Interrogazione n. 394/A

CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA

XVILegislatura

Interrogazione n. 394/A

CUCCU, con richiesta di risposta scritta, in merito agli interventi di prevenzione della diffusione del virus Covid-19 nell’ambito del sistema di accoglienza dei migranti e dei centri di permanenza per il rimpatrio.

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La sottoscritta,

premesso che a seguito dell’approvazione del decreto legge 17 marzo 2020, n. 18, il Ministero dell’interno, Dipartimento per le libertà civili e l’immigrazione, ha diramato diverse circolari in merito agli interventi di prevenzione della diffusione del virus Covid-19 nell’ambito del sistema di accoglienza dei migranti e dei centri di permanenza per il rimpatrio;

viste le circolari del 18 marzo 2020, 26 marzo 2020 e 1° aprile 2020 che forniscono precise indicazioni al riguardo;

rilevato che:
– è stata richiamata l’attenzione delle autorità competenti sulla necessità di adottare tutte le misure idonee ad assicurare che gli spostamenti dei migranti sul territorio siano strettamente limitati al ricorrere delle specifiche motivazioni indicate dall’articolo 1, comma 1, lettera a) del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 8 marzo 2020, ove non si applichino le più stringenti misure previste per i casi di sorveglianza sanitaria e isolamento fiduciario o di permanenza domiciliare;
– il divieto di spostamento ed il preminente interesse pubblico ad evitare ogni fonte di rischio della diffusione del virus, connesso allo stato di emergenza, hanno determinato la necessità di assicurare la prosecuzione dell’accoglienza anche a coloro che non hanno più titolo a rimanere nei centri;
– per assicurare la sorveglianza sanitaria con l’obbligo di permanenza domiciliare, qualora dovessero riscontrarsi casi di positività al virus, ovvero per garantire, ove necessario, lo svolgimento della misura dell’isolamento fiduciario per il periodo previsto di quattordici giorni, occorreva individuare, fin da subito, appositi spazi all’interno di tutti i centri o idonee strutture da utilizzare allo scopo;
– nell’ambito dei centri è importante assicurare le dovute distanze interpersonali ed evitare forme di assembramento, anche nel momento dell’erogazione dei pasti;
– l’ente gestore è tenuto a fornire puntuali indicazioni al proprio personale ed ai migranti sulle misure di igiene e prevenzione da adottare;
– occorre garantire la massima cura dei servizi di pulizia di tutti gli ambienti, sia di alloggio che di servizio;

rilevato, altresì, che:
– con riferimento all’arrivo di ulteriori migranti, occorre accertare che i medesimi non presentino patologie infettive ed in particolare sintomi riconducibili al virus Covid-19;
– a tal fine, è necessario che gli stessi vengano sottoposti prioritariamente al previsto screening e successivamente all’applicazione delle misure di sorveglianza sanitaria e di isolamento fiduciario per un periodo di quattordici giorni, decorsi i quali e sempre che non siano emersi casi di positività al virus, i migranti, se necessario, potranno essere trasferiti in altra struttura di accoglienza, previo rilascio di idonea certificazione sanitaria;

appresa, in data 8 aprile 2020, la notizia dello sbarco di sei migranti (cinque uomini e una donna), presumibilmente algerini, sulla spiaggia di Porto Tramatzu-Teulada, trasferiti non appena intercettati nel centro di prima accoglienza di Monastir (la notizia riporta del loro allontanamento a piedi e del mancato ritrovamento del barchino che li trasportava);

dato atto che occorre monitorare il rispetto delle prescrizioni imposte ed intercettare eventuali difficoltà operative sul territorio;

chiede di interrogare il Presidente della Regione e l’Assessore regionale dell’igiene e sanità e dell’assistenza sociale per sapere:
1) se nell’ambito del sistema di accoglienza e dei centri di permanenza per il rimpatrio sardi siano state riscontrate difficoltà operative e, in caso affermativo, quali ulteriori iniziative siano state assunte;
2) quanti siano in Sardegna gli eventuali migranti positivi al virus e dove gli stessi alloggino;
3) quali protocolli siano stati adottati in occasione dello sbarco dei summenzionati migranti a Teulada.

Cagliari, 9 aprile 2020

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