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Resoconto della seduta n. 29 del 05/11/2019

XXIX SEDUTA

Martedì 5 novembre 2019

Presidenza del Presidente Michele PAIS

indi

del Vicepresidente Giovanni Antonio Satta

indi

del Presidente Michele Pais

La seduta è aperta alle ore 16 e 16.

MUNDULA ANTONIO MARIO, Segretario, dà lettura del processo verbale della seduta antimeridiana del 29 ottobre 2019 (28), che è approvato.

Congedi

PRESIDENTE. Comunico che i consiglieri regionali Giampietro Comandini, Roberto Deriu, Giuseppe Meloni e Aldo Salaris hanno chiesto congedo per la seduta del 5 novembre 2019.

Poiché non vi sono opposizioni, i congedi si intendono accordati.

Annunzio di presentazione di proposta di legge

PRESIDENTE. Comunico che è stata presentata la proposta di legge numero 67.

Annunzio di interrogazioni

PRESIDENTE. Si dia annunzio delle interrogazioni pervenute alla Presidenza.

MUNDULA ANTONIO MARIO, Segretario. Sono pervenute le interrogazioni numero 184, 185, 186, 187, 188, 189.

Annunzio di interpellanze

PRESIDENTE. Si dia annunzio delle interpellanze pervenute alla Presidenza.

MUNDULA ANTONIO MARIO, Segretario. Sono pervenute le interpellanza numero 69/C-6, 70/C-6.

Annunzio di mozioni

PRESIDENTE. Si dia annunzio delle mozioni pervenute alla Presidenza.

MUNDULA ANTONIO MARIO, Segretario. Sono state presentate le mozioni numero 97, 98, 99, 100, 101.

Discussione dell'ordine del giorno Mula - Saiu - Giagoni - Cocciu - Cossa - Sechi - Mura sulle azioni a supporto della filiera lattiero-casearia.(2)

PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca l'esame dell'ordine del giorno Mula - Saiu - Giagoni - Cocciu - Cossa - Sechi - Mura sulle azioni a supporto della filiera lattiero-casearia.

Riprendiamo con l'ordine del giorno che avevamo interrotto lo scorso 22 ottobre e nello specifico l'ordine del giorno Mula e più. Quindi do la parola al consigliere Mula…

LAI EUGENIO (LEU). Presidente, sull'ordine dei lavori!

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Eugenio Lai. Ne ha facoltà.

LAI EUGENIO (LEU). Sì, Presidente, per capire il perché ha dato la parola all'onorevole Mula. La volta scorsa eravamo in fase di votazione, era mancato il numero legale, io credo che bisogna ripartire dalla votazione. Erano chiuse le dichiarazioni di voto, si era solo in fase di votazione, avevamo anche votato, anzi avevano votato, era mancato il numero legale. Io credo che bisogna ripartire dal momento della votazione.

PRESIDENTE. No, onorevole Lai, non si era assolutamente votato. Il numero legale però ovviamente è stato… sì, ho capito, ma poi la seduta è stata riaggiornata dopo mezz'ora e successivamente, a seguito di un accordo con i Capigruppo, riaggiornata ad oggi. Per quanto riguarda le dichiarazioni di voto le dichiarazioni di voto, se c'è qualcuno che vuole intervenire…

Ha domandato di parlare il consigliere Francesco Mula per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

MULA FRANCESCO (PSd'Az). Intanto vorrei tranquillizzare il collega Lai che dopo il mio intervento chiedo una sospensione di cinque minuti, così facciamo arrivare tutti in Aula, lo diciamo chiaramente, e così abbiamo il numero legale per poterla votare. Ce lo diciamo, no? Detto questo, scusate, eravamo in fase di votazione, e lei ha ragione, abbiamo votato e mancava il numero legale. Siccome io interverrò sempre su dichiarazione di voto, perché sta rimettendo in votazione, quindi penso che l'Aula può intervenire su dichiarazioni di voto, corregga Presidente se mi sto sbagliando…

PRESIDENTE. Solo su dichiarazioni di voto.

MULA FRANCESCO (PSd'Az). Solo su dichiarazioni di voto.

(Interruzioni dei consiglieri dell'opposizione)

PRESIDENTE. Prego, concluda.

MULA FRANCESCO (PSd'Az). Guardate, a me…

LAI EUGENIO (LEU). È molto più semplice chiedere una sospensione piuttosto che cambiare il Regolamento!

GANAU GIANFRANCO (PD). Le dichiarazioni di voto li abbiamo già fatte!

PRESIDENTE. Onorevole Mula, ha solamente due minuti. Due minuti onorevole Mula.

(Interruzioni)

MULA FRANCESCO (PSd'Az). Guardi, non so se farò bella o brutta figura, io vorrei aggiungere, mi perdoni un attimino…

(Interruzioni)

PRESIDENTE. Per cortesia, onorevole Mula, concluda. Le ribadisco ha solo due minuti.

MULA FRANCESCO (PSd'Az). Guardate, io semplicemente credo che stiamo parlando di un argomento molto importante e credo che in quella situazione, nella seduta precedente per una anomalia dell'Aula, la vorrei chiamare così, non si è addivenuti a un ordine del giorno condiviso. Ricordo anche le parole del collega Ganau che disse che non dobbiamo arrivare per forza con un ordine del giorno condiviso, ognuno si vota la sua, cogliamo anche questo messaggio, era mia intenzione però leggere due righe semplicemente per quanto riguarda la visita del Ministro che, successivamente a quella votazione, si è tenuta il 29 di ottobre, che mi sembra sia molto importante.

Comunque, visto l'ordine del giorno che è stato presentato e sul quale oggi il Consiglio si dovrà esprimere e visto che siamo in fase di dichiarazione di voto, preannuncio, a nome di tutto il Gruppo del Partito Sardo d'Azione, il voto favorevole all'ordine del giorno in questione. Mi sembra…

PRESIDENTE. Concluda, ha 50 secondi.

MULA FRANCESCO (PSd'Az). Guardi, Presidente, possiamo fare anche una cosa così evitiamo show strani. Io avrei voluto dire due cose. Siccome questo fatto di abbandonare l'Aula è anche un po' antipatico, nel senso che comunque è venuto Ministro, ha rassicurato per quanto poteva rassicurare, ha dato delle garanzie che credo l'Aula dovrebbe recepire, però mi sembra che i colleghi dell'opposizione, aspettiamo un attimino…

PRESIDENTE. Ha 15 secondi, onorevole Mula.

MULA FRANCESCO (PSd'Az). Allora semplicemente intervengo per esprimere il voto favorevole del Gruppo del PSd'Az.

Presidente, chiudo, evitiamo di far venire altri malumori a quest'Aula, metterei in votazione se non ci sono altri interventi per dichiarazione di voto.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Daniele Cocco per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

COCCO DANIELE (LEU). Presidente, io sono uno che vorrebbe anche parlare di agricoltura perché, come ha ben detto il collega Mula, è un argomento troppo serio per non parlarne, per non cercare di proporre delle soluzioni, però dobbiamo intenderci fra di noi. Se il Regolamento viene…

PRESIDENTE. Scusi, a scanso di equivoci e per evitare delle gazzarre in Aula, ogni volta che si rimette in discussione sono riaperte le dichiarazioni di voto, quindi ha due minuti e 27 secondi per esprimere le sue dichiarazioni di voto…

COCCO DANIELE (LEU). Allora siccome lei con questo atteggiamento non mi intimidisce, io vorrei chiedere agli Uffici…

PRESIDENTE. No, io le sto dando la possibilità… onorevole Cocco, qualsiasi consigliere regionale che volesse intervenire in fase di dichiarazioni di voto, indipendentemente dal fatto che sia di maggioranza o di opposizione, a maggior ragione se di opposizione, può intervenire, quindi lei ha assoluta facoltà di intervenire. Prego.

COCCO DANIELE (LEU). Allora io volevo chiedere agli Uffici che ci dessero, per tranquillizzare anche noi così siamo tutti più sereni, siccome la votazione era avvenuta, poi era mancato il numero legale ed era stato riaggiornato il Consiglio per… se poi si deve riaprire la discussione a me sta bene, però vorremmo capire se davvero funziona così perché altrimenti tutte le volte sul Regolamento non ci intendiamo. Vorrei capire qual è l'articolo del Regolamento che ci dà questa possibilità, proprio per tranquillizzare lei e noi e lavorare serenamente, perché poi io vorrei parlare di agricoltura e credo che oggi ne parleremo tanto.

PRESIDENTE. Io ho già avuto modo di interloquire con gli Uffici e il dare la parola ai consiglieri regionali per consentirgli di esprimere le proprie dichiarazioni di voto penso che sia un atto di apertura verso gli stessi consiglieri regionali. È una regola che ovviamente non può essere un unicum, ma è una regola che verrà sempre rispettata ogni volta che viene messo in votazione un documento, ogni volta in cui verrà messo in votazione un documento ci saranno le dichiarazioni di voto.

Ha domandato di parlare il consigliere Pierluigi Saiu per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

SAIU PIERLUIGI (LEGA).Sull'ordine dei lavori, signor Presidente.

Il testo che stiamo votando non è esattamente come quello che è stato votato la volta scorsa, nel senso che manca il riferimento all'incremento delle risorse sui PIF che era oggetto diciamo dell'accordo…

GANAU GIANFRANCO (PD). Quando l'hai modificato questo testo?

(Interruzione del consigliere Gianfranco Ganau)

SAIU PIERLUIGI (LEGA).La prego di fare attenzione, lo dico all'onorevole Ganau che è distratto e maleducato, lo dico ai consiglieri che siedono in Assemblea. La volta scorsa era stato votato un testo che conteneva un riferimento anche all'incremento delle risorse sui PIF, è chiaro onorevole Ganau? E' stato votato un testo che conteneva un riferimento all'incremento delle risorse sui PIF, quel riferimento in questo testo non c'è più…

GANAU GIANFRANCO (PD). Come fa a non esserci?

SAIU PIERLUIGI (LEGA).Non c'è, quindi chiedo Presidente che venga messo in votazione il testo identico a quello che era stato proposto all'Aula la volta scorsa.

PRESIDENTE. Scusate un attimo, fugo ogni tipo di dubbio, in effetti il dubbio che ha sollevato l'onorevole Saiu è assolutamente legittimo, però volevo rassicurare l'Aula che il testo che viene adesso messo in votazione ha come riferimento proprio le risorse a favore dei PIF, quindi per chiarire. Quindi il riferimento…

(Interruzione del consigliere Gianfranco Ganau)

PRESIDENTE. Onorevole Ganau, se deve intervenire per fatto personale io le do la parola, però devo mettere in condizione il Consiglio regionale di poter esprimere in maniera compiuta e consapevole il voto. Il testo messo adesso in discussione ha a riferimento i PIF, quindi sono gli stessi. Adesso le consegniamo il testo definitivo.

Ha domandato di parlare il consigliere Francesco Agus. Ne ha facoltà.

AGUS FRANCESCO (Progressisti). Chiedo cinque minuti di sospensione al fine di comprendere meglio la situazione e anche al fine di capire se il testo che ci è stato consegnato e che stiamo per mettere in votazione è effettivamente il testo su cui nella scorsa seduta si è chiusa la discussione generale.

PRESIDENTE. Allora, il testo in votazione è quello modificato nel quale vengono presi a riferimento i PIF, detto questo cinque minuti di sospensione sono accordati.

(La seduta, sospesa alle ore 16 e 34, viene ripresa alle ore 16 e 43.)

PRESIDENTE. Riprendiamo i lavori.

Ha domandato di parlare il consigliere Gian Franco Satta per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

SATTA GIAN FRANCO (Progressisti). Ho letto con attenzione l'ordine del giorno, forse con troppa attenzione visto anche il contenuto del dispositivo proposto da questo Consiglio. Il modello è quello di sempre, gli interventi regionali e nazionali sono lo strumento per riportare situazioni di crisi, in particolare il prezzo del latte, entro termini giudicati accettabili dalle controparti.

Non emerge alcuna idea o proposta che possa indicare al settore interventi mirati a modificare comportamenti e organizzazioni di rapporti tra gli operatori.

Nell'ordine del giorno l'occhio è sempre puntato sulle pratiche sleali, insieme alla filiera. Per carità, vigilare è lecito, ma caricare sempre di enfasi questo fatto continua a limitare la collaborazione e cooperazione tra gli attori della filiera. Del tutto assente è l'approccio al mercato, diversificazione, differenziazione, ricerca, sviluppo, innovazione e anche un qualche disagio in chi si possa ritenere parte del problema. Dovremmo riconoscere di non essere riusciti ad avviare il settore lattiero-caseario ovino e i suoi operatori verso soluzioni organizzative, economiche e sociali che meriterebbero e che per gli operatori economici del settore, quelle soluzioni sono solitamente distanti dai loro abituali comportamenti e allo stato attuale la loro adozione significherebbe il dover realizzare una revisione sostanziale nell'organizzazione della filiera. Allo stesso tempo le stesse soluzioni impegnerebbero i Governi regionali e nazionali nella modifica del loro solito modus operandi che di fatto li porta a correre in soccorso di allevatori e trasformatori caseari spesso non accertando l'impegno richiesto alla luce di tre condizioni fondamentali: efficienza, efficacia e durata. Vado velocemente visto il tempo. C'è qualcuno che sente per il settore lattiero-caseario ovino la necessità di creare i presupposti per la formazione di organizzazioni di produttori di latte e lattiero-caseari? Che proponga interventi per incoraggiare la formazione di associazioni e di organizzazioni? Qualcuno che vede la necessità di chiedere che si attivino organizzazioni interprofessionali secondo le regole del Capo terzo del regolamento dell'Unione Europea e il 1309…

PRESIDENTE. Onorevole, concluda la dichiarazione di voto, grazie.

SATTA GIAN FRANCO (Progressisti). In premessa nell'ordine del giorno si fa riferimento all'intervento dello Stato, del Ministero, dei 29 milioni, 14 milioni che vanno all'acquisto del prodotto per essere destinato agli indigenti, 10 milioni di euro per il rafforzamento dei contratti di filiera e 5 milioni per quanto riguarda i mutui contratti entro il 31/12/2018 da parte delle imprese. Non vi è nessun riferimento rispetto ai 28 milioni che è l'impegno della Regione che ha più volte rimarcato qual è lo stato di avanzamento… Il voto è contrario.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Giampietro Comandini per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

COMANDINI GIAMPIETRO (PD). Sarò molto breve perché voglio esprimere la mia piena solidarietà all'Assessore dell'agricoltura nei confronti di un ordine del giorno, che è un ordine del giorno di censura firmato dalla sua maggioranza, in quanto a conclusione della discussione della mozione 92, sui ritardi in capo alla Giunta. E quindi mi sembra chiaro che la sua maggioranza abbia in qualche modo verificato e constatato in lei la responsabilità in merito ai ritardi nel prezzo del latte. E' proprio per questo io, anche in disaccordo con i miei colleghi di minoranza, dico che esprimo il voto a favore, perché le sono molto vicino in questo momento di solitudine nei confronti della sua maggioranza, che l'ha abbandonata sulla vertenza del latte e sulla grave crisi dell'agricoltura. Mi auguro solo che quello che è scritto qui nel dispositivo finale, in cui si impegna l'Assessore e il Presidente della Giunta sul prezzo del latte a minimo un euro al litro, ad impegnarsi ed attuare azioni programmatorie di prospettiva al fine di arginare oscillazioni del prezzo del latte, nonché dei finanziamenti della legge 44/2019, si possano attuare con questo ordine del giorno. E proprio per questo io, lo ripeto, in disaccordo col mio Gruppo e anche con i colleghi, voto a favore di un assessore lasciato solo, di essere messo già in discussione della propria maggioranza, e quindi mi vede in qualche modo affianco a lei in questa battaglia di solitudine.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Eugenio Lai per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

LAI EUGENIO (LEU). Presidente, io credo che ci siamo lasciati qualche mese fa ad approvare una mozione in cui la maggioranza impegnava la Giunta regionale ad approvare una riforma agraria, addirittura si annunciavano grossi interventi nel campo dell'agricoltura, si annunciavano grossi interventi nel campo della pastorizia, e oggi invece ci troviamo di fronte ad un ordine del giorno, proposto dalla stessa maggioranza, che riconosce il fatto, come già asserito dall'onorevole Comandini, dei ritardi che sono in capo alla Giunta e all'Assessora competente, e allo stesso tempo impegna in maniera estremamente confusa la stessa Giunta e la stessa Assessora nel provare a risolvere il prezzo del latte. E' di questi giorni l'ulteriore insoddisfazione che c'è stata nel mondo pastorale nei confronti del mancato impegno che ha avuto la Giunta e l'Assessora in questa vertenza. E' di questi giorni il fatto e anche i video che circolano su Facebook della mancata stretta di mano da parte dell'Assessore nei confronti di uno dei rappresentanti dei pastori, stanno girando un po' in tutti i nostri cellulari, in tutti i nostri telefonini, ciò la dice lunga sulla confusione che ha questa maggioranza, sulla mancanza di programmazione che si ha sul tema, sull'assenza totale di prospettive. Ci si affida a una seria Ministra che arriva in Sardegna per provare a rimediare alle promesse elettorali del Mister Papeete, di colui il quale diceva di non alzarsi dal tavolo per far raggiungere il prezzo del latte ad un euro in 48 ore, invece ha abbandonato totalmente la vertenza. E devo dire che è un'ulteriore conferma della mancanza di prospettiva e della mancanza di idee che questa Giunta regionale ha nel mondo agricolo. Non è partito l'ente pagatore regionale che doveva partire ad ottobre; non c'è nessun tipo di situazione nuova sul punto di vista dei pagamenti sulla siccità, ricordo che sono di due anni fa, ci sono una marea di pratiche arretrate, e ancora oggi si vaga nel nulla, provando a cavarsela votando un ordine del giorno dove si dice tutto e il contrario di tutto, e alla fine si impegna in maniera vaga ad attivare azioni, quali azioni? Lo vorremmo sentire da parte della Giunta regionale, quali sono le azioni che si stanno attivando per portare il prezzo del latte ad un euro e per dare giusta riconoscenza al mondo…

PRESIDENTE. Onorevole Lai, il suo voto?

LAI EUGENIO (LEU). Presidente, il mio voto naturalmente non può che essere contrario, solidarizzo con il consigliere Comandini.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Daniele Cocco per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

COCCO DANIELE (LEU). Presidente, per dichiarazione di voto, per dire che tutte le mattine, da decenni, in Sardegna ci sono delle persone che si alzano la mattina presto, prima che sorga il sole, per andare a svolgere la loro attività con grande sacrificio nelle campagne, nelle montagne della nostra isola. Queste persone oggi vengono chiamate produttori, allevatori, io li chiamo "pastori", e sono un elemento imprescindibile della nostra storia, della nostra cultura, della nostra tradizione. E sa perché dico questo? Perché vorrei che le istituzioni quando incontrano queste persone, che sono i pastori, che sono quegli elementi imprescindibili ripeto della nostra storia, della nostra cultura, della nostra tradizione, abbiano rispetto. Dico questo perché abbiamo visto tutti il video dove l'Assessora all'uscita dal tavolo tecnico con le associazioni con gli stessi pastori, che tra l'altro hanno dovuto sudare le proverbiali sette camicie per essere ammessi al tavolo, ha negato ad uno di loro la stretta di mano. Io credo che queste siano delle azioni ingiustificabili. L'Assessora continua ad attirarsi critiche, polemiche, e non può dire di no perché ci sono i video che dimostrano questo. Io credo che nessun Assessore lì presente, che nessun Consigliere qui presente, in veste istituzionale, si sarebbe mai sognato di perpetrare un atto così incivile rispetto a delle persone che rappresentano quella categoria del nostro popolo, che probabilmente ci permettono ancora di sopravvivere, nonostante mille difficoltà. Noi siamo qui da anni cercando di trovare le soluzioni per dare loro le risposte, ma queste soluzioni non si trovano. La mozione delle minoranza è una buona mozione, riprende di fatto quello che avevamo proposto già noi nella nostra mozione, in più qui si aggiunge il discorso dell'attività sinora svolta negativamente dalla Giunta, questo l'avremmo dovuto dire noi, l'avete detto voi e ci sta benissimo.

PRESIDENTE. Metto in votazione l'ordine del giorno numero 2. Chi lo approva alzi la mano. (Viene richiesta la controprova.)Chi non lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Sull'ordine dei lavori

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Giovanni Satta. Ne ha facoltà.

SATTA GIOVANNI (PSd'Az). Presidente, ma sono state presentate delle mozioni oggi, una a firma del gruppo PSd'Az, che riguardano un problema del quale questo Consiglio non può esimersi di occuparsi, si tratta della mozione che chiede lumi al Governo in merito alla continuità territoriale marittima. Sappiamo che oggi è in vigore una convenzione del 2012, la convenzione siglata dallo Stato italiano con il gruppo Tirrenia CIN, e vorremmo capire quali sono le intenzioni del Governo. Quindi vorremmo che quanto prima questo Consiglio…

PRESIDENTE. Onorevole Satta, è arrivata stamattina, e certamente avrà…

SATTA GIOVANNI (PSd'Az). Sto parlando di un problema è al di sopra di tutte le parti, è un problema sentitissimo dai sardi, a qualunque partito essi facciano riferimento.

PRESIDENTE. Onorevole Satta, è arrivata stamattina la mozione…

SATTA GIOVANNI (PSd'Az). Sto chiedendo al Presidente del Consiglio di fissare un Consiglio straordinario e urgente, durante il quale ci si possa occupare del problema e dare una delega urgente al Presidente e all'Assessore ai trasporti di risolvere questo annoso problema. Non possiamo rischiare…

PRESIDENTE. Grazie, onorevole Satta, è chiarissimo.

Ha domandato di parlare il consigliere Massimo Zedda. Ne ha facoltà.

ZEDDA MASSIMO (Progressisti). Mi ricollego a quel che diceva prima il collega Satta, nel segnalarvi anche che nel corso di quest'ultimo ponte da poco trascorso, dopo otto giorni di lista d'attesa, non sul trasporto marittimo ma sul sistema del trasporto aereo, era impossibile trovare un volo sette giorni prima per partire dalla Sardegna verso la penisola e per rientrare in tempo congruo dalla penisola…

PRESIDENTE. Onorevole Zedda, la sua segnalazione è assolutamente pertinente e assolutamente importante, così come lo era quella dell'onorevole Satta, però è inconferente rispetto all'intervento sull'ordine sulle nei lavori, così come ho detto all'onorevole Satta.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Francesco Agus. Ne ha facoltà.

AGUS FRANCESCO (Progressisti). Visto che c'è stata una proposta da parte di un Gruppo consiliare, sull'ordine dei lavori io credo che, al termine di questa seduta, qualora fosse intenzione del Presidente convocare la Capigruppo, posso iniziare a dare la disponibilità intanto ad annunciare che anche il nostro Gruppo insieme alla minoranza presenterà una mozione sul tema, e chiediamo che urgentemente si discuta in Consiglio regionale. E' qualcosa che si può si può fare…

PRESIDENTE. Onorevole Agus, era già mia intenzione convocare una Conferenza dei Capigruppo dopo la seduta, e i Capigruppo potranno proporre alla Conferenza qualsiasi ordine del giorno o proposta che riterranno utile.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Dario Giagoni. Ne ha facoltà.

GIAGONI DARIO (LEGA). Sull'ordine dei lavori chiedo cinque minuti di sospensione per parlare con la maggioranza.

PRESIDENTE. La seduta è sospesa per cinque minuti.

(La seduta, sospesa alle ore 17 e 01, viene ripresa alle ore 17 e 14.)

PRESIDENTE. Riprendiamo i nostri lavori.

Ha domandato di parlare il consigliere Diego Loi. Ne ha facoltà.

LOI DIEGO (Progressisti). Signor Presidente, una richiesta di intervento per quanto riguarda il tema dell'Isre. Sul sito della Regione Sardegna è comparsa la delibera 42/33 del 22 ottobre 2019 con oggetto "Istituto superiore regionale etnografico - ISRE, nomina Commissario", in considerazione del fatto che la stessa, sino a pochi minuti fa, salvo che non si sia modificato ora, non risulta cliccabile e pertanto non si conosce il contenuto, le chiedo cortesemente di riferire in Aula, signor Presidente, sul significato e le motivazioni, se ne ha contezza, di tale provvedimento da parte della Giunta regionale, anche sulle ragioni del commissariamento atteso il fatto che si sarebbe dovuto prevedere da parte del Consiglio regionale, anche mediante l'utilizzo dei poteri sostitutivi da parte della Signoria vostra, alla nomina dei membri costituenti il consiglio d'amministrazione di questo ente regionale, particolarmente importante dal punto di vista delle politiche culturali. Si tratta peraltro di un'azione di commissariamento che estromette anche un ente locale come il Comune, quindi le chiederei la cortesia di poterci dare delle informazioni.

PRESIDENTE. Grazie, sarà mia cura come al solito effettuare le dovute verifiche.

Discussione congiunta delle mozioni Manca Desiré Alma - Ciusa - Li Gioi - Solinas Alessandro - Ganau - Cocco - Piu - Satta Gian Franco - Marras - Salaris - Maieli - Moro - Sechi - Deriu - Piano sulla somministrazione delle terapie della sclerosi multipla in Sardegna, con richiesta di convocazione straordinaria del Consiglio ai sensi dei commi 2 e 3 dell'articolo 54 del Regolamento (91) e Mele - Giagoni - Saiu - Canu - Piras - Ennas - Manca Ignazio sull'urgenza di verificare l'origine dei gravi disservizi relativi alla fornitura e consegna dei presidi e ausili necessari al trattamento dei pazienti in ADI, con particolare riferimento ai pazienti affetti da sclerosi multipla. (35)

PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca la discussione congiunta delle mozioni numero 91 e 35.

Ha facoltà di parlare la consigliera Desirè Manca per illustrare la mozione numero 91.

MANCA DESIRE' (M5S). Grazie Presidente, ci sono argomenti che non possono e non devono avere nessun colore politico e nessuna bandiera politica: salute e lavoro, tutti noi dobbiamo lavorare per questi due argomenti e per assicurare a tutto il popolo sardo il diritto al lavoro e il diritto alla salute e alle cure.

Oggi abbiamo scelto di trattare un argomento importante, oserei definirlo di vitale importanza per tutta la Sardegna e per il nostro popolo, che è quello della sclerosi multipla, in una terra che rappresenta forse, oserei dire, il caso nazionale, vista l'incidenza che questa malattia ha in Sardegna: parliamo di 337 casi rispetto ai 193 del resto del territorio italiano su 100 mila abitanti.

Ricordiamo che cos'è la sclerosi multipla, una malattia neurologica e neurodegenerativa che colpisce il sistema nervoso centrale; una malattia imprevedibile, complessa, né contagiosa e adesso forse neanche mortale, questo grazie ai trattamenti e ai progressi della ricerca.

Perché abbiamo scelto di presentare questa mozione in Consiglio regionale? L'abbiamo detto all'inizio, perché crediamo che il diritto alla salute e il diritto alle cure sia un diritto che deve essere assicurato a tutto il popolo sardo indipendentemente dal luogo di residenza, per cui dobbiamo cercare di assicurare loro le migliori cure e le ultime cure relativamente a questa malattia, a questa piaga sociale.

Vado a leggere il testo della mozione.

Premesso che la Sardegna è l'area geografica più colpita al mondo dalla patologia della sclerosi multipla, causa più comune della disabilità neurologica, seconda soltanto ai traumi e incidenti stradali, in Sardegna ogni 100 mila abitanti. 337 sono colpiti dalla malattia a fronte di 193 ogni 100 mila abitanti nel resto del Paese. La malattia colpisce maggiormente la popolazione di sesso femminile con un'incidenza più che doppia rispetto a quella maschile. Presenta notevoli complessità gestionali non soltanto per l'elevato impegno assistenziale multi professionale richiesto da parte del Servizio sanitario regionale ma anche per l'impatto sulla dimensione dei bisogni sociali correlati alla giovane età dei pazienti e all'elevato coinvolgimento delle famiglie nella progettazione e attuazione delle risposte assistenziali.

Considerato che le terapie adeguate, grazie alla ricerca in continua evoluzione, rallentano il progressivo avanzamento della malattia consentendo alle persone che ne sono colpite di poter vivere in maniera dignitosa, malgrado gravi limitazioni. Considerato che i diversi trattamenti terapeutici in uso sono rapportati all'avanzamento e alle varie forme della malattia, nonché alle particolari condizioni personali di ogni paziente. Considerato che l'efficacia delle cure, dipende anche dalla rigorosa cadenza temporale delle periodiche somministrazioni dei farmaci, mentre il percorso diagnostico-terapeutico e il costante monitoraggio sono fondamentali per il bloccare e/o rallentare l'avanzamento della patologia. Considerato, inoltre, che il momento della ricerca, della sperimentazione, delle analisi delle cause e dell'individuazione della terapia più appropriata costituiscono tappe fondamentali nel percorso per ottenere risultati incoraggianti. Considerato che la delibera della Giunta regionale numero 7/48 del 12 febbraio del 2019 riferita al percorso diagnostico terapeutico assistenziale per la sclerosi multipla in Sardegna recita che: "il quadro normativo definito dalle recenti leggi regionali di riforma del servizio sanitario improntate sempre più ad assicurare modelli organizzativi di elezioni omogenee su tutto il territorio regionale, richiede la definizione e l'adozione di percorsi di presa in carico globale del paziente per le patologie di particolare rilievo epidemiologico".

Preso atto che nelle sole strutture sanitarie della città di Cagliari è possibile beneficiare di tutte le principali tipologie di cura della patologia, nonché praticare i protocolli sperimentali, mentre nei nosocomi degli altri territori dell'Isola vengono somministrate soltanto alcune delle terapie oggi disponibili. Ritenuto che l'ampia estensione territoriale, le carenze croniche del sistema dei trasporti pubblici della Sardegna e l'inadeguatezza della viabilità rendono quanto mai gravose e costose le vitali periodiche trasferte nel capoluogo degli ammalati residenti nel centro e nel nord della Sardegna, ma bisognosi di protocolli terapeutici praticati nella sola città di Cagliari. Impegna la Giunta regionale, l'Assessore regionale dell'igiene e sanità e dell'assistenza sociale ad adottare i necessari provvedimenti perché tutti, lo ribadisco tutti, i protocolli e percorsi terapeutici della sclerosi multipla siano resi praticabili con uniformità di trattamento anche nel centro e nel nord della Sardegna, potenziando a tal fine le strutture già esistenti e dando così concreta attuazione al diritto dell'assistenza sanitaria sancito dall'articolo 32 della Costituzione, grazie.

PRESIDENTE. Uno dei presentatori della mozione numero 35 ha facoltà di illustrarla.

MELE ANNALISA (LEGA). Grazie signor Presidente, mi rivolgo quindi agli onorevoli colleghi, alla Giunta, allora, intanto, voglio fare una premessa che questa mozione è stata il frutto di diverse segnalazioni da più parti e proprio per la mancata erogazione da parte dell'azienda Socio Sanitaria Locale di Oristano di presidi protesici, farmaci e terapie neuro riabilitative, compromettendo così il diritto dei pazienti ai quali è stato prescritto e autorizzato il presidio ausilio e incrinando così l'efficacia e l'efficienza del servizio di assistenza domiciliare integrata ADI, fondamentale per la corretta gestione sanitaria assistenziale a domicilio di quei pazienti affetti da gravi patologie, che necessitano oltre, che di prestazioni sanitarie assistenziali, di presidi e ausili adeguati appropriati rispetto alle specifiche esigenze. I disservizi sopra descritti riguardano non solo i pazienti affetti da sclerosi multipla ma tutti quei pazienti affetti da altre malattie neurodegenerative rispetto ai quali la mancata erogazione dei presidi e degli ausili, o il ritardo nelle consegne di questi, compromette l'efficacia dell'intervento. Tale situazione sicuramente è stata determinata da una scellerata politica restrittiva e di tagli sconsiderati alla spesa sanitaria che prevedeva un risparmio pari a circa il 40 per cento sui presidi e ausili erogati in favore di pazienti affetti da particolari patologie, e questo lo si può riscontrare nel DGR numero 60/14 dell'8 novembre del 2016 a firma del presidente Pigliaru. Come quindi ho anche ampiamente espresso nella mozione, quello che è necessario fare è partire da una profonda riorganizzazione del Servizio Sanitario regionale che insieme ad efficacia ed efficienza restituirà ai pazienti qualità di prestazioni. Insisto sul fatto che il DPCM del 12 gennaio 2017 sull'aggiornamento dei LEA, livelli essenziali di assistenza, indica il livello minimo, e dico, ripeto, minimo, essenziale da garantire sul territorio nazionale. Le Regioni non possono scendere al di sotto di quel minimo stabilito dalla normativa nazionale ma la stessa afferma al contempo che le Regioni possono individuare ulteriori livelli rispetto al minimo previsto, individuando le risorse finanziarie necessarie per il loro finanziamento e questo nella precedente legislatura non è stato fatto con le conseguenze che stiamo vedendo adesso. Se una politica restrittiva deve essere adottata questa non può essere applicata in maniera avventata e improvvisata, come è stato fatto finora, bensì deve essere supportata da un'analisi economico-finanziaria ex ante e da una valutazione di impatto sulle fasce più deboli del sistema. In sintesi è necessario valutare la sostenibilità dell'azione prima della sua implementazione al fine di evitare ulteriori aggravi ai pazienti e rispettive famiglie già duramente provati dalla malattia. Inoltre io dico anche un'altra cosa che, secondo me è veramente da rimarcare, che chi è stato complice di queste politiche avrebbe avuto almeno la coerenza e la dignità di dimettersi con l'avvio della nuova politica regionale, cosa che solo poche persone dignitose hanno fatto. Quindi la nostra azione io credo, come ho detto anche ampiamente nella mozione, è attualmente indirizzata alla rilevazione del fabbisogno per poter effettuare una programmazione mirata ed economicamente sostenibile e quindi porre le basi per attuare finalmente quel PDTA che è stato enunciato a febbraio di quest'anno ma per i quali non sono state poste le condizioni per la sua attuazione, grazie.

PRESIDENTE. È iscritto a parlare il consigliere Francesco Agus. Ne ha facoltà.

AGUS FRANCESCO (Progressisti). Grazie Presidente, parto dalle conclusioni solo perché la Commissione Salute prenda in carico il tema, attivi un ciclo organico di audizioni, professionisti, aziende, università, associazioni di pazienti e presenti in un tempo contingentato una proposta seria di revisione del sistema attuale, affinché sia finalmente creata la rete di cura della sclerosi multipla. I motivi sono stati ampiamente citati nelle premesse di questo dibattito, e li faccio miei. Il tema merita una discussione approfondita proprio per le cifre e per le peculiarità che la patologia nel nostro territorio ci dà, il rischio, altrimenti, è quello di non cogliere appieno la complessità del problema e perdere un'occasione affinché finalmente alcune richieste storiche trovino una risposta. la situazione è emergenziale, centri importanti hanno una cronica carenza di organico, e questo porta chi lavora a stretto contatto con i pazienti a rischio burnout - è una delle categorie più esposte a rischi di questo tipo -, e porta anche a una diminuzione di alcune peculiarità che i nostri professionisti avrebbero, in particolare nella struttura mista ospedaliera universitaria, perché i professionisti che ci lavorano pur lavorando all'interno di una struttura ospedaliera, e mi riferisco al Centro di riferimento del Binaghi, sono in parte universitari, negli ultimi anni hanno fatto molta cura e poca ricerca. Il motivo è legato, lo ha detto bene la collega, all'enorme numero di pazienti che vengono curati nel principale Centro regionale; oltre il doppio dei pazienti in cura presso il Centro di riferimento regionale non risiedono nella provincia in cui è ubicato il centro, più del doppio rispetto alla stima, e questo fa sì che anche quel tasso di neurologi per pazienti che l'AISM a livello nazionale fissa in una cifra, in Sardegna sia più che raddoppiato.

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE GIOVANNI ANTONIO SATTA

(Segue AGUS FRANCESCO.). Sui dati credo che la Commissione abbia il dovere di approfondire e di entrare nel merito, per cui evito in questa fase, in questa sede, di fornire dati imprecisi o arrotondati, perché non è con gli arrotondamenti che si possono affrontare delle riforme organiche, come quella che invece c'è richiesta. Il fare pochissima ricerca ha portato negli ultimi anni, tra l'altro, all'assenza quasi totale di sperimentazioni. Ecco, nella mozione si citano protocolli sperimentali che, purtroppo, oggi non sono più operativi; tutti i farmaci che vengono somministrati ai pazienti nel Centro di Cagliari sono farmaci in piena disponibilità dei Centri di tutta la Sardegna, non vengono somministrati perché ovviamente un Centro che ha numeri più importanti, che ha una rete di specialisti attorno diversa, ha più dimestichezza nel somministrare farmaci che ovviamente necessitano di un controllo e necessitano anche di uno studio più accurato, però, a tutt'oggi, i numeri esigui dei nostri centri di riferimento per la sclerosi multipla fanno sì che quella che dovrebbe essere un fiore all'occhiello della nostra sanità, purtroppo, perché abbiamo tanti pazienti che devono essere curati, non possa far altro che l'ordinaria amministrazione. Quindi, riepilogando; le terapie disponibili possono essere allargate a tutta la Sardegna non con un ampliamento della sperimentazione, perché purtroppo nemmeno nei centri più grandi si fa la sperimentazione, ma con la creazione della rete, quello che manca, perché nella riforma della rete ospedaliera il Centro del Binaghi è stato classificato, grazie a un emendamento provvidenzialmente approvato all'unanimità da quest'Aula nella scorsa legislatura, come Centro di riferimento per la sclerosi multipla. Centro di cosa, però? Manca la connessione con le altre realtà, tanto che ogni ospedale, ogni presidio, ogni reparto fa un po' di testa sua, e alla fine il rischio è quello di fare due volte la stessa attività e di non essere realmente utile ai pazienti che invece avrebbero bisogno di una sanità più efficiente, e non c'è nemmeno la connessione con chi invece è responsabile della didattica. Io credevo che tra le scuole di specializzazione della Sardegna e gli ospedali che hanno in capo la cura dei pazienti cronici della nostra Isola ci fosse una connessione diversa, immaginavo, e credo che questo debba essere un obiettivo del Consiglio regionale e della Commissione nel prossimo futuro, che gli studenti neo specializzati in Sardegna in neurologia fossero pronti a lavorare nei centri che hanno in cura i malati cronici, come appunto quelli di sclerosi multipla, e che la nostra Isola vede in percentuale superiore rispetto alla media nazionale. In realtà non è così, e lo dico perché e di queste settimane, di questi mesi il dibattito riguardo la possibilità per gli specializzandi di essere, prima ancora della specializzazione, operativi nei presidi che oggi hanno carenza d'organico, ci sono regioni che hanno fatto riforme in questo senso: la Lombardia, il Veneto, ebbene, io credo che si debba intervenire anche sui programmi didattici delle scuole di specializzazione, vista appunto l'esigenza di fornire il prima possibile le strutture della nostra Regione di nuovi specialisti subito pronti a operare su cronicità come questa, credo che sia necessario iniziare a interloquire con i principali Atenei dell'Isola e iniziare a formare i professionisti che cureranno i sardi nel prossimo futuro.

PRESIDENTE. E' iscritto a parlare il consigliere Gianfranco Satta. Ne ha facoltà.

SATTA GIAN FRANCO (Progressisti). Grazie, Presidente. Il 10 settembre di quest'anno ho presentato un'interrogazione sul tema che oggi è alla discussione del Consiglio, e ringrazio l'onorevole Manca di aver sollevato, attraverso una mozione, il problema che riguarda molti sardi, e anche ovviamente l'onorevole Mele; in realtà le due mozioni, in qualche modo, coincidono rispetto a quelli che sono i temi posti oggi all'attenzione di questo Consiglio. Io ho provato anche a interloquire con l'Assessore ancor prima di presentare l'interrogazione, per chiedere a che punto era la convocazione del tavolo tecnico che è stato costituito con decreto numero 45 nel 2015, quindi il tavolo tecnico è in essere, è stato costituito, va convocato dalla struttura e quindi dall'Assessorato, la risposta dell'Assessore è stata che in carenza di organico all'interno dell'Assessorato non era in grado di procedere in tempi celeri alla convocazione del tavolo tecnico; si tratterebbe di una semplice convocazione che deve partire dall'Assessorato, poi il tavolo tecnico lavora in autonomia per quanto riguarda la definizione del percorso diagnostico-terapeutico-assistenziale. Quindi io chiederei ai presentatori della mozione di inserire anche un riferimento ben preciso rispetto a un impegno che l'Assessore deve comunque confermare dinanzi a questo Consiglio, rispetto alla convocazione del tavolo tecnico di lavoro per la definizione dei percorsi diagnostici-terapeutici-assistenziali, e io sono assolutamente d'accordo sulle mozioni presentate. Grazie.

PRESIDENTE. E' iscritta a parlare la consigliera Analisa Mele. Ne ha facoltà.

MELE ANNALISA (LEGA). Grazie, Presidente, sicuramente è condivisibile quanto affermato da…

PRESIDENTE. Mi scusi lei è già intervenuta, quindi non può intervenire. Mi scuso perché ce l'avevamo nell'elenco e quindi…

È iscritto a parlare il consigliere Giorgio Oppi. Ne ha facoltà.

OPPI GIORGIO (UDC-Cambiamo). Innanzitutto voglio evidenziare che si tratta di due mozioni diverse, una cosa è l'ADI, una cosa è la sclerosi multipla, anche se nella mozione dell'ADI si fa riferimento anche, per quanto riguarda gli ausili, alla sclerosi multipla, quindi a seconda delle circostanze non è che uno fa tre minuti e tre minuti per essere chiari. Vorrei capire… sembrerebbe che i Capigruppo abbiano detto: "Le accorpiamo", ma si accorpano quando sono complementari, nel caso specifico sono due mozioni diverse.

