Mozione n. 297

CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA

XVILegislatura

Mozione n. 297

MANCA Desiré ALMA – CIUSA – LI GIOI – SOLINAS Alessandro sui lavoratori sardi addetti al trasporto merci-comparto logistica.

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IL CONSIGLIO REGIONALE

PREMESSO che:
– in Sardegna, i lavoratori adibiti al settore trasporti della logistica, sono circa 2.000;
– nel settore del trasporto, dietro l’apparente sicurezza di molti contratti a tempo indeterminato, si nasconde un’ampia precarietà all’interno di un sistema di subappalti a cooperative;
– secondo gli ultimi dati del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti la forza-lavoro complessiva occupata nella logistica è pari a circa 1.200.000 unità, ai massimi storici;
– nel “mondo” dei corrieri, attualmente, il mercato è dominato da grandi gruppi nazionali multinazionali (Dhl express Italy, Sda Express courier, Tnt express Italy, Ups, Brt corriere espresso), che insieme controllano circa il 55 per cento del fatturato nazionale, mentre il resto è appannaggio di aziende e cooperative, piccole o medio-piccole;
– il comparto dei corrieri fino a circa 10 anni fa, era appannaggio dei cosiddetti “padroncini” che pure in un contesto di forte concorrenza, godevano mediamente di condizioni di discreta autonomia e forza contrattuale con le aziende committenti, con sufficienti margini di ricavo;
– in seguito, si è configurata gradualmente, fino a divenire egemone, il sistema di consorzi e di cooperative, dove la maggioranza dei lavoratori continua il lavoro precedente, subendo un peggioramento salariale, contributivo o di condizioni di lavoro attraverso il passaggio al lavoro dipendente nelle cooperative;
– nella platea di lavoro formalmente autonomo dei corrieri, va notato che al suo interno esiste una vasta zona grigia di finto lavoro autonomo.

CONSIDERATO che:
– la maggior parte dei lavoratori coinvolti non viene direttamente assunta dalla ditta per la quale lavora, ma da cooperative esterne che stipulano dei contratti di sub-appalto;
– il contesto di forte concorrenza fra imprese ha determinato un ricorso sempre più ampio agli appalti e ai subappalti, specie per la gestione delle consegne di pacchi dell’ultimo miglio a padroncini e cooperative;
– secondo alcuni denunce arrivate da organizzazioni sindacali, si ritiene che la catena di sub-affidamenti e di sub-appalti, determini un abbassamento degli standard contrattuali e retributivi dei lavoratori;
– è in questo quadro che prendono corpo forme di sfruttamento lavorativo sempre più diffuse e di lavoro sommerso (irregolarità contrattuali, salariali e contributive);
– le cooperative offrono agli autisti contratti part-time, generalmente da 4 ore al giorno, quando in realtà ne vengono lavorate anche 12, per uno stipendio netto mensile compreso tra i 1.100 e i 1.200 euro, che però viene raggiunto grazie a voci compensative come rimborsi spese o trasferte, per un importo quasi equivalente a quello delle ore lavorate;
– le condizioni complessive di lavoro di una parte dei corrieri occupati nelle cooperative sono equiparate ai lavoratori e operatori del settore a “caporalato legalizzato”, costringendo gli stessi soci lavoratori a:
a) svolgere straordinari non pagati;
b) svolgere ore di lavoro superiori a quelle trascritte nel contratto;
c) essere costretti ad accettare straordinari in orario festivo senza essere retribuito;
d) non poter/riuscire a fare pausa pranzo;
e) avere giorni di ferie non goduti cancellati;
f) avere ritmi di lavoro insostenibili;
g) cambiare l’orario di lavoro di giorno in giorno;
h) avere conseguenze fisiche per i ritmi di lavoro;
i) non avere diritto al riposo settimanale;
– oltre agli elementi contrattuali e retributivi, poco corretti, spesso sono cooperative la cui durata è inferiore ai due anni e che alla loro chiusura lasciano gli stessi soci lavoratori sia senza retribuzione finale che senza tutte le loro spettanze,

impegna il Presidente della Regione e la Giunta regionale

ad istituire un osservatorio regionale e il Tavolo di lavoro permanente presso le Prefetture di Sassari e Cagliari, al quale dovranno partecipare i Prefetti, le forze dell’ordine, la rappresentanza dell’Ispettorato del lavoro, la Rappresentanza INPS, l’Assessore regionale del lavoro, formazione professionale, cooperazione e sicurezza sociale, le rappresentanze sindacali del settore dei trasporti, affinché tutte le parti congiuntamente possano sviscerare le informazioni necessarie a verificare la regolarità di trattamento dei lavoratori del comparto.

Cagliari, 30 giugno 2020

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