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Resoconto della seduta n. 129 del 21/04/2021

CXXIX SEDUTA

Mercoledì 21 Aprile 2021

(ANTIMERIDIANA)

Presidenza del Presidente Michele PAIS

indi

del Vicepresidente Giampietro COMANDINI

indi

del Presidente Michele PAIS

La seduta è aperta alle ore 10 e 03.

MARRAS ALFONSO, Segretario f.f, dà lettura del processo verbale della seduta pomeridiana del 13 aprile 2021 (122), che è approvato.

Congedi

PRESIDENTE. Comunico che i consiglieri regionali Andrea Biancareddu, Angelo Cocciu, Michele Ennas, Domenico Gallus, Pierluigi Saiu e Giovanni Antonio Satta hanno chiesto congedo per la seduta antimeridiana del 21 aprile 2021.

Poiché non vi sono opposizioni, i congedi si intendono accordati.

Annunzio di interrogazioni

PRESIDENTE. Si dia annunzio delle interrogazioni pervenute alla Presidenza.

MARRAS ALFONSO, Segretario f.f.: Sono state presentate le interrogazioni numero 990, 992, 994, 996, 998 e 1000.

Annunzio di mozioni

PRESIDENTE. Si dia annunzio delle mozioni pervenuta alla Presidenza.

MARRAS ALFONSO, Segretario f.f.: Sono state presentate le mozioni numero 448 e 450.

Continuazione della discussione dell'articolato del disegno di legge: Norme urgenti per il rilancio delle attività di impulso, coordinamento ed attuazione degli interventi della Giunta regionale e di riorganizzazione della Presidenza della Regione. Modifiche e integrazioni alla legge regionale 7 gennaio 1977, n. 1, alla legge regionale 26 agosto 1988, n. 32 ed alla legge regionale 13 novembre 1998, n. 31 (107/A).

PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca la continuazione della discussione dell'articolato del disegno di legge numero 107/A.

Siamo arrivati al testo dell'articolo 1, quindi prego i Consiglieri di prenotarsi per la discussione.

Ha domandato di parlare il consigliere Gianfranco Ganau sull'ordine lavori. Ne ha facoltà.

GANAU GIANFRANCO (PD). Credo che sia veramente ridicolo iniziare una seduta di Consiglio con dieci consiglieri. Credo che sia giusto sospendere e attendere una ventina di minuti in maniera che ci sia un numero decente. Presidente, non si è mai vista una cosa del genere. Stiamo discutendo una legge, non esiste.

PRESIDENTE. Onorevole Ganau, questo mio atteggiamento in teoria è teso a dare un esempio e a richiamare all'ordine non l'opposizione, ma il Consiglio, perché se volgo lo sguardo ai banchi della maggioranza la desolazione è maggiore rispetto a quelli dell'opposizione.

Ha domandato di parlare il consigliere Stefano Tunis per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

TUNIS STEFANO (MISTO), relatore di maggioranza. Presidente, per dichiarazione di voto sull'articolo 1. Per annunciare il voto favorevole mio e del Gruppo Misto, francamente per prendere atto di una discussione che ancora non è decollata, che ancora è rimasta sulla iniziale schermaglia, sulla bontà più o meno percepita e dell'importanza di intervenire su un settore delicato come quello dell'organizzazione della burocrazia regionale e per invitare me stesso per primo, ma anche i colleghi, ad un dibattito più fruttuoso e maggiormente dedicato al merito piuttosto che alla analisi generica sulla tempestività della norma.

PRESIDENTE. Ovviamente devo aspettare dieci minuti per la votazione.

La seduta è sospesa e riaggiornata alle ore 10 e 15.

(La seduta, sospesa alle ore 10 e 10, viene ripresa alle ore 10 e 15.)

Riprendiamo i lavori.

La seduta è sospesa fino alle ore 11.

(La seduta, sospesa alle ore 10 e 15, viene ripresa alle ore 11 e 20.)

Prego i colleghi Consiglieri di prendere posto. Riprendiamo i lavori dell'Aula. Eravamo alle dichiarazioni di voto sull'articolo 1.

Sull'ordine dei lavori

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Andrea Piras. Ne ha facoltà.

PIRAS ANDREA (LEGA). Presidente, intervengo sull'ordine dei lavori per chiedere un suo intervento riguardo l'atteggiamento dell'onorevole Zedda, ieri, nei confronti del nostro Capogruppo della Lega, l'onorevole Dario Giaconi, come riporta anche il Giornale di Sardegna live, in quanto è stato offeso personalmente sul suo stato di salute, e riportava la frase: "Se lo avessero operato a la lingua avremo un po' di silenzio in Aula". Ecco, questi tipi di atteggiamenti non sono nuovi in quest'Aula, Presidente, non è la prima volta che succede, come qualche mese fa sempre l'onorevole Zedda definì il nostro collega Michele Ennas "Un imbecillotto", e lei lo espulse dall'Aula, io chiedo a nome del Gruppo della Lega che lei, Presidente, prenda seri provvedimenti perché questi tipi di atteggiamenti in quest'Aula non sono più tollerati. Questa è la massima Assemblea sarda e chiediamo rispetto per la Lega e chiediamo rispetto per tutti i colleghi di quest'aula.

PRESIDENTE. Su questo episodio ovviamente non posso che stigmatizzare quanto da lei riportato. Onorevole Zedda, io ho appreso dal giornale questo intervento, non ero presente in Aula, in quel momento ero sostituito dal Vicepresidente, però simili atteggiamenti onorevoli consiglieri non sono assolutamente accettabili. Il dibattito può essere anche duro, però non si possono utilizzare aspetti inerenti alla salute, alla persona, al lavoro delle persone, per offendere il collega dell'altra parte politica. Io penso che in questo caso si possa archiviare l'argomento con delle scuse che devono essere doverose, perché il dibattito, la dialettica può essere accesa, ma non si può mai trascendere in aspetti reciprocamente che attengono ad aspetti personalissimi dei colleghi.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Francesco Agus. Ne ha facoltà.

AGUS FRANCESCO (Progressisti). Presidente, per sottolineare che la settimana scorsa abbiamo presentato come componenti di minoranza della Commissione IV una richiesta urgente di convocazione della stessa, l'obiettivo è quello di discutere nella sede opportuna, che è o il Consiglio regionale o è la Commissione sanità, dei temi che riguardano la salute di tutti, il prosieguo della campagna vaccinale e la situazione dei nostri ospedali. Ancora non è stata convocata la Commissione, il Regolamento prescrive un termine di dieci giorni, però credo che anche a giudicare dai contenuti e dai temi al centro dell'ultima riunione di Capigruppo sia un tema talmente caro a tutti, tanto da non poter attendere i tempi del Regolamento, e ancora di più non può attendere il procrastinare dei tempi previsti dal Regolamento. Per cui, Presidente, io le chiederei di farsi parte attiva affinché la convocazione avvenga già nelle prossime ore. La situazione è in divenire e non è un divenire positivo. Sottolineo poi il fatto che tutti i media nazionali, non c'è trasmissione televisiva a livello nazionale che non si sia occupata del caso Sardegna, a volte anche esagerando, lo dico dall'opposizione. Ieri che ha seguito la televisione sa che addirittura si è parlato di una situazione circoscritta alla situazione degli ospedali di Cagliari, parlando però di una situazione di livello regionale. Ecco, chiarire favorisce anche evitare…

PRESIDENTE. Onorevole Agus, tagliamo la testa al toro, risolvo subito il problema, la Commissione la convochiamo, la sto convocando adesso, domani alle ore 15, quindi risolviamo il problema.

AGUS FRANCESCO (Progressisti). Presidente, perfetto, aggiungo un altro tema, sempre su questo punto, coerente col fatto che domani sarà convocata la Commissione. In queste ore il Ministero valuta i dati, i parametri e tutti i dossier relativi all'eventuale proroga del regime di zona rossa, sommessamente chiederei che ogni eventuale notizia venga comunicata all'Aula prima che l'Aula, come l'ultima volta, lo sappia per via traverse esterne. È un tema caro a tutti, se qualcuno deve tenere chiuso anche lunedì, che lo sappia subito.

PRESIDENTE. Comunico Che è rientrato dal congedo l'onorevole Saiu.

Ha domandato di parlare il consigliere Maria Laura Orrù. Ne ha facolt��.

ORRÙ MARIA LAURA (Progressisti). Presidente, perché non sarà sfuggito a nessuno che oggi sui quotidiani c'era un articolo che raccontava sulla demolizione della vecchia Colonia di Piscinas…

PRESIDENTE. No, no le devo togliere la parola, mi perdoni, guardi, non voglio essere scortese, però non portatemi a fare quello che insomma un Presidente non dovrebbe mai fare, cioè togliere la parola ai colleghi Consiglieri, però vi chiedo di autoregolamentarvi, non sono brevi segnalazioni come si fa nei Consigli comunali, non sono previste.

Ha domandato di parlare il consigliere Gian Franco Satta. Ne ha facoltà.

SATTA GIAN FRANCO (Progressisti). Presidente, per segnalare che in queste ore alcuni medici di famiglia si stanno rifiutando di trasmettere gli elenchi dei dei pazienti allettati oltre agli 80 anni…

PRESIDENTE. Anche lei, ne parlate domani! Grazie.

Ha domandato di parlare il consigliere Francesco Mura. Ne ha facoltà.

MURA FRANCESCO (FdI). Presidente, ma io voglio semplicemente aggiungermi alla richiesta dell'onorevole Agus di una convocazione della Commissione sanità, perché condivido quanto dice rispetto ad alcuni temi che sono legati alla campagna vaccinale e ad alcune situazioni circoscritte nei vari territori. E aggiungo, se è possibile, anche la convocazione in audizione nella Commissione sanità dei vari responsabili delle ASL territoriali.

PRESIDENTE. Lo sentiamo. L'ho già convocata domani alle ore 15, e parlerete di sanità, quello che volete.

Ha domandato di parlare il consigliere Daniele Cocco. Ne ha facoltà.

COCCO DANIELE (LEU). Presidente, non voglio essere pedante e non voglio perdere tempo. Io intervengo sull'ordine dei lavori per rappresentare una situazione rispetto alla quale anche un minuto perso può fare la differenza in negativo. Io avevo segnalato, e mi fa piacere, la ringrazio per aver convocato domani alle ore 15 la Commissione sanità alla presenza dell'Assessore, perché io avevo segnalato qualche giorno fa con un'interrogazione urgentissima la situazione che si era verificata nell'ospedale di Nuoro.

Le dico subito cosa è successo. Stanotte è arrivato a Nuoro un paziente con una emorragia del tronco cerebrale. Nuoro non ha potuto fare l'angiografia perché non era presente il medico, Sassari non l'ha fatta…

PRESIDENTE. Temi gravissimi che hanno necessità di approfondimento in Commissione.

