A Bancali un medico per 92 detenuti. Da Cocco (Rossoverdi) una proposta di risoluzione

Nel carcere di Bancali (Sassari) il diritto all’assistenza sanitaria è a rischio: nel settore dove sono reclusi 92 detenuti con il regime 41 bis c’è soltanto un medico ad assisterli.

Lo  denuncia il consigliere regionale Daniele Cocco (Rossoverdi) con un’interrogazione e una proposta di risoluzione sottoscritta anche dai capigruppo Gianfranco Ganau (Pd) e Francesco Agus (Progressisti) e dai consiglieri Rosella Pinna (Pd) e Michele Ciusa (Cinque Stelle).

Per Cocco, che ha sollecitato il presidente della commissione, Nico Mundula, perché organizzi una visita del parlamentino al carcere, il presidente della Regione e l’assessore della Sanità devono dire “se sono a conoscenza delle gravi criticità nel servizio di assistenza sanitaria presso gli istituti penitenziari della Sardegna e quali azioni intendano adottare al fine di garantire i servizi essenziali”.

Tra le carenze anche “la mancanza della medicina specialistica penitenziaria che comporta l’invio del detenuto negli ospedali, con rischio per l’incolumità degli operatori penitenziari e con altissimi costi”.

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