Il Presidente del Consiglio regionale Comandini: “La Sardegna abbraccia con affetto il nuovo Pontefice”

 

 “La Sardegna abbraccia con affetto il nuovo Pontefice Leone XIV. L’auspicio è che il nuovo Papa lavori incessantemente per trovare quella pace di cui il mondo ha bisogno”.

Così il Presidente del Consiglio regionale Piero Comandini subito dopo l’elezione del cardinale  americano Robert Francis Prevost,  267esimo Papa  della storia della Chiesa cattolica.

“Formulo, a nome del Consiglio regionale e della Sardegna intera, i migliori auguri di buon lavoro al nuovo Pontefice. Le attese per il successore di Francesco sono molte. La situazione internazionale è estremamente complicata c’è bisogno di pace, di spiritualità, ma anche di capacità di mediazione”.

Il Presidente Comandini ha detto di essere certo che, anche con il nuovo vescovo  di Roma, si instaurerà quel rapporto di grande attenzione verso la Sardegna   che ha contraddistinto i suoi predecessori.

Il Presidente del Consiglio regionale Comandini: “La Sardegna abbraccia con affetto il nuovo Pontefice”

“La Sardegna abbraccia con affetto il nuovo Pontefice Leone XIV. L’auspicio è che il nuovo Papa lavori incessantemente per trovare quella pace di cui il mondo ha bisogno”.

Così il Presidente del Consiglio regionale Piero Comandini subito dopo l’elezione del cardinale  americano Robert Francis Prevost,  267esimo Papa  della storia della Chiesa cattolica.

“Formulo, a nome del Consiglio regionale e della Sardegna intera, i migliori auguri di buon lavoro al nuovo Pontefice. Le attese per il successore di Francesco sono molte. La situazione internazionale è estremamente complicata c’è bisogno di pace, di spiritualità, ma anche di capacità di mediazione”.

Il Presidente Comandini ha detto di essere certo che, anche con il nuovo vescovo  di Roma, si instaurerà quel rapporto di grande attenzione verso la Sardegna   che ha contraddistinto i suoi predecessori.

Continuità territoriale, l’assessora in commissione presenta i principi del prossimo bando

Quattro fasce orarie, meno di cento euro per andare e tornare da Fiumicino, a Linate con 44 euro (più iva e tasse), agevolazioni per i residenti e  categorie assimilate estese a 12 mesi, sconti per i minori di 14 anni e voli gratis fino a due.

Sono alcuni dei punti contenuti nello studio effettuato dalla Regione e illustrati questa mattina dall’assessora Barbara Manca ai consiglieri della commissione Trasporti presieduta da Roberto Li Gioi (Cinque stelle). Ora la corposa analisi verrà trasmessa al ministero dei Trasporti e alla Commissione europea per la fase operativa del nuovo modello di continuità territoriale. “Verrà pubblicato il decreto ministeriale con evidenza pubblica per una durata non superiore ai sei mesi e si vedrà se ci saranno compagnie che accetteranno le rotte anche senza compensazioni”, ha detto l’assessora facendo riferimento alla rotta Olbia – Fiumicino, che non è appunto compensata. “In difetto, si procederà alla gara della Regione Sardegna per la continuità territoriale con la compensazione”. Gli incentivi contenuti nel fondo sono rappresentati da 80 milioni di euro più 23 per gli aiuti sociali, riservati ai sardi senza limiti anagrafici. Per l’esponente della Giunta Todde “l’insularità è il primo limite della Sardegna e la continuità territoriale verso Milano e Roma, ma non solo, è fondamentale per aumentare la competitività. Oltre che per dare risposte a chi, faccio l’esempio della categoria degli sportivi, spesso faticano a imbarcare attrezzature con sagome fuori standard”. Per questo abbiamo ascoltato in questi mesi tutti i portatori di interesse e prevediamo 4 fasce orarie anziché tre e agevolazioni anche per chi non è giuridicamente residente, come militari e tecnici dei lunghi cantieri, ma nei fatti è residente in Sardegna sotto il profilo lavorativo: per il ricongiungimento familiare la tariffa sarà quella della continuità territoriale maggiorata del 30 per cento”.

Sarà vietato anche l’overbooking e previso che i voli che partono dalla Sardegna debbano avere aerei basati nell’Isola. “Chiederemo anche la riduzione delle tariffe dei bagagli”, ha detto Manca, “abbiano notato che in Corsica e in Sicilia il costo è inferiore”.

Il progressista Agus e poi Maria Laura Orrù (Avs) hanno chiesto garanzie sulla proroga, “visto che abbiamo in vendita i biglietti sino al 26 ottobre” e l’assessora Manca le ha fornite, anche se ha aggiunto: “Non governiamo noi i rapporti con l’Ue e non sappiamo quindi quando verrà pubblicato il decreto ministeriale. Il nostro obiettivo è partire con il nuovo regime nella summer 2026, cioè dal prossimo aprile”.

