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Resoconto della seduta n. 208 del 30/03/2022

BOZZA PROVVISORIA

CCVIII SEDUTA

(POMERIDIANA)

Mercoledì 30 marzo 2022

Presidenza del Presidente Michele PAIS

La seduta è aperta alle ore 16 e 33.

CUCCU CARLA, Segretaria, dà lettura del processo verbale della seduta pomeridiana del 16 febbraio 2022 (197), che è approvato.

Congedi

PRESIDENTE. I consiglieri regionali Angelo Cocciu, Michele Cossa, Elena Fancello, Dario Giagoni, Alfonso Marras, Giovanni Satta e Aldo Salaris hanno chiesto congedo per la seduta pomeridiana del 30 marzo 2022.

Poiché non vi sono opposizioni, i congedi si intendono accordati.

Sull'ordine dei lavori

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Gianfranco Ganau. Ne ha facoltà.

GANAU GIANFRANCO (PD). Grazie Presidente, chiedo scusa per la tipologia dell'intervento, ma ne approfitto in apertura di seduta. Oggi c'è stata una manifestazione degli studenti universitari presso Villa Devoto che sollecitavano la nomina del rappresentante dell'Ersu. A oggi l'Ersu non ha governo praticamente, perché è scaduto il 4 di marzo l'incarico del commissario, non risulta che sia stato nominato un nuovo commissario e da quindici mesi sono state espletate le procedure per la nomina del consiglio di amministrazione. Ricordo che entro aprile deve essere presentato e approvato il bilancio, quindi chiedo, siccome mi risulta che le nomine siano state fatte da questo Consiglio, che ci sia un intervento da parte sua di sollecitazione anche presso il Presidente della Regione perché queste nomine finalmente arrivino, grazie.

PRESIDENTE. Senz'altro, assolutamente.

Ha domandato di parlare il consigliere Valter Piscedda. Ne ha facoltà.

PISCEDDA VALTER (PD). Ne approfitto, anche questa è una cosa un po' fuori dal coro, però mi sembra assolutamente urgente da segnalare perché immagino che siate tutti sensibili a questo argomento, in data 15 marzo il Brotzu e l'Azienda Ospedaliera Universitaria di Cagliari sono meritoriamente usciti con una procedura selettiva sostanzialmente per la stabilizzazione di quelli che ci lavoravano, ai sensi di una legge che abbiamo fatto noi, la omnibus, hanno provveduto alla stabilizzazione dei lavoratori con particolare riguardo a quelli che ci lavoravano da più di cinque anni con sistema interinale, o quelle robe lì. Solo il Brotzu e l'AOU in tutta la Sardegna, dopodiché cosa è successo? Che resisi conto di questo, l'ARES Sardegna ha scritto a tutte le ASL e li ha invitati a porre in essere quella procedura, questo è avvenuto il 27; ieri, il 29, l'Assessorato della sanità blocca quella procedura. Mi sembra che siamo di fronte a una situazione dove non ci si capisca niente, da una parte le aziende hanno agito in autonomia, Brotzu e AOU, successivamente ARES ha invitato tutte le aziende sanitarie a fare la stessa cosa, ieri l'Assessorato blocca tutti. Io le do la documentazione così magari ci si capisce meglio, però mi sembra una cosa piuttosto grave perché ovviamente le persone che vantano quei diritti non capiscono più nulla, noi abbiamo fatto una legge, due aziende si sono attivate, l'ARES segue e l'Assessorato blocca. Le do tutto, grazie.

PRESIDENTE. È chiaro, nel senso che le leggi vanno rispettate, faremo un approfondimento anche presso l'Assessorato della sanità.

Ha domandato di parlare il consigliere Eugenio Lai. Ne ha facoltà.

LAI EUGENIO (LEU). Grazie Presidente. Inizio anch'io sull'ordine dei lavori ricordandole che la nomina sull'ISRE attende, sull'ISRE di Nuoro attende, più volte lei ha preso impegni, però ancora ad oggi non si è visto niente di sicuro e niente di certo. Quindi, Presidente, è un suo compito e la invitiamo a procedere.

