Unione europea che le consentirebbe una gestione coordinata e integrata delle politiche sanitarie. Si è ben guardata dal fare questo, ma ci vuole appioppare il recovery fund e il MES, cioè metterci due cappi al collo e farci ulteriormente aumentare il debito che poi dovremo restituire in condizionalità più avanti. Allora questa non è un'Unione secondo me, assolutamente, è tutto fuorché un'Unione. È un errore nel quale a mio avviso il Governo, e qui ci sono consiglieri del Movimento cinque stelle…

PRESIDENTE. Grazie Assessore, con questo viaggio in Europa lei ha concluso il tempo.

Ha domandato di replicare il consigliere Eugenio Lai. Ne ha facoltà.

LAI EUGENIO (LEU). Grazie Presidente. Io non so se i colleghi della maggioranza siano soddisfatti della replica dell'Assessore, di sicuro quelli delle opposizioni no. Non lo sono perché, Assessore, ci sono due strade nella vita e nella politica: quella della responsabilità, che dice di non individuare ogni qual volta per i propri errori capri espiatori, e lei in questo caso ha detto è colpa del Governo, è colpa delle opposizioni che tifano contro la Giunta, è colpa dei sindaci, di alcuni sindaci poi si è corretto, è colpa delle associazioni che le dicono che le cose non vanno bene. Bene, lei ci può dire tutti i dati e leggere tutti i dati che vuole, che basterebbe uscire da quest'Aula e iniziare a confrontarsi con la vita reale e capire che tutto quello che lei ci ha detto in questo momento, dicendo che la Regione Sardegna è il top, che la Regione Sardegna ha affrontato questa situazione, non è reale, perché il numero delle liste d'attesa, dei pazienti che sono in attesa di visite ambulatoriali e specialistiche, farebbe impallidire chiunque. Quando lei stava intervenendo, mi ha mandato un messaggio una mamma di una bambina di quattro anni con problemi al cuore, mi ha detto: "Siamo da cinque giorni che aspettiamo l'esito del tampone, è possibile andare avanti così?" Dal mio punto di vista no, e nel suo intervento bene avrebbe fatto a dire quello che avete fatto e quello che bisogna fare, chiedendo l'aiuto delle opposizioni in questo momento, non attaccando ogni qualvolta chiunque le dica che le cose non stanno andando bene. Questo avrebbe dovuto fare, Assessore, lei continua a ribadire in ogni occasione: "Abbiamo, stavamo programmando 62 concorsi e allora il Governo ce li ha bloccati", sa quanti Comuni avevano concorsi in atto per l'assunzione di personale, sono stati bloccati dalla pandemia e hanno riattivato i bandi e hanno portato a termine i concorsi? Un'enormità in Sardegna.

Perché non l'ha fatto la Regione Sardegna? Perché non l'ha fatto lei?

NIEDDU MARIO, Assessore tecnico dell'igiene e sanità e dell'assistenza sociale. Lo sta facendo!

LAI EUGENIO (LEU). Perché lo sta facendo, allora ci sono forti responsabilità dei ritardi. Ci avete detto: "Abbiamo affrontato con la sanità privata le liste d'attesa", badate, basterebbe andare, qualcuno dei consiglieri l'ha detto in precedenza, basterebbe andare a controllare il budget della sanità privata e avreste vita semplice nel controllare che quel budget è terminato già da parecchio. Nei primi mesi dell'anno quel budget della sanità privata è terminato, non ci sono più visite convenzionate, le uniche visite che si possono fare sono a pagamento, e se questo per lei va bene, per noi naturalmente non va bene e non stiamo tifando contro di lei, tant'è che nel mio primo intervento abbiamo posto una serie di questioni che avrebbe fatto bene ad approfondire. E abbiamo anche detto, sull'esempio del governatore del Veneto che non è certo del mio partito, ma del suo, con un altro stile naturalmente, andiamo ad acquistare tamponi veloci da fornire ai medici di base per fare l'analisi delle popolazioni, per aiutare le scuole in questo momento storico, non l'ha citato minimamente, non c'è nessuna proposta da parte sua, andiamo a potenziare il servizio di volontariato e cooperativistico, vogliamo sentire cosa dicono le associazioni di volontariato e le cooperative sulla delibera che ha proposto lei in Giunta e avete approvato? Vogliamo andare a controllare e ad ascoltarli?

NIEDDU MARIO, Assessore tecnico dell'igiene e sanità e dell'assistenza sociale. L'abbiamo fatto per loro il protocollo!

LAI EUGENIO (LEU). Vogliamo andare ad ascoltare cosa dicono? Che non avete aumentato di un euro il budget, che gli state chiedendo di comprarsi anche le mascherine e i dispositivi di protezione individuale con quello stesso budget.

Vogliamo andare a controllare tutte le proposte che abbiamo espresso in precedenza? Nessuno sta ponendo in discussione la bravura e l'operosità del personale sanitario, ma le USCA sono deboli, non può bastare dire che ci sono 17 USCA più 2. Quanto personale c'è all'interno di quelle determinate USCA? Quanto tempo di risposta hanno nei confronti dei bisogni dei pazienti? Questo è quello che avremmo voluto sentirci dire, invece Assessore lei continua con la solita pappardella: "È colpa del Governo, non ci ha dato il passaporto sanitario". La verità è che ad oggi tutti quelli che sono entrati in Sardegna anche con i vostri protocolli, nessuno li richiedeva negli aeroporti, dove stavano andando, dove non stavano andando, tutti potevano entrare tranquillamente, è inutile che continuate con la solita barzelletta del test all'ingresso. Altre regioni, decisamente più efficienti, hanno attuato quello che lei sta dicendo, attivando dei punti all'interno degli aeroporti e dei porti su base volontaria, si possono fare e si possono fare ancora, solo che voi in maniera strumentale continuate a dire: "È colpa del Governo, è colpa dei Sindaci", vostra non è mai, è colpa di chi c'era prima, magari è colpa anche di chi c'era quindici anni fa. Ci siete voi a governare, Assessore, noi abbiamo dato piena disponibilità a cooperare, però parliamo di temi, usciamo dalla retorica, usciamo dalla demagogia, mi permetta di dirle che un medico deve approfondire almeno i temi che sono stati espressi, ma non perché siamo noi i consiglieri d'opposizione, ma perché dovrebbe avere un minimo di rispetto nei confronti dei sardi e di quello che stanno subendo in questo momento. Sulla questione dei trasporti, e termino, basterebbe controllare quanti studenti ci sono in sciopero in questo…

PRESIDENTE. Dichiaro chiusa la discussione.

Comunico che i consiglieri Ennas e Cuccu sono rientrati dal congedo.

Ricordo che sono stati presentati due ordini del giorno. Chiedevo appunto questo, se questi ordini del giorno potessero sostituire e assorbire la mozione. Non c'è accordo mi sembra, avete necessita di qualche minuto di sospensione per verificare… Siccome abbiamo una mozione e due ordini del giorno, che di solito tendono a trovare unità di intenti, chiedo se il Consiglio avesse necessità di qualche… .

Metto in votazione la mozione numero 338.

Ha domandato di parlare il consigliere Francesco Agus per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

AGUS FRANCESCO (Progressisti). Il voto sarà favorevole alla mozione. Mi è dispiaciuto riascoltare da parte dell'Assessore un excursus parziale di quanto è avvenuto negli ultimi mesi, mi è dispiaciuto anche che non abbia seguito il Consiglio e non sia andato a parlare con gente diversa dalla sua cerchia rispetto a quella che è la sensibilità esterna a quest'Aula rispetto ai problemi della sanità. Non aiuta continuare a far finta che i problemi non esistano e non aiuta nemmeno sventolare i numeri e le percentuali anche perché non sono percentuali esatte. I 198 ricoveri che lei ha citato non tengono conto per esempio delle 14 persone che oggi sono al pronto soccorso del Santissima Trinità positive al Covid, quindi non sono 198, sono 198 più 14, rifacciamo le percentuali e precisiamo. Dopodiché, sui tamponi, lo ha detto il collega Lai, ci aspettavamo una risposta rispetto a quella che oggi è la principale… sì ma non risulta in quei numeri, li aggiorni quei numeri, per quello glielo dico. Riguardo i tamponi ci aspettavamo una risposta, perché oggi quella è la principale richiesta che proviene dall'esterno di quest'Aula, non è possibile rimanere settimane e in alcuni casi mesi, in attesa dell'esito di un tampone senza neanche la possibilità di usare degli strumenti rapidi. Segnaliamo un fatto, la Regione Veneto, già citata, ha fatto una gara d'appalto coinvolgendo anche altre sei regioni, c'è il Piemonte, c'è la Lombardia, c'è il Friuli, ci sono anche Emilia Romagna e Lazio, ci chiediamo perché noi siamo rimasti fuori da questo treno. Pensavo di sentire nella sua replica la sua alternativa, quindi pensavo di sentir parlare di test salivari, pensavo di sentir parlare di qualche altra tecnologia diversa, la sua risposta non c'è stata, quindi noi nel prossimo mese dovremmo continuare ad attrezzarci in questo modo, a spiegare alle famiglie dei bambini col naso che cola che loro e i loro figli saranno costretti a lunghi periodi, tra l'altro di grande incertezza, questo volevo sottolineare e con queste premesse annuncio il voto positivo alla mozione e ai suoi contenuti.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Massimo Zedda per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

ZEDDA MASSIMO (Progressisti). Nell'esprimere il voto favorevole alla mozione, ricordo anch'io all'Assessore che mentre ha illustrato i traguardi raggiunti e quelli che arriveranno, ricordo che i Comuni stanno tagliando per mancanza di risorse i contributi sul programma "Ritornare a casa" e sulla "162" perché giace, è già stato citato più e più volte, giace da marzo aprile un provvedimento che prevede l'incremento dello stanziamento per 162 "tornare a casa", e noi stiamo discutendo di questo aspetto perché è bloccato a causa delle divisioni all'interno della maggioranza.

E poi avevamo suggerito già da tempo un metodo di lavoro, ma l'impressione data, cioè di un Consiglio regionale che parla della sanità in questa fase della pandemia, dove viene lasciato il solo Assessore regionale alla Sanità a discutere di questi temi, fa comprendere che non c'è assolutamente…

È inutile che salutiate con la manina, vi vedo, però siete arrivati ora, o a distanza di ore dopo l'inizio della seduta!

E dà ad intendere che non c'è la benché minima consapevolezza della drammaticità della vicenda e della complessità di questioni che andrebbero affrontate col contributo di tutti. Ci siamo lasciati ad agosto dicendo che a settembre avremmo dovuto riunire il Consiglio ai primi di settembre per verificare la ricaduta sui mondi e i settori economici e produttivi della Sardegna delle norme approvate, siamo a metà ottobre. Avevamo detto che avremmo dovuto aggiornare, suggerire per i vari settori il Consiglio, abbiamo dovuto chiedere noi una discussione e la convocazione del Consiglio sulla scuola, sui trasporti e sulla sanità. L'appello del presidente Mattarella non era rivolto solo a coloro che siedono nelle opposizioni parlamentari o all'opposizione nei Consigli regionali, l'appello del presidente Mattarella alla collaborazione istituzionale vale per tutti, all'opposizione per non fare polemica sterile, alla maggioranza per condividere informazioni e acquisire i consigli forniti dall'opposizione. Non era un appello unilaterale! Per non parlare, e termino, delle questioni legate all'Europa. Ricordo che l'Europa è stata governata da destra negli ultimi vent'anni e che tutto quello che è il disastro sociale è stato creato da destra negli ultimi vent'anni. E che nonostante…

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Daniele Cocco per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

COCCO DANIELE (LEU). Presidente, io avrei voluto fare un altro un altro intervento in dichiarazione di voto, e devo dire che l'Assessore Nieddu con la sua replica non mi ha soddisfatto. Noi siamo venuti qui, è vero, a rappresentare quelle che sono le emergenze, le criticità, i dolori di buona parte del popolo della Sardegna, non siamo venuti qui a fare polemica sterile che, come ho detto nell'intervento di prima, non serve a nessuno e non porta soluzioni. Quando noi abbiamo detto che il sistema non sta funzionando, che ci sono difetti di comunicazione, che i Sindaci sono in balia di loro stessi e non riescono a mettere in atto quelle che potrebbero essere azioni volte a fronteggiare il contagio del Covid, credo che abbiamo detto cose che sappiamo tutti, a destra e a sinistra, e quindi è chiaro che noi che ci aspettavamo un altro un altro tipo di replica, perché vorremmo sapere come si vuole andare avanti da oggi a domani, a dopodomani. Lei sa, Assessore, che ci sono dei tamponi che sono in grado di stabilire oggi se l'eventuale infezione in atto è da influenza o da Covid? Noi perché non lavoriamo per avere la possibilità di poterli mettere a disposizione anche dei medici di base? Sarebbe uno strumento formidabile questo per poter conoscere immediatamente se un paziente ha contratto il virus da Covid, oppure ha una semplice influenza. Io credo che su queste cose, sui tamponi istantanei messi a disposizione dei medici di base avremmo già da tempo potuto fare molto e di più. Ripeto, siamo qui, l'ha appena detto il Zedda, noi vorremmo condividere con voi un'azione che serve a tutti, senza ideologia, senza appartenenze, ma con il dovere che deve essere insito in tutti noi di poter essere utili in maniera seria a quello che è un dramma. L'ho detto prima, che il Covid è molto democratico, non risparmia e non guarda in faccia nessuno. Per cui io credo che dovremmo essere tutti impegnati a fare tutti un passo indietro, un passo di lato, e qualche passo avanti per proporre soluzioni serie.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Gianfranco Ganau per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

GANAU GIANFRANCO (PD). Presidente, ma per annunciare il mio voto e quello del Gruppo del Partito Democratico a favore del della mozione. Ma devo dire che se eravamo preoccupati prima, siano più preoccupati adesso dopo aver sentito l'Assessore che si lancia contro l'Europa, che si lancia contro il Governo, contro il mondo, ma non entra nel merito dei problemi reali, contestando tra l'altro studi nazionali che dicono che c'è stato un incremento ulteriore nell'ultimo periodo da 7.5 all'8.8 dei ricoveri, con un dato che non trova riscontro neanche nei calcoli che possono essere fatti giornalmente sui dati dei ricoveri e dei pazienti positivi, quindi sono numeri che non so da dove ha preso, ma che non corrispondono a dati scientificamente valutati e messi in circolazione da una ente attendibile come la Fondazione Jinbe.

