Interrogazione n. 506/A

CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA

XVILegislatura

Interrogazione n. 506/A

MANCA Desiré Alma, con richiesta di risposta scritta, sul divieto di esecuzione da parte dei laboratori privati dei test sierologici con riferimento al Covid-19.

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La sottoscritta,

premesso che
– il 30 gennaio 2020 l’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) ha dichiarato emergenza di sanità pubblica di interesse internazionale l’epidemia di Coronavirus (Covid-19) in Cina;
– per dare attuazione alle misure precauzionali conseguenti alla dichiarazione dell’OMS, il 31 gennaio il Consiglio dei ministri ha deliberato lo stato d’emergenza, per la durata di sei mesi, per consentire l’emanazione delle necessarie ordinanze di Protezione civile e lo stanziamento dei fondi necessari;
– con successivi provvedimenti il Governo nazionale (decreto legge 23 febbraio 2020, n. 6, decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 1° marzo 2020, decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 4 marzo 2020, decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 8 marzo 2020, decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 11 marzo 2020, decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 17 marzo 2020, decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 22 marzo 2020, decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 1° aprile 2020, decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 10 aprile 2020 e decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 26 aprile 2020) ha adottato misure sempre più stringenti per evitare la diffusione del Covid-19;
– con il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 26 aprile 2020 il Governo nazionale ha introdotto le misure per il contenimento dell’emergenza Covid-19 nella così detta “Fase due”;
– con gli atti governativi successivi si è arrivati in questi giorni alla riapertura del sistema Italia;
– è, quindi, attualmente consentito anche lo spostamento delle persone fisiche tra le regioni, non solo per comprovati motivi lavorativi o comprovate ragioni di salute, ma anche per finalità turistiche;

considerato che:
– nel mese di aprile 2020 il Presidente della Regione lanciava la proposta di riservare ai turisti in ingresso in Sardegna un “passaporto sanitario” da adottare una volta terminata la fase più acuta dell’emergenza;
– il “passaporto sanitario”, che in un primo momento richiedeva, stando alle dichiarazioni del Presidente Solinas, l’effettuazione di un tampone molecolare e poi di un test rapido (prima anticorpale e poi salivare), ha ingenerato confusione nelle persone che desideravano visitare l’Isola ed ha indotto buona parte dei turisti a cancellare le prenotazioni, creando grave danno alla già fragile economia sarda che si basa per una quota significativa sull’economia turistica;
– l’istituzione del passaporto sanitario, pur essendo considerata una iniziativa valida, a causa dell’impossibilità di essere messa in pratica è stata respinta dal Ministro per gli affari regionali e dalla Conferenza Stato-regioni;

considerato, inoltre, che paradossalmente, con una comunicazione dello scorso 30 maggio a firma del direttore generale della sanità indirizzata ai rappresentanti delle associazioni dei laboratori di analisi privati e ai vertici delle aziende sanitarie del Servizio sanitario regionale, si vieta l’offerta, da parte dei laboratori di analisi cliniche operanti sul territorio regionale, di test anticorpali, negando ai Sardi, privati cittadini e imprese, quanto in un primo momento era addirittura conditio sine qua non per entrare in Sardegna,

chiede di interrogare il Presidente della Regione e l’Assessore regionale dell’igiene e sanità e dell’assistenza sociale per sapere:
1) se siano a conoscenza di quanto sopra esposto;
2) se non ritengano che tale divieto costituisca una violazione del diritto di ogni cittadino di conoscere il proprio stato di salute;
3) se non ritengano che tale divieto integri anche una violazione dell’articolo 41 della Costituzione italiana dato che, impedendo ai laboratori di analisi di offrire alcuni dei propri servizi al pubblico, limita indebitamente la libera iniziativa economica privata.

Cagliari, 8 giugno 2020

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