Interrogazione n. 2005/A

CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA

XVI Legislatura

Interrogazione n. 2005/A

GANAU – PISCEDDA – COMANDINI – CORRIAS – DERIU – MELONI – MORICONI – PINNA, con risposta scritta sulla proroga dei contratti a tempo determinato Covid al 29 febbraio 2024 della ASL 8 Cagliari.

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I sottoscritti,

premesso che:
– la pandemia, che ha stressato il nostro sistema sanitario per ben tre anni, ha evidenziato la necessità di porre rimedio alla carenza strutturale di personale nel SSN, gli enti del SSR si sono visti costretti a programmi di assunzione straordinaria a tempo determinato per fare fronte all’emergenza;
– al fine di garantire i livelli essenziali di assistenza (LEA), il Governo ha introdotto disposizioni normative al fine di stabilizzare i lavoratori del comparto sanità assunti con le procedure previste dal decreto Calabria e integrate dalle disposizioni dell’articolo 1, comma 268, lettera d) della legge di bilancio 2022, che introduce una importante differenza rispetto alla stabilizzazione originariamente prevista dal decreto Madia, dal momento che dispone l’abbreviazione significativa del tempo di servizio alle dipendenze dell’ente utile per far sorgere il diritto alla trasformazione del contratto precario in indeterminato, portando a 18 mesi il periodo di servizio e, per questo, si può parlare di “stabilizzazione semplificata o abbreviata per i precari Covid -19”;

rilevato che:
– la legge regionale n. 17 del 19 dicembre 2023 all’articolo 5, comma 2 stabilisce che “le aziende sanitarie sono autorizzate, nei limiti della normativa nazionale, alla proroga dei contratti a tempo determinato in scadenza entro il 31 dicembre 2023, compresi quelli attivati nell’ambito dello stato emergenziale da Covid – 19, sulla base delle relative esigenze e ai fini del mantenimento dei LEA. Per tali finalità si provvede a valere sulle risorse di cui al comma 1 fino a euro 10.000.000,00”;
– la ASL di Cagliari, con deliberazione n. 825 del 29 dicembre 2023 proroga fino al 29 febbraio 2024 i contratti di lavoro a tempo determinato Covid – 19, in essere presso la stessa ASL per varie figure professionali;

evidenziato che:
– la legge n. 234 del 30 dicembre 2021, (Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2022 e bilancio pluriennale per il triennio 2022-2024), al comma 268, riconosce ai lavoratori precari della sanità, molti reclutati nell’immediatezza dell’emergenza, il diritto alla stabilizzazione: “al fine di rafforzare strutturalmente i servizi sanitari regionali anche per il recupero delle liste d’attesa e di consentire la valorizzazione della professionalità acquisita dal personale che ha prestato servizio anche durante l’emergenza da Covid -19, gli enti del servizio sanitario nazionale, nei limiti di spesa consentiti per il personale degli enti medesimi dall’articolo 11, comma 1, del decreto-legge 30 aprile 2019, n. 35, convertito, con modificazioni, dalla legge 25 giugno 2019, n. 60, come modificato dal comma 269 del presente articolo: a) … b) ferma restando l’applicazione dell’articolo 20 del decreto legislativo 25 maggio 2017, n. 75, dal 1° luglio 2022 e fino al 31 dicembre 2023 possono assumere a tempo indeterminato, in coerenza con il piano triennale dei fabbisogni di personale, il personale del ruolo sanitario e gli operatori socio sanitari che siano stati reclutati a tempo determinato con procedure concorsuali e che abbiano maturato, al 30 giugno 2022, alle dipendenze di un ente del servizio sanitario nazionale almeno 18 mesi di servizio, anche non continuativi, di cui almeno 6 mesi nel periodo intercorrente tra il 31 gennaio 2020 e il 30 giugno 2022, secondo criteri di priorità definiti da ciascuna regione”;
– il decreto mille proroghe 2023 ha prorogato il termine fino al 31 dicembre 2024;

considerato che:
– alle iniziative di stabilizzazione del personale, assunto mediante procedure diverse da quelle sopra indicate, si provvede previo espletamento di prove selettive;
– gli enti del SSR possono quindi dare scorrimento alle graduatorie nate da procedure selettive per il reclutamento del personale da impiegare per l’assolvimento delle funzioni, o procedere all’indizione di nuove prove selettive o anche avviare la ri-internalizzazione dei servizi appaltati, sempre previo rispetto del piano triennale di fabbisogno e delle indicazioni di AGENAS;
– appare evidente che la norma sulla stabilizzazione rappresenta sia non solo un giusto riconoscimento alle centinaia di lavoratori che da precari si sono spesi nella lotta alla pandemia da Covid -19 e che si spendono tutt’ora nel Servizio Sanitario Regionale, ma anche l’occasione di un rilancio vero della sanità regionale e aziendale;

tenuto conto che:
– altre regioni hanno avviato confronti serrati con le organizzazioni sindacali per giungere da una parte alla stabilizzazione di quelle figure ricomprese nella norna e dall’altra a chiedere al Governo e al Parlamento di integrare la stessa norma per includere figure (tecnici ed amministrativi) oggi escluse;
– la Regione Lazio ha deciso, nelle more della conclusione del procedimento dei percorsi di stabilizzazione, la proroga dei contratti a termine;
– l’occasione offerta dalla norma approvata non può, in alcun modo, essere trascurata o, peggio, sprecata, in quanto la situazione generale di carenza delle figure sanitarie e del comparto rischia di perdere professionalità importanti che, stanchi della precarietà, potrebbero prendere, come purtroppo spesso avviene, la via dell’emigrazione scegliendo regioni che offrono una prospettiva di stabilità lavorativa,

chiedono di interrogare il Presidente della Regione e l’Assessore regionale dell’igiene, sanità e dell’assistenza sociale per conoscere:
1) quali siano le ragioni che hanno portato alla scelta di proroga di soli due mesi dei contratti a tempo determinato nella ASL di Cagliari;
2) se siano a conoscenza di ragioni ostative alla stabilizzazione dei lavoratori con i requisiti previsti dalla normativa;
3) quali siano i programmi della ASL di Cagliari in merito all’attivazione delle procedure di stabilizzazione, se sono state già programmate e se la ASL ha già fatto la stima della platea dei beneficiari;
4) se non ritengano opportuno, a partire dal piano triennale di fabbisogno del personale della ASL, vagliare la possibilità che la proroga contrattuale avvenga nelle more della conclusione dei percorsi di stabilizzazione prevista per il 31 dicembre 2024.

Cagliari, 19 gennaio 2024

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