Interrogazione n. 1998/A

CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA

XVI Legislatura

Interrogazione n. 1998/A

PISCEDDA – GANAU – CORRIAS – COMANDINI – DERIU – MELONI – MORICONI – PINNA, con richiesta di risposta scritta, sul dimensionamento della rete scolastica attuato con la deliberazione della Giunta regionale n. 46/25 del 22 dicembre 2023 e, in particolare, sulla soppressione dell’Istituto comprensivo Taddeo Cossu di Teulada.

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I sottoscritti,

premesso che:
– nell’ambito delle proprie competenze e nelle more di una riforma organica della normativa regionale in materia di istruzione, la Regione adotta le linee guida che delineano gli indirizzi ed i criteri per l’articolazione dell’offerta formativa e della rete scolastica e le modalità con cui la Regione e gli Enti locali contribuiscono a migliorare l’efficacia delle politiche di istruzione e costruire una specifica organizzazione della rete scolastica regionale e del personale necessario, durevole nel tempo e coerente con le esigenze degli studenti sardi;
– in tale ottica con la deliberazione n. 31/116 del 29 settembre 2023, la Giunta regionale ha approvato in via preliminare le linee guida per la “Programmazione della rete scolastica e dell’offerta formativa della regione Sardegna per l’anno scolastico 2024/2025”, confermate in via definitiva con la deliberazione n. 43/14 del 7 dicembre 2023;
– le linee guida recepiscono quanto disposto dalla legge 29 dicembre 2023, n. 197 (Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2023 e bilancio pluriennale per il triennio 2023-2025) sulla riforma in materia di dimensionamento, accogliendo il dettato del decreto del Ministro dell’istruzione n. 127 del 30 giugno 2023, adottato di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze, che ha definito il contingente organico dei dirigenti scolastici e dei direttori dei servizi generali e amministrativi e la sua distribuzione tra le regioni;
– successivamente all’approvazione delle linee guida, la Regione deve disporre il Piano di dimensionamento della rete scolastica che rappresenta il principale atto di programmazione in tema di istruzione di sua competenza; con tale Piano viene definito l’assetto territoriale delle istituzioni scolastiche e dei relativi punti di erogazione del servizio con riferimento al primo ciclo, al secondo ciclo e ai Centri provinciali per l’istruzione degli adulti (CPIA) e viene illustrata l’offerta formativa afferente agli indirizzi di studio della scuola secondaria di secondo grado;
– tale piano di dimensionamento è stato approvato in via preliminare dalla Giunta regionale con la deliberazione n. 46/25 del 22 dicembre 2023 e presentato dall’Assessore regionale della pubblica istruzione, beni culturali, informazione, spettacolo e sport che, nella premessa del documento, ricorda che “la programmazione della rete scolastica regionale dovrebbe essere effettuata sulla base dei Piani provinciali redatti in conformità delle linee guida regionale, a cura della Città metropolitana e delle Province, fermo restando il potere decisorio sulla rete regionale, in capo alla Regione”; la deliberazione è, al momento, in attesa del parere della competente Commissione consiliare che si dovrà esprimere in merito per la sua approvazione in via definitiva;

