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Resoconto della seduta n. 30 del 06/11/2019

XXX SEDUTA

Mercoledì 6 novembre 2019

(ANTIMERIDIANA)

Presidenza del Presidente Michele PAIS

indi

del Vicepresidente Giovanni Antonio SATTA

indi

del Presidente Michele PAIS

La seduta è aperta alle ore 10 e 51.

DERIU ROBERTO, Segretario, dà lettura del processo verbale della seduta del 5 novembre 2019 (29), che è approvato.

Congedi

PRESIDENTE. Comunico che i consiglieri regionali Diego Loi, Giuseppe Meloni e Valter Piscedda hanno chiesto congedo per la seduta del 6 novembre 2019.

Poiché non vi sono opposizioni, i congedi si intendono accordati.

Annunzio di presentazione di proposte di legge

PRESIDENTE. Comunico che sono state presentate le proposte di legge numero 68, 69.

Discussione della mozione Mura - Piga - Mundula sulla situazione del Centro addestramento e istruzione professionale (CAIP) della Polizia di Stato con sede ad Abbasanta (70)

PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca la discussione della mozione numero 70.

Dichiaro aperta la discussione. Uno dei presentatori della mozione ha facoltà di illustrarla.

MURA FRANCESCO (FdI). Onorevoli colleghi, il Gruppo di Fratelli d'Italia ha presentato questa mozione per discutere e portare all'attenzione di quest'Assemblea una delle realtà più importanti del sistema delle forze di polizia, la più importante scuola di formazione della Polizia di Stato presente in Sardegna il CAIP di Abbasanta il centro di addestramento istruzione professionale della Polizia di Stato. La struttura nasce negli anni Sessanta per ospitare il reparto di polizia anti abigeato, che tanto ha fatto per il nostro territorio, fino a renderlo uno dei territori più virtuosi d'Italia dal punto di vista del numero dei reati sempre in calo. Nel 1970 nasce il centro di addestramento e istruzione professionale; l'attività di formazione si sviluppa su due direttrici: la prima punta alla formazione delle squadriglie anti sequestro riportate dal personale di vigilanza degli aeroporti, la seconda riguarda i servizi di protezione e di sicurezza di individui di personalità a rischio con il raggiungimento di risultati di altissimo livello al punto che il CAIP svolge, ancora oggi, i compiti di formazione interforze e internazionali.

Il centro, che ha una superficie di circa 180.000 metri quadrati di cui 22.000 coperti, potrebbe aspettare oggi circa 220 posti per agenti. Il CAIP della Polizia di Stato ha un'importanza strategica non solo per il nostro territorio dell'oristanese dell'alto Oristanese, ma per l'intero territorio regionale. È un centro all'avanguardia per l'istruzione dei servizi scorte, sicurezza per la formazione di polizie straniere ed ha ospitato, soprattutto in passato, stage dei NOCS e di altre forze di polizia speciale europee ed extraeuropee. Attualmente ospita al suo interno il reparto di prevenzione crimine della Sardegna e il gruppo cinofili con cani antidroga, antiesplosivo e per l'ordine pubblico. Capite bene quindi il fondamentale ruolo che svolge l'importanza anche da un punto di vista economico per tutto il territorio. Oggi la struttura che ospita il CAIP di Abbasanta, tra l'altro di proprietà regionale, versa in condizioni quasi fatiscenti dal punto di vista strutturale, questa è una conseguenza del fatto che il complesso è scarsamente utilizzato. Da qualche mese grazie a una mobilitazione sindacale, per la quale ringrazio il segretariato della polizia di Siurgus, soprattutto nella persona del suo segretario provinciale Giuseppe Caracciolo, è maturata l'ipotesi di un'eventuale apertura presso il CAIP dei corsi di allievo agente della Polizia di Stato, un importante potenziamento per il centro di Abbasanta, un'occasione da non perdere, perché rappresenterebbe una nuova opportunità capace di dare un'iniezione di fiducia in particolare per le nuove generazioni. Un'ipotesi che, se andasse in porto, avrebbe delle ricadute importanti capaci di determinare oltre all'aumento del personale dedito all'insegnamento anche un conseguente incremento degli organici della Polizia di Stato in tutta la Regione. Non è secondario il vantaggio che ne avrebbe appunto il territorio della Sardegna intera ma in particolare l'alto oristanese con la presenza di centinaia di agenti corsisti ogni anno. Una presenza che incrementerebbe in primo luogo la legalità nel territorio ma anche l'intero indotto economico con una rivalutazione dei mercati immobiliari e una conseguente crescita dei consumi. Infine, non meno importante, si scongiurerebbe una volta per tutte la malsana ipotesi paventata da qualche rappresentante politico locale di trasformare il CAIP in un centro di prima accoglienza per migranti. Un'offesa alle migliaia di agenti che negli anni si sono formati lì e soprattutto un'offesa allo stesso territorio che fin dalla sua esistenza convive soprattutto chiede a gran voce la crescita e il rilancio del glorioso centro di formazione. Abbiamo quindi presentato questa mozione per rimarcare l'importanza del Centro di Addestramento dell'istruzione professionale della Polizia di Stato di Abbasanta e vista l'opportunità chiediamo un impegno e l'intervento del Presidente della Regione e dell'intera Giunta affinché pongano in essere iniziative utili al fine di prevedere l'inserimento nel piano nazionale del corso per allievi agenti della Polizia di Stato da svolgersi nel CAIP di Abbasanta, in tal modo che il centro CAIP possa assumere il ruolo di centro di addestramento di formazione a livello nazionale con benefici importanti che si ripercuotono su tutto il territorio regionale, grazie.

PRESIDENTE. Grazie onorevole Mura, peraltro io ne approfitto, anche a nome dell'Aula, visto che è un tema della Polizia, delle nostre forze dell'ordine per esprimere la vicinanza e il nostro cordoglio alle famiglie dei Vigili del Fuoco caduti la scorsa notte, grazie.

Ricordo che i consiglieri che intendono prendere la parola devono iscriversi a parlare non oltre la conclusione del primo intervento.

È iscritta a parlare la consigliera Annalisa Mele. Ne ha facoltà.

MELE ANNALISA (LEGA). Grazie Presidente, colleghi consiglieri, Assessore il CAIP di Abbasanta, dopo aver ospitato per anni i corsi di addestramento dei servizi di scorta e di sicurezza e di istruttore di guida, oltre a diversi altri moduli didattici, potrebbe, quindi, oggi ospitare i corsi per allievi agenti di Polizia di Stato, come appena ha enunciato il collega Mura. Quindi, mentre a gennaio scorso si temeva addirittura la chiusura del centro, le comunicazioni recentemente acquisite ci rassicurano rispetto al futuro dello stesso centro che è anche il futuro del nostro territorio, parliamo dell'oristanese. Il CAIP di Abbasanta potrebbe quindi diventare un centro di addestramento di formazione a livello nazionale. Infatti, il CAIP riveste per tutta la Regione un'importanza fondamentale anche dal punto di vista economico, nello specifico per l'oristanese e per questa nuova opportunità, della possibile apertura dei corsi di allievo agente, rappresenta una bellissima iniezione di fiducia in tal senso. Tali opportunità assumono un'ulteriore forza e valenza se pensiamo in termini lungimiranti ma a medio termine. Nella programmazione del prossimo settennio 2021-2027 la Regione Sardegna retrocede tra le Regioni meno sviluppate, obiettivo convergenza, rispetto ai quali è esteso il PON legalità e sicurezza con la possibilità di incentivare le opportunità di sviluppo nel settore. Quindi non dobbiamo attendere il 2021 per far ciò, pertanto non solo appoggio quanto sostenuto dai colleghi di Fratelli d'Italia, ma integro la loro proposta con l'impegno formale affinché la Regione Sardegna sia coinvolta nella programmazione specifica inerente il PON sicurezza, grazie.

PRESIDENTE. È iscritto a parlare il consigliere Francesco Mula. Ne ha facoltà.

MULA FRANCESCO (Psd'Az). Grazie Presidente, naturalmente non poteva mancare, diciamo, l'apporto del Gruppo del Psd'Az a sostegno della mozione presentata dai colleghi Fratelli d'Italia, sulla quale noi abbiamo soltanto parole di elogio e poi ci uniamo alle parole di cordoglio espresse poc'anzi dal Presidente del Consiglio, naturalmente siamo vicini anche noi alle famiglie. Due cose da dire per quanto riguarda il CAIP di Abbasanta che risulta comunque una eccellenza per quanto riguarda la Sardegna. La scuola di addestramento della Polizia di Stato di Abbasanta è senza dubbio una delle più note e apprezzate a livello internazionale, il CAIP riveste un'importanza strategica nell'ambito dei rapporti internazionali con le polizie dei Paesi che si affacciano nel Mediterraneo, ed è un Centro professionale di alto livello tecnico. Il CAIP ha assunto un rilevante ruolo nell'addestramento di centinaia di poliziotti, ha ospitato per anni corsi di addestramento dei servizi di scorta e sicurezza, molti dei poliziotti che sono stati addestrate al CAIP sono diventati esperti professionisti nella lotta contro il terrorismo, delle scorte dei ministri, dei Nox e dei reparti speciali, pertanto la notizia resa nota circa la possibilità che il CAIP possa diventare un Centro di addestramento e di formazione a livello nazionale, ospitando i corsi per allievi agenti della Polizia di Stato, deve essere sicuramente accolta positivamente. Le ricadute positive per l'intero territorio dell'oristanese, ma anche per l'intera Regione, sono evidenti, in quanto ci saranno tanti giovani che parteciperanno ai corsi e, di conseguenza, il CAIP, che fino a poco tempo fa rischiava il ridimensionamento e una possibile chiusura, vedrà aumentare il personale dedito all'insegnamento, in più i nuovi corsi potrebbero aumentare gli organici della Polizia di Stato, soprattutto nella Provincia di Oristano. È quindi di fondamentale importanza un impegno da parte del Presidente della Regione e della Giunta regionale per far sì che vengano inseriti nei Piani nazionali i corsi per allievi e agenti della Polizia di Stato, da svolgersi presso il CAIP di Abbasanta, e quindi sarà necessario attivarsi con il Ministro dell'Interno affinché queste richieste possano essere accolte. Naturalmente anticipo il voto favorevole dell'intero Gruppo del PSd'Az e facciamo un plauso ai colleghi per aver sollevato non solo un problema, e non è un problema, ma il fatto di dare luce a quella che è un'eccellenza per quanto riguarda la Regione Sardegna. Grazie.

PRESIDENTE. E' iscritto a parlare il consigliere Alfonso Marras. Ne ha facoltà.

MARRAS ALFONSO (Riformatori Sardi). Grazie, Presidente. Intervengo per ringraziare l'onorevole Mura e il Gruppo di Fratelli d'Italia per aver portato all'attenzione del Consiglio questa mozione. Anch'io penso che davvero il centro di Abbasanta sia una eccellenza, e noi dobbiamo far sì che possa diventare un centro di addestramento a livello nazionale e possa dare quelle risposte anche al territorio che questo territorio, così tanto martoriato, merita. Il mio plauso quindi va sicuramente a questa iniziativa che sottoscrivono non solo personalmente, ma come intero Gruppo dei Riformatori, e penso che davvero il Consiglio, in maniera unitaria, possa approvare questa mozione, che dà sicuramente più forza affinché poi il Governo nazionale possa recepire le istanze di questo territorio. Ancora una volta ringrazio il Gruppo di Fratelli d'Italia per questa mozione che sottoscriviamo in maniera convinta, e dichiariamo già il nostro voto favorevole. Grazie.

PRESIDENTE. E' iscritto a parlare il consigliere Dario Giagoni. Ne ha facoltà.

GIAGONI DARIO (LEGA). Grazie, signor Presidente, colleghe e colleghi onorevoli. Posso affermare, senza remore, che il nostro Partito si trova totalmente in linea con gli onorevoli colleghi Mura, Piga e Mundula, circa la necessità di portare avanti l'iniziativa promossa dagli stessi di un adeguamento del CAIP avente sede ad Abbasanta, affinché possa ospitare al suo interno corsi per allievi, agenti di Polizia di Stato, divenendo così un centro di addestramento a livello nazionale. Un'iniziativa che avrebbe effetti positivi non solo per la provincia di Oristano, ma per l'intera Regione, anche in termini economici; non solo, progetti di questo calibro sono indispensabili per ribadire quanta importanza l'attuale Consiglio regionale attribuisce ai tutori dell'ordine e della legalità, un messaggio che deve essere veicolato soprattutto verso le nuove generazioni, spesso traviate da insegnamenti fuorvianti, provenienti da un mondo mediatico e social che pare dimenticare la grande importanza umana che le donne e gli uomini in divisa rivestono nel tessuto sociale. Pertanto il Gruppo Lega, come ha rimarcato anche la collega onorevole Mele, esprime il suo voto favorevole circa la mozione in esame, non solo, coglie l'occasione per rendere noto che sta già lavorando alla possibilità dell'apertura di nuovi centri di formazione per altre Forze dell'Ordine dislocate in altre sedi territoriali. Per concludere, vorrei cogliere l'occasione per sposare apertamente, in questa prestigiosa Aula, la proposta avanzata dall'ex Assessore all'agricoltura del Comune di Siniscola che, in occasione dell'inaugurazione del nuovo Commissariato di Polizia, avanza la proposta di intitolare la struttura all'Agente di polizia Emanuela Loi, vittima il 19 luglio del 1992, a soli 24 anni, della orrenda strage mafiosa di via D'Amelio, mentre prestava servizio nella squadra di scorta del Giudice Paolo Borsellino, una delle prime donne poliziotte in Italia adibite al servizio scorta, e purtroppo la prima Agente a morire in servizio. Rendere onore alla sua dedizione, al suo coraggio, alla sua lealtà, è per noi doveroso, perché il suo valore espresso nel sacrificio della sua stessa vita a difesa dello Stato e delle sue istituzioni, è non insegnamento che non verrà mai scordato. Grazie, signor Presidente.

