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Resoconto della seduta n. 126 del 15/04/2021

CXXVI SEDUTA

Giovedì 15 Aprile 2021

(POMERIDIANA)

Presidenza del Presidente Michele PAIS

indi

del Vicepresidente Giovanni Antonio SATTA

indi

del Presidente Michele PAIS

La seduta è aperta alle ore 16 e 35.

MUNDULA ANTONIO, Segretario, dà lettura del processo verbale della seduta pomeridiana del 7 aprile 2021 (119), che è approvato.

Congedi

PRESIDENTE. Comunico che i consiglieri regionali Andrea Biancareddu, Sara Canu, Angelo Cocciu, Daniele Secondo Cocco, Annalisa Mele, Pietro Moro, Giovanni Satta e Fabio Usai hanno chiesto congedo per la seduta pomeridiana del 16 aprile 2021.

Poiché non vi sono opposizioni, i congedi si intendono accordati.

Annunzio di interrogazioni

PRESIDENTE. Si dia annunzio delle interrogazioni pervenute alla Presidenza.

CUCCU CARLA, Segretaria. Sono state presentate le interrogazioni numero 980, 981, 982, 983, 984, 985, 986.

Discussione dell'articolato del disegno di legge: Norme urgenti per il rilancio delle attività di impulso, coordinamento ed attuazione degli interventi della Giunta regionale e di riorganizzazione della Presidenza della Regione. Modifiche e integrazioni alla legge regionale 7 gennaio 1977, n. 1, alla legge regionale 26 agosto 1988, n. 32 ed alla legge regionale 13 novembre 1998, n. 31 (107/A).

PRESIDENTE. Eravamo rimasti quindi agli emendamenti 673 e 674, 1009 e 1010 che vengono spostati all'articolo 2. Passiamo all'emendamento numero 60.

Ha domandato di parlare il consigliere Massimo Zedda per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

ZEDDA MASSIMO (Progressisti). Grazie, Presidente. L'emendamento 62 riguarda la soppressione di un termine intersettoriale legato sempre al comma 1 dell'articolo 1, vale la pena affrontare sempre in tema di oggetto e finalità di una riforma che dovrebbe migliorare, dare impulso, attuazione, coordinamento, riorganizzazione della Regione, vale la pena ricordare i fatti che gli organi di informazione portano alla nostra attenzione. La Procura di Oristano, insieme ai NAS, per quanto riguarda l'organizzazione della campagna vaccinale, sequestrano atti e documenti dei due hub presenti a Oristano, a Bosa, Ales, Sorgono Macomer, Mogoro Cagliari e Città metropolitana, per quanto riguarda i vaccini effettuati, cito testualmente il comunicato dei NAS e della Procura di Oristano, a mogli, figli, cognati e nipoti, in violazione delle regole elementari fondamentali che avrebbero dovuto determinare la vaccinazione per gli over 80 e le persone in difficoltà, legate a patologie pregresse o comunque soggetti fragili. La campagna vaccinale quindi è a rilento, sono chiuse le strutture economico produttive, risorse che non arrivano, poltrone che vengono moltiplicate, pranzi di persone che da pubblici ufficiali, stando alle ultime questioni apparse sugli organi di informazione, dirigenti pubblici, pubblici ufficiali, che avvertiti della presenza delle forze dell'ordine scappano dalle finestre, mettete insieme il tutto - moltiplicazione delle poltrone inutili, vaccinazioni che vengono fatte agli amici degli amici, pranzi in violazione delle norme, risorse economiche che non arrivano -, io non credo che voi all'esterno non sentiate la pressione di tante persone, privati cittadine, cittadini, o imprenditrici, imprenditori, che hanno esaurito la pazienza, oltre alle poche risorse messe da parte in una vita, vista la fase drammatica che stiamo vivendo. E riferendoci anche a quel che veniva detto prima, "bisogna riorganizzare la Regione per determinare il miglioramento della macchina amministrativa", inserendo chi e con quali competenze e qualità? Le stesse che hanno determinato le fughe? Quindi competenze in ambito di atletica leggera, di mezzofondo, di salto con l'asta o agli ostacoli? O di professionisti del nascondino e della fuga repentina davanti alle forze dell'ordine? Cioè questi saranno i requisiti e i criteri richiesti per svolgere le funzioni di dirigenti pubblici? Perché stando ai precedenti di chi è stato nominato portavoce o dirigente, gli esempi precedenti ci fanno preoccupare sul moltiplicare delle poltrone, perché se la qualità degli attuali nominati dovesse essere la stessa di quelli futuri, è lì che la preoccupazione cresce. E poi, com'è che dirigenti…

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Eugenio Lai per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

LAI EUGENIO (LEU). Grazie, Presidente. Inizio questo intervento accogliendo l'appello dell'onorevole Giagoni, che io condivido e faccio mio. L'onorevole Giagoni sulle emittenti regionali ha parlato del fatto che le imprese e le famiglie hanno bisogno di sostegno e invitava naturalmente, ha detto che preferiva che quest'Aula si occupasse di organizzare un sostegno idoneo ed efficace all'economia sarda e anche un rilancio dell'economia. Presidente, per questo pongo una pregiudiziale, accogliendo la proposta del dell'onorevole Giagoni che ha fatto durante il telegiornale sardo, chiedo che questa proposta di legge, questo disegno di legge torni in Commissione e si discuta immediatamente della proposta di ristoro, del ristoro alle imprese, di sostegno all'economia, di sostegno alle famiglie, di aiuto alle categorie più deboli, all'occupazione, cioè quello che la Lega, che è un Partito di maggioranza, ha detto apertamente. Noi lo condividiamo, lo condividiamo appieno, e per questo Presidente chiediamo che questo disegno di legge torni in Commissione, e le chiedo di metterlo in votazione e chiedo di mettere in votazione la pregiudiziale secondo il Regolamento, così ogni forza politica si assumerà l'onere di votare a favore del continuo di questo disegno di legge, di rimanere ancora qui settimane e settimane a discutere di posti di sottogoverno o, così come ha fatto la Lega nella trasmissione televisiva, discutere immediatamente di ristori e del sostegno economico. �� una pregiudiziale, è una questione anche morale ed etica che tutte le opposizioni stanno ponendo all'attenzione di questo Consiglio non da ora, ma dall'inizio di questa discussione, è una questione naturalmente che ridarebbe un attimo di dignità a tutta la politica.

PRESIDENTE. Sì, solamente per dire che questo passaggio di fatto si era già deciso, il problema è che la legge ancora non è pronta, quindi fare una pregiudiziale….

Ha domandato di parlare il consigliere Giorgio Oppi. Ne ha facoltà.

OPPI GIORGIO (UDC Cambiamo). È stata fatta una Conferenza dei Capigruppo, non è che uno che si sveglia la mattina che è assente fa una proposta e tu la accetti perché ti conviene accettarla, cercate di far accelerare questa legge, adesso facciamo l'articolo 1, se dobbiamo fare un lavoro lo facciamo, fermo restando che non ascoltiamo nessuno, abbiamo fatto una Conferenza dei Capigruppo e si è presa una decisione, siamo d'accordissimo sulla sostanza ma anche voi cercate di fare meno opposizione, non parlare in 22 sullo stesso argomento anche che non è appropriato, e forse l'avremmo già discusso anche questo, perché diversamente ci vorrebbe comunque un 102 ed è discutibile tutto qua. Quindi siamo d'accordo, approviamo il 101, possiamo convocare anche la Commissione, poi discutiamo dei tempi, per questo e anche per questa legge.

PRESIDENTE. L'onorevole Oppi ha fatto la sintesi del risultato della Conferenza dei Capigruppo correttamente.

Ha domandato di parlare la consigliera Maria Laura Orrù. Ne ha facoltà.

ORRÙ MARIA LAURA (Progressisti). Grazie, Presidente. Intanto per sottolineare e condividere quanto ha espresso il Capogruppo di LEU, perché è fondamentale proprio in questo momento, soprattutto perché alcune forze della maggioranza hanno sottolineato l'importanza di entrare quanto prima in Aula con il provvedimento per erogare le risorse alle imprese, al nostro settore produttivo, che è in forte difficoltà e che sta aspettando da tantissimi mesi, è chiaro che noi siamo disponibili anche adesso, alle 16 e 49, a interrompere la discussione su questo disegno di legge che non serve a nessuno, che considerato anche il fatto che ci sono gli avvenimenti che non possono essere diciamo così declassati, gli avvenimenti di questi giorni, è opportuno proprio mettere da parte questo testo di legge e iniziare subito a dare delle risposte ai sardi per ciò che realmente conta; quindi parliamo dei ristori, parliamo della questione legata ai vaccini. L'ha detto bene l'onorevole Zedda, c'è un grossissimo problema, serve chiarire, definire un cronoprogramma preciso, comunicare bene in maniera efficiente ai cittadini che devono sapere quando sarà il loro turno, perché ci sono persone sensibili, persone che hanno delle difficoltà, e non penso che chiamino solo noi, ci sono anche associazioni intere che continuano a chiamarci, faccio l'esempio dell'Associazione dei ciechi, che comunque sono considerate delle persone a rischio, e non vengono considerate, persone con patologie, serie patologie, comunque fragili, è chiaro che queste persone non possono aspettare…

(La seduta, sospesa alle ore 16 e 50, viene ripresa alle ore 16 e 52.)

PRESIDENTE. Riprendiamo i lavori.

Mi scusi onorevole Orrù. Le do un minuto in più.

ORRÙ MARIA LAURA (Progressisti). Grazie Presidente. Giusto per completare il ragionamento. Io capisco che ci siano delle difficoltà all'interno della maggioranza perché anche il partito della Lega comunque ha probabilmente una sensibilità nei confronti delle persone che sono in forte difficoltà e probabilmente riceve delle chiamate più di qualcun altro. Noi pensiamo che questo provvedimento sia un provvedimento che non interessa particolarmente ai sardi, ce lo stanno dicendo in tutti i modi, ce l'hanno detto le persone e anche i sindacati, che comunque rappresentano una grossa fetta di popolazione, e purtroppo i cittadini e le cittadine non hanno la possibilità di scendere in piazza per denunciare queste gravità. Per cui noi ribadiamo quanto abbiamo detto fin dall'inizio della discussione. È importante accelerare sul bilancio, è necessario mettere a disposizione delle risorse per dare quanto prima delle risposte alle persone e soprattutto è fondamentale impegnarsi sulla campagna vaccini, anche per approfittare del fatto della zona rossa. In zona rossa è preferibile vaccinare quante più persone possibile e mi sembra uno spreco di tempo non intervenire in maniera concreta e accelerando i ritmi che ci vedono tra gli ultimi in classifica. Grazie.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Michele Ciusa. Ne ha facoltà.

CIUSA MICHELE (M5S). Grazie Presidente. Intervengo perché il tema sollevato dal collega Lai mi trova d'accordo sul riportare questo testo in Commissione, e mi rifaccio anche alle sue parole perché lei ha detto che non c'è un testo che riguarda il sostegno alle imprese, ma io voglio comunicare all'Aula che un testo per il sostegno ai liberi professionisti c'è, lo abbiamo depositato oggi con il mio Gruppo, quindi c'è l'opportunità di andare a discutere in Commissione questo tema, quindi io la invito a prendere in considerazione la proposta dell'onorevole Lai. Grazie.

PRESIDENTE. Per maggiore chiarezza, forse non mi sono spiegato bene, pensavo che anche la spiegazione dell'onorevole Oppi potesse essere esaustiva. Lei è Capogruppo e in Conferenza dei Capigruppo abbiamo detto che c'è un testo che è teso a far scorrere le graduatorie per quanto riguarda il fondo Resisto, si sta completando nella sua tecnicità, prestissimo sarà completato e prestissimo, quindi, potrà arrivare in Aula. Dico già che una volta che mi sarà consegnato io chiederò all'Aula che entri immediatamente, perché naturalmente, questo lo abbiamo deciso in Conferenza dei Capigruppo, c'è la necessità di dare immediatamente fiato e respiro alle aziende e quindi auspico che il Consiglio regionale, adottando la tecnica dell'articolo 102 del nostro Regolamento possa far entrare immediatamente in Aula…

(Interruzioni)

No, infatti dipende dal Consiglio.

Ha domandato di parlare il consigliere Francesco Agus. Ne ha facoltà.

AGUS FRANCESCO (Progressisti). Innanzitutto una precisazione sulla disponibilità della minoranza di dare articoli 102. Il testo immaginiamo tutti sia complicato. Siccome nell'applicazione del precedente testo approvato all'unanimità si sono verificati dei ritardi, la Commissione seconda dovrebbe già essere al lavoro per verificare cosa non ha funzionato, perché questo Consiglio non può trasformarsi ogni volta nell'organo che promette, che scrive e che poi deve giustificarsi all'esterno per le promesse irrealizzabili. Noi come minoranza abbiamo sempre dato la massima disponibilità a discutere anche di notte, anche facendo gli straordinari, le leggi che servivano a tutti, non siamo più a disposizione per prendere in giro nessuno, cioè se non c'è la certezza che quelle leggi possano dare un buon risultato all'esterno meglio non promettere niente o meglio che alla fine promettiate voi usando i mezzi che hanno le maggioranze. Io consiglio e chiedo, appena sarà pronto un testo, che inizi un iter in Commissione, siamo disposti a fare gli straordinari e a verificare con gli Uffici cosa non abbia funzionato nella prima fase.

Seconda parte, sempre sull'ordine dei lavori. Abbiamo chiesto come minoranze, i componenti di minoranza della sesta Commissione, di provvedere il prima possibile a una convocazione della Commissione sanità, compatibilmente con i lavori d'Aula e anche sgomitando un po' tra i lavori d'Aula, perché io credo che in questa Aula, anche con idee diametralmente opposte riguardo alla bontà di questo testo, nessuno sia disponibile a dire che la sanità possa essere discussa solo al termine dell'iter. Noi siamo disponibili a stare qui anche il sabato e la domenica, però…

PRESIDENTE. Onorevole Agus, mi costringe però a dire delle cose… mi scusi. Sulla Commissione sanità abbiamo interloquito io e lei…

AGUS FRANCESCO (Progressisti). Io ero rimasto per una convocazione alle 15 e 30, che poi non si è verificata, per essere preciso. Così mi ha detto il Presidente, ha detto "si può fare"…

PRESIDENTE. Onorevole Agus, però i rapporti…

AGUS FRANCESCO (Progressisti). Presidente, per essere chiari, io non baratto qualche emendamento con la possibilità di discutere della sanità! E non ci provi nemmeno a mettere sullo stesso piano le due cose perché �� il modo migliore per tirare fuori il peggio di noi!

PRESIDENTE. Onorevole Agus, non le permetto di assumere questo tipo di atteggiamento. Se è nervoso lasci l'Aula. Se è nervoso lasci l'Aula! Ritorni in sé, si calmi e può intervenire. Non le permetto di avere questi atteggiamenti nei confronti della Presidenza. Va bene? Perfetto. Va bene, però si ritorni nella serenità.

(Interruzione del consigliere Agus)

Non ha la parola, onorevole Agus. La richiamo all'ordine, onorevole Agus, primo richiamo all'ordine, onorevole Agus.

Ha domandato di parlare il consigliere Giampietro Comandini. Ne ha facoltà.

