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Resoconto della seduta n. 221 del 26/10/2022

Bozza provvisoria

CCXXI SEDUTA

Mercoledì 26 ottobre 2022

(POMERIDIANA)

Presidenza del Vicepresidente Giovanni Antonio Satta

Indi

del Presidente Michele Pais

Indi

del Vicepresidente Giovanni Antonio Satta

Indi

del Presidente Michele Pais

La seduta è aperta alle ore 16 e 34.

CUCCU CARLA, Segretaria, dà lettura del processo verbale della seduta pomeridiana del 18 maggio 2022 (210), che è approvato.

Congedi

PRESIDENTE. I consiglieri regionali Giampietro Comandini, Dario Giagoni, Piero Maieli, Francesco Mura, Pierluigi Saiu e Aldo Salaris hanno chiesto congedo per la seduta pomeridiana del 26 ottobre 2022.

Poiché non vi sono opposizioni, i congedi si intendono accordati.

Mozione "Mula - Saiu - Schirru - Li Gioi - Piga - Cocco - Cossa - Fancello - Marras - Sechi - Usai - Caredda - Stara - Talanas - Corrias - Zedda Massimo - Lai sulla riqualificazione della linea ferroviaria Nuoro-Macomer" (615)

PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca la discussione della mozione numero 615.

Dichiaro aperta la discussione. Uno dei presentatori della mozione ha facoltà di illustrarla.

MULA FRANCESCO (Psd'Az). Grazie Presidente. Inutile dire e ribadire che come sempre la puntualità in quest'Aula la fa da maestra ed è inutile anche continuare a dire che servirebbe un po' più di rispetto, soprattutto per i nostri colleghi.

Oggi illustrerò e discuteremo la mozione numero 615 sulla riqualificazione della ferrovia nuorese, tratto Nuoro - Macomer, da me presentata e firmata anche da tutte le componenti politiche di maggioranza e opposizione; progetto inserito nella misura 3 del PNRR, Infrastrutture e mobilità sostenibile.

Sono ormai due anni che come Gruppo politico e personalmente mi sto occupando dell'argomento, a dir la verità tra alti e bassi, alternando ottimi risultati (vedasi il coinvolgimento che c'è stato del territorio, basta vedere l'ultima manifestazione che si è tenuta a Nuoro e molto partecipata non solo da parte della popolazione ma da tantissimi Sindaci del territorio) ed alcune battute d'arresto, purtroppo tante, ma ora siamo arrivati al traguardo e non ci è concesso perdere altro tempo se non vogliamo vedere sfumata l'unica occasione che abbiamo di poter avere i fondi necessari e provenienti dal PNRR, o dal fondo complementare nazionale, e spiegherò perché, Presidente, perché se è pur vero che, come sembra, il PNRR ha già dato delle indicazioni e i tavoli sembrerebbero chiusi, c'è un fondo complementare che il Governo ha messo a disposizione e che dovrebbe servire per andare a coprire anche tutti quei progetti ed istanze che magari non rientravano nel PNRR, quindi non è un problema di risorse.

Vorrei ringraziare tutti i colleghi indistintamente per la sensibilità espressa nei confronti di questo grave problema; mi permetto di ricordare a tutti che la transizione ecologica europea si basa soprattutto sulla mobilità sostenibile e sulla mobilità a loro volta si basano lo sviluppo e la crescita dell'economia e di alcune aree disagiate del nostro territorio nazionale, tra queste la provincia di Nuoro, l'unica lasciata al palo da oltre un secolo senza la ferrovia nazionale. E proprio dal disagio e arretratezza di alcune aree della Sardegna, tra cui la provincia nuorese, che siamo rientrati a pieno titolo nell'Obiettivo 1. Cioè il paradosso è che, grazie alle disgrazie di alcuni territori, tra cui la provincia di Nuoro e le aree interne della Sardegna, noi siamo rientrati nell'Obiettivo 1 e le risorse che saranno messe a disposizione per quanto riguarda l'entrata nell'Obiettivo 1 saranno fruibili per tutto il territorio regionale. La tratta ferroviaria del nuorese, questi 50 chilometri a scartamento ridotto che collegano Nuoro e Macomer, sono una spina nel fianco del nostro territorio, di cui ci siamo occupati in tanti nel corso degli anni. Vorrei citare e ringraziare, perché doveroso, la senatrice Elvira Evangelisti, che, essendo la vicepresidente della Commissione trasporti aveva non solo posto il problema ma si erano tenuti anche diversi incontri; vorrei ringraziare anche l'onorevole Ugo Cappellacci che nel vecchio Governo si era impegnato per organizzare un tavolo al quale avrebbero dovuto partecipare forze politiche di questo attuale Governo regionale con l'Assessore dimissionario ai trasporti Todde, e avrebbe dovuto partecipare anche la dirigente, la dottoressa Massidda, poi è caduto il Governo Draghi e di questo incontro praticamente non se ne è fatto nulla. Vorrei ringraziare anche l'onorevole Pittalis, che presentò una mozione, la numero 319 il 28 giugno del 2017, approvata all'unanimità dal Consiglio regionale; vorrei ringraziare anche il qui presente onorevole Deriu che presentò nella stessa data un'altra mozione, la numero 325, sempre accolta dal Consiglio regionale; altra mozione fu presentata dal sottoscritto il 14 luglio del 2020, anche quella approvata all'unanimità. Quindi non sono mancati gli atti da parte del Consiglio e anche i voti all'unanimità ma la sostanza è che ad oggi si è visto poco e nulla: molta carta ma troppo silenzio assordante dalle istituzioni, zero risposte.

Presidente, la mozione che oggi si discute in Consiglio è diretta all'unico interlocutore politico utile a dipanare la matassa di questo secolare problema, ed è la Regione Sardegna, e visto che l'Assessorato ai trasporti oggi è in carico ad interim allo stesso presidente Solinas, al quale peraltro va anche riconosciuto l'impegno di essersi espresso durante un'audizione in Senato per denunciare l'insufficienza dei fondi PNRR destinati alle infrastrutture sarde, inclusa la tratta di cui all'oggetto, la volontà delle istituzioni non può essere diversa dalle necessità della cittadinanza che urla giustizia, lo abbiamo già detto. Così la Regione Sardegna deve dare un indirizzo preciso e permettere il passaggio del testimone da ARST a RFI per sbloccare la situazione definitivamente, solo la Regione può farlo.

Si parla ancora di uno studio di fattibilità a carico di RFI atto a rilevare costi e benefici dell'intervento in questione, ma non è dato capire la ratio di questo studio, visto che le risorse del PNRR sono proprio messe a disposizione per interventi similari a quello proposto che permetterebbe di ridurre il gap infrastrutturale di certe aree geografiche disagiate; tale studio di fattibilità sembrerebbe fuori luogo, in tal senso, fa sorridere infatti chi parla di "convenienza" in questo caso e chi sostiene l'ipotesi della mancanza d'utenza (se esiste il servizio arriva anche l'utenza, e non viceversa), preoccupa inoltre che qualche funzionario di RFI continui a preoccuparsi delle presunte ingenti risorse che servirebbero per realizzare tale intervento. Ci verrebbe da domandarci: ma chi disturba questo progetto? Possibile che pur essendoci le risorse si cerchi di scoraggiare, o ancor peggio dirottare le risorse su altri interventi che non riguardino la Sardegna?

Tutto questo sembrerebbe portare a una sola conclusione, che il territorio di Nuoro e delle zone interne debbano continuare a vivere in una situazione, in un contesto sociale nel quale l'unico mezzo di trasporto ammissibile, non oneroso, poco impattante e quindi sostenibile sia l'asino.

Il territorio del nuorese interessato dalla tratta ferroviaria riguarda un bacino di cittadini composta da circa 106.000 individui, che devono viaggiare per studio, lavoro, cure e anche per il semplice piacere di spostarsi da una località all'altra; ai soli residenti bisogna poi sommare coloro i quali viaggerebbero da ogni luogo dell'Isola e i turisti.

PRESIDENZA DEL PRESIDENTE MICHELE PAIS

(Segue MULA FRANCESCO.) Perché la ferrovia interconnette porti e aeroporti, è un progetto che riguarda il benessere di tutta l'Isola, sarebbe riduttivo considerarlo solo un fatto locale, sembra paradossale che il metro di valutazione dei requisiti debba dipendere dalle disgrazie che il territorio è capace di collezionare nel tempo. Vorrei citare quello che ieri ha detto la neo Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, quando durante il suo discorso di insediamento ha detto che le isole devono essere collegate alla penisola in un progetto di continuità sociale, culturale e geografica. Lotta allo spopolamento: l'Italia, la Sardegna, la provincia di Nuoro hanno l'indice più alto anche sulla più bassa natalità a livello europeo. Vorrei ricordare che il territorio della provincia di Nuoro e le zone interne della Sardegna, oltre a non avere un metro di ferrovia, è stato escluso anche dalla nuova perimetrazione delle ZES, vorrei ricordare che alle ZES sono stati dedicati 2700 ettari, con una perimetrazione di cui noi non condividiamo lo spirito e vorremmo che questo argomento venga ripreso in mano: possibile che il territorio della provincia di Nuoro e tutte le zone interne siano escluse, e poi noi parliamo di spopolamento di quest'Isola?

Quindi noi, visto che siamo rientrati nell'Obiettivo 1, visto che il nostro PIL pro capite è diminuito notevolmente, noi abbiamo tutti i requisiti per potere essere presi in considerazione. La cosa più interessante è che il sottoscritto continua ad avere interlocuzioni con RFI, ho conosciuto personalmente un alto funzionario di RFI, la mamma è sarda, ha a cuore le sorti della Sardegna e sapete che cosa mi ha detto, in via informale naturalmente? "Fatemi capire, voi avete presentato queste schede che riguardano questo progetto, ma perché non fate come fanno i siciliani?" A domanda precisa, io chiesi "perché, come fanno i siciliani?", la risposta è stata "i siciliani arrivano qui e non si muovono finché non hanno ottenuto, son stati capaci anche di dormire qui dentro". E allora dovremmo anche cambiare atteggiamento, da persone educate dovremmo diventare anche non educati, se questo serve siamo disposti anche a fare questo.

A questo punto chiunque si sentirebbe autorizzato a sospettare che esistano interessi altri, che remano contro il progetto per conservare lo status quo della situazione attuale, è chiaro comunque che tutto dipende dalla Regione, questo è confermato, loro continuano a dire "la Regione deve tornare a quel tavolo e dire che questo progetto che è stato presentato, del quale ci sono un paio di schede, per noi è un progetto prioritario".