PRESIDENTE. Onorevole Giagoni, nel caso se volesse fare un ordine del giorno per la proposta che faceva, può proporlo, lo presenti, nel senso che ha fatto una proposta, altrimenti rimane solamente… ovviamente nel caso in cui volesse.

GIAGONI DARIO (LEGA). Sì, mi dovrebbe dare solo il tempo materiale per poterlo fare.

PRESIDENTE. Certo, era solamente per informarla di questo.

E' iscritto a parlare il consigliere Angelo Cucciu. Ne ha facoltà.

COCCIU ANGELO (FI). Grazie, Presidente, un saluto a lei, ai colleghi Consiglieri e alla Giunta. Intervengo per unire le parole del Gruppo di Forza Italia a quello che fondamentalmente hanno detto gli amici e i colleghi che sono intervenuti precedentemente. Il CAIP di Abbasanta è un importante Centro riconosciuto a livello nazionale, è un qualcosa che va tutelato e va riconosciuto anche ai livelli della Regione Sardegna, e va tenuto in considerazione; bisogna fare il possibile affinché questo Centro possa continuare come eccellenza, ma venga anche riconosciuto a livello nazionale. Per quanto riguarda la possibilità che venga occupato per quanto riguarda la possibilità di rifugiare immigrati, penso non sia assolutamente una cosa fattibile, in quanto esistono soluzioni completamente diverse; ci sono centri che si occupano di questo problema e non sono assolutamente d'accordo neanche minimamente che si possa anche solo diffondere una notizia del genere. Se questo dovesse accadere io penso che il Consiglio regionale debba, in maniera solida, operare affinché questo venga naturalmente negato. Grazie.

PRESIDENTE. E' iscritto a parlare il consigliere Daniele Cocco. Ne ha facoltà.

COCCO DANIELE (LEU). Grazie, Presidente, per dichiarare il voto favorevole alla mozione dell'onorevole Mura, ribadendo il grande valore e il grande merito che ha avuto sino ad oggi il Centro di addestramento. Siccome purtroppo sono ben noti i passi indietro dello Stato rispetto ai presidi dello stesso in Sardegna, ha fatto bene l'onorevole Mura a fare questa mozione, perché occorre tenere altissima la guardia, perché sappiamo benissimo che il nostro Stato, che abbiamo sempre detto amico non è, quando ha da tagliare, taglia soprattutto nella nostra Isola. Non dimentichiamo quello che avvenne qualche anno fa nella scuola della Scuola interforze di polizia a cavallo di Foresta Burgos che, dopo che sono stati fatti degli investimenti importantissimi, parliamo di milioni e milioni di euro, improvvisamente si decise con motivazioni cervellotiche di chiudere quel centro e sappiamo, soprattutto io che sono di quel territorio, il danno che ha creato all'intero contesto per questioni economiche e di indotto. Come ha ben detto l'onorevole Mura il centro di addestramento serve non solo per la attività specifica che deve fare, ma anche e soprattutto rappresenta in quel territorio, che è un territorio delle zone interne e sappiamo cosa succede cosa e continua a succedere nelle zone interne a livello di spopolamento e quant'altro, cosa invece significa avere un presidio di quel tipo. Quindi proprio per queste motivazioni credo che sia urgente e indifferibile che si faccia forza, si faccia parte attiva presso il Ministero dell'Interno affinché l'impegno che viene chiesto in questa mozione possa venire e possa essere tradotto immediatamente in atti concreti.

PRESIDENTE. È iscritto a parlare il consigliere Roberto Caredda in qualità di Capogruppo. Ne ha facoltà.

CAREDDA ROBERTO (MISTO). Signor Presidente, colleghe e colleghi, intervengo volentieri su questo punto messo all'ordine del giorno e ringrazio personalmente i colleghi di Fratelli d'Italia per aver presentato un punto così importante, lo dico da consigliere regionale, ma lo dico anche da poliziotto per aver fatto quarant'anni nella Polizia di Stato e conoscendo personalmente questo centro. Vorrei fare anche un plauso a chi ha fatto sì che il CAIP di Abbasanta diventasse grande e conosciuto a livello internazionale e a chi ha fatto molto per farlo rendere così importante, al generale Angioni. Quindi ringrazio ancora una volta i colleghi di Fratelli d'Italia ed esprimo il mio voto a favore, ma penso anche quello dei colleghi del Gruppo Misto, e per apporre anche la nostra firma al punto all'ordine del giorno.

PRESIDENTE. È iscritto a parlare il consigliere Domenico Gallus in qualità di Capogruppo. Ne ha facoltà.

GALLUS DOMENICO (UDC-Cambiamo). Presidente, Assessori, Assessora e colleghi, anche il Gruppo dell'UDC plaude a questa iniziativa e a questa mozione del Gruppo di Fratelli d'Italia e al suo Capogruppo onorevole Mura e innanzitutto esprime i sentimenti di cordoglio per quanto riguarda, appunto, le vittime che ieri si sono sacrificate, i vigili del fuoco, sempre eroicamente per la nostra la nostra patria. Non voglio aggiungere altro a ciò che è stato già detto. Condivido tutto quello che è stato detto sulla funzione del CAIP, su quello che significa e quello che ha significato in passato. Condivido anche l'intervento l'onorevole Caredda allorquando parla del generale Angioni, che è stato sicuramente una delle persone più importanti per la nascita di questo centro. Voglio ricordare anche i famosi baschi blu, che negli anni Sessanta erano sempre ospitati lì ad Abbasanta e che combatterono una delle piaghe allora più importanti della Regione Sardegna, che era appunto quella del banditismo. Quindi ci sono tutte le premesse, c'è anche la storia che dice che questo centro deve essere potenziato e fatto emergere come centro di riferimento per tante e tante altre iniziative, tra cui la formazione anche di altri agenti e anche di armi diverse.

Pertanto, a nome del Gruppo dell'UDC, vorremmo apporre anche noi il nostro nome sulla mozione ed in più esprimere chiaramente il voto favorevole.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Eugenio Lai. Ne ha facoltà.

LAI EUGENIO (LEU). Presidente, è stato fatto pervenire nei nostri banchi un ordine del giorno numero 1 in merito agli sbarchi sulle coste del Sud Sardegna di migranti. Vorremmo capire in base a quale articolo del Regolamento lei ha ritenuto ammissibile e a quale argomento si aggancia questo ordine del giorno, non perché noi ci vogliamo sottrarre alla discussione, però naturalmente applicare il Regolamento con maglie eccessivamente larghe ogni qualvolta si tratti del suo Gruppo politico di riferimento ci pare un po' sminuire il ruolo del Consiglio regionale. Se si vuole discutere di questo argomento si porta in riunione di Capigruppo, sappiamo che c'è anche già una mozione presentata dall'onorevole Mula all'attenzione del Consiglio, si porta nella prossima riunione del Consiglio e si discute, ma pensare ogni qualvolta di applicare il Regolamento consiliare a piacimento di un Gruppo politico ci sembra abbastanza assurdo.

Sono dei precedenti che lasciano il segno, che non sono mai accaduti in questo Consiglio regionale naturalmente, stanno accadendo solo questa volta con la sua Presidenza, e naturalmente noi chiediamo anche agli Uffici il parere sulla congruità dell'iscrizione di questo ordine del giorno.

PRESIDENTE. Onorevole Lai, il Regolamento è applicato in maniera letterale e il sottoscritto ha sempre valutato sulla base del Regolamento gli ordini del giorno e gli emendamenti ammissibili o non ammissibili respingendo gli stessi non sulla base della provenienza, ma sulla base della loro ammissibilità. Quindi la invito e la prego di…

LAI EUGENIO (LEU). A che cosa è agganciato, Presidente?

PRESIDENTE. Dopo glielo dico. Lei sta facendo dei giudizi prognostici che assolutamente non hanno attinenza. Dopodiché nel momento in cui si chiuderà la discussione generale e si aprirà la fase di dichiarazioni di voto in quel momento dichiarerò ammissibili o inammissibili gli ordini del giorno pervenuti indicandone naturalmente le motivazioni.

È iscritto a parlare il consigliere Massimo Zedda in qualità di Capogruppo. Ne ha facoltà.

ZEDDA MASSIMO (Progressisti). Presidente, nell'unirmi alle parole espresse da lei e dai colleghi sulle tragiche vicende che hanno riguardato la vita di alcuni vigili del fuoco che rischiano sempre quotidianamente, come tanti altri servitori dello Stato, la propria vita per cercare di salvare persone e vite umane, nell'unirmi quindi alle vostre parole di solidarietà nei confronti delle famiglie, di vicinanza e cordoglio nei confronti anche dei loro colleghi e degli agenti del Corpo dei Vigili del fuoco, mi permetto di fare alcune riflessioni sulla mozione presentata. Ovviamente c'è sintonia per quanto riguarda la mozione presentata e la richiesta che il centro di Abbasanta possa svolgere un ruolo ancor più importante rispetto al ruolo svolto in passato e che ancora svolge oggi perché questo possa continuare nel futuro. L'altro elemento è che insieme a questo andrebbe immaginato probabilmente, per quanto riguarda anche la dislocazione degli agenti sul territorio nazionale, così come avviene, ne abbiamo discusso, anche per quanto riguarda medici o altre figure professionali, un riconoscimento da parte dello Stato di un importo legato alla retribuzione superiore a quel che, in relazione alla situazione di disagio, di distanza, che noi conosciamo, dal resto della penisola e quindi la difficoltà anche di raggiungere, per coloro che non sono sardi, le famiglie o i luoghi di origine in città e paesi distanti, che possa essere un sollievo economico. L'altro aspetto è quello… quindi attendo anch'io di conoscere il parere del Presidente per quanto riguarda gli ordini del giorno presentati perché riguardando il testo non ho trovato neanche una parola che possa riferirsi al tema proposto con l'ordine del giorno, mentre suggerirei anche all'onorevole Giagoni che si è avvicinato e ha proposto prima in Aula un ordine del giorno per condividere con tutti noi l'intitolazione di una caserma che sta per essere inaugurata nella cittadina di Siniscola, intitolando questa su spinta del Consiglio regionale all'agente Emanuela Loi, che come sappiamo è morta in servizio, è morta sul lavoro trucidata per mano della mafia, suggerirei di non interferire. Io non ricordo se su spazi non di proprietà della Regione, su beni non di proprietà della Regione, sia mai stata fatta un'opera superando sindaco, prefetto e questore. Siccome trattiamo la materia della Polizia di Stato, è una caserma della polizia di Stato, se sia utile e opportuno scatenare nell'aula o suscitare nell'aula un intervento di intitolazione per quanto a una figura, ci mancherebbe, nulla quaestio, ma scavalcando coloro che sono direttamente responsabili del bene o comunque che opereranno all'interno del bene e che hanno titolo a farsi promotori magari della medesima intitolazione con lo stesso nome e cognome, ma non attiverei meccanismi che oggi vanno nella direzione di un'intitolazione giusta, ma che rischiano di degenerare in un meccanismo che può portare a una breccia per quanto riguarda l'intitolazione. Starei anche attento da parte dell'onorevole Giagoni a sollevare la questione dell'intitolazione della caserma a Emanuela Loi perché si è attivata una polemica, attivata da tanti che hanno superato il concorso, tra questi la nipote di Emanuela Loi che risiede in Sardegna, che è stata esclusa dallo scorrimento delle graduatorie insieme ad altri 500 futuri possibili agenti della Polizia di Stato, in relazione ad un'alterazione dei meccanismi che erano previsti, dei criteri previsti nel bando successivamente rispetto al termine dei colloqui del concorso e dell'espletamento delle procedure concorsuali, è stato un intervento con un emendamento da parte della Lega a determinare l'esclusione di una platea di persone che pure avevano superato il concorso. Quindi, l'ho detto sommessamente, l'ho detto in modo molto pacato, però suggerirei di non attivare né un meccanismo né l'altro, cioè quello di dover sollevare questo tema in modo più forte per indebolire invece una proposta che mi sembra stupido indebolire perché sacrosanta e giusta, quella dell'intitolazione di una caserma a un'agente che ha perso la vita per proteggere se stessa, altri servitori dello Stato come magistrati, cittadine e cittadini e alla fine la democrazia e la Repubblica stessa.

PRESIDENTE. E' iscritto a parlare il consigliere Francesco Mula. Ne ha facoltà.

MULA FRANCESCO (PSd'Az). Semplicemente, non voglio fare assolutamente polemica, l'ordine del giorno che è stato presentato, io capisco anche diverse dinamiche, non sto qui a discutere quali, avevo già parlato col proponente, ho spiegato anche che c'è una mozione che è stata presentata, penso che il problema sia un problema serio che vada affrontato in maniera dico col contributo di tutta l'Aula perché comunque il problema dei migranti non è un problema soltanto che riguarda la Lega, riguarda Lampedusa, riguarda la Sardegna, perché si stanno verificando delle cose che sono veramente fuori controllo e quindi non è che siamo contro i migranti ma siamo per suggerire altre cose, e quindi il ragionamento merita un'attenzione molto diversa. Io capisco le esigenze, quindi non è che ci mettiamo di traverso, però andare a votare un ordine del giorno poi ci mette nelle condizioni che un domani mettiamo questa mozione in discussione a parlare di che cosa, perde sicuramente la valenza, ripeto merita una discussione approfondita. Quindi se l'ordine del giorno andrà in votazione, il gruppo del PSd'Az, ripeto per altre logiche, si asterrà su questo argomento perché riteniamo che bisogna anche rispettare alcune cose. Poi, ripeto, non ci interessa avere primogenitura, dire il primo firmatario o il secondo firmatario, ne discutiamo, però prevaricare in questo modo ci mette nelle condizioni manco di sapere che cos'è che dobbiamo votare, poi un domani, ripeto, discutiamo di questa mozione e che cosa diciamo, abbiamo detto tutto oggi o non abbiamo detto nulla? Dobbiamo aprire un ragionamento e una discussione? Quindi io chiederei, non di ritirarlo per carità perché capisco, però metteteci anche nelle condizioni di non votare contro.