Per Tunis (Sardegna 20/20) “la continuità territoriale è è oggi il 33 per cento della mobilità sarda, non vorrei che la Ue ci dicesse che stiamo distorcendo il mercato”. Per Truzzu (FdI) “è importante che “il ministero condivida e difenda la proposta della Sardegna”.

Positivo e cauto il giudizio del presidente Roberto Li Gioi: “Lo studio presentato oggi dall’assessorato è un’analisi seria della attuale condizione del trasporto aereo in Sardegna e riafferma l’evidenza: i sardi non possono fare a meno di una continuità territoriale che funzioni. Sono fiducioso sulla qualità del bando e spero che tutte le parti politiche convergano nel sostenerlo davanti al Governo, al ministero e alla commissione Europea. Da soli in questo settore non si va da nessuna parte”.

Contributi per le certificazioni di qualità e Igp, in V Commissione via libera al parere 54

La V commissione (Attività produttive), presieduta da Antonio Solinas (Pd), ha espresso parere positivo, all’unanimità, sul P/54 “Disposizioni attuative per la concessione di contributi alle imprese artigiane per il conseguimento di certificazioni di qualità, abilitazioni e patentini necessari per lo svolgimento di attività specialistiche, e per l’implementazione di percorsi finalizzati al riconoscimento dell’Indicazione Geografica Protetta (IGP) dei prodotti artigianali”. Questa delibera, illustrata dalla direttrice generale dell’Assessorato regionale del Turismo, Angela Maria Porcu, introduce due novità sulla misura già attiva da tre anni: sarà possibile richiedere il contributo anche per ottenere il riconoscimento dell’Indicazione Geografica Protetta (IGP) e per rinnovare le certificazioni. Lo scorso anno le richieste arrivate in Assessorato, ha spiegato Porcu, sono state 134 per un importo di 812mila euro. Per questo nuovo bando saranno disponibili 750mila euro, di cui 600mila per le certificazioni di qualità e 150mila per il riconoscimento Igp dei prodotti artigianali. Durante la seduta sono intervenuti il vice presidente Emanuele Cera (FdI), i consiglieri Piero Maieli (FI) e Gianluigi Rubiu (FdI).

INTERROGAZIONE N. 188/A

CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA

XVII Legislatura

Interrogazione n. 188/A

(Pervenuta risposta scritta in data 01/07/2025)

CERA, con richiesta di risposta scritta, sui gravi disservizi nella gestione dell’assegnazione del medico di base nell’ambito territoriale 3.1 (Terralba, Arborea, Uras, Marrubiu, San Nicolò d’Arcidano), dell’azienda sanitaria locale (ASL) n. 5 richiesta di intervento urgente e annullamento della procedura del 5 maggio 2025.

***************

Il sottoscritto,

PREMESSO che:
– la sanità pubblica di tutto il territorio regionale, afferente alle strutture ospedaliere e di assistenza territoriale, desta sempre maggiore preoccupazione, in particolar modo in provincia di Oristano, a causa della sempre più marcata carenza di medici di medicina generale, preposti all’assistenza sanitaria di base, oltre che dei medici pediatri e delle altre specializzazioni convenzionate;
– in data 5 maggio 2025, i cittadini dell’ambito territoriale 3.1 (comprendente i Comuni di Terralba, Arborea, Uras, Marrubiu e San Nicolò d’Arcidano) della ASL di Oristano, già da tempo gravemente colpiti dalla carenza di medici di medicina generale a seguito di numerosi pensionamenti, sono stati coinvolti in una procedura caotica e iniqua per la scelta del medico di base;
– l’avviso pubblicato sul sito della ASL 5 di Oristano, al link https://www.asl5oristano.it/ambito-terralba-la-dottoressa-murgia-accogliera-sino-a-1500-pazienti/, informava che, a partire dalla mattina del 5 maggio, sarebbe stato possibile effettuare la scelta della dottoressa Magnolia Murgia, medico di medicina generale con un nuovo incarico e un massimale di 1500 assistiti, espressamente riservato ai cittadini privi di medico di base;

RILEVATO che già dalle prime ore del mattino del 5 maggio si sono verificate scene indegne: sistemi informatici non funzionanti, centinaia di persone costrette a ripetuti tentativi online, per poi riversarsi fisicamente al poliambulatorio di Terralba, molte delle quali in attesa dalla sera precedente;