Continuazione della discussione dell'articolato del disegno di legge: Norme urgenti per il rilancio delle attività di impulso, coordinamento ed attuazione degli interventi della Giunta regionale e di riorganizzazione della Presidenza della Regione. Modifiche e integrazioni alla legge regionale 7 gennaio 1977, n. 1, alla legge regionale 26 agosto 1988, n. 32 ed alla legge regionale 13 novembre 1998, n. 31 (107/A).

PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca la continuazione della discussione dell'articolato del disegno di legge numero 107.

Ha domandato di parlare la consigliera Desirè Manca per dichiarazione di voto sull'articolo 1. Ne ha facoltà.

MANCA DESIRÈ (M5S). Ci troviamo qua a continuare a discutere su questo obbrobrio di disegno di legge 107. Per un attimo ieri avevo sperato che si parlasse d'altro, per un attimo pensavo che questa legge venisse accantonata, per un attimo pensavo che per questo Consiglio regionale temi come quelli citati anche poco fa sull'ordine dei lavori, come la sanità, che sono fondamentali, importanti, venissero prima rispetto a questo obbrobrio di legge, e invece mi sono sbagliata, è uno dei tanti sbagli che ho fatto.

Mi colpisce molto leggere l'oggetto e la finalità dell'articolo 1, dove si vorrebbe rilanciare l'attività di impulso politico con questo disegno di legge, che, ribadisco, ha avuto il coraggio di presentare il Presidente Christian Solinas e la sua Giunta. Non ho visto nessun atto contrario da parte di nessun Assessore, mi sarei aspettata magari che il nuovo letto Assessore ai lavori pubblici prendesse una posizione più netta e contraria verso questo obbrobrio di legge, questa oscenità di legge, e invece mi sono sbagliata anche su questo: nessuno degli Assessori prende posizione sulla "legge poltronificio", nessuno degli Assessori che si impone su una legge che io chiamo e continuerò a chiamare legge vergogna, una legge che di fatto regala 6 milioni dei sardi, di tutto il popolo sardo, agli amici degli amici, una legge che a tutti gli effetti decreterà questo grande potere di vita di morte che assumerà il Presidente della Regione Sardegna, il quale la mattina si potrà alzare di buon umore e nominare i suoi amici, il giorno dopo si potrà alzare di malumore e destituirli, ovviamente, perché lui avrà il potere di farlo, e questo costerà ai sardi, l'ho sempre detto e l'ho sempre dichiarato, più di 6 milioni di euro. E allora nel corso della discussione di questa legge, nonostante noi non siamo assolutamente d'accordo ma siamo in assoluto contrari, abbiamo provato a cercare…

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Roberto Li Gioi per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

LI GIOI ROBERTO (M5S). Riprendiamo la discussione su questa legge, che purtroppo è stata soltanto congelata per un giorno e adesso è stata di nuovo tolta fuori dal freezer per essere spiattellata sul tavolo imbandito dei cittadini sardi, che chiaramente dovranno pagare fior di danari questa legge, dovranno sborsare 6 milioni di euro all'anno. Una legge che presenta un titolo roboante, retorico, che chiaramente non ha niente a che fare col suo contenuto; una legge nella cui relazione di maggioranza l'onorevole Tunis scrive che "il tempo che viviamo ha messo al bando una certa visione al ribasso del ruolo della politica, e la chiamata alla responsabilità, alla quale nessuno si può sottrarre, si traduce innanzitutto nel farsi interpreti della necessità di creare una nuova relazione tra l'interesse pubblico e i cittadini", quasi che noi dovessimo credere che questa legge sia fatta nell'interesse dei cittadini e sia fatta per avvicinare i cittadini alla politica, e invece l'obiettivo è esattamente il contrario, cioè quello di accentrare in un'unica persona tutto il potere, potere che poi viene spalmato sui vassalli, valvassori e valvassini che poi devono riferire al supremo capo, al Re Sole del dell'isola Ichnusa. Questa sarà la realtà, che purtroppo con i numeri che voi avete noi dovremo sopportare, e quindi sarà un ritorno al Medioevo, perché nel Medioevo c'erano i vassalli, i valvassori e i valvassini, e anziché andare avanti questa povera Isola di Sardegna sarà costretta a tornare indietro ad epoche che sicuramente hanno soltanto messo qualcosa di negativo nella storia di questo mondo.

Io sono perfettamente d'accordo con quanto affermato nella relazione di minoranza dall'onorevole Corrias che dice che "l'impressione è che si tratti del maldestro tentativo di accentrare nella Presidenza della Giunta il coordinamento e il controllo di tutte le funzioni politiche e amministrative della Regione, esautorando di fatto gli Assessorati sia nella loro componente politica che in quella amministrativa", è proprio così, e quindi noi non riusciamo a capire perché gli Assessori sono muti, rassegnati a subire questa mazzata che li renderà praticamente inutili, nelle mani di tanti dirigenti sopra di loro che decideranno del loro presente e del loro possibile futuro, e quindi li metterà evidentemente sotto ricatto e non avranno nessuna possibilità di agire nell'interesse dei cittadini sardi, anche se in cuor loro avessero questa magnanima volontà.

È veramente una legge vergognosa, che noi combatteremo con tutte le nostre forze sino al termine del di tutti i minuti che il Presidente del Consiglio ci concederà.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Alessandro Solinas per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

SOLINAS ALESSANDRO (M5S). Esordisco facendo riferimento al suo intervento di prima relativamente all'accusa rivolta verso il collega Zedda, per quanto anche io molte volte, Presidente, le ho fatto presente, oltre gli insulti irripetibili che ricevo e riceviamo giornalmente insieme ai miei colleghi, anche delle minacce fisiche, financo il tentativo da parte di un collega in Prima Commissione nei miei confronti di trascinarmi fuori con la precisa e manifesta volontà di picchiarmi. Questo gliel'ho detto e lei, Presidente, non ha redarguito nessuno a suo tempo.

PRESIDENTE. Questo non è consentito a nessuno, qualsiasi atteggiamento di questo genere assolutamente è da censurare, e la prego di segnalarmelo ogni volta che questo capitasse.

SOLINAS ALESSANDRO (M5S). Presidente, gliel'ho segnalato svariate volte, mi scusi, anche confidenzialmente per non dovermi esprimere in quest'Aula.

PRESIDENTE. È la prima volta che lo sento, adesso non scherziamo, non sono temi su cui scherzare.

SOLINAS ALESSANDRO (M5S). Io non sto scherzando, Presidente, mi volevano picchiare!

PRESIDENTE. Però non dica che mi ha segnalato perché non mi ha segnalato niente! Quando lei riceve questo tipo di atteggiamento, le sto dicendo di segnalarmelo, poi sarà mia cura intervenire. Prego, continui.

SOLINAS ALESSANDRO (M5S). Finisco, non sto scherzando assolutamente e ribadisco che gliel'ho già segnalato, ma mi fa piacere che lei si voglia esporre in questo modo in futuro.

Torniamo al DL 107, il cosiddetto "DL poltronificio". L'ho detto ieri e lo rinnovo oggi, quanto cozza a livello ideale, a livello visivo, l'approssimazione e la fretta che è sempre stata, soprattutto per questo Consiglio, una cattiva consigliera, utilizzata nell'approvazione dei ristori, e invece il grande sforzo, il tanto tempo che sta profondendosi nell'iter del tanto caro DL 107, in tutto ciò si inquadra una vicenda ormai tristemente nota, che non voglio citare ma possiamo parlare di un evento conviviale avvenuto in una località del Medio Campidano, in seguito alla quale tanti alti dirigenti della Regione Sardegna hanno… anzi pochi di loro, tanti sono stati beccati ma pochi hanno paventato la possibilità di dare le proprie dimissioni, il tutto però si inquadra nei tempi ristretti della possibilità di poter comminare dei provvedimenti disciplinari, dove poi il presidente Solinas ci viene a dire che invece congeliamo tutti fino all'approvazione del 107, perché nel 107 c'è una norma che farà sì che gli incarichi di Direttore generale dovranno essere riconfermati entro 60 giorni. Io non vorrei che, per evitare l'ignominia del provvedimento disciplinare, il presidente Solinas voglia aspettare l'approvazione di questa legge per, solamente, mischiare le carte, e magari a qualcuno di quelli cui si è promessa severa disciplina

dare anche qualche promozione, Presidente.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Michele Ciusa per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

CIUSA MICHELE (M5S). Grazie Presidente. Anch'io intervengo per dichiarazione di voto, voto contrario sull'articolo 1 che adesso abbiamo in oggetto, in discussione, un articolo 1 che non va a dire cosa si propone realmente questa legge, perché parla di riorganizzazione della Regione, ma di fatto secondo me la Regione viene proprio occupata dalla politica ai danni dell'amministrazione, quando più volte il personale dell'amministrazione, tramite i rappresentanti sindacali, hanno chiesto un confronto proprio sulla macchina amministrativa regionale. Serve ripensarla, ma non certo appesantirla e aggravarla di nuove figure di coordinamento che non avranno nessun ruolo nel lavoro da svolgere in Regione. E questo l'abbiamo visto anche nella discussione di ieri, quando abbiamo sottolineato comunque le difficoltà nell'erogazione dei ristori. Quindi ci troviamo di fronte a una legge che non può trovare il nostro benestare anche e soprattutto per le tempistiche, stiamo vivendo un periodo molto particolare della nostra vita, questo periodo ci sta segnando profondamente e non possiamo perdere del tempo o quantomeno consumare del tempo per una legge che sicuramente non è prioritaria e sicuramente non va nella direzione di dare risposte ai cittadini. I cittadini in questo momento necessitano di ben altre risposte e soprattutto speravano che ci fosse quanto meno in discussione un testo che potesse andare a migliorare la loro qualità di vita e anche il modo di potersi rapportare alla macchina regionale. Di tutto questo non vi è traccia, anzi si sta andando a nominare tante persone senza andare a privilegiare il merito, servono tanti concorsi pubblici dove andare ad acquisire tante professionalità e poter dare un nuovo impulso alla Regione, questo è l'obiettivo, si dovrebbe dare impulso alla macchina amministrativa, invece qua la si sta totalmente aggravando di un peso che non andrà di certo a migliorare la sua efficienza. Per questo il mio voto è contrario.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare la consigliera Maria Laura Orrù per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

ORRÙ MARIA LAURA (Progressisti). Grazie Presidente. L'abbiamo detto ampiamente nei giorni scorsi, ma non smetteremo di ripetervelo, questa legge va ritirata. Perché? Perché ci divide totalmente e questo non fa bene a nessuno, né a voi né a noi, e non fa bene alla politica, che oggi dovrebbe occuparsi di tutto tranne che di questo poltronificio senza ideali, un provvedimento che mette a rischio la tenuta democratica delle nostre istituzioni, l'ho detto più volte. A mio avviso è necessario occuparci delle cose serie, ad esempio non si hanno ancora notizie ufficiali neanche sulla nomina della dirigente ASPAL, questa è una grave mancanza, sul tema è fondamentale agire subito per garantire l'erogazione di servizi per l'inserimento o reinserimento lavorativo delle persone disoccupate e a rischio di disoccupazione, dei lavoratori beneficiari di strumenti di sostegno al reddito. Allora, piuttosto che nominare nuove figure apicali con stipendi d'oro e in maniera fiduciaria, assumete funzionari qualificati che hanno vinto un concorso prendendoli da queste graduatorie, mettete mano al piano triennale del fabbisogno di personale e assumete dalle graduatorie, smettete di andare avanti attraverso slogan e politiche incomprensibili perché tutto questo non fa bene a nessuno, tra l'altro senza funzionari la macchina amministrativa rischia il collasso perché non è in grado di dare risposte. Penso che sia arrivato il momento di una riflessione seria da parte della maggioranza, quello che sta avvenendo è pericoloso, lo l'ho detto più volte, il rischio è serio e portare avanti politiche non comprensibili è davvero un danno che si fa a tutta la nostra Regione e non possiamo permettercelo, non se lo può permettere la maggioranza, non se lo può permettere l'opposizione, non se lo può permettere la collettività, e comunque non se lo può permettere la Sardegna. Grazie.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Massimo Zedda per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

ZEDDA MASSIMO (Progressisti). Grazie Presidente. Mentre "Il Sole 24 Ore", i maggiori quotidiani italiani in relazione alle comunicazioni sia del Ministero del tesoro, ma in particolar modo della Banca d'Italia, ci forniscono un dato storico, la percentuale di debito pubblico nel 1920 dopo il primo dopoguerra arrivò ad un livello tale sul prodotto interno lordo del Paese da sfiorare il 159,5 per cento sul PIL. Nel 2021, a distanza di poco più di cento anni, il debito pubblico del nostro Paese ha sforato, ha superato lo storico picco di debito pubblico del 1920, raggiungendo la cifra di quasi 160 per cento sul PIL, esattamente 159,8 sul prodotto interno lordo. Non serve un approfondimento da un punto di vista matematico per comprendere che le manovre che stiamo facendo, il Paese e noi, sono di fatto manovre che stanno appesantendo il debito pubblico del Paese, non stiamo usando risparmi fatti nel corso degli anni, e quando vengono citate anche questioni che riguardano altri Paesi c'è un problema molto serio perché si collocano gli altri Paesi che stanno facendo investimenti simili ai nostri con un livello di debito pubblico che è di tre volte inferiore rispetto al nostro. E anche in riferimento alla situazione sanitaria che non è slegata dalla situazione economica, nel corso della giornata di ieri il presidente Draghi, e nel corso delle trasmissioni televisive a seguito dell'intervento del presidente Draghi, ha nuovamente indicato quali elementi fondamentali per le riaperture gli aspetti legati alle vicende delle vaccinazioni. Su questo voi pensate veramente, e termino, di poter riorganizzare la macchina sprecando risorse pubbliche superando i vincoli di spesa di finanza pubblica che sono norme sovraordinate e che potrebbero determinare che per l'ennesima volta anche questa legge, nel momento in cui in modo scellerato dovesse essere approvata, verrà impugnata in relazione al fatto che è spesa pubblica solo per personale non qualificato, scelto in modo discrezionale, e non per incrementare all'interno dell'organico della nostra Regione con professionalità e con concorsi compensando quella situazione drammatica di assenza di personale…

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare la consigliera Laura Caddeo per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

CADDEO LAURA (Progressisti). Grazie Presidente. Io ribadisco anche in questo intervento la richiesta all'onorevole Tunis e all'assessora Satta di ritirare questa legge. Lo chiedo perché, e ribadisco anche in questo caso un concetto già espresso, la ritengo immorale, immorale in questo momento storico, immorale nei confronti delle difficolt�� economiche di tutta la Sardegna, immorale anche nella scelta di risolvere i problemi eliminando tutta una fascia di persone, cioè tutti quegli amministrativi che lavorano seriamente, che studiano, si aggiornano e tentano di contribuire alle soluzioni che servono in questa Regione. La ritengo anche irrazionale perché per risolvere un problema che riconosciamo tutti, che è quello di un organico risicato nei numeri, non certo nelle competenze, ma sicuramente nei numeri, dicevo, che va incrementato. Noi con questa legge, anzi voi con questa legge incrementate i ruoli che poi probabilmente avranno meno responsabilità, che risponderanno meno di eventuali errori, di eventuali carenze, di eventuali inefficienze, e lo sappiamo tutti che funziona così, perché alla fine chi risponde sono le persone inquadrate, assunte per concorso e certamente non su incarichi fiduciari Ecco su questo io chiedo che si rifletta, ma che si rifletta bene, perché nessuno, nessuno fra la gente normale, poi è chiaro, fra le persone che vivono aspettandosi che il sistema politico possa trovare soluzioni ai propri bisogni individuali, cioè quelli di essere riconosciuti come esperti con incarichi appunto fiduciari, beh, però mi pare una minoranza talmente irrilevante rispetto ai bisogni che ha questa terra che non sarà capita, non sarà capita e sono sicura non sarà capita neanche da chi vi ha votato.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Giuseppe Meloni per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

MELONI GIUSEPPE (PD). Grazie, Presidente. Per esprimere il voto contrario rispetto a questo articolo e per dire che anche io, come la collega Manca, mi sarei aspettato di non proseguire in questa condizione, la condizione in cui vive la nostra Isola, l'esame di questo disegno di legge, mi sarei aspettato ben altro, mi sarei aspettato che in quest'Aula si parlasse per esempio di sanità, mi sarei aspettato che in quest'Aula si parlasse di lavoro; lei, Assessora Zedda è al corrente di quello che sta accadendo per quanto riguarda i lavoratori di Air Italy? I lavoratori di Air Italy stanno rischiando di non vedere prorogata la cassa integrazione da giugno a dicembre perché l'Azienda si starebbe opponendo perché ha fretta di chiudere. Io mi chiedo cosa ha fatto la Regione Sardegna non solo rispetto alla cassa integrazione, io so che lei si è mossa, Assessora, quindi prosegua su questo, è giusto farlo, anche noi partecipiamo con Ministri al Governo e stiamo facendo la nostra parte, per quanto di competenza, affinché da Roma possa essere percepita come una vertenza nazionale, questa è una vertenza nazionale! Che deve essere trattata al pari di Alitalia. Ma le regioni, non mi interessa della Lombardia perché stendiamo un velo pietoso su quella regione, su come viene condotta, ma sulla Sardegna non vorrei dover stendere lo stesso velo; Cosa stiamo facendo, cosa stiamo chiedendo rispetto alla prosecuzione dell'attività quantomeno di quegli oltre 500 lavoratori sardi che stanno rischiando di perdere il lavoro domani, oggi? Ecco, io vorrei parlare di questo, vorrei parlare di questo e non parlare di questo disegno di legge rispetto al quale sinceramente, anche per quello che sta accadendo in sanità, noi oggi facciamo apparire quest'Aula come l'orchestra che suona sul Titanic mentre la Regione fuori sta affondando. Ma affondiamo tutti! Affondiamo tutti. Allora blocchiamoci, interrompiamo questi lavori e parliamo d'altro, parliamo di cose più importanti. Ieri abbiamo parlato di sostegno alle attività produttive, oggi parliamo di sanità e parliamo di emergenza e occupazione laddove possiamo intervenire. Io credo che sia urgente e che un'Aula distratta invece non possa continuare a lavorare su questioni che tutto sono tranne che le esigenze dei sardi.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Valter Piscedda per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

PISCEDDA VALTER (PD). Grazie, Presidente. Mi trovo a dover ripetere per l'ennesima volta le cose che già tutti stiamo dicendo e ovviamente non posso che stigmatizzare questo provvedimento che, oltre l'intempestività, anche sul merito presenta diverse lacune, che abbiamo avuto modo di ripetere tantissime volte.

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE GIAMPIETRO COMANDINI

(Segue PISCEDDA VALTER). Qualcuno di voi ci dice che i conti che abbiamo fatto non sono perfetti, e questo potrebbe anche essere vero, però sicuramente (…) più di zero, e questo è un problema, è un problema che non è mio, dei miei colleghi che stiamo tentando di farvi capire quanto sia inopportuno questo provvedimento, ma è un problema dei sardi, che hanno ben altri problemi, problemi che peraltro in questa stessa Aula abbiamo ripetutamente avuto modo di affrontare, anche se non li abbiamo risolti. Dispiace, sembra che stiamo parlando al vento, anche noi abbiamo riconosciuto più di una volta che la macchina amministrativa fosse necessario revisionarla, ma vi abbiamo anche detto, ridetto e ripetuto sino allo sfinimento che non è un problema solo di macchina ma è un problema anche di autista, forse e soprattutto di autista. Quindi io sono del parere che bene ha fatto l'assessora Satta a studiare un provvedimento di riforma della macchina amministrativa, ma noi sappiamo anche che l'assessore Satta questa cosa non se l'è inventata di sana pianta, ma ha reagito a un input di maggioranza, della vostra maggioranza, e io non posso dimenticare che quando il presidente Solinas era nostro collega, seduto in questi banchi, fu lui stesso a presentare un testo di proposta di legge per la modifica degli assetti della macchina burocratica regionale, peccato che lo fece in maniera diametralmente opposta rispetto al mandato che ha consegnato invece in questa Amministrazione. Però, voglio dire, ci stiamo provando, è anche normale che ci sia una dialettica forte laddove sui contenuti non ci si ritrovi, ma la cosa alla quale noi teniamo soprattutto è che venga salvaguardato l'interesse dei sardi che, secondo noi, adesso non passa per questo testo di legge, passa per altre questioni, delle quali abbiamo parlato ripetutamente: abbiamo gli ospedali che sono quasi pieni, abbiamo la campagna vaccinale che fa acqua da tutte le parti con i pazienti, soprattutto gli anziani e i fragili, che non riescono ad essere vaccinati, ma non vorrei neanche andare troppo lontano, è di ieri…

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Diego Loi. Ne ha facoltà.

LOI DIEGO (Progressisti). Grazie, Presidente, intervengono sull'ordine dei lavori, trattandosi comunque di organizzazione del personale della Regione.

PRESIDENZA DEL PRESIDENTE MICHELE PAIS

(Segue LOI DIEGO). Per chiedere, approfittando della presenza dell'assessore Satta, aggiornamenti in merito al tema del passaggio della contrattazione…

PRESIDENTE. Onorevole Loi, un altro momento queste richieste.