COMANDINI GIAMPIETRO (PD). Presidente, noi abbiamo sicuramente un cattivo carattere, però probabilmente è dovuto anche alla situazione e anche al genere di discussione che siamo in qualche modo costretti a fare in queste settimane in Aula. Io sono molto tranquillo e sereno, come lei sa benissimo. Quindi il nostro carattere non è dei migliori, però che ci venga anche rubato il ruolo di oppositori e si abbia un atteggiamento in Aula e poi quando si trova una telecamera si dica che si è pronti di discutere dei poveracci che purtroppo ci sono fuori da quest'Aula, io credo che non sia un atteggiamento corretto perché è un atteggiamento che viene poi smascherato in Aula e viene smascherato anche al di fuori, perché tutti sappiamo benissimo che per quanto riguarda la legge numero 22 e le altre leggi che sono messe in campo da questo Consiglio regionale e sulle quali questa minoranza ha lavorato e ha anche prodotto e contribuito perché fossero approvate in tempi rapidissimi, non ultima la finanziaria del 2019 approvata in qualche ora, dimostrano la buona fede e la responsabilità. Però, Presidente, quando ci si rende conto che poi anche i provvedimenti sui quali noi vi abbiamo aiutato nell'essere celeri producono effetti non sperati, perché il Fondo Resisto non ha funzionato, come gli altri aspetti della 22, noi crediamo che quel tipo di provvedimenti possono seguire l'iter consueto, quello della Commissione lavorando anche di sera. Se poi veniamo provocati, come siamo stati provocati politicamente, non dico dal punto vista muscolare, ma politicamente, ora mettiamo una pregiudiziale, vi smascheriamo in aula, chiediamo che si applichi l'articolo 86 del Regolamento e di fronte alla pregiudiziale che ha messo il collega Lai vi esprimiate in Aula, perché altrimenti avremmo continuato a lavorare come abbiamo fatto sino a questo momento sul testo in esame, però di fronte alla provocazione politica noi rispondiamo con la politica. Vediamo se le bugie hanno le gambe corte e ora votiamo la pregiudiziale che ha messo il collega Lai secondo l'articolo 86 del Regolamento e vediamo se c'è chi fa demagogia in quest'Aula o chi fa provocazione.

PRESIDENTE. Il Consiglio è sospeso per cinque minuti.

(La seduta, sospesa alle ore 17 e 01, viene ripresa alle ore 17 e 05.)

PRESIDENTE. Riprendiamo i lavori.

Ha domandato di parlare il consigliere Francesco Mula sull'ordine dei lavori. Ne ha facoltà.

MULA FRANCESCO (PSd'Az). Grazie Presidente. Il Presidente ha sospeso la seduta e ci è servito per capire di che cosa stavamo parlando, di una pregiudiziale su che cosa. Io avevo già preannunciato che quella proposta ancora non è pronta, deve essere deliberata ancora dalla Giunta, della quale noi non conosciamo i contenuti, e che servirà a coprire tutto il Fondo Resisto e anche il Fondo una tantum, deve essere deliberata, quindi quando arriverà il momento che è pronta noi siamo pronti e disponibili a discutere con voi su cosa vogliamo fare. Volete farlo transitare in Commissione, gli diamo un 102 e lo portiamo velocemente in Aula e siamo disponibili a sospendere il provvedimento, ma oggi non c'è nulla. Ancora non è pronto. Io non devo guardare nessuno, io mi assumo la responsabilità di quello che dichiaro in quest'Aula. Poi se io vado a dichiarare qualcosa da un'altra parte. Io non sapevo nemmeno, però ho certezza che il provvedimento ancora non è pronto. Adesso manca l'Assessora, quando rientrerà ci dirà. So che sono a buon punto, c'è tutta la disponibilità, penso non solo da parte del mio Gruppo, ma credo di tutta l'Aula di sospendere e, ripeto, andiamo in Commissione o entriamo in Aula con un 102, ma a oggi non c'�� nulla, non è pronta ancora, quindi dobbiamo aspettare che venga deliberata in Giunta e poi noi siamo disponibili a portarla subito.

PRESIDENTE. Sì, io ho sospeso anche per sentire l'assessora Zedda che sta rientrando. Il disegno di legge verrà deliberato in Giunta, mi riferisce, tra oggi e domani, quindi si può andare anche domani immediatamente in Consiglio o in Commissione o al più tardi lunedì mattina, però stasera non c'è ancora, quindi se viene deliberato stasera potremmo farlo domani, se dovesse essere deliberato domani possiamo farlo lunedì, però adesso dobbiamo attendere che l'Assessore ci dia certezza per quanto riguarda i tempi. Certo è che un provvedimento del genere ha urgenza assoluta. Quindi procederei con l'emendamento numero 62…

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Gianfranco Ganau. Ne ha facoltà.

GANAU GIANFRANCO (PD). Allora è stata fatta una richiesta pregiudiziale dall'onorevole Lai che richiedeva il rinvio in Commissione della legge e l'inizio della discussione sul perché non abbia funzionato il sistema ristori che abbiamo già ha deliberato in Commissione da subito. Questa è la pregiudiziale e questa deve essere posta all'attenzione e alla votazione del Consiglio secondo il Regolamento, quindi non ci sono vie di mezzo credo.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Stefano Tunis. Ne ha facoltà.

TUNIS STEFANO (MISTO). È incomprensibile come si possa votare una pregiudiziale rispetto a un dato incerto. Presidente Ganau, lei propone di interrompere i lavori del Consiglio a tempo indeterminato sino a quando non sarà completato un iter di costruzione di una norma? È questa la sua proposta? Ce ne andiamo a casa e aspettiamo che qualcuno ci chiami per riprendere da un altro punto? Mi sembra speculativo come atteggiamento. Quindi la pregiudiziale verrà votata nel momento in cui ci sarà il dato certo.

GANAU GIANFRANCO (PD). La pregiudiziale deve essere votata quando viene posta.

PRESIDENTE. Mi scusi, onorevole Lai, le posso chiedere di precisare la pregiudiziale, perché non l'ho capito? Prego onorevole Ganau.

GANAU GIANFRANCO (PD). La pregiudiziale riguarda il rinvio in Commissione di questa legge e l'avvio immediato della discussione sul perché non hanno funzionato le delibere precedenti sul fondo ristori. Questa è la pregiudiziale. Vi sembra chiara?

PRESIDENTE. Quello che chiede l'onorevole Ganau è che questo provvedimento venga rimandato in Commissione, questo si può chiedere ad oggi. Quindi metto in votazione questo, non altro, perché a norma e a mente del Regolamento questo si può chiedere. La votazione è per alzata di mano e non sono ammesse dichiarazioni di voto.

Metto in votazione la questione pregiudiziale. Chi la approva alzi la mano. (Viene richiesta la controprova.) Chi non la approva alzi la mano.

(Non è approvata)

Onorevole Peru, per cortesia! Per cortesia vada nel suo banco.

Discussione dell'articolato del disegno di legge: Norme urgenti per il rilancio delle attività di impulso, coordinamento ed attuazione degli interventi della Giunta regionale e di riorganizzazione della Presidenza della Regione. Modifiche e integrazioni alla legge regionale 7 gennaio 1977, n. 1, alla legge regionale 26 agosto 1988, n. 32 ed alla legge regionale 13 novembre 1998, n. 31 (107/A).

PRESIDENTE. Continuiamo sull'emendamento numero 62, a pagina 50.

Ha domandato di parlare il consigliere Roberto Li Gioi per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

LI GIOI ROBERTO (M5S). L'emendamento numero 62, presentato da Zedda Massimo e company. Con questa semi battuta ho voluto un po' stemperare il clima che si è creato negli ultimi venti minuti in quest'Aula. È un clima che era inevitabile si creasse perché molto spesso quando si parla davanti alle telecamere si dice quello che veramente si pensa e l'onorevole Giagoni davanti ai microfoni di Videolina ha detto quello che il suo cuore gli diceva di dire, perché noi sappiamo benissimo che la Lega all'interno della maggioranza non è che sia particolarmente felice di questo provvedimento e che questo provvedimento sia entrato in Aula, e non soltanto che sia entrato in Aula adesso, ma che sia entrato in Aula. Questo lo sappiamo perché, al di là delle di differenze politiche che il nostro Movimento 5 Stelle ha con il movimento della Lega, su certi punti siamo molto vicini e questo è un dato di fatto. Quindi ritengo che quello che ne è venuto fuori poi è che la situazione che c'è all'interno della maggioranza crea evidentemente nervosismi e fibrillazioni che fanno sì che anche uomini di grande esperienza, come l'onorevole Tunis, perdano le staffe. Questo capita, capita anche ai grandi e questo dimostra come siate arrivati in Aula divisi anche su questo, oltre che assolutamente avulsi da quella che è la vita della regione Sardegna in questi giorni. I cittadini sardi sono ovviamente interessati a sapere come determinate vicende si concluderanno perché ritengono che la fiducia che loro hanno dato agli eletti sia assolutamente venuta meno e noi, lo voglio dire, non vogliamo essere messi all'interno di questo bailamme perché chiaramente ciascuno deve prendersi le sue responsabilità, non bisogna fare di tutta l'erba un fascio. Grazie.

PRESIDENTE. Bene. Allora, così completiamo il discorso di prima. Stasera sicuramente il provvedimento sarà licenziato dalla Giunta. Sono convocate in seduta congiunta le Commissioni II e III per domani alle ore 16.

Ha domandato di parlare la consigliera Desiré Alma Manca per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

MANCA DESIRÈ ALMA (M5S). Presidente, parlando sempre di questo obbrobrio di legge, io non posso purtroppo essere d'accordo, non posso cogliere l'invito da parte del collega Oppi, il quale ci invita a fare meno opposizione ed approvare subito il 107. Purtroppo non posso accettare questo invito da parte del collega, perché forse non è mai arrivata, o non mi ricordo, nel senso che sono arrivate proposte di legge e disegni di legge da parte vostra che non ho minimamente condiviso, ma mai oscene come questa. E devo essere sincera, io non posso accettare la sua richiesta, caro collega, perché l'abbiamo detto, siamo mesi, siamo giorni, siamo ore che ripetiamo la nostra contrarietà a quella che io continuerò a chiamare obbrobrio di disegno di legge. Un obbrobrio perché non tiene conto assolutamente né del periodo che stiamo vivendo, né delle vere esigenze dei sardi, ma tiene conto solo ed esclusivamente di quelle che sono le esigenze puramente soggettive da parte del Presidente della Regione, che evidentemente non riesce a lavorare con il poco personale, a suo dire, che ha a disposizione, per cui ha bisogno di allargare il suo staff, ha bisogno di maggiori esperti, ha bisogno di aumentare il numero dei capi del cerimoniale presente all'interno di Villa Devoto, ha bisogno di aumentare gli autisti perché evidentemente uno non gli basta e ne vuole tre. Insomma io non riesco, caro collega, ad accondiscendere a queste richieste, ad accettare queste richieste da parte del Presidente in un momento storico dove la gente sta morendo di fame. Lei mi perdonerà se non riesco a fare questo. Anche perché vede io rappresento il popolo, è il popolo che mi ha voluto qua dentro, e il popolo ogni giorno mi rappresenta le proprie difficoltà, il popolo ogni giorno mi rappresenta la loro storia, il popolo mi chiama e mi scrive che non riescono a curarsi, il popolo mi chiama e mi scrive che non riescono a fare la spesa, il popolo mi chiama e mi scrive che sono disperati perché davvero non riescono più a vivere, e lei si immagini se io posso andare contro il mio popolo, coloro i quali mi hanno voluto qua dentro proprio per rappresentare e per portare la loro voce. Portavoce, è quello che dicevo, io porto la voce di coloro i quali mi hanno voluto qua dentro…

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare la consigliera Laura Caddeo per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

CADDEO LAURA (Progressisti). Presidente, pensavo che tutti i problemi su pregiudiziale, interruzione a tempo definito, sarebbero superati se davvero questo dibattito e questa discussione della 107 non avesse del surreale, in un momento in cui siamo entrati in zona rossa con numeri molto importanti di contagi, con difficoltà ancora più importanti ad affrontare le vaccinazioni. Insomma io penso che un minimo di buon senso avrebbe portato questa classe dirigente a dire, bene, la 107, la riforma della macchina amministrativa regionale ha necessità di essere in qualche modo rimodulata, riformata, però adesso non è il momento, è arrivata una crisi gravissima, questa della zona rossa dopo una zona bianca che ci aveva illuso evidentemente. Io penso che con un po' di buonsenso ci saremmo dovuti fermare e affrontare questo momento particolarmente critico. E, ripeto, se davvero guarderemo al nostro comportamento e alle decisioni della politica quando saremo usciti dalla pandemia, quando forse l'avremmo anche un po' dimenticata, diremo che forse questo Consiglio e questa Giunta era composta da persone fuori dal mondo. Perché in un mondo veramente reale, quello della gente che sta fuori da qui e che è stata citata ampiamente da molti di noi. Ecco, in un mondo reale, quando c'è un fenomeno così importante, così grave, ci si ferma, ci si guarda in faccia e si decide quali sono le strategie migliori. Sappiamo che l'unico modo per uscirne vivi è vaccinare, questo non si sta facendo, e non solo, è già stato detto ma lo ribadisco, anche perché a tutti giungono le segnalazioni dal territorio non si sta vaccinando con raziocinio, ci sono ad esempio malati di diabete con patologie gravi che fanno parte della categoria dei fragili, ebbene in determinate realtà sono stati già convocati e addirittura vaccinati, in altre come per esempio questa del nostro territorio e ci sono 10 vaccinazioni al giorno…

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Alessandro Solinas per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

SOLINAS ALESSANDRO (M5S). Presidente, mi scuso, forse per distrazione, o per mancanza mia, non ho ben compreso come si intenderà, successivamente alla entrata in Commissione della nuova legge sui ristori, proseguire con la discussione di questa legge, perché se è vero che va bene portarla in Commissione, è anche vero che secondo me è necessario concentrare tutte le forze di questo Consiglio e tutti i tempi di questo Consiglio sulla discussione di quella sola legge, e non anche proseguire con la discussione di questa legge qua, che non ci troverà sicuramente d'accordo in nessuna maniera, e né ci porterà ad agevolare l'approvazione di questo testo di legge che è una vergogna. Oggi è successo tanto, non posso che ripensare, come è già stato citato prima, alla mia città scossa da un'inchiesta che riguarda comunque la sanità e comunque il Consiglio regionale, perché la sanità è nostra competenza, che scuote e scuoterà, indigna soprattutto i cittadini della mia Provincia e per la quale spero si faccia quanto prima possibile chiarezza, su chi ha sbagliato, su cosa ha fatto e venga punito quanto prima. Tornando al significato di questa legge, cercando di ritornare anche all'interno del dibattito, che sicuramente in queste ore è degenerato, Presidente, io mi sento ancora di discutere della questione relativa ai giovani e alla meritocrazia, perché ancora costantemente ci giungono richieste mai, lo devo dire, l'unica nota positiva forse relativamente a questa discussione, mai prima d'ora avevamo ricevuto tanto interesse per l'attività del Consiglio regionale da parte della platea dei giovani, attenzione che si rivolge a noi in maniera comunque negativa, attenzione che ci deve portare a riflettere sul nostro ruolo e sul messaggio che stiamo lanciando. Questo è indispensabile, perché la meritocrazia non fa parte di questa legge, non fa parte della vostra azione politica. Quantomeno ci starebbe un riconoscimento di responsabilità da parte vostra. E la presenza in aula del presidente Solinas in questi giorni, per rispondere alle ormai certe presenze al pranzo di Sardara, come ad esempio quella attestata del proprio portavoce personale, è indispensabile da fare quanto prima, indipendentemente dagli accertamenti dell'attività giudiziaria, perché se il mio portavoce personale va un incontro due sono le cose, o non lo so e quindi lo cacciò via, oppure lo e quindi per quello non venga in Aula a riferire.