PRESIDENTE. E' iscritto a parlare il consigliere Pierluigi Saiu. Ne ha facoltà.

SAIU PIERLUIGI (LEGA). Non più tardi di ieri sera, noi abbiamo assistito a una discussione molto appassionata che ha visto però in un certo senso protagonisti i rappresentanti del Movimento 5 Stelle e in particolare il Capogruppo del Movimento Cinque Stelle che ha presentato una mozione su un tema importante e rispetto al quale si è innescata una dinamica per cui pur essendo tutti d'accordo con quello che diceva, poi si è deciso di approvare un atto di sintesi diverso. E il tema sul quale a lungo ci siamo misurati, anche con una certa passione, era questo: "A chi tocca la primogenitura?" La prima firma deve essere dell'onorevole Manca, deve essere dell'onorevole Mula, deve essere dell'onorevole Giagoni, deve essere dell'onorevole Saiu?

E per il secondo giorno consecutivo, io con un certo dispiacere, noto che in quest'Aula ci apprestiamo a svolgere un dibattito dello stesso tipo, e invece l'appello che faccio a tutto il Consiglio regionale, maggioranza e opposizione, anche e soprattutto agli amici del Partito Sardo d'Azione, è di misurarci sui contenuti degli atti che vengono portati all'attenzione dell'Aula, posto che l'ordine del giorno che è collegato è coerente con due mozioni, non vorrei che fosse sfuggito a qualcuno in maggioranza o tra le forze di opposizione, ci sono due mozioni sul tema. Ora il punto è, noi vogliamo incartarci, vogliamo rinunciare alla discussione, all'espressione di un indirizzo importante del Consiglio regionale perché non è la mozione di Tizio o non è la mozione di Caio o piuttosto invece vogliamo in questo Consiglio regionale, oppure vogliamo confrontarci e lo dico soprattutto alle forze della maggioranza, su un atto che mi pare essere nei contenuti…

PRESIDENTE. Onorevole Saiu, concluda il suo intervento.

SAIU PIERLUIGI (LEGA). Presidente mi consenta, no, perché non è possibile che ogni volta che da quella parte qualcuno rumoreggia, poi chi parla da questa parte venga interrotto, io chiedo di poter concludere il mio intervento ribadendo la necessità che il Consiglio regionale si soffermi sul contenuto, sul merito degli atti e non sulla primogenitura, sulla prima firma o sulla seconda firma. Sarebbe questo un comportamento da parte di tutti, e in particolare da parte delle forze di maggioranza, particolarmente deludente per quanto riguarda il Gruppo della Lega che ne prenderebbe atto e si comporterebbe di conseguenza su ogni atto simile da qui al futuro.

PRESIDENTE. E' iscritto a parlare il consigliere Gianfranco Ganau. Ne ha facoltà.

GANAU GIANFRANCO (PD).Vede, onorevole Saiu, lei introduce tutta quanta una serie di argomenti che esulano da quello che è il Regolamento consiliare. Il Regolamento consiliare su questo è chiarissimo, lei può presentare quest'ordine del giorno su quelle emozioni che ha citato, non su questa che è in discussione oggi, perché non è minimamente attinente. La deve smettere di dare lezioni né agli altri! La deve smettere di dare lezioni agli altri e deve avere più rispetto per l'opposizione e per i consiglieri regionali, per tutti i consiglieri regionali!

PRESIDENTE. Grazie. Onorevole Manca, sull'ordine dei lavori?

Ha domandato di parlare la consigliera Desirée Alma Manca. Ne ha facoltà.

MANCA DESIREE ALMA (M5S). Grazie Presidente…

(Tumulto in Aula)

PRESIDENTE. Il Consiglio è sospeso.

(La seduta, sospesa alle ore 11 e 33 , viene ripresa alle ore 11 e 50.)

PRESIDENTE. Prego I Consiglieri di prendere di prendere posto. Allora, abbiamo finito la fase della discussione generale.

Sono stati presentati due ordini del giorno, l'ordine del giorno numero 1 e l'ordine del giorno numero 2.

Entrambi i gli ordini del giorno sono ammessi. Adesso darei la parola all'Assessore per la Giunta.

Sul Regolamento

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Francesco Agus. Ne ha facoltà.

AGUS FRANCESCO (Progressisti). Presidente, l'articolo 122 del Regolamento prevede che possono essere presentati, sull'argomento in discussione, ordini del giorno al fine di promuovere una decisione da parte del Consiglio. Specifica però che non sono ammessi ordine del giorno non strettamente connessi con l'argomento in discussione. L'ordine del giorno numero 1 non è solo non strettamente connesso, non è connesso. Abbiamo una mozione all'ordine del giorno che si occupa di un tema, e che impegna il Presidente a porre in essere ogni utile iniziativa al fine di prevedere l'inserimento del corso per allievi agenti della Polizia di Stato, e si abbina un ordine del giorno in merito agli sbarchi sulle coste del sud della Sardegna. Tra l'altro questo tema non è mai stato citato nella discussione ed è stranamente molto simile, come hanno già detto colleghi della maggioranza, a una mozione già presentata. Ora io voglio capire, noi ci vediamo in Capigruppo, decidiamo un ordine del giorno, decidiamo l'ordine del giorno anche affinché i colleghi possano sapere quali siano gli argomenti in discussione e possano anche formarsi prima di entrare in Aula, l'alternativa è il caos. Cioè l'Aula si autogestisce e decide, volta per volta, quali siano i temi all'ordine del giorno. Il Regolamento parla di discussioni che entrano in Aula attraverso la presentazione di atti, proprio per questo motivo, poi ci può essere un fatto estemporaneo, un fatto che può portare il Consiglio a discutere oggi un tema di oggi. E' capitato per esempio, quando c'è stato il giorno degli attentati delle intimidazioni ai pubblici amministratori, questo Consiglio ha chiesto una pausa, ha modificato l'ordine del giorno ed è entrato con un atto, a più firme, per discutere di questo. In questo caso mi sembra un'altra cosa, mi sembra una palese forzatura del Regolamento, ad uso e consumo della forza politica del Presidente, per cui io la invito a rivedere la sua decisione, in caso contrario sappia che questo precedente si trascinerà per tutta la legislatura. Cioè, oggi abbiamo all'ordine del giorno una mozione sui trapianti, se il concetto di "strettamente connesso" dovesse rimanere questo, ebbene a quella mozione noi possiamo attaccare 10 mila ordini del giorno, e credo che non sarebbe giusto, sicuramente non per l'Assessore che magari avrebbe necessità di preparazione e di portare in Aula dei dati prima di magari essere messo in condizione di dover discutere di questioni che non sa bene, o su cui è impreparato, o su cui può avere qualche difficoltà, e poi per la tenuta di quest'Aula. Se fossi in maggioranza mi guarderei bene dal mettere a rischio la tenuta di quest'Aula più di quanto lo sia. Detto questo, sull'ordine del giorno presentato rilevo poi la totale carenza di dati, e il fatto che per discutere un tema così importante, che merita un approfondimento, che appunto non c'è stato da parte dei promotori dell'ordine del giorno per ovvie ragioni di tempo, perché certi temi non si discutono nelle anticamere durante le discussioni che parlano di altro ma si discutono in maniera organica e coerente, e necessiterebbe da parte della Giunta anche un intervento al fine di raccogliere dati che non possono essere in possesso della nostra amministrazione. L'ordine del giorno inizia parlando di qualcosa di "sempre più numeroso", "con drastiche impennate", ebbene, sono termini che messi così, senza avere dati, non vogliono dire niente, per cui sarebbe utile per esempio che l'Assessore agli affari generali, che non vedo oggi così come non vedo quasi mai, fornisse a quest'Aula i dati necessari per discutere di questo tema.

Detto questo, visto che è stata presentata una mozione, io penso che quella mozione possa essere senza problemi messa in calendario nella prossima seduta attraverso gli spazi che la maggioranza ha, e che in questa occasione ha già sfruttato per mettere all'ordine del giorno altri temi, e oggi ci si limiti all'approvazione della mozione così come è stata presentata, visto che anche da parte nostra non c'è stato nessun tipo di problema, e si faccia quello per cui questo Consiglio è stato convocato. Non vorrei - e chiudo - che quella mozione, lo dico con il massimo rispetto per il collega Mura, fosse stata né più né meno di un cavallo di Troia; lo dico perché la mozione mi sembrava partorita con le migliori intenzioni, dopodiché rischia di essere semplicemente un pretesto, forse non se lo merita neanche il promotore della mozione. Per cui io invito a questa riflessione.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Stefano Tunis. Ne ha facoltà.

TUNIS STEFANO (MISTO). Naturalmente non possiamo impedire al consigliere Agus, non potendo per molto tempo più dare il cattivo esempio, di dispensare buoni consigli, tuttavia quello che non gli può essere consentito e di mettere in discussione l'imparzialità del Presidente del Consiglio regionale e la sua assoluta capacità di interpretare il Regolamento nell'ammettere un ordine del giorno che, a mio avviso, al contrario di quanto pensa il collega, va assolutamente messo in discussione e in votazione. Ci sarà tempo e modo per discutere altre mozioni.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Daniele Cocco. Ne ha facoltà.

COCCO DANIELE (LEU). Io volevo dire questo: il giorno in cui quest'Aula ha votato il Presidente del Consiglio ha votato un Presidente del Consiglio che da quel momento in poi doveva essere il Presidente del Consiglio di 60 Consiglieri regionali. Con imparzialità lei dovrebbe gestire i lavori dell'Aula sempre e comunque, questo purtroppo da giorni, da tempo non sta avvenendo. Ieri è successo un fatto clamoroso: il Presidente si astiene sempre quando si vota qualsiasi atto che è in votazione in questo Consiglio, ieri c'erano tre mozioni, per due mozioni il Presidente si è astenuto, per la mozione a firma Lega ha votato a favore. Credo che questo non faccia bene…

TUNIS STEFANO (MISTO). Ma che discussione è questa? Non si mette in dubbio l'imparzialità del Presidente, non è mai stato fatto!

COCCO DANIELE (LEU). L'onorevole Tunis prima di tutto prima di parlare deve venire in aula, perché non c'è mai, e il buon esempio cominci a darlo da lì, dalla sua presenza. Lei non c'era né ieri né oggi, viene, fa la sua battuta ridendo, prendendo per i fondelli tutti, e io non ci sto a questo gioco! E non si permetta di interrompermi perché io non l'ho mai interrotta e non interrompo, e lei è il primo che nei corridoi dice che il Presidente è parziale.

Io credo di essere persona di buon senso, le chiedo di non ammettere quegli ordini del giorno, perché lei sta creando un ulteriore precedente pericolosissimo, e glielo dico con tutto il buon senso che c'ho dentro la mia anima è dentro il mio cuore, perché io credo che anche da quella parte la pensino così. Comunque, lei proceda pure così poi ognuno si assumerà la responsabilitàdi quelle che sono le proprie prerogative.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Massimo Zedda. Ne ha facoltà.

ZEDDA MASSIMO (Progressisti). Io non penso che il Presidente del Consiglio regionale sia l'oracolo di Delfi, tenendo conto che anche con riferimento all'oracolo di Delfi all'epoca qualcuno metteva in discussione quello che veniva affermato e detto.

Io vorrei capire qual è la motivazione della possibilità di collegare un tema come "migranti e sbarchi diretti" sulla caserma e le funzioni di Abbasanta; cioè, vorrei capire, da un punto di vista logico e del campo semantico dei termini usati, quale sia la connessione, perché il Presidente ha la possibilità ovviamente di interpretare il Regolamento, però io ho la possibilità di chiedere come lo sta interpretando e le motivazioni, visto che persino le sentenze devono essere motivate. Quali sono cioè i termini e gli argomenti ai quali si aggancia il tema caserma di Abbasanta, formazione della Polizia di Stato, con gli sbarchi. Non stiamo parlando manco di Capitaneria, perché se stessimo parlando di una grande base di addestramento della Capitaneria di porto, forse si sarebbero potuti arrampicare in qualche specchio migliore rispetto a quelli che ha attorno il Consiglio regionale.

Poi, io fossi in lei me la prenderei soprattutto con l'onorevole Tunis che la prende per i fondelli ogni tre secondi, ridendo di lei…

(Interruzione del consigliere Stefano Tunis)

ZEDDA MASSIMO (Progressisti). Sì, proprio così, proprio quello che ho detto, esattamente quello che ho detto. Perché se non avverte neanche le sue battute sferzanti…

PRESIDENTE. Onorevole Zedda, faccia il suo intervento per cortesia.

