Mozione n. 433

CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA

XVILegislatura

Mozione n. 433

CIUSA – MANCA Desiré Alma – LI GIOI – SOLINAS Alessandro sulla necessità di linee guida volte alla prevenzione e protezione dal rischio di contagio da Covid-19 per consentire la ripresa dell’attività del comparto del wedding in sicurezza.

***************

IL CONSIGLIO REGIONALE

PREMESSO che:
– il settore wedding rappresenta uno tra i comparti più colpiti, se non il più colpito, dalla crisi collegata all’emergenza vista l’immediata chiusura di tutto ciò che generava assembramento di persone imposta dal governo;
– il restringimento numerico di presenze (per i matrimoni) ha bloccato le celebrazioni per il 90 per cento e se non ci dovessero essere nuove regole per i matrimoni rischia di fallire il 50/80 per cento delle aziende del comparto;
– le coppie che dall’anno scorso hanno spostato la cerimonia al 2021 chiedono agli operatori certezze, ma gli operatori non sono in grado di dargliele e già i matrimoni di maggio sono stati in buona parte nuovamente rinviati e in molti casi disdetti;
– la predisposizione di apposite linee guida risponde ad un duplice obiettivo: economico, in quanto si punta a favorire la ripartenza del comparto del wedding a beneficio di tutto l’indotto, ma anche sociale, perché restituirebbe alle coppie la gioia di sposarsi e di riprendere una vita il più possibile vicina alla normalità;
– l’obiettivo della Regione deve essere quello di fornire indicazioni volte alla prevenzione e protezione dal rischio di contagio da Covid-19 e di consentire la ripresa dell’attività del comparto del wedding in sicurezza;
– tali indicazioni sono indispensabili a fornire garanzie sulle modalità di accesso alle strutture, sulla organizzazione dei tavoli e delle postazioni, sul microclima, sulla gestione degli spazi comuni per operatori e avventori, sulla gestione dell’area bar o banchi di servizio, sulle misure di tutela della salute dei lavoratori, sulla gestione di potenziali scenari aziendali nell’emergenza sanitaria in atto e si rivolgono:
a) ai lavoratori;
b) alla clientela;
c) ai fornitori esterni;
– le linee guida devono essere emanate a livello regionale per assicurare sia ai dipendenti che agli avventori/ospiti, adeguati livelli di protezione e prevenzione sul rischio, oltre che aggiornate, integrate o modificate sulla base dell’evoluzione del quadro epidemiologico dell’OMS e delle disposizioni delle autorità competenti, per soddisfare gli obiettivi di sicurezza e il contenimento del contagio da SARS-CoV-2;

CONSIDERATO che:
– le imprese del comparto wedding in virtù delle condizioni di emergenza sanitaria devono rivolgere appropriata informazione al personale dipendente circa la responsabilizzazione delle proprie personali azioni di carattere igienico sanitario, di sicurezza e prevenzione, verso se stessi e gli altri, attraverso le modalità che si ritengono più idonee, informando circa le prescrizioni di legge, consegnando e pubblicizzando nella struttura e/o in tutte quelle aree comuni della stessa e nei luoghi di maggiore affluenza, appositi dépliant e cartellonistica in duplice lingua italiano/inglese che richiamino le regole di comportamento per dipendenti, fornitori e clienti;
– la modalità di informazione all’interno di ogni singola struttura deve essere libera a patto che si evidenzino misure improrogabili quali ad esempio:
1) per dipendenti e fornitori:
a) l’obbligo di rimanere al proprio domicilio in presenza di stato febbrile (oltre 37.5°) e/o altri sintomi influenzali ovvero aver avuto contatto con persone positive al virus nei 14 giorni precedenti alla data dell’ingresso in azienda, per i quali l’Autorità di Governo impone di informare il medico di famiglia e l’autorità sanitaria e di rimanere al proprio domicilio;
b) l’obbligo di non poter permanere in azienda, dandone tempestiva informazione al datore di lavoro, laddove, anche successivamente all’ingresso, sussistano le condizioni di pericolo (sintomi di influenza, febbre, ecc.);
c) l’impegno a rispettare tutte le disposizioni delle autorità e del datore di lavoro nel fare accesso in azienda (in particolare mantenere la distanza di sicurezza, osservare le regole di igiene delle mani e tenere comportamenti igienicamente corretti sempre e comunque);
d) l’impegno ad informare tempestivamente e responsabilmente il datore di lavoro, o la persona da esso delegata, della comparsa di qualsiasi sintomo influenzale durante l’espletamento della prestazione lavorativa, avendo cura di rimanere ad adeguata distanza dalle persone presenti, implementando un auto-isolamento preventivo e cautelativo;
2) per quanto attiene la gestione della clientela occorre programmare anticipatamente ogni fase dell’evento (arrivo nell’area parcheggio, raggiungimento a piedi della sala designata, saluti interpersonali, occupazione dei tavoli, ecc.), nel costante rispetto delle regole base quali:
a) autocontrollo del distanziamento sociale, non inferiore a un metro con o senza mascherina negli ambienti esterni, eccezion fatta per i soggetti conviventi;
b) invito alla frequente disinfezione delle mani attraverso disinfettanti personali e/o forniti o messi a disposizione dal gestore, attraverso punti di approvvigionamento dislocati nella struttura in zone ritenute idonee, sia all’aperto che al chiuso;
c) eventuale rilevazione della temperatura corporea degli avventori, mediante termocamera, quale presidio non invadente per la circostanza o in alternativa termometro digitale a infrarossi;
– infine, gli spazi dovrebbero essere riorganizzati, in base alle condizioni logistiche e strutturali, con il fine di evitare gli assembramenti ed assicurare le misure di distanziamento interpersonale, privilegiando in ogni caso, gli spazi all’aperto;