CONSIDERATO che l’avviso pubblicato sul sito istituzionale della ASL 5 di Oristano faceva specifico riferimento – a decorrere dalle ore 9:00 della mattina del 5 maggio 2025 – alla possibilità di effettuare la scelta del medico di medicina generale, a favore i cittadini, del tutto sprovvisti di medico di base, residenti nei Comuni di Terralba, Arborea, Uras, Marrubiu e San Nicolò d’Arcidano. Tuttavia, le modalità operative, effettivamente adottate, hanno determinato un risultato diametralmente opposto in quanto solo gli utenti già in possesso di un medico di base sono riusciti ad accedere tempestivamente al-la procedura online, mentre i cittadini effettivamente privi di medico – i veri destinatari indicati nell’avviso della ASL 5 – si sono visti costretti a recarsi personalmente presso il poliambulatorio di Terralba in cui si sono verificate lunghissime file, con gravi disagi e senza alcuna priorità riconosciuta;

VALUTATO pertanto che la procedura, effettivamente posta in essere, è risultata gravemente iniqua per coloro a cui tale opportunità era rivolta in maniera esplicita, in quanto totalmente privi, da lungo tempo, di assistenza sanitaria primaria. Si è pertanto verificata una evidente discrepanza tra quanto annunciato e quanto realizzato, con conseguente disattesa delle indicazioni fornite e una comunica-zione che si è rivelata, nei fatti, fuorviante e priva di efficacia rispetto agli obiettivi dichiarati;

SOTTOLINEATO che il tutto è avvenuto senza alcuna comunicazione formale ai sindaci dei Comuni interessati e senza un’adeguata informazione preventiva alla popolazione, generando tensione sociale, disagi, e un’umiliazione inaccettabile per cittadini, tra cui numerosi anziani, disabili e soggetti fragili, costretti a contendersi un diritto fondamentale quale è quello alla salute;

RITENUTO che sia necessario intervenire con rapidità al fine di porre rimedio all’inaccettabile situazione di iniquità e discriminazione venutasi a creare nell’ambito territoriale 3.1 dell’ASL n. 5 di Oristano,

chiede di interrogare la Presidente della Regione e l’Assessore regionale dell’igiene e sanità e dell’assistenza sociale per sapere:
1) se siano a conoscenza di quanto accaduto e quali urgenti provvedimenti si intendano adottare al fine di porre immediato rimedio alla situazione di grave disservizio e disuguaglianza generata, dalla procedura attivata, a partire delle ore 9,00 del mattino del 5 maggio 2025, ad opera della ASL n. 5 di Oristano;
2) se non si ritenga opportuno annullare la procedura in oggetto, in considerazione della totale assenza di preavviso istituzionale e di adeguata informazione alla cittadinanza, con conseguente compromissione dei principi di equità, trasparenza e tutela della salute pubblica;
3) se si intenda, per il futuro, garantire un criterio di assegnazione equo e prioritario, che tuteli in primo luogo i nuclei familiari totalmente privi di medico, dando precedenza a soggetti vulnerabili quali anziani, disabili e persone con patologie croniche, al fine di evitare ulteriori discriminazioni e conflitti tra cittadini;
4) se non si ritenga doveroso, per ogni successiva procedura di assegnazione, coinvolgere preventivamente le amministrazioni comunali interessate, al fine di consentire una gestione coordinata e umanamente sostenibile di situazioni emergenziali come quella occorsa;
5) quale sia il dato aggiornato sul numero complessivo di cittadini residenti in provincia di Oristano attualmente sprovvisti del medico di medicina generale e quanti siano gli utenti privi di medico di base con particolare riguardo al distretto socio sanitario di Ales – Terralba.

Cagliari, 6 maggio 2025

Scuola, in audizione i sindacati di base. Soru: lavoriamo a una legge quadro

“Lavoriamo a una legge quadro sulla scuola sarda, che tenga conto delle peculiarità territoriali, culturali e linguistiche della Sardegna. E che recepisca tutte le istanze in arrivo da chi la scuola vive, come il personale docente e no docente, le famiglie e gli studenti”. Lo ha detto Camilla Soru, presidente della commissione Seconda al termine dell’audizione del movimento sindacale Cobas e di altre realtà di base: Esp educazione senza prezzo, Precari sardi in cattedra e Coordinamento idonei esclusi.

Per la presidente, che ha ricordato come la commissione abbia “già coinvolto l’Università di Cagliari e la Fondazione Agnelli”, ora è il momento di “coinvolgere con tutti gli attori della scuola. Cercando di raccogliere tutte le istanze da presentare poi a chi ci darà effettivamente una mano a buttare giù una bozza”. La consigliera dem ha proseguito: “Spero che anche attraverso una modifica dello Statuto e tutte le norme di attuazione di cui abbiamo bisogno  si riesca ad intervenire sul lavoro dei docenti e sulla situazione del precariato”. Ci sono buone pratiche “già in corso- ricorda Soru- come la Provincia autonoma di Trento, una delle realtà più virtuose, dove addirittura esiste un sistema di reclutamento degli insegnanti dedicato”.