L'invito che faccio a tutta l'Aula indistintamente è quello di darci una mano, io vi chiedo una mano, ai colleghi cagliaritani, sassaresi, del Sulcis e di tutti i territori, perché oggi stiamo parlando di un problema che riguarda la provincia di Nuoro, parleremo di altri problemi che riguarderanno il vostro territorio e se sarete vicino a noi, noi saremo vicino a voi nelle vostre battaglie.

Chiediamo con forza un incontro per ottenere finalmente la riapertura del tavolo che avevamo richiesto a suo tempo, nella speranza che questo nuovo Governo, come detto più volte, possa essere più ricettivo delle nostre istanze, più vicino alla risoluzione di tante ingiustizie a prescindere dal colore politico e dalle convinzioni di ognuno di noi.

Chiudo con un messaggio per chi ci ascolta: sulla partita che riguarda il mio territorio, quello del Nuorese, su sanità, trasporti, quindi ferrovia, e ZES, si giocherà molto del futuro di questa legislatura e si giocherà molto anche su quelle che potrebbero essere le prospettive future politiche che riguarderanno poi la nuova Amministrazione regionale.

PRESIDENTE. È iscritta a parlare la consigliera Elena Fancello. Ne ha facoltà.

FANCELLO ELENA (PSd'Az). Se si dovesse fare un veloce sondaggio in quest'Aula per capire con quale mezzo di trasporto ciascuno di noi oggi è arrivato qui, il risultato sarebbe facile da indovinare: tutti, o quasi, guidando la propria auto.

La maggior parte dei sardi si sposta per l'isola a bordo di un'auto e non sui mezzi pubblici, perché i mezzi pubblici in Sardegna sono pochi lenti e scomodi. I pochi che per scelta o per necessità come gli studenti pendolari usano il trasporto pubblico sono cittadini di serie B condannati a orari impossibili, coincidenze inesistenti, tempi lunghissimi di attesa e di percorrenza. Il Consiglio regionale vuole dire basta a questa situazione; la Sardegna è in Europa e i sardi devono vedersi riconosciuto il diritto a servizi pubblici dignitosi che in Europa sono considerati scontati, essenziali e basilari. I tempi sono maturi, oggi ci lasciamo alle spalle i decenni in cui la politica ha considerato normale che un'intera provincia di quest'isola rimanesse isolata, tagliata fuori da ogni progresso. La politica che per anni si è girata dall'altra parte stanziando i pochi denari nello sviluppo dei trasporti locali nelle aree metropolitane senza mai considerare minimamente il nostro territorio il Nuorese, quella politica ci ha lasciato in eredità una Sardegna mutilata in cui i giovani dei nostri paesi sono cresciuti nell'idea che fosse normale affrontare i viaggi della speranza su pullman lenti e a orari impossibili con enorme disparità in termini di confronto e di opportunità rispetto ai coetanei delle città. Quella politica è finita piano piano negli ultimi anni grazie all'impegno del Comitato Trenitalia per il Nuorese, alle manifestazioni popolari, alle associazioni di categoria, al contributo che ciascuno di noi rappresentanti politici ha svolto credendoci, lottando e mediando quello che molti derubricavano a illusione, sogno, idea irrealizzabile è diventato un progetto vero e proprio, una scheda tecnica ineccepibile un fatto reale, ma soprattutto una nuova idea di Sardegna. Stiamo parlando di rimediare finalmente a un'ingiustizia che non solo è stata ed è la rovina di un pezzo di Sardegna ma che ha danneggiato e danneggia l'Isola intera comprese le aree metropolitane già collegate fra loro. Serve solo una piccola somma 114 milioni di euro, davvero piccola di fronte alla montagna di soldi del PNRR che spesso non si sa neanche come spendere per entrare nel progresso e nella civiltà, una moderna ferrovia che colleghi Nuoro e le zone interne alle coste e agli altri capoluoghi, ai porti e agli aeroporti. Con questa operazione otterremmo in un colpo solo un miglioramento inestimabile della qualità della vita e avremo trovato la soluzione contro lo spopolamento. Perché il motivo principale dell'abbandono delle zone interne e rurali a favore della città riguarda l'accessibilità ai servizi scolastici, sanitari, amministrativi e culturali. Potersi spostare liberamente e velocemente da un capo all'altro della nostra meravigliosa terra la renderebbe tutto abitabile con le stesse opportunità con incredibili ricadute in termini di ripopolamento, sviluppo economico e crescita. Ciò che chiediamo con questa mozione è che la Regione ceda la proprietà e la gestione della linea Nuoro, Macomer a RFI in modo che la rete ferroviaria italiana possa riqualificarla e trasformarla in una linea moderna ed efficiente. Lo chiediamo fortemente, lo chiediamo ora con urgenza perché siamo ancora in tempo per utilizzare i fondi del PNRR e si tratta, è il caso di dirlo, di un treno che passa una sola volta. Ma fra la data di deposito della mozione e l'Assemblea odierna è accaduto un fatto straordinario, che vogliamo mettere in luce e che deve essere la chiave per portare a casa il risultato, il protocollo d'intesa firmato pochi giorni fa dal nostro Presidente della Regione Christian Solinas con il Ministero delle Infrastrutture, ANAS ed RFI per la formazione di un gruppo di lavoro che in sei mesi dovrà individuare gli obiettivi principali da raggiungere per lo sviluppo della mobilità stradale e ferroviaria. Non credo che ci sia bisogno di aggiungere altro se non che questo gruppo di lavoro dovrà essere investito del compito di inserire come obiettivo numero 1 la realizzazione di una ferrovia moderna e veloce che colleghi tutti i capoluoghi dalla Sardegna fra loro con porti e aeroporti. In buona sostanza la trasformazione della Nuoro - Macomer con innesto a Borore è la chiave attorno a cui deve ruotare l'intero processo è il tassello indispensabile l'intervento davvero risolutivo che cambierà il volto della nostra Isola. Per cui io ritengo che questa Assemblea debba dare al Presidente della Regione un chiaro forte, inequivocabile mandato politico affinché il gruppo di lavoro proceda in questa direzione onorando il volere popolare ma anche il buon senso e la logica, perché non esiste in Sardegna intervento infrastrutturale più urgente del collegamento ferroviario fra le zone interne, le coste e i capoluoghi, grazie.

PRESIDENTE. È iscritto a parlare il consigliere Daniele Cocco. Ne ha facoltà.

COCCO DANIELE (LEU-Demos-Possibile). Grazie Presidente, non voglio ripetere quello che è stato detto dai colleghi che mi hanno preceduto perché lo condivido, io ho firmato convintamente la mozione che mi è stata proposta dall'onorevole Mula perché credo che sia l'ennesimo grido di allarme del centro Sardegna e del nuorese per la sperequazione in atto che sembra quasi un processo ineludibile che nessuno può in nessun modo fermare. Le popolazioni del centro Sardegna di Nuoro in particolare si sono ritrovate in una grandissima manifestazione di popolo a Nuoro per rivendicare diritti che da troppo tempo sono negati, perché di un diritto anche oggi stiamo parlando. In un momento in cui con fondi importanti e che dovrebbero arrivare soprattutto per mettere in linea, diciamo così, tutti i territori per evitare che quella sperequazione di cui parlavo continui a colpire i territori che sono già da tempo in gravissima emergenza, in grandissimo disagio potessero in qualche modo recuperare questo gap infrastrutturale. Ebbene da quello che oggi vediamo questo processo, che noi avremmo gradito potesse realizzarsi, non è sicuramente nell'agenda di chi ha stilato questi progetti. Bene ha fatto l'onorevole Mula e tutti gli altri firmatari della mozione a voler chiedere al Presidente della Regione Sardegna che si impegni per riaprire quel tavolo, sarebbe stato bello però, onorevole Mula, che il Presidente della Regione Sardegna che oggi è anche Assessore ad interim dei Trasporti che fosse stato qui a sentire direttamente da noi quelle che sono le rivendicazioni che portiamo. Perché se è vero che una mozione non si nega a nessuno è pur vero che una mozione di questo tipo sta rappresentando davvero delle situazioni che devono avere risposte immediate e stanno anche rappresentando delle proposte di soluzioni che si possono praticare. Ho sentito tramite i media che a livello nazionale si formerà un intergruppo di tutte le forze che son state elette, delegate a rappresentarci a livello nazionale a prescindere dalle appartenenze, io credo che questo problema sia prioritario per essere portato all'interno dei lavori di cui l'Intergruppo e dentro l'agenda di quel intergruppo e non c'è un minuto da perdere come dicevate, non c'è un minuto da perdere perché altrimenti sembrerebbe quasi che ci sia un'azione strategica per eliminare una parte del territorio della Regione Sardegna, perché lo vediamo in tutti i settori a partire dalla sanità, dall'istruzione, dai trasporti che stiamo dicendo. Ha citato la ZES, Nuoro è l'unico capoluogo di provincia che non è stato inserito in queste modalità di aiuto che ormai sono normate, che vedono altre zone anche della Sardegna iniziare un percorso virtuoso. Quindi credo che sia arrivato il tempo perché in maniera ufficiale si possa avere una risposta da chi di dovere, però davvero se vogliamo che questa mozione non sia la solita mozione, per dire non è vero che ce ne siamo occupati, ce ne siamo occupati, la risposta dovrebbe arrivare in tempi brevissimi e direttamente da chi in questo momento è incaricato a ricoprire quell'incarico anche di Assessore ai trasporti abbandonato poco tempo fa dall'Assessore titolare. Parlavo di quella sperequazione, diceva bene l'onorevole Mula, lo vediamo dalla sanità il centro Sardegna è bistrattato continuamente nonostante le nostre grida d'allarme continue quasi pedanti perché stiamo diventando anche monotoni e continuiamo a vedere giorno dopo giorno quello che sta succedendo rispetto ai concorsi, rispetto alla mobilità, rispetto al depauperamento delle risorse non solo umane ma anche tecnologiche, rispetto ad altri territori, ad altri presidi è vero che ci sono problemi importanti, e lo vediamo tutti i giorni, basti pensare alla manifestazione di sabato a Cagliari dove tantissimi cittadini hanno manifestato per rappresentare l'estrema criticità che riguarda appunto la sanità. Però credetemi il centro Sardegna, il Nuorese, il Goceano, il Meilogu, il Logudoro soffrono ancora di più rispetto ad altri contesti che pure sono in grave sofferenza. Quindi noi vorremmo che quella sperequazione fosse interrotta e vorremmo che quando si praticano dei progetti, si praticano dei percorsi che dovrebbero portare ad evitare i trattamenti cui sono stati sottoposti i territori che ho citato si facesse davvero qualcosa di concreto. Non è possibile che sulle dotazioni organiche vi sia una percentuale del 90 - 95 per cento in alcuni contesti e in altri contesti vi siano coperture di dotazioni organiche che si fermano al 30 al 35 per cento.

