Interrogazione n. 446/A

CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA

XVILegislatura

Interrogazione n. 446/A

(Pervenuta risposta scritta in data 04/08/2020)

CIUSA – LI GIOI, con richiesta di risposta scritta, in merito agli aiuti per favorire l’accesso al credito delle piccole e medie imprese operanti nel settore della produzione agricola primaria approvati dalla Giunta regionale con la deliberazione della Giunta regionale n. 21/17 del 21 aprile 2020.

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I sottoscritti,

premesso che:
– il 30 gennaio l’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) ha dichiarato emergenza di sanità pubblica di interesse internazionale l’epidemia di Coronavirus (Covid-19) in Cina;
– per dare attuazione alle misure precauzionali conseguenti alla dichiarazione dell’OMS, il 31 gennaio il Consiglio dei ministri ha deliberato lo stato d’emergenza, per la durata di sei mesi, per consentire l’emanazione delle necessarie ordinanze di Protezione civile e lo stanziamento dei fondi necessari;
– con successivi provvedimenti il Governo nazionale (decreto legge n. 6 del 23 febbraio 2020, decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 1° marzo 2020, decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 4 marzo 2020, decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 8 marzo 2020, decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 11 marzo 2020, decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 17 marzo 2020, decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 22 marzo 2020, decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 1° aprile 2020, decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 10 aprile 2020 e decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 26 aprile 2020) ha adottato misure sempre più stringenti per evitare la diffusione del Covid-19;
– l’emergenza sanitaria in atto, legata al diffondersi del Covid-19, ha interessato in modo specifico il settore agricolo e sebbene l’attività di coltivazione sia stata inclusa tra quelle ritenute necessarie e, quindi, non soggette ai divieti imposti per le altre attività produttive, si sono comunque verificate difficoltà operative che hanno reso, in taluni casi, impossibile lo svolgersi dell’attività e, in altri, hanno imposto una limitazione della stessa;

considerato che:
– il Governo nazionale ha approvato numerose misure per il sostegno del settore agricolo;
– il decreto-legge n. 18 del 2020, il cosiddetto “Cura Italia”, prevede misure di sostegno sociale, interventi a garanzia della liquidità delle imprese agricole, misure per la promozione all’estero del settore agroalimentare, nonché l’incremento del Fondo per la distribuzione delle derrate alimentari, quali:
– la possibilità per le amministrazioni di posticipare al momento del saldo le verifiche relative alla conformità dei provvedimenti di concessione dei contributi alla regolarità contributiva, fiscale, europea, in materia di aiuti di Stato, e di certificazione antimafia, ai fini del pagamento dei contributi derivanti dalla PAC;
– l’aumento, dal 50 al 70 per cento, per il solo 2020 e a determinate condizioni, della percentuale di contributi PAC di cui può essere richiesto l’anticipo da parte delle imprese agricole;
– l’istituzione di un fondo di 100 milioni di euro, per il 2020 per la copertura degli interessi su finanziamenti bancari e sui mutui dalle imprese agricole che hanno dovuto sospendere l’attività;
– l’estensione alle imprese agricole della possibilità di avvalersi degli interventi del Fondo di garanzia;
– la rinegoziazione dei mutui e degli altri finanziamenti in essere al 1° marzo 2020, richiesti dalle imprese agricole per soddisfare le esigenze di conduzione e/o miglioramento delle strutture produttive;
– l’estensione delle agevolazioni del Fondo rotativo per il sostegno delle imprese e gli investimenti in ricerca agli investimenti realizzati dalle imprese della filiera avicola nel limite di 100 milioni di euro per l’anno 2020;
– l’incremento di 50 milioni di euro, per l’anno 2020, della dotazione del Fondo distribuzione derrate alimentari agli indigenti;
– la possibilità di poter costituire pegno rotativo sui prodotti agricoli e alimentari a indicazione d’origine protetta, inclusi i prodotti vitivinicoli e le bevande spiritose;
– la possibilità, da parte delle regioni e delle province autonome, di concedere anche ai lavoratori del comparto agricolo il trattamento di integrazione salariale in deroga;
– in data 22 aprile la Commissione europea ha autorizzato l’applicazione di diverse misure previste dal decreto legge n. 23 del 2020, cosiddetta “liquidità”, tra cui la concessione di garanzie sui prestiti che coprono il 100 per cento del rischio fino al valore nominale di 100.000 euro per le imprese operanti nel settore agricolo primario, di 120.000 euro per le imprese operanti nel settore della pesca e di 800.000 euro per le imprese operanti nel settore della silvicoltura o della trasformazione e commercializzazione dei prodotti agricoli;
– infine l’Istituto di servizi per il mercato agricolo alimentare (ISMEA) ha adottato una serie di provvedimenti per agevolare l’accesso al credito e scongiurare un blocco delle attività produttive dovuto alla mancanza di liquidità, per il settore agricolo;
– sospensione di tutte le rate dei mutui con scadenza nell’anno 2020; la quota capitale delle rate sospese potrà essere rimborsata nell’anno successivo a quello di conclusione di ciascun piano di ammortamento mentre la quota interessi sarà consolidata nel debito residuo e ammortizzata per l’intera restante parte del piano;
– esclusione del periodo compreso tra il primo marzo 2020 e il 31 luglio 2020 dal computo della durata pre-ammortamento dei piani di investimenti autorizzati dall’istituto;
– estensione automatica delle garanzie ISMEA su tutti i finanziamenti già garantiti per i quali viene richiesto l’allungamento della durata dei piani di ammortamento, senza oneri aggiuntivi per le imprese;