PRESIDENTE. Grazie. Ma, onorevole Solinas, così non ce lo ripetiamo. Domani il provvedimento in Commissione, se c'è necessità si lavora anche sabato e domenica, perché in un periodo così d'emergenza non c'è weekend che tenga, per entrare lunedì in Aula. Quindi sono assolutamente d'accordo con lei e prima di lei do questo tipo di indicazione.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Francesco Solinas per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

AGUS FRANCESCO (Progressisti). Presidente, scusandomi per i toni utilizzati nell'ultimo intervento sull'ordine dei lavori, dettati anche dal fatto che come spesso accade durante la sospensione io vado via da questo Consiglio regionale convinto di essere un alieno, o circondato da alcuni alieni, che pensa che l'ultima cosa che dovrebbe fare il Consiglio regionale in questa fase è discutere il testo che invece a voi sta a cuore, e che nei vostri interventi considerate alieno invece il non apprezzare e il considerare strano. Poi fortunatamente esco da qui e chiunque trovi al di fuori di questo palazzo, anche gente che ha votato per voi per vent'anni, mi dice che non capisce niente delle vostre azioni compiute nell'ultima settimana, non capisce il fatto che venga derubricata a notizia di costume il fatto che il braccio destro del Presidente della Regione partecipi a summit quantomeno contro le regole, mentre i cittadini sono obbligati a chiudere le loro attività e a mettere i lavoratori in cassa integrazione per rispettare le regole, e mi dicono che è incomprensibile come in un momento come questo invece di capire come uscire dalla crisi, come comunicare all'esterno il fatto che la situazione di drammatica chiusura a cui siamo sottoposti, legata a motivi sanitari, potrebbe protrarsi per più delle due settimane annunciate nei giorni scorsi. Io fossi in voi, di fronte alle sfide del futuro, cercherei di creare il fronte più ampio possibile, perché nelle sfide del futuro, state certi, è più facile stare da questa parte che da quella. Mi chiedo allora perché anche semplicemente per convocare una Commissione, si debba ricorrere ogni volta al sotterfugio, al litigio, al sollevare i toni. Guardate che quando vi chiediamo tutti insieme la convocazione della Commissione sanità lo facciamo per farvi un favore, noi abbiamo modo di sapere le notizie direttamente da dentro gli ospedali, i medici fanno la fila per dire quello che succede perché non ne possono più e non sanno più a chi dirlo. E anche in termini di visibilità si parla con la stampa, le stesse cose che avremmo detto volentieri all'Assessore, ai colleghi di maggioranza, al direttore dell'ATS, le diciamo fuori, le abbiamo già dette. Mi chiedo, perché non accogliere invece l'invito a cercare di lavorare per tutti e magari per dare una risposta all'esterno positiva e cercare di evitare il collasso, e invece continuare questo braccio di ferro che, badate, non cambia niente, probabilmente se aspettate anche voi nell'ottica di portare a casa questo testo che non so più come definire, se aspettaste qualche mese probabilmente avreste di fronte un Consiglio più tranquillo e un'opinione pubblica più serena. Fare così e da kamikaze della politica, fatevelo dire. Mi sorprende che…

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Giuseppe Meloni per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

MELONI GIUSEPPE (PD). Presidente, mah io credo che la maggioranza abbia perso un'occasione come è stato detto dai colleghi, intanto per esprimere il voto favorevole rispetto all'emendamento, e poi spiego perché ritengo che sia stata persa un'occasione. È stata persa un'occasione perché quando noi diciamo fermiamoci è proprio perché più avanti si va, in un momento così delicato, e più si rischia di non cogliere in tempo la politica regionale, e la maggioranza in primis, ma io direi tutti noi, qualcuno ha detto stamattina siamo tutti coinvolti quando capitano situazioni difficili da gestire nella nostra isola. Un'occasione così come quella che sta accadendo, cioè rispetto a quello che sta accadendo, non possiamo perdere l'occasione di doverne parlare e invece continuiamo qua a far finta di nulla rispetto a quello che sta accadendo. Allora, io non so se voi abbiate notizia colleghi, oggi i giornali hanno titolato bene rispetto a quello che sta accadendo nella sanità in Sardegna. Mi risulta che in queste ore stiano iniziando ad essere saturi i posti letto e le persone vengono invitate a curarsi con l'ossigeno da casa, anche quando avrebbero bisogno dell'intervento presso gli ospedali. Sta succedendo anche che venga messa fretta rispetto alle dimissioni. Ci sono dirigenti dei presidi ospedalieri che invitano con insistenza e costanza i vari medici a dimettere, perché c'è carenza di posti letto. E noi cosa facciamo? Noi parliamo d'altro. Noi ci occupiamo di tutt'altro che non siano i veri problemi e le esigenze dei Sardi. Sapete cosa rischiamo? Rischiamo di affrontare un mese pauroso, un mese difficilissimo, che venga raddoppiato il periodo della zona rossa rispetto a quello previsto inizialmente, e io mi rivolgo anche all'Assessore al turismo, cosa verrà fuori oltre tutti i problemi di carattere sanitario, cosa verrà fuori rispetto a questo mese nel quale la zona rossa ci accompagnerà fino all'inizio della stagione turistica? Cosa succede se noi non interveniamo in tempo? Ecco, fermatevi fin quando siamo in tempo, occorre fermarsi e occorre parlare d'altro. Io mi sarei aspettato la presenza dell'Assessore alla sanità, oggi non è non si è presentato, non si è presentato per nulla in questi giorni, non ricordo se fosse presente ieri, mi pare che non fosse presente nemmeno ieri, noi avremmo voluto che fosse presente e avremmo voluto che venisse convocata quantomeno la Commissione sanità…

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Giampietro Comandini per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

COMANDINI GIAMPIETRO (PD). Presidente, io tengo molto a fare questo intervento, perché io utilizzerò i primi 30 secondi per ringraziare di cuore il Capogruppo del Partito Sardo d'Azione, Franco Mula, perché devo dire che con onestà, che tutti gli riconosciamo da inizio legislatura quando interviene, ha detto con chiarezza cosa è la politica, cos'è un atto amministrativo, cos'è una delibera, e cosa sono dichiarazioni false e tendenziose che in gergo si chiamano fake, e lo ha fatto bene, lo ha fatto veramente con la sua cristallina intelligenza rivolgendosi probabilmente per un problema di torcicollo da questa parte, e non guardando invece la parte che era responsabile di aver creato un po' questa incomprensione, questo frastuono. Detto questo io sto anche rendendomi conto che in effetti, cari colleghi di minoranza, il Presidente Solinas abbia ragione, e abbia ragione ad avere più persone nel suo staff, perché forse pochi sanno che in Sardegna esiste un Comune, sorte ha voluto vicino a Sardara, ma non voglio essere in qualche modo provocatorio, e questo Comune che si chiama Serramanna da una settimana è senza guida, il 9 la Giunta ha assunto una delibera con la quale veniva nominato un Commissario, e da una settimana il Presidente Solinas non riesce a firmare il decreto, allora probabilmente capisco perché c'è l'esigenza di avere maggiore presenza di staff, perché se mentre noi discutiamo di una questione come è stato ricordato di non grande importanza e non strategica per i sardi, e non si riesce a firmare un decreto che lascia un Comune come Serramanna per una settimana senza la figura apicale che garantisce l'ordinaria amministrazione di un Comune per andare avanti, siamo ed è chiaro quali sono le priorità e il senso di responsabilit�� che avete voi nei confronti

dei cittadini e delle amministrazioni locali. Allora la nostra non è una semplice opposizione demagogica e strumentale ma è anche quella di farvi capire, perché sappiamo benissimo che fra di voi ci sono amministratori locali, ci sono Sindaci, ci sono amministratori che lo sono stati nel corso…

PRESIDENTE. Poiché nessun altro domanda di parlare sull'emendamento numero 62, lo metto in votazione.

Votazione nominale

PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, dell'emendamento numero 62.

(Segue la votazione)

Risultato della votazione

PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:

(Il Consiglio non approva).

Metto in votazione l'emendamento numero 63.

Ha domandato di parlare il consigliere Massimo Zedda per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

ZEDDA MASSIMO (Progressisti). Si tratta della soppressione delle parole e "delle strutture", e magari, volendo argomentare, di quali strutture? Indubbiamente, di quelle che vorreste creare e di quelle create, e in particolar modo la soppressione di quelle strutture, o meglio dei responsabili di quelle strutture, che si sono contraddistinti per la violazione delle norme in occasione del pranzo di Sardara. Stando alle giustificazioni, che sono straordinarie e favolose, da un lato si sostiene la tesi "eravamo lì per ragioni d'ufficio, per un aumento legato all'immobile delle Terme di Sardara" poi gli altri che ovviamente avrebbero altri compiti, peccato che non sia competenza esattamente di quelli che erano lì occuparsi di questa cosa, erano lì per l'accreditamento sanitario di quella struttura. In una fase dove non riusciamo ad avere i posti letto in terapia intensiva, si parla con questa leggerezza di accreditamento di strutture sanitarie per i bagni termali. Ed È molto particolare, è favoloso: parrebbe, da informazioni degli organi di stampa, che il Direttore generale dell'Assessorato agli enti locali fosse presente, quindi il Direttore generale dell'Assessorato agli enti locali è andato a trattare una materia che riguarda un ente locale (perché l'immobile è di proprietà del Comune di Sardara) senza avvisare la proprietà, che è un Comune, andando a trattare direttamente col privato che non risulta abbia presentato nessuna richiesta in tal senso, è straordinario! L'altro, per caso, era lì per ragioni d'ufficio, perché rientrava da Sassari: stranamente il gestore della struttura, volendo chiedere una cortesia al Comandante del Corpo forestale che doveva fare una consulenza cortese (così ha dichiarato), lo mette talmente in imbarazzo che gli organizza un pranzo con 50 persone, a colui che dovrebbe controllare il rispetto delle regole Covid: è un capolavoro, cioè più continuano a giustificare, ognuno con argomenti diversissimi tra loro, la presenza a quel pranzo, più stanno generando in noi il fatto che i sospetti stiano diventando certezze.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Francesco Mula. Ne ha facoltà.

MULA FRANCESCO (PSd'Az). No, Presidente, non stiamo andando bene. Io provo, senza arrabbiarmi e senza dire cose fuori luogo, cioè il gruppo del PSd'Az non sta più in Aula se noi continuiamo a parlare di Sardara e di altre cose, perché il Regolamento del Consiglio dice chiaramente che se stiamo discutendo di una legge, di un emendamento, dobbiamo discutere di quello. Se utilizziamo ogni emendamento per parlare di Sardara, poi adesso intervenire nuovamente sull'ordine dei lavori, non ci appassiona, Presidente. Quindi io le chiedo, per carità non voglio dire una cosa fuori luogo, o ci atteniamo a quella che la è discussione altrimenti, ci perdoni, Presidente, la pazienza ha anche un limite, collega Zedda.

PRESIDENTE. Siccome, lo ribadisco, nessuno sui fatti di Sardara si deve sentire toccato, ma tutti dobbiamo toccare, a me sta bene che il voto contrario sia giustificato dal fatto che ci sia il turbamento per Sardara, non perché sia contro questa legge ma che il turbamento per Sardara sia tale e tanto che li porta a dire no. Va benissimo, ho finito, basta.

Ha domandato di parlare la consigliera Maria Laura Orrù per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

ORRÙ MARIA LAURA (Progressisti). Intanto per dichiarare il mio voto favorevole all'emendamento 63 e per chiarire che, piuttosto che creare nuovi posti di sottogoverno con incarichi di tipo fiduciario, penso proprio sia fondamentale investire le risorse per potenziare l'Ufficio tutela paesaggio, soprattutto quello del Nord Sardegna, Nord Est e Nord Ovest, perché questi due servizi sono in estrema difficoltà a causa della forte carenza di organico con profilo tecnico e amministrativo dovuto alla forte riduzione del personale, per pensionamenti, che non è mai stato sostituito. Non vorrei pensar male, ma dopo l'approvazione del vostro piano casa, già pesantemente impugnato, non garantire al Servizio la possibilità di effettuare attente analisi sui progetti per garantire il pieno rispetto delle disposizioni del Piano paesaggistico regionale, anche con riguardo agli interventi previsti nei vari piani casa, è una cosa molto grave. Questi disservizi tra l'altro non consentono agli Uffici di rispettare i tempi legali per l'istruttoria delle pratiche, per cui quello che sta avvenendo in particolare nei procedimenti Suape è che diverse autorizzazioni sono rilasciate senza che possa essere svolta la necessaria attività istruttoria con riguardo a valori costituzionalmente tutelati come l'ambiente e il paesaggio. Pertanto il silenzio-assenso cui sono obbligati per carenza di personale gli Uffici di tutela costituisce un elemento che svilisce l'esercizio delle funzioni pubbliche, e, ripeto, non vorrei pensar male ma le dichiarazioni dell'Assessore all'urbanistica non mi tranquillizzano. Quindi, piuttosto che investire 6 milioni di euro in questa legge che non ha senso, potenzierei quegli uffici che sono in grande difficoltà e che anche il sindacato ha chiesto con diverse note di prendere un impegno.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Francesco Agus per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

AGUS FRANCESCO (Progressisti). Parlare di un emendamento che parla di riorganizzare le strutture della Presidenza e degli Assessorati senza sfiorare gli argomenti che oggi mettono le strutture della Presidenza e degli Assessorati al centro di un tema che ormai è di rilievo nazionale, è un'impresa, e quindi condivido, Presidente, la sua linea nel non censurare in alcun modo gli interventi dei colleghi, perché è evidente che anche le notizie di oggi confermano la presenza in quel pranzo innominabile in quella cittadina innominabile, peraltro bella è meritevole di essere citata non per argomenti come questo, di dirigenti apicali di strutture regionali. C'era il Direttore generale dell'Assessorato agli enti locali, è stato citato dal collega Zedda, non mi risulta che l'Assessore agli enti locali, qui presente, abbia in alcun modo spiegato se in quella missione ci fosse un qualche interesse da parte dell'Assessorato che presiede. D'altronde l'Assessore all'industria, presente in Aula, e l'Assessore all'ambiente, presente in Aula, niente hanno detto del fatto che fossero presenti al tavolo anche i loro direttori generali. Rimaniamo noi e i sardi col dubbio più assoluto attorno al fatto… Assessore, spesso siete andati insieme, anche quando né l'uno né l'altro, anzi l'uno sì e l'altro no, ci facevate forse qualcosa, in meeting, in summit (quando si potevano tenere), in sagre, spesso e volentieri ben immortalate, in questo caso la presenza degli Assessori competenti potrebbe fugare ogni dubbio, visto che vedo con piacere che oggi la Giunta è presente in grande spolvero: manca solo il Presidente e l'Assessore competente oltre all'Assessore alla sanità, che ovviamente era l'altro che poteva essere tirato in ballo vista l'emergenza pandemica che sta colpendo la nostra Isola. Insomma, non funziona niente di questa discussione. Sorprende il fatto che le nostre posizioni vengano considerate strane, continueremo a presentare posizioni strane e a estraniarci da questo consesso, che sembra vivere in un mondo parallelo. Dico questo, che l'articolo 1, sette righe, ha portato ad una discussione quasi feroce in questo Consiglio regionale, gli articoli successivi saranno probabilmente ancora più divisivi.

PRESIDENTE. Così come assolutamente giustifico gli interventi da parte dei Consiglieri regionali però quello che chiedo e non cercare di estorcere dagli Assessori delle confessioni mendaci. La posizione della Giunta è stata espressa dalla Vicepresidente della Giunta, la posizione del Consiglio è stata espressa dal sottoscritto e da ciascuno in questo Consiglio, quindi condanniamo i fatti di Sardara ma non cerchiamo di attribuire la responsabilità a questa o a quella parte politica. Non stiamo facendo onore alla politica. Quindi, intervenite liberamente però non cerchiamo di instillare il dubbio.

Ha domandato di parlare la consigliera Desirè Manca per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

MANCA DESIRÈ (M5S). Stiamo sempre parlando dell'articolo 1 di questa legge, di questa legge obbrobriosa, io continuerò a dichiararlo, e noi insieme ai colleghi della minoranza cerchiamo di apportare delle modifiche con la presentazione degli emendamenti, che poi vengono sempre votati in maniera contraria da parte di chi sta governando la Regione sarda. Nell'articolo 1 la cosa che mi colpisce particolarmente è la frase "la presente legge detta norme per il rilancio delle attività di impulso politico". Io mi soffermerei un attimino su questa frase, "il rilancio delle attività di impulso politico", cioè con questo disegno di legge che avete avuto il coraggio di portare in questo momento, dove la gente, lo ribadisco e continuerò a ribadirlo nel corso delle varie sedute, sta morendo di fame, voi avete il coraggio di presentare questo disegno di legge dove state dichiarando che nominerete, naturalmente nel modo più corretto e più giusto, cioè su base fiduciaria, il Direttore generale, i capi dipartimento l'aumento degli staff di addetti legali, gli autisti, i capo rimanere cerimonieri, con la motivazione che questa legge serve per promuovere e per rilanciare l'attività politica della Regione Sardegna. Quindi, 240 mila euro che voi mettete a disposizione per pagare il direttore generale che dipende direttamente dal Presidente della Regione Sardegna, voi dichiarate che questo direttore generale, 240 mila euro che naturalmente pagheranno tutti i sardi, questa figura servirà, e state dicendo ai sardi che questa figura vi servirà per non morire di fame, c'è il direttore generale, servirà a tutti i sardi…

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Giampietro Comandini per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

Non è in aula.