PRESIDENTE. È iscritto a parlare il consigliere Massimo Zedda. Ne ha facoltà.

ZEDDA MASSIMO (Progressisti). Grazie Presidente, il collega Mula ci ha chiesto di sostenere un testo che oggettivamente tutte noi, tutti noi condividiamo, lo condividiamo perché era anche una nostra proposta quella di intervenire, già da tempo a dir la verità sul ferro, invece che sperperare risorse e denaro pubblico sui continui e sistematici interventi sulle strade e quindi una prima proposta che rivolgo all'onorevole Mula e ai componenti la Commissione trasporti. Per dare maggior forza alle argomentazioni contenute all'interno del documento da tutti sottoscritto inizierei a chiedere agli Uffici dell'Assessorato di darci il conto della spesa di interventi sulla 131 dagli anni Novanta oggi. Ogni anno ci è stato raccontato che con gli interventi sulla 131 avremmo recuperato dieci minuti di tempo; è dagli anni 80 che ogni anno sulla 131 invece di recuperare dieci minuti di tempo per i lavori effettuati perdiamo un'ora ogni volta che la percorriamo per i lavori che sono in corso, ovviamente non la si può cancellare e ci mancherebbe, ma gli interventi sistematici sulla 131 non sono dovuti al caso sono dovuti all'usura, data dall'alta percorrenza di mezzi pesanti e veicoli privati sulla 131. e quindi varrebbe la pena valutare quanto è stato speso nel corso degli anni per interventi che avrebbero dovuto consentire di raggiungere da Cagliari a Nuoro o da Nuoro a Cagliari in tempi rapidi quei luoghi o da Cagliari ad Oristano e Sassari e viceversa e quanto invece tempo perdiamo nel percorrere la 131. L'altro elemento, perché aiuta le argomentazioni contenute sempre nel documento, è che ormai da nessuna parte nel pianeta si calcola solo ed esclusivamente il numero di passeggeri trasportati, perché sarebbe facile dimostrare per coloro che sono contrari rispetto a un progetto di questo tipo che i numeri non consentirebbero un intervento di quel tipo. Invece i numeri non sono più nel calcolo trasportistico attuale oggi, quelli semplici del numero dei passeggeri trasportati ma sono calcoli sui benefici ambientali, cioè quanto si inquina di meno viaggiando su un mezzo collettivo come il treno invece che essere costretti a prendere l'auto privata, quanto si risparmia in termini di vite umane, che è incalcolabile, in termini di valore, quanto si risparmia in termini di spesa sanitaria per gli interventi del primo soccorso per incidenti stradali e via dicendo, più quanto si risparmia per la manutenzione e tutte le questioni legate agli aspetti che dicevo poc'anzi. Fatto questo calcolo non è detto che non dovesse emergere un elemento positivo e favorevole rispetto all'intervento persino dal punto di vista di calcoli trasportistici e di benefici ambientali, sociali, economici. L'altro aspetto è quello dei vantaggi indiscussi, come li avviciniamo i nostri territori? C'è un unico elemento ma lo uso a mo'di battuta che non condivido del ragionamento dell'onorevole Mula, stiamo ragionando di un beneficio per Nuoro, no stiamo ragionando di un intervento per il nuorese a beneficio della Sardegna tutta, di tutti coloro che hanno intenzione di spostarsi senza l'auto privata per visitare il MAN, per visitare luoghi di una bellezza straordinaria, per andare a Orani, tutti coloro sardi e non sardi e quindi non nuoresi e non sardi che hanno l'abitudine a prendere un treno in altre realtà d'Italia e d'Europa e che da noi non possono trovare un treno e sono costretti a spendere risorse economiche a beneficio delle multinazionali che affittano autoveicoli, invece che spenderli magari negli alberghi, ristoranti o altro e via dicendo. Quindi c'è un elemento come dire di vantaggio oggettivo per tutta la Sardegna, perché avvicinare territori vuol dire determinare ricadute economiche positive per quei territori. L'altro aspetto, e chiudo, è il nostro limite, il nostro limite è che non siamo stati in grado di dimostrare che quel pezzo o quell'intervento è l'unica cosa che manca in un riordino del sistema del trasporto interno in questo caso e cioè ripensare l'ARST, non è pensabile che noi si faccia più viaggiare veicoli da 60 posti vuoti se non negli orari di punta per lo spostamento della popolazione studentesca in strade a due corsie e con tutti i costi annessi e connessi, oltretutto mezzi datati, ecco questo è l'unico limite. Noi dovremmo quindi di pari passo impostare un ragionamento ferrovia, rimodulazione delle tratte ARST che a quel punto dovrebbero collegarsi con le stazioni ferroviarie… ho terminato Presidente grazie…

PRESIDENTE. È iscritto a parlare il consigliere Michele Cossa. Ne ha facoltà.

COSSA MICHELE (Riformatori Sardi). Grazie Presidente, chiedo scusa vorrei sottolineare un aspetto rispetto al tema che è stato sollevato da questa mozione perché io dissento un po' dalla impostazione che ha dato il collega Mula perché non stiamo parlando di un intervento che interessa il territorio di Nuoro, stiamo parlando di un intervento che è assolutamente di rilevanza regionale e come tale io credo che dovremmo valutarlo. Perché stiamo parlando della tratta che va da Macomer a Olbia che diventa un intervento strategico in tutto il sistema di trasporti regionale. E a pieno titolo, e quindi volevo ringraziare i presentatori della mozione, a pieno titolo si inserisce in questo contesto ed è perfino, permettetemi la parola, un po' avvilente che noi dobbiamo parlarne a seguito di manifestazioni popolari, perché Nuoro è l'unica, lo ha detto il collega Mula nel suo intervento, è l'unico capoluogo italiano che non è servito da una linea ferroviaria degna di questo nome. Si tratta di un intervento strategico da tutti i punti di vista, dal punto di vista dello spopolamento è stato detto, dal punto di vista della sicurezza è stato detto, dal punto di vista economico, perché questo tipo di interventi, parlo delle infrastrutture di trasporto e di quella che possiamo definire in termini generali accessibilità interna, si lega strettissimamente al tema più ampio dell'accessibilità della Sardegna e si lega al tema dell'accessibilità esterna, cioè del collegamento dei porti e degli aeroporti ai territori dell'interno. Ecco perché io penso che il tema sia strettamente collegato a quello dell'insularità, perché insularità significa anche difficoltà di accesso all'interno del nostro territorio e della nostra Isola. C'è un altro aspetto che penso che debba essere sottolineato, ne ha accennato il collega Zedda, che è questo, cioè noi che prima o poi dovremo deciderci a brandizzare la nostra Isola e a veicolare la nostra isola attraverso il patrimonio più importante che noi abbiamo, che è quello ambientale, dobbiamo ripensare anche il sistema dei trasporti in quella chiave. Quindi sicurezza sicuramente, ma sicurezza anche dal punto di vista ambientale, perché costituire un sistema… l'Europa ha approvato una linea di indirizzo fondamentale che è stata chiamata addirittura "New Green Deal" che va esattamente in questa direzione e che porterà ad una grande disponibilità di risorse per questo tipo di intervento. Cosa ci vuole? Ci vuole che noi dobbiamo essere pronti, che noi dobbiamo essere propositivi, che noi non possiamo pensare di arrivare sapendo che ci sarà questa disponibilità di risorse nei prossimi anni senza avere, non dico progetti esecutivi, ma per lo meno dei progetti di fattibilità che si prestino ad essere finanziati. Io credo che noi, Presidente, nell'annunciare il voto favorevole alla mozione, di cui peraltro sono anche firmatario, anche rispetto alla linea ferroviaria Macomer-Nuoro e Nuoro-Olbia dovremmo muoverci e ragionare in questa direzione. Grazie.

PRESIDENTE. Grazie, onorevole Cossa.

È iscritta a parlare la consigliera Desirè Manca. Ne ha facoltà.

MANCA DESIRÈ (M5S). Grazie Presidente. L'ho dichiarato diverse volte, a me piace pensare alla Sardegna come a un territorio unito, un unico territorio da Nord a Sud e da Est ad Ovest. E quando il collega Mula la scorsa settimana si è avvicinato nei nostri banchi e ha chiesto la condivisione di questa mozione, io ho reputato, noi abbiamo reputato che la firma su questa mozione, la condivisione fosse assolutamente necessaria e soprattutto un riconoscimento di un atto di dignità nei confronti di uno specifico territorio. E mi piace pensare ad una Sardegna unita, dove Olbia, Nuoro, Sassari, Oristano, Cagliari abbiano gli stessi diritti e le stesse possibilità di crescita economica e di sviluppo economico, ed è un dato oggettivo, è un dato di fatto il continuo divario invece che c'è purtroppo infrastrutturale tra il sud della nostra isola e il restante territorio della nostra isola. Allora proprio la scorsa settimana, mi rivolgo anche al collega Mula che ha avuto la bontà di presentare questa mozione che condividiamo in toto e in pieno, proprio la scorsa settimana io ho letto un comunicato stampa da parte del Presidente della Regione Sardegna, che casualmente fa parte dello stesso Gruppo, dello stesso partito di cui fa parte il collega Mula, il quale dichiarava la sua contentezza proprio per la stipula di questo protocollo d'intesa tra l'ANAS e (…), e l'intervento con un tavolo di lavoro proprio per cercare di lavorare appunto sui trasporti di tutta la Sardegna. Proprio in quell'occasione mi è venuto in mente che c'è un particolare territorio della Sardegna, che è il nord-ovest della Sardegna, dove esiste un aeroporto, ed è il famoso aeroporto di Alghero, che in maniera erronea viene chiamato aeroporto di Alghero perché effettivamente è l'unico aeroporto del nord-ovest della Sardegna e quindi risulta essere un aeroporto non solo di Alghero, ma di tutto il nord-ovest della Sardegna. E forse credo che sia uno dei pochissimi aeroporti in Italia che non è collegato con il trasporto su ruote. Alghero e Sassari, Sassari è una città di 130.000 abitanti, quindi i cittadini sassaresi, come i cittadini di Alghero, come i cittadini di tutto il nord-ovest della Sardegna non possono arrivare nell'unico aeroporto del nord-ovest della Sardegna in treno perché non esiste un collegamento che arrivi direttamente all'aeroporto. Proprio in virtù di questo, quando ero consigliere comunale a Sassari, avevano presentato delle richieste di documentazione perché esistevano ed esistono ancora dei progetti di collegamento della rete ferroviaria che da Sassari appunto arrivava e arriva ad Alghero con invece questa previsione di passare grazie all'aeroporto. Di quei progetti ne esistono tre o quattro, poi negli anni si sono succeduti e di quei progetti non si sa più niente. Quindi Alghero continua ad essere un aeroporto isolato, cioè se non ci fossero quei pochissimi pullman, che tra l'altro non seguono neanche gli orari di arrivo e di partenze degli aerei, sarebbe un aeroporto accessibile solo ed esclusivamente con la propria autovettura. Quindi si immagini, collega Mula, quando ci ha presentato questa mozione e nell'aver letto e conoscendo anche il problema della Macomer-Nuoro e della Nuoro-Olbia, se non possiamo appoggiare questa vostra richiesta. La appoggiamo a prescindere proprio dal colore politico e dal partito, ci sembra una richiesta di buon senso e una richiesta che deve essere portata avanti tutti insieme per la Sardegna e per l'intero territorio sardo. Detto questo, collega Mula, io mi pongo, le pongo e vi pongo un'unica domanda, il presidente della Regione Sardegna, lei con questa mozione poco fa mentre la illustrava ci chiedeva di essere uniti, e un passo importante forte verso e nei confronti del Governo quale sostegno, quindi del governatore, per portare avanti questa battaglia. Però, collega Mula, fino adesso il Presidente della Regione Sardegna in tre anni quasi e mezzo che è Presidente della Regione Sardegna, nonché membro anche del vostro stesso partito, quali sono le azioni che ha portato avanti nel proprio Governo per cercare di risolvere questo divario immenso infrastrutturale che c'è in quello specifico territorio che è il Nuorese? Perché non solo a me risulta che ad esempio nella Commissione trasporti, che è il luogo in cui si dovrebbe parlare di questi problemi, non sia mai stato trattato questo argomento come tanti altri, mai in tre anni e mezzo, quindi noi l'appoggiamo, onorevole, con piacere perché, ripeto, è un territorio che fa parte della Sardegna e noi siamo consiglieri regionali dell'intera isola, e ci piace pensare allo sviluppo di tutta l'isola, per cui noi voteremo a favore di questa mozione però mi piacerebbe anche avere una risposta del nulla cosmico che ha ruotato fino adesso in questa Giunta per i trasporti. Grazie.