Ha domandato di parlare il consigliere Eugenio Lai per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

LAI EUGENIO (LEU). Grazie, Presidente. Io credevo, riprendendo le parole dell'onorevole Loi, che l'assessore Satta avesse già aperto lo spumante, visto che ha annunciato la firma del contratto almeno cinque o sei volte nell'ultimo periodo, la firma del contratto Forestas, però, Presidente, noi vogliamo giustificare il nostro voto negativo a questo articolo. Come Gruppo di LEU Sardegna abbiamo ampiamente giustificato, abbiamo ampiamente dibattuto su diversi temi, per�� il tema più importante lo voglio ribadire, perché è essenziale per il rispetto che dobbiamo a tanti giovani della nostra Isola; c'è una graduatoria, che è quella dell'Aspal, un concorso pubblico a cui tanti ragazzi, per lo più giovani, hanno partecipato, ci sono ancora 294 figure, funzionari di categoria D che sono pronti da domani a entrare nella pubblica amministrazione, ci sono fondi ministeriali stanziati appositamente per assumere questi ragazzi e per continuare nelle graduatorie, ci sono quindi le risorse, c'è un concorso pubblico, c'è un concorso pubblico vigente. Manca il direttore generale perché voi non lo nominate, manca il direttore generale perché naturalmente le beghe della vostra maggioranza sono più importanti dell'assumere ragazzi e ragazze della nostra isola e pensate che oggi continuare a discutere di questo disegno di legge, che vi permetterà certamente di assumere qualche dirigente esterno, vi leverà la coscienza rispetto a questi 294 ragazzi e ragazze. Noi non crediamo che questa sia una motivazione plausibile per darvi la nostra fiducia. Noi siamo nettamente contrari a questo modello di Sardegna e di amministrazione pubblica che volete porre in essere e vi chiediamo di rispettare la dignità e la preparazione di tutte quelle persone che sono in quella graduatoria e che attendono di essere assunte. Non ci sono scusanti. Anche questa, badate colleghi della maggioranza, è una scelta politica: se premiare chi ha svolto un concorso pubblico o premiare qualche amico.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Giampietro Comandini per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

COMANDINI GIAMPIETRO (PD). Grazie Presidente. Anch'io per esprimere il mio voto contrario all'articolo 1, laddove l'oggetto e le finalità rappresentano il senso e l'essenza di questo vostro disegno di legge; un'essenza dove non viene premiata la qualità, la programmazione, la funzionalità della Regione, che è necessaria per dare ai sardi le risposte che si aspettano, soprattutto in questo momento di pandemia, dopo un anno terribile dal punto di vista sanitario, dal punto di vista economico, dal punto di vista scolastico, quindi si aspettano altre risposte, invece voi state discutendo, avete voluto portare con forza in questi giorni, in queste settimane, in queste ore, un disegno di legge che non ha le finalità che scrivete, non ha quell'oggetto importante rappresentato alla Sardegna, ma ha solo un impulso, che non è l'impulso di natura politica di coordinamento e di attuazione, ma è la lealtà e la devozione nei confronti di chi governa, un capo solo al comando che, attraverso questa legge distante dai sardi, distante dai problemi, distante da quella sburocratizzazione necessaria, vuole premiare solo sessantun persone che attraverso gli uffici di gabinetto, lo staff del Presidente, devono dare impulso alla sua lealtà politica. Io credo che questo sia il modo peggiore di rappresentare la Sardegna e credo che sia il modo peggiore attraverso il quale voi cerchiate di risolvere i problemi. Rischiate di diventare, come sta succedendo in queste ore, come hanno fatto le squadre di serie A del Campionato italiano, inglese, francese e la Super Lega, di voler coordinare un campionato diverso che poi si è dimostrato distante dalla realtà dei fatti. Voi vivete fuori dalla realtà dei fatti, cari colleghi. Avete in questo momento, attraverso la nostra discussione, il nostro di dibattito, la possibilità di rivedere questa posizione. Fermatevi, cercate di tornare indietro. Fra molti di voi ci sono colleghi che non la pensano come il relatore, come il Presidente della Giunta, ci sono molti colleghi che fuori da quest'Aula, nei corridoi, dicono che questa non è la legge prioritaria che aspetta la Sardegna, che questa è la legge che in qualche modo aspettano solo i Gruppi per trovare le ragioni di coesione all'interno della vostra maggioranza. Ci siamo resi conto che quando una poltrona non basta, sin quando non arriva quella poltrona interi Gruppi politici disertano i lavori dell'Aula, questo a significare quanti posti di potere sono necessari per tenere unita questa coalizione. Per cui il mio voto sarà contrario e mi aspetto…

PRESIDENTE. Onorevole Comandini, il tempo a sua disposizione è terminato.

Ha domandato di parlare il consigliere Diego Loi per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

LOI DIEGO (Progressisti). Grazie Presidente. Per esprimere il mio voto contrario all'articolo 1 riepilogando le motivazioni per le quali siamo contrari non solo evidentemente al singolo articolo, ma poi all'intero disegno di legge, lo diremo durante l'incedere dei lavori, questo lungo incedere dei lavori, perché come abbiamo detto utilizzeremo tutti gli strumenti possibili per poter sollecitare questa maggioranza a rivedere il disegno di legge, quindi approfitto anche della presenza dell'Assessora per sensibilizzare anche lei rispetto al portare avanti un disegno di legge che tutto dice tranne che parlare dell'interesse dei sardi, tutto vuole rappresentare in materia di ottimizzazione della macchina amministrativa, ma nasconde la realtà dei fatti che della macchina amministrativa e della sua ottimizzazione a livello regionale nulla inciderà questo provvedimento, che discute in questi giorni, come abbiamo fatto ieri, in una seduta di una giornata avete approvato o comunque è stato consentito di arrivare in Aula un provvedimento importante per quanto riguarda le imprese che interviene in materia di lavoro, e quindi con problematiche serie della nostra Regione sui temi del lavoro, sui temi dell'occupazione, sui temi della prospettiva economica, e sia che siano sei, sia che siano quattro, sia che siano due, sia che sia un milione di euro io ritengo che la dimensione economica nulla sposti rispetto all'obbrobrio, come è stato definito da qualche collega, di questo provvedimento, che è uno schiaffo ai sardi innanzitutto ed è un modo per convincere i cittadini - purtroppo in questo lungo periodo i cittadini hanno sempre meno fiducia nella politica - di come effettivamente poi chi sta al Governo utilizzi le proprie strategie per aggirare gli ostacoli o comunque non consentire, come è stato richiamato da qualcuno, delle procedure anche di evidenza pubblica come quella dei concorsi. Su questo, ne approfitto in questo momento, chiedo nuovamente all'assessore Satta che riferisca sul tema di Forestas, dal momento che ci risulta che ci sia una convocazione di una sigla sindacale, altrimenti in assenza di questo non viene firmato. Quindi siccome lo chiedono i lavoratori e questo provvedimento parla di dipendenti regionali sia così cortese da voler illustrare qualcosa in merito.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Salvatore Corrias per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

CORRIAS SALVATORE (PD). Grazie Presidente. Ieri siamo riusciti a farvi demordere in merito all'intenzione persistita di mettere sul DL 261 i fondi di Lavoras e vorremmo che faceste altrettanto oggi a partire l'articolo 1, ma non perché vogliamo ripetere quanto già detto sulla tempestività e sull'opportunità richiamata prima dal relatore di maggioranza che ci invita ad entrare nel merito, ma per richiamare davvero l'errore di fondo concettuale, se vogliamo anche ideologico e forse morale di questo disegno di legge, laddove all'articolo 1, al quale evidentemente mi opporrò, si richiama come finalità la necessità di un impulso politico degli interventi in capo alla Giunta regionale. In effetti questa Giunta regionale di impulsi ha bisogno. C'era l'Assessore corpore presenti ed è già andata via. Questa Giunta ha bisogno di impulsi che devono essere politici, non gli impulsi politici che la Giunta deve dare all'apparato amministrativo, perché altrimenti già dall'oggetto e della finalità riportati nell'articolo 1 si fa un errore capitale, quasi un peccato, ecco perché c'�� un fatto etico, che è quello di confondere il potere di gestione e di indirizzo politico col potere o comunque con i ruoli riconosciuti dalla legge allo stesso apparato amministrativo, apparato al quale la legge impone la necessità dell'imparzialità e della terzietà dell'azione. Voi in questo modo già in principio, già nelle finalità recitate nell'articolo 1, questi crismi li state compromettendo, andando a confondere pericolosamente delle sfere che devono stare distinte, e andando a caricare l'apparato amministrativo di oneri e di responsabilità che per storia giuridica e amministrativa non gli appartengono. Ma perché non vi preoccupate piuttosto di badare, come è stato detto prima, a concorsi pubblici di cui c'è bisogno, alla formazione di cui c'è bisogno in un turnover in atto, alle energie intellettuali nuove di cui c'�� bisogno e che i giovani formati possono mettere a disposizione della madre Regione e di tutte le articolazioni territoriali, il richiamo prima alle graduatorie di ASPAL non era certo casuale. Questo noi vi chiediamo, ritrattate tutto, ritirate questa legge, ed è per questo che con ogni forza, col rischio di essere ripetitivi, ma lo faremo discutendo gli altri articoli, mi oppongo, ci opponiamo a questo articolo 1.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Francesco Agus per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

AGUS FRANCESCO (Progressisti). Devo contraddire le parole della collega Manca che ha parlato del fatto che il Presidente abbia avuto il coraggio di presentare questo testo. La realtà è che non ha avuto il coraggio di presentarlo, perché nella seduta di Giunta che ha esitato il DL, quella condita dal falso, la firma non era del Presidente, ma era del Vicepresidente, come sempre accade nelle delibere di Giunta.

Non solo, non ha mai partecipato alle sedute del Consiglio in cui si è discusso del tema, in modo come sempre da poter rivendicare un'estraneità ad alcuni contenuti qualora il Consiglio, la maggioranza non rispondesse ai patti. In realtà l'unica sua firma c'è nella relazione finanziaria, quella che i colleghi di maggioranza fanno finta di non aver letto, è una relazione finanziaria di ottobre 2020 che quindi arriva a circa un anno dall'approvazione in Giunta, che certifica una volta per tutte, senza possibilità di errore, il fatto che si tratti di 6.091.000 euro di costi in più.

