Interrogazione n. 1835/A

CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA

XVI Legislatura

Interrogazione n. 1835/A

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CADDEO – COCCO – LAI – LOI – ORRÙ – PIU, con richiesta di risposta scritta, sulla costruzione di impianti di produzione di energia elettrica da fonte eolica da realizzarsi nel Medio Campidano e nella Marmilla, nei territori comunali di Sardara (SU), Villanovaforru (SU), Sanluri (SU), Lunamatrona (SU) e Furtei (SU).

I sottoscritti,

premesso che:
– la Sardegna intende dare il proprio contributo alla lotta contro il cambiamento climatico attraverso l’eliminazione delle fonti fossili e garantendo la protezione degli ecosistemi, al fine di assicurare un ambiente di vita e di lavoro in cui l’Uomo possa riconoscersi come una componente armonica di tutte le forme biotiche e abiotiche, nel rispetto della conservazione delle risorse naturali e nella tutela della propria identità culturale;
– in Sardegna stiamo assistendo ad una serie di contraddizioni nella gestione della politica energetica, amplificate da una completa assenza di programmazione (il Piano energetico ed ambientale della Regione Sardegna risale al 2016 ed è del tutto obsoleto), che consentono a “decisori esterni” di imporre la loro politica basata essenzialmente sull’occupazione di aree agricole di pregio e aree paesaggisticamente rilevanti;
– da anni la Sardegna è insidiata da interventi speculativi legati alla produzione di energia da fonti rinnovabili, senza nessun rispetto per il territorio, le attività produttive esistenti, il paesaggio e i beni culturali. Persino i siti nuragici sono aggrediti dalle centinaia di richieste per l’installazione di questi “ecomostri”;
– questo processo di transizione ecologica, che investe modi di produzione, strutture sociali ed ecosistemi, è sottratto alla pianificazione istituzionale e al controllo delle autonomie locali, legittime rappresentanze degli interessi collettivi e diffusi del nostro territorio. Tutto questo in aperta violazione della normativa europea e italiana che pure detta precisi indirizzi nel merito;

dato atto che:
– in data 18 maggio 2023 la Società Asja Serra Srl con sede legale in Torino (TO) comunica di aver presentato in data 7 aprile 2023 al Ministero della transizione ecologica ai sensi dell’articolo 23 del decreto legislativo n. 152 del 2006, istanza per l’avvio del procedimento di Va-lutazione di impatto ambientale del progetto per la costruzione ed esercizio di un impianto di produzione di energia elettrica da fonte rinnovabile eolica e delle relative opere connesse, con potenza pari a 55,8 MW da installare nei Comuni di Sardara (SU), Villanovaforru (SU), Sanluri (SU) e Lunamatrona (SU);
– in data 4 maggio 2023 la Società Engie Trexenta Srl con sede legale in Milano (MI) comuni-ca di aver presentato ai Ministero della transizione ecologica, ai sensi dell’articolo 23 del decreto legislativo n. 152 del 2006, istanza per l’avvio del procedimento di Valutazione di impatto ambientale dei progetto per la realizzazione di un impianto per la produzione di energia elettrica da fonte eolica di potenza pari a 42 MW denominato “Marmilla”, comprensivo delle relative opere connesse ed infrastrutture indispensabili da realizzare nei Comuni di Villanovaforru, Sardara, Sanluri e Furtei (SU);
– gli impianti sono compresi nella tipologia elencata nell’Allegato II alla Parte Seconda del decreto legislativo n. 152 del 2006 al punto 2, denominata “impianti eolici per la produzione di energia elettrica sulla terraferma con potenza complessiva superiore a 30 MW”;
– nella nostra Regione si prevedono oltre 600 torri eoliche onshore con altezza di circa 200 m ciascuna;
– al momento all’esame della Commissione valutazione di impatto ambientale del MITE (CTVIA) e presso gli uffici Valutazione impatti dell’Assessorato regionale della difesa dell’Ambiente sono state presentate richieste per 62 impianti eolici onshore da ubicare in Sardegna (3.655 MW) e 166 richieste per impianti fotovoltaici per una potenza di circa 4.930 MW;
– le coste della Sardegna sono attualmente interessate da ben 19 progetti (10 impianti a sud, 4 a nord est, 4 nella costa occidentale e 1 al centro del Mar Tirreno) per la realizzazione di impianti eolici offshore che in totale si porterebbe alla installazione di 994 aerogeneratori offshore (alti circa 250 m) per una potenza complessiva di 15.990 MW;