PRESIDENTE. Grazie, onorevole Manca.

È iscritto a parlare il consigliere Pierluigi Saiu. Ne ha facoltà.

SAIU PIERLUIGI (LEGA). Grazie Presidente. Se noi considerassimo questa mozione un atto che riguarda solo i trasporti, commetteremmo un grandissimo errore. In realtà l'atto che oggi sta discutendo il Consiglio comunale riguarda le pari opportunità, riguarda le opportunità che un cittadino del centro Sardegna ha e le misura rispetto a quelle che ha un qualunque altro cittadino della nostra regione. Il tema della continuità territoriale interna è un tema che purtroppo non abbiamo mai affrontato con la giusta attenzione, e non è semplicemente una questione di infrastrutture, è una questione di diritti. La mozione che oggi sta discutendo il Consiglio regionale riguarda questo, riguarda il diritto alla mobilità di un cittadino delle zone interne, un diritto che non è pari a quello di un cittadino del cagliaritano per esempio. Allora la questione che pone correttamente l'onorevole Mula, che ha fatto di questo tema un suo cavallo di battaglia politico, e lo dico giustamente anche in termini ambiziosi, perché poi la questione del collegamento ferroviario nuorese è una questione che va avanti da molti, molti anni, quindi la sfida è ambiziosa, ma non può, e non è, e non deve essere limitata al tema delle infrastrutture. Quello che si chiede con la mozione è che anche il centro Sardegna, che i cittadini, che i sardi che abitano nelle zone interne dell'isola abbiano gli stessi diritti. Questa non è solo una mozione sulla ferrovia, è una mozione sui diritti degli abitanti dei sardi che vivono nel centro dell'isola, che hanno diritto a una mobilità come quella che hanno gli altri, che hanno diritto a servizi come quelli che hanno gli altri, che hanno diritto ad opportunità come quelle che hanno gli altri. Quello dei trasporti è solo uno degli aspetti, ma lo ha fatto qualcuno intervenendo prima di me, c'è il tema dei servizi. Quante volte in questo Consiglio regionale abbiamo affrontato il tema della sanità, e quante volte affrontando il tema della sanità abbiamo parlato del problema della sanità nuorese, non tanto come crisi della struttura ospedaliera del San Francesco, quanto piuttosto come diritto alla salute negato ai cittadini della Sardegna del centro, cittadini della Sardegna del centro a cui viene negato il diritto alla mobilità e noi attraverso questa mozione stiamo cercando di scuotere la coscienza dell'Assemblea legislativa sarda. Diritto alle cure, che non è pienamente garantito a differenza di quello che avviene per altre parti dell'isola, e aggiungo opportunità economiche, perché ci sono imprese che in alcune parti della Sardegna sono ricomprese all'interno di una zona economica speciale e quelle che operano invece nelle aree più povere e più deboli non hanno nessuno strumento di vantaggio. Allora la discussione di oggi, che non può avere l'ambizione, e credo che lo sappiamo se no ci prenderemmo in giro, né di consegnare la ferrovia domani né di risolvere problemi che si manifestano da anni, ha però il dovere di sollecitare un dibattito su questo aspetto, e cioè ci sono cittadini della Sardegna che non hanno gli stessi diritti di altri abitanti della nostra isola. Allora attraverso il voto a questa mozione, che è un atto di indirizzo, a cui io mi auguro, sono sicuro che sarà così altrimenti dovrà essere non solo l'opposizione, ma prima di tutto dovrà farlo la maggioranza a richiamare le responsabilità della Giunta su questo, si sta dicendo guardate che occorre mettere in campo una serie di provvedimenti che servono a riequilibrare, a riconoscere pari opportunità a persone, a giovani, a famiglie, a imprenditori, che oggi quelle opportunità, che oggi quei diritti non li hanno. Allora io ringrazio l'iniziativa che è stata assunta, il dibattito che si è svolto con toni moderati e richiamo però al senso vero e autentico dell'atto che stiamo discutendo non semplicemente di un'infrastruttura, ma dell'impegno da parte dell'Assemblea legislativa sarda in queste legislature e nelle prossime a impegnarsi affinché quei cittadini sardi che abbiano meno diritti degli altri siano messi nelle condizioni di avere lo stesso diritto alla mobilità, lo stesso diritto alle cure, lo stesso diritto a vivere in quelle realtà che purtroppo falcidiate dai problemi che viviamo oggi subiscono il fenomeno dello spopolamento più di altre. Riconoscere diritti, riconoscere pari opportunità, riconoscere la possibilità per i sardi che vivono nel centro Sardegna di avere gli stessi diritti di tutti, grazie.

PRESIDENTE. Grazie, onorevole Saiu.

È iscritto a parlare il consigliere Roberto Deriu. Ne ha facoltà.

DERIU ROBERTO (LEU-Demos-Possibile). Grazie Presidente. Molto brevemente voglio associarmi a coloro che sostengono questo provvedimento ricordando che già ho avuto modo di parlare con molti nostri autorevoli colleghi che, tutte le volte che si parla di Nuoro, si affrettano a dire che non è una misura localistica. Ma non si capisce perché quello che si fa a Nuoro è una misura localistica, mentre invece tutto quello che si fa altrove è una misura che di per se stessa ha delle caratteristiche e delle attitudini ad essere generale e di pubblico interesse. È un po' stucchevole doversi ogni volta arrabattare per dire che le cose che si fanno a Nuoro sono importanti, le cose che si fanno a Nuoro servono per Nuoro e perché Nuoro fa parte della Sardegna. Grazie a Dio, essendo un reazionario come lei, signor Presidente, rimpiango quando succedeva che la struttura dell'autonomia tripartita statutaria della Sardegna era stabilita in tre poli che hanno una tendenza autonoma pur nella riepilogata e ricongiunta autonomia regionale. Questo intervento è un intervento che dovrebbe fare uscire dal Medioevo queste lande, desolate sono desolate, spopolate sono quasi del tutto spopolate, è il nostro West, la gente a cavallo c'è, con la pistola pure, quindi è assolutamente necessario arricchire il paesaggio di un elemento indispensabile per rendere ancora più caratteristico e tipico questo luogo, cioè la ferrovia. È necessario che finalmente però questo sia inserito dentro una programmazione che sviluppa e ricolloca ogni intervento dentro una strategia generale. Ci sono vocazioni per tutti i territori, questo territorio vuole avere una vocazione molto importante e rinnovata con l'Einstein Telescope, una nuova industrializzazione sostenibile, tecnologica, innovativa, unica al mondo e priva però di infrastrutture minime che consentano di poterci lavorare. La Regione faccia la sua parte almeno nella progettazione, poi i soldi, come ha detto giustamente il presidente Mula, ci sono, è un momento in cui i soldi te li tirano dietro, però manca sempre come al solito una progettazione di livello strategico accettabile, compatibile e standardizzata. La Regione questo lo può fare, quindi questo documento credo che ci stimoli tutti e stimoli la Giunta regionale impegnandola a raggiungere questo obiettivo per i sardi, ma anche se consentite per i nuoresi, grazie.

PRESIDENTE. Grazie.

È iscritto a parlare il consigliere Eugenio Lai. Ne ha facoltà.

