Mozione n. 640

CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA

XVILegislatura

Mozione n. 640

GANAU – LAI – SOLINAS Alessandro – AGUS – COMANDINI – CORRIAS – DERIU – MELONI – MORICONI – PINNA – PISCEDDA – CADDEO – COCCO – LOI – ORRÙ – PIU – CIUSA – LI GIOI – MANCA Desirè Alma – SATTA Gianfranco – ZEDDA Massimo di sfiducia al Presidente della Regione, in base all’articolo 118 del regolamento del Consiglio regionale, con richiesta di convocazione straordinaria del Consiglio ai sensi dei commi 2 e 3 dell’articolo 54 del Regolamento.

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IL CONSIGLIO REGIONALE

PREMESSO che:

– come è noto lo scorso 2 febbraio è stato approvato all’unanimità dal Consiglio dei ministri, il disegno di legge “Disposizioni per l’attuazione dell’autonomia differenziata delle regioni a statuto ordinario ai sensi dell’articolo 116, terzo comma, della Costituzione”;
– dopo il via libero votato dal Consiglio dei ministri, il disegno di legge Calderoli sull’Autonomia differenziata, ha iniziato il suo lungo inter di approvazione che ha visto, in prima battuta l’acquisizione del parere favorevole della Conferenza Unificata espresso nella seduta di giovedì 2 marzo;
– in quell’occasione l’Assessore della Sanità Carlo Doria, delegato a partecipare dal Presidente della Regione Solinas, ha espresso il parere favorevole al decreto della Regione Sardegna;

EVIDENZIATO che:

– già lo scorso 22 febbraio i gruppi di minoranza avevano presentato al Presidente del Consiglio una richiesta formale per la convocazione straordinaria del Consiglio regionale proprio per affrontare e dibattere in Aula i contenuti della cosiddetta riforma Calderoli;
– il testo del disegno di legge, apportando modifiche sostanziali al nostro ordinamento e incidendo pesantemente sul futuro della nostra isola e sull’autonomia speciale della Sardegna, avrebbe infatti meritato una riflessione politica più approfondita e un confronto che, deliberatamente e consapevolmente, si è voluto negare;
– senza addentrarsi sulle conseguenze nefaste che si ritiene la riforma possa determinare per l’isola, rimane il fatto che una scelta così importante come l’espressione di un parere a nome di tutta la Sardegna, è stata sottratta ai sardi e ai loro rappresentanti in Consiglio Regionale;
· il Consiglio regionale è stato così svilito nel suo ruolo ed esautorato dei suoi poteri nel momento in cui si sarebbe dovuto dibattere un argomento della massima rilevanza;

RITENUTO che:

– il Presidente della Regione debba assumersi la piena responsabilità politica di avere espresso, in una sede istituzionale quale la Conferenza delle regioni, il parere favorevole a una riforma che, aldilà delle considerazioni nel merito, non è stata vagliata nei suoi molteplici aspetti e non è stata oggetto di confronto né con le parti politiche né con le parti sociali;
– debba altresì assumersi la responsabilità di avere svilito il ruolo del Consiglio regionale, assumendo, in solitudine, una decisione di portata storica per la nostra isola e per la sua autonomia e che invece sarebbe dovuta scaturire in seno all’Assemblea;

per quanto sopra,

dichiara

ai sensi e per gli effetti dell’art. 35 dello Statuto speciale di autonomia della Regione Sardegna, la sfiducia al Presidente della Regione.

Cagliari, 13 marzo 2023

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