Interrogazione n. 982/A

CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA

XVILegislatura

Interrogazione n. 982/A

MURA, con richiesta di risposta scritta, sulla situazione critica legata all’organizzazione delle vaccinazioni in Provincia di Oristano.

 

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Il sottoscritto,

premesso che:
– la Regione ha il dovere di garantire a tutti i sardi la tutela del diritto alla salute e la parità di trattamento nell’accesso alle cure, mediante l’erogazione di servizi sanitari omogenei, adeguati ai livelli essenziali di assistenza, su tutto il territorio regionale;
– il Consiglio regionale ha recentemente approvato la legge di riforma del sistema sanitario regionale al fine di ridefinire la programmazione e l’erogazione dei servizi sanitari della Sardegna e, in particolar modo, ripristinare nella Provincia di Oristano l’erogazione di servizi sanitari in grado di garantire a tutti gli utenti ivi residenti, i medesimi diritti nell’accesso alle cure ed all’assistenza sanitaria offerta al restante popolazione sarda;

rilevato che, da qualche settimana, ha finalmente preso avvio la campagna vaccinale in Sardegna con risultati in generale positivi in termini di dosi somministrate rispetto a quelle totalmente disponibili;

dato atto che anche a Oristano da questa mattina è operativo l’hub vaccinale con il chiaro intento di imprimere una forte accelerata al processo di vaccinazione dei sardi;

evidenziato che nel poliambulatorio di via Michele Pira a Oristano, in questi giorni, è in corso la somministrazione della seconda dose del vaccino anti-Covid rivolta alla popolazione ultraottantenne e più fragile;

considerato che, a seguito della convocazione dell’utenza più anziana per l’inoculazione della seconda dose vaccinale di richiamo, si assiste a situazioni di disagio e confusione, dovuta alle lunghe code in fila per strada, con conseguente assembramento di centinaia di persone davanti allo stabile, con infinite attese in piedi e senza un adeguata assistenza;

sottolineato il clamoroso caso registrato proprio ad Oristano, dove 15 tra medici e infermieri sarebbero, secondo le notizie di stampa, finiti sotto indagine per questioni legate alla somministrazione delle dosi di vaccino anti-Covid quotidianamente avanzate;

valutata la gravità e l’intollerabilità della situazione venutasi a creare, le cui cause sono facilmente individuabili nella mancata programmazione e corretta distribuzione temporale, da parte dei competenti uffici dell’ASSL di Oristano, delle convocazioni degli utenti attraverso chiamate cronologicamente scaglionate e spalmate lungo tutto l’arco della giornata;

ritenuto che sia possibile predisporre un servizio di controllo più adeguato e puntuale, di assistenza agli utenti in attesa di ricevere il vaccino, anche mediante il pieno coinvolgimento delle associazioni di volontariato operanti sul territorio, al fine ridurre i tempi d’attesa e prevenire la creazione di pericolosi assembramenti, garantendo il corretto distanziamento interpersonale;

preso atto degli evidenti limiti logistici e funzionali che la struttura del poliambulatorio di via Michele Pira ad Oristano ha palesato, stante gli spazi insufficienti e la difficoltà di creare percorsi sicuri per le persone in attesa del vaccino e quelle in uscita;

rimarcate:
– l’assenza di responsabilità, in capo all’Assessorato regionale dell’igiene e sanità e dell’assistenza sociale ed ai vertici dell’ATS, per quanto accaduto in data odierna ad Oristano;
– la necessità, tuttavia, di porre in essere interventi tempestivi al fine di evitare il ripetersi di tale situazione e vanificare gli sforzi profusi e gli importanti risultati raggiunti dall’ATS in ambito regionale,

chiede di interrogare l’Assessore regionale dell’igiene e sanità e dell’assistenza sociale, con richiesta di risposta scritta, per sapere:
1) quali azioni intenda porre in essere al fine di favorire l’adozione, da parte della struttura competente presso I’ASSL di Oristano, di protocolli più adeguati ed efficienti che generino una gestione più sicura, razionale e fluida delle procedure di vaccinazione, anche con il coinvolgimento di ulteriore personale della ATS o di associazioni di volontari, a supporto del personale sanitario già impiegato;
2) se l’Assessore regionale dell’igiene e sanità e dell’assistenza sociale non consideri utile ed opportuno individuare ulteriori hub vaccinali dislocati in punti strategici della Provincia come Ghilarza, Bosa e Terralba al fine di gestire in maniera più ordinata ed in sicurezza l’afflusso dell’utenza da sottoporre a vaccino anti-Covid;
3) se sia il caso di prendere in seria considerazione l’opportunità di sostituire i soggetti titolari di competenze e responsabilità in merito alla programmazione e gestione della campagna vaccinale anti-Covid in Provincia di Oristano.

Cagliari, 13 aprile 2021

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