LAI EUGENIO (LEU-Demos-Possibile). Grazie Presidente. Io sono tra coloro che hanno firmato questa mozione, l'ho firmata non per retorica, non per demagogia, non per pubblicità, ma l'ho firmata perché credo fermamente in ciò che dice. Però badate, colleghi, noi da questi banchi abbiamo provato a chiedere al presidente Solinas di aprire una vera discussione sulla strategia regionale sul PNRR, ad oggi non si è avuta questa sensibilità, ed è vero quello che diceva l'onorevole Deriu, manca una strategia generale su quali sono gli obiettivi della nostra Isola all'interno del PNRR, perché sul fatto che la tratta ferrata del nuorese sia obsoleta tutti quanti siamo d'accordo, che la tratta ferrata che va da Cagliari a Sassari sia obsoleta io credo che qui tutti quanti siamo d'accordo, perché sono oltre due ore e mezza di treno per arrivare dalle due più grosse città della Sardegna, che le tratte ferrate delle zone interne come la mia siano obsolete è sotto gli occhi di tutti, e fanno anche sorridere, permettetemi di dirlo, non l'ho detto in altre sedi, i selfie che alcuni Sindaci di Centrodestra si fanno vicino ai nuovi treni acquistati dalla vecchia amministrazione Pigliaru, perché se dovessimo andare a vedere quali sono gli interventi che questa Amministrazione regionale, oltre la fuga dell'Assessore ai trasporti per fallimento conclamato, ha fatto nella nostra Isola, io credo che tutti quanti siamo d'accordo all'interno di quest'Aula che ci vuole un netto stravolgimento delle priorità. Cioè, prima l'onorevole Mula ha chiarito un aspetto quando ha parlato con il funzionario delle ferrovie italiane, i siciliani non si muovono se non ottengono un risultato, io vorrei chiedere qual è invece la posizione del Presidente della Regione Christian Solinas quando non si muove da Villa Devoto per confrontarsi neanche con i consiglieri regionali, figuriamoci se occupa una sala delle tratte ferroviarie per ottenere un grosso risultato per la Sardegna. Noi stiamo provando, con le mozioni che abbiamo presentato, con gli interventi fatti all'interno di quest'Aula, anche con le mozioni da ultimo presentate sul PNRR con firmatario l'onorevole Moriconi sulle risorse aggiuntive, a entrare nel merito delle questioni più importanti, sicuramente questa di Nuoro lo è, sicuramente lo è tutto l'insieme delle tratte ferrate, sicuramente lo è tutto l'insieme del trasporto pubblico su gomma, perché da nord a sud dell'Isola vediamo cosa sta succedendo nelle proteste sui trasporti degli studenti o nelle proteste per i trasporti in generale, e per quello che è impensabile che la Giunta regionale si svegli dal torpore, che venga nominato immediatamente un assessore dei trasporti, perché il tema è sicuramente la ferrovia di Nuoro, sicuramente le tratte ferrate, sicuramente il trasporto pubblico su gomma, ma è anche la continuità territoriale, è di oggi l'articolo che c'era solo un volo da Cagliari a Milano, cioè, stiamo praticamente discutendo di un problema estremamente serio senza neanche la Giunta davanti a noi. E allora noi andremo certamente a votare questo ordine del giorno, perché riconosciamo il fatto che nel nuorese e in tutte le zone interne ci sia un vulnus di servizi, ve l'abbiamo detto anche quando abbiamo approvato qui in quest'Aula il famoso contributo per lo spopolamento, che se non si parla e se non si discute di servizi, che se non si apre una grande vertenza della Sardegna sul gap infrastrutturale è inutile qualsiasi tipo di discussione sullo spopolamento. E allora però se vogliamo davvero invertire la rotta, oltre che approvare un ordine del giorno o una mozione, dobbiamo aprire una reale discussione all'interno di quest'Aula su quali siano gli obiettivi della Regione Sardegna, su quali siano le battaglie che tutte le forze politiche, al di là dei colori, debbano portare avanti unitariamente; questa certamente lo è, però oggi io avrei voluto sapere anche dal presidente Solinas in che modo è andato a provare a scuotere i torpori anche dei Governi nazionali su questi temi. È per questo che oggi è tardiva anche probabilmente questa mozione, però meglio tardi che mai. E vede, onorevole Saiu, lei ha detto prima che questa mozione serve anche per scuotere la coscienza dell'Assemblea sarda, io penso che all'interno di quest'Aula tutti i consiglieri la coscienza ce l'abbiano ben chiara, lucida e possono dire che condividono totalmente questa mozione. Probabilmente come maggioranza dovete scuotere la coscienza della Giunta regionale, perché deve dare risposte non solo su questi temi ma anche sui temi che avete trattato precedentemente come consiglieri nuoresi e anche su quelli della sanità, perché è impensabile, è improponibile andare avanti in questo modo.

PRESIDENTE. È iscritto a parlare il consigliere Fausto Piga. Ne ha facoltà.

PIGA FAUSTO (FdI). Grazie, Presidente. Visto che si sta parlando di ferrovia io colgo l'occasione per condividere con l'Aula una proposta di legge che tra domani e dopo depositeremo, una proposta di legge che parla proprio di servizio pubblico ferroviario, che pone la sua attenzione sulla linea ferroviaria a scartamento ridotto, che si trova in numerosi territori della Sardegna, parlo della Cagliari-Isili, della Macomer-Nuoro, della Sassari-Alghero e della Sassari-Sorso. In questa proposta di legge, partendo dal fatto che è evidente a tutti che il trenino, la cosiddetta littorina in questo periodo non è particolarmente attraente per i pendolari, quindi partendo da questo presupposto in questa proposta di legge si propone di far sì che la fruizione del treno a scartamento ridotto sino a giugno 2023 sia gratuita, questo proprio per ricreare nuovamente interesse da parte dei cittadini verso la ferrovia e contribuire anche al decongestionamento dei pullman, che vediamo che in questo periodo sono particolarmente sofferenti.

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE GIOVANNI ANTONIO SATTA

(Segue PIGA FAUSTO.) La storia dice che il trenino qui in Sardegna veniva utilizzato, poi cos'è successo? Nella determinazione dei Piani tariffari mettendo treno e pullman con gli stessi costi è chiaro che i pendolari hanno preferito utilizzare il pullman più comodo, che passa vicino magari a casa all'interno dei paesi, rispetto alle stazioni ferroviarie che spesso si trovano in una posizione più periferica, fare la fruizione quindi delle ferrovie complementari gratuita ai pendolari, a tutti i pendolari di qualsiasi fascia, che siano giovani e meno giovani, lavoratori o non lavoratori sino a giugno, peserebbe nei bilanci regionali circa 700 mila euro. Io credo che questa possa essere una proposta su cui tornare nei prossimi giorni, affrontarla anche in Commissione trasporti, mi auguro di avere il sostegno non solo della maggioranza ma anche la condivisione con l'opposizione, approvarla in tempi brevissimi perché, ripeto, ritengo che possa essere anche molto utile per migliorare la vita dei pendolari, svuotare un po' anche i pullman in attesa che si completino le forniture dei nuovi pullman. Tra l'altro, come si citava prima, sono in arrivo anche i nuovi treni, i treni moderni, treni confortevoli, che sicuramente contribuiranno a migliorare la percezione dei pendolari verso la ferrovia a scartamento ridotto. Aumentare l'attrattività, l'interesse dei pendolari e quindi anche l'utilizzo del treno, farà sì che sarà anche più facile da parte della politica sostenere con forza qualsiasi piano anche di rinnovamento e riqualificazione che, giocoforza, deve riguardare tutte le tratte della ferrovia complementare. Grazie.

PRESIDENTE. Prima di dare la parola all'onorevole Salvatore Corrias, comunico all'Aula che sono rientrati dal congedo l'onorevole Francesco Mura e l'onorevole Dario Giagoni.

È iscritto a parlare il consigliere Salvatore Corrias. Ne ha facoltà.

CORRIAS SALVATORE (PD). Grazie, Presidente. Questa mozione invero, a stare al tema che affronta, intende impegnare la Giunta regionale affinché ceda la proprietà o si impegni in questo senso e alla gestione della linea Nuoro - Macomer alla rete ferroviaria italiana, ma siccome ho visto che si è un po' spaziato sui temi legittimamente, vorrei anch'io, provando a stare nel tema, e quindi a parlare di questioni che riguardano i trasporti, fare un riferimento alle infrastrutture viarie nella loro generalità… se solo a qualcuno interessasse…

PRESIDENTE. Posso chiedervi di prendere posto, per cortesia?

CORRIAS SALVATORE (PD). Salutiamo i parlamentari presenti, gli facciamo i migliori auguri.

PRESIDENTE. Sì, però allora possiamo anche sospendere, visto che non è tutti i giorni che sono presenti. Possiamo riprendere, onorevole Corrias, mi deve scusare. Prego.

CORRIAS SALVATORE (PD). No no, mi scuso io, perché magari ho anche la presunzione di… dicevo, la mozione evidentemente è circoscritta alla necessità che si segnala dalla parte della maggioranza, con molta onestà politica e intellettuale, anzitutto che è rivolta appunto al Presidente alla Giunta affinché si impegni a cedere la proprietà e la gestione della linea Nuoro - Macomer alla rete ferroviaria italiana, però finora si è parlato un po' di tutto quindi sia consentito anche a me, stando comunque nel tema, di farlo. E dire, collega Mula, che la Giunta gli impegni li assume anche senza che venga indotta dalle mozioni, tanto è accaduto giusto l'altro giorno quando avvalendosi del libro bianco delle priorità infrastrutturali della Sardegna, che voi conoscete senz'altro e che ahimè appare un po' come "il libro dei sogni", bene, a valere su quel libro la Regione intende assumere impegni seri, seri! Son dichiarazioni della Giunta e di chi la rappresenta in quel campo, appunto sulla rete delle infrastrutture dell'Isola, indicando una scala di priorità secondo criteri oggettivi minimi, ovvero lo scopo e la rilevanza territoriale dell'opera, caspita se lo è la rete Macomer - Nuoro - Olbia, a voglia che lo ed è evidente che sono temi di respiro regionale, Lawrence ci insegna che sono temi di respiro europeo, altroché. Tra i criteri minimi evocati dalla Giunta la possibilità di agire nel breve, medio e lungo periodo, il PNRR ci costringe in questo senso. Altro criterio, i fabbisogni a cui l'opera potrebbe dare risposta, e una ferrovia ma anche una strada potrebbe rispondere a molti fabbisogni, e poi una non meglio specificata sensibilità del territorio. Siccome ognuno parla delle sue lande, chi del nord-ovest, chi del west, io voglio parlare della mia landa, fra la Via orientale e il west, dove di ferrovie, signori, non c'è traccia, si son portati via anche i binari! Che li facevano con il legno pregiato dei nostri boschi, ma ogni considerazione nel merito rischierebbe di apparire peregrina e forse inopportuna, nonché tardo romantica in questa Sede, dico solo che per quanto riguarda la via orientale e il west, ma soprattutto la via orientale, ci sono due priorità di secondo livello, secondo quanto enunciato dalla Giunta, ovvero l'allaccio o il nodo, lo snodo meglio tra la vecchia 554 e la nuova 554 e quindi verso la nuova 125, che è appunto la via orientale, e poi sul versante centro-nord, l'altro rispetto a quello della Macomer - Nuoro, tra la 389 e la provinciale 27, Tortoli - Villagrande, per capirci, veramente sullo snodo di Arzana e Lanusei, Verso la stessa 125. Bene, queste sono priorità di secondo livello per le quali non c'è traccia di una schiera di dettaglio, mentre sulle priorità di primo livello una scheda di dettaglio quasi esecutiva nel senso progettuale c'è già, eppure, e questa è la grande capacità volitiva della Giunta, si parla ancora, nel libro dei sogni, della trasversale sarda; lei pensi, collega Solinas, che noi arriveremo da Oristano a Tortoli in un batter d'occhio. Ecco, questo è proprio un libro dei sogni. Io dico, e chiudo, che di evocazioni non si può vivere, né noi legislatori e men che meno i cittadini che vengono sistematicamente illusi con pii intendimenti. Dico solo, dunque, richiamando l'attenzione dell'Aula anche a questo tema, che tutte le infrastrutture sul versante dei trasporti hanno pari dignità, immaginatevi voi laddove appunto di treni non c'è nemmeno traccia, e forse non ce ne sarà mai, e che quindi tutta la Sardegna, da est a ovest, coast to coast, da nord a sud, ha gli stessi sacrosanti diritti alla mobilità di tutti i cittadini, e lo dico ai parlamentari presenti: fatevene portavoce di questi diritti, siamo certi che lo farete, perché il diritto alla mobilità è un diritto sacrosanto alla civiltà. Per queste ragioni, collega Mula, io ho sottoscritto la vostra mozione e sarò disposto a fare altrettanto ogni volta che sono in ballo i diritti dei cittadini sardi da est a ovest, da nord a sud. Grazie.