evidenziato che:
– la legge regionale n. 24 del 2019 (Norme per l’attivazione di un piano straordinario per il disbrigo delle pratiche arretrate relative a premi, contributi e erogazioni di qualsiasi natura nel settore agricolo) prevede che l’agenzia ARGEA d’intesa con l’agenzia LAORE definisca e realizzi un piano straordinario per il disbrigo delle pratiche arretrate relative a premi, contributi ed erogazioni di qualsiasi natura nel settore agricolo fino all’annualità 2019 compresa, tramite l’impiego prioritario del proprio personale e di quello reso disponibile, nei contingenti richiesti, dall’Agenzia LAORE;
– la legge regionale n. 24 del 2019 prevede, inoltre, che l’attuazione del piano sia monitorata da apposita unità di progetto istituita ai sensi dell’articolo 26 della legge regionale 13 novembre 1998, n. 31 e che i risultati del monitoraggio siano trasmessi dalla Giunta regionale al Consiglio regionale con cadenza bimestrale;
– il commissario straordinario di ARGEA ha comunicato che non è stata raggiunta l’intesa con l’agenzia LAORE ma che è stata sottoscritto un piano stralcio per lo smaltimento di una parte delle pratiche arretrate con l’utilizzo di 252 unità di personale istruttore di ARGEA e ha chiesto l’incremento del Fondo di posizione, per complessivi euro 1.189.296;
– con determinazione n. 1876 del 4 maggio 2020, il commissario di ARGEA ha approvato il Piano (stralcio) straordinario ex legge regionale n. 24 del 2019 per il disbrigo di pratiche arretrate relative a premi, contributi ed erogazioni di qualsiasi natura nel settore agricolo; le misure di aiuto interessate al piano riguardano:
– Programma di sviluppo rurale della Sardegna (PSR) 2014/2020 per un totale di: n. 979 pratiche arretrate relative a misure strutturali, n. 35.419 pratiche arretrate relative a misure a capo e superficie (molte di queste pratiche rientrano nell’obbligo normativo che impone il loro pagamento entro il 30 giugno 2020; affinché possano essere portate a rendiconto sul bilancio comunitario e, di conseguenza, come richiesto da Agea, l’attività istruttoria delle pratiche rientranti in questa scadenza dovrà concludersi entro la fine del mese di maggio p.v.);
– Organizzazione comune di mercato (OCM), settore apistico e attività ispettive per un totale di n. 793 pratiche arretrate (le domande di saldo per gli interventi annuali relativi alla campagna 2019/2020 e per gli interventi biennali della campagna 2018/2019 devono essere presentate entro il 20 giugno 2020 ed istruite entro il 14 settembre successivo);
– aiuti regionali per un totale di: n. 15.705 pratiche arretrate di cui 15.390 relative agli aiuti alle imprese agricole e zootecniche ricadenti nelle aree delimitate per compensare i danni causati dagli eventi atmosferici eccezionali verificatisi nel corso dell’anno 2017 (legge regionale n. 20 del 2017 di cui alla deliberazione della Giunta regionale n. 36/21 del 2018);
– con determinazione n. 1877 del 4 maggio 2020 il commissario straordinario di ARGEA ha istituito i gruppi di lavoro per la cosiddetta “task force” prevista dalla legge regionale n. 24 del 2019;