Dopodiché sono stati presentati diversi emendamenti da parte della maggioranza, è vero, alcuni di questi fanno lievitare ancora di più questi costi, non vanno verso il taglio, vanno verso l'aumento. Andrebbe chiarito quali di questi emendamenti rimangono, quali di questi emendamenti vengono a loro volta sub emendati, di certo non si può dire che i costi non siano quelli certificati dall'assessore Fasolino e dal Presidente della Regione nell'unico atto che ha avuto il coraggio di firmare. Detto questo a me sembra evidente che quanto detto ieri corrisponda sempre di più alla realtà, noi ci occupiamo saltuariamente, nei ritagli di tempo, quando avanza tempo di lavoro e di sanità, abbiamo dovuto sgomitare per avere il diritto di discutere di sanità in Commissione, Commissione che non si riunisce da mesi, in un Consiglio che non parla di sanità da mesi. Abbiamo dovuto sgomitare e abbiamo avuto il diritto di avere domani pomeriggio qualche ora per discutere del tema dei temi, di lavoro non ne parliamo, ieri a tappe forzate il Consiglio è riuscito ad approvare un testo caro a tutti, perché al di là delle differenze che sono emerse in Aula era chiaro a tutti quel tema e avrebbe meritato ben altra discussione, di solito, colleghi, anche avendo idee diverse si fa il contrario, ci si occupa dei temi seri e poi a volte la maggioranza nei suoi ragionamenti cerca magari di far passare qualche emendamento indegno in testi però degni. Si sta facendo il contrario, si occupa il tempo nel portare avanti un testo rinunciabile e ostile e nei ritagli…

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare la consigliera Rossella Pinna per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

PINNA ROSSELLA (PD). Anch'io in verità speravo in un ravvedimento da parte della maggioranza, da parte vostra, un ravvedimento che evidentemente non c'è stato.

Ne prendo atto, volete andare avanti su una strada che porta esclusivamente a una legge per la centuplicazione delle poltrone e per aprire, per ampliare ancora di più la possibilità di chiamata diretta di amici e di amici degli amici. Abbiamo detto che si tratta di un provvedimento sbagliato e inopportuno, anche per il momento storico che tutti i sardi stanno vivendo. Voterò contro l'articolo 1, così come farò su tutto il DL numero 107 che non è emendabile. L'articolo 1 perché contiene una menzogna, l'ho detto, un inganno nei confronti dei sardi, l'ho detto nei miei precedenti interventi, perché il testo non corrisponde al contenuto del corpo normativo che segue e che invece dovrebbe essere questo: "La presente legge detta norme di modifica dell'organizzazione dell'Amministrazione regionale della Sardegna al fine di aumentare la dotazione organica degli uffici di gabinetto della Presidenza e degli Assessorati, determinando l'aumento rilevante della spesa a carico del bilancio regionale per il funzionamento delle strutture di supporto agli organi politici". Ora non avete avuto il coraggio di scrivere la verità, la verità sarebbero state queste parole. Il collega Comandini ha dichiarato come questa operazione, che porta a un aumento sproporzionato della struttura organizzativa, sia solo il collante che vi permetter�� di stare insieme, di poter dichiarare un armistizio. Si vede lontano un miglio, si vede in quest'Aula, si vede dalle cose che fate, si vede che c'è bisogno ancora una volta di affermare il potere attraverso il conferimento di incarichi. Come è accaduto già nella sanità e anche nel Piano casa, questa Giunta ci ha abituato ad affrontare i problemi senza uno sguardo d'insieme, senza avviare un processo di riforma che investa l'intera istituzione regionale, è quello che vi hanno chiesto anche le organizzazioni sindacali, state dando attuazione a istituti obsoleti, dentro una legge…

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Daniele Secondo Cocco per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

COCCO DANIELE SECONDO (LEU). Io, al contrario dei miei colleghi, sono d'accordissimo su questo provvedimento, sono convintissimo che il sistema Regione abbia necessità di nuova forza lavoro, di nuovi assunti in categoria D ed è per questo che insisto con l'Assessora qui presente perché immediatamente si attivi lo scorrimento della graduatoria che già per fortuna abbiamo. Siamo una Regione fortunata, noi abbiamo una graduatoria ASPAL con tantissimi idonei, che tra l'altro potrebbero avere anche quei profili richiesti da questa legge, almeno da qualche articolo di questa legge, per cui buona cosa faremo noi a creare dei nuovi posti di lavoro e a riconoscere dei diritti acquisiti a persone che hanno partecipato ad una selezione e dopo quella selezione sono diventate idonee per poter ricoprire questi posti. Mi risulta anche che in questo momento ASPAL non abbia un direttore generale, mi risulta anche che sia stata fatta una manifestazione di interesse per reperire quelle professionalità, quelle competenze che fanno al caso della Direzione generale di ASPAL e mi risulta anche che a questa manifestazione di interesse abbiano partecipato cinque o sei persone, quindi credo che costi poco, visto e considerato che la procedura comunque è andata avanti, scegliere fra queste sei persone chi dovrà ricoprire l'incarico di Direttore generale.

Anche perché, Assessora, lei che è molto attenta e questo non glielo riconosco solo io, ma glielo riconosciamo tutti perché in temi di lavoro, di disoccupazione e di precariato si è sempre impegnata, non solo ora che è Assessora, ma anche quando era consigliera anche nelle precedenti legislature e gliene do atto perché lei ha dimostrato la sua onestà intellettuale a più riprese, io chiedo questo, siccome si rischia comunque che anche in questo momento molti precari non possano avere rinnovati i loro contratti proprio per la mancanza della figura del direttore generale, si provveda immediatamente a porre rimedio a questa deficienza, non ho dubbi che su questo lei farà gli accertamenti del caso e si possa procedere. Poi, vedo che sta finendo il tempo, tornerò sull'argomento nel prossimo intervento.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Gianfranco Ganau per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

GANAU GIANFRANCO (PD). Presidente, ma per ribadire la piena contrarietà a questa legge e a questo a questo articolo che dice delle cose che sono insostenibili, nel senso che l'oggetto e la finalità di questa legge sarebbe quello di dettare le norme per il rilancio dell'attività di impulso politico, di coordinamento e di attuazione degli interventi intersettoriali in capo della Giunta regionale attraverso la riorganizzazione delle strutture di Presidenza, degli assessorati e coerenti modifiche legislative. In realtà questo questa legge non fa altro che sovrapporre alla struttura dirigente della Regione una sovrastruttura di incarico fiduciario a cui deve rispondere la stessa dirigenza, creando una sorta di corto circuito evidente, dove il riferimento non è più l'Assessore di competenza, ma diventa il capo dipartimento e il Segretario generale che vengono sovrapposti alla dirigenza e che sono incaricati fiduciariamente, che rispondono direttamente al Presidente della Regione. Questo è un tentativo di aggirare la legge Bassanini che distingue nettamente tra quelle che sono le funzioni in capo alla politica, quella di dare gli indirizzi, e in capo alla dirigenza, che sono quelli di tipo gestionale, su cui deve essere garantita la piena autonomia. Questo è chiarissimo, è evidente a tutti. In più c'è una pletora di personale, sempre su incarichi fiduciari, che va a rimpolpare gli organici della Presidenza e degli assessorati, e anche questa è una forma anomala di assunzione di personale in compiti che hanno anche funzioni importanti e strategiche, come quelle della consulenza di tipo legislativo per esempio, laddove servirebbero delle figure di qualità che siano selezionate attraverso un percorso che garantisce l'autonomia e la qualità delle persone che sono chiamate a questo tipo di incarichi. La verità è che ancora una volta prevale una logica di tipo spartitorio, per cui 60 incarichi sono meglio di 30, di 20, di 10, è ancora una volta si evita di dare la risposta a quello che è il sistema Regione richiede con forza, cioè la ricostituzione degli organici che sono fortemente carenti, che sono oltre 600 unità che vengono a mancare tra funzionari e dirigenti dell'Amministrazione regionale, e che sono quelli che non garantiscono la piena efficienza dei servizi e l'attuazione degli impulsi legislativi. Questo è il tema e su questo ci sono poche cose da fare e da dire. Noi continueremo a chiedervi fino alla fine di ritirare questo emendamento…

PRESIDENTE. Metto in votazione l'articolo 1…

GANAU GIANFRANCO (PD). Voto elettronico!

Votazione nominale

PRESIDENTE. Indico la votazione, nominale, con procedimento elettronico, dell'articolo 1.

(Segue la votazione)

Risultato della votazione

PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:

(Il Consiglio approva).

Sono quindi decaduti gli emendamenti dal numero 26 al numero 47; mentre invece l'emendamento numero 67 è spostato all'articolo 3; e gli emendamenti numero 48, 49, 50, 51, 52, fino al 915 sono spostati sempre all'articolo 3; mentre invece l'emendamento numero 934 è spostato all'articolo 10.

Passiamo all'emendamento numero 61.

Ha domandato di parlare il consigliere Massimo Zedda per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

ZEDDA MASSIMO (Progressisti). Presidente, l'emendamento numero 61 inserisce dopo la parola riorganizzazione, è inserita la parola "modifica". Ovviamente per quanto riguarda sempre l'articolo 1, sulle finalità, varrebbe la pena riprendendo anche alcune riflessioni e ragionamenti fatti dai colleghi valutare anche il momento nel quale ci troviamo. Cioè mentre un pezzo dell'apparato nominato di dirigenti pubblici purtroppo genera un'ombra, una nube, anche su questo palazzo, per quanto riguarda i fatti legati a pranzi avvenuti nel Medio Campidano, e le giustificazioni che stanno portando per motivare la loro presenza sono cosa ancor più grave rispetto al pranzo che è avvenuto. Siccome questo è il livello e la qualità delle persone che avete nominato, è bene moltiplicare il livello dei nominati.