Comunque io intervengo sulla mozione in generale, però chiedo di annullare questo tempo tecnico per cui ho parlato.

PRESIDENTE. È una decisione assunta dai Capigruppo, onorevole, quindi…

OPPI GIORGIO (UDC-Cambiamo). Va bene, ma i Capigruppo devono fare il loro mestiere però! Fategli fare un corso accelerato, non è che i Capigruppo possono imporre praticamente contro il Regolamento, questo perché sia chiaro, per oggi, domani e sempre, perché sono due cose diverse.

PRESIDENTE. Onorevole Oppi, lei faccia il suo intervento. Molto probabilmente…

OPPI GIORGIO (UDC-Cambiamo). Appunto faccio il mio intervento, però sto precisando una cosa che è norma.

Allora prendiamole tutte e due assieme, ci sono alcune valutazioni da fare. Innanzitutto va precisato che non è un'area geografica che è prima al mondo, è una delle regioni certamente che, partendo dal Nord dell'Europa e scendendo giù, due malattie, una è la sclerosi multipla, l'altra è il diabete, si scende e poi riesplode in Sardegna, e quindi questa è una cosa molto, molto grave, che va valutata con molta attenzione.

Allora facciamo il primo atto, parliamo di ADI. L'ADI è stata una truffa legalizzata per tanto tempo. Soltanto alla fine della legislatura si è fatto qualche controllo. Perché quando mai in un'ASL hanno negato un lettino da decubito? Dove è andato questo lettino dopo un mese, due mesi, sei mesi? Non si è mai saputo fino a quando non hanno fatto dei riscontri e si è dato un po' di strutture alla situazione e si è andati a verificare il perché c'era una spesa eccessiva. Parliamo, invece, dell'altro problema, che è più importante. In Sardegna esistevano due centri, entrambi centri di eccellenza: quello di Cagliari, in cui fu nominata, nonostante alcune difficoltà, la dottoressa Marrosu, molti anni fa la nominai io per amore della verità, e un'altra di eccellenza che era a Sassari, una super eccellenza guidata dal professor Giulio Rosati. Ebbene le due strutture oggi sono fatiscenti, non esistono e cominciamo a chiarire il perché. Il centro della dottoressa Marrosu, è il centro del Binaghi, è un centro che certamente aveva una grossa rilevanza. Cosa si è verificato però? Si è verificato che improvvisamente al Binaghi di Cagliari nella passata legislatura hanno lasciato soltanto gli ambulatori specializzati e hanno trasferito, invece, la struttura portante al Santissima Trinità, per cui perdita di denaro, trasferimento degli esami, una macchina che va a prendere gli esami al Binaghi, che poi ritorna e li porta nella centrale, però di fatto senza avere un quadro di riferimento, senza letti, per cui la gente, cominciamo a chiarire, dobbiamo risparmiare per quanto riguarda la mobilità, ebbene stanno andando tutti a Milano perché non c'è più nessuno. E allora cosa succede? Il professor Rosati purtroppo è morto, ma era un luminare, e la cosa funzionava a menadito così come funzionava la struttura. La dottoressa Marrosu, che ha avuto anche l'onore di essere Assessore regionale alla Sanità, casualmente del mio Gruppo, cioè ha preso il mio posto in quell'anno, perche ho rinunciato, debbo dire che ha svolto un ruolo importante e recentemente ha ritenuto di dover andare in pensione. Chiariamo le cose, quella che è stata la vox populi. Sennonché ci ha ripensato perché voleva dare l'assistenza a tanti poveri diavoli che avevano bisogno di essere assistiti e ha chiesto, lo ha chiesto anche al Ministero che le ha dato un assenso, ma non è stata ratificato il tutto dall'Università di Cagliari. Aveva detto: "Vengo anche gratis, mi pago anche l'assicurazione, non ha importanza, non voglio niente, ma voglio continuare a fare questo lavoro", per il quale migliaia di persone la invitavano a riprendere quel ruolo che aveva svolto con grande senso di responsabilità. Perché dico queste cose? Perché non vorrei neppure che qualcuno pensasse che, per esempio, in una struttura modello come il Binaghi in effetti si sia passati a una situazione di questo genere. Oggi siamo in una situazione di crisi e dobbiamo cercare di riprendere la strada, ma sono d'accordo su tutte e due le mozioni e sulla mozione, però non sono d'accordo quando si fa riferimento alla "32" quando si dice "in tutte le regioni della Sardegna". Fra dieci anni! Fra dieci anni perché non ci sono le strutture, bisogna creare le condizioni, perché bisogna creare i medici, bisogna creare la struttura, la volontà, eccetera, diversamente si continuerà ad andare a Milano e questo dobbiamo evitarlo, sia per risparmiare, sia al tempo stesso perché questo è importante, perché visto che avevamo dei poli di eccellenza che oggi sono naufragati praticamente nel vuoto. E qui io mi appello all'Assessore perché valuti con attenzione se alcune modifiche fatte avevano un senso logico. Il Binaghi non solo era un centro di eccellenza, ma aveva una struttura che era gratificata da tutti. Certo il problema c'è, ha ragione chi ha presentato la mozione, la collega Desirè Manca, quando dice che la gente è chiaro che deve fare mille acrobazie per venire a Cagliari, a Sassari non si può più andare perché non esiste più niente al riguardo. E cosa fanno questi malati non essendoci i posti letto? Vanno in albergo, pagano l'albergo, questa è la verità! E nessuno si sta interessando di questo problema! Io che questo sia fondamentale, soprattutto per chi, come altri settori, non si ha la sensibilità che si aveva una volta. Quando davamo 500 milioni di vecchie lire, per esempio, per quanto riguarda il settore specifico, al professor Licinio Contu, il registro dei donatori di midollo osseo, non solo non si dà più niente, ma addirittura l'hanno cacciato via da uno stanzino, a un luminare, assieme al professor Cao, nella ricerca e nella scienza. Noi abbiamo delle strutture che sono efficienti? Valorizziamo queste strutture anziché disperdere e creare il vuoto. Dobbiamo obiettivamente lavorare con grande lena per riuscire nuovamente a creare le strutture con delle appendici che vanno anche nei territori, non saranno tutti i territori, sarà un territorio centrale. Ma non c'erano i tre poli una volta? Uno era a Cagliari, uno era a Sassari e l'altro era a Nuoro, questi sono stati sempre identificati come tre poli la Sardegna. Poi abbiamo detto un sacco di fesserie: Nuoro è un potenziale DEA di secondo livello, Lanusei è un potenziale DEA di primo livello, abbiamo sperperato e dato 50, 60 posti letto a strutture che sono inesistenti! Ecco, bisogna riprendere la strada, rifare rapidamente, Assessore, la razionalizzazione della rete ospedaliera, rendere giustizia a quei territori che navigano al buio e soprattutto, in un momento come questo, io so che nella stragrande maggioranza della Sardegna mancano, piano piano la carenza anche di medici è il primo motivo fondamentale che sta portando a chiudere i reparti e quindi a creare disagi agli utenti, non avere quella sensibilità perché si abbia veramente una sana assistenza sanitaria, che è quella che tutti vogliono, tutti quanti promettono, ma poi all'atto pratico non mettono in essere.

PRESIDENTE. È iscritto a parlare il consigliere Francesco Mula. Ne ha facoltà.

MULA FRANCESCO (PSd'Az). Presidente, l'argomento sottoposto all'attenzione... grazie Presidente intantoper rimarcare che l'onorevole Oppi aveva perfettamente ragione perché i due ordini del giorno, come si dice, non ci appiccica, quindi son due cose completamente diverse, e per ricordare che in Conferenza dei Capigruppo non avevamo stabilito che le due mozioni dovevano essere accorpate, avevamo deciso di portarle insieme perché nella seduta precedente mancava l'Assessore della sanità, semplicemente per questo, quindi sono due cose completamente distinte e infatti faremo due votazioni distinte.

Preannuncio per i colleghi che io mi sono permesso, nei miei ritagli di tempo, di preparare un ordine del giorno che poi qualcuno se lo vuol firmare lo firmerà, se lo vuol condividere lo condividerà. Abbiamo preso spunto, e ringrazio la collega Manca che ha presentato la mozione su un argomento così importante e poi vediamo un attimino se riusciamo a trovare quella condivisione che mi auguro possiamo anche in questo argomento poter dico trovare. Detto questo, mi son preso due appunti per quanto riguarda la sclerosi multipla, perché l'argomento sottoposto all'attenzione del Consiglio regionale ha rilevante importanza, tenuto conto che la Sardegna, scusate se stiamo disturbando, stiamo zitti… Poi Presidente io mi propongo e chiedo che venga fatta anche una spesa per quanto riguarda il Consiglio regionale, con tutto il rispetto dei colleghi, compriamo una dotazione di attack in modo che i colleghi possano stare in aula per il rispetto dei presenti dico, perché non è che stiamo qui a passare né tempo né ora, questo permettetemelo.

Stavo dicendo che in Sardegna infatti si arriva a 337 casi per 100.000 abitanti, mentre in Italia si stimano circa 193 casi per 100.000 abitanti, il che vuol dire che è un dato veramente preoccupante. La sclerosi multipla è una patologia complessa, cronica, degenerativa, con un evidente impatto sociale.

Gli oneri assistenziali a carico delle famiglie nelle quali è presente una persona che ne è affetta, sono molto elevati, è quindi prioritario venga data attuazione al percorso diagnostico terapeutico approvato con deliberazione numero 7/48 di febbraio garantendone un'applicazione omogenea su tutto il territorio sardo. Non è possibile infatti che le persone con sclerosi multipla siano costrette ad affrontare gravose e costose trasferte verso le strutture di Cagliari perché nel resto dell'isola non sono presenti strutture che possono garantire una presa in carico sociosanitaria globale e integrata.

E' necessario quindi potenziare le strutture, e su questo condivido molto della mozione presentata dalla collega Manca, non solo le strutture esistenti ma anche quelle del centro e del Nord Sardegna, affinché venga riconosciuto alle persone con sclerosi multipla il diritto alla continuità delle cure e dell'assistenza e che venga attuato il percorso di presa in carico globale al fine di mettere realmente al centro le persone.

Detto questo, ripeto, abbiamo presentato un ordine del giorno che ho già provveduto a distribuire ai colleghi della maggioranza, per quanto riguarda invece l'altro tema che ha presentato la collega Mele e che noi naturalmente come Gruppo PSd'Az voteremo a favore, riteniamo anche questo che sia meritevole di attenzione da parte di tutta l'aula.

PRESIDENTE. E' iscritto a parlare il consigliere Domenico Gallus. Ne ha facoltà.

GALLUS DOMENICO (UDC-Cambiamo). Argomento importantissimo, argomento fondamentale, non foss'altro per i numeri che ha enunciato precedentemente l'onorevole Manca Desiré che è giusto puntualizzare perché lei ci tiene molto, e quindi io voglio essere corretto, patologia sempre dai grandi numeri e dai grandi problemi. Io sono completamente d'accordo su ciò che ha scritto nella mozione il Gruppo dei Cinque Stelle, più vedo tantissimi sassaresi, però devo essere altrettanto chiaro nel dire che condivido tutto sino al "considerato", "preso atto", non sono assolutamente d'accordo, e così pure "ritenuto" e vi spiego perché. Il centro di Sassari è perfettamente funzionante, lo dico per esperienza diretta visto che sono seguito lì e funziona con tutti i tipi di terapia comprese quelle sperimentali se si vogliono fare. Non solo, c'è solo una differenza col centro di Cagliari, che Cagliari ha una risonanza prettamente per i… chi fa così con la testa mi dà solo fastidio, lo frequento quel centro, quindi vedo tutte le persone che ci sono e ci sono tutti quelli che ci vogliono andare, non c'è il minimo dubbio su questo e fanno tutti i tipi di terapia che sono sul mercato o meglio che sono nell'agenda degli ultimi ritrovati, fanno anche protocolli sperimentali quando la Commissione dà l'ok. Ripeto, l'unica differenza con Cagliari è che hanno meno medici sicuramente, non ci sono più le guide illuminate del professor Rosati a Sassari e della professoressa Marrosu a Cagliari e poi farei un inciso anche su questo perché l'Assessore sa nella mia interrogazione già fatta nella precedente legislatura, e dicevo, la differenza sulla risonanza, perché la risonanza magnetica di Cagliari è una risonanza magnetica dedicata a Cagliari solo per i pazienti di sclerosi multipla, mentre invece a Sassari è stata acquistata per i pazienti di sclerosi multipla, mentre invece viene utilizzata da tutti i reparti. Perché è importante la risonanza dedicata al servizio? Perché ogni risonanza, anche con minime variazioni, dà un quadro diverso; siccome stiamo parlando di lesioni di pochi millimetri, in automatico i quadri possono poi venire sfalsati e da qui a cascata ne discendono decisioni di un tipo di farmaco oppure di un altro. Tutti i farmaci che sono oggi alla portata dei medici e cioè tutti i farmaci che sono indicati, non ultimo l'ocrelizumab che è l'ultimo anticorpo monoclonale che dà dei risultati importantissimi, sono utilizzati già da anni anche a Sassari. Avrei voluto anche parlare della situazione di Nuoro, però siccome non ho certezza su Nuoro perché, caro Assessore, sottolineo questo anche a tutti i colleghi dell'Aula, io oggi ho provato a chiamare dall'una e un quarto alle due e mezza all'ospedale di Nuoro, mi hanno risposto sempre gli infermieri dicendomi che mi avrebbero fatto chiamare da un medico, oppure che loro erano troppo impegnati per andare a cercare il medico, essendomi presentato come Domenico Gallus semplicemente.