Io voglio fare una proposta, che spero non sia considerata provocatoria, ma che aiuti ad un ragionamento complessivo, che riguarda proprio la preoccupazione di quello che potrà succedere nei prossimi nei prossimi giorni e l'aggravamento che ne potrebbe derivare dalla gestione di una situazione di emergenza della sanità dall'applicazione della riforma sanitaria, che abbiamo esitato come Consiglio recentemente. E faccio una proposta, innanzitutto al Presidente della Regione, anche se non è presente, ma so che gli arriverà il messaggio, oltre che a tutta la maggioranza, di valutare con attenzione se non sia utile far slittare i termini dell'applicazione della riforma sanitaria, in funzione del fatto che devono essere determinati i fabbisogni sanitari ed amministrativi, che sono quelli decisivi per far funzionare e dare autonomia alle aziende sanitarie locali, e che seguirà una fase di commissariamento con la necessitata limitazione all'ordinaria amministrazione in un periodo straordinario in cui servono invece poteri straordinari per gestire l'emergenza. Quindi io vi prego di prendere con l'attenzione dovuta, e non come una provocazione, questa che è una sollecitazione che viene da parte nostra.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Giuseppe Meloni per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

MELONI GIUSEPPE (PD). Presidente, per esprimere il mio voto favorevole rispetto alla mozione e per dire che non sono soddisfatto dell'intervento dell'assessore, della risposta che ha dato. Assessore, le vorrei dire alcune cose, e cioè che non sono soddisfatto della sua risposta, mi attendevo molto di più, devo essere sincero, e richiamare continuamente ciò che è stato nel passato poi alla fine ci porta a parlare però anche del passato, anche recente, e cioè potrei dire e ammettere che noi abbiamo commesso, nella scorsa legislatura, un errore nel momento in cui ci siamo affidati forse anche troppo ai tecnici, quando ci spiegavano che per coprire il buco di bilancio che abbiamo ereditato occorreva essere molto rigidi rispetto alle spese, e quindi nel momento in cui è stato deciso il blocco del turnover, e in quel momento probabilmente noi forse abbiamo sbagliato a dare troppo spazio a questo, e magari avremmo dovuto trovare una via di mezzo. Però, le ricordo, e ricordo che io stesso quando andavo all'Assessorato alla sanità mi capitava di visitare di più, proprio per chiedere che venissero sbloccate certe situazioni rispetto al personale, il piano del direttore generale piuttosto che quello dell'Assessore, però a fine legislatura quel direttore generale è stato assunto dalla Lega, e premiato per quelle scelte, insomma nella direzione sanitaria della Agenzia regionale emergenza e urgenza della Lombardia, evidentemente non era un funzionario così incapace, non lo so, persona squisita evidentemente anche voi, anche la Lega ha ritenuto di doverlo assumere. Quindi ricordo questo, probabilmente voi al nostro posto avreste fatto le stesse cose ereditando un buco di bilancio di quel tipo.

Non mi è piaciuto il suo passaggio sui Sindaci, dove ha cercato di mettere una pezza, in realtà non ha messo alcuna pezza, ha parlato di alcuni comportamenti indegni, io ne approfitto per chiedere una cosa che non gli ho chiesto in precedenza perché non c'è stato il momento giusto, io le dico chiaramente Assessore, non ho ancora fatto nessuna interrogazione, che considero se fosse vero, e spero che non sia vero, indegno il suo comportamento nell'ipotesi in cui lei abbia bloccato il personale della sanità in Gallura quando è arrivata la Alan Kurdi, è stato necessario un intervento, sono venute fuori anche delle note di stampa è stato necessario l'intervento da parte del Prefetto, che con il (…) in emergenza numero 1 del 25 settembre 2020 scritto di proprio pugno ha dovuto precettare il personale sanitario che era presente in banchina dalla mattina ed è potuto intervenire con i tamponi solo alle 16 del pomeriggio, perché…

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Francesco Mula per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

MULA FRANCESCO (Psd'Az). Grazie Presidente, per annunciare il voto contrario di tutto il Gruppo del Psd'Az e per ricordare ad alcuni colleghi che anche oggi abbiamo perso un'occasione. Molte volte ci sediamo per provare a fare un documento condiviso, evidentemente oggi non c'era né volontà e né voglia di provarlo e mi dispiace anche sentire alcune considerazioni e ritengo doveroso rispondere anche alle considerazioni che ha fatto il collega Zedda, che ne condivido il contenuto per quanto riguarda il DL 127, ma probabilmente lei non ne conosce un po' i contorni, sempre per colpa nostra non per l'opposizione, noi avevamo proposto oggi di portare a scorporo di quella legge alcune cose urgenti di cui la parte che riguarda il tornare a casa, non è stato accettato ma non do colpa a voi, è colpa nostra perché ritengo che quel provvedimento debba essere rivisto assolutamente dalla maggioranza, perché ci sono delle cose lì dentro anche se è stato approvato da tutta la Commissione ci sono delle cose che noi non ne condividiamo né contenuto né metodo e né modo di proporre le cose. Questo ci tenevo a precisarlo. Altra cosa avete parlato dei sindaci i Sindaci, va bene in certi momenti che si scagliano contro la Regione, e vorrei ricordare visto che stiamo parlando di Sindaci, anche una battuta per quanto riguarda il sindaco di Nuoro che scrive: dove è la Regione, dove qui, dove è là? Regione era al momento giusto quando gli ha salvato, perdonatemi, il sedere con i suoi debiti che ci aveva a causa di quegli espropri eccetera eccetera, e noi siamo intervenuti per salvare anche lui, ecco dove era la Regione. Quindi qualcuno si risparmi questo genere di battute che in questo momento non servono a nessuno, non lo dico a te Massimo ci mancherebbe altro, però dico in questo momento i Sindaci dovrebbe un attimino concentrarsi, alcuni almeno, per cercare di essere tutti uniti, perché stiamo parlando di pandemia non stiamo parlando di altre cose. Poi le altre cose le vedremo prossima domenica, domenica e lunedì, quando andremo a votare.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Michele Ennas per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

ENNAS MICHELE (LEGA). Grazie Presidente, anche io per annunciare il voto contrario, il voto contrario alla mozione del Gruppo della Lega. Nel merito leggendo quello per cui impegna la Giunta regionale mi sembra evidente che sia assolutamente strumentale quello che c'è scritto, ovviamente a riferire in Aula questo è stato fatto, adoperarsi con la massima urgenza al fine di assicurare il diritto alla salute, credo che questo sia un lavoro che stanno facendo tutti quanti. Quindi è proprio il contenuto della mozione che non può essere condiviso, io vorrei fare alcuni passaggi, però seguendo quello che hanno detto alcuni colleghi, è evidente che stiamo vivendo un momento un po' particolare di emergenza. Quello che non si sottolinea mai e si tende ad usare metri di giudizio e anche di paragone diversi sono anche le situazioni che si stanno vivendo nel resto d'Italia, non si fa riferimento al fatto che anche nelle altre Regioni, cosa che qua non sta accadendo, in Emilia Romagna per esempio oggi sono stati constatati casi nelle case di riposo, a Napoli in Campania, governata dal Partito Democratico, gli ospedali sono completamente al collasso. La situazione della Sardegna, e non vado oltre con alcuni altri esempi per non citare quello che chiaramente sta facendo il Governo nazionale, perché sarebbe fin troppo facile, con ministri che invitano a fare la spia tra vicini di casa per vedere cosa sta succedendo nella casa dell'uno o dell'altro. Tipico dei regimi comunisti ma quello che qualcuno sta facendo passare erroneamente il fatto che il ministro Speranza abbia avuto un lapsus, lui ha detto esattamente quello che pensava, il loro approccio ai problemi e meno male che la Sardegna è governata da questa Maggioranza, perché non so come saremmo andati a finire se qualcun altro con quei pensieri in testa oggi fosse seduto nella sedia del presidente Solinas e magari a fianco con qualche Assessore degli onorevoli colleghi. E questo lo dico fermamente perché sono convinto. Voglio fare un passaggio su una legge 127 quella ritornare a casa e sulla non autosufficienza, perché voglio che sia chiaro che la Lega ha chiesto che venisse portata la legge in discussione, sono state fatte delle cose, infatti, l'onorevole Zedda dovrebbe chiedere ai suoi compagni di opposizione perché il metodo utilizzato in Commissione e anche alcune cose che sono state proposte poi passate non sono assolutamente condivisibili, ciò nonostante superando anche questo, vista l'urgenza, noi anche oggi abbiamo chiesto che venisse portata e non abbiamo visto, da quello che mi risulta questa enfasi che loro hanno manifestato, nella Capigruppo…

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Francesco Mura per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

MURA FRANCESCO (FdI). Grazie Presidente, nel seguito della discussione del dibattito su questa mozione questa mattina in troppi interventi ho sentito che si accusava il presidente Solinas di essere assente rispetto a questa discussione. Se da quando è iniziata la crisi avesse dovuto il Presidente seguire e stare a qui a sentire il dibattito in tutti i tentativi di strumentalizzazione che voi avete cercato, in molti casi siete anche riusciti a fare, molto probabilmente non sarebbe potuto più essere Presidente perché sarebbe dovuto essere sempre qua. Io credo che la mozione di oggi non sia condivisibile per quanto ci riguarda, anzi non lo è sicuramente, non lo è per tutte le ragioni che anche l'Assessore nella sua relazione ha espresso, perché comunque sia nonostante abbiate cercato in tutti i modi di descrivere un mostro nel descrivere l'Assessore della sanità invece poi i numeri vanno a dire il contrario e il contrario lo dicono da marzo da quando siamo una delle Regioni più efficienti sia dal punto di vista sanitario che sotto tanti altri punti di vista, è vero che stiamo affrontando una situazione di crisi che spaventa e spaventa tanto, ma anche nei momenti di caos che creano più confusione è importante mantenere il sangue freddo, è per questo che non condivido alcuni interventi che ho sentito riguardo alla volontà di fermare l'attuazione della riforma sanitaria, io credo che tutte le intenzioni, anche quelle che avete detto voi riguardo alla sanità territoriale, e alla necessità di riportare la sanità nei territori, passino dalla governance territoriale e quella governance territoriale la si può dare solo e solamente ridando ai territori la capacità di autogoverno. Quindi prima si attua questa riforma sanitaria e prima i territori potranno riprendere ad autogovernarsi e a ridistribuire la sanità secondo i loro criteri e principi che ritengo che siano più giusti e corretti nei territori che non da una azione centralizzata come quella che l'ATS ci ha ereditato.

Per questo motivo e per tutti quelli che sono stati detti Fratelli d'Italia voterà contro la vostra mozione e vorrei fare un passaggio riguardo alle vicende che sono accadute tra la Regione Sardegna i Sindaci della Sardegna, io non credo che ci siano sindaci che facciano terrorismo o che creino confusione, io ritengo invece che la situazione di caos vada saputa gestire e saputa governare e vadano capiti i Sindaci che purtroppo nei territori si trovano ad affrontare le questioni che lei stesso Assessore ha in maniera brillante annunciato nel suo intervento. Pertanto mettiamo la parola fine a questa vicenda e cerchiamo di…

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare la consigliera Desirè Manca per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

MANCA DESIRÈ ALMA (M5S). Grazie Presidente, Assessore del suo discorso mi ha colpito particolarmente una frase ed è questa, me la sono proprio assegnata vorrei condividerla con lei, non è vero che abbiamo dimenticato le altre patologie; sono queste le sue testuali parole, naturalmente quando attiviamo un posto letto Covid dobbiamo rinunciare agli altri servizi, e su questo niente da dire, manca però il dopo, il passaggio successivo. Cosa vuol dire che ogni volta che attiviamo un posto letto Covid dobbiamo rinunciare agli altri servizi? Perché non ha specificato e non ha spiegato dove, come e quando vengono o verranno attivati gli altri servizi, perché molto probabilmente in questa sua non spiegazione sta la spiegazione del continuo aumento della tempistica delle liste d'attesa, però anche questo non ci è dato sapere. Le vorrei però fare una domanda, lei ha idea di quante proposte il Gruppo del Movimento 5 Stelle, ma so anche tutta la minoranza e le opposizioni - quello che insistentemente voi avete chiamato maggioranze e opposizioni - lei ha idea in sei mesi quante proposte, con gli strumenti che questa minoranza ha a disposizione, che sono naturalmente le mozioni, ha presentato e abbiamo presentato in questo Consiglio regionale? Lei ha idea delle proposte, delle azioni, di quelle che voi chiamate… basta con le opposizioni, basta con l'ostruzionismo, presentate delle proposte… ed è quello che abbiamo fatto, e io le chiedo, Assessore, lei ha idea di quante proposte abbiamo presentato? Io non credo. Perché se avesse avuto idea di tutto quello che abbiamo presentato, molto probabilmente avrebbe avuto, anche solo leggendo le mozioni, le risposte ai tanti dubbi e ai tanti problemi che evidentemente tutti noi viviamo in Sardegna. Allora io la invito, Assessore, senza guardare maggioranza, senza guardare opposizione, magari la sera quando è a casa sua può trovare spunto da quelle azioni che vengono proposte anche da questa parte che rappresenta la Sardegna. Voto favorevole del Movimento 5 Stelle naturalmente a questa mozione.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare la consigliera Rossella Pinna per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

PINNA ROSSELLA (PD). Grazie, Presidente. Io cerco di focalizzare l'attenzione su pochi punti, uno in particolare. Ho sentito l'intervento del collega Mura che diceva: "Basta con le strumentalizzazioni". Bene, quando tornerò nel mio territorio, e cioè stasera stesso, riferirò ai cittadini e agli operatori che lamentano con preoccupazione il fatto che l'ospedale di San Gavino è assediato dal virus - voglio ricordare che ci sono tre medici del Pronto soccorso e un OSS positivi, un infermiere e due pazienti della dialisi, un infermiere dell'USCA, questi sono numeri, sono dati - alle organizzazioni sindacali dirò: "Non strumentalizzate", chiedono di mettere in sicurezza gli utenti e i dipendenti. Dirò ai cittadini esenti ticket che si sono dovuti rivolgere ai laboratori privati, perché sappiamo bene che i laboratori pubblici hanno sospeso le prestazioni, che devono pagare il ticket, a tutti quelli che tutti i giorni quando vanno a ritirare i referti piangono perché non sanno come pagare, allora, grazie ai titolari dei laboratori privati che regalano e stanno regalando ormai da agosto a oggi le prestazioni. Queste sono strumentalizzazioni? Se lo dite voi, io riferirò che non devono strumentalizzare.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Antonio Mundula per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

MUNDULA ANTONIO (FdI). Grazie, Presidente, Assessori, colleghi. È giusto che in momenti gravi come questo, dove c'è in gioco la salute di tutti, ci si confronti e si cerchino quelle che sono le soluzioni migliori o perlomeno le più utili. Ho sentito da parte dei colleghi della minoranza oggi alcuni discorsi tendenzialmente costruttivi, anche se in realtà poi di soluzioni non ne ho sentito neppure una. Ho sentito però discorsi anche tendenti a strumentalizzare, soprattutto in un momento così drammatico, lo stato dei pazienti che si trovano in difficoltà, ma non è sicuramente alimentando confusione o disfattismo che non giova a nessuno che possiamo risolvere le cose. La sanità che ci troviamo d'altronde non è una sanità che è frutto di questa maggioranza, ma è una sanità che abbiamo ereditato. Sicuramente, senza voler fare nessun tipo di polemica, si è parlato di liste d'attesa lunghissime, è vero le liste d'attesa sono lunghe, ma erano lunghissime anche un anno e mezzo fa. Io fino a un anno e mezzo fa ho fatto il medico, lavoravo in ospedale, facevo le colonscopie, ricevevo un sacco di telefonate da parte di consiglieri regionali che mi chiedevano degli appuntamenti fuori tempo, diciamo fuori lista, perché le liste erano lunghissime. Come si poteva pensare adesso che durante una pandemia queste liste, nonostante tutti gli sforzi fatti, non si potessero allungare. È normale, gli sforzi si fanno, questa maggioranza e questa Giunta hanno messo in campo tutto ciò che era realisticamente possibile mettere in campo, lasciamo perdere, perché è stato già detto dai colleghi, concorsi, sono state scorse tutte le graduatorie, si è fatto di tutto e di più. Purtroppo abbiamo a che fare con una pandemia che ha messo in crisi la sanità in regioni che erano molto più preparate di noi. Noi, l'ho detto altre volte, siamo partiti con archi e frecce, però siamo riusciti bene o male a gestirla questa pandemia, qualcuno ha parlato di fortuna, sarà fortuna, secondo me è stata anche una buona gestione e i risultati si sono anche visti, perché siamo arrivati all'estate con la Sardegna che era una Regione Covid-free. A questo punto è evidente che questa macchina che è stata messa a punto in corso d'opera, che è stata anche migliorata in corso d'opera, tra mille difficoltà ha anche funzionato, e sicuramente è ancora migliorabile chiaramente con l'apporto di tutti.