Presidente, lei deve, a mio modesto avviso, siccome quelle nubi iniziano a concentrarsi troppo su questo palazzo, valutare con attenzione l'ipotesi di avviare una riflessione sui comportamenti e gli atteggiamenti di coloro che dovrebbero svolgere con disciplina e onore gli incarichi pubblici. Siccome è una materia molto delicata, giusto per dare un contributo, dopo aver condiviso la questione coi colleghi di opposizione, mi sono permesso di buttar giù un testo, che ancora non ho depositato quindi è a disposizione, che non nasce dalle vicende di Sardara ma è preparato diverso tempo fa, in relazione all'assenza nella nostra Regione di un osservatorio, di una commissione istituita con legge, sull'anticorruzione e la trasparenza: esiste in tutte le Regioni d'Italia, salvo che in Sardegna e in Molise, e potrebbe essere uno strumento…

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare la consigliera Maria Laura Orrù per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

ORRÙ MARIA LAURA (Progressisti). Mi riallaccio molto volentieri a quanto esprimeva l'onorevole Zedda, perché, mi dispiace che l'assessora Satta si sia allontanata e sia rimasta poco in Aula, ma sarebbe utile se qualcuno lo può fare, magari l'onorevole Zedda, Vicepresidente della Regione, intervenire per confermare i fatti riportati oggi sulla stampa, se è vero che i provvedimenti disciplinari nei confronti dei dirigenti e funzionari riconducibili alla Regione, così come previsto dalla legge n. 31 del '98, sono stati realmente emessi, anche perché c'è un codice di comportamento del personale della Regione, degli enti, delle agenzie e delle società partecipate, approvato con delibera di Giunta regionale numero 37 del 31 gennaio 2014, che chiarisce esattamente cosa può e cosa non può fare un dirigente, un funzionario o comunque colui che porta il nome dell'istituzione nelle varie rappresentanze. In questo codice sono ben sottolineate all'articolo 14 le disposizioni particolari per i dirigenti, e si sottolinea che "il dirigente, nel limite delle sue possibilità, evita che notizie non rispondenti al vero quanto all'organizzazione delle attività e ai dipendenti possano diffondersi; favorisce la diffusione della conoscenza di buone prassi e buoni esempi al fine di rafforzare il senso di fiducia nei confronti dell'Amministrazione": ciò che non sta accadendo in questi giorni, considerato anche il fatto che siamo su tutti i giornali e telegiornali nazionali. E' chiaro che questo codice deve essere applicato, non può rimanere carta straccia, come dovrebbero essere applicate le delibere. Prima sull'ordine dei lavori chiedevo che fine avesse fatto la delibera la delibera 19/6 del 10. 4. 2020 che, in merito alla questione Piscinas, overo l'hotel, aveva sospeso in autotutela il provvedimento. Non capiamo che fine facciano queste delibere, diventa complicato se si portano avanti istanze senza autorizzazioni e non si applicano le …

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Francesco Agus per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

AGUS FRANCESCO (Progressisti). Presidente, le chiederei di far rientrare in aula alla Giunta, prima dell'inizio del mio intervento.

(L'assessore Alessandra Zedda riprende posto nei banchi della Giunta)

Grazie Presidente, capisce bene che si tratta del rispetto formale del Regolamento. Capisco bene che l'assessora Zedda, avendo già due incarichi più quello di consigliera, non riesce a fare anche il factotum e la controfigura degli altri colleghi e del Presidente della Regione, questo però non può esimermi dal chiedere il rispetto dell'Aula e delle procedure regolamentari che prevedono la presenza della Giunta durante la discussione.

Il tema, che stiamo trattando marginalmente nei nostri interventi, quindi quello della necessità di intervenire sulla riorganizzazione della Regione, è un tema serio, che si sta perdendo l'occasione di affrontare in maniera organica e risolutiva. Anche questa volta non si risolverà niente, i primi articoli di questa legge verranno impugnati, sempre che questa legge vada in porto.

Rilevo poi che da parte vostra c'è proprio un difetto strategico. Voi avete in mente una Regione che per funzionare bene deve essere più fiduciaria e meno legata all'apparato, più accentrata verso l'Esecutivo e meno legata al controllo del Consiglio regionale, più a Cagliari e meno in tutti i Comuni, come dimostra il fatto che ci sia il tentativo sempre attuale di scippare anche parte dei fondi che oggi sono destinati alla gestione degli enti locali, come abbiamo visto ieri. Paradossalmente questo tentativo di accentramento non sembra essere avvalorato da prove concrete, e anzi ogni giorno che passa, anche per vostra sfortuna, aumentano le prove contro quest'idea. Ieri, voglio sottolinearlo in Aula, abbiamo fatto una figuraccia come Regione con il Ministero delle infrastrutture; il povero assessore Salaris, a pochi giorni dalla nomina, è stato mandato allo sbaraglio, perché pubblicamente ha aperto una polemica con il sottosegretario Cancellieri, reo di non averlo invitato in un incontro ufficiale. Io stesso ho cercato di documentarmi, perché mi è sembrata una cosa talmente grave da meritare una sollevazione anche da parte della minoranza, poi si è arrivati invece a capire che il sottosegretario Cancellieri e la sua segreteria aveva giustamente condiviso l'informazione con la Presidenza della Regione, ma le persone che dovevano controllare quell'e-mail probabilmente erano in altre faccende affaccendati: è arrivata un'e-mail dal Ministero, nessuno l'ha vista, nessuno ha comunicato agli Assessori competenti, e il risultato è stato che quella che dovrebbe essere la leale collaborazione e l'interlocuzione positiva, si è tradotta nell'ennesima figuraccia, che abbiamo fatto tutti, non l'ha fatta l'Assessore, non l'ha fatta il Presidente, non l'ha fatta una parte politica, l'abbiamo fatta tutti.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare la consigliera Desirè Manca per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

MANCA DESIRÈ (M5S). Caro collega Agus, lei però chiede troppo, lei sta chiedendo che qualcuno stia negli uffici per aprire le e-mail che arrivano dal Ministero. Ma di cosa stiamo parlando? Cioè le e-mail che arrivano dal Ministero? Non è possibile questo, caro collega, l'importante è uscire con un comunicato stampa che il Sottosegretario ovviamente non aveva invitato gli Assessori, questa è la cosa più importante. E mentre ieri succedeva questo, io le dico la verità, il Sottosegretario mi mandava i messaggi e mi chiedeva: "In Regione Sardegna davvero funziona così?", e io gli rispondevo che ancora non aveva visto niente, non aveva visto proprio niente. Non ha visto niente perché oggi siamo chiamati a discutere di questa legge dove regaliamo 6 milioni di euro. In questa legge che stiamo discutendo, caro collega Agus, mi rivolgo proprio a lei, ha detto bene, lei mi ha ripreso poco fa perché mi ha detto che il Presidente della Regione Sardegna non era presente in Giunta, ed è vero, perché poi ricontrollando effettivamente non c'era, è sempre presente l'assessore Zedda, che ci mette sempre la faccia, a onor del vero questo glielo devo riconoscere, e in tutto questo non si parla dei veri problemi della Sardegna, i veri problemi della Sardegna che non sono sicuramente quelli dell'istituzione e della creazione di altre poltrone, i veri problemi della Sardegna dove in questo momento i sardi oltre a chiedere informazioni, oltre a chiedere delucidazioni, oltre a chiedere a gran voce di uscire dalla zona rossa, perché questo significa un ulteriore impoverimento della nostra isola e del suo popolo, si chiede anche che fine abbia fatto comunque tutto il caos anche istituzionale, e non solo, anche mediatico del famoso pranzo che non si può nominare, perché in quest'Aula a volte bisogna esattamente pensare alle parole esatte da utilizzare perché alcune possono dare fastidio. Quello che mi chiedo, caro collega Agus, lei pretende troppo, lei non può pretendere che il Presidente sia sempre presente, ci sono i suoi portavoce, al pranzo non c'era il Presidente, c'era il suo portavoce, di cosa stiamo parlando, non può essere sempre presente, il portavoce che è il…

PRSIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Roberto Li Gioi per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

LI GIOI ROBERTO (M5S). Grazie Presidente. Nell'annunciare il voto favorevole mio e del mio Gruppo a questo emendamento presentato dal Gruppo dei Progressisti non posso che unirmi a quanto dichiarato dai colleghi Agus e Desirè Manca poco fa per quanto riguarda la clamorosa caduta di stile, ma ci siamo abituati, della nostra Giunta, che ha costretto l'appena arrivato assessore Salaris a fare un comunicato dispregiativo nei confronti del sottosegretario Cancelleri, che invece si era comportato in maniera assolutamente consona. Capisco che ovviamente l'assessore Todde non sarebbe potuto intervenire perché è impegnato h24 nel redigere il bando di continuità territoriale da più di due anni e quindi sicuramente non avrebbe avuto tempo, però anche lui ha voluto mettere la sua firma in questo comunicato e comunque, tant'è, questa è già storia purtroppo, storiaccia però. Per quanto riguarda questo emendamento, ovviamente ritorno sul carattere di anacronistica di questa proposta di legge e quasi faccio riferimento alla famosa frase "Maestà, il popolo ha fame! Che mangino brioches", che non si sa se l'abbia pronunciato Maria Antonietta d'Asburgo o Maria Teresa d'Austria, sicuramente l'ha pronunciata Christian da Capoterra. E anche questa è storia e dimostra la assoluta lontananza di questa Giunta regionale dai cittadini che sono disperati, affamati e oppressi da questa pandemia che ha portato delle conseguenze disastrose, e purtroppo questa Giunta ha voluto congelare questa proposta di legge soltanto per un giorno, e anche questa è storia, anche questa è storiaccia, e noi a questa storiaccia ci opporremo strenuamente perché per questo ci hanno votato i sardi, perché noi siamo qua semplicemente per fare gli interessi dei sardi, non di una miserrima parte di sardi che usufruirà di questi vantaggi economici che non porteranno alcunché alla organicità amministrativa della nostra Regione. Grazie.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Alessandro Solinas per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

SOLINAS ALLESSANDRO (M5S). Grazie Presidente, colleghi, una figura che nella legge numero 107 non è prevista, e vi propongo di riflettere relativamente a un suo inserimento, magari tramite anche un emendamento orale, è quella dell'addetto alla lettura delle e-mail che arrivano dal Ministero che annunciano le visite dei sottosegretari, così almeno evitate, anzi evitiamo tutti, come è già stato detto, di fare delle sonore figuracce, quantomeno cercare di assumere una persona abbastanza smart, come vi piace definire questa riforma che io invece definisco medievale, che riesca dal cellulare a leggere le e-mail che arrivano, magari stando in uno dei tanti luoghi in cui sarà a spaccarsi la schiena mettendo al servizio della Sardegna i sui tanti anni non di studi, ma di gavetta politica. Detto questo, in riferimento all'emendamento numero 61, per il quale anticipo il mio voto favorevole com'è già stato anticipato anche dai miei colleghi, per quanto proponga una Giunta di per sé apparentemente impercettibile, la volontà io penso sottesa a questo emendamento è quella di far riflettere relativamente al vero significato di una riforma che possa dirsi tale dell'amministrazione della Sardegna, e che effettivamente possa portare la nostra macchina amministrativa e burocratica regionale ad essere più performante. Ebbene, ci sono graduatorie già in essere che non vengono fatte scorrere, ci sono tantissimi giovani in attesa di ricevere la notizia di apertura di bandi di assunzione da parte di tutte le strutture della Regione Sardegna dove l'età media degli impiegati e il regime dei pensionamenti è altissimo, e dove nessuna sostituzione viene effettuata. Io non finirò mai di battere su quanto disvalore rappresenti questa riforma nei confronti di tutte queste persone che sono in attesa di ricevere da parte della Regione Sardegna un minimo segnale di apertura alla nuove generazioni. Non avete idea di quanto possa essere utile per la Regione Sardegna avere un'iniezione di nuova linfa con tutte le competenze, sia quelle più specifiche che quelle più trasversali, che la formazione dei giovani che stanno letteralmente arrabattandosi per riuscire a stare qua in Sardegna sta consentendo loro di avere. Perché sono tanti anche i tipi di formazione che adesso questi ragazzi hanno acquisito, che non erano presenti al momento in cui si sono formati i dipendenti che adesso siedono all'interno degli Uffici della Regione, ed è questo…

