Trattamento economico

Nel rispetto delle indicazioni del referendum del 6 maggio 2012, proseguendo nel solco dell’azione di riduzione dei costi della politica già intrapresa in precedenza, il Consiglio, con legge regionale 9 gennaio 2014, n. 2, ha ridotto fortemente gli emolumenti dei consiglieri ed eliminato i contributi ai Gruppi consiliari (salvo le quote per il personale), con un risparmio complessivo annuo che supera i 6,5 milioni di euro.

Il trattamento economico spettante ai consiglieri regionali si articola in:
a) indennità consiliare, pari a euro 6.600 lordi;
b) rimborso forfettario per le spese inerenti all’esercizio del mandato, pari a euro 3.850.

Il rimborso forfettario è maggiorato, a titolo di rimborso per le spese di trasporto, di una quota pari a:
a) euro 650 per i consiglieri la cui dimora abituale sia situata oltre i 100 km dalla sede del Consiglio;
b) euro 300 per i consiglieri la cui dimora abituale sia situata tra i 71 e i 100 km dalla sede del Consiglio.

È prevista, inoltre, un’indennità di carica mensile lorda aggiuntiva pari a:
a) euro 2.500 per il Presidente della Regione e per il Presidente del Consiglio;
b) euro 1.200 per i consiglieri che siano anche componenti della Giunta regionale.

Le indennità e i rimborsi spese di cui sopra sono rivalutati annualmente in misura pari alla variazione rilevata dall’Istat, se positiva, dell’indice dei prezzi al consumo (art. 35, comma 5, L.R. 22 novembre 2021, n. 17).

Assegno di fine mandato

Il consigliere regionale versa mensilmente, in un apposito fondo, una quota della propria indennità lorda. Al termine del suo incarico, il consigliere regionale riceve un assegno di fine mandato, che è pari, per il quinquennio della legislatura, ad una mensilità per ogni anno di esercizio delle funzioni e per un massimo di 10 anni.

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