PRESIDENTE. Ha domandato di replicare il consigliere Francesco Mula. Ne ha facoltà.

MULA FRANCESCO (PSd'Az). Grazie, Presidente. Io intanto ringrazio i colleghi e li ringrazio tutti perché il dibattito oggi in Aula credo abbia assunto dei toni e contorni che sono veramente interessanti, io penso di grande maturità politica, che sicuramente non deve essere incentrato sul fatto che questa è un'opera che riguarda il piccolo territorio della provincia di Nuoro, probabilmente nella mia esposizione mi son fermato parlando di quelle che sono diciamo le peculiarità, le disgrazie di questa Provincia che comunque risulta essere l'ultima, una delle ultime province a livello europeo, l'ho detto prima e lo ribadisco anche per quanto riguarda lo spopolamento e anche la scarsa natalità, questi sono dati, è pur vero che un intervento strategico come questo non risolverebbe sicuramente i problemi a 360 gradi, ma sarebbe un segnale molto importante perché servire per intero la provincia di Nuoro e quindi collegare il sud con il nord della Sardegna ne trarrebbe beneficio tutta e l'intera Sardegna. Ma vorrei anche ricordare che se noi siamo consiglieri regionali eletti e siamo stati eletti in un territorio è naturale che noi portiamo avanti le istanze di tutto il territorio regionale, ma anche e soprattutto quelle del nostro territorio per il quale noi siamo qui a rappresentarlo e siamo stati delegati con il voto dei cittadini. Quindi è con un pizzico di orgoglio, così come condivido quello che ha detto il collega Deriu, che non deve sembrare un'eccezionalità quando si parla di un intervento che riguarda questa Provincia così io dico martoriata e dimenticata dalle Istituzioni regionali non di questa legislatura ma da sempre. Perché è pur vero, caro collega Lai, quando lei dice che la Giunta Pigliaru aveva comprato i famosi treni, ma è sempre vero che quel tratto di strada sempre quel treno a più di quaranta all'ora non va e serve sempre un'ora e passa per arrivare da Nuoro Macomer. Perché? Perché è a scartamento ridotto, perché quel binario non ti consente di avere una velocità come un treno normale, e quando la collega Manca parla della presenza o non presenza del Presidente mi sembra doveroso ricordare anche una cosa, che le schede sono state presentate, quindi non le ho presentato io le ha presentate il Presidente della Giunta, però noi diciamo che probabilmente, anzi, sicuramente non basta presentare le schede, dobbiamo, ed è compito anche di quest'Aula, quando noi chiederemo nuovamente la riapertura di quel tavolo essere presenti anche noi in quel tavolo, perché l'idea era questa ed è questa. Poi, come dice il collega Saiu, non è che si chiude un ragionamento con il discorso della ferrovia, io ho chiuso il mio ragionamento parlando e dicendo una cosa molto importante per quanto riguarda me e penso tanti in quest'Aula, che per quanto riguarda il territorio della provincia di Nuoro non solo ferrovia ma sanità, abbiamo parlato di ZES, abbiamo parlato di tante opere e interventi che mancano nel nostro territorio per il quale se non ci sarà attenzione dovuta noi faremo anche altre valutazioni, è normale che noi possiamo fare anche altre valutazioni, perché il nostro territorio non può continuare ad essere dimenticato da tutti. Io il mio ruolo e l'impegno che ho preso con la popolazione della provincia di Nuoro è quello di portare alcune, non tutte sicuramente, le istanze che servirebbero naturalmente per risollevare le sorti di quel territorio abbandonato, però è pur vero che l'impegno ce lo dobbiamo mettere fino in fondo, e se l'impegno comporta fare anche scelte dolorose io credo che noi siamo pronti a fare scelte anche dolorose.

PRESIDENTE. Sospendo i lavori per cinque minuti.

(La seduta, sospesa alle ore 17 e 50, viene ripresa alle ore 17 e 56.)

PRESIDENTE. Riprendiamo i lavori. Mi scuso con l'Aula, ma io volevo evitare la sospensione, ho dato la parola per la replica perché forse necessitava un approfondimento, adesso il Vicepresidente ha verificato il tutto, quindi posso dare la parola alla Vicepresidente, onorevole Alessandra Zedda.

Ha facoltà di parlare, per la Giunta, l'Assessore del lavoro, formazione professionale, cooperazione e sicurezza sociale.

ZEDDA ALESSANDRA (FI), Assessore del lavoro, formazione professionale, cooperazione e sicurezza sociale. Intanto metto in evidenza che il testo e il contenuto della mozione è assolutamente condivisibile, anche perché significherebbe dare al territorio della provincia di Nuoro, perché la tratta in discussione ovviamente è una parte importante della provincia e quindi credo che su questo non abbiamo da discutere neppure. Stavo riflettendo in ordine all'impegno che va assunto e lo dico da subito, c'è l'impegno totale sotto questo profilo, volevo però evidenziare alcuni aspetti che riguardano anche le modalità di cessione perché noi stiamo chiedendo di cedere la proprietà, ovviamente, e la gestione della linea Nuoro-Macomer a RFI, attualmente di proprietà ovviamente della Regione Sardegna e quindi di ARST e la riqualificazione. Allora, un primo aspetto: occorre una norma in Consiglio regionale? Occorrerà comunque una delibera di pianificazione e programmazione e quindi di cessione, così come avviene per tante altre attività che vanno messe in campo quando si tratta appunto di acquisire al patrimonio o di cedere patrimonio e quindi su questo punto ovviamente c'è l'intenzione di impegnarsi, ma probabilmente dovremmo anche farlo insieme o se sarà necessario occorrerà una norma e dovrà intervenire ancora anche il Consiglio. Per quanto riguarda poi il secondo aspetto, è ovvio che, e quindi non mi limiterei a dire che l'intervento va fatto solo sotto il profilo del PNRR piuttosto che di altri fondi specifici, perché nel momento in cui la proprietà dovesse rientrare in RFI è normale che non metterei dei limiti sotto questo profilo, perché la capacità di investimento potrebbe anche trovare delle altre attività. Credo che, ed è l'ultima osservazione che mi sento di dover inserire, questa potrebbe essere una delle prime occasioni in cui possiamo davvero rendere organici al principio di insularità in Costituzione, gli atti che sono sia di proposta di questo Consiglio, ma anche di carattere nazionale. Perché dico questo? Perché trattare la materia del trasporto ferroviario e le relative infrastrutture ci porta su un terreno che assolutamente è molto meno arduo, per esempio, del trasporto aereo piuttosto che del trasporto marittimo e allora a quel punto credo che sia davvero importante declinare il principio in Costituzione con una legge ad hoc, con un Regolamento ad hoc, con un atto ad hoc.

Ecco perché invito tutti a voler riflettere davvero sugli aspetti che poi sono inseriti all'interno di questa mozione, proprio per cominciare da subito con gli atti conseguenti a ciò che deve essere davvero poi la declinazione con leggi e regolamenti o altri provvedimenti statali o regionali in materia del principio di insularità in Costituzione. Quindi assolutamente, Presidente, da parte della Giunta c'è l'impegno intanto ad approfondire anche il resto dei contenuti ma soprattutto a trovare anche poi qualora fosse necessario, la strada più rapida e quella più favorevole alla Regione al fine di poter davvero finalmente avere un'opera importante che davvero avvicina il territorio delle zone interne che spesso e volentieri citiamo al resto dell'Isola e quindi da parte nostra c'è il massimo impegno anche per verificare da subito quali sono le strade contenute all'interno dell'impegno del punto 1.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Marco Tedde per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

TEDDE MARCO (FI). Io credo che questa mozione sia del tutto condivisibile, anzi chiedo di aggiungere la firma se possibile, ma credo che il tema di questa mozione in qualche modo vada ampliato, il tema non può essere soltanto quello parziale della Nuoro-Macomer, il tema deve essere quello della mobilità complessiva da Nord a Sud della Sardegna, da Ovest a Est della Sardegna, da Est a Ovest, il tema è quello della Alghero-Sassari, della quattro corsie che ha visto il primo lotto trasformarsi in ultimo lotto e ha visto questo lotto attendere per 24 anni e ancora non è manco iniziata la realizzazione. Questi sono i temi complessivi, sono i temi che in qualche modo si possono trasfondere in una parola: libertà. La libertà dei Sardi di muoversi, di viaggiare, di intraprendere, di curarsi, di curarsi, e quindi si impone la necessità di eliminare i territori di serie A e territori di serie B in Sardegna, finché tutti i territori della Sardegna non saranno tutti di serie A, la Sardegna continuerà ad essere una Regione di serie B all'interno del novero delle regioni sarde. Quindi il tema è molto più ampio, è molto più pesante, è molto più voluminoso e all'interno di questo tema si innesta anche l'altra questione, molto importante a mio avviso, il tema della perequazione delle risorse fra Sud e Nord o fra Nord e Sud, il che fa lo stesso.

Un tema che peraltro è dotato di strumenti legislativi che a oggi non sono stati attuati, su questo tema io penso e spero che il Consiglio regionale si impegni perché anche in relazione alle risorse, vale lo stesso principio, per avere una Sardegna libera, per avere una Sardegna di serie A, occorre che tutti i territori abbiano pari risorse, ovviamente in proporzione alla popolazione residente, però tutti i territori debbono essere di serie A. Quindi il mio voto sarà sicuramente favorevole, con l'auspicio però che questo argomento che oggi noi stiamo trattando con argomentazioni del tutto condivisibili, aggiungo, ribadisco e sottolineo, spero che questo tema che stiamo trattando venga un attimo ampliato con l'obiettivo, con l'orizzonte di creare territori tutti di serie A, al fine di creare complessivamente una Sardegna che possa essere un'Isola di serie A.

