Interrogazione n. 546/A

CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA

XVILegislatura

Interrogazione n. 546/A

MANCA Desiré Alma – LI GIOI, con richiesta di risposta scritta, sulla chiusura al pubblico degli uffici Abbanoa SpA.

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I sottoscritti,

premesso che:
– per contrastare il diffondersi della pandemia da Covid-19 sull’intero territorio nazionale il governo ha stabilito il così detto lock down che ha portato alla chiusura del sistema paese fatte salve le attività strategiche;
– con l’avvio della fase 2, procedendo per diversi step il paese gradualmente riparte;
– nella direttiva n. 2/2020 del Ministro per la pubblica amministrazione si evidenzia che le attività di ricevimento del pubblico o di erogazione diretta dei servizi al pubblico, fermo restando quanto detto nella stessa direttiva relativamente alle attività indifferibili, sono prioritariamente garantite con modalità telematica o comunque con modalità tali da escludere o limitare la presenza fisica negli uffici (ad es. appuntamento telefonico o assistenza virtuale);
– nei casi in cui il servizio non possa essere reso con le predette modalità, gli accessi nei suddetti uffici devono essere scaglionati, anche mediante prenotazioni di appuntamenti e deve essere assicurata la frequente areazione dei locali; le amministrazioni curano che venga effettuata un’accurata disinfezione delle superfici e degli ambienti e che sia mantenuta un’adeguata distanza (cosiddetta distanza droplet) tra gli operatori pubblici e l’utenza;
– l’articolo 90 del cosiddetto decreto rilancio stabilisce, tra le altre cose, che il diritto al lavoro agile dipende dal verificarsi o meno di alcune condizioni, come essere genitori di un figlio minore di 14 anni, le mansioni compatibili con il lavoro agile e nel nucleo familiare non vi sia altro genitore beneficiario di strumenti di sostegno al reddito; nel rispetto di tali condizioni il lavoro agile può protrarsi fino alla cessazione dello stato di emergenza e comunque non oltre il 31 dicembre 2020;
– Abbanoa SpA, per il tramite del suo ex direttore generale, anche sulla base dell’articolo 90 del decreto rilancio su menzionato, ha stabilito la chiusura degli sportelli front office fino a tutto il 30 settembre 2020;
– sempre con provvedimento del direttore generale sono state inspiegabilmente sospesi anche i servizi di lettura dei contatori, calcolando le fatture sul consumo presunto che, in molteplici casi, aumentano in modo importante l’importo di dette fatture;
– diversi utenti lamentano l’impossibilità di ricevere risposte e legittimi chiarimenti attraverso i servizi on line ed il numero verde messo a disposizione dalla società, al punto di mettere in atto eclatanti forme di protesta;
– un numero significativo di utenti non possiede gli strumenti per accedere allo sportello on line o alla App;

considerato che il combinato disposto della chiusura degli sportelli front office al pubblico, il discutibile funzionamento dei percorsi telefonici ed on line e l’invio delle fatture calcolate sui consumi presunti sta creando non pochi disagi al cittadino utente;

chiedono di interrogare l’Assessore regionale dei lavori pubblici per sapere:
1) se sia a conoscenza di quanto esposto;
2) se ritenga opportuno intervenire presso il nuovo CdA affinché le criticità descritte vengano superate e si ritorni, con tutte le cautele del caso, al regolare espletamento delle attività tecniche amministrative e di front office.

Cagliari, 19 giugno 2020

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