Ha domandato di parlare il consigliere Alessandro Solinas per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

SOLINAS ALESSANDRO (M5S). Grazie Presidente, le devo dire che ho apprezzato molto il suo intervento prima per quanto riguarda la protezione delle nostre prerogative e la possibilità di mettere in relazione da parte nostra, durante i nostri interventi, i recenti accadimenti che hanno visto coinvolti membri di spicco dell'organizzazione regionale sarda e il testo di legge oggi in discussione che va a incidere proprio sulle qualifiche di spicco dell'amministrazione regionale sarda, sotto il solo ed unico aspetto, nota più che dolente, delle nomine fiduciarie di natura politico-amicale direi anche. Bene, in questo senso è impossibile non trovare una connessione tra le due cose. Perché erano lì? Di cosa stavano parlando? Questa è la nostra richiesta di trasparenza. Naturalmente poi se tale richiesta di trasparenza la si fa agli Assessori, Presidente, le dichiarazioni sono mendaci solo quando una persona mente, le dichiarazioni sono veritiere quando una persona è trasparente. Non vorrei che lo stesso ragionamento lo stesse facendo il presidente Solinas nel momento in cui noi chiediamo che venga qua, ma lui non può perché se venisse qua e dichiarasse la sua estraneità ai fatti potrebbe fare delle dichiarazioni mendaci? Non lo sappiamo, ragione per la quale la sua presenza in quest'Aula è assolutamente indispensabile. Questa è la verità, questo è il ragionamento secondo me legittimo, chiaro ed assolutamente condivisibile che tutti noi stiamo facendo e che stiamo proponendo durante non solo i nostri interventi in aula, ma anche i nostri interventi sugli organi di stampa. Noto anche con piacere, e naturalmente il voto all'emendamento numero 63 proposto dai colleghi Progressisti sarà favorevole, anzi chiederei di apporre la firma su questo emendamento da parte di tutto il Gruppo, mi riferiscono, Presidente, perché? Naturalmente questo è un emendamento che potrebbe sembrare non influisca tanto sul testo della legge, ma la verità è che nel momento in cui si riuscisse, ed è evidente che questa nostra attività sta quasi per avere successo perché le frizioni mostrate in maniera per nulla velata da parte dei colleghi di maggioranza, ce lo stanno dimostrando, nel momento in cui la nostra visione riuscisse ad influenzare in un qualsiasi modo l'iter di questa legge, lo considererei comunque un traguardo. Ho parlato prima di una serie di emendamenti da noi presentati che valgono come una serie di principi che noi portiamo per cercare di uniformare e modificare…

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Giampietro Comandini per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

COMANDINI GIAMPIETRO (PD). La ringrazio, Presidente. Solo per annunciare il mio voto favorevole all'emendamento, che anch'esso cerca di migliorare un testo immigliorabile come quello che ci avete sottoposto e nel tentativo in qualche modo di porre di nuovo al centro e all'attenzione dell'Aula, della parte della maggioranza dell'Aula la possibilità che l'amministrazione regionale possa essere migliorata partendo dal basso. Tutti noi sappiamo quanto bisogno c'è che l'Amministrazione regionale venga riqualificata, venga migliorata, vengano messi gli stessi dipendenti regionali nella possibilità di lavorare meglio con strumenti, con corsi di formazione, con la valorizzazione delle professionalità già presenti che sono tante, che sono la maggioranza, perché è stato detto poco, ma io lo voglio ribadire con forza, all'interno dell'apparato dell'amministrazione regionale la forza dei dipendenti e la qualità dei dipendenti è sicuramente di elevato livello, quello che manca è la capacità di qualificarlo e far sì che il loro lavoro possa essere svolto nel migliore dei modi. Invece voi con questo vostro disegno di legge li state mortificando introducendo delle figure anche apicali che sono sopra il loro capo, che sono sopra la loro funzione, molte delle quali non verranno neanche scelte attraverso una selezione o un concorso, ma verranno nominate soltanto per appartenenza. Ora io mi metto nei panni di quei direttori generali, di quei direttori di servizio, di quelle persone che all'interno dell'amministrazione regionale svolgono funzioni importantissime che dall'oggi al domani si vedono non affiancati, ma si vedono in qualche modo coordinate da altre figure, nessuna delle quali ha partecipato a un concorso in Regione. Credo che sia il modo migliore per mortificare questa grande risorsa di cui alla Regione sarda, sia all'interno delle strutture direttamente collegate agli Assessorati, ma anche del sistema Regione, sia il modo migliore per mortificare questa grande capacità, questa grande potenza che abbiamo come Regione, e quindi introdurre elementi di disturbo e di freno all'attività che già non ha brillato per mancanza di una chiara linea di indirizzo. Perché questi primi due anni voi avete fatto di tutto, sia nella sanità sia nelle poche leggi che sono riusciti a passare indenni al controllo del Governo siete riusciti a fare di tutto, ma non avete mai posto in capo una vera riforma che riguardasse il personale della Regione, cosa che invece è molto sentita da chi quotidianamente porta avanti il lavoro, tira avanti la baracca, e nella quale invece voi li continuate a volere mortificare con disegni di legge come questo.

PRESIDENTE. Metto in votazione l'emendamento numero 63.

Votazione nominale

PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, dell'emendamento numero 63.

(Segue la votazione)

Risultato della votazione

PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:

(Il Consiglio non approva).

Recuperiamo l'emendamento numero 11 che era sub iudice, pagina 12.

Ha domandato di parlare il consigliere Massimo Zedda per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

ZEDDA MASSIMO (Progressisti). Grazie Presidente. L'emendamento, così come gli altri, tratta ovviamente della questione delle nomine dei direttori generali, e perché è pertinente l'argomento relativo ai comportamenti che abbiamo riscontrato da parte di alcuni pubblici ufficiali e dipendenti della Regione, alti dirigenti a Sardara? Perché stiamo parlando esattamente di questo. Cioè la discussione del disegno di legge numero 107 riguarda esattamente le nomine nuove ulteriori, direttori generali, dirigenti, portaborse e vari assistenti di Assessore, Assessori e Presidente, che attiene esattamente alle figure o ad una parte almeno dalle persone che erano presenti al pranzo di Sardara. Se il livello della qualità delle nomine è quello che emerge dai comportamenti adottati da coloro che avete già nominato e che in violazione delle norme hanno partecipato a pranzi non rispettosi delle regole, la preoccupazione è che le nomine future vadano esattamente nella direzione di una bassa qualità delle persone e un'assenza di rispetto delle regole. Questa è la preoccupazione, non stiamo discutendo della riforma degli enti locali o della riforma sanitaria, stiamo discutendo della possibilità data al Presidente della Regione di aggiungere agli attuali nominati ulteriori possibilità di nomine che riguardano persone che non rispettano le regole. Questo è il tema, la riorganizzazione degli Uffici, il miglioramento della macchina amministrativa, e chi ha impedito fino ad ora di nominare persone in grado di svolgere quel ruolo? Noi come opposizione? Cioè il fatto di avere individuato figure che non riescono a dare gambe alle leggi che non danno risposte ai cittadini è colpa dell'opposizione? Sono nominati da noi? O forse c'è stata una carenza nella ricerca di profili professionali alti che potessero svolgere quel ruolo in modo tale da dare risposte alla Sardegna e ai sardi, questo è il problema. Per non parlare, ma ne parleremo…

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare la consigliera Desirè Manca per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

MANCA DESIRÈ (M5S). Grazie Presidente. Continuiamo a parlare dell'obbrobrio di questa legge voluta sempre dal Presidente della Regione e dalla Giunta e per la quale non ci trova assolutamente d'accordo, non ci sarà mai un punto di incontro, anche perché se foste venuti qua per parlare di misure a sostegno delle imprese, di misure a sostegno delle famiglie, allora sì che ci sarebbe potuto essere un terreno di confronto, ma in questo caso dove dovremo avvalorare anche con il nostro voto e magari anche con il nostro supporto questo obbrobrio di legge voluta da voi, sinceramente non ci trova assolutamente d'accordo. Vede, collega Zedda, nei discorsi che lei fa, che ascolto sempre con molta attenzione, anche perché li reputo estremamente interessanti, non so se ci ha fatto caso, ma si legge negli articoli di giornale, negli articoli di stampa che addirittura c'era un famoso direttore generale, e che attualmente non lo è più, ma di una delle società partecipate della Regione più importanti di tutta la Regione che è Abbanoa, acqua! E ricordiamo Abbanoa che cosa rappresenta per la Sardegna. Quindi la domanda è, caro collega Zedda, come mai un ex direttore generale così importante è stato così importante per la Regione Sardegna, è stato così importante per quello che è l'andamento finanziario di Abbanoa. Le vicissitudini di Abbanoa un po' le conosciamo tutti, io personalmente, il nostro Gruppo ha presentato diverse interrogazioni in merito, anche perché questo bilancio non si sa mai se sarà attivo, se sarà in passivo, è un bilancio particolare quello di Abbanoa. Però a me ha colpito moltissimo che un ex direttore generale fosse presente, da quello che si apprende naturalmente dai giornali e dalle testate giornalistiche, la presenza di questo ex direttore generale, che non era però da solo, rappresentava evidentemente, credo che fosse lì per quello, per rappresentare Abbanoa, ma non era assolutamente da solo, sempre da quello che si legge sul giornale. Allora mi incuriosisce sapere come mai tutte queste persone così importanti, questi ex direttori…

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Roberto Li Gioi per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

LI GIOI ROBERTO (M5S). Grazie Presidente. Nell'annunciare il mio voto favorevole per questo emendamento numero 11, giustifico questo mio voto favorevole appunto perché questo emendamento tende a tutelare l'autonomia delle funzioni amministrative dai poteri esercitati dagli organi di direzione politica della Regione, e proprio quindi va a contrastare in maniera netta e determinata il cuore della vostra proposta di legge, la numero 107, che invece accentra totalmente i poteri nelle mani del Presidente della Regione, e quindi la politica, il controllo totale della sfera amministrativa, e decide se un determinato provvedimento può essere adottato o meno indipendentemente dalla sua, tra virgolette, legittimità. Mi ricollego ora alla richiesta dell'onorevole Mula, che ha pregato di non parlare di quel famoso pranzo nei nostri interventi relativi a questi emendamenti che come minoranza abbiamo presentato, ma ovviamente è impossibile perché ciò che si è verificato in quella ridente località del Medio Campidano, che tra l'altro è luogo natio dell'ottima consigliera Laura Cadeo, è direttamente connesso a quello di cui stiamo parlando perché là erano presenti eminenti figure della struttura regionale attualmente in essere o qualche tempo fa in essere. Quindi è impossibile non riferirsi a quello anche perché, scusando il gioco di parole, la nostra richiesta e anche quella dei cittadini sardi è il perché proprio a orologeria, cioè in contemporanea con la discussione di questo provvedimento di legge in Aula si è verificato quell'evento lì, appunto, in quella ridente località che ha dato i natali a Laura Caddeo, all'onorevole Laura Caddeo, quindi io ritengo che sia impossibile evitare di nominare quell'evento e quindi non spetta sicuramente alla minoranza porre fine a questa vicenda e a questo mistero; noi abbiamo detto più volte e ripetiamo che chi dirige la Regione Sardegna dovrebbe venire qua e spiegarci il perché.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare la consigliera Rossella Pinna per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

PINNA ROSSELLA (PD). Grazie, Presidente. Mi dispiace che non sia in Aula il collega Mula, che nomino semplicemente perché… scusami, non ti vedevo, perché un attimo prima… ecco, bene, allora mi fa piacere che il collega Mula sia tornato al proprio posto per spiegare qual è la ragione per cui non è un accanimento quello che porta la minoranza a parlare dei fatti di Sardara, il richiamo della minoranza ai fatti di Sardara non è demagogia, non è polemica, non è pretesto, i due elementi fatti di Sardara e la discussione in aula del Dl 107 sono diciamo strettamente legati, sono due facce della stessa medaglia, e faccio una premessa. Io dell'incontro di Sardara e delle vicende non ho assolutamente voluto parlare né commentare perché ritengo di non avere elementi sufficienti per esprimere un giudizio, mi limito semplicemente a registrare le cose che leggo, che apprendo dagli organi di stampa, ma alle volte la verità può essere un'altra, vero è che, in un momento come questo, quei fatti rappresentano un pugno in un occhio, scusate l'espressione poco elegante, nei confronti delle persone che tutti i giorni fanno i conti con il lavoro che hanno dovuto lasciare, con le serrande che hanno dovuto abbassare, con i ristoratori che nonostante si siano dovuti attrezzare, si siano dovuti attenere alle rigide regole per il contenimento del Covid, abbiano comunque dovuto sottostare a chiusure forzate, e interi settori economici in ginocchio, in attesa di ristori, e donne giovani, questo mi preoccupa molto, che sono talmente scoraggiate che non cercano nemmeno il lavoro, è una qualità del lavoro che peggiora sempre di più perché aumentano i cosiddetti "lavoretti" - il part-time, i contratti a tempo determinato -. Quindi due elementi, la discussione della legge 107 e il famoso incontro conviviale, sono un po' quegli elementi che tracciano il solco, una faglia, che segnano la distanza siderale tra la politica, tutta la politica eh, non faccio distinzione, Presidente, tra destra e sinistra, tutta la politica, non importa di quale colore, e la realtà, la gente, i suoi bisogni, e allora davanti a una situazione grave, come quella che viviamo qui in Sardegna, accelerare sui vaccini è l'unica cosa che ci mette in sicurezza, è l'unica cosa che ci permetterà di recuperare, di riaprire in sicurezza e di tornare alla vita di sempre. E allora voi cosa fate? Voi portate una legge, una proposta di legge che aumenta a dismisura i posti di sottogoverno, è come dire che, come nel famoso Titanic, state continuando a suonare l'orchestra per i passeggeri della prima classe mentre i passeggeri della seconda classe o terza classe che viaggiano in stiva stanno affogando; non continuate a suonare l'orchestra, la musica è finita, la gente sta soffrendo, la Sardegna a macchia di leopardo che fa vaccini in maniera assolutamente diseguale, disomogenea, e qui se dovessimo fare una graduatoria dei territori della Sardegna vedremo una differenza notevole come quella che avviene tra le regioni italiane; mi segnalano territori in cui sono stati vaccinati tutti, compresi i cinquantenni, e altri territori, come quello da cui provengo io, il Medio Campidano, ma non solo, anche la Trexenta, dove gli ottantenni e gli ultra ottantenni, ci sono centenari a casa che aspettano di essere vaccinati. E lascio da parte poi tutte le questioni che invece attengono alla Magistratura, che farà il suo corso, relativamente alle indagini dei soliti furbetti che approfittano delle situazioni. Allora non meravigliate, e concludo, se la minoranza sottolinea ancora e porta qui la rabbia e la disperazione di tante persone, di tanti sardi, che da una parte…

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Francesco Agus per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