Quindi, caro assessore Nieddu, faccio in fretta perché sto finendo il tempo, lei occupa una sedia calda, caldissima, non dico poltrona perché verrebbe strumentalizzato il termine, sono certo che il suo operato e quello di tutta la Giunta sia stato finalizzato a rendere migliore quella che è la salute dei sardi.

Sull'ordine dei lavori

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Massimo Zedda. Ne ha facoltà.

ZEDDA MASSIMO (Progressisti). Grazie, Presidente. Faccio mio l'appello che lei ha rivolto ad un collega nel corso della seduta antimeridiana. Lei ha chiesto al collega De Giorgi di dire, avendo citato un post su Facebook, esattamente di chi era, in modo tale da consentire alla persona di poter replicare per fatto personale. Non entro nel merito del fatto che condivida o meno, mi serve per un altro aspetto. Vorrei sapere dal collega che ha appena terminato chi sono i consiglieri regionali che lo hanno chiamato per chiedergli di bypassare le liste d'attesa, e vorrei sapere se il collega sollecitato nel commettere un reato l'ha…

PRESIDENTE. Grazie, onorevole.

Continuazione della discussione, non approvazione della mozione Lai - Cocco - Ganau - Comandini - Corrias - Deriu - Meloni - Moriconi - Pinna - Piscedda - Agus - Caddeo - Loi - Orrù - Piu - Satta Gian Franco - Stara - Zedda Massimo - Manca Desiré Alma - Ciusa - Li Gioi - Solinas Alessandro - Cuccu sulla grave situazione di criticità in cui versa il sistema sanitario della Sardegna, con richiesta di convocazione straordinaria del Consiglio ai sensi dei commi 2 e 3 dell'articolo 54 del Regolamento. (338)

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare la consigliera Laura Caddeo per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

CADDEO LAURA (Progressisti). Grazie, Presidente. Per dichiarare il mio voto favorevole a questa mozione, ma anche, se mi permette, Assessore, per sollecitarla ad individuare delle iniziative che possano consentire ai medici di base e ai pediatri di agire in maniera uniforme. Come dicevo nell'intervento precedente, ce ne sono alcuni che visitano i bambini e certificano per il rientro a scuola, ce ne sono altri che ritengono di non doverlo fare e fanno triage solamente telefonici, e anche le certificazioni per i lavoratori della scuola che devono rientrare. Forse il suo intervento prevedeva una risposta anche a questo problema, ma il tempo non glielo ha consentito. Io davvero la esorto a individuare le azioni possibili affinché questo problema - e guardi che è grosso all'interno delle scuole, ma all'interno delle famiglie - possa trovare una soluzione che uniformi la risposta dei medici di base e dei pediatri, grazie.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Antonio Piu per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

PIU ANTONIO (Progressisti). Grazie, Presidente. Io mi inserisco nella discussione perché la dichiarazione di voto ovviamente è favorevole alla mozione, certo che la risposta dell'Assessore è stata alquanto incompleta e credo anche quando un Assessore parla, dato che ci incontriamo una volta ogni due mesi a parlare di sanità, possa concludere serenamente il suo intervento, magari riuscendo a rispondere almeno al 10 per cento delle domande che sono state fatte, perché nessuno a noi ci ha risposto su AREUS, tutte le cose sono già state fatte per il Direttore generale, dovete fare la nomina e la nomina non l'avete fatta, quindi non so di quale Consiglio abbiate bisogno. Per quanto riguarda invece il tampone negli aeroporti; in Campania dal mese di luglio si chiedeva a livello volontario, per chiunque arrivasse in aeroporti campani, se si voleva fare il tampone, voi avete fatto due ordinanze che sono state impugnate dal Governo, avete fatto una campagna di comunicazione disastrosa, quattro alberghi con cui siamo entrati in contatto ci hanno raccontato il loro disastro estivo, in tre giorni dopo la comunicazione del presidente Solinas, su un'ordinanza che è stata impugnata, 130 mila euro di disdette in due giorni, per un albergo che ha 10-15 dipendenti. Questo siete riusciti a fare. E non c'è bisogno di soluzioni, non ve le dobbiamo dare noi, le soluzioni ci sono, e le fa anche chi sta dalla vostra parte politica. Perché attenzione anche quando lei afferma che è contro il Recovery Fund o meno, già Zaia e Giorgetti hanno dimostrato su tutte le testate dei giornali che stanno andando in un'altra direzione, perché hanno la capacità di capire e di dare una lettura diversa da quella elettorale; quella è una lettura politica, la sua è puramente una lettura elettoralistica che, guardi, non vi porta più a niente, avete stravinto le elezioni e non vi confermerete più con questo tipo di atteggiamento. Ecco quindi le risposte che noi ci aspettavamo da lei, Assessore, sono proprio queste, cioè quelle di dire, "abbiamo copiato qualcosina da altre regioni, stiamo riuscendo a porre rimedi su liste di attesa", che è vero erano lunghe, certo che l'assessore Nieddu non ha ereditato la situazione con liste d'attesa zero, la verità è che nella sua risposta di 25 minuti non ha dato nessun elemento per farci capire e per far capire ai cittadini sardi quale tipo di soluzioni si stanno mettendo in campo per arginare il fenomeno delle liste d'attesa così lunghe, non ce li ha dati gli elementi, e mi scuso se non sono stato in grado io di recepirli, guardi, mi scuso in anticipo se non sono stato in grado di recepirli, riascolterò bene il suo intervento, dopodiché cerchiamo di capire quali invece sono le soluzioni che avete proposto. Onorevole Mula, noi siamo qua a discutere, certo, sono d'accordo con lei che quando c'è una discussione bisogna dare anche delle soluzioni ma, quello che ho detto sino ad ora, le soluzioni erano visibili a tutti, bisognava applicarle, e questo purtroppo ad oggi non lo avete ancora fatto.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Giorgio Oppi per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

OPPI GIORGIO (UDC Cambiamo). Per comunicare che il Gruppo UDC Cambiamo voterà contro, ma per fare due precisazioni volanti, non entrare nel merito, e devo dire che per quanto mi riguarda certamente abbiamo riscontrato nella gestione di questo periodo, di un anno, perché a giugno dell'anno scorso c'era ancora il dottor Moirano, questo per essere chiari, per direi che di fatto ci sono luci e ombre, come ci sono luci e ombre, molte, potrei fare mille esempi, nelle gestioni precedenti. Detto questo, sono voluto intervenire per precisare sulla 127, in modo che non ci siano equivoci. (…) della 162 approvata nel 2000, primi in Italia, ebbene, noi anche ieri sera in un incontro abbiamo dichiarato che siccome è stata esitata dalla Commissione competente, e sono stati presentati gli emendamenti, si tratta semplicemente di portare altri emendamenti correttivi in modo tale che si vada avanti, perché se no la gente viene e ci spacca le ossa, ci spacca i vetri, perché è una legge fondamentale, sono 70-80 milioni che abbiamo sempre dato annualmente, per venire incontro ai vari problemi dei cerebrolesi, per i problemi del "ritornare a casa" eccetera, ed è una legge fondamentale, una legge che sovviene soprattutto ad aiutare la povera gente.

PRESIDENTE. Mettiamo in votazione la mozione numero 338.

Votazione nominale

PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, della mozione numero 338.

(Segue la votazione)

Risultato della votazione

PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:

(Il Consiglio non approva).

È stato presentato l'ordine del giorno numero 1.

Ha domandato di parlare il consigliere Massimo Zedda per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

ZEDDA MASSIMO (Progressisti). Grazie, Presidente. Intervengo per annunciare il voto contrario e poi per ricollegarmi, essendo il primo firmatario il Capogruppo della Lega, a quel che ho sentito dai banchi della Lega, cioè l'accusa rivolta a noi in primis al Ministro Speranza, di essere né più né meno degli agenti del KGB o keghebe che vorrebbero spiare e limitare la libertà. Mia nonna mi diceva sempre, quando voleva venirmi incontro e aiutarmi, di non darmi la zappa sui piedi e di non parlare di corda in casa dell'impiccato; non siamo né noi né il Ministro Speranza ad aver fatto incontri al Metropol con personalità che forse rappresentavano governi esteri in un Paese governato da un'ex spia del KGB, non siamo noi! La differenza tra noi e voi è che siccome abbiamo vinto noi nel 45, voi siete seduti su questi banchi, se aveste vinto voi noi saremmo in galera, se non peggio, perché contro quegli stessi che spiavano all'epoca in questo paese, il regime non era comunista, si schierarono tutte le forze democratiche attorno all'antifascismo. Noi non studiavamo l'occhio ad Alba Dorata, condannata oggi, e lo dico a scanso di equivoci, lo ricorderà l'onorevole Oppi, perché su questi banchi e in questi banchi hanno militato persone, si sono sedute persone che hanno pagato a caro prezzo quella scelta di vita.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Pietro Moro per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

MORO PIETRO (UDC Cambiamo). Intervengo per annunciare il voto favorevole di tutto il Gruppo UDC e aggiungere i nomi alla mozione. Grazie.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Michele Ennas per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

ENNAS MICHELE (UDC Cambiamo). Grazie, Presidente. Per esprimere il voto favorevole del Gruppo della Lega e chiedo anche di poter aggiungere il nome di tutti i colleghi che mancano. Volevo anche approfittarne, dato che è stato innescato questo piccolo dibattito, ecco, ci tengo a rifare un po' di cronologia, dato che ci siamo un paio di minuti su alcune cose. Non torno indietro di settant'anni, ma i modelli a cui mi facevo riferimento, che nessuno può negare, cioè quelle metodologie di controllo reciproco erano tipiche dei regimi comunisti di stampo sovietico, quello che succede adesso in una democrazia come la Russa è una cosa un po' diversa, io mi riferisco a quello che succedeva per esempio in Germania Est, se poi vogliamo negare quello che è successo in quei Paesi che si sono liberati da quel tipo di regime, va bene, io ne prendo atto semplicemente, io ho solo voluto constatare il fatto che quel tipo di approccio, quello che ha avuto il Ministro, rappresenta l'esempio chiaro che anche il Governo evidentemente non ha ben chiaro cosa dovrebbe fare per gestire questa cosa. Questo è l'esempio, e volevo rifarmi al fatto che, invece, la Sardegna come giustamente ha fatto notare l'Assessore, è stata ritenuta una delle più virtuose nella gestione della pandemia.

Detto questo, Presidente, io voglio rafforzare quello che ha detto l'onorevole Oppi, quello che ha detto anche l'onorevole Mura in merito alla 127. Io la invito veramente a prendere, insieme ai Capigruppo, in considerazione il fatto di portare urgentemente quella legge in Consiglio perché è importante, indipendentemente dal fatto che la Commissione sanità abbia lavorato fuori da quello che era l'ambito, ovviamente in maniera democratica, perché sono state fatte delle votazioni, da quello che era l'ambito anche degli accordi tra i partiti, portando all'interno del testo delle cose che non hanno nulla a che vedere con lo spirito del testo. Questa è la realtà dei fatti. Dobbiamo superare questa cosa affinché non accada più, ma abbiamo l'urgenza di poter stanziare quei fondi, e lo ribadisco con forza.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Francesco Agus per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

AGUS FRANCESCO (Progressisti). Brevemente, anche per rispondere con dei flash a quanto detto dai colleghi della maggioranza, che mi fa piacere stiano partecipando attivamente al dibattito. Per quanto riguarda la riforma nessuno chiede oggi di abrogarla o di tornare indietro. Quello che vi chiediamo semplicemente è di superare una fase in cui nessuno decide, perché i vecchi decisori sono stati delegittimati dal fatto che a breve ne verranno nominati dei nuovi e i nuovi decisori ancora non ci sono. In questa fase a volte non si prendono decisioni che sono ovvie e che a volte l'Assessore stesso dà per scontate pubblicamente. Questo è il tema.

Poi non sottovalutate il vostro Presidente. Io non apprezzo il suo operato, è un dato di fatto, non ve lo devo dire qua, però mi sembra di aver capito che non è una persona che non sa gestire la propria agenda o che non valuta essere importante presenziare alle riunioni di Consiglio. Semplicemente ci sono momenti in cui ritiene di dover essere presente dalla mattina alla notte e altri momenti in cui ritiene di doversi trovare un'altra occupazione. Oggi è uno di questi. Ne prendiamo atto e le assenze pesano. Sulla 162 c'è un testo approvato dalla Commissione nel mese di marzo. La maggioranza ha i numeri per portarlo in aula, per approvarlo, per discuterlo anche notte tempo, non siamo noi un ostacolo. La realtà è che per mesi si è ritardato l'ingresso del testo perché la maggioranza al suo interno aveva idee diverse. Siccome in ballo c'è qualcosa di estremamente importante come la tutela di categorie debolissime della nostra società, c'è l'impegno anche la settimana prossima, perché il fatto che vadano a votare i Comuni non capisco in che modo possa impedire a questo Consiglio di riunirsi per sei ore e risolvere questo problema, di approvare quel testo. Se c'è qualche parte che non è più di gradimento di chi l'ha approvata in Commissione può essere soppressa attraverso un emendamento apposito che tutti noi possiamo presentare, la cosa che però non potete chiedere è che i problemi interni alla maggioranza vengano risolti dall'opposizione. Nei vostri affari non vogliamo infilarci.