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Diego Loi per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

LOI DIEGO (Progressisti). Grazie Presidente. Per esprimere il mio voto favorevole a questo emendamento e per continuare a richiedere con forza alla maggioranza di non far perdere tempo alla Sardegna. Io sarò curioso di sapere al termine del dibattito complessivo che questo disegno di legge prevede quanto tempo il Consiglio regionale dedicherà a questo provvedimento di legge. La valutazione, quindi la considerazione temporale di quanto sia prezioso il tempo di ognuno di noi, soprattutto quando abbiamo la responsabilità istituzionale del destino dei nostri concittadini, sarà un elemento di valutazione molto interessante che sottoporremo evidentemente al giudizio popolare nella misura in cui tutto il tempo dedicato, che sia come ho detto in altre occasioni giorno e notte senza problemi, siamo qua per questo, sarà sicuramente direttamente proporzionale al beneficio che il provvedimento sarà in grado di esprimere ed esplicare nei territori, e sarò molto curioso, dal momento che una delle azioni principali che le politiche pubbliche sono chiamate a fare è quella del bilancio e della valutazione degli impatti e degli effetti dedicati e destinati a questi. Quindi questo sarà un elemento molto importante, perché più vado avanti, più andiamo avanti, più sono convinto che non solo il momento sia sbagliato, ma sia sbagliata la natura integrale del provvedimento nella misura in cui prova, con palliativi, con piccole limature, o con piccoli o medi interventi sulla macchina amministrativa, su quelle che sono appunto le introduzioni e l'ampliamento dello staff e degli staff, non interviene, dicevo, prova a livello generale ma non interviene nella sostanza. È, come dire, il disegno generale di un contorno, di una figura, diciamo, di un contenitore all'interno del quale però poco o nulla di rivoluzionario e di riforma c'è. Il mio voto dicevo sarà positivo per questo emendamento.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Daniele Secondo Cocco per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

COCCO DANIELE SECONDO (LEU). Grazie, Presidente. Io continuo ad avere una posizione in discrasia rispetto ai colleghi delle opposizioni, sono perché questo provvedimento venga approvato al più presto, anche oggi, se è possibile, l'unica richiesta che faccio all'Assessora, al relatore di maggioranza e all'intera maggioranza è che venga azzerata la dotazione finanziaria della legge, così in questo momento saremo certi che lo staff del Presidente può essere rafforzato attingendo da quelle persone di cui abbiamo parlato prima, dalle graduatorie Aspal oppure da dipendenti che già fanno parte del sistema Regione…

ZEDDA ALESSANDRA (FI), Assessore del lavoro, formazione professionale, cooperazione e sicurezza sociale. Le assunzioni dalle graduatorie Aspal sono nuove assunzioni e costano.

COCCO DANIELE SECONDO (LEU). Sì, ma son già previste, però la dotazione finanziaria potremmo trasferirla, mutuarla per lo scorrimento della graduatoria Aspal, e credo che saremo tutti d'accordo in quel caso, e a quel punto davvero daremmo quelle risposte che effettivamente servono rispetto a una burocrazia che spesso e volentieri crea problemi all'attuazione delle tante leggi approvate, che molte volte, lo diceva anche l'onorevole Oppi qualche giorno fa, non trovano applicazione a causa di appesantimenti appunto di tipo burocratico. A questo a questo riguardo vorrei ricordare all'Assessore, per quello che è di sua competenza, che anche per il famoso bonus matrimoni, che abbiamo approvato qualche mese fa, mi risulta che qualche plus abbia difficoltà a mettere a disposizione le somme che probabilmente la Regione ha già liquidato agli stessi, per cui, chiaramente non è una sua responsabilità, ci mancherebbe altro, sto solo facendo una segnalazione, però effettivamente anche quello che poteva essere un ottimo strumento, perché provare a rilanciare tutto quello che ha bloccato questa pandemia, e non solo, trova sempre degli appesantimenti a livello procedurale per cui quello che può arrivare in un giorno, in una settimana o in un mese, non riesce ad arrivare neanche in 7-8 mesi. Quindi la proposta che faccio io, poi non so se i colleghi delle opposizioni sono d'accordo, se noi azzeriamo quella dotazione finanziaria e magari facciamo un passaggio di trasferimento per lo scorrimento immediato delle graduatorie Aspal, credo che oggi saremmo in grado…

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare la consigliera Laura Caddeo per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

CADDEO LAURA (Progressisti). Grazie, Presidente. Per dichiarare il mio voto favorevole a questo emendamento e per sollecitare, ancora una volta, il ritiro di questa legge, perché ritirando questa legge, secondo me, si darebbe un segnale di speranza ai tanti giovani che ancora vorrebbero credere nella moralità della politica ma, soprattutto, che aspirano a contribuire all'organizzazione concreta delle decisioni politiche partecipando a concorsi pubblici, così come prevede il comma 3 dell'articolo 97 della Costituzione che ancora esiste. Continuare invece con questa legge significa confermare quel convincimento, che pure serpeggia nell'opinione pubblica, secondo il quale i ruoli strategici, e spesso anche di prestigio, sono affidati sempre sotto raccomandazione e, in questo caso, per intuitu personae. Per cui questi giovani perché mai dovrebbero perdere tempo a coltivare la formazione, l'istruzione, la conoscenza, quando invece noi, noi da qui, stiamo dicendo che molto meglio e in maniera molto più opportuna dovrebbero coltivare le conoscenze che contano. Grazie.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Eugenio Lai per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

LAI EUGENIO (Progressisti). Grazie, Presidente. Io ho un dubbio, Presidente, mi rivolgo a lei. Durante l'iscrizione in dichiarazioni di voto ci dà un elenco e ci dice "numero 2 interventi, numero 3 interventi", ora, siccome difficilmente sbagliano i computer io mi sto chiedendo, insieme anche ad altri colleghi, che c'è sempre iscritto prima di noi che non interviene e che magari aspetta ad intervenire solo nel caso in cui dovesse mancare il numero legale, e allora mi rivolgo a lei; in dichiarazioni di voto chi si iscrive deve intervenire, non c'è chi si iscrive sempre e non interviene mai ed interviene solo ed esclusivamente se manca il numero legale, è una questione di Regolamento, e visto in questo caso che ci state fornendo di un iPad, che difficilmente sbaglia, così come l'hanno notato tantissimi consiglieri l'ho notato anche io e la invito, Presidente, a far intervenire chiunque si iscriva, perché non funziona la furberia che qualcuno prova a giocare sulle iscrizioni in dichiarazioni di voto, no, ormai è tutto computerizzato e rimane tutto tracciato quindi le chiediamo il rispetto del Regolamento. Sull'emendamento 61, invece, voteremo a favore, voteremo a favore perché proviamo in ogni modo ad ostacolare l'approvazione di questa legge. E allora, poc'anzi parlavo con l'onorevole Deriu e dicevo: ma secondo te, collega Deriu, cos'è che ne pensano fuori da quest'Aula di questa legge? E lui giustamente ha detto, "di questa legge non gliene frega niente a nessuno", ed ha ragione Presidente, interessa solo ed esclusivamente a voi, a voi come maggioranza per provare a sistemarvi qualche equilibrio interno, ma fuori da quest'Aula c'è un'indignazione completa per questa norma. Ieri abbiamo approvato norma di scorrimento della graduatoria per quanto riguarda il finanziamento alle imprese; ma voi pensate davvero che tutte quelle imprese che in questo momento non sono state inserite nella graduatoria saranno contente di vedere che la nostra Regione sperpera risorse pubbliche per assumere posti di sottogoverno? Ma davvero pensate che sia questo il periodo storico per continuare a discutere questa legge? Ma davvero pensate che la politica può ancora permettersi questi giochini? Io mi appello a tutti i consiglieri regionali, perché credo che tutti quanti abbiate ricevuto dei messaggi di richiesta di fermarvi e di riflettere. Non è il Presidente che ci sta mettendo la faccia, perché neanche si presenta in Aula, siete tutti voi che ci state mettendo la faccia votando una legge del genere. Quindi l'appello �� davvero quello che ha fatto…

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Giuseppe Meloni per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

MELONI GIUSEPPE (PD). Grazie, Presidente. Per esprimere il mio voto a favore rispetto all'emendamento numero 61, credo che sia un emendamento di buon senso la modifica che propongono i colleghi Zedda e più.

È presente tra i banchi della Giunta adesso il neo Assessore dei lavori pubblici, il collega anche consigliere Salaris, e tra le cose di cui avrei voluto discutere in quest'Aula e invece non mi è stato permesso di poterlo fare, perché siamo impegnati con questioni come questo di disegno di legge che sono davvero il più distante possibile da quelle che sono le esigenze dei sardi, per tornare alle esigenze dei sardi io vorrei parlare in quest'Aula, e non si andrebbe fuori tema rispetto a quella mozione che venne presentata da 23 Consiglieri regionali a settembre del 2021, di interventi di mitigazione del rischio idraulico della città di Olbia. Perché, Assessore, il suo predecessore come Assessore, non come Presidente ad interim, si è occupato parecchio di questa vicenda e ha lavorato tanto e bene su questa vicenda. Purtroppo proprio nel periodo nel quale l'Assessore non ha potuto svolgere appieno quel compito, per i motivi che tutti sappiamo, è successo di tutto e di più rispetto all'epilogo di un piano che è stato finanziato e che era veramente arrivato al traguardo per la messa in sicurezza della città di Olbia. Allora, Assessore, glielo chiedo qui formalmente. C'è una mozione depositata; io le chiedo - e ha attinenza con questo articolo perché io non vorrei parlare di questo articolo, non vorrei parlare di questo emendamento, ma vorrei parlare di questioni di questo tipo - le chiedo di fare in modo, anche da Consigliere, che si possa discutere di quel piano di mitigazione del rischio idraulico della città di Olbia in quest'Aula, anche perché il Comune di Olbia si è preso sei mesi, che stranamente coincidevano con il periodo che mancava all'epoca, a gennaio, con lo spirare della consiliatura di Olbia, quei sei mesi sono stati prorogati per effetto di una legge del Consiglio regionale, vorrei sapere se da luglio in poi la città di Olbia può sperare di essere messa in sicurezza, e questo Consiglio regionale e lei avete un ruolo fondamentale in merito. Grazie.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Valter Piscedda per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

