Interrogazione n. 1089/A

CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA

XVILegislatura

Interrogazione n. 1089/A

(Pervenuta risposta scritta in data 03/05/2022)

INTERROGAZIONE COMANDINI – GANAU – CORRIAS – DERIU – MELONI – MORICONI – PINNA – PISCEDDA, con richiesta di risposta scritta, sui progetti del Recovery plan.

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I sottoscritti,

premesso che:
– la grave crisi epidemiologica che ha colpito duramente l’isola sotto il profilo socioeconomico, ha richiesto l’adozione di urgenti, straordinarie e tempestive misure per la realizzazione di quegli importanti investimenti infrastrutturali e strutturali necessari, oltre che per fronteggiare le conseguenze immediate e future della pandemia, anche per rilanciare l’attività economica, produttiva e sociale della nostra Isola;
– la Commissione europea, il Governo nazionale e regionale hanno messo in campo, dall’inizio della pandemia, tutta una serie di iniziative per affrontare la crisi economica e sanitaria legata alla diffusione del Coronavirus;
Рil Recovery fund, o Next generation EU come definito dalla Commissione europea, ̬ un nuovo strumento europeo per la ripresa approvato dal Consiglio europeo straordinario del luglio 2020, ritenuto necessario e urgente per far fronte alla crisi del 2020 scaturita a seguito della pandemia Covid-19;
– il Recovery plan costituisce per la Sardegna l’occasione per la ripresa post Covid-19, un vero e proprio nuovo Piano di rinascita, una concreta opportunità di rilancio e trasformazione della Sardegna;
– nella giornata di ieri (21 giugno 2021) la Commissione europea ha concluso la procedura di approvazione del PNRR presentato dal Governo Draghi lo scorso aprile; questo consentirà all’Italia di ricevere circa 25 miliardi di euro quale acconto dell’intero pacchetto di 191,5 miliardi che arriveranno nelle casse dell’Italia da qui al 2026;

considerato che:
– il Presidente della Regione, nel dicembre 2020, ha dichiarato di aver trasmesso al Governo l’elenco delle priorità progettuali dell’Isola, per un totale di 7 miliardi 690 milioni 693 mila euro, divisi nelle sei macro aree del “Piano nazionale di Ripresa e Resilienza”, utili alla definitiva stesura del Recovery plan:
1. Digitalizzazione, innovazione, competitività e cultura;
2. Rivoluzione verde e transizione ecologica;
3. Infrastrutture per una mobilità sostenibile;
4. Istruzione e ricerca;
5. Inclusione e coesione;
6. Salute;
per un totale di 206 progetti per un valore di 7 miliari 690 milioni 653 mila euro, sotto riportati:
– n. 53 progetti del valore di 1 miliardo 469 milioni 460 mila euro nella missione 1;
– n. 66 progetti del valore di 3 miliardi 29 milioni 535 mila euro nella missione 2;
– n. 21 progetti del valore di 1 miliardo 822 milioni 983 mila euro nella missione 3;
– n. 42 progetti del valore di 351 milioni 71 mila euro nella missione 4;
– n. 19 progetti del valore di 472 milioni 500 mila euro nella missione 5;
– n. 5 progetti del valore di 244 milioni 500 mila euro nella missione 6;
– il 10 febbraio 2021 il Parlamento europeo ha approvato in via definitiva il regolamento di governance del Recovery Fund, che definisce obiettivi, risorse e modalità di accesso e di utilizzo del fondo europeo da 672,5 miliardi di euro, da erogare entro il 2027, di cui, 312,5 miliardi saranno sussidi mentre 360 miliardi di euro saranno distribuiti lotto forma di prestiti;
– le linee guida per la redazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR), sono state approvate dalle Camere, il 31 marzo 2021 dalla Camera dei deputati e il 1° aprile 2021 dal Senato, l’approvazione delle relative risoluzioni impegna il Governo a redigere il PNRR nella sua versione definitiva che dovrà essere poi trasmesso alla Commissione europea;
Рil PNRR, approvato dalle Camere lo scorso 27 aprile, ̬ stato inoltrato alla Commissione europea il 30 aprile;

evidenziato che:
– il Presidente Solinas, in sede di presentazione dei progetti del Recovery plan (dicembre 2020), aveva manifestato l’intenzione di aprire una fase di confronto e coinvolgimento sia con il Consiglio regionale che con il mondo produttivo, con le parti sociali e con il mondo universitario, così da definire un grande piano di rilancio della Sardegna;
– ad oggi non si ha contezza in merito ad una eventuale revisione dei progetti presentati dal Presidente Solinas (dicembre 2020) e trasmessi al Governo, revisione che sarebbe dovuta avvenire tenendo conto delle nuove linee guida approvate dalle Camere e condivisa sia con il Consiglio regionale che con le parti sociali;
– l’unico documento di cui si trova traccia sul web è un dossier dal titolo “PNRR sintesi di progetti Regione autonoma della Sardegna”, dove i progetti proposti sono 187, divisi in sei missioni, per complessivi 6 miliardi 561 milioni 143 mila 265 euro (e 72 centesimi), così riepilogati:
1) Missione 1 (Digitalizzazione, innovazione e competitività del sistema produttivo) sono stati proposti 44 progetti per un miliardo e 388 milioni di euro;
2) Missione 2 (Rivoluzione verde e transizione ecologica) 64 progetti per tre miliardi e 279 milioni di euro;
3) Missione 3 (Infrastrutture per la mobilità) solo 16 progetti per 895 milioni di euro;
4) Missione 4 (Istruzione, Formazione, Ricerca e Cultura) 41 progetti per appena 335 milioni di euro;
5) Missione 5 (Equità sociale, di genere e territoriale) 17 progetti per 417 milioni di euro;
6) Missione 6 (Salute) con appena 5 progetti per 224 milioni di euro,

chiedono di interrogare il Presidente della Regione:
1) per sapere quanti progetti sono stati trasmessi al Governo nazionale per l’inserimento nel PNRR;
2) per conoscere il cronoprogramma (inizio e fine lavori) riferito ad ogni singolo progetto trasmesso, con l’indicazione dei tempi di realizzazione ed i relativi costi, specificando in quale misura la Regione partecipa con risorse proprie e se sono stati previsti partenariati pubblico/privati ed eventualmente in quale misura;
3) per sapere perché nel sito istituzionale della Regione non sia stato individuato uno spazio dedicato all’iter di elaborazione, in tutte le sue fasi, del Recovery plan, permettendo così ai cittadini tutti di prendere visione delle proposte progettuali che saranno poi oggetto di una politica fautrice del grande piano di rinascita della Sardegna.

Cagliari, 22 giugno 2021

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