Ultimo punto, c'è un problema di comunicazione gravissimo. La comunicazione istituzionale oggi è limitata a uno spot che dice che ce la faremo perché siamo sardi e abbiamo visto di peggio in passato. Non basta e forse non serve nemmeno. Serve lavorare sulla comunicazione e serve dare all'esterno delle informazioni precise. Il numero di contagi e di ricoverati sta aumentando. O noi siamo in grado, come istituzione, di comunicare all'esterno rassicurando, però anche dicendo con precisione le cose da fare, oppure ci sarà una reazione a catena e a cascata, perché in queste ore ci sono genitori che tengono i figli con la febbre a casa, e quindi alimentano il contagio…

PRESIDENTE. Onorevole Agus, il tempo a sua disposizione è terminato.

AGUS FRANCESCO (Progressisti). Concludo, un secondo…

PRESIDENTE. Non l'ho dato a nessuno, onorevole.

AGUS FRANCESCO (Progressisti). Dicevo semplicemente che di questo passo la gente preferirà stare a casa con i sintomi del Covid piuttosto che rischiare di doversi fare trenta giorni di quarantena.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Daniele Cocco per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

COCCO DANIELE (LEU). Grazie Presidente, per dire che io avrei votato favorevolmente questo ordine del giorno se, rispetto agli impegni che si chiedono al Presidente e all'Assessore, fossero state riprese tutte le richieste che abbiamo fatto noi prima nella discussione e negli interventi sulla mozione presentata come primo firmatario dall'onorevole Lai. In questo ordine del giorno, scusate, non si parla di tutte le difficoltà di comunicazione che si hanno, l'ha detto anche l'Assessore, fra USCA, medici di base, sindaci e medici di igiene pubblica. Non si parla di tutte le problematiche connesse al fatto, o forse non lo sapete, che sono stati sospesi gli interventi chirurgici, oncologici e di classe A quasi dappertutto. Non si parla della situazione di Nuoro, che purtroppo nelle criticità generali è quella che è più evidente, perché abbiamo un ospedale totalmente al collasso, come abbiamo detto, con la chirurgia che si ritrova con cinque medici, col pronto soccorso che ha nove medici, con un reparto di pronto soccorso che visita i sospetti positivi nella stessa stanza dove ci sono i positivi e dove ci sono anche gli altri pazienti che arrivano lì per altre patologie. Io credo che questo ordine del giorno poteva essere votato se avesse ricompreso il rafforzamento della medicina territoriale, come abbiamo detto e come avete detto. Anche rispetto a quello che avete rappresentato voi manca l'80 per cento delle stesse cose che avete detto. Voi non avete votato la nostra mozione, e non si capisce perché, perché quella mozione ricomprende buona parte di quello che avete scritto in questo ordine del giorno. Quindi, pur ritenendo che ci sia qualcosa di buono in questo, io credo che il problema non si risolverà solo rafforzando quelle che sono le risorse per la per la vaccinazione antinfluenzale.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare la consigliera Rossella Pinna per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

PINNA ROSSELLA (PD). Cedo la parola al mio Capogruppo.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Gianfranco Ganau per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

GANAU GIANFRANCO (PD). Grazie Presidente. Anch'io per esprimere un voto di astensione rispetto a questo ordine del giorno che è stato presentato dalla maggioranza perché anche secondo noi non comprende tutta quanta una serie di sollecitazioni che erano state poste, a iniziare dal potenziamento delle USCA e dei servizi di igiene pubblica, del sistema di comunicazione con i sindaci, sull'acquisto di prestazioni convenzionate del sistema privato, sulle sollecitazioni a richiedere nei casi di urgenza conclamati, come quelli dell'ospedale di Nuoro, l'intervento della sanità militare, con la richiesta di una campagna di screening generalizzata che riguardi le scuole, quindi per questo noi ci asterremo su questo documento. Grazie.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Francesco Mula per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

MULA FRANCESCO (PSd'Az). Grazie Presidente. Per annunciare il voto favorevole del Gruppo del PSd'Az all'ordine del giorno, che secondo noi non è che serva a dire quanto è stato bravo l'Assessore, ma per sostenere l'Assessore, per cercare d'ora in poi di rivedere alcune cose che magari non hanno funzionato, e il voto di astensione adesso degli amici del Gruppo del PD secondo me, ci fossimo impegnati appena appena, poteva essere anche un voto favorevole, quindi io penso che sia stata anche un'occasione persa.

Caro collega Zedda, sul 127 non sono affari nostri, ma mi sembra che su quel provvedimento ci siano molti affari di tanti, e secondo me va rivisto e lo rivedremo molto velocemente e a breve lo porteremo in Aula. Siamo veramente bravi noi della maggioranza, ce lo avete detto, infatti continuiamo a tenerci sia nelle ASL, nelle province ancora quelli che avete nominato voi, che stanno continuando a fare il bello e il cattivo tempo, ma non è colpa vostra, è sempre colpa nostra.

Caro collega Piu, lei dice che le prossime elezioni le perderemo continuando di questo passo. Beh, in sintesi… allora io, battuta per battuta, dico che se l'opposizione è questa possiamo anche dormire tranquilli.

PRESIDENTE. Metto in votazione l'ordine del giorno.

Votazione nominale

PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, dell'ordine del giorno numero 1.

(Segue la votazione)

Risultato della votazione

PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:

(Il Consiglio approva).

Passiamo all'ordine del giorno numero 2.

Per esprimere il parere della Giunta ha facoltà di parlare l'Assessore dell'igiene e sanità e dell'assistenza sociale.

NIEDDU MARIO, Assessore tecnico dell'igiene e sanità e dell'assistenza sociale. Il parere è favorevole.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Daniele Cocco per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

COCCO DANIELE (LEU). Io ancora una volta esprimo la mia profonda stima personale per l'assessore Nieddu perché da persona seria qual è ha letto l'ordine del giorno e ha dato parere favorevole. Io rimango esterrefatto e mi rivolgo, sapete perché i colleghi della maggioranza, vorrei un po' di silenzio perché devo dire una cosa importante… allora, sull'ordine dei lavori io sono intervenuto a inizio seduta rappresentando quella che era un'istanza di tutti i sindaci dei 156 comuni che vanno al voto, rappresentata dal Presidente dell'ANCI. Io non ho fatto altro che tradurre in un ordine del giorno la lettera che l'ANCI ha mandato al Presidente della Regione e quando guardavo i colleghi della maggioranza, oltre i colleghi della minoranza, ho visto che hanno dato l'assenso alla proposta, perché credo che sia una proposta di estrema serietà e di estremo buon senso. Poi salvo un episodio che è successo, che è tra il serio e il faceto, un consigliere della maggioranza ha detto agli altri: "Ma guardate che se i Comuni che hanno presentato un'unica lista non fanno quorum, i commissari li dobbiamo nominare noi", hanno cambiato immediatamente opinione. Quindi questa è una denuncia che faccio, che chiaramente farò anche alla stampa e chiederò a tutti i colleghi…

(Interruzioni del consigliere Giorgio Oppi)

COCCO DANIELE (LEU). Non lo faccio il nome del consigliere, lo sa lui chi è, non è importante comunque, è importante l'atteggiamento vostro, non quello che ha detto un singolo consigliere. Comunque Presidente, per dire questo, che noi stavamo chiedendo, noi come ANCI, come Sindaci che rappresentano l'ultimo e il primo presidio democratico della Sardegna, che fosse garantita la democrazia, perché in una situazione del genere rischiamo che a una buona parte degli elettori non sia garantito il diritto di voto. Però a dimostrazione di quello che ha detto giustamente prima l'onorevole Ennas, da quella parte si ragiona in altra maniera, va bene, ne prendiamo atto.

PRESIDENTE. Onorevole Cocco, dico anche a lei quello che ho detto all'onorevole Li Gioi e che è stato anche ripetuto all'onorevole Zedda, quando ci si riferisce all'Aula e si fa menzione di fatti o dichiarazioni che attengono colleghi, sarebbe un comportamento diciamo più apprezzabile dire a chi ci si riferisce, per dare la possibilità a chi ci si riferisce di poter intervenire, ma soprattutto per non mettere tutti nello stesso calderone. Quindi, o si dicono le cose facendo riferimento a colleghi con nome e cognome, oppure è meglio evitare di fare questo tipo di citazione. Perché quello che ha detto, perché quello che lei ha riferito certamente non è un comportamento onorevole, qua siamo tutti quanti onorevoli, ma questo non è un comportamento onorevole, siccome io devo tutelare l'onorabilità di quest'Aula, la prego quando si riferisce a episodi o fatti, di fare nomi e cognomi, perché quando si riferisce questo comportamento a tutta la maggioranza è un fatto disonorevole, è un fatto disonorevole.

Ha domandato di parlare il consigliere Dario Giagoni. Ne ha facoltà.

GIAGONI DARIO (LEGA). Chiedo cinque minuti di sospensione e riflessione per parlare di questo ordine del giorno.

PRESIDENTE. Il Consiglio è sospeso per cinque minuti.

(La seduta, sospesa alle ore 17 e 43, viene ripresa alle ore 17 e 48.)

Riprendiamo i lavori. Prego i Consiglieri di prendere posto.

Ha domandato di parlare il consigliere Massimo Zedda per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

ZEDDA MASSIMO (Progressisti). Presidente, io ho un'unica perplessità, in relazione non tanto all'aspetto, è vero che si tratta di un ordine del giorno, però non tanto legato all'aspetto del diritto di voto, ovviamente. Non ci sono problemi, io qualche volta leggo quello che dovrei votare e mi pongo un problema circa un aspetto non di poco conto, se sia stato o meno considerato della possibilità di invalidare le elezioni, nel momento in cui… sul virus non è così facile! Sulle elezioni si è votato, giusto qualche settimana fa, in regioni come la Campania, la Puglia, la Liguria e il Veneto, amministrate in modo diverso, con elezioni che sono andate in modo differente anche in alcuni casi, rispetto alle previsioni eccetera. Cioè noi dobbiamo per forza di cose, invece di recepire ciò che è stato scritto in provvedimenti per consentire il voto in tutta Italia, noi dobbiamo sistematicamente aggiungere cose per rendere complicatissima la vita di Sindaci, di forze dell'ordine eccetera? Io non lo so, nel merito, figuriamoci, voi dare la possibilità ad una persona malata di votare? Sì! Che domanda è? Non val manco la pena discutere, ma c'è un problema non di poco conto sui meccanismi di voto, sui protocolli già realizzati, sul nostro ufficio elettorale che ha già fatto tutte quelle operazioni lì. Non è che in corso d'opera stravolgiamo tutto, perché se una persona, caso di scuola, in un Comune, dove in alcuni casi il voto pesa per famiglie, per singoli individui che addirittura cambiano l'esito del voto, si scopre che uno di quelli non ha potuto votare, perché si è scoperto positivo ma era in attesa del tampone e nessuno l'ha fatto votare, che succede? Perché questo è il caso di scuola, e lo potremmo ripetere, visto le migliaia di casi, n volte. Il rischio c'è! Io vorrei semplicemente dire che uno può anche trasferire all'Assessore, al Presidente della Regione, al Vicepresidente una questione, sapendo che è materia complessa, la materia elettorale del diritto di voto, e chiedere: fate le opportune verifiche, perché… Perché c'è qualche problema! Per quello dico se una persona non mi toglie questi dubbi, non ho certezze, dubbi, io però in materie così complesse, quando si è votato la settimana scorsa, milioni di italiani hanno votato in tante regioni d'Italia…

PRESIDENTE. Onorevole Zedda, quindi è un invito al ritiro? Per sintetizzare, lei dice, la materia è già disciplinata, pertanto è un terreno scivoloso intervenire con ulteriori previsioni, quindi invita al ritiro…

Non penso che siano state fatte queste valutazioni.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Daniele Cocco per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

COCCO DANIELE (LEU). Allora per dire al collega Zedda, che la norma esiste già, che le prefetture hanno già scritto ai Comuni, noi stiamo solo chiedendo alla Regione di mettere in atto tutte le procedure perché la norma possa avere una traduzione in atti concreti. Esiste già la norma, le prefetture ci hanno già scritto.

PRESIDENTE. E che senso ha intervenire ulteriormente?

COCCO DANIELE (LEU). No, noi stiamo dicendo, siccome ad oggi…

PRESIDENTE. E allora guardi, quello che è già avvenuto per quanto riguarda le elezioni precedenti, c'è già stato un intervento da parte del Ministero rivolto ai Comuni, che chiedeva insomma ai quarantenati…

COCCO DANIELE (LEU). È diverso Presidente, stiamo parlando di una situazione in cui ci sono cinquanta Comuni che votano e rischiano di non arrivare al quorum, questo stiamo dicendo, però la norma esiste già, non la stiamo facendo noi.

PRESIDENTE. Sì, ma stiamo inserendo livelli che magari…

COCCO DANIELE (LEU). Non stiamo inserendo nulla! Tra l'altro è un ordine del giorno, in cui si chiede di adoperarsi perché le procedure possano essere attive quel giorno. Non stiamo facendo nulla!

COCCO DANIELE (LEU). Però l'eccezione dell'onorevole Zedda è assolutamente pertinente!

COCCO DANIELE (LEU). No, esiste già, i Comuni hanno già le circolari in mano!

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Gian Franco Satta per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

SATTA GIAN FRANCO (Progressisti). Presidente, io volevo richiamare l'attenzione dell'assessore su due aspetti. Uno è quello che ha anticipato l'onorevole Zedda, che la legge in questo caso sul voto a domicilio prevede delle scadenze, delle chiusure delle liste elettorali in un determinato termine, e le richieste del voto a domicilio vanno fatte entro un determinato termine, che era il 5 che è già scaduto, quindi.

