Interrogazione n. 2004/A

CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA

XVI Legislatura

Interrogazione n. 2004/A

MANCA Desirè Alma, con richiesta di risposta scritta, sulle condizioni lavorative dei dipendenti della e-distribuzione.

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La sottoscritta,

premesso che:
– la “e-distribuzione” è la più grande società in Italia nel settore della distribuzione e misura di energia elettrica (unica distributrice del servizio in concessione sino al 2029) al servizio di oltre 31,5 milioni di clienti e gestisce oltre 1.100.000 km di rete sul territorio nazionale raggiungendo più di 7.400 comuni;
– la missione della “e-distribuzione” è di generare e distribuire valore al servizio del Paese con la massima attenzione alle esigenze dei clienti, garantendo la sicurezza e la salute delle persone e la salvaguardia dell’ambiente; tutto nel rispetto degli obiettivi stabiliti dall’Autorità di regolazione per energia, reti ed ambiente (ARERA);
– la missione della “e-distribuzione” punta, inoltre ad offrire un servizio d’eccellenza, unendo ricerca e sviluppo di soluzioni di innovazione tecnologica alla qualità del lavoro delle persone che ogni giorno mettono in campo le proprie energie mantenendo sempre alta l’attenzione alla sicurezza;
– la “e-distribuzione” è un’azienda in continua evoluzione dove responsabilità, fiducia, innovazione e pro attività sono considerati valori fondamentali con cui costruire ogni giorno il futuro;

tenuto conto che “e-distribuzione” quale unico concessionario per la distribuzione dell’energia elettrica, deve fornire un servizio di qualità alla clientela, ai cittadini e alle aziende della Sardegna;

considerato che:
– i lavoratori di “e-distribuzione” da alcuni anni devono far fronte a gravi e annose problematiche legate ad una grave situazione di sottodimensionamento dell’organico: in Sardegna la pianta organica dell’azienda è composta complessivamente da circa 770 dipendenti fra operai e tecnici a fronte di un fabbisogno che registra mille unità aggiuntive;
– i dipendenti sardi di “e-distribuzione” per le condizioni sopra descritte sono costretti a sopportare turni di lavoro massacranti, che arrivano a contare anche 160 ore di straordinario mensili, di fatto annullando gli spazi fra vita e lavoro;
– le organizzazioni sindacali hanno avanzato proposte aziendali volte ad alleviare le problematiche sui turni di reperibilità e al rispetto delle sole attività per la garanzia del servizio elettrico, sul ripristino delle condizioni di sicurezza durante i turni di reperibilità e il contenimento del numero eccezionale di ore di straordinario che annullano gli spazi tra vita e lavoro, ma soprattutto al miglioramento del clima di lavoro compromesso e divenuto tossico negli ultimi anni a causa di incomprensibili comportamenti aziendali;
– da anni le varie riorganizzazioni aziendali hanno solo accentuato il deficit di una organizzazione del lavoro che non si può più reggere solo con la buona volontà del personale;

considerato inoltre che non vi sono state proposte di soluzioni aziendali concrete alle rivendicazioni sindacali;

preso atto che:
– la UGL Chimici-Energia ha proclamato una serie di scioperi dei lavoratori dell’azienda “e-distribuzione”, a causa delle mancate risposte e dell’esito negativo della procedura di raffreddamento avviata a fine novembre con la mediazione della Prefettura di Sassari;
– a seguito dell’esito negativo della procedura di raffreddamento, svoltasi in data 29 novembre 2023 presso la Prefettura di Sassari e del successivo incontro, con delegazione aziendale, del 7 dicembre 2023, tramite videoconferenza, dove non sono pervenute soluzioni tecniche e organizzative alle diverse istanze rivendicate i lavoratori di “e-distribuzione” dell’Unità territoriale di Sassari e con sede di lavoro nel Nord Sardegna hanno indetto uno sciopero dello straordinario programmato e degli spostamenti di orario che andrà avanti dal 8 gennaio al 6 febbraio 2024;
– lo sciopero ha riguardato anche un’ora di lavoro ordinario nella giornata del 10 gennaio;
– quanto accaduto nelle ultime settimane e riportato su tutti i media, riguardo ai disservizi su larga scala, centinaia di riparazioni che ancora si stanno risolvendo, comunità intere per diversi giorni senza energia elettrica e in alcuni casi conseguentemente senza acqua, imprese che hanno subito oltre al fermo dell’attività anche i relativi danni;

ritenuto che:
– occorrono investimenti in infrastrutture, manutenzioni programmate e assunzioni affinché il personale non sia costretto a subire pressioni ingiustificate;
– la dignità dei lavoratori della “e-distribuzione” deve essere rispettata garantendo turni di lavoro equi, nel rispetto del Contratto collettivo nazionale di lavoro, la sicurezza sul posto di lavoro, i riposi necessari e un clima di lavoro sereno;
– la Sardegna e i cittadini sardi, le PMI e le industrie devono ricevere la garanzia del servizio elettrico, senza subire disagi e danni, ma anche la garanzia nel rispetto della sicurezza per le persone e le comunità che vivono e lavorano in prossimità degli impianti;

chiede di interrogare il Presidente della Regione e all’Assessore regionale del lavoro, formazione professionale, cooperazione e sicurezza sociale per sapere:
1) se siano a conoscenza della situazione sopra descritta;
2) come intendano intervenire con la massima urgenza per sollecitare il Governo nazionale affinché la “e-distribuzione” provveda ad assumere tempestivamente il personale necessario a garantire il massimo livello di sicurezza sul lavoro;
3) se non intendano intervenire con la massima urgenza tramite una forte azione di pressing sul Governo affinché la “e-distruzione” metta in atto le azioni necessarie a garantire ai lavoratori condizioni di lavoro ottimali, turni di lavoro equi e un clima di lavoro sereno.

Cagliari, 17 gennaio 2024

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