Nota stampa della seduta n. 275

CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA

XVI Legislatura

Ufficio Stampa

Nota stampa della seduta n. 275 – Antimeridiana

Giovedì, 26 ottobre 2023

Via libera all’Assestamento del  bilancio interno del Consiglio, al Bilancio consolidato della Regione per l’anno 2022,  al Rendiconto generale della Regione per il 2022 e al Rendiconto consolidato della Regione per il 2022. I lavori riprendono alle 15,30   

Cagliari, 26 ottobre 2023 –   La seduta è stata aperta dal presidente Michele Pais alle 11.30. Subito dopo le formalità di rito, il presidente ha messo in discussione il primo punto all’ordine del giorno: l’assestamento del bilancio interno del Consiglio regionale.

Sull’ordine dei lavori è intervenuto il capogruppo del Movimento 5 Stelle Alessandro Solinas che ha segnalato la mancanza del numero legale in Aula: «Ancora una volta – ha detto Solinas – la maggioranza dimostra mancanza di responsabilità».

Salvatore Corrias (Pd) ha invece sollecitato la discussione in tempi rapidi della legge sui caregiver familiari: «L’agenda dei lavori prevede la discussione di diverse proposte di legge urgenti – ha ricordato Corrias – una di queste è quella sui caregiver. Vorrei capire se la si intenda discutere e approvarla in questa seduta».

«Per quanto mi riguarda la legge sui caregiver va discussa subito – ha replicato il presidente Pais – convocherò una Conferenza dei Capigruppo, mi auguro che possa essere approvata in mattinata». Il presidente Pais ha quindi messo in discussione l’assestamento del bilancio interno del Consiglio che è stato approvato.

L’Aula è quindi passata all’esame del Bilancio consolidato della Regione Sardegna per l’anno 2022. Il relatore di maggioranza Stefano Schirru (Psd’Az) ha illustrato il documento contabile che fotografa la situazione patrimoniale e finanziaria della Regione. «Il Bilancio consolidato 2022 della Regione Sardegna chiude con un risultato dell’esercizio complessivo, comprensivo della quota di pertinenza di terzi, positivo per euro 1.087.655.435 e un patrimonio netto, comprensivo della quota di pertinenza di terzi, anch’esso positivo, per euro 3.791.021.882 – ha detto Schirru – come lo scorso anno, il numero dei soggetti del Gruppo bilancio consolidato che non ha trasmesso in tempi utili la documentazione contabile ai fini del consolidamento è pari a due. Benché siano indubbiamente apprezzabili le attività svolte negli ultimi anni dalla capogruppo tese al miglioramento del processo di formazione del bilancio consolidato e di raccolta dei dati, valutate positivamente anche dalla Corte dei Conti, pare evidente che ancora debba compiersi uno sforzo per raggiungere, usando le parole della stessa Corte, quel grado di significatività adeguato delle informazioni contenute e sintetizzate tale da porre in rilievo un quadro corretto e fedele del risultato economico, patrimoniale e finanziario del Gruppo».

Il relatore di minoranza Massimo Zedda (Progressisti) ha sottolineato, in apertura del suo intervento, i ritardi nell’approvazione del documento, licenziato a settembre mentre il termine fissato era a luglio. Zedda ha poi criticato la mancata comunicazione dei dati da parte dell’Agenzia Laore e del Fitq: «Immaginate se Bill Gates, o qualsiasi altro gruppo privato, avesse delle società che non comunicano i loro bilanci alla società madre. Cosa ne sarebbe del presidente, Cda e direttori generali? L’assessore alla Programmazione Giuseppe Fasolino ha richiesto per mesi la comunicazione dei dati. Il fatto stesso che si debba sollecitare la comunicazione dei dati evidenzia una patologia del sistema».

Zedda ha poi elencato i dati del Bilancio Consolidato: «Dei 52 enti facenti parte dell’elenco Gruppo amministrazione pubblica (GAP), 24 non rientrano tra quelli ricompresi nel documento contabile. Di conseguenza, in relazione a questi enti, permane una lacuna informativa generale sulla loro gestione, nonostante la Regione, in alcuni casi, contribuisca alle loro attività con capitali importanti. Per quanto riguarda i 28 enti del Gruppo bilancio consolidato (GBC), 11 o non hanno trasmesso i dati definitivi di bilancio dell’esercizio 2022 limitandosi a fornire dati provvisori dei bilanci consuntivi, oppure hanno trasmesso solo un pre-consuntivo. Dai dati riportati emerge che la Regione Sardegna spende 239.229.861 euro per il proprio personale, mentre per tutti gli altri enti la spesa complessiva è pari a 495.724.198 euro. Il totale ammonta a 734.954.059 euro. Considerando sia gli enti che formalmente avrebbero dovuto inviare i dati (ad esempio, per Laore la spese del personale ammonta, secondo il proprio bilancio consuntivo 2022, a 50.471.000 euro) che quelli del gruppo GAP non rientranti nel bilancio consolidato, il sistema complessivo della Regione e dei suoi enti strumentali, società partecipate e controllate spende per il personale una media di oltre 500 euro pro-capite su scala regionale. Il vostro modo di governare la Regione non determina sviluppo e occasioni di lavoro, genera solo costi ingenti per i sardi».

A nome della Giunta è intervenuto l’assessore al Bilancio Giuseppe Fasolino: «La situazione è migliorata rispetto al passato. Negli anni precedenti quasi tutte le società che hanno un peso importante nel sistema Regione erano tutte fuori dai termini per l’approvazione del consolidato. Oggi ne rimangono fuori solo due. Certo l’optimus sarebbe il 100% ma comunque è un gran risultato».