Detto questo, io vorrei richiamare l'attenzione Presidente, e magari si fa portavoce anche nei confronti dell'Assessore, in molti Comuni in cui andiamo al voto abbiamo molti cittadini italiani e cittadini sardi residenti all'estero, molti dei quali molti sono residenti e domiciliati in Paesi e regioni che sono indicati nel decreto ministeriale prima del 21 settembre, e da ultimo reiterato anche nell'ordinanza del Ministero della salute del 14 ottobre, dove tutti questi cittadini provenienti ad esempio dalla Corsica devono osservare, e sono obbligati a fare il tampone 72 ore prima. Allora io le chiedo, ma chi controlla questi che vengono al seggio, chi controlla se effettivamente hanno fatto il tampone, se quel tampone è risultato negativo? Ci sono Comuni che hanno il 10 per cento di residenti all'estero nella Corsica, e quindi noi rischiamo, se non mettiamo in campo dei controlli, quindi non dite che poi noi non vi stiamo dicendo le cose, se non mettiamo in atto dei controlli rischiamo di portarci dentro nei seggi magari, speriamo di no, ma positivi al Covid e rischiamo di infettare tutto il Paese.

PRESIDENTE. Quindi la dichiarazione di voto è un invito al ritiro?

SATTA GIAN FRANCO (Progressisti). La mia dichiarazione di voto è che io sono favorevole all'emendamento, ma ritengo che rispetto a quella che è la legge vigente non sia possibile intervenire in questo contesto.

PRESIDENTE. E quindi è un invito al ritiro, come l'onorevole Zedda!

SATTA GIAN FRANCO (Progressisti). Se non trovate altre soluzioni è un invito al ritiro!

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Francesco Agus per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

AUGUS FRANCESCO (Progressisti). Cioè, dipende dal valore che vogliamo dare a un ordine del giorno approvato dieci giorni prima delle elezioni. L'invito, anche ammettendo la possibilità di mettere in votazione l'ordine del giorno e darne un valore politico secondo me è innegabile, perché il fatto di essere in piena pandemia non può in alcun modo avere effetti negativi sulla possibilità di esprimere il voto democratico. Però siamo a dieci giorni dalle elezioni, con delle liste già pronte, delle scadenze definite anche dall'oggettiva possibilità di intervento, cioè le burocrazie che intervengono su questi temi devono farlo con certezze al cento per cento non con un diritto che potrebbe essere aleatorio. Quindi il rischio, lo dico dicendo che si può votare, è un tema importante che è bene che ci sia stato posto, è un qualcosa che difficilmente potrebbe avere effetti. A meno che l'Assessorato non abbia già iniziato interlocuzioni con le prefetture, non si sia già arrivati in uno stato molto avanzato e si chieda al Consiglio regionale semplicemente una ratifica di quanto già deciso. Siccome a quanto so non è così, se vogliamo dare oggi semplicemente una pacca sulla spalla ai Sindaci e ai concorrenti che a breve si cimenteranno nelle elezioni lo possiamo anche fare, dubito che però sortisca effetti. Ritengo invece e chiudo che sia importante ne approfitto ancora della presenza in Aula dell'Assessore alla sanità fare di tutto affinché quel momento elettorale non diventi un momento che possa generare ulteriori problemi. Ci saranno delle persone che torneranno in Sardegna solo per esercitare il diritto di voto, devono poterlo fare in assoluta sicurezza, sarebbe utile, Assessore, avere per quella data un sistema di test facoltativo rapido se non direttamente in aeroporto o nei porti almeno poco distante da lì, ed evitare che il contagio si propaghi anche col ritorno in famiglia di persone che magari provengono da zone con tassi di contagio molto superiore ai nostri. Questo Assessore si può fare, è alla portata, abbiamo già chi è registrato all'aire, chi ha già fatto e chi sicuramente verrà a votare, potremmo permettere che quel diritto si eserciti in totale sicurezza per le loro famiglie, per chi verrà a esercitare il diritto di voto. Questo glielo chiedo e credo che questo tema sia urgente almeno quanto il primo.

PRESIDENTE. Quindi scusi non ho capito onorevole Agus il suo voto è invito al ritiro? Quindi un invito al ritiro? Io peraltro avrei da proporre un emendamento…

Ha domandato di parlare il consigliere Eugenio Lai per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

LAI EUGENIO (LEU). Presidente, in dichiarazione di voto perché secondo me si sta facendo un po' di confusione, o confusione oppure non si conoscono le disposizioni attuali, perché è già pervenuta a tutti i Comuni che stanno andando al voto una nota della Prefettura dove si dice esattamente che i soggetti che sono in quarantena o che sono positivi al Covid debbono votare, non ci sono soluzioni di tipo A e di tipo B, alterazioni di voto di che cos'altro. Si sta chiedendo con questo Ordine del Giorno solo ed esclusivamente di attuare i modelli per farli votare, cioè i modelli di comportamento per farli votare, per non mettere a repentaglio i componenti del seggio e chiunque entri a contatto con loro, questo si sta chiedendo. Non si sta chiedendo la possibilità di farli votare, è già prevista la possibilità di farli votare! Questo è! Concordando con un Capogruppo di maggioranza, se siete d'accordo visto anche alcuni dubbi: impegna il Presidente della Giunta regionale e l'Assessore degli enti locali e finanze… etc… impegna "secondo le disposizioni di legge" il Presidente della Regione e l'Assessore agli enti Locali, Finanza, Urbanistica a… se siete d'accordo aggiungiamo "secondo le disposizioni di legge" con un emendamento, ma questo è già previsto, grazie. Votiamo a favore.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Francesco Mula per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

MULA FRANCESCO (Psd'Az). Presidente, io vorrei porre due ordini di problemi su questo ordine del giorno, che forse qualcuno non ha valutato, oltre alle considerazioni che ha fatto il collega Zedda. Cioè per poter certificare che uno possa votare a casa sua, quindi se affetto o positivo da Covid o in quarantena deve essere certificato dall'igiene pubblica, quindi dovrebbe andare un medico a domicilio… chi è che ci andrà il medico a domicilio per poter andare a verificare se questo è impossibilitato o meno? Fermo! Poi la seconda questione sulla tempistica, siamo in tempo oggi per poter mettere in moto tutta la macchina per poter garantire a queste persone che possano regolarmente votare, oggi dico, e si voterà la prossima settimana domenica prossima e lunedì, domanda? Non cercare di convincere io son già convinto di quello che dovrei fare, sto dicendo altro, che se poi non trova applicazione, perché oltre a quello che tu hai detto io avrei aggiunto, anche fermo restando la fattibilità dell'applicazione del presente ordine del giorno, perché secondo me è già in legge com'è la procedura per poter garantire il voto a domicilio, non è che ce lo dobbiamo inventare oggi. Quindi basta che noi diciamo fermo restando la vigente normativa. Quindi mi sembra molto, molto anche questo ordine del giorno anche banale nel senso, perché lo stiamo scrivendo, se c'è una norma che lo prevede? Scusate, vi voglio ricordare che oggi è mercoledì e mancano dieci giorni, poi cosa succede se tutta la macchina non viene messa in moto poi torneremo in Aula con voi che presenterete un ordine del giorno per dire all'Assessore: per colpa vostra qui non vi siete attivati e non avete fatto. Io, signori, dico la verità o è veramente chiaro e quindi anche la Giunta mi deve dare un parere di dire secondo noi questa cosa è fattibile o meno, altrimenti stiamo parlando del nulla.

PRESIDENTE. Scusate se può essere d'aiuto, poiché un impegno probabilmente non è assumibile nel senso che il Presidente, anche per le considerazioni fatte non può, la Giunta assumere un impegno di tal fatta a una settimana, si potrebbe modificare "impegna" con "invita" a verificare tutti i modelli organizzativi e quindi non a mettere in campo quindi invita la Giunta a verificare tutti i modelli organizzativi necessari e quindi questo è così… Va bene? Quindi l'ordine del giorno invita il Presidente della Regione a verificare tutti i modelli organizzativi necessari al fine di consentire a chi ne facesse richiesta di esprimere il voto domiciliare. Mettiamo in votazione, possiamo mettere in votazione?

Votazione nominale

PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, dell'ordine del giorno numero 2.

(Segue la votazione)

Risultato della votazione

PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:

(Il Consiglio approva).

Discussione della proposta di legge: Cocciu - Giagoni - Mura. Integrazioni e modifiche alla legge regionale 23 luglio 2020, n. 22 (Legge quadro sulle azioni di sostegno al sistema economico della Sardegna e a salvaguardia del lavoro a seguito dell'emergenza epidemiologica da Covid-19). (212/A)

PRESIDENTE. Il successivo punto all'ordine del giorno reca la discussione della proposta di legge numero 212/A.

Dichiaro aperta la discussione generale.

Ha facoltà di parlare il consigliere Alfonso Marras, relatore.

MARRAS ALFONSO (Riformatori), relatore. Grazie Presidente, la proposta di legge in discussione è stata licenziata a maggioranza nella seduta della seconda Commissione permanente del 13 ottobre 2020. La Commissione ha iniziato l'esame del provvedimento con l'audizione dell'Assessore regionale del lavoro che ha spiegato le problematiche dei lavoratori che operano nell'ambito delle feste e delle sagre paesane e sollecitato l'approvazione della proposta di legge per fornire un aiuto a quei lavoratori che hanno visto la propria attività sospesa o ridotta a causa delle misure di contenimento della pandemia da Covid-19. La Commissione ha concordato con la finalità della proposta di legge, e nel procedere all'esame dei singoli articoli ha deciso di apportare alcune modifiche al testo dei proponenti, in particolare ha riformulato l'articolo 1 prevedendo, in luogo di una norma di interpretazione autentica dell'articolo 12, comma 1, lettera b), la sua abrogazione. Ha quindi riformulato l'intervento complessivo a favore degli ambulanti e dei giostrai configurando una nuova misura, con l'inserimento di un articolo ad hoc nella legge regionale numero 22 del 2020, che prevede la concessione dell'aiuto ai lavoratori e non più all'impresa. Inoltre ha accolto la sollecitazione dell'Assessore di apportare un'ulteriore modifica all'articolo 9, sempre della legge regionale numero 22 del 2020, introducendo il riferimento al concetto di effettiva occupazione piuttosto che di mancata o ridotta occupazione. La Commissione infine ha aggiunto un articolo che reca la norma finanziaria ed uno relativo all'entrata in vigore. Dopo l'approvazione della Commissione finanze, si è proceduto nella seduta sempre del 13 ottobre all'approvazione definitiva da parte della seconda Commissione con parere favorevole a maggioranza.

PRESIDENTE. È iscritto a parlare il consigliere Massimo Zedda. Ne ha facoltà.

ZEDDA MASSIMO (Progressisti). Grazie, Presidente. Vorrei conoscere dal relatore, se possibile, o dai proponenti se, come è stato sottolineato in terza Commissione, i fondi che noi stiamo utilizzando sono i fondi della legge con la quale volevamo dare un aiuto da 2 milioni di euro per tutto il settore dell'editoria, dello sport, delle agenzie di viaggio, perché l'unica cosa che non ci convince è che, a fronte di una volontà, sono leggi, quella di luglio, approvate all'unanimità, e che a fronte della necessità e del bisogno di tanti soggetti, a meno che non ragioniamo, non pensiamo e non crediamo che le agenzie di viaggio stiano facendo affari d'oro in questa fase. Noi togliamo 1 milione e 150 a tutto il sistema dell'editoria, delle agenzie di viaggio, e via dicendo, per darlo ad altri che hanno bisogno giustamente, tenendo conto che il finanziamento, che ancora non è stato erogato neanche per quelle categorie che ho citato, si limitava a 3 mila euro, 3 mila euro. Vi posso portare all'attenzione il caso di un'agenzia di viaggio tra le tante che ho contattato? Un'agenzia di viaggio che si occupava soprattutto di viaggi per studentesse e studenti, che ha semplicemente anticipato con Ryanair, che non rimborsa, solo per quanto riguarda il periodo primaverile e estivo di quei viaggi, 110 mila euro, e noi gli diamo 3 mila euro. Noi abbiamo un provvedimento folle approvato di recente che è bloccato, con una spesa di 5 milioni e 7 a una società che pare non abbia mai presentato un progetto all'Assessorato e nessuno ne sa più niente, tour sport. Dovendo trovare fondi a favore di coloro che lavorano nell'ambito delle feste, sagre, che saranno bloccate ulteriormente e che purtroppo non hanno potuto operare nel periodo primaverile e ovviamente, visto che le feste e le sagre si concentrano in alcuni momenti dell'anno, non avevano incassi dall'anno precedente, non da quando c'è stato il lockdown, ma dall'anno prima, noi invece di utilizzare quelle risorse bloccate di 5 milioni e 7 per una follia proposta da voi, sottraiamo a chi ha pochissimo per dare poco a chi ha bisogno di tanto. Questo è l'unico dubbio, che penso che non sia stato dipanato nell'ambito della Commissione di merito e che abbiamo invece affrontato l'altro giorno in terza Commissione. Basterebbe utilizzare quelle risorse e avremmo la possibilità di dare molti più soldi a tutti questi soggetti, o pensiamo veramente che nell'ambito dell'editoria, soprattutto nella contrazione della pubblicità, si stiano anche lì facendo affari d'oro? O che nell'ambito delle altre attività ricomprese non sia ancor più drammatica la situazione, visto che centri sportivi, attività di quel tipo sono bloccati ulteriormente per i mesi successivi, rispetto a quando abbiamo pensato il provvedimento d'aiuto che guardava la situazione antecedente? Penso che su questo l'Assessore l'altro giorno abbia dato una risposta. Il fondo, Assessore, perché poi ho verificato, è capiente, ma era capiente perché gli abbiamo dato come fondo, a questa pentola che avrebbe dovuto dar da mangiare a tanti, noi abbiamo usato un pentolino, perché abbiamo posto un limite di 3000 euro che non sono mai stati erogati, poi adesso forse ci sarà, perché ancora non è partito il provvedimento annunciato, quello del 30 per cento in relazione all'andamento precedente, che è l'andamento precedente. Noi invece stiamo guardando ad una situazione nuova che è di ulteriore chiusura per i mesi a venire, non stiamo più guardando a una situazione di difficoltà, o meglio, non solo ad una situazione di difficoltà che è stata vissuta nel recente passato, ma stiamo guardando ad una situazione di difficoltà passata e futura. Noi abbiamo 5 milioni e 7, e invece di metterli in fondi per fare una cosa buona e giusta sottraiamo fondi a chi ne avrebbe bisogno per darli ad altre persone che hanno bisogno, nessuno lo nega. Ma su questo io penso che si possa avviare una riflessione e fare un'attività per usare al meglio le risorse pubbliche a beneficio di coloro che hanno sofferto in maggior modo, e soffriranno purtroppo la crisi e le chiusure date dalla presenza del virus.

PRESIDENTE. È iscritto a parlare il consigliere Giampietro Comandini. Ne ha facoltà.