ZEDDA MASSIMO (Progressisti). Il mio intervento è capire se si vuole inaugurare una pratica differente, perché quella pratica comporterà pratiche differenti anche nelle Commissioni, dove non c'è mai il numero legale, e solo per rispetto per l'Istituzione che rappresentiamo garantiamo il numero legale persino quando ci sono audizioni e non c'è nessuno! Abbiamo audito tutti i docenti di Diritto costituzionale dell'ateneo di Cagliari e dell'ateneo di Sassari: c'era solo il Presidente della Commissione, non c'era nessuno della maggioranza! E' semplicemente vergognoso il fatto che a pochi mesi dall'inizio di una legislatura non si riesca ad avere il numero nelle Commissioni e c'è un via vai continuo e un'assenza sistematica da parte di consiglieri regionali di maggioranza. Quindi vorrei comprendere se si vuol fare un torto anche all'onorevole Capogruppo del Partito Sardo d'Azione che presenta una mozione dove, oggettivamente, anche per gli interventi dati tutti quanti ci saremmo potuti ritrovare concordi nel votare a favore di quella mozione, e se si vuole invece sistematicamente agganciare un paletto, che ovviamente impedisce sistematicamente il dialogo, con volontà strumentale, con giochi pindarici. Non ho proprio capito e colto questo, tenendo conto che poi l'ordine del giorno è un'offesa a coloro che quotidianamente pattugliano i mari: parlate di una zona, Teulada, dove c'è uno dei poligoni di addestramento più grandi su scala europea, pattugliato dal mare per cui non ci si può avvicinare, non si può mettere un ombrellone e non si può fare il bagno, e dite a persone che pattugliano i mari quotidianamente che sono incapaci di intervenire ed individuare dei barchini che sbarcano! Ma di cosa state parlando? Perché scrivete cosa senza pensarci e non ragionate neanche di quanto è controproducente ciò che dite, fate e scrivete, per voi stessi innanzitutto! Scrivete che sono incapaci di intercettarli, che sfuggono: se uno sfugge, chi è che non li prende, chi è che non gli acciuffa, di che cosa state parlando? Che coloro che operano in quei luoghi nel Sulcis Iglesiente, a tutela di tutti noi, delle coste che dovrebbero pattugliare, non sono in grado di svolgere il loro lavoro! Da un lato si ci si riempie la bocca della difesa dei servitori dello Stato, eccetera, poi sistematicamente, con la grandissima arte della retorica, si nega ciò che è stato affermato quattro secondi prima. È un insieme di cose da peracottari vergognosa per quest'Aula.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Giampietro Comandini. Ne ha facoltà.

COMANDINI GIAMPIETRO (PD). Grazie Presidente, io capisco, e devo dire comprendiamo molto, che in questa legislatura l'amico Tunis deve assumere il ruolo di avvocato difensore della Giunta, del Presidente. Quindi comprendiamo benissimo questa nuova funzione dell'amico Tunis, però sappiamo tutti che ci sono avvocati principi del foro, titolati, nobilati, ci sono gli Azzeccagarbugli. E devo dire che in questi primi mesi di legislatura, il mio amico Tunis sembra più un azzeccagarbugli che si inventa il Regolamento, che cerca in qualche modo di trovare elementi a difesa dell'indifendibile. Qui, signor Presidente, noi ci rivolgiamo soprattutto a lei, Presidente del Consiglio, per cercare non l'imparzialità, ma cercare la piena applicazione del Regolamento consiliare, che non ha colore politico e che deve sempre sovrintendere i lavori di quest'Aula. E come già hanno ricordato molto bene i miei colleghi, il comma 2 dell'articolo 122 del Regolamento è chiarissimo anche per chi non è avvocato, è chiarissimo, laddove parla che non sono ammessi ordini del giorno non strettamente connessi con argomenti in discussione. Bene è chiaro, io non voglio ripetermi, la mozione è ben chiara ed è evidente e riguarda il centro addestramento istruzione professionale della polizia di Stato di Abbasanta, in tutto il corpo della mozione non si parla mai di problema dei migranti e degli sbarchi ed è anche una forzatura mettere in bocca ai sindacati, come avete scritto voi all'interno dell'ordine del giorno, che i sindacati hanno lanciato l'allarme sottolineando che c'è poca sensibilità sugli sbarchi che avvengono in Sardegna. Questa è una chiara, evidente, forzatura che mai i sindacati hanno espresso, perché chi, come me, ha partecipato alle riunioni e alle assemblee dei sindacati ha ben chiaro quali sono le problematiche che hanno espresso, giustamente, i sindacati di polizia e non hanno mai e mai si sono permessi di portare all'interno della loro discussione il problema dei migranti ma sono ben altri. Ebbene voi in qualche modo volete portare con una forzatura che, signor Presidente, è un precedente pericoloso, molto pericoloso, perché una forzatura di questo genere significa che lei prima di tutto diventa parziale e pone l'Aula di fronte a scelte che difficilmente possono essere dimenticate. Io lo chiedo, come hanno fatto gli altri colleghi, di dichiarare inammissibile questo ordine del giorno, di riportare la discussione in maniera seria, seria alla mozione sulla quale siamo tutti d'accordo, siamo tutti d'accordo, perché il problema è sentito, e riportare una discussione importante, sulla quale non ci vogliamo sottrarre, quando quest'Aula potrà discutere la mozione presentata sul tema.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Gianfranco Ganau. Ne ha facoltà.

GANAU GIANFRANCO (PD). Grazie Presidente, ma anche io per soffermarmi alcuni minuti sull'ammissibilità o meno di questo di questo ordine del giorno. Io sono molto, molto preoccupato dall'andamento dei lavori e dalle interpretazioni che vengono date sul Regolamento nell'ultimo periodo. Ho già avuto modo ieri di contestare la ripresa dei lavori con una votazione, anziché con una votazione con una riproposizione delle dichiarazioni di voto, che evidentemente non è contemplata nel Regolamento, non è prevista e non è neanche nella logica parlamentare. E oggi mi trovo a dovere discutere sull'ammissibilità di un emendamento che evidentemente non è connesso, non è connesso, non è strettamente connesso alla mozione, così come previsto dal Regolamento. Tra l'altro io vorrei dire ai propositori di questo ordine del giorno che compiono un ulteriore scorrettezza, nel senso che ci sono presenti già due mozioni che parlano, che trattano l'argomento, che consentirebbero quindi una discussione approfondita dell'argomento, se si vuole parlare dell'argomento basta portare quelle due mozioni all'ordine del giorno del Consiglio e consentire una discussione e un confronto ampio, come merita il tema, che è un tema importante, ma non con sotterfugi o scorciatoie che non sono percorribili dal punto di vista regolamentare. Quindi io invito davvero il Presidente a dichiarare inammissibile, come da Regolamento, questo ordine del giorno, grazie.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare la consigliera Laura Caddeo. Ne ha facoltà.

CADDEO LAURA (Progressisti). Sì sull'ordine dei lavori, Presidente, anch'io per ribadire un concetto che è già stato ha espresso da diversi consiglieri e che si riferisce all'importanza che esista un Regolamento, serve normalmente a garantire i diritti e anche i doveri di tutti noi Consiglieri che dobbiamo arrivare qui consapevoli di ciò che andiamo a discutere e quindi preparati. In questo caso, a parte il fatto che davvero quest'ordine del giorno non è così attinente come si vuole affermare, ma in ogni caso il mio diritto, che poi è l'altra faccia del mio dovere nei confronti dei sardi che ci hanno votato e che immaginano che noi veniamo qua dentro a discutere in maniera seria e matura. Quindi anche io, signor Presidente, le chiedo di ritirare l'ammissibilità di questo ordine del giorno.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Antonio Piu. Ne ha facoltà.

PIU ANTONIO (Progressisti). Grazie Presidente, continuiamo a discutere sulla falsariga di quello che è stato ieri, il Consiglio di ieri; ieri due ore e mezza di discussione, oggi un'altra discussione con tanti interventi della minoranza su un ordine del giorno che vorrei capire, per entrare poi anche in merito a quello che è stato chiesto dai proponenti, l'attinenza con la mozione dei colleghi Mura e Piga sulla istruzione professionale della Polizia di Stato con sede ad Abbasanta e un centro all'avanguardia per l'istruzione dei servizi. E si chiede di porre in essere ogni utile iniziativa al fine di prevedere l'inserimento nel piano nazionale, questo lo dico per i cittadini perché poi anche i lavori dell'Aula devono avere una rilevanza esterna, così facciamo capire esattamente le proposte che vengono date in quest'Aula e che cosa ci troviamo ogni volta a discutere. Quindi chiedono i consiglieri Mura, Piga e Mundula per allievi agenti della Polizia di Stato da svolgersi nel centro addestramento e istruzione professionale di Abbasanta. Questa è la richiesta, la discussione della mozione, che è una mozione assolutamente discutibile, dove mi trova assolutamente d'accordo, dopodiché i Consiglieri della Lega, presi da uno spirito non di Aula ma di partito, presentano un ordine del giorno con in discussione la situazione dei CPR, che sono i centri, appunto, permanenti per i rimpatri. Ora io mi chiedo come si possa assolutamente continuare a svolgere all'interno di quest'Aula il ruolo di consiglieri regionali a discutere del nulla. Una richiesta che dovrebbe essere respinta senza se e senza ma, dato che ci sono delle mozioni la numero 64 presentata dal Partito Sardo d'Azione che parla dello stesso argomento. Quindi in pratica la stessa maggioranza anticipa la maggioranza per discutere un argomento, e quindi dare nome e cognome alla discussione dei migranti e dei rimpatri, perché la Lega decide, magari essendo presente a Teulada, di portare ordini del giorno intanto decidiamo noi di quello che dobbiamo discutere. Ma è mai possibile che si possa affrontare un tema, discuterlo, portarlo alla fine senza che all'interno della maggioranza ci siano delle contraddizioni in termini su presentazione di ordini del giorno che non hanno niente a che vedere, articolo 122 del Regolamento interno al Consiglio regionale; gli ordini del giorno: non sono ammessi ordini del giorno non strettamente connessi all'argomento in discussione. Quindi io chiedo e chiederò anche poi fuori pubblicamente attraverso mezzo stampa la motivazione di come un Presidente del Consiglio possa accettare un ordine del giorno in seguito a una mozione sulla Polizia di Stato ad Abbasanta, io sono veramente curioso di capire come pubblicamente uscite fuori da questo impasse e da questo imbarazzo, basterebbe una semplice frase, perché io a differenza di altri colleghi non la prendo in giro quando intervengo, ho molto rispetto del suo ruolo e di come sta portando avanti il Consiglio regionale, mi creda, però, non cada nel tranello di passare per un Presidente del Consiglio regionale di un partito e non Presidente del Consiglio regionale di un'Aula, che ha bisogno di rispetto e ha bisogno di essere tutelata. Quindi mi affido, come ho fatto in altre occasioni, al suo buonsenso, perché per l'articolo 122 non c'è attinenza sui due documenti presentati. Grazie.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Pierluigi Saiu. Ne ha facoltà.

SAIU PIERLUIGI (LEGA). Intervengo sull'ordine dei lavori. Sa Presidente qual è la sua colpa?...

PIU ANTONIO (Progressisti). Sull'ordine dei lavori è già intervenuto!

SAIU PIERLUIGI (LEGA). Scusatemi, posso intervenire in dichiarazione di voto? Presidente, posso intervenire in dichiarazione di voto… o sbaglio? Credo che siamo in dichiarazioni di voto.

AGUS FRANCESCO (Progressisti). Hanno la precedenza gli interventi sull'ordine dei lavori.

PRESIDENTE. Onorevole Saiu, sta intervenendo in dichiarazione di voto?

SAIU PIERLUIGI (LEGA). Io ho capito che le dichiarazioni di voto erano aperte, perché se mi sono distratto io mi siedo, sbaglio o lei ha aperto le dichiarazioni di voto? se non ho capito male però lei ha aperto le dichiarazioni di voto e poi, una volta aperte le dichiarazioni di voto, loro sono intervenuti sull'ordine dei lavori.

PRESIDENTE. Può intervenire Assolutamente. Prego, concluda.

(Proteste da parte dei consiglieri dell'opposizione)

PRESIDENTE. La Discussione è chiusa, ho chiesto alla Giunta di intervenire, la Giunta non è intervenuta, quindi sono aperte le dichiarazioni di voto.

LAI EUGENIO (LEU). Voglio intervenire sull'ordine dei lavori!

PRESIDENTE. La faccio intervenire, stia tranquillo, onorevole Lai.

AGUS FRANCESCO (Progressisti). Ha la precedenza, Presidente! Gli interventi sull'ordine dei lavori hanno la precedenza!

SAIU PIERLUIGI (LEGA). Siete già intervenuti tutti sull'ordine dei lavori!

PRESIDENTE. Chi vuole intervenire sull'ordine dei lavori? Onorevole Saiu, le do la parola dopo.

Ha domandato di parlare il consigliere Eugenio Lai. Ne ha facoltà.

LAI EUGENIO (LEU). Grazie, Presidente. Io oggi le devo chiedere scusa a nome dei colleghi dell'opposizione, perché tutti quanti le stiamo dando responsabilità sulla sua faziosità nel gestire l'Aula, ma i colleghi non hanno tenuto in considerazione almeno due collegamenti con l'ordine del giorno che lei ha ammesso. Il primo è la presenza di Zoffili, il vostro grande capo politico, il vostro mentore, qui in Sardegna a Teulada, quindi bisogna dare in pasto qualcosa a Zoffili, in maniera tale da potersi vantare, invece che il vostro immobilismo. E il secondo è l'altro tema che è strettamente connesso al fenomeno dell'immigrazione, che è il fenomeno dell'immigrazione all'interno dei Gruppi politici della maggioranza; sono all'ordine del giorno, colleghi consiglieri, non potete pensare che il fenomeno che è in discussione in questo momento non sia strettamente collegato a questo Consiglio regionale, non potete dare le colpe al Presidente del Consiglio, è nell'ordine dei fatti! Quindi io comprendo, Presidente, la sua decisione, ciò non toglie che, così come hanno già illustrato i colleghi della minoranza, in termini di Regolamento ci dovrebbe dire a quale argomento all'ordine del giorno è collegata questa la discussione sui migranti che è stata proposta dall'onorevole Ennas, forse il suo Gruppo si dimentica, Presidente, che durante il Ministero di Salvini, che si presentava tre volte presso la sua sede, il fenomeno dell'immigrazione clandestina è decisamente aumentato. Ora capisco che abbiate l'esigenza di provare a dare le responsabilità ad altri.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Roberto Deriu. Ne ha facoltà.