Quando ha spiegato che ero il Presidente della Commissione sanità e che avevano necessità di confrontarmi con loro perché dovevo affrontare una mozione stasera importante anche per loro, mi è stato detto, cosa pensate: "Sì lo chiamiamo subito?" "Lei ci sta rovinando il nostro lavoro, noi non abbiamo tempo per andare a cercare nessuno, se lei vuole lasci il numero di telefono poi vediamo se la possono richiamare". Ho lasciato il numero di telefono, non mi ha chiamato nessuno. Stavo anche per non dirlo però lo voglio segnalare, perché quando mi sono presentato solo come medico mi volevano forse accontentare, come Presidente della Commissione sanità non ha funzionato, è per quello che non uso mai dire che sono questo o che sono l'altro probabilmente. Questa è un'altra cosa che dovremmo approfondire, dovremmo insegnare un corso di psicologia, perché gli ho detto: "Meno male che sono il Presidente della Commissione sanità, se avesse chiamato un paziente cosa gli avreste detto?"

PRESIDENZA DEL PRESIDENTE MICHELE PAIS

(Segue: GALLUS DOMENICO). Concordo tutto quello che ha detto l'onorevole Oppi, sono due mozioni completamente diverse che non ha il minimo significato essere state messe assieme, perché sono favorevolissimo totalmente a quello che ha scritto il Gruppo della Lega, in questa stiamo parlando però di un altro tipo di assistenza che non è quella esclusiva della sclerosi multipla, perché ci sono dei casi gravissimi, sto parlando veloce perché altrimenti non riesco a dire quello che avrei voluto e dovuto dire. Di conseguenza le cose importanti da dire quali sono, sono che per quanto riguarda l'ADI, l'assistenza alle grandi patologie, siamo perfettamente d'accordo. Ripeto, sulla mozione presentata dai colleghi del Movimento 5 Stelle e l'altro sono d'accordo sino a quei due punti, perché Cagliari esattamente fa quello che fa Sassari, e Sassari fa quello che fa Cagliari, ciò nonostante ci manca Nuoro, ma ci manca Nuoro perché penso che anche Nuoro faccia le stesse cose. Non so se l'assessore succederà adesso ci darà ragguagli. Io ho provato, ripeto, a fare questo tentativo per uniformare tutto e invece non c'è stato, certo è che Cagliari a un tot di medici, Sassari ne ha molto meno, con la caduta della Marrosu e del professor Rosati purtroppo è chiaro che c'è stato un contraccolpo. Perché poi è avvenuto contemporaneamente quasi.

PRESIDENTE. E' iscritto a parlare il consigliere Daniele Cocco. Ne ha facoltà.

COCCO DANIELE (LEU). Presidente, io ringrazio davvero l'onorevole Manca per aver avuto la sensibilità, non solo politica, di proporre questa mozione, perché stiamo parlando di una patologia che affligge decine e decine di nostri conterranei, e sicuramente la risposta sanitaria che viene data loro, rispetto alla importante patologia che purtroppo hanno, non è la migliore che si possa dare. Una volta tanto vado un po' controcorrente rispetto al Presidente della Commissione sanità, non è vero che ci sia una perequazione o un'equiparazione fra tutti i territori della Sardegna. Per quanto riguarda la risonanza magnetica lei, onorevole Gallus, sa benissimo che è sufficiente una macchina da 1,5 Tesla per fare ottime diagnosi, è sufficiente questo, perché poi con la con la sequenza Flair…

(Interruzione del consigliere Domenico Gallus)

No non ho capito! Poi ne parliamo, io lo facevo male, ma facevo quel lavoro, quindi qualcosa l'ho imparata e me l'hanno insegnata. Certo la macchina da 3 Tesla è superiore, però io infatti ho appena detto che con una macchina da 1,5 Tesla si fanno ottime diagnosi, perché lei sa benissimo che poi la cosa più importante è quando si effettua l'esame con mezzo di contrasto, lei lo sa meglio di me, per vedere l'attività…

Vabbè, lei è più esperto di me, poi potrà…

Comunque io insisto nel dire che la risposta non è uguale in tutti i territori della Sardegna, e questo non è che lo diciamo noi, ce lo dicono i pazienti che purtroppo sono affetti da questa patologia. Quello che chiediamo all'Assessore è proprio questo, che si faccia di tutto, tutto quello che si può fare, perché ci sia una uniformità di trattamento su tutto il territorio. Mi risulta anche per le prenotazioni appunto delle risonanze magnetiche che rispetto ai territori ci siano delle liste d'attesa ben diverse, con molto più tempo, rispetto a Cagliari, nelle altre zone della Sardegna. Io lo dissi anche nella scorsa legislatura, dove presentammo anche una mozione per fare in modo che sugli esami diagnostici venga assolutamente garantita una priorità a questi pazienti, e non mi risulta che a regime sia così. E basterebbe davvero poco, basterebbe far dedicare due serate intere, due turni interi di risonanza magnetica ai pazienti con questa patologia e probabilmente si darebbe una risposta, se non immediata, nei tempi agli specialisti che chiedono l'esame. Poi ricordiamo che l'esame viene fatto per poi poter prescrivere la terapia o continuare la terapia. Quindi assolutamente d'accordo e quindi voterò favorevole alla mozione della collega Desiré Manca, e voterò chiaramente tutta la mozione, non per parti, perché credo che comunque quello che è stato detto rappresenti la realtà delle cose, per quello che sappiamo soprattutto dai pazienti che si rivolgono continuamente a chi dovrebbe in qualche maniera rappresentarli. Anche la mozione della Lega è una mozione che centra il problema. In effetti il problema ADI esiste ed è un problema evidente, ed è un problema che non è solo un problema degli ultimi cinque anni, terrei a dire all'onorevole Mele, ma un problema che probabilmente ci portiamo dietro da tantissimo tempo. Comunque siccome il nostro compito, a prescindere dalle appartenenze, perché l'abbiamo detto sempre, e lo ribadiamo anche oggi, quando si parla di sanità, non è che dobbiamo parlarne rispetto alle opzioni ideologiche o di appartenenza, credo che dovremo anche su questo fare di tutto, perché le risposte che meritano i nostri cittadini siano risposte di cittadini di pazienti, se non di serie A, almeno di serie B. Grazie.

PRESIDENTE. Ha facoltà di parlare, per la Giunta, l'Assessore dell'igiene e sanità e dell'assistenza sociale.

NIEDDU MARIO, Assessore tecnico dell'igiene e sanità e dell'assistenza sociale. Presidente, la replica sarà ovviamente, essendo le due mozioni come è stato detto separate, sarà divisa in due parti.

Allora intanto per quello che riguarda la mozione numero 91 sulla problematiche legate alla sclerosi multipla c'è da dire che non siamo all'anno zero, come forse può erroneamente trasparire da quello che è un pochino l'impianto della mozione, perché io stesso ho partecipato, pochi mesi fa, al convegno promosso dall'Associazione dei malati di sclerosi multipla, in cui erano presenti tutti i referenti dei vari centri della Sardegna. Ricordo a me stesso e all'Aula che, per quello che riguarda l'erogazione delle terapie, i centri prescrittori in cui si prescrivono e si praticano tutte le terapie che sono deputate a trattamento della malattia sono questi che vi vado a descrivere e a citare.

Per conto dell'ATS abbiamo il centro dell'ASL Sassari nell'ospedale Segni di Ozieri, ambulatorio di neurologia; la ASL Nuoro, San Francesco, Neurologia e Stroke Unit; Oristano, l'unità operativa di Neurologia; e a Cagliari il Centro della sclerosi multipla, che è il centro di riferimento regionale; per quello che riguarda invece la AOB, il Brotzu,abbiamo una unità operativa di Neurologia e Stroke Unit, che anche quella ha dei colleghi che si occupano delle terapie dedicate alla sclerosi multipla; e altrettanto c'è nel centro della Clinica neurologica dell'azienda Ospedaliera Universitaria di Sassari. Quindi non diciamo che la rete l'abbiamo in pratica costituita, il Centro di riferimento regionale al Binaghi e poi tutti questi centri, è chiaro che è una rete ancora in embrione che deve essere implementata, su questo non ci sono dubbi. La problematica fondamentale con la quale ci andiamo a scontrare oggi, e che fa in modo che questa rete sia ancora una rete in parziale formazione è dovuta a quello che già gli onorevoli che mi hanno preceduto, tra cui l'onorevole Oppi e l'onorevole Gallus, hanno citato in maniera esemplare, e cioè la carenza purtroppo dei medici, degli specialisti che sono andati in pensione e non sono stati rimpiazzati. E questo è un grosso danno per la rete di cura nell'ambito della sclerosi multipla, perché abbiamo perso delle figure di riferimento importanti, come erano il professor Rosati e la professoressa Marrosu, che abbiamo anche addirittura, devo dire, su input anche di chi ha parlato prima, cercato di reinserire nella rete di cura, ma purtroppo per motivi burocratici, strettamente burocratici, non è stato possibile attuare quest'altro intervento.

Veniamo al PDTA, la sclerosi multipla è una delle poche patologie che gode di un PDTA già approvato. Ricordo che è stato approvato con delibera di Giunta regionale del 12/2/2019, e questo PDTA chiaramente è un percorso diagnostico terapeutico assistenziale che però ha bisogno ovviamente di interventi suppletivi di attuazione e di implementazione, che sono all'attenzione dell'Assessorato e del futuro tavolo tecnico, che devo dire abbiamo già previsto la riattivazione del tavolo tecnico, ma purtroppo scontiamo, come per tante altre cose che abbiamo in mente di fare e non possiamo fare, scontiamo la carenza di dirigenti ai quali affidare la tenuta del tavolo, e di conseguenza, come si diceva sempre, con i fichi secchi le nozze non vengono mai molto bene. Non avendo possibilità ed avendo tante problematiche aperte, tanti tavoli da aprire, non avendo i dirigenti per farlo, anche quello sulla sclerosi multipla e sul PDTA è rimasto un pochino indietro, però appena possibile contiamo di attivarlo, anche perché è una promessa che io stesso ho fatto il giorno che mi sono presentato al convegno, per cui.

Una precisazione per quello che riguarda le sperimentazioni. I farmaci sono disponibili in tutti i centri, tutti i farmaci sono disponibili presso tutti i centri della Sardegna, e per quello che riguarda le sperimentazioni mi piace ricordare che le sperimentazioni non sono competenza dell'Assessorato, perché le sperimentazioni le dispone il Comitato etico e, sulla base di un protocollo presentato dal promotore della sperimentazione, vengono anche da questo individuati i centri in cui praticare le sperimentazioni, e quindi su questo almeno siamo esenti da colpe, mi si consenta.

C'è una cosa che nessuno ha citato, né nelle mozioni né negli interventi, ma è forse una delle cose che premono di più anche a questo Assessorato, oggi, e che cercheremo di implementare e di mettere in pratica al più presto, ed è quello che riguarda i protocolli e la possibilità di riabilitazione specifica, perché ricordo che la riabilitazione in Sardegna non ha delle specifiche dedicate ai pazienti con sclerosi multipla, che invece, avendo la patologia una prevalenza molto alta, come avete detto giustamente, ha necessità anche probabilmente non di centri di riabilitazione dedicati ma sicuramente di percorsi dedicati di riabilitazione all'interno dei centri riabilitativi in generale, cioè con la qualificazione di fisioterapisti e fisiatri che si occupino nello specifico della riabilitazione dei pazienti con sclerosi multipla.

Per quello che riguarda i problemi legati alla diagnostica, e ovviamente alle risonanze, adesso, se partirà a breve il piano per l'abbattimento delle liste d'attesa, contiamo anche di dare una risposta ai pazienti che sono in lista d'attesa e che hanno delle difficoltà, in particolare adesso in questo periodo, a praticare delle risonanze non tanto per avere la prima diagnosi ma più che altro per la tenuta sotto controllo della patologia.

Un'altra problematica che non è venuta fuori a dovere, secondo me, sempre rispetto ai percorsi diagnostico terapeutico assistenziali, è la incapacità del sistema, oggi, di fare veramente propria quella che è la caratteristica del piano diagnostico terapeutico assistenziale, che è quella di essere un piano terapeutico che a 360 gradi si occupa del paziente con patologia da sclerosi multipla, che quindi deve avere dei percorsi integrati che sono dei percorsi sociosanitari, e quindi assistenza domiciliare integrata ma nel vero senso della parola, che sia integrata, che cioè sia un'assistenza sociosanitaria che si faccia carico globalmente del paziente con sclerosi multipla. Devo dire che su questo ancora siamo un po' indietro, non siamo in grado di garantirlo perché questo progetto dovrebbe vedere l'integrazione tra le strutture sanitarie, a partire dall'unità di valutazione territoriale dal VTA e dal PUA con quelli che sono gli organi che gestiscono poi le tematiche sul territorio dal punto di vista dei Comuni, che sono per esempio gli ambiti plus, e qui entriamo in un mare magnum di considerazioni che si potrebbero fare, ma forse non è questo il tempo e il luogo.

Per quello che riguarda invece la mozione numero 35, essendo una mozione che richiama degli elementi di specificità, vi leggo quella che è la risposta che è stata preparata dagli Uffici, in particolar modo dagli uffici che sono stati chiamati in causa più volte per le carenze, che sono quelli della'area sociosanitaria locale di Oristano. Ricordo che la mozione 35 faceva riferimento alle problematiche relative alla carenza di ausili, integratori ad esempio, e tutti i presidi che sono deputati all'assistenza domiciliare integrata, ma con particolare riferimento alla sclerosi multipla.

Relativamente agli integratori per uso orale, compresi quelli precari per piaghe da decubito, non è prevista l'erogazione ai beneficiari finali neanche dietro prescrizione medica. Si fa presente che i limiti e le modalità di erogazione alle quali ci si attiene sono regolamentati dall'articolo 14 del DPCM 12/01/2017 e ribaditi all'allegato 1 sull'assistenza integrativa che attiene alla delibera di Giunta regionale 35/17 del 10 luglio 2018, che attiene alle linee di indirizzo sui profili assistenziali delle cure domiciliari integrate e delle cure palliative domiciliari. Per quanto riguarda le medicazioni avanzate, le difficoltà legate agli approvvigionamenti e di conseguenza i ritardi nell'erogazione sono da attribuirsi alle procedure di implementazione delle gare regionali - devo dire la verità, siccome la mozione risale a parecchi mesi fa e la stiamo discutendo oggi, questa è una problematica ormai sicuramente superata - si ribadisce a tal fine che l'allegato 1 della delibera 35/17 rimanda agli articoli 11 e 12 del DPCM del 12/01/2017 che dettano i limiti e le modalità di erogazione, e a questi ci si attiene. In riferimento ai materassi antidecubito e ai presidi protesici, non sono di competenza del Servizio farmaceutico, e quindi fanno riferimento ad altra struttura. Ovviamente anche qui scontiamo, anche per quello che riguarda queste tematiche e queste problematiche, la cronica carenza di personale negli uffici dedicati delle Aziende socio sanitarie locali e di ATS in generale, alle quali cercheremo di far fronte adesso con i prossimi concorsi che verranno banditi. Grazie.