COMANDINI GIAMPIETRO (PD). Grazie, Presidente. Devo dire che noi sappiamo bene quanto è stata discussa la legge numero 22 per quanto riguarda interventi a varie categorie di operatori di tutti i settori, che in qualche modo a causa del Covid si sono visti ridurre notevolmente la propria attività imprenditoriale e commerciale, e sa bene l'assessore Zedda che, soprattutto da parte del sottoscritto, ha ritenuto la legge valida sino all'articolo 10, poi gli altri articoli hanno un po' inquinato la finalità di quella legge relativamente a quella che doveva essere l'impronta di questo Consiglio regionale in merito ai lavoratori, a tutte le categorie di lavoratori. Essendo però una legge innovativa, che veniva applicata per la prima volta e riguardando anche i lavoratori che per la loro tipicità hanno sistemi fiscali, sistemi previdenziali diversi, alcune parti della legge riconosco sono di difficile applicazione, sono di difficile applicazione perché non sempre tutti i lavoratori hanno la possibilità di rispondere a norme nazionali ed europee che, quando si scontrano con l'applicazione burocratica di alcune normative, si trovano a un no da parte del funzionario dirigente di turno. Allora, è chiaro che questo articolo che modifica l'impostazione relativamente a delle categorie che anch'esse sono, per quanto riguarda la loro tipologia, diverse fra di loro, perché parliamo di ambulanti, giostrai, e quindi ci rendiamo conto che sono categorie che non sempre hanno la possibilità di avere alcuni adeguamenti alla normativa, vi è la necessità di modificare la norma. Ci rendiamo conto che la modifica della norma è in punta di piedi, sperando che possa effettivamente trovare in qualche modo applicazione, però qui ci troviamo a un bivio, se vogliamo dare una risposta a quella categoria di lavoratori oppure fermarci di fronte al muro, freddo, grigio, di quello che è l'applicazione rigida di una norma che, così come è uscita dall'Aula, per quanto riguarda il 23 luglio, sappiamo benissimo che non può essere applicata. Ora, noi in Commissione abbiamo dato, parlando con l'Assessore, la nostra disponibilità a discuterla, a venire subito in Aula, io mantengo ancora delle riserve, lei lo sa bene, Assessore, però preferisco guardare il bicchiere mezzo pieno, perché in questo momento che è pieno di "disgraziati" fuori da quest'Aula, qualunque goccia che noi di acqua possiamo dare nei confronti dei lavoratori e che può trovare una soluzione io credo che non possiamo che vederci favorevoli. Allora, io credo che quindi sotto questo aspetto di fiducia, di poter superare un muro burocratico, io vedo la positività e lo dico, non me ne vogliano i presentatori, di come è stata scritta dalla Commissione, perché va dato atto anche agli uffici, che hanno messo mano e l'hanno resa applicabile, in qualche modo hanno dato la possibilità che avesse un sostegno anche giuridico, però è una norma che ci permette di dare una risposta a quei lavoratori, a quelli e ai tanti altri lavoratori sulla quale la 22 è intervenuta, e che probabilmente è un tentativo che se messo in campo probabilmente risolve la problematica di… stiamo parlando di migliaia di persone, e aggiungo a conclusione, che non lavoreranno nel 2020 e che probabilmente rischiano di non lavorare anche nel 2021 perché, Assessore, noi abbiamo ragionato in quest'anno di emergenza, però, al di là di quello che è il discorso sulla buona e cattiva sanità, io credo che questa Aula debba anche discutere di economia, di impresa, di lavoro, perché probabilmente le mascherine ci risolveranno il problema del contagio, però il mondo economico e imprenditoriale, sia delle persone fisiche ma anche dell'impresa, una mascherina probabilmente non gli risolve nessun problema, non di contagio, ma di sollevarsi e di superare la crisi economica che sta vivendo questa Regione.

PRESIDENTE. Ha facoltà di parlare, per la Giunta, l'Assessore del lavoro, formazione professionale, cooperazione e sicurezza sociale.

ZEDDA ALESSANDRA, Assessore del lavoro, formazione professionale, cooperazione e sicurezza sociale. Grazie, Presidente. Intanto condivido le osservazioni, anche perché sono state oggetto di una lunga chiacchierata e soprattutto di esame della norma in Commissione seconda, come ha appena ricordato l'onorevole Comandini, però voglio anche essere molto chiara nei confronti dell'onorevole Zedda, perché mi rendo conto che in terza probabilmente gli aspetti finanziari non ci consentono di approfondire, e allora, perché lei e tutta l'Aula sia tranquillizzata sul fatto che nessun euro è stato toccato per la quota che riguarda gli editori, e non solo in questo bando, ma anche in tutte le attività che ha ritenuto di dover portare avanti il collega Biancareddu. Per quanto riguarda il fondo "resisto", è stata semplicemente spostata la cifra che riguarda gli ambulanti, i giostrai che partecipano alle sagre e alle feste e che hanno avuto bloccata l'attività per quest'anno e non la riprenderanno; è semplicemente un mero spostamento di quote a loro destinate. Vorrei anche informare l'Aula che il primo bando che ha visto coinvolti gli editori, le agenzie di viaggio che lei ha citato, e gli organismi dello spettacolo, sono tutti rientrati nella cifra che abbiamo messo loro a disposizione, hanno sforato di 228 mila, e con questa operazione si dà copertura a tutto il bando, quindi non solo non ne abbiamo tolto, ma addirittura riusciamo a esaudire tutta la graduatoria. Quindi questo mi sentivo di dirlo all'Aula, perché è una mera operazione, potremmo anche definirla, proprio per confermare quello che ha detto l'onorevole Comandini, trovare una soluzione per le parti che hanno reso inapplicabile l'articolo di riferimento. Tutto qua.

PRESIDENTE. Dichiaro chiusa la discussione generale.

Metto in votazione il passaggio all'esame degli articoli. Chi lo approva alzi la mano.

(È approvato)

Passiamo all'esame dell'articolo 1.

Poiché nessuno è iscritto a parlare su questo articolo lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano. (Viene richiesta la controprova.) Chi non lo approva alzi la mano.

(È approvato)

Passiamo all'esame dell'articolo 2. All'articolo 2 è stato presentato l'emendamento numero 1.

Metto in votazione l'emendamento numero 1.

Poiché nessuno ha domandato di parlare sull'emendamento numero 1 lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano. (Viene richiesta la controprova.) Chi non lo approva alzi la mano.

(È approvato)

Metto in votazione l'articolo 2.

Poiché nessuno è iscritto a parlare su questo articolo lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano. (Viene richiesta la controprova.) Chi non lo approva alzi la mano.

(È approvato)

Passiamo all'esame dell'articolo 2 bis.

Poiché nessuno è iscritto a parlare su questo articolo lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano. (Viene richiesta la controprova.) Chi non lo approva alzi la mano.

(È approvato)

Passiamo all'esame dell'articolo 2 ter.

Poiché nessuno è iscritto a parlare su questo articolo lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano. (Viene richiesta la controprova.) Chi non lo approva alzi la mano.

(È approvato)

Votazione finale della legge.

Ha domandato di parlare il consigliere Massimo Zedda per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

ZEDDA MASSIMO (Progressisti). Grazie, Presidente. Veramente brevemente, chiedo scusa alle colleghe e ai colleghi, nulla quaestio su quel che diceva l'Assessore, "tutte le domande sono state evase, abbiamo anche aggiunto per evadere quelle che sono state presentate", il tema è sempre il quantum, noi abbiamo purtroppo, perché le risorse disponibili quelle sono, stabilito un tetto di 3 mila euro, capite bene che 3 mila euro a favore del sistema dell'editoria, del sistema delle agenzie… l'altro ha altri criteri, lo so, l'ho detto prima, Assessore… però quello che stavamo cercando di dire è che noi avremmo voluto aggiungere qualcosa per la difficoltà vissuta, perché se abbiamo trovato delle risorse, probabilmente sarebbe valsa la pena fare un approfondimento sulle situazioni di maggiore difficoltà, in modo tale da investire su quelle situazioni queste nuove risorse trovate, tra qualche… stasera, che tra qualche giorno, stasera, stasera i locali chiuderanno alle 24, guardate, la paura colpisce le persone, bar, ristoranti, quando è stato annunciato, perché l'ondata di contagio quella era, ed è stata annunciata la diffusione del virus in Sardegna e poi i conseguenti provvedimenti, ma che sono arrivati una settimana dopo sulle chiusure anticipate, non si vedeva già più nessuno nei locali, in particolar modo non si vedono più persone di una certa età. Il colpo è duro per quelle attività, questa era l'invito, lo so che sono state erogate quelle risorse, ma 3 mila euro ma veramente pensiamo che possano dare un sollievo a coloro che non hanno operato per mesi e mesi, e che non recupereranno alcunché? Perché quando anche si potrà aprire nessuno di noi mangerà pizze che non ha mangiato nei mesi precedenti, nessuno di noi si siede a tavola e mangia 20 pizze in una sera, nessuna persona, in nessuna città nessun cittadino, cioè è un fatturato perso e non più recuperabile per molte categorie. Questo era l'appello. Grazie.

PRESIDENTE. Votazione finale.

Votazione nominale

PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, della proposta di legge numero 212.

(Segue la votazione)

Risultato della votazione

PRESIDENTE. Proclamo

(Il Consiglio approva).

L'ordine del giorno prosegue con la proposta di legge numero 122. Non c'è relatore perché è un "102".

Sull'ordine dei lavori

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Francesco Mula. Ne ha facoltà.

MULA FRANCESCO (PSd'Az). Grazie. Presidente. Vorrei fare un invito all'Aula e anche all'opposizione, senza considerare che questa sia una proposta imboscata, ci mancherebbe altro, perché ne abbiamo discusso stamattina e abbiamo anche preso alcune decisioni, però vi chiederei, se ci fosse la minima possibilità o disponibilità a volerne discutere, ci possiamo prendere anche qualche minuto. Nel mentre stamattina, e anche fino a poco fa, è stato fatto un lavoro, credo che sia importante, per quanto riguarda la proposta di legge numero 127, nel senso che si è fatto un lavoro per poter scorporare, quello che stavamo proponendo in sintesi stamattina, mettere nello scorporo i fondi per la non autosufficienza, quindi ritornare a casa, per le gravi disabilità, per le persone affette da gravi patologie e le azioni di integrazione sociosanitarie. È stato fatto un lavoro, di cui si è occupato anche il Presidente e sostanzialmente gli uffici, per capire se c'è la disponibilità, senza strumentalizzare nulla, senza nessun tipo di polemica, capire se c'è la volontà o meno di poterlo vedere. Se non c'è la volontà fate conto che io non abbia chiesto nulla, però ci abbiamo lavorato nel senso che anche il collega Zedda e qualcun altro stava sollecitando, abbiamo provato a dare un input diverso per dire è pronto, se abbiamo alcune cose pronte da poter votare noi abbiamo fatto questo lavoro. Però la proposta è stata fatta, mi rimetto all'Aula e a quello che vorrà decidere.

PRESIDENTE. Va bene, poi chiediamo se l'Aula è disposta a mandare avanti questo provvedimento secondo me molto importante.

Discussione, ai sensi dell'articolo 102 del Regolamento, e approvazione della proposta di legge: Mura - Mula - Saiu - Caredda - Salaris - Cocciu - Sechi - Ganau - Cocco - Agus - Manca Desiré Alma - Tunis - Giagoni. Modifica all'articolo 3 della legge regionale n. 28 del 1985 in materia di termini per la presentazione delle domande di contributi. (122)

PRESIDENTE. Quindi la parola alla Giunta, se vuole intervenire, altrimenti passiamo direttamente…

(Interruzioni)

Stiamo parlando della proposta di legge numero 122.

È iscritto a parlare il consigliere Francesco Agus. Ne ha facoltà.

AGUS FRANCESCO (Progressisti). Come annunciato in maniera informale dall'Assessore è stato presentato un emendamento, il numero 3, che aumenta il fondo destinato alla protezione civile. Io credo che sarebbe interessante, anche per risparmiare il tempo, se nella relazione l'Assessore entrasse nel merito sia della legge, il cui contenuto era già chiaro nell'ultima Capigruppo, sia anche dell'emendamento numero 3 che, modificando in una parte sostanziale lo stanziamento, necessita secondo me, anche per evitare inutili discussioni, una spiegazione all'inizio del dibattito.

PRESIDENTE. Ha facoltà di parlare, per la Giunta, l'Assessore della difesa dell'ambiente.

LAMPIS GIANNI, Assessore tecnico della difesa dell'ambiente. Grazie Presidente. Onorevoli consiglieri regionali, la proposta di legge numero 122 è accompagnata dalla relazione che i soggetti proponenti poi nello specifico faranno anche sulla base dei due emendamenti che hanno proposto loro. A me il compito di inserire, invece, il terzo emendamento, vista l'occasione, poiché penso vi sia noto come il Consiglio regionale abbia approvato la legge numero 9 del 2020 nella fase in cui ci si avviava ad affrontare, anche con il sistema regionale di protezione civile, tutta la organizzazione che il Dipartimento nazionale stesso della Protezione civile metteva in capo alle regioni sul contenimento del fenomeno dell'epidemia derivante dal Covid 19. Si pensava in quel momento che lo spazio temporale che serviva ad organizzare quel tipo di struttura finisse il 31 luglio 2020, che era la data iniziale che il Governo nazionale aveva indicato come fine dello stato di emergenza, quindi anche lo stato di emergenza regionale era stato poi dichiarato fino a quella data. Sapete bene che dal 31 luglio 2020 siamo passati al 15 ottobre 2020 e dal 15 ottobre 2020 siamo passati al 31 gennaio 2021. Sulla base di queste considerazioni chiedo all'Aula, ho fatto prima un lavoro preventivo con i signori Capigruppo, di consentire a questa struttura che sta gestendo l'emergenza regionale di avere le risorse necessarie per arrivare almeno fino al 31 gennaio 2021. Naturalmente per ragioni di bilancio noi diamo una prospettiva diversa, speriamo che dopo il 31 gennaio 2021 questo tipo di stato di emergenza regionale venga meno anche sulla base del venir meno dello stato di emergenza nazionale e in questo modo naturalmente le risorse potrebbero essere riprogrammate per altre finalità che il Consiglio o la Giunta potrebbero proporre. Sulla relazione complessiva della legge direi che è giusto che il consigliere regionale proponente primo firmatario provveda, se lo ritiene opportuno, a farlo.

PRESIDENTE. Dichiaro chiusa la discussione generale.

Metto in votazione il passaggio all'esame degli articoli. Chi lo approva alzi la mano.

(È approvato)

Passiamo all'esame dell'articolo 1. All'articolo 1 sono stati presentati degli emendamenti.

Emendamento sostitutivo totale numero 1.

