Mozione n. 236

CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA

XVILegislatura

Mozione n. 236

MANCA Desiré Alma – CIUSA – LI GIOI – SOLINAS Alessandro in merito alla necessità di dare immediata attuazione a quanto previsto dall’Accordo quadro per la Cassa integrazione in deroga in Sardegna – titolo III, punto 9 “Indennità per colf e badanti”.

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IL CONSIGLIO REGIONALE

PREMESSO che:
– il 30 gennaio l’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) ha dichiarato emergenza di sanità pubblica di interesse internazionale l’epidemia di Coronavirus (Covid-19) in Cina;
– per dare attuazione alle misure precauzionali conseguenti alla dichiarazione dell’OMS, il 31 gennaio il Consiglio dei ministri ha deliberato lo stato d’emergenza, per la durata di sei mesi;
– con successivi provvedimenti il Governo nazionale (decreto legge n. 6 del 23 febbraio 2020, decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 1° marzo 2020, decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 4 marzo 2020, decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 8 marzo 2020, decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 11 marzo 2020, decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 17 marzo 2020, decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 22 marzo 2020 e decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 1° aprile 2020 e decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 10 aprile 2020) ha adottato misure sempre più stringenti per evitare la diffusione del Covid-19;

CONSIDERATO che:
– le misure adottate per contrastare la diffusione del virus vertono principalmente nella rarefazione dei rapporti sociali e nel massimo contenimento della mobilità dei cittadini sul territorio;
– i vari decreti ministeriali che sono stati emanati consentono il lavoro domestico, attività che rientra infatti nella categoria Ateco numero 97 che identifica tutti i datori di lavoro domestico, sia le famiglie che impiegano colf, badanti e baby sitter, che le comunità familiarmente strutturate, ovvero quelle realtà organizzate in convivenza ma senza vincoli di sangue come le comunità religiose, laiche o militari;
– sebbene l’attività di lavoro domestico sia consentita sia a ore che a tempo pieno anche nel periodo di emergenza Covid-19, tuttavia, molte famiglie hanno sospeso il rapporto di lavoro a tutela della salute sia propria che del lavoratore ricorrendo ad assenze retribuite o non retribuite, a periodi di ferie o anticipazioni del Tfr;
– l’INAIL ha classificato il lavoro delle collaboratrici domestiche polifunzionali come “medio-basso” e quello delle lavoratrici addette alla cura di persone non autosufficienti come “medio-alto” in quanto non possono essere svolte nel rispetto del distanziamento sociale;
– nel documento elaborato dalla task force presieduta da Vittorio Colao per l’avvio della Fase 2 il lavoro di colf, badanti e baby sitter è classificato come “rischio medio-alto” e in una scala che prevede 4 livelli di rischio, il comparto, contemplato nella categoria 97 Ateco, si trova al penultimo posto (colore arancione);

POSTO che:
– il decreto legge 17 marzo 2020, n. 18 inibisce i licenziamenti individuali o collettivi in tutte le attività e imprese e prevede l’adozione di tutte le possibili misure alternative per la difesa dell’occupazione, dalla riorganizzazione del lavoro all’uso prioritario degli ammortizzatori sociali, ordinari e in deroga, fino alle misure particolari in favore dei lavoratori subordinati e anche a favore di lavoratori parasubordinati e autonomi;
– in data 26 marzo 2020 è stato sottoscritto l’Accordo quadro per l’erogazione della Cassa integrazione in deroga in Sardegna ai sensi dell’articolo 22 del decreto legge 17 marzo 2020, n. 18 e su altre misure di contrasto alla crisi economico sociale determinata dall’emergenza epidemiologica da Covid-19;
– il titolo III, punto 9, del predetto accordo quadro prevede che “la Regione Sardegna, (…) istituirà, con ogni consentita urgenza, per le lavoratrici e lavoratori domestici che abbiano avuto sospesa senza retribuzione la propria prestazione, un contributo una tantum a domanda individuale nella misura di 600 euro (…)”
– ad oggi quanto previsto dall’accordo quadro per colf e badanti non ha avuto ancora attuazione;

RITENUTO che:
– i lavoratori domestici e le badanti, la maggior parte delle quali oltretutto operano nelle case degli anziani che sono più esposti al Covid-19, rappresentino un pezzo importante del welfare italiano e un supporto indispensabile per le nostre famiglie;
– sia improcrastinabile dare un sostegno economico a queste categorie di lavoratori e pertanto occorra dare urgentemente attuazione a quanto previsto dall’accordo quadro siglato dalla Giunta regionale e dalle organizzazioni sindacali il 26 marzo,

impegna il Presidente della Regione e la Giunta regionale

affinché ponga in essere tutte le azioni necessarie per dare immediata attuazione a quanto previsto dal titolo III, punto 9, “Indennità per colf e badanti” dell’accordo quadro per l’erogazione della Cassa integrazione in deroga in Sardegna ai sensi dell’articolo 22 del decreto legge 17 marzo 2020, n. 18 e su altre misure di contrasto alla crisi economico sociale determinata dall’emergenza epidemiologica da Covid-19.

Cagliari, 27 aprile 2020

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