AGUS FRANCESCO (Progressisti). Grazie, Presidente. L'emendamento numero 11 punta a sostituire le sette righe dell'articolo 1 con sette righe che dicono esattamente il contrario di quello che c'è scritto. Per sottolineare un aspetto; noi crediamo che la riforma della Regione debba essere la principale, doveva essere, sarebbe dovuta essere la principale priorità di questa legislatura, è drammatico il fatto che sotto il nickname di riforma della Presidenza della Regione, o meglio, rilancio delle attività di impulso, coordinamento e attuazione degli interventi della Giunta regionale, sì celi ben altro. Una legge che colpisce anche per il pessimo modo in cui è stata scritta dalla Giunta regionale e anche il pessimo metodo utilizzato. Abbiamo fatto commettere agli Assessori presenti, che hanno fatto finta nel mese di ottobre di approvare un testo che in realtà non era allegato alla delibera, un falso in atto pubblico. Voi avete approvato una delibera con un testo allegato nel mese di ottobre, in virtù di quella delibera ne avete approvato un'altra che ha prolungato gli incarichi a tempo dei direttori generali, pratica elusiva, elusiva del rapporto tra politica e amministrazione pubblica, perché ovviamente incarichi di tre mesi danno modo alla politica di controllare sempre il proprio direttore generale e di avere in mano il rinnovo del contratto del direttore generale che invece per legge deve essere nominato per tutta la legislatura o, come minimo, per tre anni, e avete prorogato quegli incarichi dicendo, scrivendo, firmando, approvando, che la responsabilità era del Consiglio regionale che ancora non aveva esitato il testo che invece stiamo discutendo oggi. In realtà abbiamo controllato, abbiamo verificato, non è mai arrivato niente in Consiglio regionale prima del mese di febbraio, quattro mesi dopo, e infatti il testo che noi stiamo discutendo porta la data di febbraio; non capisco quale possa essere la giustificazione, non credo che il falso in atto pubblico sia stato depenalizzato, penso che però ormai siamo al "vale tutto", c'è un tale disprezzo delle regole, una tale abitudine a calpestare le regole che anche i principi del diritto, le regole base che consentono a chiunque vinca le elezioni, a chiunque governi di poter operare senza il dubbio che le cose che si fanno possano essere messe in discussione da chiunque, le regole servono a quello, sono il solco, anche quelle ormai sono saltate completamente. E io mi chiedo, un'altra volta, chi ve lo fa fare? La stessa cosa si poteva fare…

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare la consigliera Maria Laura Orrù per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

ORRÙ MARIA LAURA (Progressisti). Grazie, Presidente. Per sottolineare quanto stava esponendo il Capogruppo, l'onorevole Agus, e per chiarire che ovviamente la Regione attende da probabilmente almeno due decenni la riforma della propria organizzazione amministrativa, anche centrata saldamente sulla legge regionale 1 del 7 gennaio 1977, è chiaro che è una legge vetusta, una legge che pare che lo scorso gennaio abbia compiuto 44 anni, è chiaro che può essere sicuramente una legge, una buona legge per quel periodo, ma in questo momento la Regione attende ben altro, soprattutto perché dovrebbe essere una riforma capace di dare delle risposte immediate alle cittadine e ai cittadini, alle imprese, e non continuare, diciamo così, ad avere delle complicazioni. E va chiarito anche il fatto che, non so se voi ve ne siate accorti, ma siamo in mezzo a una pandemia, e, per ovvie ragioni, dopo una crisi importante come quella che stiamo vivendo, tutte le forze dovrebbero essere proprio concentrate per capire come ripartire, e se non abbiamo la possibilità di avere delle risorse immediate, perché posso capire che ci siano delle difficoltà dal punto di vista economico in questo momento, almeno tutte le energie dovrebbero essere investite per cercare di organizzarsi al meglio, per poter garantire la ripartenza, per poter creare un assetto istituzionale capace di dare risposte immediate, celeri e, soprattutto, al passo coi tempi che stiamo vivendo. Questo manca, questo continua a mancare, quello che si continua a vedere è una politica vecchia, le persone sono stanche, non smetterò di ricordarlo, non hanno bisogno di questo modo, di questo modello di fare politica, si aspettano altro e bisogna uscire dalla bolla del Palazzo del Consiglio regionale, o almeno provarci, se non si può andare in giro per le strade essendo in zona rossa, provare ad ascoltare le tante persone che comunque in questo momento provano a mandarci dei segnali. Non facciamo cadere davvero la nostra Regione in un baratro dal quale sarà impossibile magari domani rialzarci, proviamo ad approfittare di questo momento e proviamo ad alzare l'asticella; ce lo meritiamo, se lo merita sicuramente la Sardegna, e i fondi che abbiamo a disposizione con progetti interessanti, innovativi, che guardano al futuro, possono essere reperiti…

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Gian Franco Satta per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

SATTA GIAN FRANCO (Progressisti). Grazie, Presidente. Per dichiarare il mio voto favorevole a questo emendamento che in realtà mira a restituire dignità rispetto a questa legge, a quelli che sono gli Assessori seduti su questi tavoli, rispetto invece alla possibilità di approvare questa legge, questo Dl 107, che istituisce i dipartimenti che, di fatto, andranno a commissariare gli stessi Assessori. Quindi, come ho già detto nei miei precedenti interventi, dovrebbero essere loro stessi a respingere questa proposta di legge. Abbiamo anche il super Segretario generale presso la Presidenza dalla Giunta che, in qualche modo, coordinerà i dipartimenti, quindi un super Segretario che di fatto anch'esso commissaria diciamo tutta la struttura amministrativa dei vari Assessorati. Si va alla ricerca di donne e uomini, come ho detto, di buona fede, selezionati attraverso magari pranzi conviviali fatti in quel Paese, che molti adesso non citano, ma, badate bene, questa parte di quest'Aula ha credo l'interesse di tutelare l'onorabilità di tutti noi, e quando poi prendiamo atto che parti della nostra Amministrazione pubblica partecipano, l'ho detto e lo ripeto, Direttori generali, Capi di gabinetto di un Assessorato, che è quello dell'industria, dove qualche mese fa l'Assessore propone e approva una delibera di Giunta per semplificare anche le procedure che riguardano impianti e magari speculazioni nel nostro territorio, e Direttori generali e Capi di gabinetto che partecipano a pranzi insieme ad altrettanti imprenditori, per quello che io ho appreso dalla stampa, quindi non ho ovviamente altre fonti ma, da quel momento in poi, io mi sentirei la responsabilità di revocare immediatamente coloro che in qualche modo hanno partecipato e magari hanno dato consulenza per attività di questo tipo.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Eugenio Lai per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

LAI EUGENIO (LEU). Presidente, utilizzo anche il tempo dell'intervento in dichiarazione di voto per intervenire anche sull'ordine dei lavori. La invito, una volta che ha aperto la votazione, a non conteggiare tutte quelle persone che sono costantemente in giro, cioè non si può vedere che lei apre la votazione e in quest'Aula c'è la corsa a sedersi; non è fattibile, non lo prevedono neanche le nostre regole, una volta che si è aperta la votazione vota solamente chi c'è in Aula. Sull'emendamento, invece, ci sono due motivazioni che mi spingono a votare a favore, e sono ambedue motivazioni estremamente politiche. La prima l'ho detto qualche ora fa e riguarda la dignità della politica; qui si dice "la dignità della politica, la dignità dei partiti, la dignità della Giunta regionale e degli stessi Assessori", in questo emendamento si dice che la direzione politica e anche gli atti di nomina dei direttori generali è affidata agli Assessori, non sicuramente ad un'unica persona che può decidere, fare e disfare, e tutti quanti gli altri, sia partiti, sia componenti della Giunta devono solo sottostare. Il secondo motivo per cui questo emendamento mi piace e per il quale voterò a favore è il fatto che si riprenda il tema che abbiamo posto all'inizio della discussione, ossia quello dei benefici economici per i soggetti colpiti dalla crisi. Vedete, potete fare le conferenze stampa in numero che volete, nelle ore che volete e con gli attori che ritenete opportuni, la verità è che fuori da quest'Aula in tanti stanno ancora aspettando i benefici economici, i ristori, e li stanno aspettando soprattutto perché siete in netto ritardo anche sull'apertura della Ragioneria. È chiaro a tutti, è noto, non è noto solo esclusivamente ai sardi, io a tutte le persone che mi stanno chiamando sto dicendo che la Ragioneria ancora non sta pagando, la macchina amministrativa e politica della nostra Regione non sta funzionando, e non sta funzionando non perché, e lo ribadisco, non perché non ci siano dirigenti capaci di mandarla avanti, non sta funzionando perché non c'è la politica che dà le direttive per accorciare i tempi, per provare a correre, per provare a dare le risposte in un tempo utile per far ripartire la nostra Isola, e queste sono le due ragioni principali che mi trovano a votare a favore dell'emendamento numero 11 e anche a chiedere di apporre la firma a questo emendamento, che condivido.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Alessandro Solinas per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

SOLINAS ALESSANDRO (M5S). Grazie Presidente, colleghi. Questo emendamento numero 11 che stiamo discutendo adesso porta in sé un termine particolare che abbiamo già analizzato nel suo declinarsi all'interno dell'ordinamento sardo questa mattina e nei giorni scorsi, ovvero il termine autonomia. "Tutelare l'autonomia delle funzioni amministrative dai poteri esercitati dagli organi di direzione politica della Regione". Ebbene, questo è un tema fondamentale secondo me, di cui si è parlato anche poco poiché offuscato dai recenti fatti di cronaca di cui abbiamo abbondantemente parlato, ma di cui non ci stancheremo mai di parlare fin quando non avremo chiarezza, ovvero l'autonomia, l'autonomia che verrà lasciata agli organi amministrativi. Tolta la questione morale, di opportunità o anche di illegittimità del contenuto in questione che stiamo criticando all'interno di questa legge, anche a livello funzionale è evidente che un sistema come quello concepito all'interno del DL 107 non può soddisfare le esigenze di snellimento del lavoro della macchina amministrativa regionale, e su questo si sono già spesi abbastanza i colleghi, ma è uno degli aspetti che potranno sicuramente maggiormente a lungo termine andare a influenzare in maniera negativa l'azione amministrativa della Regione. Non è possibile che si elimini del tutto in questo modo, tramite il potere è stato chiamato di vita o di morte, poco ci manca, nel senso che comunque sia privare una persona del proprio lavoro, la possibilità di minacciare di privare una persona del proprio lavoro qualora non esegua un determinato compito non è per nessuna ragione il clima non dico ideale, ma anche minimamente consono allo svolgimento imparziale di un qualsiasi tipo di attività amministrativa all'interno di un ente pubblico. Questa è la verità. E poi veramente stiamo creando così tante poltrone, e qua l'emendamento coglie perfettamente anche un altro aspetto, "l'adozione tempestiva degli atti di nomina dei direttori delle strutture amministrative del sistema Regione". Non avete neanche, nell'esercizio isterico del sistema di spoil system che avete portato avanti fino ad oggi, avuto la capacità di nominare persone…

PRESIDENTE. Onorevole Solinas, il tempo a sua disposizione è terminato.

Votazione nominale

PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, dell'emendamento numero 11.

(Segue la votazione)

Risultato della votazione

PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:

(Il Consiglio non approva).

È decaduto l'emendamento numero 12.

Passiamo all'emendamento numero 13.

Ha domandato di parlare il consigliere Stefano Tunis. Ne ha facoltà.

TUNIS STEFANO (MISTO), relatore di maggioranza. Presidente, sull'ordine dei lavori. Vorrei chiedere su questo emendamento il voto segreto.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Francesco Agus per dichiarazione di astensione. Ne ha facoltà.

AGUS FRANCESCO (Progressisti). L'emendamento numero 13 è un altro degli emendamenti che abbiamo presentato allo scopo di cambiare radicalmente questa legge, il meno convincente probabilmente, e anche per questo motivo che mi devo astenere.

TUNIS STEFANO (MISTO), relatore di maggioranza. Allora, se fai la cortesia e lo dichiari prima.

AGUS FRANCESCO (Progressisti). L'ho dichiarato subito. Il relatore, solitamente attento ad onor del vero, anzi è uno dei pochi che va apprezzato se non altro per il modo in cui ha deciso di mettere la faccia su questo testo di legge, di solito è attento, ora gli è sfuggito questo passaggio. Ho dichiarato l'astensione. Questo emendamento è il meno convincente tra i tantissimi sostitutivi totali che abbiamo deciso di presentare a questo testo, avremmo modo poi nella discussione che proseguirà oggi, nei prossimi giorni, nelle prossime settimane, di spiegare anche il perché ci troviamo di fronte a un testo che non è migliorabile, è un testo che si può semplicemente ostacolare il più possibile, noi l'abbiamo dichiarato e terremo fede a quell'impegno perché l'impegno di fare opposizione ferma a questo testo lo abbiamo fatto in Aula, ma lo abbiamo fatto soprattutto al di fuori di quest'Aula e noi teniamo fede a quell'impegno e anche per questo motivo decidiamo di non arretrare e di non rendere più fluida questa discussione. La discussione è impantanata? Siamo felici che sia impantanata. Avrete un week-end intero per riflettere, per parlare con le persone al di fuori di quest'aula, per capire quali siano i veri problemi della Sardegna. troverete da questa parte persone disponibili a consentire l'ingresso in Aula di qualunque testo sia per i sardi e anche persone in grado di fare un passo indietro sulle polemiche e sedersi attorno a un tavolo per cercare di discutere i problemi gravi. L'obiettivo di tutti è uscire il prima possibile da questa situazione, di contare meno morti possibili e meno persone ricoverate in ospedale possibili, e su questo non c'è il minimo dubbio. Meno morti, meno persone in crisi, meno imprese chiuse. Per questo però il tempo che abbiamo a disposizione non è infinito. Sono questi giorni in cui abbiamo la possibilità di incidere e di decidere anche quando e come uscire dalla zona rossa e dal momento di peggior pericolo. A giugno, e chiudo, le nostre imprese turistiche vogliono iniziare la stagione. Oggi noi dovremmo essere in grado di dare dei tempi certi e di fare in modo che possano accostarsi alla loro attività, programmare la loro attività senza avere timore di brutti scherzi, senza avere timore che per il secondo anno di fila le loro ambizioni, le loro possibilità, i loro programmi vengano completamente ribaltati. L'anno scorso c'era l'alibi dell'imprevisto, nessuno poteva immaginare una pandemia di questo tipo, nessuno poteva immaginare un protrarsi così esteso nel tempo dello stato emergenziale. Quest'anno no. Quest'anno è previsto, quest'anno avevamo qualche arma in più, quest'anno non doveva andare così. Non è accettabile che a metà aprile ci sia ancora questa situazione di totale aleatorietà e di totale dubbio in merito a qualcosa che sta per iniziare, che deve essere programmata. I lavoratori, i dipendenti vanno richiamati dalla cassa integrazione, vanno formati! Bisogna ricercare il personale, bisogna riadattare le strutture anche alle nuove esigenze e anche ai nuovi mercati, perché altri lo stanno facendo, altri sono già alla ricerca di potenziali clienti, e lo sa bene l'assessore Chessa che…

PRESIDENTE. Onorevole Agus, il tempo a sua disposizione è terminato.

Ha domandato di parlare il consigliere Stefano Tunis. Ne ha facoltà.

TUNIS STEFANO (MISTO), relatore di maggioranza. Presidente, ho preso adesso conoscenza del fatto che il sistema elettronico non consente di effettuare lo scrutinio segreto e quindi, a beneficio dei colleghi, che possono così votare i loro emendamenti senza doversi astenere, ritiro la richiesta di voto segreto.

PRESIDENTE. Decisione saggia.

Ha domandato di parlare il consigliere Eugenio Lai. Ne ha facoltà.