Per esprimere il parere della Giunta ha facoltà di parlare l'Assessore della difesa dell'ambiente.

LAMPIS GIANNI, Assessore tecnico della difesa dell'ambiente. Esprimo parere favorevole.

PRESIDENTE. Metto in votazione l'emendamento numero 1. Chi lo approva alzi la mano. (Viene richiesta la controprova.) Chi non lo approva alzi la mano.

(È approvato)

Passiamo all'emendamento numero 2.

Per esprimere il parere della Giunta ha facoltà di parlare l'Assessore della difesa dell'ambiente.

LAMPIS GIANNI, Assessore tecnico della difesa dell'ambiente. Esprimo parere favorevole.

PRESIDENTE. Metto in votazione l'emendamento numero 2. Chi lo approva alzi la mano. (Viene richiesta la controprova.) Chi non lo approva alzi la mano.

(È approvato)

Metto in votazione l'emendamento numero 3. Chi lo approva alzi la mano. (Viene richiesta la controprova.) Chi non lo approva alzi la mano.

(È approvato)

Passiamo all'esame dell'articolo 2.

Metto in votazione l'articolo 2. Chi lo approva alzi la mano. (Viene richiesta la controprova.) Chi non lo approva alzi la mano.

(È approvato)

Votazione nominale

PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, della proposta di legge numero 122.

(Segue la votazione)

Risultato della votazione

PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:

(Il Consiglio approva).

Sull'ordine dei lavori

PRESIDENTE. L'ordine del giorno prosegue con la discussione congiunta delle mozioni numero 344 e 345, a meno che non si voglia accogliere l'invito dell'onorevole Mula, ma mi sembra che non ci sia accordo. Mi confermate? Non c'è accordo, quindi…

Ha domandato di parlare il consigliere Francesco Agus. Ne ha facoltà.

AGUS FRANCESCO (Progressisti). Il fatto che ci sia una campagna elettorale amministrativa non toglie il fatto che nei prossimi giorni, o anche all'inizio della settimana prossima, sia comunque possibile convocare il Consiglio, per cui le diamo anche la disponibilità da parte del nostro Gruppo eventualmente a riunire il Consiglio, magari martedì prossimo, avendo qualche giorno per riflettere bene sul tema, e data l'urgenza prendere anche l'impegno per quella data di approvare il testo che, lo ribadisco, abbiamo chiesto di portare in Aula già diversi mesi fa.

PRESIDENTE. Va bene. Quindi l'ordine del giorno prosegue con la discussione delle mozioni 344 e 345.

Discussione congiunta delle mozioni Caddeo - Ganau - Agus - Loi - Orrù - Piu - Satta Gian Franco - Stara - Zedda Massimo - Cocco - Lai - Corrias - Comandini - Deriu - Meloni - Moriconi - Pinna - Piscedda sulla richiesta di rinvio della procedura selettiva straordinaria, per titoli ed esami, per l'immissione in ruolo di personale docente della scuola secondaria di primo e secondo grado su posto comune e di sostegno (344) e Piga - Giagoni - Fancello - Cocciu - Cossa - Oppi - Sechi - Satta Giovanni - Mura - Ennas sulla necessità di rinvio delle operazioni concorsuali straordinarie per l'assunzione dei docenti di scuola secondaria di I e II grado previste dal 22 ottobre al 16 novembre 2020 (345) e approvazione di ordine del giorno.

PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca la discussione congiunta delle mozioni numero 344 e 345.

Dichiaro aperta la discussione. Uno dei presentatori della mozione ha facoltà di illustrarla.

LAURA CADDEO (Progressisti). Grazie Presidente. È una mozione che tratta di un argomento abbastanza caldo in questi giorni, ma che si sviluppa già da diverso tempo. Si tratta del concorso straordinario per i docenti precari della scuola secondaria di secondo grado per posto comune e per sostegno. Perché ne stiamo parlando? Perché abbiamo proposto una mozione insieme al PD e a LEU? Perché i sardi che sono già candidati, aspiranti al ruolo attraverso questo concorso, sono circa 5000 e in questo momento di pandemia molti di loro dovrebbero spostarsi in altre regioni. Questo dipende dal fatto che al concorso si poteva accedere anche facendo domanda in altre regioni, dove la propria cattedra è più appetibile in termini di posti messi a concorso. Ora, tenendo conto che l'immissione in ruolo degli eventuali vincitori avverrebbe non prima del settembre 2021, le forze sindacali, ma anche politiche a livello nazionale, hanno chiesto il rinvio di queste prove, che premetto dovrebbero cominciare dal 22 a seconda naturalmente delle cattedre, ma comunque dal 22 ottobre in poi. Siamo anche ormai quasi alla vigilia di queste prove, e purtroppo quello che stiamo affrontando è un incremento esponenziale quasi dei contagi che metterebbe veramente in crisi molti dei partecipanti, molte delle scuole che li devono ospitare, teniamo conto che le prove concorsuali avvengono in laboratori di informatica delle scuole secondarie di secondo grado, senza interrompere le attività didattiche, e in ogni laboratorio non dovrebbero entrare più di dieci candidati. Quindi immaginiamo anche diversi turni, con operazioni di sanificazione e comunque con un ingresso nelle scuole di persone che non appartengono a quella scuola, né come docenti, né come studenti, come personale della scuola. La preoccupazione è anche un'altra e cioè che se qualche aspirante al concorso nel frattempo si è ammalato di Covid o è costretto all'isolamento per sospetto o perché tra i familiari o tra le sue conoscenze vi è un caso sospetto o di Covid accertato, questo aspirante non potrebbe partecipare al concorso e non sono previste prove suppletive. Non solo, immaginiamo il caso di un candidato che arriva in quella scuola, gli viene controllata la temperatura e questa temperatura risultasse superiore ai 37, mi pare che sia il limite, non potrebbe sostenere la prova. A noi pare che non essendoci davvero questa impellenza a svolgere le prove in questo momento particolarmente critico e potendosi trovare un altro momento dell'anno scolastico, prima di settembre 2021, augurandoci che la pandemia decresca, che i rischi diminuiscano, noi chiediamo all'assessore Biancareddu, al Presidente della Regione Solinas, di farsi parte attiva presso il Ministero della pubblica istruzione affinché vengano rinviate le prove scritte di questo concorso, previste come dicevamo, per il 22 ottobre. Ci sembra che insistere sulla data prevista, senza immaginare il rinvio che i precari chiedono a gran voce e che noi ci siamo sentiti di condividere, rischi veramente di perpetrare un grave atto di ingiustizia. Questi sono aspiranti che lavorano nel mondo della scuola già da moltissimi anni, per cui impedire a loro questa opportunità perché potrebbero non stare bene, tutti i casi che ho brevemente illustrato, secondo noi rappresenterebbe davvero una grave ingiustizia per tutti loro. Noi pensiamo che altresì l'assessore Biancareddu e il presidente Solinas potrebbero colloquiare e interloquire con il Ministero anche per individuare delle azioni necessarie ad un eventuale processo di stabilizzazione di questi precari che per anni sono stati ritenuti idonei all'insegnamento, nei fatti, con la semplice chiamata, la semplice nomina con incarichi annuali per anni e per i quali improvvisamente si ritiene di non dover riconoscere una professionalità acquisita sul campo. Peraltro loro, i precari storici, chiedono di essere sottoposti a un iter di selezione che riconosca questa loro professionalità già esercitata per anni, e noi chiediamo un intervento e una risoluzione anche, se vogliamo, di questo Consiglio, affinché si studino e si trovino veramente delle formule che consentano a queste docenti e a questi docenti, ripeto, alcuni anche in servizio continuativo per un decennio, se non di più, consentano di affrontare una selezione che ne riconosca in maniera significativa il loro percorso. Personalmente ritengo che nessuno Stato, così come nessun'altra amministrazione, dovrebbe sfruttare nel lavoro nessuno senza riconoscerne poi questo impegno e questo percorso. I meriti, poi ci saranno le opportunità per valutarli nella maniera più adeguata. Ecco, diciamo che il senso di questa mozione risiede soprattutto nell'intervenire per il rinvio, questa è la cosa a nostro avviso urgente, per un rinvio che metta in condizioni tutti quanti di poter partecipare al concorso e quindi eviti che lo Stato agisca attivando momenti di ingiustizia, secondo noi, nei confronti di qualcuno.

PRESIDENTE. Uno dei presentatori della mozione numero 345 ha facoltà di illustrarla.

PIGA FAUSTO (FdI). Intanto voglio ringraziare la Conferenza dei Capigruppo, ovviamente anche lei presidente Pais, per avere calendarizzato in modo tempestivo e senza indugio la discussione di questa mozione che ha come obiettivo quello di sensibilizzare la Ministra dell'istruzione Azzolina, il Governo e il Comitato scientifico affinché siano rinviati i concorsi scuola che si dovranno svolgere proprio a brevissimi giorni. La mozione numero 345 mi vede primo firmatario, ma ci tengo a precisarlo che oltre al partito di Fratelli d'Italia, espressione di tutti i partiti della maggioranza e peraltro mi auguro anche che al termine della discussione ci siano le condizioni anche per approvare un ordine del giorno condiviso, unitario, trasversale con l'opposizione giallorossa e quindi mi auguro anche con i Cinque Stelle, ma vedo già che mi fanno la faccia di no. Perché intanto testimonierebbe un modo concreto di mobilitazione e vicinanza della politica sarda alle istanze che giungono dal mondo della scuola, e che darebbe senza dubbio maggiore forza e impulso all'appello dei precari sardi. Credo poi innanzitutto che sia giusto e anche corretto precisare che sono gli stessi docenti a chiedere alla politica sarda di poter intervenire per salvaguardare la popolazione studentesca, sollecitare il rinvio delle prove concorsuali, finché non che no sia cessata questa emergenza Patti pandemica. Tra l'altro oggi è anche una data particolare perché i docenti sono scesi in tantissime piazze d'Italia, proprio per ribadire la contrarietà e la loro preoccupazione verso le scelte della Ministra Azzolina, che pone appunto a rischio contagio e a trasferte sconsigliate migliaia di italiani, un rischio che è ancora più accentuato per i docenti sardi che sono obbligati a utilizzare navi o aerei. Il messaggio comunque che noi vogliamo lanciare dal Consiglio regionale è un appello al buon senso, e per certi versi anche l'ennesima richiesta di collaborazione col Governo che speriamo non cada nel vuoto. Oggi chiediamo alla Ministra di ritornare sui suoi passi, anche perché sarebbe un modo per sgombrare il campo da contraddizioni e dare autorevolezza a tutte quelle norme che siamo obbligati per ridurre il propagarsi del virus. Movimentare migliaia di persone, andare da una regione all'altra, prendere una nave, un aereo, treni, bus, gli affollamenti che ci saranno in aula e nelle palestre, dove ci saranno le prove di concorso, credo che in questo momento possa sicuramente essere evitando. A sostegno di questa richiesta ci sono anche degli aspetti importanti che sono per esempio quello che questi concorsi non creano un immediato ritorno nelle assunzioni, perché si pensa che appunto le assunzioni in ruolo saranno tra un anno, a settembre 2021, quindi non ha senso rischiare ora un rischio di contagio così elevato.

Così come il secondo aspetto, che è da trascurare, che eventuali casi di quarantena, positività, o sintomi sospetti, potrebbero appunto far saltare il concorso a questi docenti precari che non stanno aspettando altro da una vita. Chiudo citando le parole della Ministra Azzolina, pronunciato lo scorso agosto, dice "L'insegnamento deve tornare ad essere una professione attrattiva e rispettata", mi trova completamente d'accordo e credo che questa è proprio l'occasione per incominciare a ragionare in quella direzione. Nell'ordine del giorno che ho preparato confrontandomi anche con la collega Caddeo si cita il capitolo delle stabilizzazioni, e credo che sia arrivato il momento appunto di pensare a questo tasto, perché una buona scuola non può reggersi soltanto sui docenti precari, e allo stesso tempo è il Governo non può considerare i precari quando gli fa comodo e poi far finta che non esistono.

Quindi bene il rinvio dei concorsi, se questo avverrà, ma allo stesso tempo occorre evitare che gli insegnanti perdano questa occasione storica per uscire dal lungo periodo di precariato. Si metta al primo posto la meritocrazia, l'esperienza, ma si studi un metodo condiviso per stabilizzare, al fine anche di garantire in tempi brevi e certi la copertura delle cattedre e dare continuità didattica a tutti gli alunni, minimizzando però i rischi per la salute.

PRESIDENTE. È stato presentato peraltro un ordine del giorno che di fatto assorbe le due mozioni.

É iscritta a parlare la consigliera Maria Laura Orrù. Ne ha facoltà.

ORRU' MARIA LAURA (Progressisti). Presidente, sarò breve perché sottoscrivo quanto ha espresso precedentemente l'onorevole Caddeo e l'onorevole Piga. Ritengo fondamentale in questo momento dar voce alla Regione Sardegna perché il nostro è un problema molto grosso, lo affrontiamo anche in maniera più pesante rispetto alle altre regioni che chiaramente non hanno il mare che ci separa dal dalla terraferma. Questo anche per sottolineare un'altra questione fondamentale che è un po' sfuggita. Molte delle persone che andranno a fare questo tipo di concorsi sono persone che già lavorano all'interno della scuola, il rischio è che quando rientrano dovranno poi anche attraversano un momento di quarantena, o comunque di isolamento per i motivi che conosciamo benissimo e che sappiamo. Quindi questo non ce lo possiamo neanche permettere, perché in un momento in cui la scuola ha bisogno delle forze di tutte le persone che sono a disposizione, immaginatevi cosa significa togliere un gran numero di persone dal mondo della scuola. E quindi questo è un tema che chiaramente portiamo all'attenzione di tutti, e soprattutto per quanto anche il concorso non garantisce l'immissione in ruolo fin da subito, ma verrà poi inserito nel settembre 2021. Quindi giustamente si è detto c'è la possibilità di rinviarlo in momenti in cui dal punto di vista sanitario siamo un po' tutti un po' più tranquilli.

PRESIDENTE. È iscritto a parlare il consigliere Massimo Zedda. Ne ha facoltà.