Il presidente ha quindi messo in votazione il Bilancio Consolidato con sistema di voto a scrutinio palese come richiesto dal capogruppo di Leu Eugenio Lai.

Il documento è stato approvato con 27 voti a favore e 2 contrari.

(Psp)

  A nome dei gruppi di minoranza il consigliere Alessandro Solinas ha comunicato la motivazione politica dell’assenza dal voto.

Successivamente il Consiglio ha iniziato l’esame del Dl 395 sul Rendiconto generale della Regione.

Il relatore di maggioranza Stefano Schirru, presidente della commissione Bilancio, ha ripercorso i passaggi regolamentari del provvedimento, che contiene un saldo complessivo di circa 2.3 miliardi, dei quali 171 milioni utilizzabili attraverso la prossima variazione di bilancio.

Il relatore di minoranza Alessandro Solinas (M5S) ha parlato di un documento principalmente tecnico ma che ha anche una lettura politica e cristallizza le disfunzioni più volte evidenziate dalla minoranza sull’incapacità di spesa della Regione, dimostrata in modo evidente da alcuni dati: fondo cassa al 31 dicembre 20220 di oltre 2.9 miliardi mentre all’inizio della legislatura era di appena 300 milioni, una crescita enorme che “fotografa” il blocco della spesa regionale già accertato dalla Corte dei Conti. La maggioranza, ha aggiunto Solinas, ha risposto di aver amministrato “con lo spirito del buon padre di famiglia” ma la realtà è profondamente diversa, non solo perché non si è speso ma anche perché si è sprecato, come in occasione del recente convegno sulla Sanità a Porto Cervo. In questo momento, ha affermato il consigliere del M5S, la Sardegna è colpita da una tempesta sociale ed economica, di fronte alla quale ci sono due strade: fare campagna elettorale o investimenti strutturali; si sta seguendo purtroppo la prima strada, ignorando problemi che ci vengono scaricati dal Governo nazionale come caro mutui, bollette, inflazione, e questioni specifiche della nostra Regione, il fondo “Resisto” ancora aperto, come pure gli indennizzi a molte categorie, concorsi che hanno coperto appena i pensionamenti, esodo di molti lavoratori dai Comuni verso Regione. Rispetto a tutto questo, ha concluso, Solinas, la prossima variazione di bilancio sarà il vero banco di prova.

Daniele Cocco di Alleanza europa verde, ha ricordato all’assessore Fasolino gli impegni assunti davanti al Consiglio, anche all’unanimità, e ancora non onorati, a cominciare dal ricorso all’articolo 102 annunciato per fare fronte con 12 milioni alle disabilità gravi disciplinate dalla legge 162. Sempre in materia di Sanità Cocco si è soffermato sul “commissariamento” strisciante in corso nelle strutture ospedaliere di Alghero, dove fra l’altro una struttura da 200 interventi/mese è stata trasferita per fare posto ad una unità territoriale, mentre 15000 sardi sono costretti a curarsi nella Penisola, si cambiamo atti aziendali in vigore da pochi mesi, si fanno convegni unutili a Porto Cervo e si mette la sordina allo scioper generale dei medici di famiglia. Il consigliere ha poi rivolto un appello alla maggioranza “che non la pensa come Doria e Solinas” per intervenire sulla graduatorie Laore e Aspal, istituire una commissione paritetica sulla sanità privata che però ha bisogno di personale, e considerare con attenzione i territori per garantire gli stessi diritti a tutti i sardi.

A nome della Giunta, l’assessore della Programmazione Giuseppe Fasolino ha dichiarato di comprendere che, in questa fase della legislatura, si colga ogni occasione per proporre valutazioni politiche sulla stessa legislatura, ma di preferire l’osservanza dell’ordine del giorno. E’vero, ha riconosciuto, che molte azioni non si sono ancora conclude ma bisogna riconoscere che la Sardegna le ha adottare, in molti casi per prima, a differenza di altre Regioni d’Italia. La maggioranza, ha aggiunto, ha le sue lacune ma non nella gestione dei conti, sulla quale ha operato bene: prima non si facevano assestamenti annuali di bilancio e non era possibile fare variazioni, ora questi provvedimenti vengono predisposti correttamente e consentono fra l’0altro un rendiconto aggiornato della finanza regionale. 

Non essendoci altri interventi, il presidente ha comunicato la votazione sul passaggio agli articoli, per la quale il consigliare Eurgenio Lai (Arv) ha chiesto lo scrutinio palese. 

I voti favorevoli sono stati 24, a fronte di un solo voto contrario, mentre l’opposizione non ha partecipato al voto. Non essendo stato raggiunto il numero legale, il presidente ha sospeso la seduta ed aggiornato i lavori alla mezz’ora successiva.

Alla ripresa, il Consiglio ha ripetuto la votazione. Il capogruppo dei Progressisti Francesco Agus ha chiesto lo scrutinio palese.

I voti favorevoli sono stati 25, con 1 voto contrario. 

Il capogruppo del Pd Gianfranco Ganau ha comunicato la motivazione politica dell’assenza dei gruppi di opposizione.

Dopo il voto sui singoli articoli, il Consiglio ha approvato definitivamente il rendiconto con 26 voti favorevoli e 18 contrari.

Il presidente ha comunicato il rinvio della legge sul comparto ippico  e l’esame di quella sui “caregiver”. Subito dopo ha tolto la seduta riconvocando il Consiglio alle 15.30. (Af)


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