rilevato che:
– con la deliberazione n. 21/17 del 21 aprile 2020, la Giunta regionale ha deliberato di istituire un sistema di aiuti finalizzato ad agevolare l’accesso al credito dei beneficiari delle misure connesse alla superficie e agli animali nell’ambito del Programma di sviluppo rurale 2014/2020, destinando all’attuazione dell’intervento la somma complessiva di euro 2,3 milioni di cui euro 2 milioni per l’abbattimento degli interessi e 0,3 M€ per la compensazione dell’attività dei CAA centri di assistenza agricola;
– l’Assessore regionale dell’agricoltura e riforma agro-pastorale motiva la necessità di ricorrere a tale intervento in quanto “le imprese agricole sono annualmente destinatarie di alcune provvidenze previste da specifiche misure del Programma di sviluppo rurale del periodo di programmazione 2014/2020 il cui pagamento però avviene tra la fine dell’anno di domanda, laddove è previsto un acconto, e i primi sei mesi dell’anno successivo alla domanda stessa”;
– per quanto sopra le provvidenze relative all’annualità 2019 dovrebbero essere erogate a saldo entro il prossimo mese di giugno;
– la deliberazione n. 21/17 prevede, inoltre, il coinvolgimento dei CAA che detengono il fascicolo aziendale delle imprese e lo aggiornano e che su mandato delle imprese stesse, predispongono, validano ed inviano le istanze di erogazione degli incentivi, premi e indennità, del PSR 2014-2020 agli enti regionali competenti;
– i CAA, secondo quanto dispone l’art. 3 bis del decreto legislativo n. 165 del 1999, sono soggetti privati istituiti nella forma di società di capitali dalle organizzazioni professionali agricole maggiormente rappresentative o da loro associazioni, da associazioni di produttori e di lavoratori, da associazioni di liberi professionisti, e dagli enti di patronato e di assistenza professionali che svolgono servizi analoghi, per l’esercizio dell’attività di assistenza agli agricoltori;
– nella deliberazione viene dichiarata, inoltre, la volontà della Giunta di ampliare la sfera di attività dei centri di assistenza agricola rispetto a quanto fino ad oggi svolto, “nell’ottica di garantire semplificazione e snellimento procedurale e contribuendo quindi ad avviare concretamente il ruolo di “super CAA””;
– il disciplinare di attuazione allegato alla deliberazione della Giunta regionale n. 21/17 prevede che ai CAA per l’attività di certificazione e assistenza nella presentazione della domanda di finanziamento alla banca svolta, venga corrisposto l’importo onnicomprensivo pari a euro 12 per l’attività prestata a favore dell’impresa agricola;
– la compensazione dell’attività dei centri di assistenza agricola, quantificata in euro 300.000, verterà sulle risorse recate dalla deliberazione della Giunta regionale n. 34/9 del 27 agosto 2013, e disponibili nel bilancio dell’Agenzia Argea Sardegna;

sottolineato che la deliberazione della Giunta regionale n. 34/9 del 27 agosto 2013 ha destinato le risorse, pari a euro 300.000, a interventi regionali di sostegno e potenziamento della competitività in agricoltura in tutte le sue forme e della redditività delle aziende agricole singole e associate (articolo 3, comma 34, legge regionale n. 6 del 2012) e individuato i seguenti procedimenti per i quali i CAA possono svolgere l’attività di assistenza all’operatore agricolo nella presentazione della relativa istanza:
– certificazione della qualifica di Imprenditore agricolo professionale (IAP);
– abilitazione esercizio dell’attività agrituristica – iscrizione nell’elenco degli operatori agrituristici;
– patentino fitosanitario;
– notifica igienico-sanitaria per alimenti di origine vegetale (sola registrazione);
– nell’ambito del mandato ricevuto dall’imprenditore agricolo, presentazione e rilascio a sistema Sian/Siar delle domande di aiuto relative ai bandi regionali per l’ammissione ai finanziamenti previsti dal Programma di sviluppo rurale;

