Interrogazione n. 1763/A

CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA

XVI Legislatura

Interrogazione n. 1763/A

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MANCA Desiré Alma, con richiesta di risposta scritta, sulla necessaria rideterminazione delle tariffe della riabilitazione territoriale.

La sottoscritta,

premesso che:

– con la deliberazione n. 7/3 del 26 febbraio 2020, la Giunta regionale ha proceduto a ridefinire i criteri di priorità per l’accesso alle prestazioni e il monitoraggio del sistema prescrittivo ed erogativo delle prestazioni di riabilitazione globale territoriale, allineandole alle tipologie stabilite dal decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 12 gennaio 2017 sui Livelli essenziali di assistenza (LEA);
– con la medesima deliberazione la Giunta ha approvato l’aggiornamento del sistema tariffario relativo alle prestazioni erogate;
– tuttavia la Giunta regionale, considerato il periodo emergenziale definito ai sensi della delibera del Consiglio dei ministri del 31 gennaio 2020, con la deliberazione n. 17/9 del 1° aprile 2020 ha disposto, con decorrenza dal 1° marzo 2020, di ripristinare le tariffe precedentemente definite, al fine di garantire gli importi determinati precedentemente all’entrata in vigore della deliberazione n. 7/3 del 26 febbraio 2020;
– nella stessa seduta del 26 febbraio 2020, con la deliberazione n. 7/1, la Giunta regionale ha approvato, in via preliminare, la scheda n. 25-6 “Requisiti di accreditamento dei processi assistenziali. Livello di assistenza: territoriale, residenziale, semiresidenziale, ambulatoriale, domiciliare. Prestazioni assistenziali a persone con disabilità fisica, psichica e sensoriale”, che sostituisce la scheda approvata con la deliberazione della Giunta regionale n. 47/43 del 30 dicembre 2010, esclusivamente per le prestazioni assistenziali a persone con disabilita fisica, psichica e sensoria-le;
– con la deliberazione n. 28/17 del 4 giugno 2020, la Giunta regionale ha disposto la sospensione dell’entrata in vigore delle deliberazioni n. 7/1 e n. 7/3 del 26 febbraio 2020, in quanto stretta-mente connesse tra di loro ed ha dato mandato alla Direzione generale della sanità di riconvoca-re la commissione tecnica consultiva in materia di riabilitazione, istituita con decreto dell’Assessore dell’igiene e sanità e dell’assistenza sociale n. 10 del 7 marzo 2018, e rinnovata con il decreto n. 3444/11 del 19 maggio 2022, al fine di procedere ad ulteriori approfondimenti tecnici e chiarimenti necessari alla piena attuazione del nuovo sistema della riabilitazione regionale, co-me richiesto dalla Sesta Commissione consiliare nella seduta del 14 maggio 2020;
– successivamente, con la deliberazione n. 65/31 del 23 dicembre 2020, la Giunta regionale ha prorogato la sospensione dell’entrata in vigore delle deliberazioni n. 7/1 e n. 7/3 del 2020 per tutto il periodo di emergenza Covid-19;

considerato che:

– nelle more dell’approvazione definitiva della deliberazione della Giunta regionale n. 7/1 del 2020, sono state ancora applicate senza soluzione di continuità le tariffe di cui alla deliberazione della Giunta regionale n. 17/9 del 2020;
– con la deliberazione n. 14/27 del 29 aprile 2022 la Giunta regionale, al fine di garantire la conclusione dell’iter di approvazione sospeso il 14 maggio 2020, ha stabilito di dare mandato alla Direzione generale della sanità di riconvocare la commissione tecnica consultiva in materia di riabilitazione al fine di concludere i lavori avviati a seguito del mandato ricevuto con la deliberazione della Giunta regionale n. 28/17 del 4 giugno 2020, prevedendo per la conclusione dei la-vori un termine successivamente prorogato fino al 31 gennaio 2023;
– i lavori della commissione tecnica sono stati oggetto di diverse riunioni, considerata la complessità della documentazione acquisita e della relativa istruttoria che ha portato anche alla condivisione della soluzione di alcune criticità, nonché di ulteriori approfondimenti legati alle diverse componenti della tariffa la cui valorizzazione è stata ponderata, anche in relazione alla tipologia di prestazione e all’incidenza percentuale delle diverse voci di costo;
– la commissione tecnica ha una funzione di natura consultiva e l’attività condotta ha consentito una revisione tariffaria che recepisce, laddove possibile, le proposte formulate dagli operatori del settore nel rispetto di una metodologia improntata su criteri oggettivi;
– a seguito di tale lavoro istruttorio sono state rideterminate le tariffe;
– la tipologia di prestazione finora contraddistinta dal n. 3 “riabilitazione territoriale a valenza socio-riabilitativa 40 per cento quota sanitaria” è stata ridefinita, in coerenza con il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 12 gennaio 2017 sui Livelli essenziali di assistenza (LEA), sotto la duplice denominazione:
3.1 tipologia prestazione 3A “trattamenti socio-riabilitativi di recupero e mantenimento per disabili in condizioni di gravità che richiedono un elevato impegno assistenziale e tute-lare 70 per cento quota sanitaria”;
3.2 tipologia prestazione 3B “trattamenti socio-riabilitativi di recupero e mantenimento per disabili in condizioni di gravità che richiedono un moderato impegno assistenziale 40 per cento quota sanitaria”;
Рper tali prestazioni ̬ stata ridefinita la tariffa e i pazienti attualmente inseriti nelle strutture, sul-la base della valutazione del bisogno assistenziale riferito alla precedente tipologia di prestazione n. 3, dovranno essere rivalutati e collocati da parte dei competenti servizi delle aziende sanitarie nelle nuove tipologie di prestazioni 3A o 3B;
Рinfine si ̬ proceduto alla modifica dei requisiti minimi specifici autorizzativi delle strutture residenziali, semiresidenziali, ambulatoriali e domiciliari di riabilitazione territoriale, in coerenza con gli articoli 34 e 27 del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri sui LEA.

rilevato che:

Рcon la deliberazione della Giunta regionale n. 3/32 del 27 gennaio 2023 ̬ stata approvata la ride-terminazione delle tariffe della riabilitazione territoriale unitamente alla modifica dei requisiti minimi specifici autorizzativi delle strutture residenziali, semiresidenziali, ambulatoriali e domi-ciliari di riabilitazione territoriale, in coerenza con gli articoli 34 e 27 del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri sui LEA;
– tale deliberazione contiene elementi di grave criticità sia nella revisione delle tariffe sia nella re-visione dei requisiti, che, qualora la Commissione Sanità dovesse esprimere parere positivo rendendola efficace, paralizzerebbero l’erogazione dei servizi di riabilitazione rappresentati per il 98 per cento, in tutto il territorio regionale, dalle strutture private accreditate;
– nella deliberazione non si prende atto della legge regionale 12 dicembre 2022, n. 22, che all’arti-colo 11, comma 2, ha previsto un adeguamento in aumento del 21 per cento delle tariffe stanziando euro 14.100.000 quale acconto per l’adeguamento a partire dal 1° gennaio 2023 delle tariffe della riabilitazione, delle strutture per tossicodipendenti e per l’accoglienza di persone affette da dipendenze patologiche e delle residenze sanitarie assistenziali;
– la Regione ha difatti deliberato una “rideterminazione” tariffaria contrariamente a quanto prescrive la legge regionale n. 22 del 2022 che all’articolo 11, comma 2, parla di “adeguamento” del-le tariffe della riabilitazione;
– secondo quanto previsto dalla norma nazionale, articolo 8 sexies comma 6 del decreto legislativo n. 502 del 1992, si deve procedere ad adeguare la tariffa attuale (quindi le tariffe ed importi risa-lenti alla deliberazione della Giunta regionale n. 9/10 del 2011) all’andamento dei maggiori fattori di produzione, che sono il costo del personale in servizio (cresciuto del 16 per cento dal 2011 al 2022, per effetto degli aumenti salariali dovuti ai ripetuti rinnovi dei CCNL) e le spese generali, quali utenze idriche, elettriche, approvvigionamento materiali, ecc. (cresciute in base all’andamento dell’indice ISTAT del 21 per cento dal 2011 al 2022);
– nella medesima deliberazione della Giunta regionale n. 3/32 anche i requisiti organizzativi sono stati oggetto di ulteriore rivisitazione rispetto alla versione originaria della deliberazione della Giunta regionale n. 7/3 del 2020 senza che sia avvenuto un confronto a livello assessoriale, all’interno della commissione tecnica della riabilitazione, tra i propri componenti, quali i medici specialisti delle ASL, i medici specialisti delle strutture accreditate e gli altri tecnici, atto a definire congiuntamente la tipologia di utenza da riclassificare, i tempi di trattamento e gli standard organizzativi, e garantire così la regolare prosecuzione delle attività riabilitative;
– rispetto sia alla deliberazione della Giunta regionale n. 9/10 del 2011 sia alla versione originaria della deliberazione della Giunta regionale n. 7/3 del 2020, la deliberazione n. 3/32 del 2023 non reca più la previsione di maggiorazione tariffaria (pari al 30 per cento) prevista esclusivamente per le tipologie di utenza che richiedono, eccezionalmente, un maggiore apporto di personale rischiando così di minare l’adeguato apporto di assistenza socio-sanitaria ad utenti particolarmente bisognosi, che in assenza di tale previsione non potrebbero più essere presi in carico;
– le tariffe approvate con la deliberazione della Giunta regionale n. 3/32 creano notevole danno a quasi tutte le strutture che forniscono circa il 98 per cento delle prestazioni di riabilitazione globale in Sardegna poiché dal 2011 ad oggi ci sono stati 3 rinnovi di contratti nazionali di lavoro, aumenti dell’energia, aumenti ISTAT del 21 per cento;
– in data 25 gennaio 2023, nonostante sia stata manifestata la volontà di tutti i centri di riabilita-zione di voler riaprire il dialogo in sede di Commissione Sanità e di tavolo tecnico, l’Assessore ha evidenziato all’Associazione centri riabilitazione sardi (ACRIS) che le tariffe e i requisiti di accreditamento devono considerarsi definitivi senza ulteriore rinegoziazione;
– ai sensi della legge regionale n. 22 del 2022 le tariffe non possono essere aggiornate al ribasso ma devono essere incrementate in base anche ai tempi di trattamento riabilitativo dell’utenza al fine di salvaguardare la regolare erogazione delle prestazioni in essere;
– per tutto quanto sopra esposto si ritiene inapplicabile la deliberazione della Giunta regionale n. 3/32, soprattutto laddove si prevede una sua entrata in vigore retroattiva dal 1° gennaio 2023,

chiede di interrogare il Presidente della Regione e l’Assessore regionale dell’igiene e sanità e dell’assistenza sociale per sapere:

1) quali siano le modalità che la Regione intende mettere in campo per consentire l’adeguamento di tutte le 11 tipologie tariffarie secondo quanto disposto dalla legge regionale n. 22 del 2022 e in considerazione dell’andamento dei maggiori fattori di produzione, dato che le tariffe non possono essere inferiori agli importi indicati dalla deliberazione della Giunta regionale n. 9/10 del 2011, ma incrementate in linea con la proposta dei centri riabilitativi;
2) quali siano i tempi di elaborazione della nuova indispensabile deliberazione della Giunta regionale necessaria a definire l’aumento tariffario e l’entrata in vigore delle nuove tariffe, nel rispetto dell’aumento dei tetti di spesa, al fine di garantire risorse adeguate a copertura di tutte le presta-zioni in corso di erogazione;
3) quali siano le tempistiche necessarie alla Commissione sanità per la riapertura del tavolo tecnico e la sospensione della deliberazione della Giunta regionale n. 3/32 del 27 gennaio 2023, dato che l’applicazione della stessa creerebbe difficoltà economiche insostenibili per i centri.

Cagliari, 8 marzo 2023

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