PRESIDENTE. Metto in votazione la mozione numero 615.

Votazione per appello nominale

PRESIDENTE. Indico la votazione per appello nominale della mozione numero 615. Coloro i quali sono favorevoli risponderanno sì; coloro i quali sono contrari risponderanno no.

Prego il consigliere Segretario di procedere all'appello.

CUCCU CARLA, Segretario, procede all'appello.

Risultato della votazione

PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:

(Il Consiglio approva).

Allora, per accordo nella Conferenza dei Capigruppo, ai sensi dell'articolo 102 del nostro Regolamento interno, c'è la proposta di legge la numero 352.

Sull'ordine dei lavori

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Francesco Agus. Ne ha facoltà.

AGUS FRANCESCO (Progressisti). Presidente, io vorrei chiedere alla Presidenza di verificare riguardo l'approvazione ieri in Giunta di una delibera relativa alla ripartizione del patrimonio di ATS nelle aziende sanitarie locali, ai sensi della Delibera 14/20 del 29 aprile 2021. Lo dico perché si è citato il tema del PNRR, ma senza quest'atto obbligatorio, che la Giunta avrebbe dovuto approvare dal mese di maggio, rischiamo di perdere le risorse del PNRR già stanziati in ambito sanitario. Non lo dico io, lo dice il liquidatore di ATS, che ha scritto all'universo mondo negli scorsi giorni, scrivendo che in assenza di questa delibera possono esserci problemi di bilancio, problemi relativi a chi debba sostenere i costi di gestione di queste strutture e, soprattutto, perdere i finanziamenti del PNRR. La delibera era all'ordine del giorno della Giunta di ieri e la si dava per approvata. Ora, nel vedere i titoli delle delibere approvate in Giunta, i titoli, perché ancora non sono cliccabili. Tra l'altro oggi sono stati pubblicati con grave ritardo anche i titoli, di solito a poche ore di distanza dalla Giunta vengono pubblicati, ci siamo accorti del fatto che la delibera non c'è. Siccome siamo a ottobre, non c'è molto tempo per rendere esecutive alcune decisioni, io chiederei alla Giunta e a lei, Presidente, di verificare se si tratta di un errore materiale nel sito della Regione, quindi semplicemente è stata caricata una delibera diversa rispetto a quella approvata, oppure se appunto la delibera sia esistente e in quel caso che venga trasmessa al Consiglio regionale.

Discussione e approvazione del progetto di legge Mula - Saiu - Sechi - Cocciu - Piga - Mele - Ganau - Agus - Caredda - Lai - Li Gioi - Biancareddu "Integrazione dello stanziamento per il supporto organizzativo del servizio di istruzione per gli alunni con disabilità" (352)

PRESIDENTE. Il successivo punto all'ordine del giorno reca la discussione del progetto di legge numero 352.

Dichiaro aperta la discussione generale.

Allora come prima intervento dovrebbe intervenire l'onorevole Mula?

Ha domandato di parlare il consigliere Francesco Mula. Ne ha facoltà.

MULA FRANCESCO (PSd'Az). Presidente, allora, proprio per velocizzare, siccome è un intervento questo proposto, è uscito dalla Commissione, e quindi proforma sono io il primo firmatario, come tutti i colleghi capigruppo, quindi per accelerare io direi che intanto doveva intervenire l'Assessore per dare anche una spiegazione tecnica, credo che sia anche abbastanza veloce, e così evitiamo anche di stare qui ad allungare il brodo.

PRESIDENTE. Chiediamo direttamente all'Assessore di intervenire?

(Interruzioni.)

È iscritto a parlare il consigliere Francesco Agus. Ne ha facoltà.

AGUS FRANCESCO (Progressisti). Presidente, brevemente, il problema oggetto dell'intervento legislativo che andiamo a discutere è stato sollevato a inizio mese, erano i primi di ottobre, dalle associazioni dei pazienti, da un'interrogazione primo firmatario l'onorevole Piu, dalle iniziative sindacali e dalle manifestazioni che si sono succedute in quei giorni. Il 13 ottobre sono state ricevute le associazioni nelle Commissioni seconda e terza, tutti i partiti all'unanimità hanno preso un impegno, circoscrivendo anche nel tempo l'impegno, non si è detto ce ne occuperemo, abbiamo detto ce ne occuperemo nelle prossime due settimane, perché attendere altri dieci giorni renderebbe vano ogni iniziativa di questo Consiglio regionale. Il 26 ottobre, quindi a venti giorni dalla segnalazione, ci troviamo in quest'Aula per risolvere il problema. Questi sono i tempi a cui dovremo abituarci e che la gente all'esterno di questo Consiglio regionale si attende da noi. Stavolta il ringraziamento va all'assessore Biancareddu che prontamente ha trovato una soluzione e insieme all'assessore Fasolino ha recuperato i 6 milioni e mezzo necessari, annuali, per mettere a regime l'intervento, corriamo ai ripari, e restituiamo la piena fruibilità dei diritti costituzionali a persone che sino a qualche giorno fa ne erano escluse. In questo senso, e chiudo colleghi, credo che però vada fatto un ulteriore supplemento d'istruttoria, per almeno due ragioni. In primo luogo non è accettabile che gli enti locali abbiano ridotto le ore senza pensare a un piano B. Ecco, nelle famiglie quando le risorse sono poche si taglia tutto, ma non si taglia l'indispensabile. Non stiamo parlando di qualcosa che è equiparabile ad altro, parliamo di diritti che non devono essere messi in discussione, nemmeno quando le risorse sono poche. Forse una comunicazione maggiore con gli enti locali avrebbe evitato questa carenza che spero che già dalla prossima settimana sia colmata. In secondo luogo l'ANCI Sardegna, che ha sollevato insieme appunto ai sindacati e alle associazioni, il problema, ha invitato il Consiglio regionale ha una riflessione anche riguardo alla figura dello psicologo. Io credo che, non ora perché si tratta ovviamente di un provvedimento emergenziale, io credo che questo ragionamento però nel prossimo provvedimento legislativo che probabilmente sarà ampio e riguarderà più argomenti dovrà trovare udienza.

PRESIDENTE. Mi scuso con il Presidente della Commissione III, ma prima io avevo detto o l'uno o l'altro, pensavo che fosse, invece poi sentite le parole dell'onorevole Mula, ho detto do la parola… quindi mi deve scusare, ma…

È iscritto a parlare il consigliere Stefano Schirru. Ne ha facoltà.

SCHIRRU STEFANO (PSd'Az). Presidente, grazie colleghi, credo che anche in questa circostanza venga dimostrata ulteriormente la sensibilità di quest'Aula a queste tematiche. Vorrei fare una precisazione, con le risorse stanziate si andava a coprire due terzi dell'esigenza, perché il problema è stato l'aumento delle richieste degli enti locali, perché una parte delle risorse viene destinata ai Comuni, una parte alla provincia e Città metropolitane. C'è un dato molto importante che è quello degli 8530 fruitori dei servizi di accompagnamento e di assistenza specialistica, su 187.000 studenti totali che abbiamo in Sardegna. Di questi 8000, 3093 fanno parte delle scuole superiori. Quindi questi ulteriori 6 milioni e mezzo di euro speriamo che possano garantire la fruizione del servizio che è indispensabile. È stato prima toccato un punto molto importante su cui è indispensabile fare una riflessione, che è quello dello psicologo nelle scuole. Ecco, su questo noi dovremo lavorare perché diventa sempre più importante una presenza simile all'interno degli istituti scolastici. Tempo fa in quest'Aula si era parlato dello psicologo di base, io credo che ci siano tutte le condizioni per riprendere l'argomento in quest'Aula, perché con le questioni che stiamo leggendo giornalmente sui quotidiani, oggi abbiamo approvato un'importantissima legge sul cyber bullismo, che non si discosta dai problemi che stiamo affrontando con questo tema oggi in Aula, e credo che sia sempre più ricorrente parlare di psicologo nelle scuole, perché anche l'ultimo episodio accaduto a Sestu qualche giorno fa provocherà dei traumi ai ragazzi e alle ragazze bullizate, e credo che la scuola debba avere un ruolo per evitare la dispersione scolastica, e credo che questo ruolo lo possa avere all'interno della scuola proprio lo psicologo.

PRESIDENTE. È iscritto a parlare il consigliere Giuseppe Meloni. Ne ha facoltà.

MELONI GIUSEPPE (PD). Presidente, ma molto brevemente solo per dire che siamo ovviamente d'accordo, non solo nel concedere 102, ma l'abbiamo in Commissione auspicato, perché dati i tempi incerti dalla Omnibus ci sembrava doveroso intervenire prontamente rispetto a questa esigenza che è stata manifestata anche nel corso dell'audizione. Peraltro nel corso dell'audizione gli auditi hanno parlato di tre milioni di euro, invece lo stesso direttore generale dell'Assessorato ha parlato di circa 6 milioni, oggi vediamo che lo stanziamento è di 6 milioni e mezzo, quindi è giusto che ci si prenda il sicuro in qualche maniera e non si rischi poi di dover tornare in Aula nuovamente per ripristinare risorse. Quindi molto bene aver proceduto speditamente, andiamo anche speditamente all'approvazione della legge. Grazie.

PRESIDENTE. È iscritta a parlare la consigliera Maria Laura Orrù. Ne ha facoltà.

ORRÙ MARIA LAURA (LEU-Demos-Possibile). Io penso che la risoluzione di questo problema, la questione degli alunni in condizioni di disabilità rimasti senza assistenza educativa all'inizio di quest'anno scolastico, fosse un dovere di tutta quest'Aula per garantire proprio il diritto allo studio, fondamentale per questi nostri alunni. Come Gruppo abbiamo presentato fin dall'inizio una mozione perché abbiamo preso in carico il grido di dolore delle famiglie di tutti coloro che comunque erano coinvolti in questo procedimento, e siamo molto soddisfatti del fatto che l'assessore Biancareddu, anche a seguito dell'interlocuzione che ha avuto con le associazioni (che chiaramente ringraziamo per il prezioso lavoro e la collaborazione che hanno messo in campo) è stato pronto a mettere a disposizione questi 6 milioni e mezzo che servono appunto per garantire l'inclusione scolastica degli studenti con disabilità, che costituisce un punto di forza del sistema educativo, dobbiamo sempre ricordarlo e ricordarcelo. Ed è anche da sottolineare, come è stato detto precedentemente, che effettivamente noi abbiamo un incremento del numero degli alunni sul territorio regionale, e questo chiaramente va preso anche come dato importante, un dato da valutare e sicuramente mettere all'attenzione della programmazione; una programmazione che, volevo sottolinearlo, io penso risenta un po' di un problema di tipo organizzativo a monte, che sembrava superato dall'approvazione delle linee guida regionali con la delibera di Giunta 50/40 dell'8 ottobre del 2020, che effettivamente se applicata consentirebbe una tempestiva raccolta dei fabbisogni attraverso l'avviso annuale rivolto agli enti locali al fine di raccogliere i dati e le informazioni necessarie per poter calcolare i fabbisogni sulla cui base saranno poi ripartiti i fondi regionali per il cofinanziamento degli interventi. Quindi io non capisco perché si è andati avanti come in precedenza, senza applicare appunto il principio della delibera citata.