RILEVATO che:
– nei mesi scorsi su iniziativa del responsabile settore wedding ed eventi di Confesercenti Campania, è stato presentato alla Camera un documento di 23 pagine con l’obiettivo di far ripartire matrimoni ed eventi “tutelando gli sposi, tutti gli invitati e gli operatori stessi del settore wedding nella massima attenzione”;
– la proposta dell’esponente della Confesercenti nasce proprio dalla presa d’atto di quanto sia in sofferenza il settore del wedding e dalla volontà di proporre un percorso condiviso di tutela e ripartenza di una filiera che coinvolge centinaia di migliaia di lavoratori e operatori economici, con un ampio indotto. Per citarne solo alcuni: sartorie, moda, fioristi, fotografi, videomaker, tipografie, ristorazione, pasticcerie, artigiani, agenzie di eventi, spettacoli, di viaggi, tour operator, affitti di dimore e sale ricevimenti, musicisti;
– d’altronde, le attuali regole adottate dal Governo riguardo alle feste civili e religiose sono molto rigide: non si possono festeggiare in forma pubblica o privata matrimoni, battesimi, cresime, comunioni e altri eventi che creano assembramenti tra persone non conviventi e l’unico modo per far ripartire in sicurezza gli eventi e le celebrazioni è dotarsi di un protocollo sanitario;
– lo scenario che ci presenta oggi la pandemia ci porta ad avere un’Italia dipinta con i colori dello stato d’emergenza e l’unica perla bianca è proprio la nostra Isola; bisogna avere ben presente e chiaro che trattasi di condizioni privilegiate, che dobbiamo puntare a mantenere e che possono essere sfruttate con adeguato e tempestivo buonsenso per garantire la ripresa di uno tra i settori più colpiti dalla crisi economica;
– occorre pertanto agire con lungimiranza e prudenza, affinché vengano adottate tutte le misure di sicurezza necessarie a consentire di ripartire prima delle altre regioni d’Italia;
– la nostra Isola può diventare una meta privilegiata in cui sperimentare nuovi protocolli che consentano le celebrazioni e i festeggiamenti in totale sicurezza già dal prossimo aprile, e sicuramente la Sardegna potrebbe candidarsi a diventare la meta più ambita per trascorrere uno dei giorni più importanti della vita;
– il vasto indotto che ruota attorno al mondo dei matrimoni ha bisogno di un aiuto concreto considerato che, secondo i dati diffusi dall’Assessorato al turismo, nel 2018 i matrimoni degli stranieri in Sardegna hanno avuto un valore di 80 milioni di euro;
– purtroppo in questi giorni, gli stessi professionisti del settore, si parla di fotografi, ristoratori, fiorai, sarti, commercianti, tipografi, hanno denunciato un crollo dell’80 per cento del fatturato nel 2020 ed è una perdita che grazie alla zona bianca si può decisamente provare a risanare,

impegna il Presidente della Regione e la Giunta regionale

affinché mettano in campo tutte le misure necessarie a voler definire apposite linee guida volte alla prevenzione e protezione dal rischio di contagio da Covid-19 per consentire la ripresa dell’attività del comparto del wedding in sicurezza.

Cagliari, 18 marzo 2021

Condividi: