Interrogazione n. 1825/A

CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA

XVI Legislatura

Interrogazione n. 1825/A

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COCCO – LAI, con richiesta di risposta scritta, sulla necessità di effettuare maggiori controlli degli animali e delle merci in ingresso nel nostro territorio, al fine di ridurre il rischio di introduzione del nuovo sierotipo della PSA in Sardegna.

I sottoscritti,

premesso che:
– la peste suina africana (PSA) è una malattia contagiosa e infettiva, già presente in Italia e in particolare in Sardegna fin dal 1978, che colpisce il maiale domestico e il cinghiale ma non è trasmissibile all’uomo;
– la presenza della PSA nei territori determina ingenti danni all’economia regionale in quanto impedisce la partecipazione dei nostri produttori al libero scambio in ambito comunitario ed internazionale dei suini e dei prodotti da essi ottenuti;
– dall’inizio del 2022 in Liguria, Piemonte, Lazio, Calabria e ultimamente in Campania, si sta registrando un numero sempre maggiore di capi infetti dalla PSA, principalmente trasmesso agli animali domestici attraverso i cinghiali selvatici;

considerato che:
– la situazione epidemiologica della PSA in Sardegna in questi ultimi anni è fortemente mi-gliorata, grazie alla determinazione e al lavoro svolto dall’Unità di progetto e da tutti gli ope-ratori del sistema veterinario della Regione, con l’eradicazione completa della malattia nell’intero territorio;
– la recente decisione della Commissione europea ha consentito la revisione delle restrizioni imposte alla Sardegna per il contrasto alla diffusione della Peste suina africana, in vigore dal 2011, collocando fuori dalla fascia di rischio contagio l’80 per cento dei comuni della Re-gione;
– risultano di fondamentale importanza le attività e i controlli preventivi degli animali e delle merci in ingresso nel nostro territorio, al fine di ridurre il rischio di introduzione del nuovo sierotipo, già in circolazione sul territorio nazionale ed europeo, che vanificherebbe gli sfor-zi fatti per l’eradicazione della PSA;
– in Sardegna risultano già abilitate le unità cinofile addestrate al rilevamento delle carcasse di cinghiale come strumento di prevenzione e controllo della Peste suina africana;

evidenziato che
– la fine dell’embargo sulla produzione suinicola della Sardegna rappresenta sicuramente un grande risultato per il comparto zootecnico e per l’economia della Regione;
– gli operatori del settore e le associazioni di categoria chiedono, dopo decenni di restrizioni e sacrifici economici, di poter lavorare ed investire nel mercato extraregionale senza lo spettro di un nuovo embargo,

chiedono di interrogare il Presidente della Regione e l’Assessore regionale dell’agricoltura e ri-forma agro-pastorale per sapere:

1) quali controlli preventivi degli animali e delle merci sono stati predisposti al fine di rilevare l’ingresso in Sardegna del nuovo sierotipo della PSA (già in circolazione sul territorio nazio-nale ed europeo) e scongiurarne la diffusione;
2) quali nuove azioni intendano assumere, o far assumere, anche attraverso l’utilizzo delle uni-tà cinofile addestrate, al fine di potenziare le attività di controllo nei porti;
3) quali iniziative intendano assumere nei confronti del Ministero della salute al fine di predi-sporre celermente un piano per la movimentazione e la commercializzazione dei prodotti suinicoli dai territori a rischio contagio.

Cagliari, 24 maggio 2023

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