Poi volevo sottolineare un'altra questione che andrebbe affrontata e risolta, che è il riconoscimento delle competenze e del lavoro qualificato svolto dagli educatori impegnati nel servizio, che, per via del meccanismo di aggiudicazione degli appalti al prezzo economicamente più vantaggioso, ricevono stipendi non dignitosi per la qualità e la delicatezza del lavoro che svolgono.

Ecco, queste mi sembrano le cose più importanti da sottolineare, tenendo in considerazione anche il fatto che stiamo parlando davvero di una popolazione scolastica che è un po' più debole, un po' più fragile del resto della popolazione e che quindi ha necessità, da parte di una società matura come la nostra, di un supporto maggiore.

Il diritto allo studio per gli studenti di qualunque genere e tipo, anche coloro che hanno delle difficoltà, deve essere sempre e comunque garantito, e quest'Aula deve essere in grado di poterlo fare sempre in maniera programmata e non rincorrendo sempre e comunque le emergenze, anche quando emergenze non sono.

Quindi ringrazio di nuovo l'Assessore per l'impegno preso e spero che questa proposta di legge sia votata all'unanimità.

PRESIDENTE. È iscritto a parlare il consigliere Antonio Piu. Ne ha facoltà.

PIU ANTONIO (Progressisti). Io, come già detto in precedenza dal collega, sono primo firmatario di un'interrogazione con cui abbiamo denunciato da subito il comportamento che purtroppo gli enti locali hanno dovuto utilizzare nei confronti dei dirigenti scolastici. Ringrazio l'Assessore ma rimarco per il futuro, Assessore, una dinamica che è quella di poter programmare e organizzare bene, perché questo è compito della Regione, attraverso gli enti locali affinché ad ogni bambino possa essere garantita la presenza nelle scuole primarie e nelle scuole secondarie già dal primo giorno. Purtroppo in questi primi 45 giorni di scuola abbiamo avuto tantissime segnalazioni di genitori che sono stati costretti a ritirare il proprio figlio prima della fine dell'orario scolastico, addirittura in molti casi purtroppo il figlio non è stato mandato a scuola, e glieducatori e gli OSS che lavorano negli istituti devono essere messi nelle condizioni di poter almeno conoscere il ragazzo con continuità: è impensabile che un educatore e un OSS debba essere cambiato per ogni anno scolastico dalla cooperativa, questo non è educativo.

Purtroppo l'accesso e il diritto allo studio in questo momento non sono garantiti per i ragazzi affetti da disabilità, quindi chiediamo che le risorse che stiamo finanziando oggi, 6 milioni e mezzo di euro per il 2022, per il 2023 e per il 2024, abbiano una programmazione puntuale e che nessun ente locale, come è avvenuto sino ad oggi, si permetta il lusso di dire a un genitore che non ci sono le ore adeguate per l'assistenza scolastica, questo in un Paese civile e in una Regione come la Sardegna non è accettabile. I genitori sono stati costretti per i primi 45 giorni a fare i salti mortali e a doversi confrontare con chiunque per veder riconoscere un diritto che prevede la legge; la Regione in questo momento sta facendo la sua parte con lo stanziamento di queste risorse però da un punto di vista tecnico e burocratico c'è bisogno che di avere una programmazione puntuale in modo tale che i Comuni possono garantire dalla spesa corrente i soldi ai ragazzi che hanno bisogno di questo tipo di assistenza. In ultima analisi cerchiamo di discutere anche di chi lavora con i ragazzi quotidianamente; non è pensabile che una cooperativa possa assumere educatori ed OSS con disabilità in alcuni casi realmente gravi e il diritto allo studio passa anche nel momento in cui quando lasciamo nostro figlio a scuola e ha bisogno di un'assistenza particolare, questa assistenza sia fatta da figure a cui venga riconosciuto realmente uno stipendio adeguato per il lavoro che svolgono, perché i lavoratori che abbiamo avuto stamattina sotto il palazzo del Consiglio regionale hanno dato un grido d'allarme molto importante per i ragazzi che seguono costantemente ma anche per la loro attività lavorativa futura.

Quindi, Assessore, sicuro del suo impegno mi auguro che per il prossimo anno nessun Comune sia purtroppo costretto a fare quello che ha fatto oggi, cioè mandare delle circolari ai dirigenti dicendo che non ci le sovvenzioni sufficienti per coprire gli orari a disposizione.

PRESIDENTE. Ha facoltà ora di parlare per la Giunta l'Assessore della pubblica istruzione, beni culturali, informazione, spettacolo e sport.

BIANCAREDDU ANDREA (UDC-Cambiamo), Assessore della pubblica istruzione, beni culturali, informazione, spettacolo e sport. Intanto ringrazio tutti i colleghi, perché non sempre succede di chiedere un "102" con 6 milioni e mezzo per tre anni e in una giornata lo portarlo a casa, però il lavoro delle Commissioni congiunte, e quindi di tutti i consiglieri regionali che hanno espresso all'unanimità l'indirizzo all'Assessore e a tutti noi di poter procedere così, ci ha aiutato. Quindi io vi ringrazio, sia per legge che avete approvato prima che parla di bullismo e cyber bullismo sia per quello che andremo ad approvare ora, che dimostra quanto noi siamo attenti alle tematiche della scuola e dei più deboli.

Intanto devo subito dire che qua c'erano già 13 milioni di euro, quindi i Comuni già avevano segnalato questo fabbisogno tempo fa, quindi occorre che anche noi, io faccio mea culpa, ci raccordiamo meglio, perché le cifre le dobbiamo sapere a priori o perlomeno in tempo reale, non farcele dire dopo, però io, che sono sempre attento alla spesa, mi son chiesto: ma come mai gli interventi sui disabili aumentano di anno in anno, perché aumentano i disabili, come mai a fronte di una popolazione scolastica che è diminuita in tre anni di 15.000 persone (non per la dispersione scolastica ma per la denatalità) noi abbiamo una percentuale di disabili più alta? È vero che ci sono i disturbi specifici dell'apprendimento, quindi la discalculia, la disortografia, e i fenomeni di autismo che molte volte erano celati e ora emergono perché abbiamo insegnanti più attenti e anche i genitori più attenti che segnalano meglio, vi dico una cosa bella, però: stiamo riuscendo a mandare i disabili a scuola, perché quando il disabile non va a scuola nessuno ti chiede l'educatore perché rimane a casa, quindi l'aumento, bello e grande, che abbiamo avuto è perché siamo riusciti a garantire l'inclusione a chi prima rimaneva a casa. Di questo dobbiamo essere fieri perché è un intervento che porta la Regione Sardegna ad essere tra le prime e non sempre la al diciannovesimo o ventesimo nelle classifiche, e quindi questo fa onore a tutti.

Con questi soldi noi stiamo garantendo l'inclusività di cui tutti abbiamo parlato, lo stiamo facendo materialmente. Quindi abbiamo più disabili a scuola perché gli stiamo togliendo dalle famiglie già problematiche, stiamo consentono loro di andare a scuola non perché sono aumentati in numero assoluto, il che diventerebbe preoccupante dal punto di vista dell'aria che respiriamo, e quindi per questo vi ringrazio. Io questo non lo sapevo e mi sono detto, "caspita ci siamo sbagliati di 6 milioni, che razza di previsione…", invece ho appreso che c'è maggiore sensibilità cioè maggiore frequenza delle persone che hanno queste problematiche e quindi è giusto che noi li aiutiamo, e in questo siamo tra i primi in classifica in Italia, perché stiamo rimandando a scuola coloro che a scuola non andavano più perché non erano assistiti. Quindi grazie.

In termini tecnici poi devo presentare un emendamento all'articolo 1 che è sostitutivo, per farlo direttamente più dispositivo e toglierlo dai fronzoli, ma ne parleremo quando arriviamo alla discussione degli articoli.

PRESIDENTE. Grazie Assessore.

Metto in votazione il passaggio all'esame degli articoli. Chi lo approva alzi la mano. (Viene richiesta la controprova.)Chi non lo approva alzi la mano.

(È approvato)

PRESIDENZA DEL PRESIDENTE MICHELE PAIS

Se siamo d'accordo mettiamo in votazione l'articolato delegando poi la struttura a fare il coordinamento tecnico per rendere la legge… perché ci sono delle parti ridondanti o comunque ultronee, e quindi possiamo fare così.

Poiché nessuno domanda di parlare sull'articolo 1, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano. (Viene richiesta la controprova.) Chi non lo approva alzi la mano.

(È approvato)

Poiché nessuno domanda di parlare sull'articolo 2, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano. (Viene richiesta la controprova.) Chi non lo approva alzi la mano.

(È approvato)

Poiché nessuno domanda di parlare sull'articolo 3, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano. (Viene richiesta la controprova.) Chi non lo approva alzi la mano.

(È approvato)

Passiamo alla votazione finale del testo.

Votazione per appello nominale

PRESIDENTE. Indico la votazione per appello nominale della proposta di legge numero 352. Coloro i quali sono favorevoli risponderanno sì; coloro i quali sono contrari risponderanno no.

Estraggo a sorte il nome del consigliere dal quale avrà inizio l'appello. (E' estratto il numero 1, corrispondente al nome del consigliere Francesco Agus.)

Prego il consigliere Segretario di procedere all'appello cominciando dal consigliere Agus.

CUCCU CARLA, Segretario, procede all'appello.

Risultato della votazione

PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:

(Il Consiglio approva).

Ora possiamo procedere… possiamo procedere con…. Sospensione? Decidiamo l'ordine dei lavori, un attimino. Il Consiglio è sospeso per la Conferenza dei Capigruppo.

(La seduta, sospesa alle ore 18 e 54, viene ripresa alle ore 19 e 07.)

PRESIDENTE. Riprendiamo i lavori dell'Aula.

La seduta è tolta e il Consiglio regionale è aggiornato a giovedì 3 novembre alle ore 10 e 30. La seduta è tolta.

La seduta è tolta alle ore 19 e 08.