PRESIDENTE. Grazie, signor Assessore.

Ha domandato di replicare la consigliera Desirè Manca. Ne ha facoltà.

MANCA DESIRE' (M5S). Ho ascoltato tutti i colleghi che sono intervenuti per questa mozione, mi ha colpito particolarmente l'intervento del Presidente della Commissione sanità regionale sarda. Presidente, io le rileggo ciò che abbiamo scritto e chiesto in questa mozione, perché molto probabilmente l'abbiamo scritto male, oppure abbiamo sbagliato in qualcosa: "Impegna la Giunta regionale e l'Assessore regionale ad adottare i necessari provvedimenti perché tutti i protocolli…", e non solo, come ha menzionato l'Assessore, ad Ozieri, che è un centro piccolo rispetto a Sassari, o questo non viene fatto a Nuoro, o questo non viene fatto ad Oristano. La Sardegna è tutta, da Sassari, ad Olbia, a Nuoro, a Oristano, a Cagliari, ricordiamocelo questo! Però andiamo a leggere quello che noi chiediamo: "… tutti i protocolli e percorsi terapeutici - e sottolineo percorsi! - della sclerosi multipla siano resi praticabili con uniformità di trattamento, anche nel centro e nel nord". Quindi nessuno ha parlato solo di Sassari, abbiamo parlato di Sassari, del centro, ribadisco, Olbia, Nuoro, Oristano, Cagliari e Sassari: i maggiori centri della Sardegna.

Le spiego, Presidente, le spiego da che cosa è nata e come è nata questa mozione. Tre settimane fa ho ricevuto una telefonata da parte di un gruppo di malati di sclerosi multipla che mi hanno contattato (queste persone non erano solo di Sassari), ho sentito loro e quindi li ho ascoltati in quelle che erano le loro problematiche. Ha detto bene l'onorevole Oppi, le persone che non sono seguite a Nuoro, ad Oristano, a Sassari, devono venire a Cagliari: sa cosa vuol dire venire a Cagliari per una famiglia che non ha i soldi per venire a Cagliari, che non può sostenere il viaggio, che non può pagare anche l'albergo? Lo sappiamo che cosa vuol dire questo? Vuol dire, tradotto in parole povere, che stiamo negando il diritto alla cura alle persone che hanno, in questo caso, la sclerosi multipla! Allora io ribadisco quello che abbiamo chiesto in questa mozione: a tutti i sardi, indipendentemente da dove risiedono, deve essere garantito il diritto alla cura: questo si chiede!

PRESIDENTE. Ha domandato di replicare la consigliera Annalisa Mele. Ne ha facoltà.

MELE ANNALISA (LEGA). Ho sentito tante osservazioni, alcune condivisibili altre un po' meno, ma mi riferisco adesso soprattutto a quanto affermato dall'onorevole Manca. Condivido la sua mozione però fino a quando arriva al richiamo della deliberazione 7/48 della Giunta regionale del 12 febbraio del 2019, che approva il percorso diagnostico terapeutico assistenziale e in particolare sull'affermazione dell'Assessore uscente dove al primo capoverso richiama l'articolo 21 e successivi del DPCM sull'aggiornamento dei LEA e che il riferimento ai PDTA prevede, testualmente, l'attivazione di percorsi assistenziali integrati che garantiscano l'accesso unitario ai servizi sanitari e sociali, la presa in carico della persona e la valutazione multidimensionali dei bisogni sotto il profilo clinico, funzionale e sociale. Quindi abbiamo chiarito bene che cosa si intende PDTA! La normativa vigente nazionale e regionale quindi prevede il sistema integrato a garanzia della presa in carico globale del paziente, peccato che la precedente amministrazione regionale non abbia mai ovviato con atti concreti alla realizzazione del sistema. Qual è il sistema, a cui ha accennato anche il nostro Assessore, quel sistema che deve essere per forza di cose coinvolto in questo percorso diagnostico terapeutico assistenziale dove c'è un marasma, infatti, abbiamo l'ADI che dovrebbe essere assistenza domiciliare integrata, integrata con i servizi sociali, invece vediamo un'assistenza domiciliare infermieristica, almeno quello è quello che vedo io, che è gestita dalle aziende socio sanitarie locali, e il SAD, il SAD che il servizio di assistenza domiciliare che è la parte sociale dell'ADI che è gestita dai PLUS d'ambito in maniera totalmente slegata l'una dall'altra, nonostante la normativa prevede che nel PLUS debba realizzarsi l'auspicata integrazione socio sanitario. Quindi il mio discorso, quello che io voglio rimarcare è questo: è necessario innanzitutto approvare e avviare il nuovo sistema sanitario regionale e contestualmente riassettare, rimodulare i servizi territoriali, senza quelli non può esistere un percorso diagnostico terapeutico assistenziale. Quindi si è partiti dall'altro senza considerare invece che non poteva essere applicato in tempi brevi in quanto non si era preparato il territorio e tutti gli organismi che sono, diciamo, coinvolti in questi percorsi diagnostici terapeutici. Quindi la situazione attuale a mio parere non consente l'attivazione immediata del PDTA, proprio per questo motivo, perché dobbiamo assolutamente creare quelle condizioni per poterlo applicare. Non possiamo fare questi protocolli, questi percorsi diagnostici terapeutici se non andiamo a vedere quello che abbiamo sui territori, come stanno funzionando, se hanno rete, che cosa vuol dire? Vuol dire che se noi abbiamo un ADI della ASL, il SAD che è la parte dell'ADI dell'assistenza sociale e del PLUS che è dei comuni che non comunicano tra di loro, come possiamo nell'immediato attivare questo percorso diagnostico-terapeutico? Iniziamo, come ha detto l'Assessore, con il tavolo tecnico e si lavora con questo. Ma non è che domani lo si può fare diciamo con tantissima facilita, questo è quello che volevo dire. Infatti, io voglio rimarcare anche un'altra cosa, che per quanto sopra affermato la situazione attuale, quindi a breve termine, secondo me se vogliamo essere onesti, coerenti e voler fare veramente un lavoro strutturale non solo, diciamo, promettere cose che magari non possono essere sostenibili, io credo che l'approvazione da parte dell'Amministrazione uscente del PDTA con la delibera della Giunta regionale di febbraio del 2012, è servita solamente a creare aspettative nei pazienti e alle rispettive famiglie, e a questo punto creando, appunto, false aspettative. Dopodiché sicuramente quello che dobbiamo fare noi è lavorare seriamente con un tavolo tecnico per poter attuare questi percorsi diagnostici terapeutici assistenziali, grazie.

PRESIDENTE. Grazie onorevole Mele, quindi metto in votazione…. prego sull'ordine dei lavori prego può intervenire.

Ha domandato di parlare il consigliere Domenico Gallus. Ne ha facoltà.

GALLUS DOMENICO (UDC-Cambiamo). Per dire che è stato anche approntato un ordine del giorno collegato alla mozione numero 91, se non ricordo male, giusto? Allora io sono pronto a sottoscriverlo ovviamente se vengono tolte alcune inesattezze, ripeto inesattezze totali! Allora io ho apprezzato molto l'enfasi con la quale l'onorevole Desirè Manca ha così portato le sue motivazioni parlando di sensibilità, parlando di trasporti che mancano eccetera. E sono completamente d'accordo con lei, però mi dispiace che questa inesattezza la scriva un Consigliere appartenente al territorio di Sassari e non sappia che a Sassari si fanno esattamente tutte le cose che lei chiede. Non solo, non solo, quindi se questo non è nell'ordine dei lavori va bene lo dico dopo… tolga la parola e parlo insomma per dichiarazione di voto.

PRESIDENTE. Sono rientrati, quindi ne annuncio la presenza, l'onorevole Deriu e l'onorevole Salaris, sono rientrati dal congedo.

Quindi metto in votazione prima la mozione numero… sull'ordine dei lavori sì… tranquilli esatto! Però, onorevole Agus, lei sa meglio di me, essendo un accurato conoscitore del Regolamento, che prima devo mettere in votazione le due mozioni, dopodiché l'ordine del giorno, dopodiché… ah ora sta chiedendo la sospensione prego, onorevole Agus.

Ha domandato di parlare il consigliere Francesco Agus. Ne ha facoltà.

AGUS FRANCESCO (Progressisti). L'ordine del giorno non ci è stato consegnato, è ovvio che c'è! Di solito le mozioni presentate vengono ritirate, possono essere ritirate contestualmente a un ordine del giorno presentato, però ci deve dare il tempo di leggerlo prima di metterlo in votazione. È ovviamente una richiesta di sospensione.

PRESIDENTE. Ovviamente adesso! L'onorevole Agus ha chiesto una sospensione.

Il Consiglio è sospeso per cinque minuti.

(La seduta, sospesa alle ore 18 e 27, viene ripresa alle ore19 e 48.)

PRESIDENTE. Riprendiamo i lavori del Consiglio. È stato presentato un ordine del giorno a firma dei consiglieri Mula Giagoni, Cocciu, Cossa, Sechi, Mura, Ganau, Coccoc Agus e De Giorgi, ora quindi possiamo procedere con la votazione della mozione numero 91.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare la consigliera Desiré Manca. Ne ha facoltà.

MANCA DESIRE' (M5S). Presidente, noi abbiamo interrotto e siamo stati una mezz'oretta fermi, e mi è stato consegnato un ordine del giorno presentato e preparato dalla maggioranza. Allora, io leggevo questo ordine del giorno, che è praticamente nella prima parte, escludendo il dispositivo finale, identico alla mia mozione. Siccome non ci piacciono, le dico la verità, i giochi, questi giochi politici a cui a volte partecipate, anzi, sostenete, io faccio una proposta. Allora, siccome la mozione ha una valenza politica nettamente superiore all'ordine del giorno io propongo di presentare un emendamento orale, se questo non fosse accettato, propongo cinque minuti di sospensione per scriverlo, dove sostituirei tutta la parte finale della mozione presentata dal Movimento 5 Stelle con la parte identica presentata da voi nell'ordine del giorno. Siccome, ripeto, la mozione e il vostro ordine del giorno sono uguali, evidentemente l'avete preparato perché è a prima firma del Movimento 5 Stelle, ma siccome, come anticipato, questo argomento teoricamente non avrebbe dovuto avere colori politici, in realtà in questa Aula si dimostra ulteriormente che i colori politici contano, perché parliamo della sclerosi multipla, dove comunque è stata presentata una mozione a prima firma del Movimento 5 Stelle che non può essere votata, a quel punto si presenta un ordine del giorno dove la parte iniziale è identica alla mia mozione, e allora io faccio una proposta; la mozione rimane, perché tanto non la ritiriamo, però nella mozione se la parte, il dispositivo finale è un problema, accettiamo di inserire quello che avete proposto voi.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Roberto Deriu. Ne ha facoltà.

DERIU ROBERTO (LEU). Siccome la Presidente Desiré Manca chiede i diritti d'autore sulla prima parte della sua mozione, si chiede la votazione per parti, quelle parti che sono comuni verranno votate, a meno che chi presenta l'ordine del giorno non sia schizofrenico e quindi voti prima contro e poi a favore di una cosa uguale, così, diciamo, la prima firma dei Cinque Stelle avrà la votazione di chi è d'accordo, cioè di tutti quelli che hanno sottoscritto l'ordine del giorno che è uguale, e l'ultima parte verrà semmai rigettata. Grazie.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Stefano Tunis. Ne ha facoltà.

TUNIS STEFANO (Misto). È lodevole il tentativo del collega Deriu di trovare una soluzione a problemi anche di schizofrenia, tuttavia lo sforzo immane di un'ora di mediazione per condividere un ordine del giorno aveva il senso di tornare indietro rispetto alla rigidità delle mozioni, di conseguenza, in assenza della disponibilità a votare l'ordine del giorno, credo che ognuno debba restare fermo sulla posizione espressa nelle sue emozioni.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Giorgio Oppi. Ne ha facoltà.

OPPI GIORGIO (UDC CAMBIAMO). Innanzitutto credo che sia corretto, nel momento stesso in cui si parla del fatto che c'è un ordine del giorno, che quest'ordine del giorno venga letto, e non intervenire cercando di modificare e parlare "del sesso degli angeli"; primo. Secondo; non è vero che è uguale, è la prima parte è stupidità, sono cose normali, le ho dette in modo più preciso anche di Desiré Manca, infatti è stato corretto, ho chiesto di correggerlo perché era una bugia, non è la comunità prima al mondo, è fra coloro i quali, scendendo dalla parte del Nord Europa in giù, che esplode in Sardegna e ha una presenza molto semplificativa. È diverso. E l'altra parte parla della malattia, che conosciamo tutti e abbiamo citato tutti. Poi ci sono tre o quattro punti che sono stati completamente trascurati, per esempio quando si parla di Cagliari eccetera, verificato che ci sono contrapposizioni tra coloro i quali sono di Ozieri dove si dice che funziona, che a Sassari funziona eccetera, si è tolta una parte, laddove praticamente si dice che mentre funziona a Cagliari non funziona da altre parti, e poi si è praticamente corretto, e questo è stato messo in evidenza da tutti quanti voi, di utilizzare il tutto creando condizioni diverse di omogeneità in tutta la Sardegna; cose normalissime. Ma è inutile che cerchiamo… le minacce non sono una cosa… a molti preoccupano, qui c'è una maggioranza e c'è un'opposizione, potete parlare con chi volete, però è ora di finirla, perché qualcuno si preoccupa, gli ammalati non cercano voi, gli ammalati ragionano in modo diverso, e questa, anche col vostro contributo, è un qualche cosa che è utile a tutti, avere la presunzione che siamo necessariamente costretti a votare e a cambiare, come avete detto, addirittura non più ordine del giorno ma mozione, quella vostra, non la votiamo! più chiaro di così si muore, non la votiamo! E non ci preoccupiamo perché voi fate cassetta, perché la cassetta la sappiamo fare anche noi, dicendo anche molte cose che danno fastidio alla gente. Siete in contraddizione palese! Presidente, è ora di finirla! A me non compete, perché in qualunque caso non ne avrei diritto, ma se i Cinque Stelle è il suo Partito, ha votato un provvedimento a livello nazionale che tutti quanti hanno votato, Cinque Stelle e voi in tutte le parti d'Italia, qual è la sua preoccupazione? Perché si sveglia male la mattina, una persona che blattera… È ora di finirla! Sì, sto parlando di quello che riguarda un argomento specifico che il Presidente non ha adottato, adottato in tutta Italia.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Pietro Moro. Ne ha facoltà.