Nel corso dell’audizione Riccardo Berutti (Esp) ha denunciato “il mercimonio dei diplomi, legato anche ai percorsi a pagamento, presso università private e anche pubbliche, che abilitano all’insegnamento”. Poi ha aggiunto: “Bisogna prima di tutto avere chiaro quali sono i problemi della scuola” e per questo ha sollecitato la convocazione degli “stati generali dell’istruzione in Sardegna” sollecitando al tempo stesso la stabilizzazione di tutti gli insegnanti precari sardi.

Per Ornella Demuru (Precari sardi in cattedra) “una legge quadro è necessaria anche per contrastare gli accorpamenti: ogni scuola che chiude è un presidio culturale che muore”. Demuru ha chiesto anche che “lingua e cultura sarda siano materie obbligatorie nei programmi scolastici sardi, per rispetto dell’identità e dignità dei sardi oltre che dei principi costituzionali”.

Dai Cobas scuola Andrea De Giorgio ha denunciato la situazione dei precari, “circa 300 mila in Italia e più di 10 mila in Sardegna” e ha chiesto al parlamentino “un impegno per la formazione della classe docente e per garantire una scuola inclusiva”.

Sessualità, dinamiche relazionali, bullismo e cybullismo. Seminario a Sassari organizzato dalla Garante Puligheddu

“Minorenni: navigare tra reati e risarcimenti: quali responsabilità?”. E’ il titolo del convegno che si è svolto ieri a Sassari, nell’aula “Cossiga” del Dipartimento di giurisprudenza dell’Università, aperto agli studenti tra i 14 e i 17 anni provenienti dalle scuole superiori di Sassari, Porto Torres e Ozieri.

Il seminario è stato organizzato dalla  Garante per l’infanzia e l’adolescenza della  Sardegna Carla Puligheddu per dare una risposta alle scuole del territorio, spesso disorientate, che hanno espresso il bisogno di riconoscere reti appropriate di sostegno e di avere riferimenti precisi e autorevoli sui temi della sessualità e del disagio che scaturisce dalla persistenza dei fenomeni di bullismo e cyberbullismo, soprattutto nella dimensione digitale.

I lavori sono stati aperti dalla Garante che ha sottolineato che l’iniziativa è scaturita a seguito della recente indagine “Educazione alla parità e al rispetto nelle scuole sarde” realizzata grazie al protocollo d’intesa con Eurispes Sardegna, che ha esplorato il complesso universo valoriale giovanile, dalla quale sono emerse percentuali non trascurabili di studenti che minimizzano, giustificano o non riconoscono la gravità di determinati comportamenti, a dimostrazione di come la violenza simbolica, spesso invisibile, si radichi nelle relazioni e nella cultura giovanile, rendendo necessario un impegno educativo più incisivo.

Tra i relatori:  Anna Maria Massenti, Dirigente dell’Ufficio scolastico provinciale di Sassari, Michele Delogu, responsabile della Sezione Provinciale della Polizia Postale e delle Comunicazioni; Luisella Fenu, Procuratrice del tribunale dei minorenni di Sassari; Agostinangelo Marras, avvocato penalista del foro di Sassari.

Ha moderato l’incontro, Milena Piazza, assistente sociale, funzionaria presso l’ufficio della garante.

Ciascun relatore ha  spiegato  l’importanza del ruolo attivo che gli studenti devono assumere nella denuncia immediata dei fenomeni di bullismo e cyberbullismo, sollecitando la loro partecipazione  alle azioni di monitoraggio che il Ministero periodicamente avvia mediante compilazione di questionari, dai quali è stato rilevato come in Sardegna emerga in misura evidente lo scostamento tra i fenomeni di Bullismo noti e dichiarati in piattaforma dagli alunni e quelli invece conosciuti dai loro docenti.

Durante il seminario sono stati forniti  strumenti concreti  per aiutare i giovani a decodificare i messaggi che ricevono e che, a loro volta, inconsapevolmente recepiscono e veicolano, con linguaggi e modalità inadeguati. I relatori  hanno sollecitato la formazione di un pensiero critico verso rappresentazioni stereotipate e/o discriminatorie;  hanno insistito sulla necessità di sviluppare consapevolezza rispetto alle norme che regolano la materia, agli aspetti giuridici, alle conseguenze generate da comportamenti lesivi dell’integrità e dei diritti di terzi. Hanno, inoltre, spiegato quando e perché, talune condotte costituiscono forme acclarate di reato e in capo a chi ricadono le responsabilità e il dovere di risarcire eventuali vittime, chiamando in causa, per i minorenni, la responsabilità genitoriale.