Mozione n. 632

CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA

XVILegislatura

Mozione n. 632

COCCO – LAI – CADDEO – DERIU – ORRÙ – LOI – PIU – CORRIAS – GANAU – MORICONI – MELONI – PISCEDDA – COMANDINI – SATTA – CIUSA – LI GIOI – MANCA Desiré Alma – SOLINAS Alessandro sullo stato di attuazione del Piano d’azione straordinario per il contrasto e per l’eradicazione della peste suina africana (PSA) in tutto il territorio regionale.

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IL CONSIGLIO REGIONALE

PREMESSO che:
– la peste suina africana (PSA) è una malattia contagiosa e infettiva, presente in Sardegna fin dal 1978, che colpisce il maiale domestico e il cinghiale, ma non è trasmissibile all’uomo;
– la presenza della peste suina africana determina ingenti danni all’economia regionale in quanto è impedita la partecipazione dei nostri produttori al libero scambio in ambito comunitario ed internazionale dei suini nati e allevati in Sardegna e dei prodotti da essi ottenuti, limitando un comparto agro alimentare con grandi potenzialità di sviluppo;
– con la deliberazione della Giunta regionale n. 47/3 del 25 novembre 2014, successivamente integrata con le deliberazioni n. 5/6 del 6 febbraio 2015, n. 43/1 del 1° settembre 2015 e n. 24/3 del 14 maggio 2018, è stata istituita l’Unità di Progetto per l’eradicazione della peste suina africana al fine di avviare e coordinare una serie di interventi volti a debellare il morbo che affligge ormai da decenni il comparto suinicolo isolano;
– con la deliberazione della Giunta regionale n. 50/17 del 16 dicembre 2014 è stato adottato il Piano d’azione straordinario per il contrasto e per l’eradicazione della peste suina africana, predisposto dall’Unità di progetto, per l’esecuzione degli interventi tra cui le importanti attività di depopolamento e l’individuazione delle zone di sorveglianza e di protezione;
– la situazione epidemiologica della PSA in Sardegna in questi ultimi anni è fortemente migliorata, grazie alla determinazione e al lavoro svolto dall’Unità di progetto e da tutti gli operatori del sistema veterinario della Regione, con l’eradicazione completa della malattia nell’intero territorio;

CONSIDERATO che:
– la recente decisione della Commissione europea, votata all’unanimità, ha consentito la revisione delle restrizioni imposte alla Sardegna per il contrasto alla diffusione della Peste suina africana, in vigore dal 2011, collocando fuori dalla fascia di rischio contagio l’80 per cento dei comuni della regione;
– i territori in cui rimangono le restrizioni (zone rosse) sono quelli dell’interno e del centro Sardegna, che paradossalmente sono proprio quelli che in quest’ultimo decennio hanno subito il danno economico maggiore, nonostante tutti i dati dell’Istituto zooprofilattico della Sardegna dimostrino che da anni anche in queste zone non si registrano casi di contagio dal virus della PSA nei suini allevati, bradi o nei cinghiali;
– la movimentazione e la commercializzazione dei prodotti suinicoli nelle ultime zone rosse dell’isola sarà regolamentata da linee guida in fase di elaborazione da parte del Ministero della salute, di concerto con la Regione;
– risultano di fondamentale importanza le attività e i controlli preventivi degli animali e delle merci in ingresso nel nostro territorio, al fine di ridurre il rischio di introduzione del nuovo sierotipo, già in circolazione sul territorio nazionale ed europeo, che vanificherebbe gli sforzi fatti per l’eradicazione della PSA;

EVIDENZIATO che:
– la fine dell’embargo sulla produzione suinicola della Sardegna rappresenta sicuramente un grande risultato per il comparto zootecnico e per l’economia della regione;
– gli operatori del settore per poter lavorare ed investire nel mercato extraregionale hanno bisogno di certezze da parte della Regione, specialmente in questo periodo in cui i costi di produzione, trasformazione, trasporto e commercializzazione dei prodotti agroalimentari sono in continuo aumento;

impegna il Presidente della Regione e la Giunta regionale

1) ad assumere tutte le iniziative necessarie nei confronti del Ministero della salute al fine di predisporre celermente le linee guida per la movimentazione e la commercializzazione dei prodotti suinicoli nei territori a rischio contagio;
2) ad assumere tutte le iniziative necessarie al fine di tutelare ed aiutare economicamente i territori sardi ancora inseriti nelle ultime zone rosse dell’isola;
3) ad attivare controlli preventivi degli animali e delle merci in ingresso nel nostro territorio al fine di ridurre il rischio di introduzione del nuovo sierotipo, già in circolazione sul territorio nazionale ed europeo.

Cagliari, 21 dicembre 2022

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