MORO PIETRO (UDC-Cambiamo). Io penso che la correzione che è stata fatta alla mozione presentata da loro sia un po', anzi, abbastanza diversa, con dei punti condivisi, e noi soprattutto dobbiamo pensare al bene degli ammalati, non a figurare come primi firmatari o meno, è importante che questo ordine del giorno che noi stiamo presentando passi, poi, se la vogliono votare a noi fa piacere, ma non a noi personalmente, fa piacere a chi è ammalato e a chi soffre di questa malattia, purtroppo. Grazie.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Antonio Mundula. Ne ha facoltà.

MUNDULA ANTONIO MARIO (Fratelli d'Italia). Grazie, Presidente. Volevo solo sottolineare che questo ordine del giorno è scaturito per il fatto che si affermavano delle cose non vere nella mozione, non è che se è scaturito così, perché ci siamo svegliati e non siamo con i pazienti, noi siamo sempre dalla parte dei pazienti, quindi penso che anche la proposta che ha fatto l'onorevole Manca non sia accettabile, ma non per non votare la sua mozione, che poco importa essere primi, secondi, o terzi firmatari, quello che importa è che se si…

PRESIDENTE. Onorevole Mundula, se posso… allora, i Consiglieri possono intervenire per le dichiarazioni di voto, sia per la votazione…

MUNDULA ANTONIO MARIO (Fratelli d'Italia). Benissimo, faccio la dichiarazione di voto nel caso che si voti la mozione dell'onorevole Manca.

PRESIDENTE. Io adesso metterò in votazione la mozione presentata dall'onorevole Manca Desiré, chiunque può intervenire in sede di dichiarazioni di voto, dopodiché metterò in votazione l'ordine del giorno primo firmatario l'onorevole Mula…

MUNDULA ANTONIO MARIO (Fratelli d'Italia). Guardi, se mi fa finire tre secondi ho finito. Dico solo che se dovessimo votare quella mozione togliendo l'ultima parte sarebbe una mozione monca perché l'ordine del giorno che è stato compilato dopo fa…

PRESIDENTE. Guardi, le do la parola in sede di dichiarazione di voto.

MUNDULA ANTONIO MARIO (Fratelli d'Italia). …delle osservazioni anche su quell'ultima parte che è stata tolta. Tutto qua.

PRESIDENTE. Perfetto. Quindi io metterei in votazione la mozione numero 91, dell'onorevole Manca.

È iscritto a parlare il consigliere Domenico Gallus. Ne ha facoltà.

GALLUS DOMENICO (UDC-Cambiamo). Per dichiarare il mio voto contrario alla mozione presentata per un motivo che, come già stavo accennando prima, adesso cerco di esplicitare meglio, anche per non mortificare non solo i pazienti, ma anche i medici che, invece, lavorano tanto alacremente con la loro grande sensibilità e vengono incontro alla sensibilità anche di tutti i colleghi che sono qua dentro, perché qui non ci sono classifiche di chi è più o meno sensibile verso questa patologia. Qui ci sono solo malati che, come tutte le malattie ovviamente, hanno bisogno di risposte.

Allora, le terapie vengono effettuate all'ospedale Brotzu, al Binaghi di Cagliari, alla Neurologia di Nuoro e alla Clinica Universitaria di Sassari allo stesso modo e con gli stessi farmaci… se lei dice di no allora la invito e invito tutti quanti i sassaresi ad andare in clinica neurologica e a parlare con il professor Sechi e con il dottor Gianfranco Mameli che dirigono quel centro, così sarete edotti sui numeri e anche su tutte le terapie che fanno. Ciò detto, voto no perché era facilissimo votare sì l'ordine del giorno che veniva condiviso da tutti, perché in quell'ordine del giorno c'è scritto che dobbiamo potenziare tutti i centri. È chiaro che chi ha cinque medici dedicati farà numeri maggiori oppure riuscirà a prendere maggiori pazienti, però non è questo. Poi il fatto dei viaggi a Milano vi dico solo questo: l'onorevole Cocco ha detto giustamente che per fare una diagnosi di sclerosi multipla basta una risonanza con Tesla uno e mezzo, mentre invece vanno a Milano soprattutto perché lì ci sono le risonanze magnetiche a 3 Tesla e quindi fanno vedere veramente lo stato dell'arte e anche l'evoluzione della malattia meglio che in Sardegna, perché in Sardegna questa possibilità non ce l'abbiamo. Tutto qua. Quindi il voto verso una mozione o un ordine del giorno, qui l'ha detto l'onorevole Manca, l'hanno detto anche altri, non ha colore, e ci mancherebbe altro, però quando si scrivono cose reali, non assolutamente prive di fondamento, perché dire che solo Cagliari fa quei trattamenti non mi troverà mai d'accordo perché modestamente conosco tutte le realtà e non c'è bisogno che vi spieghi il motivo, e figuratevi se non ho una sensibilità, come sono stato velatamente accusato, verso questa patologia. Mi sembra una cosa che non ha nessun fondamento, non solo nessun fondamento, ma veramente è irrazionale su quello che si dice, quindi qualche volta collegare, per cortesia, il cervello alla lingua.

PRESIDENTE. È iscritto a parlare il consigliere Francesco Mula. Ne ha facoltà.

MULA FRANCESCO (PSd'Az). Sarò velocissimo senz'altro. Intanto mi dispiace per quanto riguarda la posizione che è assunta dal Movimento 5 Stelle nel senso che abbiamo provato a fare sintesi, poi io non sono un medico e non muoio se non sono primo firmatario, l'ho detto, l'ho dichiarato. Abbiamo cercato di fare sintesi e ascoltando chi su questa problematica purtroppo ci mette la pelle, per chi conosce questa situazione. C'erano delle inesattezze che sono state corrette. Noi speravamo di poter votare un ordine del giorno condiviso, però la primogenitura, mi permetta collega Manca, gliel'ho provato a spiegare, non funziona così, perché abbiamo anche altre mozioni che discuteremo anche domani, come primi firmatari ci sono i colleghi anche del centrosinistra, e faremo la stessa cosa cercando di trovare sintesi, però, mi perdoni, in questa occasione non possiamo certo derogare o perché la sua mozione non era meritoria. Io mi affido assolutamente alle persone che ne capiscono molto più di me, hanno detto che ci sono delle inesattezze, le inesattezze sono state corrette e per me va bene così. Mi dispiace che voi, come tutta l'Aula non voterà questo ordine del giorno.

PRESIDENTE. Stiamo votando la mozione numero 91.

Ha domandato di parlare il consigliere Daniele Cocco per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

COCCO DANIELE (LEU). Mi risulta che l'onorevole Manca rispetto alle inesattezze abbia posto delle correzioni, quindi questo mi porta a dare parere favorevole alla mozione, perché quello che ha appena detto l'onorevole Gallus, ma ci mancherebbe altro, credo che nessuno di noi ce l'abbia assolutamente con i medici e le équipe che comunque in maniera indefessa e con mille difficoltà cercano di dare le risposte che tutti i giorni i malati di SM purtroppo chiedono. Però alla fine, ha detto bene prima l'onorevole Deriu, sarebbe da schizofrenia se si votasse prima contro e poi a favore, o viceversa, una mozione e un ordine del giorno che alla fine mi risulta dicano le stesse cose. Poi la cosa è importante alla fine è l'impegno che noi poniamo al Presidente. Noi stiamo chiedendo che vengano equiparati i servizi e le risposte di tutti i pazienti della Sardegna, siano essi di Santa Teresa di Gallura, siano essi di Illorai o siano essi di Villasimius, quindi credo che alla fine davvero dovremmo ritrovarci tutti in un voto comunque favorevole perché tutte le mozioni, mi riferisco anche all'altra poi della Lega che parla d'altro, parla comunque di cittadini, di cittadini sfortunati che hanno necessità di interventi che purtroppo, e non stiamo colpevolizzando nessuno, mi sembra di capire dagli interventi e da quello che si è scritto, per cui credo che alla fine dovremmo trovarci tutti insieme a votare degli impegni che mi sembra dalle parole, ma dalla logica, siano assolutamente condivisi e condivisibili. Quindi io voterò a favore sia della mozione che dell'ordine del giorno.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Antonio Piu per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

PIU ANTONIO (Progressisti). Presidente, buonasera ai colleghi e alle colleghe. Io, Presidente, avrei una domanda da fare perché siamo due ore e mezzo circa di interruzione lavori, non lo so perché ormai il tempo qua passa e sono le 20 e 05. Volevo capire, collega Manca, la sua proposta di emendamento orale va a equiparare la mozione che io stesso ho firmato a quello che è l'ordine del giorno in modo tale che la firma, diciamo, sull'ordine del giorno non sia quella del proponente Mula ma sia della proponente Desirè Manca alla fine, perché diversamente stiamo discutendo del niente. Siccome io il ruolo che esercito ci tengo affinché possa essere percepito dall'esterno in maniera seria e anche autorevole, vorrei capire questo. Se l'ordine del giorno, dopo due ore di Capigruppo dove si è raggiunto un accordo e dove il colore politico su questo tema, come ha detto lei poc'anzi nel suo intervento, viene meno, altrimenti io non riesco a capire il perché non dovremmo votare tutti insieme un ordine del giorno e mettere da parte una mozione che io stesso ho firmato dando e cercando di dar voce a tutte quelle, purtroppo, carenze che nella mozione abbiamo cercato di mettere in evidenza. Quindi io è questo che non riesco a capire, Presidente: l'emendamento orale che deve equiparare la mozione all'ordine del giorno fa in modo che i due documenti siano la stessa cosa? Scusi se faccio questa domanda, ma io sinceramente dopo due ore di interruzione non ha ancora capito cosa devo andare a votare o dove mi devo astenere.

PRESIDENTE. Allora per quello che ho capito io mi sembra che l'emendamento orale, perché ovviamente anch'io sono dotato di livelli di comprensione pari al vostro, quindi ascolto con grande interesse gli emendamenti orali, ma non sempre si riescono a capire nella loro completezza, mi pare che miri a eliminare gli ultimi due capoversi della parte espositiva della mozione e trasponga e sostituisca la parte deliberativa della mozione stessa con quella prevista dall'ordine del giorno. Praticamente si fa diventare la mozione l'ordine del giorno e l'ordine del giorno la mozione. Ora poiché, come voi sapete, abbiamo già affrontato questo tema nell'ultima seduta, basta che vi sia l'opposizione anche di un singolo consigliere a un emendamento orale e questo non può essere accolto, ma in ogni caso mi sembra di soffermarci su questioni di lana caprina che sollecito a me stesso di superare. Quindi non può essere il senso, mi sembra di capire anche da come annuiva l'onorevole Manca fosse questo. Cioè ho capito bene? Dal punto di vista tecnico ho riassunto bene? Mi dica solo se ho riassunto bene! Ni.

Allora mi dica dove ho sbagliato, prego spieghi meglio.

TUNIS STEFANO (MISTO). Mi oppongo all'emendamento orale!

PRESIDENTE. Benissimo. Allora metto in votazione…

Ha domandato di parlare il consigliere Antonio Piu per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

PIU ANTONIO (Progressisti). Intanto la ringrazio perché è stato chiarissimo e gentilissimo nella spiegazione che ha dato a tutti i consiglieri. Allora, io credo che a questo punto, siccome io firmo una cosa sola e non ne firmo due e poi non mi astengo ad una e poi voto a favore l'altra, qua c'è stata una sintesi in Aula su un ordine del giorno, allora a questo punto la proposta del consigliere Deriu credo che sia la proposta più logica, in quanto anche io firmatario vado a votare per parti un documento, voto a favore di quello che ho firmato inizialmente perché il testo non cambia e voterò a favore la parte finale che è sintesi dell'intero Consiglio regionale, in modo tale da dare a tutta l'Aula anche il rispetto che abbiamo sia nei confronti dei cittadini ma soprattutto anche del nostro tempo, perché altrimenti due ore e mezza di interruzione significa che non sono servite a niente e io a questo, scusatemi, ma ci tengo, prima di tutto, alla serietà.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Francesco Agus per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

AGUS FRANCESCO (Progressisti). Io ho qualche dubbio che si possa votare per parti la parte non dispositiva, però qualora si potesse votare per parti io non avrei nessuna difficoltà ad approvare la prima parte. Sulla seconda le perplessità sono le stesse che hanno portato poi alla richiesta di modifica e che sono state poi recepite anche dai firmatari di quella proposta.

Io credo che in questo caso probabilmente le due ore di pausa siano state utilizzate male se si è arrivati in Aula con una spaccatura stavolta non sui temi, ma sulla forma. A volte basta poco per trovare sintesi, io lo dico alle forze di maggioranza, in questo caso probabilmente sarebbe bastato riconoscere la prima firma di una mozione che non è frutto di un accorpamento, cioè l'ordine del giorno non nasce dall'accorpamento di due mozioni, nasce da una mozione e da una discussione in Aula che ha portato alla necessità di rivedere seriamente i contenuti della stessa mozione. In questi casi basta poco perché sappiamo anche che valore possono avere le prime firme, quando recentemente in un'occasione simile alla collega Orrù che aveva curato la mozione sul Plastic free per esempio, è stato chiesto di rinunciare non soltanto alla mozione ma anche di fatto trasformarsi in una delle tante votanti di una mozione avente come prima firma le firme di maggioranza.