evidenziato che:
– tra le altre disposizioni, il Piano prevede, a partire dall’anno scolastico 2024-2025, la soppressione dell’Istituto comprensivo “Taddeo Cossu” di Teulada e il conseguente accorpamento dei punti di erogazione del servizio ubicati (PES) a Teulada e a Sant’Anna Arresi all’Istituto comprensivo di San Giovanni Suergiu, comune che dista da Teulada circa 35 Km;
– l’Assessore regionale della pubblica istruzione, beni culturali, informazione, spettacolo e sport, nel presentare il Piano, riferisce nella deliberazione che la Provincia del Sud Sardegna ha presentato diverse proposte alternative di riorganizzazione della rete scolastica, “senza identificare una propria specifica e definitiva proposta”, lasciando così a intendere che, per quella Provincia, la scelta su quali istituti mantenere e quali sopprimere provenga dallo stesso Assessorato;
– il Comune di Teulada, all’indomani della pubblicazione della deliberazione, in data 28 dicembre, ha manifestato il suo dissenso al documento regionale e ha provveduto ad approvare, all’unanimità dei presenti, la deliberazione n. 50, con la quale ribadisce una proposta alternativa alla soppressione dell’Istituto comprensivo già approvata con la deliberazione di Giunta regionale n. 141 del 6 dicembre 2023 e condivisa con i Comuni di Giba, Nuxis, Perdaxius, Sant’Anna Arresi, Masainas, Narcao, Tratalias, Piscinas, Santadi e Villaperuccio e con la quale i Comuni di Sant’Anna Arresi, Masainas, Giba, Piscinas e Tratalias manifestavano la volontà di essere inclusi nell’Istituto Comprensivo di Teulada;
– la proposta alternativa prevedrebbe, oltre agli altri assetti suggeriti, il mantenimento dell’Istituto comprensivo di Teulada con l’accorpamento dei PES di Masainas, Giba e Tratalias dando vita a un istituto comprensivo con un numero di alunni pari a 569 e 12 plessi, numeri che consentirebbero il mantenimento dell’autonomia di un comune montano quale è classificato Teulada e un migliore funzionamento del sistema scolastico;
– tale proposta avanzata dagli enti locali e, come si è detto, largamente condivisa da tutti i comuni del Basso Sulcis, tiene conto delle caratteristiche demografiche, orografiche, economiche e socio-culturali esistenti nel territorio del Basso Sulcis e dell’esigenza di individuare soluzioni organizzative e funzionali più confacenti al territorio;

ritenuto che:
– sia compito della Regione difendere il proprio sistema scolastico e rappresentare al Governo e al Ministro le specificità dell’isola;
– il dimensionamento scolastico, come previsto dal nuovo piano nazionale e recepito dalle linee guida regionali, non tenga conto delle peculiarità e delle specificità della Sardegna, del suo territorio, della distribuzione demografica, delle sue vie di comunicazione e, soprattutto, non dia importanza ai numeri preoccupanti relativi all’alto tasso di dispersione scolastica e, dunque, alla necessità di costruire una rete scolastica efficiente e a misura di alunni e studenti;
– l’Assessore regionale della pubblica istruzione, beni culturali, informazione, spettacolo e sport, pur essendosi pubblicamente dichiarato contrario a un dimensionamento calato dall’alto ed effettuato su esclusiva base numerica ha poi, di fatto, deciso senza ascoltare le istanze dei comuni e sulla base di indicatori numerici;
– la Regione debba tenere in debita considerazione le proposte provenienti dai territori e dagli Enti locali che li amministrano, che più di altri conoscono problemi e difficoltà e sono in grado di fornire soluzioni e non si debba attribuire una discrezionalità che risulta solo controproducente ai fini di un assetto organizzativo efficiente e funzionale,

chiedono di interrogare il Presidente della Regione e l’Assessore regionale della pubblica istruzione, beni culturali, informazione, spettacolo e sport per sapere:
1) se siano a conoscenza di quanto sopra riferito in merito alla soppressione dell’Istituto comprensivo di Teulada “Taddeo Cossu” e della manifestazione di dissenso dei Comuni del Basso Sulcis;
2) quali siano le considerazioni che, per la Provincia del Sud Sardegna, hanno portato alla determinazione da parte della Regione del nuovo assetto delineato nella deliberazione n. 46/25 del 22 dicembre 2023 al mantenimento di alcune autonomie scolastiche e alla soppressione di altre, stante la mancata presentazione di un Piano provinciale definito;
3) se non ritengano che decisioni così importanti e che riguardano un servizio essenziale come l’istruzione e la sua organizzazione nel territorio, debbano essere assunte solo dopo essere state concertate con gli Enti locali;
4) quali attività intendano porre in essere per rappresentare nelle sedi competenti romane le peculiarità geografiche, geomorfologiche, orografiche e insediative della Sardegna e la situazione svantaggiata della viabilità interna e dei trasporti, al fine di scongiurare l’applicazione al sistema scolastico della Sardegna dei nuovi parametri nazionali.

Cagliari, 8 gennaio 2024

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