DERIU ROBERTO (LEU). Presidente, mi pare evidente che l'ordine del giorno sia inammissibile, altrimenti inizieremo a presentare ordini del giorno collegati a questa mozione sull'allevamento delle gazzelle, visto che la polizia usa le gazzelle, e non cito le pantere, perché evidentemente sono in conflitto di interessi. Però il problema, secondo me, non è tanto sul Regolamento, io sono sicuro che poi l'interpretazione data sarà quella corretta, cioè per l'inammissibilità, il problema è che la maggioranza spesso ci chiede di sospendere per un giusto riallineamento della sua linea, e questo è un momento per sospendere e verificare dalla maggioranza se sia il caso di, su una mozione della maggioranza che rischia di avere l'unanimità dei voti del Consiglio, mettere a repentaglio tutto questo e un clima positivo che sembrava esserci stamattina per una evidente forzatura regolamentare. Io non entro nel merito di questo ordine del giorno perché non può essere discusso, è inammissibile, allora perché bisogna rovinare il clima positivo di stamattina per dover introdurre una forzatura regolamentare da parte di un Gruppo della maggioranza, nel momento in cui c'è una discussione di una mozione della maggioranza? Mi sembra veramente inopportuno, e noi siamo qua ad assistere, proprio come spettatori interdetti e allibiti, a questo comportamento. Non c'era nessuna volontà dell'opposizione di mettere i bastoni fra le ruote, stiamo arrivando alla minaccia di bloccare le Commissioni perché ci sono i Presidenti di Commissione che si comportano da oppositori, loro stessi, dentro la maggioranza; guardate che non è il caso, non stiamo sfidando in nessun modo la maggioranza a nessuna prova di forza, perché la maggioranza deve cercarci su prove di forza tra l'altro su un piano della illegittimità e della inammissibilità. Sembra assurdo, se c'è da chiedere una sospensione, colleghi della maggioranza, chiedetela adesso, chiarite una linea, ci dia il Presidente un'interpretazione corretta del Regolamento, e le cose stavano andando in modo assolutamente lineare e tranquillo, mi sembra ingiusto che adesso questo clima venga rovinato da un'iniziativa che è sbagliata. Grazie.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Dario Giagoni. Ne ha facoltà.

GIAGONI DARIO (LEGA). Signor Presidente, chiedo cinque minuti di sospensione.

(Applausi da parte dei consiglieri dell'opposizione)

PRESIDENTE. Per cortesia, manteniamo un contegno consono a quest'Aula

(La seduta, sospesa alle ore 12 e 24, viene ripresa alle ore 12 e 45.)

PRESIDENTE. Riprendiamo i lavori.

Ha domandato di parlare l'onorevole Domenico Gallus. Ne ha facoltà.

GALLUS DOMENICO (UDC-Cambiamo). Rinuncio.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Gian Franco Satta. Ne ha facoltà.

SATTA GIAN FRANCO (Progressisti). Presidente, onorevoli colleghi, intervengo per ribadire quello che già è stato ampiamente detto dai miei colleghi di Gruppo, che quest'ordine del giorno è totalmente inammissibile. Apprendo con certezza che è presente in Sardegna il Viceré, e quindi vi è l'obbligo di approvare un ordine del giorno che vada nella direzione della politica nazionale. È ormai da settimane, forse da mesi, che assistiamo in quest'Aula a un continuo confronto serrato tra due parti politiche della stessa maggioranza, e mi riferisco in questo caso al PSd'Az. e al movimento della Lega, dove il PSd'Az. presenta interrogazioni e mozioni per rimarcare forse l'attività, come dire, non consona a quella che è magari la politica di questa maggioranza rispetto all'Assessore dei trasporti, la Lega che presenta mozioni e interrogazioni per mettere in difficoltà l'Assessore degli enti locali urbanistica, e allora io mi chiedo se probabilmente vi è necessità di un'ulteriore sospensione per cercare di rafforzare la coesione di questa maggioranza e quindi evitare magari al Consiglio, non ho citato l'Assessore alla Sanità perché già lui stesso ha espresso in quest'Aula e alla mia persona la difficoltà ad avviare tutta l'attività dell'Assessorato che guida per mancanza di dirigenti, quindi ovviamente non può essere in questo momento tirato in ballo. Quindi io chiederei che questa maggioranza si chiarisca e magari porti all'attenzione di questo Consiglio degli argomenti che meritano attenzione, che meritano l'attenzione di tutti i sardi.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Francesco Agus. Ne ha facoltà.

AGUS FRANCESCO (Progressisti). Presidente, posso capire se ha avuto un esito la sospensione chiesta poc'anzi dai colleghi o se siamo esattamente al punto di partenza?

PRESIDENTE. Mi riservo di intervenire alla fine degli interventi.

AGUS FRANCESCO (Progressisti). Allora mi riservo di intervenire sull'ordine dei lavori al termine del suo intervento.

PRESIDENTE. È già intervenuto sull'ordine dei lavori, onorevole.

Ha domandato di parlare il consigliere Giorgio Oppi. Ne ha facoltà.

OPPI GIORGIO (UDC-Cambiamo). Io riscontro che abbiamo iniziato da ieri sera questo tour de force perché era stato chiesto dagli amici del partito Fratelli d'Italia di poter esitare rapidamente questo provvedimento. È un provvedimento, la loro proposta, che era accoglibile dall'intera Assemblea nell'arco di qualche minuto. Invece da ieri sera dibattiamo su posizioni che sono contrastanti, ma nella storia di questo istituto autonomistico ogni qualvolta anche gli Uffici hanno dichiarato che un provvedimento è inammissibile il problema si è chiuso lì. Io ho sempre difeso la minoranza, sono stato difeso anche dalla maggioranza quando era minoranza più volte, e ritengo opportuno riconoscere che questo argomento non è ammissibile quindi il forzare, forzare, forzare… sì, gli Uffici possono dire: "È inammissibile, ma è una forzatura, veda il Presidente". Secondo il mio punto di vista, invece, è inammissibile e noi voteremo contro proprio perché è ora di finirla… allorquando i Capigruppo si riuniscono un argomento si può inserire, come si è fatto, addirittura si è anticipato un provvedimento che rischiamo anche di non discutere proprio per queste pause che ci sono con questo tour de force che sta esaurendo un po' tutti. Allora siccome non vogliamo essere ricoverati, io ritengo opportuno che questo provvedimento non venga discusso, comunque in qualunque caso il mio Gruppo voterà contro questo provvedimento.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Alessandro Solinas. Ne ha facoltà.

SOLINAS ALESSANDRO (M5S). Per confermare anche da parte nostra il fatto che riteniamo questa interpretazione del Regolamento che ha voluto poter ritenere ammissibile l'abbinare al tema lodevole trattato nella mozione di cui parliamo oggi questo ordine del giorno, siamo d'accordo anche noi sul chiedere che ne venga dichiarata l'inammissibilità. Se questo non avviene, voglio immaginare, visto che non è stato detto nulla dell'esito della riunione che c'è appena stata, che si ritenga di voler continuare a proporlo, io chiedo ai colleghi della Lega, visto anche comunque le voci discordanti provenienti dalla maggioranza, di ritirare questo ordine del giorno per fare sì che l'iter di questa mozione prosegua, che questa mozione venga approvata all'unanimità e che non si annacqui, come ho già detto, un tema lodevole come quello della creazione e del mantenimento di un centro di eccellenza che tra l'altro è sito nella mia provincia di provenienza, nella mia circoscrizione, ma che comunque sarebbe un elemento di distinzione positivo per la Sardegna tutta. Ripeto, penso sia meglio ritirare questo ordine del giorno.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Michele Ennas. Ne ha facoltà.

ENNAS MICHELE (LEGA). Presidente, Giunta e colleghi del Consiglio, io come avete visto sono il primo proponente di questo ordine del giorno che da alcuni giorni, e soprattutto ieri, stiamo condividendo anche all'interno dei Gruppi di maggioranza perché riteniamo che questo argomento sia un argomento importante, poi parlerò anche di quello che ritengo sull'ammissibilità, però è un argomento attuale, importante, fondamentale e soprattutto sentito in una zona, quella da cui provengo io, che è il Sulcis Iglesiente. Quello che accomuna tutti quanti gli onorevoli colleghi che sono intervenuti oggi è avere la grande fortuna di non abitare a Sant'Anna Arresi, a Sant'Antioco, a Teulada, addirittura a Carloforte, e non capire che questa emergenza è fondamentale per quella zona. Io lo dico a loro, ma lo dico anche alle persone che vedranno il mio intervento perché oggi si sta facendo di tutto affinché questa cosa non venga portata in discussione. Quindi è utile che si sappia il fatto che questo argomento non è ritenuto urgente e fondamentale, anche alla luce del fatto che il Presidente della Regione in questo esatto momento sta incontrando la Commissione bicamerale Schengen che è qua in visita in Sardegna e che tratta proprio questi argomenti. Sarebbe stato un segnale importante, ed è per noi un segnale importante, approvare un ordine del giorno in cui si impegna assolutamente, pacificamente perché siamo certi che il presidente Solinas sia di questo avviso, a dare una forza anche politica a lui per impegnarsi perché da un po' di tempo la nuova maggioranza costituita dalla sinistra che io non avevo mai visto così attiva in questo Consiglio regionale, è veramente un attaccamento alle norme, ai regolamenti, una cosa impressionante per certi versi. In realtà non è vero niente dal mio punto di vista, perché si vuole strumentalizzare, e l'hanno detto, ma ci sono anche le cose registrate perché hanno parlato della mozione dell'onorevole Mula, al quale assolutamente non vuole essere fatta nessuna forzatura, ci siamo confrontati e io spero che questa cosa venga condivisa, non fosse peraltro che le parti dispositive sono identiche ai contenuti delle mozioni che il gruppo PSd'AZ e il gruppo della Lega hanno presentato, perché sono due le mozioni, quindi non è assolutamente una voglia di prevaricare, ma il fatto di rimarcare che è il momento di parlare di questa cosa perché dal Governo nazionale stanno arrivando segnali preoccupanti di voler intervenire sulle norme che sono state approvate dallo stesso gruppo, anche dai Cinque Stelle che evidentemente cambia opinione ogni cambio di vento sul decreto sicurezza bis che interveniva anche con misure importanti su questo aspetto. Mi viene da pensare, mentre sul 5 Stelle chiaramente devo fare questa riflessione, però ripeto è una presa d'atto, sulla sinistra chiaramente non posso non fare la riflessione del fatto che tutto questo interesse che è sfociato anche nell'aggressività verso il Presidente del Consiglio regionale non possa non essere dettato anche da una, chiamiamola visione diversa di come dovrebbe essere gestito questo traffico di esseri umani nella nostra Regione, e l'hanno dimostrato ampiamente quando erano al Governo. Noi siamo di un avviso diverso, noi riteniamo che oggi si possa dare un indirizzo e lo chiedo anche alla maggioranza, perché la maggioranza deve stare unita, un indirizzo al Presidente della Regione che assolutamente è del nostro avviso, di portare avanti un'azione forte affinché non si tocchino le norme nazionali su quegli aspetti e anzi si rafforzino gli aspetti legati all'intercettazione, al pattugliamento, a quello che è il rimpatrio anche di queste persone che assolutamente non sfuggono, a differenza di quello che qualcuno vuole fare intendere, da nessun conflitto. La maggior parte di questi viene da Paesi che non sono in conflitto, ma si trovano a migrare per altri motivi. E' stato fatto purtroppo un mix sbagliato di quella che è la nostra naturale propensione alla ospitalità, quella dei sardi, mischiandola con l'accoglienza interessata economicamente. Noi saremo sempre contrari e chiediamo di andare avanti e comunque di discutere questo argomento, qualora ammissibile.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Francesco Mula. Ne ha facoltà.

MULA FRANCESCO (PSd'Az). Io penso una cosa, che il gruppo del PSd'AZ quando presenta mozioni non presenta mozioni contro gli Assessori, non c'è una mozione che va contro un Assessore, le nostre mozioni servono da stimolo per dire: "guarda che abbiamo una situazione, ti invitiamo a…", quindi non facciamo mozioni contro nessuno. Io vi inviterei invece a un'altra cosa, il rispetto dell'Aula, Presidente, siccome io capisco che ci sia anche la voglia di intervenire, la voglia di fare, io dico per chi c'è già stato dentro quest'Aula, il rispetto se lo deve anche guadagnare uno, nel senso che io mi posso anche vantare, tra virgolette, di poter avere un buon rapporto con tutti, anche con i colleghi dell'opposizione perché quando ci sono degli argomenti importanti proviamo, poi se non troviamo condivisione ognuno voterà come ritiene opportuno, ma sempre con rispetto.

