Mozione n. 668

CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA

XVI Legislatura

Mozione n. 668

MELONI – LI GIOI – GANAU – COMANDINI – CORRIAS – DERIU – MORICONI – PINNA – PISCEDDA – AGUS – SATTA Gian Franco – ZEDDA Massimo – LAI – CADDEO – COCCO – LOI – ORRÙ – PIU – SOLINAS Alessandro – CIUSA – MANCA Desirè Alma sulla necessità di porre in essere, da parte del Presidente della Regione, dell’Assessore regionale dei trasporti e dell’Assessore regionale del lavoro, formazione professionale, cooperazione e sicurezza sociale, ogni utile azione e iniziativa volta a risolvere in via definitiva la situazione dei lavoratori ex Air Italy, con richiesta di convocazione ai sensi dell’articolo 54, commi 2 e 3 del Regolamento.

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IL CONSIGLIO REGIONALE

PREMESSO che:
– come noto la compagnia di navigazione aerea Air Italy (già Meridiana e, ancora prima Alisarda, compagnia di bandiera Sarda) che per oltre 50 anni ha ricoperto un ruolo di protagonista nel trasporto aereo e nello sviluppo turistico dell’isola, ha proceduto già da tempo alla liquidazione e alla messa in vendita dei propri asset, lasciando a casa circa 1500 lavoratori di cui circa 600 in Sardegna;
– a nulla sono serviti gli ordini del giorno approvati dal Consiglio regionale e gli impegni solenni assunti dalla Giunta regionale;
– sebbene alcuni, circa 60 lavoratori, abbiano trovato spazio in Aeroltalia e pochi altri, circa 20 lavoratori, in ITA Airways, numerosi lavoratori sardi sono stati completamente dimenticati: con la NASPI in scadenza a breve non si intravede alcuna prospettiva di occupazione per loro; si tratta in gran parte dei lavoratori del settore “terra”, molti sulla soglia della pensione, ma che non hanno ancora maturato i contributi necessari, altri tra i 40 e i 50 anni; nonostante la specifica professionalità acquisita difficilmente saranno reimpiegati nel settore a meno di non stravolgere la propria vita lasciando l’Isola;
– giova, inoltre, segnalare che gran parte dei lavoratori contrattualizzati sono stati assunti con contratto a tempo determinato che, è evidente, non garantisce affatto un futuro sereno;
– di fronte a questa situazione, c’è una chiara disparità di trattamento per i lavoratori Air Italy rispetto ai colleghi di Alitalia; il bacino predisposto per ricollocare i lavoratori in NASPI è sostanzialmente inattivo;
– si nota, inoltre, che con il decreto legge 10 agosto 23, n. 104, la cassa integrazione per i lavoratori Alitalia è stata estesa fino al 31 ottobre 2024; parallelamente, un incentivo ha riconosciuto un’esenzione totale dal versamento dei contributi previdenziali per un massimo di 36 mesi ai datori di lavoro privati che assumono questi lavoratori con contratti a tempo indeterminato dal 1° gennaio 2024 al 31 ottobre 2024 e tale misura, oltre a rappresentare una forma di discriminazione tra i lavoratori ex-Alitalia ed Air Italy, crea una distorsione del mercato che rende meno appetibile l’assunzione di dipendenti ex-Air Italy nel mondo del lavoro;
– si sottolinea, inoltre, che la NASPI per i lavoratori Air Italy scadrà a giugno 2024, rendendo necessarie risorse aggiuntive nel prossimo bilancio 2024; sono pertanto necessarie azioni congiunte e rapide tra Governo e Regione prima dell’approvazione dei rispettivi bilanci;

CONSIDERATO che:
– dopo lo shock della pandemia, il traffico aereo mondiale è in salda ripresa;
– in particolare, in Italia è previsto uno sviluppo costante e solido del traffico aereo commerciale e turistico. ITA Airways, la nuova compagnia italiana nata dalle ceneri di Alitalia e per la quale si stanno perfezionando le procedure di acquisto da parte di Lufthansa, prevede una buona crescita di fatturato e aumento degli utili per i prossimi anni, con la conseguente necessità di un cospicuo ampliamento dell’organico;
– peraltro, secondo le prescrizioni della Direzione Generale della Concorrenza dell’Unione europea, che ne ha consentito la nascita con capitale pubblico, la nuova compagnia aerea ITA Airways deve garantire totale discontinuità dalla liquidata Alitalia, disponendo altresì che il personale della nuova compagnia aerea debba essere reclutato sul mercato;
– ciononostante, i numeri relativi alle assunzioni ITA Airways, che tra l’altro gestisce diverse rotte tra gli aeroporti sardi e quelli nazionali in regime di continuità territoriale, quindi robustamente finanziate con risorse sarde, raccontano di una grave disparità di trattamento tra lavoratori ex Alitalia e lavoratori ex Air Italy, posto che coloro che risultano assunti da ITA Airways sono davvero pochi;

RITENUTO che:
– si rende dunque necessario, al di là delle facili promesse dispensate dagli attuali massimi livelli di governo nazionale e regionale nelle recenti campagne elettorali e in ogni incontro pubblico, riprendere le fila della dolorosa vicenda e pretendere che la compagnia di bandiera italiana, che si ricorda è al momento interamente di proprietà pubblica, si rivolga per le assunzioni al bacino di personale ex Air Italy operante in Sardegna e ciò anche in considerazione dei benefici economici di cui ITA Airways potrebbe godere per la loro assunzione, oltre che al fine di evitare l’avvio di eventuali procedure sanzionatorie da parte dell’Unione europea;
– inoltre, è imperativo sottolineare che gli incentivi previsti per l’assunzione di ex lavoratori Air Italy sono vincolati da limitazioni: la validità degli incentivi scade il 31 ottobre 2023 e i contratti di lavoro devono essere già attivi entro il 30 giugno 2023;
– è essenziale che vengano rafforzate le tutele, come l’APE sociale, per coloro che si avvicinano all’età pensionabile, 60 anni e oltre e si dovrebbe considerare la possibilità di inserimenti diretti in enti che hanno carenze di personale,

impegna il Presidente della Regione e la Giunta regionale

1) ad attivarsi con determinazione presso il Governo nazionale affinché gli ex lavoratori Air Italy operanti in Sardegna possano trovare stabile ricollocazione presso la compagnia ITA Airways tenendo conto della necessità degli stessi, ma nell’interesse della Sardegna tutta, di poter continuare ad operare nell’Isola;
2) qualora non vi fossero le condizioni per poter ricollocare completamente l’intero gruppo dei lavoratori di cui trattasi, a studiare delle possibilità alternative, anche sperimentali, che comprendano l’accompagnamento alla pensione dei lavoratori più anziani e la creazione di corsie preferenziali per l’assorbimento delle altre figure professionali quali ad esempio gli amministrativi presso amministrazioni pubbliche, enti, agenzie regionali, province, società a capitale pubblico, consorzi industriali e/o di bonifica o altre strutture che garantiscano contratti stabili.

Cagliari, 27 settembre 2023

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