LAI EUGENIO (LEU). Per chiedere il voto segreto sull'emendamento.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare la consigliera Maria Laura Orrù per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

ORRÙ MARIA LAURA (Progressisti). Grazie Presidente, per dichiarare il mio voto di astensione sull'emendamento, un voto d'astensione che effettivamente fa parte delle dinamiche d'Aula, mettiamola così. L'onorevole Tunis, relatore di maggioranza, ha chiesto il voto segreto su questo emendamento perché sappiamo tutti che sul voto segreto non si possono fare le dichiarazioni se non sull'astensione, ma l'emendamento numero 13, a pagina 14, è abbastanza complesso, ha tre punti. Sul terzo punto avrei votato anche favorevolmente perché dice: "l'efficacia delle disposizioni contenute negli articoli 2, 3, 4, 7 e 8 della presente legge è sospesa fino all'approvazione da parte del Consiglio regionale del disegno di legge di cui al comma 2". Il comma 2 parlava dei ristori per le attività nel nostro settore produttivo che è in forte difficoltà e in forte crisi. È chiaro che, l'abbiamo detto più volte, noi su questo testo di legge stiamo facendo e faremo una forte opposizione perché non pensiamo sia da sostenere in un periodo ordinario, figuriamoci in un periodo straordinario come quello che stiamo vivendo. Ci sono gli uffici dei Comuni e anche della Regione, come ho detto nel mio intervento precedente, che sono in forte difficoltà con una carenza di personale notevole, spesso non riescono a dare le giuste risposte nei tempi. Avete approvato un testo di legge per approvare le province che avranno necessità anche di nuovo personale, le risorse non ci sono e state sprecando 6 milioni di euro che potevano essere messi a disposizione per qualsiasi altra cosa, anche per venire incontro ai comuni e agli uffici comunali che sono sempre con il laccio al collo e non riescono proprio a portare avanti l'ordinaria amministrazione. Penso che questo modo di operare non sia un modo propositivo, costruttivo, capace di dare delle risposte.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Gian Franco Satta per dichiarazione di astensione. Ne ha facoltà.

SATTA GIAN FRANCO (Progressisti). Grazie Presidente. Di fatto io dichiaro il mio voto di astensione su questo emendamento anche se per alcune parti dell'emendamento l'avrei votato con convinzione, nel senso che cessa con l'approvazione di questo emendamento, come ha anticipato l'onorevole Orrù, l'efficacia delle eventuali approvazioni degli articoli successivi all'articolo 1, quindi degli articoli 2, 3, 4 e 7, quindi di fatto riporterebbe questa legge ad una fase di stasi; chiarisce, di fatto, che comunque i poteri vengono riportati in capo sempre al Presidente per quanto riguarda il coordinamento e il controllo, ma rimanda ad una futura ripresa socio-economica e occupazionale della Sardegna per l'approvazione di un disegno di legge organico di riforma della nostra Regione.

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE GIOVANNI ANTONIO SATTA

(Segue SATTA GIAN FRANCO.) È evidente che con questo emendamento l'idea era proprio quella di riportare al centro i temi che noi stiamo affrontando, che i sardi stanno affrontando, e cioè quelli della pandemia, quelli dei vaccini. Ricordo ad un'Aula sorda che noi già diversi mesi fa abbiamo provveduto a inoltrare all'Assessorato competente una richiesta di accesso agli atti, abbiamo chiesto di quella categoria che oggi è anche messa in risalto dalle varie notizie di stampa, cioè quella categoria cosiddetta "altre", quindi persone che sono state vaccinate probabilmente non rientrando nelle priorità. Quindi noi abbiamo chiesto a tutte le ASL della Regione Sardegna i numeri e soprattutto quelle persone che sono state…

PRESIDENTE. Onorevole Satta, il tempo a sua disposizione è terminato.

Ha domandato di parlare il consigliere Roberto Li Gioi per dichiarazione di astensione. Ne ha facoltà.

LI GIOI ROBERTO (M5S). Grazie Presidente. Preannunciando il mio voto di astensione a questo emendamento sicuramente ben articolato, però le dinamiche d'Aula hanno determinato la mia decisione sul voto di astensione.

Vorrei leggere il commento ad un mio post che ho pubblicato stamattina sul mio profilo Facebook, un post dove descrivevo quello che sta accadendo in questi giorni in quest'Aula: "Ricordo ogni periodo storico politico da quando ero bambino fino ad ora. Non ho 80 anni ma 45, e il malcostume o il marcio della politica in diversi periodi, in diverse qualità o quantità c'è sempre stato, ma mai come negli ultimi anni ho respirato un'aria cos�� irrispettosa e senza vergogna. Adesso proprio ci sbattono il loro menefreghismo e la loro disonestà intellettuale senza neanche un minimo di farsa, o di finta preoccupazione nei confronti del popolo. Se continuiamo di questo passo tra poco tempo ci useranno per trainare le loro carrozze, o come giullari di corte. Cosa succederà? che quando verranno informati che non abbiamo pane ci verrà risposto di mangiare le brioche? Non ho figli purtroppo, ma prego tanto che chi ha la fortuna di averli insegni loro l'onestà, il rispetto e l'educazione. Basterebbe solo quello per cambiare un pochino la società e i politici ingordi che la società sta partorendo".

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Massimo Zedda per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

ZEDDA MASSIMO (Progressisti). Presidente, per quanto riguarda l'emendamento dichiaro il voto d'astensione, però non so se sia collegato a quel che ha detto l'onorevole Manca, suggerirei di stare molto attenti nella discussione di questo testo e nell'ambito delle vicende che hanno interessato la Sardegna, in particolar modo il Medio Campidano in occasione di pranzi, a scrivere cose come queste, non sto citando chi l'ha scritto, poi se vorrà dirà lui: "Ombre sul futuro, dopo il pranzo di Sardara, dove pare abbiano partecipato esponenti di spicco di Abbanoa, è difficile pensare si tratti di una coincidenza la proposta di inserire all'ordine del giorno del prossimo Consiglio di amministrazione la nomina di un Direttore generale, senza aver condiviso un percorso trasparente con tutti i portatori di interesse". Ora, al netto delle questioni che riguardano una società che è amministrata dai Comuni, e quindi dovrebbero essere coinvolti i Comuni, ma continuare nell'insinuare dubbi circa il fatto che quella riunione avverse alla fin fine l'obiettivo di raggiungere un traffico di influenze, questo è il termine, non è altro. Uno va lì per vedere un progetto che è riconducibile al Comune e il Comune non ne sa nulla. L'altro va là, ha compiti sul fotovoltaico e l'eolico e ci sono imprenditori che si occupano di fotovoltaico ed eolico. L'altro ancora va lì, è dirigente di Abbanoa, e si insinua il fatto che si stesse discutendo di nomine future ad Abbanoa. Badate che il quadro che state delineando voi, coloro che erano lì con le dichiarazioni folli fatte alla stampa e alla Procura di Cagliari, e con altro delinea un quadro che neanche noi abbiamo azzardato, perché ci siamo semplicemente riferiti all'aspetto degli appetiti scatenati da questa legge che stiamo discutendo che non condividiamo…

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Eugenio Lai per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

LAI EUGENIO (LEU). Presidente, io mi asterrò su questo emendamento, lascerò a la maggioranza l'onere di provare a decidere di migliorare il testo con l'emendamento che è firmato dall'onorevole Zedda. Certo è che quello che poc'anzi ci diceva l'onorevole Zedda è un comunicato ufficiale del Capogruppo di Fratelli d'Italia che è indirizzato principalmente alla sua maggioranza, non certamente a noi. Cioè sapere da lui che si mette in dubbio che a Sardara si siano decisi equilibri e situazioni anche interne ad Abbanoa ci lascia perplessi e ci costringe, come opposizione, ancor di più a rafforzare la richiesta al presidente Solinas di venire in Aula. Perché questo non sembra più un pranzo conviviale tra amici, secondo un esponente di maggioranza e anche un esponente di maggioranza importante si accusa che in quel pranzo si sia deciso di nominare il Direttore generale, e dopo quel pranzo si sia fatta una manifestazione di interesse. Badate questa è una cosa estremamente grave, ed è estremamente grave leggere una cosa di questo genere e non si può pretendere che le opposizioni stiano zitte. Altro che mandano pensare di mettere una pietra sopra sulla questione del pranzo di Sardara, qui stanno scoppiando una marea di pietre in aria, stanno scoppiando vulcani, e stanno scoppiando interni alla vostra maggioranza. Cioè, il capogruppo di Fratelli d'Italia dice, occhio, è da concordare la posizione del direttore generale, non è che dobbiate nominare voi. E ancor di più si pone l'esigenza di lasciarvi fare tutto da soli, perché sinceramente non voglio neanche sapere, lo meriterebbero i sardi di sapere che cos'è successo lì a Sardara. E ancor di più c'è l'esigenza che anche l'assessore Quirico Sanna si dissoci da quel pranzo, perché ancora neanche lui ha detto niente, tranne che dare degli stalinisti a chi non condivide quel pranzo. Questo sta succedendo nella nostra isola ed è chiaro che servano risposte, ed è chiaro che i Sardi ancor di più le pretendano dopo questo comunicato.

Sull'ordine dei lavori

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Francesco Mura. Ne ha facoltà.

MURA FRANCESCO (FdI). Presidente, io ovviamente non accetto che mi si vengano messe in bocca parole che non ho detto. Io non ho detto che a Sardara è stato deciso niente, e soprattutto i temi che avete tirato fuori in conseguenza al post che ho scritto io su facebook credo che siano profondamente sbagliati nel concetto e nel metodo che avete utilizzato, perché il primo a chiedere che tutta la politica prendesse le distanze da quello che è accaduto nei fatti di Sardara è stato il Presidente della Regione, e ha chiesto il Presidente della Regione che tutta la politica, e quindi tutto l'emiciclo di quest'Aula, prendesse le distanze da quei fatti là. Pertanto in conseguenza di questo concetto, che io credo di avere interpretato molto bene, ho appunto invitato una Società che ha una partecipazione pubblica a essere prudente rispetto a quello che può fare nei prossimi giorni e nelle prossime settimane, nient'altro.

Continuazione della discussione dell'articolato del disegno di legge: Norme urgenti per il rilancio delle attività di impulso, coordinamento ed attuazione degli interventi della Giunta regionale e di riorganizzazione della Presidenza della Regione. Modifiche e integrazioni alla legge regionale 7 gennaio 1977, n. 1, alla legge regionale 26 agosto 1988, n. 32 ed alla legge regionale 13 novembre 1998, n. 31 (107/A).

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare la consigliera Laura Caddeo per

dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

CADDEO LAURA (Progressisti). Presidente, tutte queste incomprensioni, fraintendimenti, illazioni, dimostrano chiaramente che la nostra politica ha bisogno di impulso, ma diciamo che ha bisogno di moralizzazione, e non è certo questa legge, e non è certo nominando 60 e più persone che creano un sub Governo, o addirittura sopra il Governo, che potrà ridare dignità e dare l'impulso necessario e doveroso.

Riprendo il discorso che ho interrotto precedentemente, e cioè che questa legge non solo è inutile, ma è inopportuna e non è urgente, e mi dispiace che sia stata presentata invece con questa necessità. Perché, come appunto avevo iniziato a dire, siamo in un momento così critico e in una zona rossa pericolosissima, e se esiste un rosso più rosso di questo lo sarebbe, perché non sono solo i numeri a contare, sono a contare i numeri dei vaccini che non stiamo riuscendo a fare. E allora io penso che in una famiglia quando capita una disgrazia non si fa un banchetto per festeggiare, e il riferimento al banchetto di Sardara è puramente voluto questa volta, e dico che in una famiglia seria ci si ferma, ci si unisce, e noi l'abbiamo sempre dimostrato, noi della minoranza, di essere pronti a sostenere la Giunta quando ha proposto delle scelte e delle soluzioni per salvare il salvabile.

PRESIDENZA DEL PRESIDENTE MICHELE PAIS

(Segue CADDEO LAURA.) E puntualizzo sul fatto che noi membri della Commissione II, l'onorevole Manca, Comandini, ed io, per due volte abbiamo presentato al Presidente Pais la richiesta di una convocazione urgente, proprio per discutere e per confrontarci, non per discutere così banalmente per chiacchierare, ma per confrontarci su come contribuire a risolvere quei problemi che evidentemente ci sono e che impediscono che i sussidi programmati e deliberati arrivino alla gente che ne ha bisogno. Ecco questo per dire che non siamo fermi ad aspettare gli errori di una maggioranza, sarebbe la cosa più squallida che un onorevole possa solo immaginare di fare, però permettetemi di dire che è altrettanto squallido continuare a ragionare su una legge che non è indispensabile…

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Alessandro Solinas per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

SOLINAS ALESSANDRO (M5S). Presidente, anche io per dichiarare il mio voto di astensione certamente. Non posso che constatare il coraggio e la volontà di ferro che ha spinto il collega Mura, eletto nella mia stessa circoscrizione, che stimo, a fare le dichiarazioni che ha affidato recentemente ai social network, se il dubbio c'era adesso delle ragioni che hanno spinto i convenuti nel famoso banchetto, che non si può più nominare, ancor più probabilmente siamo portati a pensare che poteva essere quello che molti stanno prospettando, ovvero cosa? La divisione e spartizione di posti di potere? Non lo so. Ringrazio il collega Mura, l'appoggio in questa sua scelta, gli chiedo non cancelli il post, anzi mi permetta anche di condividerlo sulla mia pagina Facebook. A parte tutto quello che si può dire, si può desumere anche dall'evidente spaccatura che la maggioranza oggi ha dimostrato, e anche negli scorsi giorni, con chi scalpita per dissociarsi da un evento col quale non aveva niente a che fare probabilmente, ed altri che evidentemente non scalpitano così tanto e ancor più dubbi questo ci genera. Ma comunque sia continuiamo la discussione del 107, e questo emendamento sul quale mi asterrò, presenta dei contenuti che in linea di massima non è che non condivido, però la verità è che vi sono gesti che si compiono all'interno di quest'Aula, talvolta anche necessitati dal giocare scorretto da parte dei colleghi di maggioranza, che ogni qualvolta, va detto, si presenta l'occasione in cui noi colleghi di Minoranza cerchiamo di far valere le nostre ragioni, e non vi devo ancora ricordare l'alternanza delle forze di governo che storicamente ha governato questa Sardegna, e che probabilmente se la storia ci insegna qualcosa si riverificherà, i colleghi di maggioranza che paventano ogni qualvolta vi sia da parte nostra una grande resistenza legittimata, in questo caso come negli altri, la modifica del Regolamento, o l'utilizzo distorto, va detto, e forzato, di disposizioni regolamentari finalizzate al solo ed esclusivo fine appunto di minare la nostra possibilità di esprimere, nel pieno esercizio legittimo del nostro mandato, le nostre opinioni all'interno di questo Consiglio regionale…

Sull'ordine dei lavori

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Giorgio Oppi. Ne ha facoltà.

OPPI GIORGIO (UDC Cambiamo). Sull'ordine dei lavori, solo per un chiarimento. Innanzitutto non c'è nessun ordine del giorno che preveda, siccome è stato ribadito questo, che preveda la nomina di un direttore generale ad Abbanoa, tutt'al più c'è un ordine del giorno che dice di valutare se dovesse valutarsi con attenzione un eventuale indicazione per un direttore generale che in qualunque caso l'indicazione sarebbe di fare un bando e quindi tutto in forma irregolare. Quindi non è assolutamente vero. Oggi abbiamo assistito a dichiarazioni alla stampa eccetera, peraltro non riesco a capire perché, sempre parlando di Sardara che è diventato il centro dell'universo, si parli. Non poteva esserci una trattativa di questo genere, perché il Presidente di Abbanoa non era presente certamente a Sardara.

Discussione dell'articolato del disegno di legge: Norme urgenti per il rilancio delle attività di impulso, coordinamento ed attuazione degli interventi della Giunta regionale e di riorganizzazione della Presidenza della Regione. Modifiche e integrazioni alla legge regionale 7 gennaio 1977, n. 1, alla legge regionale 26 agosto 1988, n. 32 ed alla legge regionale 13 novembre 1998, n. 31 (107/A).

