Interrogazione n. 1013/A

CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA

XVILegislatura

Interrogazione n. 1013/A

MANCA Desiré Alma, con richiesta di risposta scritta, sulla campagna di screening “Sardi e Sicuri”.

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La sottoscritta,

premesso che:
– il 22 dicembre 2020 il Presidente Christian Solinas, accompagnato dall’Assessore regionale dell’igiene e sanità e dell’assistenza sociale Mario Nieddu, dal Commissario straordinario di Ares-ATS Massimo Temussi e dal prof. Andrea Crisanti, Ordinario dell’Università di Padova in veste di Direttore scientifico, lanciava la campagna di screening di massa denominata “Sardi e Sicuri”;
– si trattava di un progetto che avrebbe dovuto fare leva sulla responsabilizzazione e il coinvolgimento delle comunità e di tutte le istituzioni, con l’obiettivo di riportare la Sardegna all’azzeramento della circolazione virale, attraverso fasi sequenziali in un tempo ragionevolmente breve;
– l’attività di informazione e promozione alla base del progetto si orientava su quattro fattori: unità, responsabilizzazione delle comunità, opportunità per l’Isola di ridurre o, addirittura, azzerare la circolazione virale e la possibilità, per i cittadini, di accedere gratuitamente a uno strumento di controllo del virus;

considerato che:
– sono innumerevoli gli episodi di falsa positività dovuti ai test rapidi utilizzati durante la campagna di screening che hanno generato e generano allarme nelle comunità coinvolte;
– lo stesso Direttore scientifico dell’iniziativa, prof. Crisanti, considera i testi antigenici, testualmente: “uno spreco di soldi, facciamo almeno 200.000 antigenici al giorno, al costo di 15-20 euro a test, sono almeno 3 milioni di euro buttati. I tamponi rapidi soffrono di due problematiche, hanno una bassa sensibilità per cui tre positivi su dieci non sono intercettati, e inoltre questi test non riconoscono alcune varianti”;
– la campagna di screening sulla popolazione ha comportato il coinvolgimento di personale del ruolo sanitario (amministrativo, tecnico ed informatico, operatori trasfertisti) dislocato nelle diverse sedi in tutto il territorio dell’isola, ai quali è stato garantito il vitto e l’alloggio attraverso diverse determinazioni dirigenziali dell’ATS che, sommate, hanno prodotto una spesa di poco inferiore ai 200.000 euro;
– alla luce di quanto dichiarato dal prof. Crisanti e da quanto sopra esposto, tutta la campagna di screening, che non ha certamente portato all’azzeramento della circolazione virale, appare alla popolazione come un enorme spreco di risorse,

chiede di interrogare il Presidente della Regione e l’Assessore regionale dell’igiene e sanità e dell’assistenza sociale per sapere se:
1) siano a conoscenza di quanto esposto;
2) non ritengano necessario fare chiarezza sull’utilità di tutta la campagna di screening in relazione alle enormi risorse investite;
3) non ritengano più opportuno interrompere la campagna di screening e dirottare il personale ad altre attività.

Cagliari, 27 aprile 2021

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