La sottoscritta,

richiamata la propria interrogazione del 6 marzo 2020 sulla necessità di ripristinare l’ex struttura sanitaria di terapia intensiva del Presidio ospedaliero Santa Barbara di Iglesias considerata l’emergenza Coronavirus, al fine di assistere adeguatamente tutti coloro che ne avessero necessità in caso di contagio;

rilevata la necessità, per le stesse considerazioni, di aumentare anche i posti letto nelle terapie intensive di altri nosocomi isolani ubicati nell’area nord della Sardegna, per garantire indistintamente un servizio efficiente a tutti i sardi;

visto il documento n. 16/XV/A approvato dal Consiglio regionale il 25 ottobre 2017 che ridefinisce la rete ospedaliera della Regione autonoma della Sardegna;

rilevato che:
– per il presidio di Alghero-Ozieri, inserito nelle reti di neuroriabilitazione e riabilitazione intensiva, il summenzionato documento, oltre alle discipline e servizi già esistenti nei due stabilimenti, prevede tra l’altro (con avvio dal 2018) un programma di potenziamento dei servizi di pronto soccorso-osservazione breve intensiva, l’attivazione della funzione di semintensiva generale e la sua classificazione (entro il 2018) come presidio di I livello, con la contestuale istituzione della rianimazione;
– a tutt’oggi quanto programmato non ha avuto luogo, privando il territorio considerato di un importante servizio;

rilevato, altresì, che nel territorio del sassarese la rianimazione ha solo 23 posti letto, del tutto insufficienti ad affrontare l’eventuale emergenza Coronavirus,

chiede di interrogare il Presidente della Regione e l’Assessore regionale dell’igiene e sanità e dell’assistenza sociale per sapere:
1) le motivazioni per cui per il presidio di Alghero – Ozieri non ha avuto avvio il programma di potenziamento dei servizi di pronto soccorso-osservazione breve intensiva, l’attivazione della funzione di semintensiva generale e la sua classificazione come presidio di I livello;
2) se non ritengano necessario ed urgente, considerata anche l’emergenza Coronavirus, porre in essere – senza ulteriore indugio – gli atti necessari all’avvio di quanto deliberato dal Consiglio regionale in data 25 ottobre 2017;
3) se non ritengano necessario ed urgente potenziare la rianimazione di Sassari per fronteggiare l’eventuale emergenza Coronavirus o, in caso contrario, come intendano affrontare questa pandemia.

Cagliari, 9 marzo 2020