PISCEDDA VALTER (PD). Grazie Presidente. Mi sembrava brutto privare l'Aula del mio contributo alla valutazione di questo emendamento, sul quale anticipo il parere favorevole del sottoscritto e mi sembra anche pregnante laddove l'inserimento della parola "modifica" subito dopo quella di "riorganizzazione" dà l'idea di quella che è la nostra idea di riforma della Regione. Non si tratta solo di riorganizzare, ma di riorganizzare modificando perché le cose come stanno allo stato attuale non vanno bene. Questo è palese, l'abbiamo riconosciuto, ve l'abbiamo concesso, ma la soluzione non può essere peggiore della situazione attuale. È questo, cari colleghi, che dovete capire, che noi, pur di arrampicarci sugli specchi, questa cosa tenteremo di non farvela fare perché è un danno alla Sardegna, alla stessa organizzazione dei lavori. Questo è quello che vorremmo farvi capire, cari colleghi, cari Assessori. Questa soluzione che state proponendo non s'ha da fare. Non si tratta di riorganizzare punto e basta, creando queste sovrastrutture, questi pachidermi. Ve lo ripeto per l'ennesima volta: non è un problema di macchina, è un problema di autista. Siete voi che non sapete guidare questa macchina laddove considerate il capitale umano l'ultima delle risorse da valorizzare. La Regione, come qualunque altra struttura, si basa sulle persone che la abitano, sulle persone che ci lavorano. Quando non si crede in questo è chiaro che non si arriva da nessuna parte, non si potrà arrivare da nessuna parte. Li considerate delle pedine: uno lo nomino qua, uno lo nomino là e se poi non mi firma quel documento lo tolgo e ne mette un altro. Questa è l'idea che voi avete dei dirigenti della Regione, delle persone che lavorano in Regione. Noi non la pensiamo così, riteniamo che non sia la soluzione giusta, quindi con questo emendamento, con quella piccola parola "modifica", quello dice tutto, quella è la soluzione che noi vi proponiamo con questo emendamento che vi invito a sottoscrivere e a votare.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Giampietro Comandini per dichiarazione di voto. Ne ha facolt��.

COMANDINI GIAMPIETRO (PD). Nell'esprimere il mio voto a favore all'emendamento numero 61 presentato da Zedda, Loi e più, vorrei in qualche modo riconfermare con forza, se ci riesco, la nostra idea di farvi cambiare strada da una strada che vi sta portando verso un burrone, il burrone dell'incomprensione nei confronti di tutti quei cittadini, di tutti quei sardi che ci ascoltano durante questo dibattito forse noioso ma necessario, necessario soprattutto quando si sta creando un apparato regionale in cui la burocrazia sarà in qualche modo messa all'angolo, non potrà dare quelle risposte, non potrà risolvere i problemi di molti sardi, quelli che quotidianamente, invece, si aspettano una Regione efficiente, efficace e che dia risposta agli innumerevoli problemi che la nostra società sarda sta vivendo in questo momento. Anch'io ripeterò cento volte no a questo disegno di legge, a una legge che nasce, come abbiamo detto più volte nei nostri interventi, come una legge per un vostro equilibrio, però il vostro è un equilibrio sempre precario, provvisorio, che ha sempre bisogno di essere alimentato di posti di potere, che ha sempre bisogno di essere alimentato di poltrone a disposizione, perché a voi non vi tiene unito un progetto di Sardegna, una visione, non avete un programma, non avete in qualche modo disegnato la Sardegna del futuro, non avete idea di cosa hanno bisogno i sardi. Lo dimostrano i primi due anni in cui state governando, perché voi avete vinto le elezioni, però ancora non sapete che state governando, perché da questo punto di vista quello che avete messo in campo in questi due anni non è un progetto politico ma è un insieme di campagna elettorale che continua in maniera perenne, di promesse, di comunicati stampa, però di fatto quando avete messo mano in quello che doveva essere il cambiamento, la sanità ancora commissariata, l'urbanistica bocciata, la riforma della Regione che non è una riforma della Regione, è soltanto un incarico a un falegname che deve produrre 61 sedie in più. Ora tutto questo non è un programma di governo. Tutto questo è un'ammucchiata di persone che hanno bisogno di essere alimentate dall'avere a disposizione incarichi di sottogoverno. Allora, cari colleghi, noi probabilmente saremmo pedanti, saremmo noiosi, però vogliamo che rimanga agli atti la nostra totale contrarietà in questo momento storico a una legge che va a impoverire l'apparato strutturale della nostra Regione, che mortifica la meritocrazia, che mette all'angolo chi con anni di esperienza ha una competenza che mette a disposizione per risolvere i problemi. Voi probabilmente non ci ascolterete, come state dimostrando di fare, ma sono sicuro che fuori da quest'Aula ci saranno moltissimi sardi che ascoltando i nostri interventi si renderanno conto che è meglio una voce libera, distorta, ma sicuramente coerente perché ha in testa una Sardegna diversa da quella che in qualche modo voi state disegnando con questo vostro disegno di legge.

PRESIDENTE. Metto in votazione l'emendamento numero 61.

Votazione nominale

PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, dell'emendamento numero 61.

(Segue la votazione)

Risultato della votazione

PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:

(Il Consiglio non approva).

Passiamo all'articolo 2 e ai relativi emendamenti. Alcuni emendamenti all'articolo 1 sono decaduti, altri sono passati all'articolo 3.

Per esprimere il parere sugli emendamenti ha facoltà di parlare il consigliere Stefano Tunis, relatore di maggioranza.

TUNIS STEFANO (MISTO), relatore di maggioranza. All'articolo 2 abbiamo i soppressivi totali 68 uguale al 488, 849 e 750 parere contrario; sostitutivi totali 100, 101 e 99, poi sono pervenuti degli emendamenti all'emendamento per cui renderò eventualmente parere ma non parere della Commissione al termine di questa esposizione, sostitutivi totali parere contrario della Commissione; soppressivi parziali, il 69 uguale al 487…

PRESIDENTE. Scusi onorevole Tunis, c'è un problema, i sostitutivi totali non mi risultano.

TUNIS STEFANO (MISTO), relatore di maggioranza. Sugli emendamenti numero 100, 101, 99, la Commissione ha espresso parere negativo su tutti e tre gli emendamenti sostitutivi totali. Poiché ci sono degli emendamenti agli emendamenti, rispetto ai quali non c'è parere della Commissione, ma c'è una proposta del relatore, pensavo di evidenziarlo alla fine di questa esposizione se il Presidente è d'accordo.

Emendamenti soppressivi parziali numero 69 uguale al 487, al 751, all'850 parere contrario; 78 parere contrario; 70 uguale al 486, al 752, all'851 parere contrario; 79 parere contrario; il 105, il 112 uguale al 114, 492, 493, 494, 495 sono rimessi all'Aula, da pagina 128 a pagina 134. Il 71 uguale al 479, uguale al 108, uguale al 753, uguale all'852, parere contrario; il 72 uguale al 480, al 754, all'853 parere contrario; il 73, uguale al 481, al 755, all'854 parere contrario; l'80 parere contrario; l'855 uguale al 756 parere contrario: l'81 uguale al 759, all'856 parere contrario; scusate, 757, 856 parere contrario; l'82 uguale al 758, all'875 parere contrario; l'83 uguale al 759, all'854 parere contrario; l'84 uguale al 760, all'859 parere contrario; il 102, uguale al 106, al 104 parere contrario; l'85, uguale al 761, all'860 parere contrario; l'86, uguale al 762 e al 861 parere negativo; l'87, uguale al 763 e al 862 parere negativo; il 74, uguale al 482, al 764 e al 863 parere negativo; il 75, uguale al 483, al 765, al 864 parere negativo; il 76, uguale al 484 e il 77, uguale al 485 parere negativo.

Emendamenti sostitutivi parziali:

Sugli emendamenti numero 489, 490, 491, 498 parere negativo; il 499, uguale al 513 parere negativo; sugli emendamenti numero 664, 665, 1000, 1001, 91, 496, 89, 497 parere negativo; il 115 è rimesso all'Aula, così come il 116; sugli emendamenti numero 500, 501, 117, 503, 672, 1008, 93, 502 parere negativo della Commissione; sugli emendamenti numero 512, 118, 505, 506, 507, 508 e 107 parere negativo; il 119 è rimesso all'Aula; sugli emendamenti numero 509 e 88 parere negativo; gli emendamenti numero 514 e 113 rimessi all'Aula; sugli emendamenti numero 510, 511, 675, 1011 parere negativo della Commissione;

Emendamenti aggiuntivi:

Sul 131 parere negativo; il 103 rimesso all'Aula; sul 109 parere negativo; sugli emendamenti numero 90, 129, 132, 991, 992, 994, 92, 120, 130, 135, 111, 125, 127 parere negativo; il 916 rimesso all'Aula; sugli emendamenti numero 123, 504, 515, 110, 121, 122, 126, 94, 95, 96, 97 parere negativo; sugli emendamenti numero 98, 124, 128, 133, 134, 985, 993, 663 parere negativo.

Presidente, sono pervenuti questa mattina degli emendamenti all'emendamento, inizio dalla fine se la Presidenza me lo consente, numero 1033, 1034, 1035, 1136, 1137, 1138 rispetto ai quali ovviamente non esiste il parere della Commissione, ma venendo dal Relatore la proposta di emendare il sostitutivo totale numero 100, attraverso l'emendamento sostitutivo totale numero 1101, e completato con una aggiuntivo, quindi un unico emendamento che è il 1102, con il quale il relatore propone di emendare l'emendamento sostitutivo totale numero 100, ecco allora l'emendamento 100 Loi e più emendato in questo modo cambia parere, e la proposta del Relatore è quella di accogliere l'emendamento sostitutivo totale numero 100, completato dall'emendamento all'emendamento numero 1102.

PRESIDENTE. Per esprimere il parere della Giunta sugli emendamenti ha facoltà di parlare l'Assessore del lavoro, formazione professionale, cooperazione e sicurezza sociale.

ZEDDA ALESSANDRA, l'Assessore del lavoro, formazione professionale, cooperazione e sicurezza sociale. Parere conforme.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Giampietro Comandini. Ne ha facoltà.

COMANDINI GIAMPIETRO (PD). Presidente, giusto per rispetto di questa Istituzione che lei presiede, e anche nei confronti dei colleghi, su un fatto che ritengo abbastanza grave, come quello che è capitato ieri, sulla denuncia degli Assessori sulla mancata convocazione col Sottosegretario, dopo le parole dei colleghi dei Cinque Stelle che dicono che è arrivata la mail, almeno conoscere senza in qualche modo cadere nella cultura del sospetto, se effettivamente la Giunta era a conoscenza della visita da parte del Sottosegretario. Credo che questo sia un atto doveroso, necessario, perché non possiamo continuare in qualche modo a creare polemiche su polemiche. Per cui invito l'Assessore o lei alla ripresa dei lavori….

PRESIDENTE. La seduta è tolta. I lavori sono aggiornati alle ore 16 e 15.

La seduta è tolta alle ore 13 e 27.