Mozione n. 338

CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA

XVILegislatura

Mozione n. 338

LAI – COCCO – GANAU – COMANDINI – CORRIAS – DERIU – MELONI – MORICONI – PINNA – PISCEDDA – AGUS – CADDEO – LOI – ORRÙ – PIU – SATTA GIAN FRANCO – STARA – ZEDDA Massimo – MANCA Desiré Alma – CIUSA – LI GIOI – SOLINAS Alessandro – CUCCU sulla grave situazione di criticità in cui versa il sistema sanitario della Sardegna, con richiesta di convocazione straordinaria del Consiglio ai sensi dei commi 2 e 3 dell’articolo 54 del Regolamento.

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IL CONSIGLIO REGIONALE

PREMESSO che:
– da oltre un anno nel sistema sanitario regionale si registrano problematiche relative al personale, ai presidi e all’organizzazione dei servizi sanitari, specialmente in alcuni territori dell’interno, con criticità che compromettono il pieno riconoscimento del diritto alla salute dei sardi;
– l’emergenza sanitaria Covid-19 ha sicuramente aggravato questi problemi, ma l’inesorabile ridimensionamento di presidi sanitari più piccoli, come ad esempio l’Ospedale San Giuseppe di Isili, e la continua carenza di personale in tutti i reparti degli ospedali isolani sono frutto di una sbagliata programmazione e gestione sanitaria che ogni giorno si ripercuote sui cittadini;
– il nuovo piano di riorganizzazione della rete ospedaliera non apporta apprezzabili miglioramenti operativi in termini di realizzazione di nuovi posti letto, di implementazione delle attrezzature, dei mezzi e del personale ma contribuisce all’aumento della spesa sanitaria regionale con il moltiplicarsi degli sprechi;

PRESO ATTO che:
– le criticità relative alla gestione da parte dell’ATS Sardegna dell’emergenza Covid-19 si ripercuotono, purtroppo, anche nelle attività socio-sanitarie destinate ai cittadini che vedono rimandate a data da destinarsi le visite, terapie e interventi già programmati o costretti ad attendere mesi, alcune volte anni, per le nuove richieste a causa del dilatarsi delle già lunghe liste di attesa;
– l’aumento dei casi Covid in Sardegna ha fatto riemergere le criticità già viste durante la prima fase della emergenza sanitaria con la carenza di posti letto nei presidi Covid, con la concreta possibilità di trasferire i pazienti ricoverati in altre regioni, e la preoccupante ripresa di nuovi casi Covid-19 nelle strutture sanitarie come quelli accertati presso l’Ospedale San Francesco di Nuoro che coinvolge sia il personale sanitario che i pazienti in cura;

CONSIDERATO che:
– la definizione della programmazione sanitaria e dei fabbisogni delle prestazioni ospedaliere non può basarsi esclusivamente su obiettivi gestionali e di budget ma deve contribuire a! raggiungimento della corretta integrazione ospedale-territorio specialmente nei territori più interni dell’isola in cui, per carenze infrastrutturali, i cittadini hanno una maggiore difficoltà negli spostamenti;
– le decisioni organizzative assunte di recente dall’ATS Sardegna non pongono il cittadino-paziente al centro di un’organica, funzionale ed efficiente programmazione sanitaria, ma determinano disservizi e confusione specialmente tra i pazienti portatori di gravi patologie che necessitano di continui controlli e accertamenti diagnostici e terapeutici;
– il particolare periodo di emergenza sanitaria impone un’attenta riflessione su quali siano le azioni da intraprendere nell’interesse dei pazienti e degli operatori sanitari,

impegna la Giunta regionale e l’Assessore regionale dell’igiene e sanità e dell’assistenza sociale

1) a riferire in aula sulla grave situazione di criticità in cui versa il sistema sanitario della Sardegna e quali azioni intendano porre in essere al fine di contrastare con efficacia il propagarsi del virus;
2) ad adoperarsi con la massima urgenza al fine di assicurare il diritto alla salute a tutti i cittadini sardi con il mantenimento dei servizi sanitari destinati ai pazienti non Covid in maniera omogenea e capillare in tutti i territori della Regione.

Cagliari, 28 settembre 2020

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