evidenziato che:
– la tipologia di procedura autorizzativa necessaria ai fini della realizzazione del progetto è l’Autorizzazione Unica ai sensi dell’articolo 12 del decreto legislativo n. 387 del 2003 e l’Autorità competente al rilascio è la Regione;
– il futuro impianto per la produzione di energia elettrica da fonte eolica sarà costituito da un numero complessivo di 9 aerogeneratori, ubicati nei Comuni di Sardara (SU), Villanovaforru (SU) e Sanluri (SU), di potenza unitaria pari a 6,2 MW per una potenza complessiva pari a 55,8 MW;
– le opere di connessione alla Rete di trasmissione nazionale (RTN) insisteranno nei Comuni di Sardara (SU), Villanovaforru (SU), Sanluri (SU) – dove verrà realizzata la Sottostazione elettrica utente (SSEU) di trasformazione 30/150 kV- e Lunamatrona (SU);
– l’impianto sarà collegato in antenna a 150 kV alla futura Stazione elettrica (SE) di trasformazione RTN 380/150 kV da inserire in “entra – esce” alla linea RTN 380 kV “Ittiri – Selargius”;
– ai sensi dell’articolo 10, comma 3 del decreto legislativo n. 152 del 2006 e successive modi-fiche ed integrazioni, il procedimento di Valutazione di impatto ambientale comprende la valutazione di incidenza di cui all’articolo 5 del decreto del Presidente della Repubblica n. 357 del 1997 in quanto il progetto interferisce con la Zona di protezione speciale “Giara di Siddi” codice ITB043056;

ritenuto che:
– i cittadini, le associazioni ambientaliste e gli amministratori locali stanno provando a fronteggiare questa invasione nonostante la loro azione non sia sostenuta dall’Amministrazione regionale che non ha ancora preso una posizione chiara e netta a difesa del proprio territo-rio;
– la Regione dovrebbe investire del problema la Conferenza unificata delle regioni e chiedere con forza al Governo di adempiere ai propri obblighi e di emanare al più presto i decreti attuativi previsti dalla legge delega n. 53 del 2021 e dal decreto legislativo n. 199 del 2021 e, nelle more dell’individuazione delle aree idonee, dovrebbe autorizzare unicamente gli impianti ubicati nelle zone di cui al comma 8 dell’articolo 20 del decreto legislativo n. 199 del 2021 ovvero:
a) i siti ove sono già installati impianti della stessa fonte e in cui vengono realizzati inter-venti di modifica non sostanziale ai sensi dell’articolo 5, commi 3 e seguenti, del decreto legislativo 3 marzo 2011, n. 28;
b) le aree dei siti oggetto di bonifica individuate ai sensi del titolo V, Parte quarta, del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152;
c) le cave e miniere cessate, non recuperate o abbandonate o in condizioni di degrado ambientale,

chiedono di interrogare il Presidente della Regione, l’Assessore regionale della difesa dell’ambiente e l’Assessore regionale dell’industria per sapere:

1) se siano a conoscenza della problematica sopra rappresentata;
2) se al fine del concreto raggiungimento degli obiettivi indicati nel PNIEC (Piano nazionale integrato per l’energia e il clima 20230), sia allo studio una disciplina per l’individuazione delle superfici e delle aree idonee e non idonee per l’installazione di impianti a fonti rinnovabili, nel rispetto delle esigenze di tutela del patrimonio culturale e del paesaggio, delle aree agricole e forestali, della qualità dell’aria e dei corpi idrici;
3) quali azioni intendano mettere in atto affinché venga tutelato integralmente il patrimonio archeologico interessato dall’intervento di costruzione di un impianto di produzione di energia elettrica da fonte eolica, da realizzarsi nei territori comunali di Sardara (SU), Villanovaforru (SU), Sanluri (SU), Lunamatrona (SU) e Furtei (SU).

Cagliari, 5 giugno 2023

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