Interrogazione n. 1561/A

CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA

XVILegislatura

Interrogazione n. 1561/A

USAI – MULA – SATTA GIOVANNI – SCHIRRU – MARRAS – GALLUS – MAIELI, con richiesta di risposta scritta, sul mancato finanziamento delle prestazioni specialistiche ambulatoriali, per la branca RM-TC, alla ASL n. 7 e nelle strutture private accreditate del Sulcis Iglesiente.

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I sottoscritti,

premesso che in conseguenza agli effetti della pandemia, nonché delle misure di contenimento e contrasto varate per fronteggiarla, le strutture sanitarie della nostra isola hanno accumulato ingenti ritardi nello svolgimento di esami diagnostici specialistici, sortendo l’effetto di allungare a dismisura le liste d’attesa sia in ambito pubblico che nelle strutture private accreditate, nondimeno:
– ingenerando gravi contraccolpi sulla qualità generale dell’assistenza sanitaria;
– obbligando un numero sempre maggiore di cittadini a rivolgersi a strutture che forniscano prestazioni specialistiche a pagamento; altri ancora addirittura a rinunciare a effettuare i propri esami e dunque a essere visitati e curati;

rilevato che:
– con la deliberazione n. 3/4 del 27-01-2022 la Giunta regionale ha rimodulato il piano di recupero per le liste d’attesa Covid-19, sancito dall’articolo n. 20 del decreto legge del 14 agosto 2020, n. 104 convertito con modificazioni dalla legge n. 126 del 13 ottobre 2020;
Рcon la legge n. 234 del 30 dicembre 2021 lo stanziamento della Regione Sardegna per addivenire a tale recupero ̬ stato di 13.720.877 euro di cui:
a) 2.078.070 da destinare alla spesa per recuperare le liste d’attesa da parte delle strutture private accreditate;
b) 11.594.807 da destinare alla spesa per recuperare le liste d’attesa da parte delle strutture pubbliche;

considerato che dei 2.078.070 euro destinati alle strutture private accreditate, il 60 per cento del finanziamento (1.246.842 euro) è stato destinato in funzione del recupero delle liste d’attesa, il restante all’acquisto di prestazioni ospedaliere;

sottolineato che dei 1.246.842 euro, il 70 per cento (circa 863.585 euro) è stato destinato dal piano di abbattimento delle liste d’attesa alla branca specialistica RM-TC;

rilevato che:
– la ASL n. 7 e, conseguentemente, le strutture private accreditate del relativo territorio per l’esecuzione di tali prestazioni specialistiche ambulatoriali, è l’unica azienda sanitaria tra le 8 in Sardegna ad non aver ricevuto la parte proporzionale e spettante di finanziamento per abbattere le liste d’attesa afferenti l’esecuzione di esami diagnostici nella branca RM-TC;
– secondo le giustificazioni addotte dalla centrale di committenza di ARES ciò sarebbe avvenuto perché non ci sarebbe stata la dovuta segnalazione sulle liste di attesa;
– in realtà sarebbe bastato verificare la situazione delle stesse con un semplice controllo nel sistema gestito dal CUP;
– o più semplicemente ponendosi una domanda: è possibile che la ASL del Sulcis Iglesiente, al pari di tutte le altre sul suolo nazionale, non abbia accumulato lungaggini nelle liste d’attesa?
– soprattutto: cosa è cambiato rispetto ai criteri utilizzati nell’anno precedente?

considerato che questa situazione, vista anche la tipologia di prestazioni specialistiche collegate il più delle volte a patologie gravi e invalidanti, rischia di pregiudicare drammaticamente i livelli di assistenza sanitaria nel Sulcis Iglesiente:
– obbligando i cittadini che possono, a recarsi nelle strutture sanitarie di altri territori;
– obbligandone altri a dover compiere ingenti esborsi in danaro per effettuare le proprie visite o, in alternativa, come già sta purtroppo accadendo, a rinunciare direttamente a farsi visitare e curare,

chiedono di interrogare l’Assessore regionale dell’igiene e sanità e dell’assistenza sociale affinché intervenga per porre fine a questa evidente discriminazione delle prerogative dei cittadini del Sulcis Iglesiente, ripristinando la giusta proporzionalità nella distribuzione delle risorse aggiuntive pubbliche destinate alle aziende sanitarie dell’isola per l’abbattimento delle liste d’attesa, a partire proprio dalla ASL n. 7.

Cagliari, 20 luglio 2022

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