Interrogazione n. 1554/A

CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA

XVILegislatura

Interrogazione n. 1554/A

MANCA Desiré Alma, con richiesta di risposta scritta, sulla gara d’appalto per la fornitura di dispositivi medici per apparato gastrointestinale e di protesi esofagee e gastrointestinali.

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La sottoscritta,

premesso che:
– in data 29 ottobre 2020 ATS Sardegna ha pubblicato il bando di gara d’appalto avente ad oggetto la fornitura, in 292 lotti unici e non frazionabili, di dispositivi medici per apparato gastrointestinale (CND lett. G) e di protesi esofagee e gastrointestinali (CND lett. P05) destinata alle farmacie, territoriali ed ospedaliere, di ATS Sardegna (e sue future articolazioni), delle Aziende ospedaliero-universitarie di Cagliari e di Sassari e dell’Azienda ospedaliera Brotzu di Cagliari, per il periodo di 4 anni;
– la procedura di gara sarà svolta in Unione d’acquisto tra ATS Sardegna, le Aziende ospedaliero-universitarie di Cagliari e Sassari e l’Azienda ospedaliera Brotzu – azienda capofila ATS Sardegna;

considerato che:
– le associazioni Asbi Sardegna (Associazione Spina Bifida), Associazione Sarda Stomizzati, A.I.STOM Sardegna, A.SA.P. (Associazione sarda paraplegici), Federazione associazione incontinenti e stomizzati hanno inviato una nota al Direttore generale dell’ARES Sardegna, Dr.ssa Annamaria Tomasella, avente ad oggetto tale procedura di gara relativa alla fornitura dei dispositivi medici per apparato gastrointestinale (CND lett. G) e di protesi esofagee e gastrointestinali (CND lett. P05) destinata alle farmacie, territoriali ed ospedaliere, di ATS Sardegna (e sue future articolazioni), delle Aziende Ospedaliero-Universitarie di Cagliari e di Sassari e dell’Azienda Ospedaliera Brotzu di Cagliari, per il periodo di 4 anni;
– le associazioni interessate segnalano di aver appreso che il lotto 33 per il quale avevano già inviato rimostranze all’epoca della pubblicazione del bando, inerente l’irrigazione trans-anale, è andato deserto;
– le associazioni propongono l’apertura di un tavolo di confronto su una differente procedura di acquisto che consenta il rispetto della libertà di scelta, la continuità terapeutica e l’appropriatezza prescrittiva dei dispositivi per l’irrigazione trans-anale;

sottolineato che:
– l’uso di questi presidi è destinato a persone con gravi disfunzioni intestinali, condizione che accomuna chi non è in grado di controllare il proprio intestino autonomamente ed in particolare persone affette da disabilità grave, quali persone con lesione al midollo spinale, sclerosi multipla, Parkinson, spina bifida, meningocele, malformazioni anorettali, o persone sottoposte ad intervento chirurgico per tumori al retto o endometriosi che sviluppino successivamente sindrome da resezione anteriore del retto (LARS);
– i presidi cui ci riferiamo sono entrati a far parte dei percorsi riabilitativi di molte realtà come unità spinali, centri di riabilitazione, centri di sclerosi multipla, centri di spina bifida, centri per la malformazione ano-rettale, chirurgie, gastroenterologie, colonproctologie in Sardegna come sull’intero territorio nazionale;

dato atto che:
– secondo le associazioni scriventi, la formula di gara/procedura d’acquisto adottata in questo caso, con unico aggiudicatario al prezzo più basso, non tiene conto per nulla del processo di riabilitazione, obbligando di fatto il paziente ad utilizzare un solo tipo di dispositivo e impedendo allo specialista prescrittore di valutare quale sia il presidio clinicamente più adatto alla sua condizione clinica;
– le associazioni auspicano pertanto che il lotto 33 di tale gara, andato deserto, venga stralciato e trasformato in un “Accordo Quadro/Protocollo d’intesa” pluri-aggiudicatario, che preveda la libera scelta prescrittiva da parte del medico e dell’utilizzatore, adottando la stessa procedura di acquisto utilizzata per i dispositivi per stomia, e dunque la stessa attenzione verso le specifiche esigenze cliniche dei pazienti;

sottolineato che:
– i dispositivi, utilizzati per la gestione di incontinenza fecale e stipsi cronica, sono presidi che sostituiscono funzioni vitali compromesse che se non ben gestite possono essere causa di gravissime complicanze e quindi devono poter essere equiparati a dei veri e propri dispositivi “salva vita”;
– è fondamentale assicurare ai cittadini assistiti la possibilità di ricevere, secondo le indicazioni cliniche a cura del medico prescrittore, gli ausili più adeguati e aderenti alle loro specifiche e personali necessità, che assicurino la funzione di terapia e rieducazione specifica,

chiede di interrogare il Presidente della Regione e l’Assessore regionale dell’igiene e sanità e dell’assistenza sociale per sapere se:
1) siano a conoscenza della problematica rappresentata;
2) non ritengano necessario e urgente attivarsi per la predisposizione di un “Accordo Quadro/Protocollo d’intesa” pluri-aggiudicatario, che preveda la libera scelta prescrittiva da parte del medico e dell’utilizzatore, adottando la stessa procedura di acquisto utilizzata per i dispositivi per stomia, e dunque la stessa attenzione verso le specifiche esigenze cliniche dei pazienti.

Cagliari, 18 luglio 2022

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