Interrogazione n. 1986/A

CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA

XVI Legislatura

Interrogazione n. 1986/A

PINNA – GANAU – COMANDINI – CORRIAS – DERIU – MELONI – MORICONI – PISCEDDA, con richiesta di risposta scritta, sulla situazione della campagna annuale di vaccinazione antinfluenzale e di quella del Covid-19 nelle Aziende sanitarie della Regione.

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I sottoscritti,

premesso che:
– la “Prevenzione collettiva e sanità pubblica” rappresenta uno degli strumenti per dare attuazione ai Livelli essenziali di assistenza (LEA) anche attraverso le strategie vaccinali da applicare in maniera uniforme nel Paese;
– i dati dell’ISS a disposizione rappresentano che, annualmente nel Paese, le ospedalizzazioni legate al virus influenzale si attestano tra il 50-70 per cento dei ricoveri invernali e che il 70-85 per cento dei decessi correlati alla contrazione di questo virus riguardino principalmente persone over 65;
– la presenza tra la popolazione sarda di un consistente numero di anziani con più patologie croniche aumenta, inoltre, il rischio di complicanze e questo è motivo di preoccupazione, considerato che, statisticamente, il 50 per cento circa della popolazione tra i 65 e i 75 anni di età soffre di almeno una patologia cronica, percentuale che sale al 75 per cento sopra gli 85 anni;
– nella nostra regione lo scorso anno la campagna vaccinale ha coperto solo una percentuale del 37 per cento degli anziani, dato molto distante dagli obiettivi fissati dal Ministero della salute e dall’ISS che determinano nel 75 per cento il limite minimo necessario auspicabile di vaccinati e nel 95 per cento quella ottimale per mettere in sicurezza le persone anziane e fragili; tali soglie sono stabilite, in coerenza da quanto richiesto dall’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) e dal Piano nazionale di prevenzione vaccinale;
– sono partite nelle diverse ASL isolane a ottobre ultimo scorso, con molta difficoltà, le campagne di vaccinazione per l’influenza stagionale e per il Covid-19;

considerato che:
– la vaccinazione antinfluenzale e anti Covid-19, a tutt’oggi, rappresenta lo strumento di migliore ed efficace protezione per i soggetti a rischio, riuscendo a ridurre l’impatto clinico dell’epidemia influenzale;
– le coperture vaccinali così esigue come quelle raggiunte lo scorso anno in Sardegna hanno come rischio reale l’ingravescenza di una patologia stagionale, che può determinare per un numero importante di persone, la necessità di ricovero e di conseguenza appesantire il sistema sanitario aumentando i carichi di lavoro del personale delle strutture ospedaliere, già provato dalle note carenze di organico;
– appare quindi del tutto evidente la necessità di prevenire un tale aggravamento insistendo sulla sensibilizzazione di tutta la popolazione vaccinabile, con particolare attenzione alle persone anziane e fragili, attivando tutte le soluzioni di prossimità possibili, a partire dal coinvolgimento dei medici di medicina generale e dei distretti territoriali di igiene pubblica;

evidenziato che nonostante le ampie dimostrazioni di sicurezza ed efficacia dei vaccini, le coperture non riescono a raggiungere i valori minimi consigliati;

ritenuto che:
– sia indispensabile procedere a un’informazione capillare a partire dai medici di medicina generale e dai centri vaccinali delle ASL nei tempi congrui e indicati dai protocolli ministeriali;
– nei territori della Sardegna le vaccinazioni antinfluenzali e anticovid sono state avviate in maniera disomogenea e non strutturata, con situazioni assai diversificate tra loro, in alcuni casi praticate dai medici di medicina generale, in altri presso i servizi di Igiene pubblica, in altri ancora presso le ASCOT e, comunque, senza un piano organizzativo adeguato creando diseguaglianze per la popolazione;
– sono numerosi i medici di medicina generale che hanno rinunciato ad effettuare le vaccinazioni per protesta contro la Regione che ancora non ha provveduto a liquidare le spettanze loro dovute dallo scorso anno;
– sono pervenute alla nostra attenzione segnalazioni in merito alle difficoltà da parte dei cittadini di ricevere informazioni per poter essere vaccinati,

chiedono di interrogare il Presidente della Regione e l’Assessore regionale dell’igiene, della sanità e dell’assistenza sociale per conoscere:
1) se sia stato predisposto il Piano vaccinale regionale riferito alla stagione 2023-2024;
2) quali ragioni determinino l’eventuale ritardo e quale lo stato attuale della copertura per ogni singola ASL;
3) quali siano gli accordi stabiliti con le associazioni dei Medici di medicina generale;
4) se siano stati posti in essere tutti gli strumenti atti all’informazione puntuale dei cittadini sull’importanza della vaccinazione;
5) come intendano procedere per assicurare il raggiungimento degli obbiettivi stabiliti dal Piano nazionale di prevenzione vaccinale (PNPV) 2023-2025 approvato in Conferenza Stato-regioni il 2 agosto 2023.

Cagliari, 12 dicembre 2023

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