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Diego Loi per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

LOI DIEGO (Progressisti). Presidente, per annunciare il mio voto di astensione, su tanti emendamenti insomma ci si può astenere anche su più di uno insomma, giustificandolo da alcune svirgolature magari che nella moltiplicazione dei degli emendamenti sono stati presentati. Ma mi unisco nel voto di astensione a un insieme di riflessioni che vanno nella direzione costante, verso la quale insomma ci siamo mossi sinora, ovvero quella di provare tutte le armi possibili, tutte le condizioni a nostra disposizione, per poter sollecitare la maggioranza ad anteporre le urgenze, anteporre i temi della crisi, i temi della necessità di intervenire su provvedimenti che accelerino il percorso di uscita dalla crisi legata all'emergenza sanitaria, a partire dai temi che sono stati più volte rappresentati in Aula, legati alla difficoltà delle vaccinazioni, alle preoccupazioni della gente, ma in particolar modo che si decide in maniera saggia, perché credo che anche questo lo stimolo delle opposizioni possa appunto indurre, ovvero quello di ragionare sul fatto che voi stessi vi ponete in una condizione di assoluta criticità nella misura in cui continuate con provvedimenti fuori dal mondo, in questo caso il mondo della nostra Regione. Non è comprensibile, non è giustificabile e non è in alcun modo plausibile che si vada avanti su provvedimenti di questo genere, quando sappiamo che a giorni, come veniva richiamato, ci saranno dei provvedimenti che prorogheranno la zona rossa, quando a giorni varie categorie economiche non sapranno come affrontare la imminente stagione estiva, con iniziative e condizioni che a livello economico generale pongono la nostra Sardegna in una condizione di eccezionale criticità. Io credo che la gente, i cittadini sardi apprezzerebbero molto, ma non perché qualcuno di noi trovi soddisfazione personale nell'avervi indotto a ragionare, ma perché teniamo con grande attenzione all'interesse dei cittadini e soprattutto siamo estremamente preoccupati della gravissima direzione nella quale andiamo. E in questo senso credo, e spero, che a un certo punto sulla tarda serata - si dice che la notte porti consiglio - possa esserci un ravvedimento da questo punto di vista. Noi non abbiamo nessuna difficoltà a lavorare sabati, domeniche e a qualsiasi ora del giorno e della notte, credo che l'abbiamo dimostrato, così come, ci tengo a dirlo perché sento e leggo ogni tanto delle accuse nei confronti della minoranza e di chi intende utilizzare tutti gli strumenti democratici che ha a disposizione per poter rappresentare con forza quella che non è una diatriba di carattere meramente politico ma su questo state giocando - mi sento di dirlo anche se è un'espressione un po' forte - sulla pelle dei cittadini sardi. Dicevo, non ritengo corrette alcune delle affermazioni che si leggono sul fatto che l'opposizione dovrebbe pensare a chissà che cosa, dovrebbe evitare di opporsi con tutte le proprie energie a questo provvedimento, no, io credo che invece proprio in questo stia la responsabilità e l'esercizio dell'onorabilità di tutti noi, capire che esistono dei momenti opportuni, e questo è il momento più inopportuno che si potesse trovare per discutere di temi che sono lontani dalla crudeltà della difficoltà con le quali le nostre genti, i nostri cittadini vivono la loro vita quotidiana, e soprattutto vivono con eccezionale apprensione il dubbio, le grandi incertezze del futuro. Lo citava qualcuno dei colleghi prima, vi è come un totale annichilimento anche da parte dei giovani, soprattutto da parte di giovani, e questo preoccupa molto, di quasi sfiducia totale nel futuro. Io credo che questa sia una delle cose più importanti, degli argomenti più importanti sui quali concentrarsi.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare alla consigliera Desirè Manca per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

MANCA DESIRÈ (M5S). Io ho sempre dichiarato che per gli emendamenti, quelli presentati da noi ovviamente e dall'opposizione, avrei votato sì, casualmente in questo emendamento mi dovrò astenere, però io desidero veramente impiegare questo lasso di tempo che mi è concesso per manifestare apertamente la stima e la considerazione che io ho verso il mio collega Capogruppo Mura. Vede, Presidente, ci sono persone che siedono in quest'Aula che onestamente non godono della mia stima, politica ovviamente, l'onorevole Mura invece è una persona che io stimo e che reputo, ma gliel'ho sempre detto anche in faccia, un gran signore, e con lui condivido una frase che ha utilizzato nel suo post, dove scrive: "…direttore generale senza aver condiviso un percorso trasparente". Caro collega, io, forse per la prima volta mi permetterò di condividere questo suo pensiero, non solo lo condivido qua nel Consiglio regionale ma lo vorrò condividere nella mia pagina, perché è un pensiero che io sposo completamente in nome della trasparenza, poi per carità prendo anche atto dell'intervento dell'onorevole Oppi il quale giustamente diceva "non c'è nessuna convocazione con all'ordine del giorno la nomina del Direttore generale, ma c'è un eventuale indicazione", ho ascoltato il suo intervento però invece qua viene trascritto altro, qua finalmente appare legittimo che anche i colleghi della maggioranza - mi fa piacere, perché sono uomini anche di onore - possano dimostrare buon senso, e soprattutto avere quei legittimi dubbi che a tutti noi sono venuti. E mi fa piacere anche perché nel precedente intervento io ho menzionato la presenza del un ex Direttore generale di Abbanoa e da quello che si apprende sempre sulle testate giornalistiche, e questo mi fa piacere mi fa piacere perché non vorrei che fosse davvero una coincidenza…

PRESIDENTE. Grazie, onorevole Manca, il tempo a sua disposizione è terminato.

Ha domandato di parlare il consigliere Gianfranco Ganau per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

GIANFRANCO GANAU (PD). Io devo dire che sono abbastanza in imbarazzo a intervenire, perché ho letto il post dell'onorevole Mura. Credo che si sia trattato di una di una forzatura, mi auguro non voluta, di una caduta di stile, che riconosco non le è proprio, perché che proprio dai banchi della maggioranza venga messo in relazione quel pranzo con atti che poi hanno ripercussioni di tipo amministrativo, sarebbe addirittura clamoroso. Quindi non voglio speculare su questo, non voglio speculare sulle spaccature che sono evidenti e le divergenze che ci sono dentro la maggioranza, per cui mi fermo qui. Grazie.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Giampietro Comandini per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

COMANDINI GIAMPIETRO (PD). Io mi rivolgo a lei, signor Presidente, nella sua alta funzione di cercare di mantenere all'interno dell'Aula un atteggiamento e anche dei contegni relativamente alle discussioni che si hanno in corso. Lo dico perché, nell'esprimere il mia voto di astensione all'emendamento numero 13, in un lavoro che questa minoranza sta cercando di fare dall'inizio della discussione della legge, noi ci vorremmo mantenere coerenti con questo principio e quindi confrontarci sui contenuti della legge e degli emendamenti, spiegare le nostre ragioni di perché siamo, cercare di riportarvi a una discussione sulla vera riforma della Regione, però in questo nostro lavoro di opposizione voi ci state un po' distraendo. E' dall'inizio della serata che ci state distraendo con argomenti che nulla hanno a che vedere con questo testo, lo ha fatto all'inizio della seduta il collega Presidente del Gruppo della Lega, onorevole Giagoni, introducendo argomentazioni dove si era pronti a sospendere questa discussione per discutere dei ristori, e poi meno male è intervenuto il collega Presidente del Gruppo Partito Sardo d'Azione, in un gioco di maggioranza e di opposizione all'interno della stessa maggioranza. E poi qualche minuto fa, con un post dove si pongono ombre e dubbi sempre su quel famoso pranzo di cui lei, signor Presidente, ci ha ricordato a noi della minoranza di evitare di parlarne. E allora io credo che dovete mettervi d'accordo, dovete mettervi d'accordo una volta per tutte e dire che voi siete una maggioranza che ha dei problemi al proprio interno, sempre più evidenti, che non è il semplice post… concordo molto con quello che ha detto il mio Presidente di Gruppo, l'onorevole Ganau, anch'io ritengo, conoscendola, che può essere problema di T9, come si dice quando uno scrive troppo velocemente qualcosa, piuttosto che il contenuto del post, però a questa opposizione tutte le armi sono lecite in democrazia, e quindi non possiamo che raccogliere quello scivolone come un ulteriore crepa che c'è in questa maggioranza, e che non paghiamo noi, guardate, nel nostro dibattito, nei minuti, nelle ore della discussione, ma purtroppo pagano i sardi nel momento in cui hanno problemi per quanto riguarda i ristori, hanno problemi per quanto riguarda i vaccini, hanno problemi per quanto riguarda l'agricoltura, continuano a non avere tutte quelle risposte che voi in campagna elettorale e durante le dichiarazioni programmatiche avete promesso.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Antonio Piu per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

PIU ANTONIO (Progressisti). Il mio intervento invece vuole essere un intervento per chiarire, per cercare di far capire perché da due giorni siamo in quest'Aula e perché l'opposizione è costretta ad intervenire ogni volta sullo stesso argomento, cercando di rimarcare ogni volta negli interventi… e poi diviene anche difficile perché il disegno di legge di contenuti ne ha pochi.

Allora, se arriva in discussione in quest'Aula un disegno di legge come questo, io credo che anche la sua figura, prima di fare arrivare disegni di legge come questo, abbia le prerogative dallo Statuto della Regione Sardegna e dalla legge per cercare di adempiere ad un ruolo quasi di mediatore, a mediare con la Giunta regionale l'ingresso in Aula, prima di una variazione in bilancio che è fondamentale per i sardi e per la Sardegna, del DL 107. Io credo che come Ufficio di Presidenza lei questo lo debba fare, nella sua qualità di Presidente del Consiglio regionale, nella sua qualità di tutore di quest'Aula, perché diversamente continuiamo ad andare avanti con discussioni inutili, e alcune volte l'opposizione è costretta a fare degli interventi in Aula che purtroppo non hanno contenuto, ma pur di intervenire e pur di bloccare questa legge continueremo a farlo nei prossimi giorni e nelle prossime ore.

Quindi io chiedo realmente a tutti, e lo chiedo a lei principalmente, convinca e cerchi di fare quel ruolo di mediazione per riportare questo testo in Commissione e fare entrare in Aula i provvedimenti importanti per questa Regione, dopodiché anche questa opposizione darà il suo contributo, diversamente continueremo questa azione che stiamo portando avanti, anche nei prossimi giorni.

PRESIDENTE. L'ho già detto, domani entra in Commissione il disegno di legge sul fondo Resisto.

Ha domandato di parlare il consigliere Francesco Mula per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

MULA FRANCESCO (PSd'Az). Siccome siamo in votazione, quindi voto segreto, anch'io mi asterrò, e colgo l'occasione, visto che qui escono post, per leggere anche io un post, Presidente, mi permetta, e lo dico ai miei colleghi. E' pure bellino a me l'ha mandato una persona che io non conosco, siccome mi è piaciuto e quindi va anche dedicato questo post, lo leggo. Questo signore dice: "Non vi lasciate calpestare da chi ha portato il Paese al baratro e ora si aggrappa al pranzo di Sardara per nascondere in modo ipocrita il loro fallimento, attaccare la Giunta e la vostra maggioranza che la sostiene. Anziché investire in mascherine e vaccini affidabili hanno sciupato montagne di euro in monopattini e banchi a rotelle: si devono vergognare." É bellino questo post, mi è piaciuto molto. Grazie, Presidente.

Votazione segreta

PRESIDENTE. Indico la votazione segreta dell'emendamento numero 13. Coloro i quali sono favorevoli segneranno sì; coloro i quali sono contrari segneranno no.

Estraggo a sorte il nome del consigliere dal quale avrà inizio l'appello. (È estratto il numero 19, corrispondente al nome del consigliere Domenico Gallus.)

Prego il consigliere Segretario di procedere all'appello cominciando dal consigliere Domenico Gallus.

CUCCU CARLA, Segretaria, procede all'appello.

Risultato della votazione

PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:

(Il Consiglio non approva).

Emendamento numero 459, pagina 52.

Sull'ordine dei lavori

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Francesco Agus. Ne ha facoltà.

AGUS FRANCESCO (Progressisti). Votazione segreta.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Massimo Zedda per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

ZEDDA MASSIMO (Progressisti). Grazie Presidente. Per quanto riguarda l'emendamento numero 459, nonostante sia presentato dalle colleghe e dai colleghi del Movimento 5 Stelle, su questo mi asterrò in modo tale da poter intervenire su un tema, che è quello della riorganizzazione della macchina amministrativa e delle persone alle quali affidare questi compiti. Da notizie di stampa di questa mattina abbiamo appreso che nel corso dell'interlocuzione, dichiarazioni, come persona informata sui fatti del Comandante del Corpo forestale presso la Procura della Repubblica di Cagliari, parrebbe da notizie della stampa che il Comandante del Corpo forestale abbia detto che al pranzo a Sardara fosse presente il portavoce del Presidente della Regione. Parrebbe sempre da articoli di giornali, un servizio della rete televisiva regionale, televisione pubblica, che il portavoce del Presidente della Regione abbia smentito la sua presenza a Sardara confermando le dichiarazioni fatte a suo tempo. Ovviamente non siamo in possesso del verbale durante la deposizione del Comandante del Corpo forestale in occasione della sua interlocuzione avuta col Pubblico Ministero, ma delle due l'una, o il Comandante del Corpo forestale ha mentito come persona informata sui fatti come pubblico ufficiale nel corso di una deposizione verbalizzata in Procura, o come via mediana i giornali che hanno riportato tutto questo hanno inventato una notizia, cosa che sarebbe grave dal punto di vista dell'informazione, oppure alla menzogna precedente il portavoce del Presidente aggiunge un'altra menzogna, mettendo addirittura in difficoltà e dichiarando essere un bugiardo il Comandante del Corpo Forestale. Presidente, questa cosa sta prendendo una bruttissima piega, emendamento dopo emendamento le vicende legate a Sardara, le presenze, il perché si sono visti e le affermazioni stanno generando una nube che si sta avvicinando a quest'Aula. Per ora l'abbiamo tenuta distante perché non sono coinvolti i consiglieri regionali, ma il nostro silenzio e il silenzio del Presidente della Regione rischia di determinare…

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare la consigliera Maria Laura Orrù per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

ORRÙ MARIA LAURA (Progressisti). Grazie Presidente. Nell'emendamento numero 459 presentato dai colleghi del Movimento 5 Stelle, che è un sostitutivo parziale, al comma 1 dell'articolo 1 la parola "anche" è soppressa e le parole "e coerenti modifiche legislative" sono sostituite dalle seguenti, eccetera eccetera. È chiaro che, come avevamo detto più volte, i nostri emendamenti servono per cercare di far ragionare la maggioranza sull'inopportunità di approvare un testo di legge del genere, l'abbiamo detto più volte e in tarda serata probabilmente siamo anche un po' stanchi ma, come diceva l'onorevole Zedda, passa il tempo e la situazione, anche in merito al famosissimo pranzo di Sardara, si complica, e si complica perché la situazione non è chiara e perché abbiamo chiesto più volte al presidente Solinas o gli Assessori di turno, che però non si presentano in Aula, di fare chiarezza; tra l'altro è strano che l'Assessora compete, che dovrebbe stare in aula per comunque assistere ai lavori su una legge che presenta, non si presta. È chiaro che questo è un segnale abbastanza forte. Io l'ho detto stamattina, ai sensi della legge 31 del '98 ci sono dieci giorni a disposizione da parte dell'Assessore, o di chi ha le competenze, per rimuovere alcuni incarichi, è chiaro che il tempo passa, dieci giorni passano molto in fretta, dal momento in cui si è a conoscenza dei fatti, e questo non sta avvenendo. Penso che sia necessaria una posizione celere, un modo anche di chiarire un una situazione dubbia, una situazione probabilmente che, ora dopo ora, mette in risalto delle situazioni sempre più buie, e in un momento così delicato non possiamo permetterci che questo continui ad avvenire, anche perché le cittadine e i cittadini attendono con ansia i ristori.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Francesco Agus per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

AGUS FRANCESCO (Progressisti). Grazie, Presidente. Il voto sarà di astensione, non perché non abbia la massima stima dei colleghi che hanno presentato l'emendamento né perché non consideri adeguato il testo dell'emendamento alla lotta che stiamo portando avanti tutti insieme in Aula, c'è da dire però che rispetto a quando abbiamo iniziato questa battaglia con la presentazione degli emendamenti prima in Commissione e poi in Consiglio regionale il mondo è cambiato, pensare oggi di non rivolgere lo sguardo alle polemiche che ormai tutti considerano centrali nel dibattito politico, quelle attorno a quelle località che molti colleghi vorrebbero che non fosse mai nominata al pari della trasmissione Report, diciamo che il silenzio attorno a quelle vicende striderebbe, sarebbe come ignorare la presenza di un elefante in un'Aula come questa, elefante che invece c'è, va considerato e muta forma ogni ora; avere tanto tempo per discutere qua ci dà modo anche di commentare le evoluzioni surreali che sta avendo questa vicenda, evoluzione surreali! Oggi scopriamo… Presidente, mi fermo sinché i colleghi non hanno finito di…

PRESIDENTE. Scusate, potete parlare fuori, però fate completare l'intervento dell'onorevole.

