Termovalorizzatore di Tossilo e distretti rurali: audizioni in Quinta Commissione

La situazione del Consorzio industriale di Macomer e la crescita dei distretti rurali della Sardegna sono stati al centro della seduta odierna della Commissione “Attività Produttive”.

Tossilo 

Sul Consorzio Industriale di Macomer e in particolare sulla società partecipata Tossilo Spa, la Commissione ha riferito il commissario liquidatore Mario Zacchino: «Tossilo Spa, società che gestisce il sistema dei rifiuti della Sardegna settentrionale, ha debiti per circa 9 milioni di euro. Un passivo causato dal blocco delle attività di smaltimento che ha quasi cancellato la voce ricavi – ha detto Zacchino – il progetto per la realizzazione del termovalorizzatore è però quasi terminato. L’avvio dei nuovi impianti in grado di trattare circa 60mila tonnellate di rifiuti all’anno, è previsto  per la prima meta del 2023». Per farlo servono però 3 milioni di euro, risorse che in questo momento la società Tossilo Spa non ha in cassa. Per rimettere a posto i bilanci serve invece uno stanziamento di circa 10 milioni di euro. «Risorse che potrebbero essere trasferite alla Tossilo Spa anche sotto forma di prestito – ha aggiunto Zacchino –una volta riavviati gli impianti, la società comincerà a incamerare ricavi dalla vendita dell’energia prodotta con il termovalorizzatore». Il nuovo sistema di smaltimento dei rifiuti consentirà ai comuni delle province di Nuoro e Sassari di risparmiare sulla tariffa di conferimento. Attualmente, dopo il blocco delle due linee dell’inceneritore di Tossilo, i rifiuti vengono conferiti in discarica: una situazione non più sostenibile dal punto di vista ambientale.

 

Distretti Rurali.

La Commissione ha sentito Vincenzo Ligios, sindaco di Villanova Monteleone e coordinatore dei Distretti del Cibo della Sardegna, e Michele Ruiu, presidente del Distretto rurale dell’Ogliastra. In Sardegna sono circa una 20 i distretti rurali riconosciuti. Soggetti capaci di intercettare i bisogni dei territori, con particolare attenzione al settore agroalimentare: «E’ un fenomeno in crescita in tutta Italia – ha detto Vincenzo Ligios – i distretti creano un sistema sinergico tra le imprese riuscendo a mandare avanti progetti e azioni che rispondono ai reali interessi dei territori». Il fiore all’occhiello di questa attività è rappresentato dalla recente partecipazione ai bandi nazionali del Ministero delle politiche agricole e forestali sui distretti del cibo e i contratti di filiera: «Le aggregazioni aumentano la competitività delle imprese ch partecipano ai bandi nazionali e, allo stesso tempo, alleggeriscono gli uffici regionali nel disbrigo delle pratiche – ha aggiunto Miche Ruiu – la Sardegna per i contratti di filiera si è dimostrata la più brava di tutti». Progetti ai quali hanno partecipato circa 1500 imprese: «Non c’è competizione con gli altri operatori locali (Gal). I distretti dialogano con il territorio». Dai rappresentanti dei distratti rurali è arrivata la richiesta della costituzione di un tavolo tecnico con l’obiettivo di definire uno strumento di sostegno e di cofinanziamento di progetti. Proposta accolta dalla Commissione: il presidente Piero Maieli ha annunciato per la prossima settimana l’audizione dell’assessore all’Agricoltura.

 

La Commissione, infine, ha esaminato la proposta di legge n.351 “Sviluppo e consolidamento dell’aggregazione di impresa tramite contratti di rete”. Il provvedimento è stato illustrato dal primo firmatario, il capogruppo di Fratelli d’Italia Fausto Piga. La proposta punta ad incentivare la competitività del sistema economico locale supportando le aggregazioni tra imprese che vogliono mandare avanti progetti comuni. Nei prossimi giorni sono previste una serie di audizioni con gli assessori competenti e le parti sociali.

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