Interrogazione n. 189/A

CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA

XVILegislatura

Interrogazione n. 189/A

LI GIOI, con richiesta di risposta scritta, sulla grave carenza di personale tecnico in servizio nei laboratori di analisi della Gallura.

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Il sottoscritto,

premesso che:
– il Laboratorio (Logico Unico) dell’ASSL di Olbia, pur nascendo come servizio ospedaliero, fornisce prestazioni oltre che per i ricoverati nei 3 presidi ospedalieri della Gallura anche per gli utenti ambulatoriali del territorio di afferenza;
– il Laboratorio provvede direttamente al prelievo/raccolta dei materiali biologici nelle tre sale annesse ai laboratori per i comuni in cui insistono i presidi ospedalieri (Olbia, Tempio Pausania e La Maddalena);
– la stessa attività viene svolta, nei locali messi a disposizione, in altri 22 comuni;

considerato che:
– fin dal 1994 è prevalsa la linea dell’accesso libero dell’utenza “esterna”, per cui tutti coloro che si presentano nella fascia oraria stabilita vengono accolti;
– questo ha un indubbio vantaggio per i cittadini ma porta con sé come svantaggio per l’organizzazione la non pianificabilità, se non per grandi linee, del carico di lavoro giornaliero per quanto riguarda l’attività ambulatoriale;
– date le dimensioni attuali del laboratorio e la numerosità delle linee analitiche, per poter adempiere all’enorme mole di lavoro quotidiano la dotazione minima di personale sarebbe di 16 unità: una per la notte, due per il turno dalle 14 alle 20, sette per la copertura del turno mattutino a cui bisogna sommare le unità di personale a riposo, il recupero ore dei turni notturni e festivi, le assenze per congedo ordinario e malattia;
– la grave carenza di personale tecnico in servizio, unita all’imprevista assenza di due tecnici di laboratorio, ha comportato a partire dal 22 agosto 2019 la sospensione delle attività ambulatoriali di prelievo/raccolta campioni sia nei centri annessi ai presidi ospedalieri che nei punti prelievo territoriali;
– nei giorni successivi, l’assunzione di 2 unità di personale, ha consentito la parziale ripresa delle attività solo per alcune categorie di persone: pazienti muniti di impegnativa “urgente”, donne in gravidanza, richieste effettuate da medici degli ambulatori aziendali, pazienti con esenzione per patologia e/o invalidità e per reddito;
– tutti i non esenti sono invece esclusi e costretti a rivolgersi altrove;

dato atto che:
– le unità di personale in servizio, incluso il coordinatore, sono attualmente 12;
Рcon il personale in servizio ̬ possibile servire circa 110-130 utenti al giorno;

verificato che il laboratorio analisi opera in condizioni di continua emergenza con un organico notevolmente ridotto rispetto alle esigenze: in ematologia opera un solo tecnico per sei macchinari, nell’area del “siero 1” un operatore deve agire su quattro macchine, nell’area “siero 2” le macchine da seguire da una sola persona sono addirittura cinque e nella preanalitica, fondamentale per l’avviarsi delle operazioni, non c’è nessun addetto e il personale se ne occupa a rotazione quando ha la possibilità di allontanarsi dal proprio settore;

ritenuto che:
– questa scelta obbligata, oltre a creare un inaccettabile disagio per i pazienti, danneggia enormemente l’ATS in quanto, come più volte sottolineato in questi mesi dal primario della struttura, integra un danno erariale in circa 2.000 euro al giorno;
– l’assurdo quadro attuale sia frutto di quegli scriteriati tagli lineari lontani anni luce dalla realtà lavorativa della sanità pubblica,

chiede di interrogare l’Assessore regionale dell’igiene e sanità e dell’assistenza sociale per sapere se:
1) sia a conoscenza di quanto esposto;
2) non ritenga di dover immediatamente intervenire per rimediare a una situazione non più tollerabile, che ha fatto registrare un crollo dei prelievi e una drastica riduzione delle prestazioni specialistiche erogate dal laboratorio di analisi dell’ASL di Olbia.

Cagliari, 4 novembre 2019

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