Interrogazione n. 983/C-6

CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA

XVILegislatura

Interrogazione n. 983/C-6

AGUS – CADDEO – LOI – ORRÙ – SATTA Gian Franco – PIU – ZEDDA Massimo sull’attivazione di un reparto di terapia intensiva per pazienti in età pediatrica.

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I sottoscritti,

premesso che:
– le attività di terapia intensiva pediatriche sono dedicate al trattamento intensivo dei soggetti in età evolutiva affetti da una o più insufficienze d’organo acute tali da comportare pericolo di vita ed insorgenza di complicanze maggiori;
– per il paziente in età pediatrica l’accesso alla terapia intensiva può essere necessario per l’insorgenza di quadri acuti medici o chirurgici, di eventi traumatici, e per il peggioramento clinico di pazienti con patologie complesse o croniche (malattie rare, malattie metaboliche, oncologiche) o per la complessità dei trattamenti utilizzati nella loro gestione;
– le procedure anestesiologiche applicate ai pazienti in età pediatrica e neonatale comportano rischi e complicanze più elevate rispetto ai pazienti adulti e richiedono, anche alla luce delle recenti normative sulla responsabilità professionale, l’individuazione e formazione di personale altamente specializzato e dedicato;
– il dato nazionale evidenzia che tra i bambini che necessitano di cure intensive uno su quattro è ricoverato in reparti di terapia intensiva per adulti, nonostante la gestione del bambino in condizioni critiche richiederebbe una formazione e un’esperienza specifiche per il personale medico e che la Sardegna, per l’assenza di tali strutture, è una di quelle regioni dove la totalità dei bambini in condizioni critiche viene ricoverata in terapie intensive per adulti;
– la carenza di personale medico di terapia intensiva specializzato in campo pediatrico fa si che nella nostra Isola molti pazienti pediatrici che devono essere sottoposti ad interventi chirurgici complessi debbano recarsi, o debbano essere trasferiti in urgenza, in ospedali pediatrici della penisola;
– in relazione alla pandemia da SARS-CoV-2 desta preoccupazione l’osservazione che, in una minoranza di pazienti pediatrici venuti a contatto con il virus, insorga una sindrome infiammatoria multiorgano definita MIS-C con gravi ripercussioni sul cuore e sul sistema respiratorio che richiedono monitoraggio e trattamento in terapia intensiva;

rilevato che:
– in Sardegna non esiste una struttura ospedaliera pubblica con reparto di terapia intensiva per pazienti di età pediatrica;
– infatti, attualmente sono attivi soltanto posti letto per terapia intensiva neonatale, dedicati al trattamento dei neonati al di sotto dei 30 giorni di vita e con peso inferiore ai 5 chilogrammi;
– i trattamenti intensivi per i pazienti di età evolutiva al di fuori della fascia perinatale sono eseguiti nei reparti per età adulta da parte di personale che solo occasionalmente si occupa di procedure anestesiologiche per pazienti in età evolutiva;

evidenziato che l’attivazione di un reparto di rianimazione pediatrica è un requisito necessario perché un presidio ospedaliero sia classificato come DEA di II livello ai sensi del decreto ministeriale 2 aprile 2015, n. 70;

osservato che:
– gli strumenti di programmazione sanitaria regionale indicano la previsione di due posti letto di terapia intensiva per età pediatrica presso l’Ospedale San Michele di Cagliari, ospedale principale dell’Azienda ospedaliera Brotzu, che tuttavia non risultano realmente operativi e immediatamente finibili per il ricovero di pazienti in età evolutiva;
– nel “Piano di riorganizzazione della rete ospedaliera in emergenza Covid-19” approvato con delibera di Giunta regionale n. 35/38 del 9 luglio 2020 è stato stabilito l’aumento dei posti letto di terapia intensiva e sub intensiva autorizzata e finanziata dall’articolo 2, del decreto legge 19 maggio 2020, n. 34 per potenziare le reti regionali territoriali ed ospedaliere al fine di fronteggiare l’emergenza pandemica da Covid-19;
– in tale Piano, ancora da attuare, la Giunta regionale ha previsto in futuro la creazione di sei nuovi posti letto di terapia intensiva per età pediatrica da ubicare, tuttavia, in una struttura ospedaliera non specializzata in prestazioni sanitarie per pazienti di età pediatrica;

considerato che:
– l’istituzione di un reparto di terapia intensiva per età pediatrica garantirebbe un presidio fisso nel territorio regionale capace di gestire con maggiore sicurezza e in autonomia i trattamenti intensivi per questa fascia di pazienti, evitando loro, e alla loro famiglia, il trasferimento presso gli ospedali specializzati della penisola;
– l’attivazione anche del solo numero minimo di posti letto previsto dalle norme di settore permetterebbe l’assegnazione stabile di quel personale specializzato in età pediatrica che eviterebbe il ricorso ad anestesisti e rianimatori che eseguono solo occasionalmente assistenza per l’età evolutiva, aumentando di conseguenza la qualità delle cure;
– l’attivazione dei posti letto terapia intensiva dedicata ai pazienti pediatrici consentirebbe maggiore sicurezza in quei percorsi terapeutici, sempre più frequenti, che prevedono la somministrazione di immunoterapia e farmaci biologici, particolarmente efficaci per alcune malattie oncologiche e croniche rare, ma che comportano un potenziale rischio di dover far ricorso alle terapie intensive,

chiedono di interrogare l’Assessore regionale dell’igiene e sanità e dell’assistenza sociale per conoscere:
1) il parere della Giunta regionale relativamente alla proposta di attivazione di un reparto di terapia intensiva per pazienti di età pediatrica da costituire presso l’AOB di Cagliari;
2) se sia stata effettuata una valutazione sui requisiti minimi per l’attivazione di un reparto di terapia intensiva per pazienti di età pediatrica secondo le norme di settore e, in particolare, sul numero minimo di posti letto necessario, sulla dotazione organica del personale necessario per rendere realmente operativo il reparto e sui requisiti logistici e organizzativi che consentano la sua immediata realizzazione presso una struttura ospedaliera dell’AOB di Cagliari, già specializzata nella gestione di pazienti di età pediatrica acuti e cronici con patologie complesse mediche e chirurgiche;
3) il costo annuale delle spese a carico delle famiglie e del sistema sanitario regionale sostenute per consentire l’assistenza presso gli ospedali pediatrici della penisola dei pazienti di età pediatrica che non possono essere assistiti in Sardegna.

Cagliari, 13 aprile 2021

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