Ecco, sono piccoli gesti di sensibilità politica che a volte aiutano le discussioni e magari facilitano la sintesi, questo dico, anche perché domani il nome del primo firmatario sparirà rispetto appunto a quello che si potrà fare. Chiudo con un tema, sono stati citati i nomi di professionisti, sono stati citati singoli casi di singoli ospedali, io credo che il tema, come ampiamente anticipato, sia meritevole di un approfondimento.

Per cui sarà mia cura chiedere all'Ufficio di Presidenza della sesta Commissione di attivare una giornata di audizioni al fine di tradurre anche il dispositivo di oggi in qualcosa di concreto, perché il rischio che vedo all'orizzonte è che al grido di: "Un ordine del giorno non si nega a nessuno", frase che più volte è stata detta in quest'Aula, si rischi di creare false aspettative in pazienti che invece hanno bisogno di certezze. Per cui io alla mozione abbinerei, abbinerò anzi, una azione in Commissione e credo che questa azione debba concludersi e consolidarsi entro la fine di quest'anno, proprio perché i problemi sono tanti e noi in questa discussione…

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare la consigliera Desirè Manca per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

MANCA DESIRE' (M5S). Vorrei chiarire alcuni punti. Allora, siccome qua non si fa, e lo ribadisco caro collega, un problema di prima firma, assolutamente, la proposta che ho fatto io, e la ribadisco, è questa: "Visto che la parte iniziale della mozione era uguale, precisa e identica ad un ordine del giorno dove l'ordine del giorno ha una valenza minore rispetto alla mozione, dove quando c'è stata l'interruzione la stessa maggioranza è venuta da me per chiedere di modificare la mia mozione e non di presentare un altro ordine del giorno che è, caso strano, a prima firma del collega Mula, niente da togliere, ci mancherebbe altro, ma caso strano ha la sua prima firma, la stessa maggioranza è venuta dal Movimento 5 Stelle e ha chiesto di poter modificare la stessa mozione, la prima parte è identica, come si dice in napoletano 'ccà nisciun è fess', caro collega". Naturalmente voto favorevole e naturalmente l'altro collega, perché lo diceva: "Lei non sa cosa io voterò all'ordine del giorno", sono stata la prima a dire che argomenti del genere non possono e non debbono avere colori politici, siete voi che li state facendo emergere i colori politici, non noi.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Gianfranco Ganau per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

GANAU GIANFRANCO (PD). Io mi ero iscritto per chiedere il chiarimento che è stato dato, quindi l'emendamento orale non è stato accolto. A questo punto mi trovo di fronte a una mozione che dice delle cose che nella discussione sono state dimostrate come non realistiche e quindi questo ha portato alla formulazione di un ordine del giorno ampio che raccoglie il testo condiviso della mozione e arriva a delle conclusioni che escludono quella parte che parla di una impossibilità di esercitare alcune terapie in alcune zone della Regione.

Siccome questo emendamento orale non è stato accolto, evidentemente io ritiro la mia firma dalla mozione perché la mozione deve essere votata così com'è, e condivido l'ordine del giorno unitario che è stato proposto, quindi questa è la mia posizione.

PRESIDENTE. Metto in votazione la mozione numero 91.

MANCA DESIRE' (M5S). Chiedo la votazione nominale.

Votazione nominale

PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, della mozione numero 91.

(Segue la votazione)

Risultato della votazione

PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:

(Il Consiglio non approva).

Passiamo alla votazione dell'ordine del giorno numero 1.

MANCA DESIRE' (M5S). Votazione elettronica!

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Roberto Deriu per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

DERIU ROBERTO (LEU). Voto ovviamente favorevole a questo ordine del giorno, perché frutto della interlocuzione dei gruppi e il coinvolgimento quindi di tutti i soggetti dell'Aula, con un certo dispiacere perché è stato merito del Gruppo dei Cinque Stelle, e particolarmente della Presidente Desirée Manca, se il tema è stato posto all'ordine del giorno. Per cui io non ho considerato molto elegante ciò che è stato fatto, perché di fronte a una rivendicazione del Gruppo dei Cinque Stelle che hanno posto l'argomento, si sono poste ragioni giuste io ritengo, di merito, nella correzione del contenuto, nell'introduzione di contenuti, anche di precisazioni del contenuto, forse si poteva fare uno sforzo diverso, sarebbe stato secondo me più giusto uno sforzo diverso per non dare l'idea che il Gruppo dei Cinque Stelle fosse estraneo all'argomento sul quale si andava invece a concordare tutti con esattezza, come ha detto il Presidente Gallus. Quindi io inviterei qua il Gruppo dei Cinque Stelle a voler confluire su questa soluzione, riconoscendo anche pubblicamente, sarebbe giusto, almeno io lo faccio per parte mia, però sarebbe giusto che gli altri gruppi riconoscessero il fatto che oggi abbiamo trovato una formula condivisa, sulla quale ci stiamo esprimendo credo a grande maggioranza e spero all'unanimità, grazie al fatto che il Gruppo dei Cinque Stelle ha posto il tema, e questo non deve essere sottaciuto, sarebbe ingiusto sottacerlo.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Domenico Gallus per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

GALLUS DOMENICO (UDC-Cambiamo). Presidente, sto parlando in modo veramente serio, non voglio fare nessuna ironia. Io invece voglio ringraziare tutto il Gruppo dei Cinque Stelle, perché da quindici anni che sono qua dentro è la prima volta che per due ore e mezzo, tre, o quelle che son passate, stiamo parlando di sclerosi multipla, non era mai successo, e quindi se non fosse arrivata questa mozione non ne avremmo mai discusso. Sul fatto che io non sia d'accordo su qualcosa che c'è scritto di assolutamente non chiaro, non giusto, perché è inutile, non posso negarlo, dicevo prima all'assessore Frongia, e come se si dicesse che a Paulilatino non passa la 131, purtroppo o per fortuna ci passa, e così come è vero che ci sono tutti questi altri centri, anche per non mortificare i medici, ripeto, i quali si stanno impegnando, e poi dire anche che non esistono mi sembra troppo. Ciò detto, ringrazio veramente di nuovo il Movimento 5 Stelle perché ha fatto parlare di sclerosi multipla in questo Consiglio regionale nei quattordici anni che io sono qua dentro, che segnano anche la mia malattia, lo sottolineo. Sono arrivato qua e dopo un mese mi sono ammalato, nessuno mai ne aveva discusso e non era il caso, perché questa malattia riguarda soprattutto tutti e soprattutto i sardi. Quindi li voglio ringraziare e non sto adulando nessuno perché non è nelle mie corde, però senza questa mozione probabilmente non ne avremo mai parlato. Il voto è a favore dell'ordine del giorno.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Antonio Piu per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

PIU ANTONIO (Progressisti). Presidente, anche perché io credo di dover rimarcare la posizione anche di chi ha firmato la mozione. Io sono uno di quei firmatari della mozione, che si è astenuto alla mozione, e vota a favore dell'ordine del giorno, così votando un ordine del giorno dove c'è anche il nome della collega Desirée Manca, proprio per ritornare al fatto che nessuno è fesso. In politica io credo che si fa realmente il proprio dovere quando dopo due ore di discussione, tutti insieme si scrive un ordine del giorno dove c'è anche il suo nome apposto, e io che sono uno dei proponenti della mozione voto molto favorevolmente… beh il nome c'è, se poi non c'è lo dite dopo, però io al momento mi deve dire se è corretto quello che ho in mano in questo momento, un ordine del giorno col nome della collega Desiré Manca, che ringrazio perché lei in prima persona è stata la consigliera che è venuta e ha chiesto appunto di supportare, di sostenere questa iniziativa, e molto volentieri lo abbiamo fatto. Però in politica c'è un punto dove, dopo due ore di lavoro, dove si è discusso esattamente del testo e di quello che dovevamo andare a votare, io credo che sia la sintesi esatta e sia quella che dà, ripeto, serietà e onorabilità alla nostra posizione e al fatto di essere Consiglieri regionali.

PRESIDENTE. L'ordine del giorno non riporta la firma dell'onorevole Desiré Manca.

Ha domandato di parlare il Consigliere Stefano Tunis per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

TUNIS STEFANO (MISTO). Presidente, per dichiarare il voto favorevole all'ordine del giorno che è frutto di un intenso lavoro fatto da diversi colleghi. Il lavoro fatto in Aula non va sprecato, il lavoro fatto in aula deve diventare la pietra su cui poggerà poi l'azione della Giunta e dell'Assessorato alla sanità in particolare. Perché è facile cadere nella tentazione quando si fa soprattutto opposizione della facile speculazione politica, ma paga poco, quello che paga è il risultato che poi noi vediamo nel miglioramento delle condizioni dell'utenza, il risultato che poi noi possiamo constatare nella soddisfazione delle persone che purtroppo sono costrette ad affrontare questi disagi. Quindi, soprattutto e anche per il lavoro svolto in queste ore di sospensione, il mio voto sarà favorevole.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Daniele Cocco per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

COCCO DANIELE (LEU). Beh, io ero in quest'Aula, più che a tre ore di discussione abbiamo assistito a tre ore di sospensione, se vogliamo essere chiari sino in fondo. I colleghi che hanno lavorato assiduamente sono 3, 4, massimo, e sono arrivati a condividere l'impegno che si sta chiedendo alla Presidente. Io ribadisco il mio voto favorevole anche all'ordine del giorno, e ancora una volta ribadisco quello che ho detto prima, perché ho votato a favore della mozione di cui ero firmatario, perché l'onorevole Manca, parlando con noi, poi credevo anche se l'avesse ritirato la parte, ha riconosciuto che c'erano delle inesattezze su due parti che dovevano essere ritirate. Comunque io ho votato convintamente la mozione e voterò convintamente l'ordine del giorno, però chiederei a tutti di evitare di fare magra demagogia su una materia così delicata. Ha detto bene Gallus, condivido quello che ha detto lui. Il problema, ha detto prima nella replica l'Assessore Nieddu che a Sassari c'è il Centro, che a Ozieri c'è il centro, che a che Nuoro c'è il centro, il problema che i centri ci sono, ma faccio l'esempio di Ozieri, se su una dotazione organica prevista di 14 radiologi ce ne sono quattro è chiaro che quel centro non può dare le risposte che quei pazienti si attendono. Quindi noi chiediamo, e lei in parte ci ha risposto, che adesso con le nuove assunzioni e col piano di abbattimento delle liste d'attesa finalmente potranno arrivare quelle risposte. Ma quelle risposte arriveranno se quelle dotazioni organiche finalmente vedranno i medici di riferimento che verranno sul assunti. Voto favorevole.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Francesco Agus per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

AGUS FRANCESCO (Progressisti). Per proporre la correzione a un mero errore materiale, visto la ricopiatura avvenuta nelle due ore di pausa. La prima premessa ma è scorretta dal punto di vista della sintassi, e quindi propongo la correzione in "La Sardegna è una fra le regioni dell'Europa meridionale più colpite dalla patologia della sclerosi multipla, con oltre 337 malati ogni 100.000 abitanti, a fronte dei 193 ogni 100.000 abitanti nel resto del Paese".

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Francesco Mula per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

MULA FRANCESCO (PSd'Az). Presidente, io non volevo intervenire, però trovandomi in una situazione un po' spiacevole dove mi trovo il dito puntato della collega Desirée Manca, che sinceramente mi dispiace, dire certo che ci sono colori poi politici, io difendo un colore politico che si chiama il mio partito, e non deve essere messo né in discussione il lavoro che è stato fatto, perché io le vorrei ricordare, l'ha detto prima l'Assessore mentre stavamo provando a dialogare, che in bassa Baronia c'è probabilmente la percentuale più alta di persone che sono malate di questo problema di cui stiamo discutendo oggi, quindi non è che non è un problema sentito e io mi son messo a lavorare per un ordine del giorno, così, senza sentimento: noi abbiamo delle persone che stanno veramente male, però ho fatto dieci passi indietro a fronte di osservazioni fatte da medici che sono presenti in quest'Aula e che conoscono bene la materia i quali hanno detto "fate una cosa, correggete l'ordine del giorno e andiamo a votare un ordine del giorno che è stato corretto". Quindi non è una cosa mia, eppure ci ho lavorato, e come ha detto poco fa il collega Gallus veramente mi fa piacere che in quest'Aula stasera, e non è una perdita di tempo, per tre ore abbiamo parlato di un problema serio, e io invito veramente il Movimento 5 Stelle, a parte gli steccati, i colori politici e le appartenenze di partito, di apporre anche la vostra firma.

Guardate, a me non mi cambia la vita di essere il primo firmatario, e credo di averci lavorato, anzi ci ho lavorato tantissimo, un onere che mi son preso io in qualità di Capogruppo della maggioranza, perché qualcuno lo doveva pur fare, perché altrimenti in quest'Aula rappresentiamo il nulla se veniamo in quest'Aula solo per sollevare la mano.

Votazione nominale

PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, l'ordine del giorno numero 1.

(Segue la votazione)

Risultato della votazione

PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:

(Il Consiglio approva).

Passiamo ora alla votazione della mozione numero 35.

Votazione nominale

PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, della mozione numero 35.

(Segue la votazione)

Risultato della votazione

PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:

(Il Consiglio approva).

Bene, quindi la seduta è tolta, facciamo una riunione di Capigruppo di maggioranza dopo la seduta…

Ha domandato di parlare il consigliere Francesco Agus, ne ha facoltà.

AGUS FRANCESCO (Progressisti). Sull'ordine lavori. Le chiederei di convocare una riunione di Capigruppo mezz'ora prima della seduta, al fine di snellire la discussione ed evitare di avere poi qualche problema nella discussione dell'ordine del giorno, semplicemente.

PRESIDENTE. La possiamo fare anche adesso la Capigruppo.

AGUS FRANCESCO (Progressisti). Se avete una riunione di maggioranza, forse è meglio domattina, per evitare anche i problemi che di solito si verificano.

PRESIDENTE. Benissimo, allora per domani alle 10 è convocata la Conferenza dei Capigruppo. La seduta è tolta.

La seduta è tolta alle ore 20 e 34.