Interrogazione n. 1612/A

CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA

XVILegislatura

Interrogazione n. 1612/A

(Pervenuta risposta scritta in data 19/10/2022)

GALLUS, con richiesta di risposta scritta, sullo stato fitosanitario degli olivastri in agro di Paulilatino e alto oristanese.

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Il sottoscritto,

premesso che:
– a seguito di numerose segnalazioni ricevute, in relazione a disseccamenti riscontrati su olivastri in alcune località del territorio di Paulilatino, si sono svolti numerosi sopralluoghi, il primo in data 2 marzo e l’ultimo il 12 settembre, da parte di alcuni ricercatori del Dipartimento di Agraria dell’Università degli studi di Sassari, per monitorare e valutare l’andamento dei disseccamenti sulla popolazione di olivastro (Olea europaea var. sylvestris) e prelevare campioni utili al riconoscimento del patogeno;
– durante i sopralluoghi, condotti nelle località Trogos, Funtana Sassa e Sos Cuzzos, in agro del comune di Paulilatino è stata rilevata la presenza di numerose piante di olivastro con evidenti sintomi di disseccamento e clorosi delle foglie, talvolta settoriali ma più frequentemente estesi su tutta la chioma, in alcuni casi le piante apparivano completamente defogliate; attualmente il fenomeno si estende per centinaia ettari, interessando migliaia di piante;
Рdai campionamenti del suolo e delle radici ̬ stato possibile ottenere diversi isolati afferenti al genere Phytophthora, successivamente identificati come P. bilorbang e P. pseudocryptogea; entrambe le specie sono state descritte per la prima volta in Australia, dove peraltro sono considerate native (Aghighi et al. 2012; Safaiefarahani et al. 2015);

considerato che il fenomeno tende ad estendersi in maniera molto rapida e sta interessando altre zone del comune di Paulilatino e numerosi comuni confinanti., e che, se la patologia iniziasse a colpire le piante di olivo, oltre al danno ambientale in atto si produrrebbe un danno economico ad oggi non quantificabile;

rilevato che dallo studio del Dipartimento di Agraria dell’Università di Sassari appare urgente adottare misure di lotta e gestione della malattia volte a recuperare le piante colpite e cercare di limitare un’ulteriore estensione di tali fenomeni, attraverso i seguenti interventi:
– mappatura dell’area di diffusione del fenomeno mediante rilievi periodici in campo dei sintomi, campionamento, analisi di laboratorio e impiego della tecnologia GPS e GIS;
– analisi spaziale e temporale del fenomeno attraverso il telerilevamento (remote sensing) e l’applicazione di indici vegetazionali (per esempio NDVI), e voli con proximal sensing installati su drone;
– sperimentazione di trattamenti endoterapici delle piante non ancora disseccate con prodotti a base di fosfonati, ammendanti che, oltre ad avere un certo effetto anticrittogamico contro la Phytophthora, stimolano le resistenze attive delle piante nei confronti di questi patogeni; i trattamenti possono essere effettuati mediante l’uso di speciali siringhe per iniezioni fitosanitarie endoterapiche (Chemjet injector, Chemjet Europe & Middle east, Regno unito);
– alternativamente, sperimentazione di trattamenti alle chiome delle piante con fosfonati mediante aspersione aerea di una soluzione acquosa diluita al 0,5-5 per cento (concentrazione da determinare attraverso saggi preliminari su olivastro);
– limitazione del passaggio di macchine, persone e animali da un sito infetto a uno sano;
– implementazione di una rete di monitoraggio nel tempo per verificare la presenza dei patogeni nel suolo, con analisi di laboratorio e valutazione dello stato fitosanitario delle piante al fine di verificare l’efficacia dei trattamenti e la diffusione della malattia,

chiede di interrogare il Presidente della Regione, l’Assessore regionale dell’agricoltura e riforma agro-pastorale e l’Assessore regionale della difesa dell’ambiente per sapere se non ritengano opportuno attivarsi al fine di provvedere con urgenza al sostegno delle amministrazioni locali colpite dal fenomeno per la realizzazione degli interventi al fine di debellare questa fitopatologia che ha già prodotto danni ambientali su centinaia di ettari del territorio e che potrebbe produrre nel breve e nel medio periodo conseguenze nefaste dal punto di vista economico.

Cagliari, 21 settembre 2022

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