ZEDDA MASSIMO (Progressisti). Presidente, per sostenere le ragioni che hanno poi portato l'onorevole Caddeo a determinare la composizione della mozione prima e poi dell'ordine del giorno, però per onestà intellettuale bisogna dire che alcune argomentazioni usate da altri colleghi, parlo della maggioranza, poi non corrispondono nei fatti a quel che è accaduto. Mentre il Movimento 5 Stelle ha un'opinione differente, ma legittimamente può averlo, insomma, sostenere che sia fondamentale spostare l'appuntamento dato da un concorso per paura di circolazione del virus ovviamente e per difficoltà di spostamento delle persone non regge mica tanto con quel che è accaduto in Sardegna di aver spostato le elezioni amministrative, non accorpandole col referendum, sprecando 9 milioni di euro. Non so se avete visto i dati, le Regioni dove sta circolando il contagio sono le Regioni che sono andate al voto, la Campania prima fra tutte, è un caso? Com'è che la Campania che aveva numeri bassi, molto bassi, oggi vive una situazione di questo tipo, e stranamente proprio a ridosso della campagna elettorale e con l'incubazione del virus proprio nella fase di circolazione delle persone per la campagna elettorale? Noi ci ritroviamo con Comuni come Quartu, dove ci sono mille candidate e candidati. Pensate veramente, siccome siamo tutte persone che hanno fatto campagna elettorale, che in campagna elettorale questi mille, ai quali si sommano le altre centinaia e centinaia di candidati e candidate in altri comuni, saranno solo ed esclusivamente a casa a far telefonate? Quindi limitando la platea del possibile voto alla stretta cerchia di conoscenti? Ho qualche preoccupazione perché quel che diceva l'Assessore poc'anzi, cioè che abbiamo 250 posti letto e sono occupati 200, noi pensiamo che nel frattempo il resto delle patologie si sia fermato. Con l'andamento a fine ottobre del periodo elettorale, immediatamente dopo noi rischiamo di avere un'ondata drammatica di contagi che dall'oggi al domani può far balzare quei numeri rendendo non sufficienti le terapie intensive. Questo è il vero problema. Tenendo conto che in alcuni casi molte patologie hanno una massima presenza nel corso proprio della fase invernale. Basti pensare alle broncopolmoniti o altro, che necessitano in alcuni casi di ricovero in terapia intensiva. D'accordissimo per spostare un concorso che rischia di far ammalare persone e rende difficilissimo lo spostamento soprattutto dalla Sardegna verso la penisola, e persino il rientro, non solo lo spostamento in andata, ma anche il rientro, però sarebbe stato molto più forte l'argomento usato dai colleghi della maggioranza, se non si fosse creato questo aspetto per cui qualcuno, nel vedere un ordine del giorno approvato da tutti noi, se questo aspetto contenuto nell'ordine del giorno della mozione presentata dall'onorevole Caddeo non fosse stato indebolito dall'elemento di aver negato nei fatti tutti gli aspetti di precauzione che abbiamo dichiarato e che ha dichiarato nel suo intervento l'onorevole Caddeo, negandolo né più né meno spostando la data delle elezioni e creando un'ennesima occasione di possibile contagio. Perché il riferimento col referendum non può andar bene, perché nel referendum, come tutti sanno, non c'è la circolazione di candidati e candidate c'è un testo: sì, no. L'elettore si reca nel seggio, il seggio tutto sommato era rispettosissimo delle norme almeno quello che ho frequentato io, molto più complesso gestire migliaia e migliaia di candidati in circolazione sul territorio regionale e quindi i rischi conseguenti, questo l'elemento che ha indebolito le ragioni dell'onorevole Caddeo e tanti di noi che sostengono e anche vostre che son state però da voi stessi negate.

PRESIDENTE. È iscritto a parlare il consigliere Gianfranco Ganau. Ne ha facoltà.

GANAU GIANFRANCO (PD). Grazie Presidente, ma intanto per esprimere assoluta soddisfazione per questo ordine del giorno ed esprimere il voto favorevole mio e del Gruppo del Partito Democratico con la richiesta di aggiungere i nominativi di tutti i componenti del gruppo all'ordine del giorno, grazie.

PRESIDENTE. È iscritto a parlare il consigliere Michele Ennas per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

ENNAS MICHELE (LEGA). Grazie Presidente, per esprimere il voto favorevole a questo ordine del giorno, per chiedere di poter raggiungere il nominativo del sottoscritto, dei colleghi della Lega che sono assenti nell'elenco. E per esprimere anche la condivisione di quanto espresso dai colleghi che hanno illustrato le due mozioni mi sembra che su questo tema, quindi l'onorevole Caddeo che ringrazio anche per come esprime gli argomenti, anche in termini di sensibilità, questa è una cosa che ti riconosco e dà un valore aggiunto nel tuo lavoro, questa è una cosa importante e anche l'onorevole Piga. Io ho ricevuto anch'io delle comunicazioni da parte di questi docenti precari a tutti quanti ho risposto dicendo che come Consiglio regionale avremmo fatto tutto il possibile, quelli che sono gli strumenti a nostra disposizione per poter agevolare questo processo di interlocuzione con il Governo nazionale. Tra l'altro è una cosa, questi aspetti sono questioni su cui ci siamo battuti anche quando eravamo al Governo nazionale, ecco su questo tema, che mi sembra pacifico e forse solo il ministro Azzolina non ha ancora capito questo aspetto, io spero che ci sia la sensibilità anche da parte dei membri in questa assemblea che fanno parte dello stesso partito del ministro Azzolina. Io spesso ho sentito dire svestiamoci dei colori e quant'altro, questo è un argomento su cui se noi diamo la totale convergenza come Consiglio regionale credo che dia molta più forza all'Assessore, molta più forza al Presidente e sono sicuro che anche i colleghi del Movimento 5 Stelle sardo condividono questi aspetti. Io vi chiedo qua di votare insieme a noi questo ordine del giorno, grazie

PRESIDENTE. Bene è stato presentato, come dicevo un ordine del giorno, il parere della Giunta… prima delle dichiarazioni di voto parere della Giunta.

Poiché nessun altro è iscritto a parlare, per la Giunta, ha facoltà di parlare l'Assessore della pubblica istruzione, beni culturali, informazione, spettacolo e sport.

BIANCAREDDU ANDREA (UDC Cambiamo), Assessore della pubblica istruzione, beni culturali, informazione, spettacolo e sport. Il Parere della Giunta è favorevole, nelle mie residue competenze mediche e di indizione di concorsi nazionali però condivido tutto anche gli interventi che sono stati fatti, grazie.

PRESIDENTE. Metto in votazione l'ordine del giorno numero 1.

Ha domandato di parlare il consigliere Dario Giagoni per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

GIAGONI DARIO (LEGA). Rinuncio Presidente, però va beh il discorso è quello che ha rappresentato prima il collega Ennas. Il Gruppo Lega vota a favore; è un tema importantissimo che ha ben esposto la collega onorevole Caddeo e anche il collega il collega Piga. È un tema che unanime credo da parte di tutti e condivido anche quello che ha detto il collega Ennas che si è rivolto ai colleghi di Cinque Stelle anche loro di sensibilizzare il ministro Azzolina perché gli insegnanti sono quel fattore aggiunto, quel fattore fondamentale per la crescita dei nostri giovani.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Giampietro Comandini per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

COMANDINI GIAMPIETRO (PD). Credo intanto che bene hanno fatto i colleghi Caddeo e gli altri a presentare questo questa mozione. Perché non è vero che il Consiglio regionale non si può occupare di temi che non fanno parte delle proprie competenze, su temi come questo, per quanto riguarda la scuola e altri, credo che sia necessario che il Consiglio regionale se ne occupi sempre di più maggiormente, soprattutto quando sono tematiche che poi riguardano i nostri concittadini, ma riguardano soprattutto un aspetto fondamentale in questo periodo che è il tema che è l'aspetto della scuola. Le due mozioni e soprattutto l'ordine del giorno pongono un tema fondamentale, è stato detto dai colleghi, c'è un problema relativamente a un concorso che rischia di compromettere la partecipazione non solo di tanti sardi ma di tanti italiani che vorrebbero partecipare a questo concorso. Persone che si trovano in quarantena che si trovano ammalati che si trovano quindi impossibilitati a partecipare al concorso. Io credo che quindi, Assessore, lei ha fatto bene, e non avevo dubbi, a condividere l'ordine del giorno e la mozione, lo spirito, però bisogna alzare un po' l'asticella, e lo dico bisogna alzare l'asticella anche considerando che non esistono governi amici come spesso ricordiamo, noi facciamo parte come Partito Democratico di questo Governo, però siamo molto critici quando alcuni temi rischiano di compromettere alcuni aspetti di funzionalità di importanti settori della pubblica amministrazione come la scuola. Quindi su un tema come questo della scuola bisogna alzare l'asticella, farsi portatori a Roma per quanto riguarda quello che è stato scritto dai colleghi e nell'ordine del giorno, per chiedere la sospensione di questo concorso, ma chiedere con forza, io credo che noi ne abbiamo tantissimi sardi, anche il problema della stabilizzazione dei docenti. Ci sono moltissimi insegnanti precari che da 15 anni svolgono dal punto di vista la loro attività in termini di precariato guardando ogni anno il loro posto in graduatoria, c'è l'esigenza, così come è stato fatto per quanto riguarda altri settori dell'Amministrazione, c'è il tema della stabilizzazione dei precari della scuola. Io credo che questa potrebbe essere l'occasione in cui la Sardegna attraverso lei possa far sentire alta la propria voce anche per quanto riguarda la possibilità di dare la dignità di lavoro a tantissimi insegnanti che lo fanno molto bene, soltanto che lo fanno a tempo determinato, io credo che oltre che chiedere il rinvio se diciamo una parola e anche un suggerimento per quanto riguarda la possibilità di stabilizzare questi insegnati, io credo che il ruolo suo e il ruolo di questo Consiglio regionale sia più completo.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Francesco Mula per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

MULA FRANCESCO (Psd'Az). Grazie Presidente, soltanto per chiedere di aggiungere anche i nostri diciamo nomi all'ordine del giorno per quanto riguarda il Gruppo del Psd'Az. Condivido pienamente gli interventi fatti anche quello poco fa dal collega Comandini, vorrei ringraziare intanto l'onorevole Caddeo e l'onorevole Piga per l'impegno comunque che si mostrano sempre comunque puntuali e sensibili su argomenti importanti come questo. Ma mi giunge una curiosità, io può darsi che stia dicendo una grossa fesseria, nel senso che possiamo provare a chiedere al Governo, oltre tutte le cose che noi stiamo dicendo, che queste prove concorsuali si facciano in Sardegna, perché li dobbiamo far viaggiare i nostri docenti andare oltre mare per fare queste prove concorsuali? Può darsi che non sia manco fattibile, però io credo che chiedere costi poco, perché mi sembra una grossa fesseria che i nostri docenti debbano andare in altre regioni a sostenere queste prove concorsuali. Io direi che possiamo provare a chiedere, penso che non costi nulla.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Francesco Mura per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

MURA FRANCESCO (FdI). Grazie Presidente, in realtà collegandomi all'intervento che mi ha preceduto, la battaglia importante oltre a quella di cercare di spostare la data di questo concorso è quella che la Regione Sardegna dovrebbe fare rispetto alla creazione di una graduatoria regionale, così come è stato fatto in altri territori che godono della stessa autonomia che gode la Sardegna, le province di Trento e Bolzano ad esempio hanno le graduatorie regionali e provinciali, scusate, degli insegnanti. Questo perché le nostre condizioni di insularità tanto citate nei nostri interventi mettono in condizione di svantaggio tutti i nostri insegnanti. Rispetto alla discussione che si è invece evoluta rispetto a questo tema, a me dispiace che l'onorevole Zedda abbia parlato di indebolimento dell'azione, non è questo secondo me il sentimento che quest'Aula dovrebbe avere rispetto a temi come questo che vanno oltre le nostre competenze. Io credo che si debba ragionare per rafforzare i temi, sia quelli dell'opposizione che quelli della maggioranza, quando si lavora verso un obiettivo come questo, anche perché lo spostamento delle elezioni arriva da una legge votata all'unanimità da quest'Aula, quindi non è solo responsabilità della maggioranza, ma è una volontà espressa da tutti i consiglieri di quest'aula qua. Pertanto Fratelli d'Italia voterà a favore di questo ordine del giorno e ringrazia i due relatori sia di maggioranza che di opposizione per il lavoro e per i contenuti di queste mozioni. Grazie.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Angelo Cocciu per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

COCCIU ANGELO (FI). Grazie, Presidente. Per annunciare il voto favorevole da parte del Gruppo di Forza Italia, penso che anche l'onorevole Talanas voglia aggiungere la sua firma, la mia e quella dell'onorevole Cera. Ringrazio gli onorevoli Piga e Caddeo per aver portato avanti quest'ordine del giorno. Sono cose che interessano tutti, quindi è giusto che vengano sostenute e portate avanti dall'intero Consiglio con il voto favorevole da parte di tutti. Io, onorevole Caddeo, prima di abbandonare la Commissione due, perché ne facevo parte, però a causa delle vicissitudini politiche che hanno in qualche maniera detto che Forza Italia non poteva avere più quel membro all'interno della Commissione, io sono andato via chiaramente, ho portato avanti un discorso, che ha ritenuto importante anche il Presidente di Commissione Alfonso Marras, che riguarda appunto le graduatorie e la possibilità da parte dei docenti sardi di partecipare ai vari bandi. Ci sono degli elementi ostativi che in qualche maniera creano dei problemi ai docenti sardi di partecipare ai bandi stessi per quanto riguarda le assunzioni. Siamo una Regione a Statuto speciale e possiamo fare in questo caso dei passi da gigante per agevolare i sardi. Noi non è che vogliamo escludere i continentali, però in questo caso, in alcune situazioni, i continentali godono di una situazione più agevolata. Quindi sarà nostro compito portare avanti iniziative, io me ne farò portavoce, poi se naturalmente troverò anche da parte della minoranza riscontro mi farebbe molto piacere. Sto studiando la situazione in modo da creare un documento ben dettagliato in modo che tutti ci possiamo lavorare, anche se non faccio più parte della Commissione. Grazie.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Michele Cossa per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

COSSA MICHELE (Riformatori Sardi). Grazie, Presidente. Semplicemente per annunciare il voto favorevole e per ringraziare la collega Caddeo e il collega Piga per aver portato all'attenzione del Consiglio regionale questo problema. Stiamo parlando di un problema estremamente delicato, ritengo che sia stato corretto e opportuno che il Consiglio regionale se ne sia occupato e che il Ministro venga sensibilizzato rispetto ai problemi che sono connessi allo svolgimento di questo concorso. Grazie.

PRESIDENTE. Metto in votazione l'ordine del giorno presentato. Votazione elettronica.

Votazione nominale

PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, dell'ordine del giorno numero 1.

(Segue la votazione)

Risultato della votazione

PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:

(Il Consiglio approva).

A questo punto abbiamo completato l'ordine del giorno. Mi sembra che la proposta fatta dall'onorevole Mula non sia stata accettata, e quindi la seduta è tolta. Il Consiglio sarà riconvocato a domicilio.

La seduta è tolta alle ore 19 e 14.