Il fatto di prevaricare, il fatto di imporre, il fatto di poter pensare di presentare comunque qualsiasi cosa che non sia attinente, in questo caso io le chiedo Presidente perché tanto la discussione si chiude qui, condivido quello che ha detto l'onorevole Oppi del tipo: "Ma l'ordine del giorno che è stato presentato, Presidente, è ammissibile sì o no?" Perché se è ammissibile ognuno si esprime in merito, se non è ammissibile stiamo discutendo del nulla. Io la inviterei anche, Presidente, e capisco che è un argomento caro e non solo alla Lega il fatto dei migranti, ma come è caro a me perché oggi avrei dovuto presentare un ordine del giorno dove si parla della crisi del marmo di Orosei che è il quarto polo industriale della Sardegna e che stanno mettendo 700 operai in cassa integrazione, io direi che questi sono argomenti, eppure per rispetto dell'Aula preparerò qualcosa, inviterò gli Assessori nelle sedi opportune, al momento opportuno discuteremo, ma senza per questo prendere per i capelli nessuno e non mi faccio bacchettare da nessuno perché credo che abbiamo anche un'esperienza, l'abbiamo acquisita in quest'Aula, in un comune, in Consiglio provinciale, credo che abbiamo imparato l'abc di come deve essere un rapporto all'interno anche di una maggioranza. Noi siamo pronti e disponibili, il Gruppo del PSd'AZ, però tutto ha un limite e le vorrei ricordare e chiudo, che ieri lei ha tolto la parola al collega Giovanni Satta perché è intervenuto su un argomento che era veramente caro a tutta l'Aula e non per bacchettare l'Assessore dei trasporti, ci mancherebbe altro, perché noi siamo con lui, sul discorso della continuità territoriale, eppure il collega Satta è stato zitto per rispetto dell'Aula.

Quindi io direi, Presidente, che noi siamo disponibili a discutere di tutto, però meritiamo e crediamo di avere rispetto da parte di tutti, solo questo. Detto questo vorremmo capire, questo ordine del giorno è ammissibile, sì o no, Presidente?

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Pietro Moro. Ne ha facoltà.

MORO PIETRO (UDC-Cambiamo). Abbiamo passato una mattinata a discutere di nulla, a parlare di cose che non si possono discutere in questo momento, ma soprattutto a parlare di migranti in due minuti, dei migranti si parla con serietà, con appropriatezza e nelle dovute sedi. Ora se questo ordine del giorno non è ammissibile, è inutile che continuiamo qui a parlare e a dirci di tutto e di più, non portando niente di buono in quest'Aula. Il Presidente sicuramente è con noi per questo problema dei migranti che è un problema veramente serio, ma sicuramente non è d'accordo nel far passare un argomento, un ordine del giorno che non sia ammissibile. Quindi Presidente, anche noi vorremmo sapere da lei se questo ordine del giorno è ammissibile oppure no.

PRESIDENTE. Io ho fatto intervenire tutti, le mie scelte sono scelte ponderate, valutate, non sono mai di parte e questo l'ho dimostrato più volte, nel senso che non ho mai fatto distinzioni tra interventi o comunque emendamenti piuttosto che ordini del giorno provenienti dall'una o dall'altra parte, allorché stamattina, anzi durante lo svolgimento dei lavori del Consiglio regionale, da parte di un consigliere regionale è stato proposto un ordine del giorno, in quel momento io sono venuto a conoscenza dello stesso e in quel momento ho fatto le approfondite valutazioni in termini di ammissibilità o inammissibilità. Respingo veramente qualsiasi accusa di faziosità, cerco sempre di intervenire in quest'Aula garantendo non solo il rispetto del Regolamento ma il rispetto dell'educazione nei confronti di tutti quanti i consiglieri, garantendone lo svolgimento e la piena operatività delle prerogative. Mai il Presidente, io, ha tolto la parola per negare il diritto di intervento a ciascun consigliere.

Per quanto riguarda questo ordine del giorno, che mi rendo conto sia un ordine del giorno che suscita divisioni, naturalmente divisioni perché si tratta di sensibilità differenti, le forze politiche traggono la loro forza proprio da divisioni e da visioni differenti della società, ma io non posso in nessun modo impedire a ciascuno di voi, impedire a ciascun consigliere regionale di proporre idee sotto forma di mozioni, ordini del giorno, punti in discussione che in qualche maniera siano coerenti con la sua visione politica. Non è mia competenza negare o respingere atti che provengono da ciascun consigliere regionale, così come non è mia competenza censurare. Però è di mia competenza interpretare il Regolamento. Una regola fondamentale è quella che l'interpretazione finale del Regolamento compete al Presidente del Consiglio, questa è la prima regola del Regolamento stesso. Per quanto riguarda l'ordine del giorno numero 1 io ritengo che, poiché le forze di polizia, la presenza delle forze di polizia attengono a quella che è il rispetto voluto da tutti dell'ordine pubblico, essendo certamente quello degli sbarchi un problema di grande rilevanza di ordine pubblico, io penso che non ci sia nessun problema, non ci debba essere nessuna paura di discutere punti all'ordine del giorno che io reputo connessi, evidenziando quelle che sono le sensibilità politiche differenti. Per questa ragione io confermo, perché non è mio uso prendere decisioni in maniera leggera, confermo l'ammissibilità degli ordini del giorno. Ogni ogni consigliere potrà intervenire sulla discussione, potrà esprimere in maniera libera e democratica la propria posizione.

Discussione della mozione Mura - Piga - Mundula sulla situazione del Centro addestramento e istruzione professionale (CAIP) della Polizia di Stato con sede ad Abbasanta (70)

PRESIDENTE. Ha domandato di replicare il consigliere Francesco Mura. Ne ha facoltà.

MURA FRANCESCO (Fratelli d'Italia). Presidente, ringrazio tutti i colleghi, perché non mi sarei mai aspettato che questa mozione potesse portare l'attenzione dell'Aula per oltre due ore e mezza, avrei pensato che in pochi minuti quest'Aula avrebbe potuto risolvere ed esprimere un parere dando un indirizzo al Presidente della Regione. E' ovviamente diritto di tutti i consiglieri regionali di quest'Aula presentare ordini del giorno e legarli alle mozioni, è altrettanto un valido diritto da parte degli altri consiglieri regionali quello di contestare, valutare il merito delle azioni che tutti presentano e anche la forma oltre che la sostanza. E' un suo dovere, Presidente, invece quello di interpretare il Regolamento, e lei lo ha fatto secondo coscienza, ne sono fermamente convinto. Ciascuno di noi nel nostro agire poi costruisce la propria autorevolezza che è valida qui dentro, da qui alla fine della legislatura, ma è valida anche fuori, e io ho scelto di costruire la mia eventuale autorevolezza parlando di temi e di questioni che riguardano i sardi, che riguardano i territori, i territori dai quali tutti proveniamo. E io ringrazio tutti gli intervenuti alla mozione numero 70, che sono intervenuti nei contenuti, hanno condiviso quasi tutti, e credo che agli agenti di polizia che lavorano lì importi ben poco quello che è stato l'evoluzione della discussione. Credo che ai territori che vivono con il CAIP di Abbasanta importi ben poco qual è stato il merito della discussione, ma sia ben più importante per loro l'evoluzione e lo sviluppo di un centro come il centro oggetto di questa mozione. Pertanto faccio un appello a tutti i Consiglieri, a tutti i gruppi consiliari, di valutare la mozione nel merito e di esprimere un voto a favore di questo impegno nei confronti del Presidente della Giunta, e di tutta la Giunta, affinché possano intercedere nei confronti del Governo nazionale e aiutare in qualche modo gli agenti del CAIP di Abbasanta, che ringrazio nuovamente e saluto, a trasformare il CAIP di Abbasanta in un centro di addestramento di primo livello per agenti di polizia, il che sarebbe un grande risultato per noi, un grande risultato per le forze di polizia, e un grande risultato per tutto il territorio sardo.

Pertanto ringrazio nuovamente tutti gli intervenuti e chiedo appunto un voto favorevole per questa mozione. Grazie.

PRESIDENTE. Passiamo quindi alla votazione della mozione numero 70.

Ha domandato di parlare il consigliere Francesco Agus per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

AGUS FRANCESCO (Progressisti). E' faticoso intervenire su una mozione dopo che ci si è attardati per oltre due ore su questioni di metodo che non sarebbero dovute nemmeno essere all'ordine del giorno, perché violazioni e abusi come quello non dovrebbero essere nemmeno nell'anticamera del cervello di un Presidente del Consiglio. Questo è quello che penso io ed è quello di cui ho avuto prova plastica oggi. Non bastano le autoassoluzioni, non basta dichiararsi a parole super partes, se poi l'istinto, i gesti sono quelli di chi vuole trasformare quest'Aula in un luogo ad uso e consumo del proprio partito politico, con la volontà di portare oggi qualcosa nel carniere in vista della visita del viceré. Si regalavano maialetti, preti capretti, agnelli, non avendo una legge, non avendo una riforma, non avendo neanche la finanziaria nemmeno accennata, l'unica cosa che si può portare in offerta al viceré e un ordine del giorno, che era urgente oggi forse, ma credo che fosse urgente allo stesso modo anche due settimane fa, quando abbiamo deciso di comune accordo in Capigruppo l'ordine del giorno delle sedute delle successive due settimane. Ora noi abbiamo sempre cercato l'accordo in Capigruppo, abbiamo sempre trovato ordini del giorno condivisi, esistono degli automatismi nel Regolamento che consentono alla minoranza anche di forzare, ebbene abbiamo sempre riconosciuto le istanze della maggioranza che legittimamente poteva portare i suoi testi, speravamo fossero disegni di legge o leggi partorite dalla Commissione, a tutt'oggi la maggioranza continua a presentare mozioni, esattamente come dovrebbe fare un Gruppo di opposizione. Rilevo poi, Presidente, che io nella serata di ieri, visto che sono stanco di perdere tempo, io i miei colleghi, ho chiesto di fare una riunione di Capigruppo stamattina per programmare i lavori. In questa riunione però ho dato l'accordo affinché a mezzogiorno e mezza il Presidente della Regione, che aveva preso l'impegno, e ce l'ha comunicato lei alle 10 e mezza, di essere in Aula a parlare di entrate. Tra l'altro nessuno di noi conosce il contenuto di quel documento, e tutti noi avremmo voluto sapere dal Presidente il risultato delle interlocuzioni, perché non è giusto che i consiglieri siano informati dai giornali. Due ore fa il Presidente era disponibile, abbiamo acconsentito al cambiamento dell'ordine del giorno, perché nessuno di noi aveva intenzione di fare barricate su un tema come questo, giustamente, veniamo a scoprire poi dalle parole dell'onorevole Ennas che il Presidente è contrario al viceré, e allora ubi maior

Presidente, io chiedo se le Conferenze dei Capigruppo non valgono niente! Addirittura la proposta vostra era di convocarla ieri sera, vi ho detto "non la convochiamo di sera, perché voi dalla sera alla mattina cambiate opinione, e le decisioni prese la sera prima vengono non valgono mai niente", si arriva alla mattina, ci si mette d'accordo, e si inizia a pensare all'ordine del giorno dei lavori della mattinata, siccome c'è il capretto da portare al viceré, siccome il Presidente deve andare a fare il bacio della pantofola…

PRESIDENTE. Bene, bene, grazie!

Sull'ordine dei lavori

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Francesco Mula. Ne ha facoltà.

MULA FRANCESCO (PSd'Az). Presidente, io proverei a riportare il dialogo in un ragionamento che sia un attimino più comprensibile, senza capretti e senza vicerè. Io mi son fatto il giro delle sette chiese per chiedere unanimità e consenso sul fatto che comunque per le 12 e 30 molti colleghi, soprattutto anche dell'opposizione, non erano nelle condizioni di poter ascoltare quello che il Presidente doveva dirci, e abbiamo stabilito, credo che lo sappiamo tutti quanti, che questo pomeriggio alle 16 ci sarà una Conferenza di Capigruppo alla presenza del Presidente della Regione, e poi alle 17 il Presidente riferirà in Aula. Questo è stato l'accordo, ma non perché ci sia il vicerè, ci sia il viceministro o quant'altro, altrimenti se non ci fosse stato questo genere di accordo l'impegno era: alle 12 e 30 veniva in Aula e avrebbe riferito. Se non sbaglio c'è stata necessità da parte di tanti colleghi di poter avere un'interlocuzione prima di arrivare in Consiglio, per capire ancora meglio i termini di questo accordo sulla vertenza entrate, quindi mi sembra che l'accordo era questo e mi sembra che era un accordo condiviso. Non mi sento e credo che non sia il momento manco di fare polemiche su un argomento così importante: una cosa è certa, stasera alle 17 avremo modo tutti quanti di poter intervenire, anzi abbiamo stabilito anche questo in Conferenza dei Capigruppo, quindi non abbiamo stravolto nulla. Quindi mi scuso se magari il segnale non è stato chiaro.

Discussione della mozione Mura - Piga - Mundula sulla situazione del Centro addestramento e istruzione professionale (CAIP) della Polizia di Stato con sede ad Abbasanta (70)

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Daniele Cocco per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

COCCO DANIELE (LEU). Ringrazio l'onorevole Mula per avermi dato queste informazioni, io ad esempio non lo sapevo che era stato rinviato l'intervento del presidente Solinas, sarà colpa mia che non ero in Aula quando l'ha riferito, ci sono quasi sempre, però….

Io volevo tranquillizzare l'onorevole Mura che la dichiarazione di voto che abbiamo fatto in discussione generale è confermata, che siano stati stravolti i lavori però è nei fatti perché il Presidente sa che io, su richiesta dell'onorevole Mura, ho posticipato la mozione che mi vede come primo firmatario, perché gli impegni erano che quella mozione in dieci minuti visto che eravamo tutti d'accordo sarebbe andata a votazione con esito positivo, purtroppo così non è stato.