considerato che:
– ARGEA ha già in suo possesso le domande presentate dagli operatori agricoli;
– la “Convenzione quadro per la gestione del fascicolo aziendale nell’ambito dell’anagrafe delle aziende agricole” tra l’organismo pagatore di AGEA e i CAA, prevede che AGEA corrisponda un apposito compenso ai CAA per la tenuta e l’aggiornamento dei fascicoli aziendali;
– la tenuta del fascicolo aziendale da parte dei CAA è invece gratuita per l’impresa;
– l’Assessore regionale dell’agricoltura e riforma agro-pastorale, nel corso dell’audizione della Quinta Commissione consiliare dello scorso 6 maggio, ha dichiarato che oltre 53 mila pratiche erano state lavorate in sei mesi (“un impegno straordinario che ha permesso di dimezzare l’arretrato in carico ad ARGEA e di erogare decine di milioni di euro ad agricoltori e pastori”) e che “la Giunta ha inoltre deciso di anticipare i pagamenti anche per le pratiche ancora non istruite attraverso il meccanismo della garanzia bancaria. In particolar modo potranno essere anticipati i contributi relativi a 11.470 domande per le misure a capo e a superficie relative agli anni 2016-2017-2018 non ancora erogati da Agea (l’Agenzia nazionale) per un totale di circa 30 milioni di euro, oltre alle 16.658 domande dell’annualità 2019 (con scadenza impegno a maggio 2020) per un totale di circa 68 milioni e 500mila euro”;
– l'”Accordo tra la Regione autonoma della Sardegna e la Commissione regionale ABI della Sardegna per agevolare l’accesso al credito dei beneficiari delle misure connesse alla superficie e agli animali nell’ambito del Programma di sviluppo rurale del periodo di programmazione 2014-2020″ prevede che:
– “nell’effettuare l’istruttoria, la banca si attiene al principio di sana e prudente gestione nel rispetto delle proprie procedure e ferma restando la propria autonomia decisionale; la banca potrà richiedere ulteriore documentazione valutativa e le garanzie, pubbliche e private, che riterrà necessarie;
– nel caso in cui il sostegno richiesto con le domande di pagamento sia oggetto di rifiuto parziale o totale prima della sua erogazione al beneficiario, resta nella facoltà della banca aderente decidere se estinguere anticipatamente, anche in parte, il finanziamento bancario oppure se richiedere ulteriori nuove garanzie a copertura dello stesso”;

ritenuto che:
– l’emergenza epidemiologica richieda azioni sinergiche e coordinate per il sostegno del mondo agricolo attraverso una accelerazione sui tempi di liquidazione del saldo relativo alle misure del PSR 2014-2020 in arretrato, una accelerazione sulle anticipazioni per le domande 2020 a valere sulle misure del PSR 2014-2020, il pagamento degli eventi calamitosi 2017 e 2018 e l’anticipazione dei pagamenti sul premio unico;
– poiché le banche convenzionate, prima di riconoscere l’accesso al credito, ai sensi dell’accordo procederanno ad un’accurata istruttoria, la garanzia bancaria, in luogo del pagamento dei contributi spettanti alle imprese, possa non essere uno strumento di facile e rapida attuazione per dare sostegno alle imprese agricole;
– nel caso in cui ARGEA non riconosca il contributo, l’operatore agricolo dovrebbe far fronte a ulteriori oneri e garanzie nei confronti degli istituti bancari,

chiedono di interrogare l’Assessore regionale dell’agricoltura e riforma agro-pastorale per sapere:
1) le motivazioni per cui la deliberazione n. 21/17 del 21 aprile 2020 demanda ai CAA l’attestazione dell’avvenuta presentazione della domanda ad ARGEA e per cui tale attestazione non venga rilasciata da ARGEA stessa che detiene nei propri uffici le domande a suo tempo inoltrate;
2) le motivazioni per cui la “sola” attestazione della presentazione della domanda da parte dei CAA debba essere a titolo oneroso per la Regione;
3) il risultato del monitoraggio che, ai sensi della legge regionale n. 24 del 2019, la Giunta regionale deve trasmettere al Consiglio regionale con cadenza bimestrale;
4) se non ritenga di dover assumere ogni iniziativa utile alla celere conclusione dell’istruttoria delle pratiche ancora inevase e, conseguentemente, alla liquidazione in tempi brevi delle misure ancora in arretrato del PSR 2014-2020 e al pagamento degli eventi calamitosi 2017-2018;
5) se non ritenga di dover proporre alla Giunta Regionale la rettifica della deliberazione n. 21/17 del 21 aprile 2020 nella parte in cui dispone un compenso nei confronti dei CAA – Centri di assistenza agricola.

Cagliari, 11 maggio 2020

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