AGUS FRANCESCO (Progressisti). Grazie, Presidente. Quindi, dicevo, il problema è che, di ora in ora, ogni volta che esce un'agenzia di stampa la situazione si complica, anche perché oggi scopriamo che organi di stampa diversi parlano di persone presenti o assenti con una varietà tale da non far capire più niente né a noi né a chi ci ascolta da fuori né a voi. Siccome non parliamo di persone di secondo piano ma parliamo della notizia del giorno, commentata anche da voi, io credo che farebbe bene a tutti una pausa di riflessione di qualche giorno e poter evitare quindi di discutere di questo testo avendo in testa altro e magari dovendo anche essere smentiti mezz'ora dopo aver fatto una dichiarazione da quello che avviene al di fuori di quest'Aula, perché la situazione sembra essere in rapido mutamento. Detto questo, ci tengo a esprimere la massima solidarietà ai colleghi consiglieri, ai componenti della Giunta, ai dirigenti dell'Amministrazione regionale, che sono stati per giorni inseriti in elenchi, dei quali evidentemente non dovevano far parte perché già sono poco simpatici gli elenchi che circolano, sono totalmente antipatici gli elenchi che circolano con volti e nomi che nulla hanno a che vedere con la questione, per cui massima solidarietà e massima…

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare la consigliera Desirè Manca per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

MANCA DESIRÈ (M5S). Grazie, Presidente. Io mai avrei pensato di astenermi su un nostro emendamento, ma ne parlavo poco fa con il nostro Capogruppo, e gli dicevo "su questo non sono propriamente d'accordo", e perché abbiamo utilizzato evidentemente delle parole sbagliate, caro collega, dovevamo sicuramente, dobbiamo migliorare, ecco, nel presentare gli emendamenti. Quindi, Presidente, affermo già che il mio voto sarà di astensione a questo emendamento, però non posso non cogliere questa occasione che mi viene data per ribadire la nostra posizione su questo obbrobrio di legge, che a tutti gli effetti porterà un danno economico nella tasca di tutto il popolo sardo superiore ai 6 milioni di euro. E allora, lo dicevo proprio in questi giorni, che se non ricordo male era presente l'Assessore allo Sport, l'assessore Biancareddu, al quale veramente facevo presente che quella misura di cui lui si è vantato tanto, quella misura straordinaria di 1 milione e mezzo che ha messo a disposizione per il sostegno alle palestre e alle piscine in fin dei conti facesse veramente ridere, perché poi, a conti fatti, a ciascuno di loro spetterebbero solo 500 euro. E allora più avanti, proprio nella continuazione della discussione di questo disegno di legge, come Gruppo abbiamo pensato invece di presentare un emendamento dove invece chiediamo che questi soldi, che voi mettete a disposizione per le nomine dei vostri amici, vengano date invece al comparto proprio delle imprese e quindi delle palestre, ai gestori delle palestre, ai proprietari delle palestre, ai gestori delle piscine, ai proprietari delle piscine. E allora io vorrò esserci in quel momento in cui discuteremo quell'emendamento presentato dal Gruppo del Movimento 5 Stelle in cui avrete il coraggio di dire no a questi impresari, a questi imprenditori, a questi gestori che sono chiusi da un anno e che non percepiscono niente, lo ribadisco, non percepiscono niente e non lavorano da un anno, e io sono certa che ciascuno di voi conoscerà, avrà delle conoscenze di persone che gestiscono palestre, oppure che frequentano piscine, o che gestiscono piscine…

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Alessandro Solinas per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

SOLINAS ALESSANDRO (M5S). Presidente, grazie. Guardi, non vorrei essere pedante ma le chiederei, visto che comunque siamo in zona rossa, anche di richiamare i gentili colleghi a un utilizzo più corretto delle mascherine, perché purtroppo soprattutto l'immagine di un Consiglio regionale in zona rossa riunito senza mascherine da una pessima impressione della politica sarda, e non serve neanche quello, perché avete già pensato a fornire più che un elemento di quelli che sono necessari per definire una stagione politica a dir poco fallimentare. Dichiaro naturalmente il mio voto di astensione, certo pare strano farlo su un nostro emendamento, ma la verità è che anche questo è necessario fare per poterci esprimere in Aula, Presidente. Ci sono sempre tante cose da dire su su questa legge, e mi rifaccio alla questione delle mascherine per parlare proprio dell'esempio che stiamo dando ai sardi in questo momento; sono certo, Presidente, che l'approvazione di questa legge avrebbe un maggiore effetto se la stralciassimo e prendessimo i 6 milioni di euro che questa legge utilizza per aumentare gli staff della Presidenza e degli assessorati e ne distribuissimo una parte uguale ad ogni ad ogni Sardo, perché così sarà impalpabile e nullo l'effetto che l'approvazione di questa legge avrà sulla vita dei cittadini e sul, auspicato da voi, ma neanche tanto, perché è evidente che le vostre dichiarazioni non corrispondono in alcun modo alle vostre azioni, le vostre dichiarazioni non corrispondono in alcun modo alle vostre azioni, l'effetto auspicato sarà pari a zero, ed è quindi indispensabile cercare di capire come meglio utilizzare questi soldi. Una proposta che è stata fatta e che riprenderei è quella relativa proprio al bandire concorsi, e non usiamo 6 milioni, usiamone 60, sarei il primo a metterci la firma, sarei il primo a farmene promotore; bandiamo dei concorsi, scorriamo le graduatorie esistenti, in questo modo forse si potrebbe, anche acquisendo la macchina amministrativa gente priva di affiliazioni politica e dotata dei titoli poiché vincitori di concorso, migliorare in qualche modo la macchina amministrativa regionale. Ci sono già delle graduatorie da scorrere come per esempio la graduatoria di ASPAL…

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Diego Loi per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

LOI DIEGO (Progressisti). Grazie, Presidente. Per annunciare il mio voto di astensione a questo emendamento 459 in discussione ma per, diciamo, trasformare questa mia dichiarazioni di voto di astensione in un appello molto veloce ma nello stesso tempo accorato, e questa volta, non lo faccio mai in maniera così diretta, però vorrei rivolgermi direttamente, sperando che abbiano la disponibilità di ascoltarmi quindici secondi, ai colleghi consiglieri regionali che hanno avuto ruoli o hanno tutt'oggi ruoli nelle amministrazioni locali, e in particolare, con alcuni di loro ci conosciamo molto ben,e che sono anche amministratori di piccoli comuni, perché una domanda e un dubbio che io mi devo togliere dal profondo diciamo della mia convinzione più intima, con quale coraggio costoro, i nostri colleghi, tornando nei propri paesi, soprattutto quelli dove abbiamo un grande contatto, una grande relazione con le nostre comunità perché sono così piccole, ci si pone rispetto alla domanda che ci possano fare nel dire "mah, perché avete fatto questo provvedimento?", quando nei nostri comuni, e mi riferisco soprattutto alle realtà che sono molto simili a quelle dalle quali provengo io, perché io lo stesso imbarazzo, devo dire, quindi in questo senso mi rivolgo in maniera molto sincera, cosa si risponde? Cosa diciamo a quei tre bar che abbiamo, 2 o 1, quelle attività ricettive che comunque non vanno avanti e non stanno andando avanti? Io sarei curioso di chiederlo, e lo chiedo evidentemente in questa forma perché conosco le realtà dalle quali proveniamo tutti quanti, conosco qual è la dimensione e la percezione di quello che stiamo facendo qua nelle nostre comunità, e questo non solo, lo ribadisco, è una tempistica, o meglio, l'inopportunità, e quella del provvedimento è collegata non solo alla tempistica ma veramente all'interpretare, alla capacità di interpretare da parte di ciascuno di noi quello che le nostre comunità,siano esse piccole o grandi, ci chiedono. Non è quello che ci chiedono oggi.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare la consigliera Laura Caddeo per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

CADDEO LAURA (Progressisti). Stavolta lo dico subito, per dichiarare il mio voto di astensione e, devo dire la verità, lo confesso, mi sento molto più coerente con quello che ho detto per tutta questa discussione e cioè che questa legge non è emendabile e quindi astenermi da un emendamento diciamo che mi restituisce un po' di coerenza. Vorrei anche approfittare Presidente per comunicarle una cosa; siccome lei il primo giorno di discussione, quando si �� parlato dei fatti del famoso pranzo, lei ha detto "l'importante è che non ci siano stati consiglieri, ho appurato", siccome nessuno me l'ha chiesto e mi risulta neanche ai miei colleghi di Gruppo, mi faccio portavoce di tutto il Gruppo per dichiarare che nessuno di noi era presente al pranzo a Sardara. Detto questo, tornando alla legge 107, tornando al senso poco comprensibile di questo investimento e proseguendo un po' sulla rotta che qualcuno ha già segnato di quanti soldi invece si potrebbero dedicare ad altre attività, già io ieri riferivo la possibilità di migliorare la nostra struttura sanitaria, ma non solo, di consentire la progettazione di idee, di dare gambe a delle idee che sicuramente già ci sono, Assessore Chessa, per riaprire in sicurezza il nostro comparto turistico, ecco, ma non solo, non solo, io immagino che tutto questo periodo di misure restrittive, che ha portato gli studenti della scuola secondaria superiore a svolgere le elezioni a distanza anche perché i mezzi di trasporto non erano adeguati a contenere un numero pari ai posti che hanno normalmente, io spero che nel frattempo, anche se qui non c'è adesso l'Assessore ai Trasporti, ma che si stia studiando la possibilità, almeno per il prossimo anno scolastico, dal prossimo anno scolastico di risolvere problemi che comunque permarranno, perché non credo che una volta…

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Giampietro Comandini per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

COMANDINI GIAMPIETRO (PD). Molto brevemente per dichiarare il mio voto di astensione sull'emendamento e un po' per aggiornare della politica nazionale il collega Franco Mula, cioè per dire che probabilmente gli amici che scrivono su Facebook non sono a conoscenza che il mio caro collega, Capogruppo del Partito Sardo d'Azione, attualmente è al Governo con tre esponenti di rilievo e di peso, e quindi è corresponsabile, se non dai banchi e dei monopattini, è corresponsabile delle poltrone; io mi auguro che le poltrone siano più stabili dei pattini a rotelle, di quelle che in qualche modo voi state andando a costruire con questa legge. Per cui Presidente mi astengo e rimetto all'Aula la mia astensione quando sarà pronta l'urna.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Giuseppe Meloni per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

MELONI GIUSEPPE (PD). Grazie, Presidente. Per esprimere il mio voto di astensione rispetto all'emendamento numero 459, e mi dispiace non sia presente in questo momento, non so se sia un allontanamento momentaneo oppure se per stasera non tornerà l'Assessore degli enti locali, perché avrei voluto far notare all'Assessore degli enti locali che da domani, a seguito della pubblicazione di oggi, entra in vigore la legge numero 7 del 2021. Questa legge, quella che ha istituito la Città metropolitana di Sassari, le altre nuove province e ha allargato la Città Metropolitana di Cagliari, prevede, fra le altre cose, che da domani venga a cessare la Provincia di Sassari. Chiedo all'Aula di prestare attenzione a quello che dico, soprattutto ai colleghi che provengono da quel territorio e al relatore di quella legge, il collega Peru. Mi chiederete cosa c'entra con quello che stiamo discutendo. C'entra perché poi i dirigenti, di cui tanto parliamo in questo disegno di legge, si dovranno occupare di questo problema. Con la cessazione della Provincia di Sassari, che avverrà domani, ritengo che ci saranno grossi problemi rispetto al passaggio di consegne, per esempio, con la nuova Città metropolitana e la Provincia del Nord Est, non essendoci ancora degli statuti di riferimento. Quella di Sassari è l'unica provincia che viene soppressa con questa legge e probabilmente, se non venissero adottati degli accorgimenti, non escludo che occorrerà tornare in Aula con una legge. Se non verranno adottati degli accorgimenti sarà completamente bloccata l'attività di questi enti intermedi, probabilmente è una situazione peggiore rispetto a quella che si verificò fra i primi anni Duemila e il 2005, e anche negli anni successivi, nel passaggio di consegne fra le province storiche e le province nuova istituzione.

Ci dovremmo occupare di questo e quei 6 milioni di euro probabilmente, se non da destinare alla sanità, ai ristori e quant'altro, almeno li avremmo dovuti destinare come risorse per le nuove province. Facciamo una legge e poi dovremmo anche però mettere in condizioni le province di poter funzionare, ad iniziare dal passaggio di consegne.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Eugenio Lai per dichiarazione di astensione. Ne ha facoltà.

LAI EUGENIO (LEU). Per dichiarare il voto di astensione e per intervenire anche sull'ordine dei lavori, Presidente. Lo faccio qui in dichiarazione di voto per non occupare altro tempo alla discussione. Presidente, in Conferenza dei Capigruppo ci eravamo dati degli orari. L'opposizione in maniera responsabile sta rispettando gli accordi che ci siamo dati sull'ordine dei lavori. Naturalmente le distanze sul disegno di legge sono chiare e nette, però ognuno di noi si è organizzato anche la settimana e la propria vita personale in base a quell'organizzazione dei lavori. Ora ci sta che proviate ad andare avanti e proviate ad approvare qualche emendamento in più o in meno, però la questione è anche una questione di correttezza nei confronti di tutti i colleghi. Non riusciremo certamente ad approvare l'articolo 1 questa sera, quindi la invito, come da accordi all'interno della Conferenza dei Capigruppo, a sospendere la seduta e a riaggiornarla a domani mattina, così come ci siamo detti. Non c'è nessun tipo di problema, ha convocato anche la Commissione di pomeriggio naturalmente, quindi la presenza di quasi tutti i Consiglieri, visto che la seconda e la terza Commissione sono convocate in maniera congiunta, ci sarà e credo che la maggioranza, anche domani mattina, continuerà a garantire il numero legale. Ora mi pare che siate un po' stringati, quindi anche questa considerazione tenetela a mente. Presidente, la invito dopo la votazione di questo emendamento a sospendere i lavori e a riaggiornarli a domani mattina.

Votazione a scrutinio segreto per schede

PRESIDENTE. Indico la votazione a scrutinio segreto per schede dell'emendamento numero 459.

Estraggo a sorte il nome del consigliere dal quale avrà inizio l'appello. (È estratto il numero 33, corrispondente al nome del consigliere Pietro Moro.)

Prego il consigliere Segretario di procedere all'appello cominciando dal consigliere Pietro Moro.

MUNDULA ANTONIO (FdI), Segretario, procede all'appello.

(Seguono la votazione e lo spoglio delle schede)

PRESIDENTE. Comunico già che alla fine dello scrutinio la seduta si toglie e il Consiglio è convocato per martedì alle ore 10.

Risultato della votazione

PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:

(Il Consiglio non approva).

A seguito di questa votazione sono dichiarati decaduti gli emendamenti numero 460, 462, 463, 464, 465, 466 e 467.

La seduta è tolta.

La seduta è tolta alle ore 20 e 35.