Io approfitto di questa opportunità per chiedere all'amico Capogruppo della Lega, che stimo e che considero persona di buon senso, credo che sia ancora in tempo per ritirarlo questo ordine del giorno, perché io credo che si tratti davvero di una violenza portata al nostro Regolamento. E' vero che l'argomento migranti è un argomento molto attuale, eccome se lo è, però è anche vero che per rispetto di tutti i consiglieri… anch'io, ci sono delle mozioni presentate su alcuni argomenti che mi riguardano da vicino come contesto territoriale ma non mi permetto di presentare un ordine del giorno per anticipare i colleghi che già hanno presentato una mozione. Quindi io credo che per tutte queste ragioni, e per quello che è stato detto in Aula da buona parte dei consiglieri e anche da parte dei consiglieri della maggioranza, che il buon senso indurrebbe lei, Capogruppo della Lega, a ritirare questo ordine del giorno. In effetti poi, come ha ben visto, ha avuto il merito almeno la presentazione di farci parlare di migranti anche se non era all'ordine del giorno, quindi ne abbiamo parlato già abbastanza, però almeno l'ordine del giorno, secondo me, per la buona prosecuzione dei lavori dell'Aula, non di oggi ma di tutta, speriamo di tutta, la legislatura, sarebbe cosa buona e giusta se fosse ritirato. Comunque votiamo a favore per la mozione 70.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Alessandro Solinas per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

SOLINAS ALESSANDRO (M5S). Mi unisco nuovamente all'invito appena rivolto dal collega Cocco al ritiro di questo ordine del giorno. Io ritengo, a mio modestissimo avviso, che l'interpretazione che lei, giustamente nell'esercizio delle sue prerogative, ha fatto oggi, così estensiva nel voler ammettere e implicitamente quindi ritenere esistente una qualsiasi rilevante affinità tra l'argomento contenuto nella mozione e quello dell'ordine del giorno, crei un precedente, un precedente che probabilmente andrà ad essere richiamato ogni qualvolta si vorrà provare a inquinare qualsiasi tipo di argomento di discussione.

Assolutamente noi siamo favorevoli alla mozione, come abbiamo già detto e ribadito e come siamo sempre stati, questo quindi per ribadire il voto favorevole del Movimento 5 Stelle alla mozione.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Massimo Zedda per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

ZEDDA MASSIMO (Progressisti). Grazie, Presidente, io le ricordo l'articolo 54 della Costituzione, che recita testualmente che i cittadini ai quali vengono affidate cariche pubbliche debbono svolgere la funzione alla quale sono stati chiamati con disciplina e con onore. Vorrei che non sfuggisse a nessuno che il Regolamento viene approvato dalla Commissione e poi successivamente approvato dall'Aula; il Regolamento ha una valenza per noi tutti, e anche per lei, di autoregolamentazione, e che, essendo di fatto il Regolamento di un'Assemblea parlamentare, comunque di un Consiglio regionale, ha, per quanto riguarda anche alcune discipline normative e alcune interpretazioni, un rango superiore nella gerarchia delle fonti rispetto ad altri. Sarà curioso approfondire questa materia, e cioè: il Presidente del Consiglio regionale che sistematicamente viene meno ai suoi compiti, è soggetto alla legge, al rispetto di questa e al giuramento fatto? E sul mancato rispetto della legge e del giuramento fatto e del Regolamento, è possibile attivare il Prefetto e il nuovo Ministro dell'interno (che mi pare sia Ministro dell'interno e non più amico, cioè svolga la funzione senza rapporti di amicizia)? Cioè, è possibile intraprendere quelle stesse azioni che si intraprendono nei confronti di Sindaci e Presidenti del Consiglio che violano in modo palese regolamenti, o che addirittura omettono di attivarsi per azioni per le quali sono obbligati, come ad esempio la nomina sull'indicazione fatta dai consiglieri dei componenti dell'Istituto regionale ISRE, e altro? Perché quando è sistematico, e lì che emerge l'omissione d'atti d'ufficio e altro. Se questa è la strada che vogliamo intraprendere, forse per la prima volta scateneremo un grande dibattito con i costituzionalisti, gli stessi che abbiamo coinvolto nella prima Commissione, su come esercitare il ruolo, o su come tutelare l'Istituzione nel momento in cui colui che dovrebbe tutelarla, il ruolo lo esercita in modo distorto. Questo è il campo minato, non è un altro, poi sul resto ho sentito corbellerie incredibili: nel Sulcis Iglesiente il problema sono i migranti, non l'Alcoa, l'Eurallumina…

(Interruzione del consigliere Michele Ennas)

ZEDDA MASSIMO (Progressisti). Ma non è necessario parlare sistematicamente, qualche volta se ascolti ti aiuti, aiuti te stesso, ti assicuro.

ENNAS MICHELE (LEGA). Non ti permettere, stai dicendo (omissis)!

PRESIDENTE. Onorevole Ennas, per cortesia!

ZEDDA MASSIMO (Progressisti). Ascolti, il fatto che i neuroni abbiano difficoltà lo capisco, il fatto che io dica cose che vengono interpretate…

PRESIDENTE. Prego, concluda.

ZEDDA MASSIMO (Progressisti). … con attributi maschili, è cosa che mi disgusta, è chiaro! Con lei sto parlando, Presidente, è chiaro? E' chiaro che un consigliere non può dire ad un altro con volgarità che sta dicendo… definendo le parole espresse con attributi maschili, è chiaro? Le è chiaro almeno questo? Perché ad alcuni suoi colleghi, anche di partito, non è chiaro.

PRESIDENTE. Onorevole Zedda, nessuno qua è autorizzato a offendere nessuno né accedere al turpiloquio, questi sono aspetti che attengono prima che al Regolamento all'educazione di ciascuno di noi. Io non faccio il genitore di nessuno, quindi naturalmente il modo che ciascuno di voi ha di esprimersi attiene alla vostra formazione personale e cultura. Quindi onorevole Zedda, prego.

ZEDDA MASSIMO (Progressisti). Quindi da parte di alcuni…

PRESIDENTE. Non sono ammesse le parolacce.

ZEDDA MASSIMO (Progressisti). Non sono ammesse, quindi non può dire parolacce, bene.

Quindi, dicevo e chiudo, il problema è quello dei migranti e non l'Eurallumina, l'Alcoa, Portovesme, il problema veramente sentito, sarei curioso di conoscere l'opinione dell'onorevole Oppi sul fatto che il problema sentito nel Sulcis Iglesiente è quello legato alla presenza dei migranti e gli sbarchi diretti e non quello dell'assenza del lavoro dovuta a una serie di problematiche del tessuto industriale e prima del tessuto dell'intrapresa industriale nell'ambito minerario che è venuto meno, grazie.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare la consigliera Maria Laura Orrù per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

ORRÙ MARIA LAURA (Progressisti). Grazie Presidente, mi ero ripromessa di non intervenire ma effettivamente i lavori dell'Aula da ieri a oggi hanno preso una piega che, a mio avviso, sancisce un po' una, diciamo, necessità di un accorgimento nella gestione. Perché quello che sta succedendo, e quello che è successo poco fa, mentre parlava anche l'onorevole Zedda, sono i presupposti di una delegittimazione dell'Aula, una delegittimazione del suo ruolo, del nostro ruolo, che è un ruolo istituzionale che all'esterno le persone ci chiedono, perché ovviamente ci chiedono e chiedono alla politica intera di avere di nuovo una credibilità, e quello che sta succedendo è proprio il contrario della credibilità che dobbiamo riacquistare a prescindere dai colori. Per cui io se fossi in lei aprirei una riflessione in merito a questo. E nella forzatura del Regolamento quando c'è una difficoltà nella gestione dell'Aula io starei attinente proprio al Regolamento senza aprire forzature che aprono e che portano ad una difficoltà di gestione futura quando ci saranno argomenti davvero importanti e che necessitano di una tempistica di approvazione importante che potrebbe davvero bloccare l'iter per provare a restituire quelle aspettative che da fuori le persone stanno realmente aspettando. Noi come Gruppo, io sottolineo e sottoscrivo quello che hanno espresso l'onorevole Zedda e l'onorevole Agus il nostro Capogruppo, ma coloro che sono intervenuti prima di me, diventa anche complicato approvare una mozione che è stata presentata dall'onorevole Mura e che aveva una sua importanza, ha una sua importanza, ma nel momento in cui viene appoggiata a un ordine del giorno come quello che è stato ammesso da lei diventa complicato e questo non fa bene, non fa bene a nessuno. Io pertanto davvero vi invito a una seria riflessione al vostro interno, perché anche quando gli Assessori, alcuni Assessori o il Presidente, non danno il giusto peso all'Aula diventa un problema, anche perché noi siamo qua perché siamo eletti, le persone ci chiedono di portare le istanze e l'organo politico, l'organo, diciamo così, Esecutivo deve avere rispetto per ognuno di noi. E mi fermo qua.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Gianfranco Ganau per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

GANAU GIANFRANCO (PD). Grazie Presidente, per esprimere il voto favorevole alla mozione del Gruppo del Partito Democratico. Una mozione che ha tutta la rilevanza che è stata evidenziata nella parte iniziale della discussione, che prevede la meritoria richiesta di intervento nel piano nazionale del corso per allievi di polizia del centro di addestramento istruzione professionale di Abbasanta. Ovviamente non posso esimermi dal commentare la scelta fatta sull'ammissibilità di quell'emendamento, mi pare che sia un precedente grave, una forzatura grave del Regolamento, Presidente, lo prenda come un giudizio non di parte, ma assolutamente legato a quelle che sono le dinamiche consiliari. Io credo che qualche volta ordini del giorno non perfettamente attinenti siano stati ammessi dalla Presidenza nelle legislature prese precedenti ma su questi c'era evidentemente una condivisione dell'Aula. Quando questa non c'è io credo che attenersi al Regolamento sia più opportuno ed eviti le spiacevoli conseguenze che decisioni inopportune creano all'interno dell'Aula nella dinamica consiliare, grazie.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Emanuele Cera per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

CERA EMANUELE (FI). Grazie Presidente, colleghe, colleghi sarò brevissimo, non intendo sindacare tantomeno soffermarmi sulla scelta del Presidente di dichiarare ammissibili i due ordini del giorno, ma il mio intervento è solo atto a dichiarare il mio voto convintamente in favore della mozione. Bene hanno fatto i colleghi a presentare l'argomento oggi all'attenzione dell'Aula e all'approvazione che auspico possa avvenire in modo unitario. Ospitare in Sardegna i corsi per gli allievi agenti di polizia di Stato, dando la possibilità di accreditare il CAIP di Abbasanta, credo sia una grandissima opportunità per gli allievi sardi, per circa il 10 per cento dei candidati sardi, che avrebbero la possibilità di frequentare il corso nella propria Regione vicino alle proprie famiglie, per la stessa polizia rappresentata in Sardegna e perché no anche per l'economia della nostra Isola. Anche sul piano logistico, credo che qualcuno lo abbia accennato, l'ubicazione strategica, centrale del CAIP ad Abbasanta, che dispone di strutture, mezzi e personale altamente specializzato, idonei per formare al meglio i nuovi ingressi nelle file della Polizia di Stato, la centralità, dicevo di Abbasanta, collegata ad un sistema di trasporti su ruote e ferroviario con la presenza di una struttura sanitaria a pochi chilometri, quella dell'ospedale di Ghilarza, tutti elementi che contribuiscono a favorire e renderla idonea tale intenzione. Pertanto l'auspicio del sottoscritto, ma credo da quello che è stato il corso del dibattito dell'intera Aula, l'auspicio che il Presidente della Giunta regionale con convinzione e altrettanta determinazione solleciti il Ministero degli Interni affinché quella che al momento è un'ipotesi possa diventare una concretezza. Per le dichiarazioni espresse dichiaro, come detto, il voto assolutamente in favore della mozione, grazie.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Eugenio Lai per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

LAI EUGENIO (LEU). Grazie Presidente, per ribadire il voto a favore della mozione che ha già espresso il mio Capogruppo e per dire due parole. Pensare di solidarizzare con il corpo della polizia proponendo un tema come quello dei migranti è classico di chi vuole continuare a creare un clima di paura in questo Paese. Noi siamo consapevoli di non avere così tanti muscoli e di non poter forzare neanche i lavori di quest'Aula. Però crediamo che per essere vicini al corpo della polizia bisogna sicuramente sostenere questo tipo di mozioni, bisogna provare a lavorare affinché ci siano gli aumenti contrattuali che da tempo chiedono gli agenti della polizia, i sindacati delle forze dell'ordine. Provare a sollecitare il Governo di attuare una nuova politica sul turnover e sul personale anche che è presente all'interno delle Forze armate e creare le condizioni affinché sia migliorata, appunto, il rispetto dei diritti dei lavoratori. Questi sono temi che riguardano il sindacato della polizia, riguardano le forze dell'ordine, riguardano chi tiene in particolar modo il lavoro che svolgono quotidianamente le nostre forze dell'ordine a sostegno della legalità e dell'equità della giustizia nel nostro Paese. Sugli altri atteggiamenti che si stanno avendo in quest'Aula io dico che si è discusso fin troppo, e che ormai è chiara la posizione, è chiara anche all'interno della maggioranza, la posizione di chi ogni qualvolta vuole forzare ogni tipo di argomento per provare ad avere la primogenitura, sinceramente fossi nei panni dell'onorevole Mura mi sarei arrabbiato, e non poco, per aver perso due ore di tempo a discutere quasi del nulla, invece che approvare molto velocemente la mozione all'ordine del giorno. Così come, Presidente, chiediamo spiegazioni su chi ha modificato l'ordine del giorno, perché è vero che l'onorevole Solinas, il Presidente della Giunta doveva essere qui a mezzogiorno e mezzo, nessuno però aveva comunicato all'opposizione il fatto che alle quattro ci fosse riunione di Capigruppo e alle cinque ci fosse l'onorevole Solinas. Noi abbiamo un ordine del giorno, che è l'ordine del giorno del giorno di censura politica, che chiediamo di discutere come primo punto questo pomeriggio, successivamente si discuterà dell'altro, e abituiamoci al fatto che è la riunione dei Capigruppo che modifica l'ordine del giorno.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Michele Ennas per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

ENNAS MICHELE (LEGA). Presidente, intervengo per la dichiarazione di voto sulla mozione presentata da Fratelli d'Italia, che è assolutamente condivisibile, l'abbiamo sposata da subito, e credo si sia capito anche dagli interventi quindi, per quanto mi riguarda, il voto è assolutamente favorevole. Ne approfitto, visto che ho un attimino di tempo, per chiarire alcuni aspetti, ovviamente senza voler mancare di rispetto a nessuno, anche nelle parole, e mi rivolgo in particolare all'onorevole Zedda. Purtroppo su certe cose sono forse anche troppo sensibile conoscendo, a differenza di quello che riguarda credo l'onorevole Zedda, e dirò anche perché, le realtà che lui ha nominato provenienti dal territorio del Sulcis. Qui ogni volta si dice questo, c'è sempre qualche argomento più importante di cui parlare, forse lui non sa che l'Eurallumina è stata lasciata in balia delle onde da una Giunta di centrosinistra e che la settimana scorsa l'Assessorato alla sanità ha rilasciato il parere alla valutazione di impatto sanitario facendo un passo determinante per la risoluzione della vertenza; forse queste cose lui non le sa, però le sanno i lavoratori dell'Eurallumina che ascolteranno questo intervento. Forse lui non sa che l'Alcoa Sider Alloys è in una situazione molto complicata perché un Ministro del Partito Democratico è venuto in questa Terra a promettere una cosa che non aveva nessun presupposto tecnico, e infatti siamo al punto di partenza, la cosa curiosa è che siamo tornati esattamente al punto di partenza, cioè questa volta c'è di nuovo il Partito Democratico al Governo, sono curioso di vedere come finirà questa storia che è iniziata col Ministro Calenda e si concluderà evidentemente con qualche altro Ministro. Forse, e questo lo dico con certezza, non conosce neanche la realtà, l'onorevole Zedda, della Portovesme Srl, Società per cui anche il sottoscritto ha lavorato, essendone dipendente, e non ho mai visto nel Polo industriale l'onorevole Zedda; evidentemente conosce le cose a distanza…

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE GIOVANNI ANTONIO SATTA

ZEDDA MASSIMO (Progressisti). È una menzogna! È una menzogna! È una menzogna perché sono stato in quei luoghi più volte! È un bugiardo di professione!

(Proteste da parte dei consiglieri della maggioranza)

PRESIDENTE. Per cortesia!

ZEDDA MASSIMO (Progressisti). È una menzogna!

ENNAS MICHELE (LEGA). Presidente, non lo può permettere! Mi scusi, sono intervenuto anche per calmare un pochettino gli animi, mi sento dare del bugiardo, io ho detto che non l'ho mai visto.

ZEDDA MASSIMO (Progressisti). Ma scusi, dovevo avvisare lei? La dovevo chiamare al telefono per chiederle il permesso?

ENNAS MICHELE (LEGA). Ma veramente, io ho fatto un'affermazione e tu ti scaldi così? Abbi pazienza, sono un consigliere regionale anch'io!

PRESIDENTE. Concluda, onorevole Ennas, concluda. La invito a fare silenzio…

ZEDDA MASSIMO (Progressisti). Mi sta insultando! A cosa mi deve invitare, Presidente, a negare la realtà dei fatti? Io non ammetto la menzogna!

PRESIDENTE. Sta disturbando l'Assemblea, mi scusi, la sto invitando a stare in silenzio. Vuole concludere, onorevole Ennas?

ENNAS MICHELE (LEGA). Sì, io credo di non aver detto nulla di… ho solo voluto riallacciarmi al fatto che qualsiasi argomento venga tirato fuori, e mi dispiace, io mi riferisco, ripeto, a un territorio da cui provengo, c'è sempre un argomento più importante di cui parlare, io di questo assolutamente ne sono consapevole, ma infatti noi parliamo di tutto, ci occupiamo di tutto, però non capisco il fatto di deviare dicendo: "Ah, non parliamo di questo, non parliamo di…", e soprattutto io non credo di aver detto una cosa per cui debba essermi attribuito il ruolo di bugiardo patentato, oltretutto è vero, io non so con chi ho a che fare, non so, come si dice, non sai con chi sta parlando, non so che cosa intendesse dire, onorevole, io sono sconcertato, però concludo cercando di chiedere a tutti di mantenere…

PRESIDENZA DEL PRESIDENTE MICHELE PAIS

(Segue ENNAS MICHELE.) L'argomento di cui sta parlando è questo, è ammissibile sì, siamo d'accordo sì, no…

PRESIDENTE. Siamo in dichiarazione di voto.

ENNAS MICHELE (LEGA). L'ho già fatta la dichiarazione di voto, sono stato interrotto un paio di minuti, però credo che in questa situazione non ci sia assolutamente altro da aggiungere. Grazie.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Giovanni Satta per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

SATTA GIOVANNI (PSd'Az). Grazie, Presidente, io oggi sono iscritto al nobile Partito Sardo d'Azione, ho un trascorso però di un altro nobile partito, da ragazzino ero democristiano, e le mie radici sono quelle, quindi quello che sta succedendo oggi penso che sia una cosa che poteva essere evitata, dobbiamo fare tutti uno sforzo affinché questo non succeda in futuro, io ho anche firmato l'ordine del giorno tanto discusso e sarei anche disponibile a votarlo perché penso che, al di là di tutto, al di là della procedura eccetera, con un ordine del giorno non è che si sta stravolgendo tutto quello che è il lavoro di un Consiglio regionale, e poteva anche essere fatto passare, però il Regolamento è Regolamento, il Regolamento stabilisce che il Presidente del Consiglio decide se quell'ordine del giorno sia ammissibile o meno, il Presidente del Consiglio nella sua autorevolezza di Presidente il Consiglio ha deciso che è ammissibile e lo stava portando avanti, però io chiedo a quest'Aula un minuto di sospensione per verificare se all'interno della maggioranza si può trovare un'unità, per evitare appunto di andare avanti con questo teatrino che non serve a nessuno. Grazie.

PRESIDENTE. Allora, la sospensione del Consiglio sarà fatta dopo la votazione della mozione; votiamo la mozione e poi si sospende il Consiglio.

Ha domandato di parlare il consigliere Francesco Mula per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

MULA FRANCESCO (PSd'Az). Intanto per annunciare il voto favorevole da parte dell'intero Gruppo del PSd'Az alla mozione, e per lanciare un messaggio di questo tipo; vorrei ricordare che stiamo discutendo e chiudendo accordi sulla vertenza entrate, e quando si discute di un argomento così importante bisogna valutare anche le opportunità di quello che in quest'Aula si deve di decidere o discutere. Secondo me ci sono argomenti che ora non sono opportuni, e mi fermo e ho lanciato un messaggio di questo tipo. Quindi ribadisco il voto favorevole per la mozione presentata dai colleghi di Fratelli d'Italia.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Gian Franco Satta per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

SATTA GIAN FRANCO (Progressisti). Presidente, intervengo per dichiarazione di voto. Apprezzo il ragionamento appena fatto all'Aula dal capogruppo del PSd'Az., l'onorevole Mula, condivido il contenuto della mozione presentata dal collega Mura e naturalmente le ragioni che hanno spinto il collega Mura e il Gruppo di Fratelli d'Italia affinché venisse presentata all'Aula questa mozione, ma come consigliere di quest'Aula e come appartenente al Gruppo Progressisti non posso assolutamente esprimere un voto a favore della mozione, quindi sarà un voto di astensione perché questa mozione ha permesso l'ingresso in Aula di un ordine del giorno che non è assolutamente attinente alla mozione oggetto di votazione. Quindi dichiaro il mio voto di astensione e poi richiamo i colleghi della Lega. È vero che è presente in Sardegna il Viceré e gli artisti dalla strada si sono spostati in quest'Aula e voi state dando uno spettacolo da artisti di strada…

(Interruzioni)

… uno spettacolo da artisti di strada in quest'aula…

PRESIDENTE. Onorevole Satta, la prego. Grazie.

SATTA GIAN FRANCO (Progressisti). Quindi dichiaro il mio voto… con tutto il rispetto naturalmente per gli artisti di strada…

PRESIDENTE. Onorevole Satta! Grazie.

SATTA GIAN FRANCO (Progressisti). Tra l'altro l'onorevole Saiu ha dato spettacolo dalla tenda, dall'Ufficio di Presidenza, ma io mi ricordo un Presidente di quest'Aula che è ancora ricordato…

(Interruzioni)

…che è ancora ricordato nella storia, che è il Presidente Serrenti, e lei, Presidente, sta facendo la stessa fine.

PRESIDENTE. Onorevole Satta, i problemi che avete tra di voi risolveteveli altrove.

(Interruzioni)

Riusciamo ad avere un contegno adeguato all'Aula che stiamo abitando per cortesia?

Ha domandato di parlare il consigliere Pietro Moro per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

MORO PIETRO (UDC-Cambiamo). Presidente, cari colleghi stiamo assistendo a delle cose un po' vergognose per un'aula di un Consiglio regionale. Stiamo accusando le persone di una cosa o di un'altra. Io son convinto che il buon senso degli amici della Lega porti a una risoluzione di questa situazione, perché anche noi non siamo d'accordo a votare quell'ordine del giorno, ma non perché non sia importante, ma perché c'è qualcosina che non può andare e io chiedo agli amici della Lega di ritirare questo ordine del giorno e discuterlo in un secondo momento.

PRESIDENTE. Non ho altri iscritti, quindi metto in votazione la mozione numero 70.

Votazione nominale

PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, della mozione numero 70.

(Segue la votazione)

Risultato della votazione

PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:

(Il Consiglio approva).

Il Consiglio è sospeso per dieci minuti.

(La seduta, sospesa alle ore 13 e 51, viene ripresa alle ore 14 e 09.)

PRESIDENTE. Riprendiamo i lavori.

Procediamo con gli ordini del giorno presentati.

Sull'ordine dei lavori

Ha domandato di parlare il consigliere Dario Giagoni. Ne ha facoltà.

GIAGONI DARIO (LEGA). Innanzitutto mi rivolgo all'onorevole Cocco che mi ha citato e che a volte nella botte piccola c'è il vino buono, ma ogni tanto un pochettino di spunto lo prende, e poi mi rivolgo al collega onorevole Zedda, e gli chiedo di bere meno caffè e non si offenda se a volte viene sollevato…

PRESIDENTE. Allora, nessuno sta offendendo nessuno e nessuno deve offendere nessuno…

GIAGONI DARIO (LEGA). Preferisco uscire con pace e amore da quest'Aula, chiedo a lei Presidente, visto che il Gruppo Lega ha deciso di ritirare l'ordine del giorno numero 1, le chiedo gentilmente, con tanta umiltà da parte mia, se eventualmente nella prossima riunione di Capigruppo chiede a tutti i Capigruppo la possibilità di discutere un tema che tocca veramente tutta l'intera Isola, non solo anche il Sulcis, perché è un tema molto importante. Quindi questo è quanto riporta la Lega, ritiriamo l'ordine del giorno numero 1.

PRESIDENTE. Io penso che dal dibattito anche acceso e appassionato sull'argomento, sia venuta fuori l'esigenza di discussione, è evidente che questo tema verrà portato all'attenzione della prossima Conferenza dei Capigruppo per una prossima ricalendarizzazione dei lavori dell'Aula.

Discussione e approvazione dell'ordine del giorno numero 2.

PRESIDENTE. Passiamo all'ordine del giorno numero 2.

Ha domandato di parlare il consigliere Michele Cossa. Ne ha facoltà.

COSSA MICHELE (Riformatori Sardi). Considerata la natura dell'ordine del giorno, intanto volevo ringraziare l'onorevole Giagoni per aver preso questa iniziativa e anche l'onorevole Oppi per la sensibilità dimostrata. Volevo chiedere di aggiungere la firma perché Emanuela Loi era mia concittadina, era mia amica, e mi sembra che sia un gesto importante da parte del Consiglio regionale fare questa segnalazione per quello che questa figura ha rappresentato, sia pure involontariamente, tragicamente nella lotta alla mafia e quindi, ripeto, ritengo un atto di grande sensibilità da parte del Consiglio regionale se vorrà approvare questo ordine del giorno. Quindi chiedo di aggiungere anche la mia firma all'ordine del giorno.

PRESIDENTE. Perfetto onorevole Cossa. La Giunta si rimette alla volontà del Consiglio.

Metto in votazione l'ordine del giorno numero 2.

Ha domandato di parlare la consigliera Desirè Manca. Ne ha facoltà.

MANCA DESIRE' (M5S). Chiedo la votazione nominale.

Votazione nominale

PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, dell'ordine del giorno numero 2.

(Segue la votazione)

Risultato della votazione

PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:

(Il Consiglio approva).

Il Consiglio è aggiornato stasera alle ore 17 e la Conferenza dei Capigruppo alle ore 16 nell'auletta qua vicino.

La seduta è tolta alle ore 14 e 15.