Detto questo, gli interventi di questa mattina dei colleghi Comandini e Piscedda sono condivisibili in toto, entrambi hanno posto la luce su due temi che volevo citare anch'io durante il mio breve intervento, il primo è l'importanza naturalmente di questa legge da un punto di vista del turismo e da un punto di vista di valorizzazione del turismo attraverso i camper e i camperisti. Io sono anche sindaco di un piccolo comune e sono cosciente del fatto che questo tipo di turismo è un valore aggiunto anche e soprattutto per le zone interne, e sono anche cosciente del fatto che valorizzare le zone di sosta camper ancora in numero troppo esiguo nella nostra isola rappresenta un punto importante per la politica regionale. Quindi, al di là dei sorrisini, onorevole Canu, di questa mattina, noi siamo convinti che questa legge vada approvata, siamo convinti del fatto che è importante approvare questa norma e condividiamo con lei la sua importante relazione che è stata anche illustrata in modo esaustivo. Sull'aspetto invece che ha posto in luce l'onorevole Piscedda, invito anche la presentatrice, ma tutta la Giunta a riflettere un attimo se non sia il caso di eliminare alcuni passaggi controversi che potrebbero anche inficiare l'obiettivo principe della legge, ossia il comma 3 dell'articolo 2, quello che ha citato questa mattina il collega, "le aree di cui al comma 1 sono preferibilmente ubicate in zone d'interesse ambientale e paesaggistico dove non siano già presenti aree attrezzate per promuovere la conoscenza e lo sviluppo nelle vicinanze dei principali assi viari". Io credo che questo sia un comma da eliminare all'interno di questa legge, perché intanto abbiamo visto cosa succede nell'inserire temi di questo genere, l'abbiamo visto nella legge sul Piano casa in netto contrasto col PPR, non lasciare adito a dubbi consente anche di accelerare l'iter e di votare all'unanimità questa norma, così come alcuni aspetti che lo stesso onorevole Piscedda ha posto in luce questa mattina e che mi trovano pienamente concorde. L'altro, naturalmente sull'aspetto generale, nulla osta all'approvazione di questa legge, e apprezziamo anche il fatto che sia stato stanziato un plafond economico per dare gambe a questa norma, cosa che invece non è successo, e mi dispiace, questo sì, sulla legge sulla cannabis, che è stata approvata questa mattina, che non aveva nessun tipo di copertura finanziaria. Comunico già da ora che se la presentatrice eliminerà queste parti controverse il voto del Gruppo di LEU sarà favorevole.

PRESIDENTE. Onorevole Lai, anch'io ritengo che questo comma sia giusto eliminarlo proprio per non esporre la legge anche a delle censure di illegittimità costituzionale, e quindi assolutamente sì.

Continuazione della discussione e approvazione del testo unificato: Modifiche e integrazioni all'articolo 21 della legge regionale n. 16 del 2017 in materia di disciplina delle aree comunali attrezzate di sosta temporanea a fini turistici (206-208-214/A)

PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca la prosecuzione della discussione generale del Testo unificato numero 206-208-214/A.

È iscritto a parlare il consigliere Emanuele Cera. Ne ha facoltà.

CERA EMANUELE (FI). Grazie Presidente. Intanto premetto che sono favorevole all'approvazione di questo testo unificato perché, come ha detto qualche collega, va a colmare un vuoto normativo che è bene in qualche modo colmare. Alcune considerazioni che però sono emerse nel corso del dibattito ci pongono una serie di interrogativi. Io l'ho detto ieri e lo ribadisco oggi, e mi rivolgo a lei, Presidente, stamattina ci aveva annunciato una Conferenza dei Presidenti di Gruppo per far sì che l'Assessore ci presentasse una proposta che arrivava in quest'Aula e che presumo interessasse il settore primario, quindi il mondo delle campagne. Quindi vi invito, Presidente e Assessore, se ci sono delle novità, ribadisco, l'ho detto ieri quando si parlava di caccia, lo dico anche oggi che si parla di possibilità di incrementare il numero delle aree di sosta e servizio camper che, come dicevo, sono certamente importanti per dare maggiori possibilità a questo tipo di turismo, anche se onestamente, e lo dico veramente con grande convinzione, non credo che incrementando il numero di aree a disposizione si possa automaticamente incrementare questo tipo di turismo. E mi ricollego ad alcune considerazioni che hanno fatto i colleghi, credo che a questa norma che ripeto, l'ho detto in premessa, voterò favorevolmente, bisogna accompagnare anche altre politiche di sostegno al turismo, hanno portato come esempio quello dei costi dei trasporti marittimi. Quindi mi viene spontaneo ipotizzare che ad incremento di questo provvedimento si possa anche inserire, piuttosto che una cifra così importante per creare le aree sosta, anche un bonus per l'abbattimento dei costi per il trasporto su traghetti. Ecco, questo credo che possa creare una condizione integrata con l'altro provvedimento per far sì che arrivi più gente, perché altrimenti veramente stiamo creando una serie di ulteriori servizi capillari certamente nel territorio, utili e necessari, ma allo stesso numero di turisti che sono arrivati fino a oggi, perché il fatto di incrementare gli spazi, io veramente sono molto scettico che si incrementi la presenza turistica. Quindi è un'opportunità in più, qualcuno lo ha detto, certamente assolutamente, bisogna accompagnare questo provvedimento legislativo con altre azioni, e lì mi rivolgo all'Assessore che è presente in Aula e che sicuramente ha bene in mente quali azioni, io gliene ho buttato una così, Assessore, che è quella di creare una condizione per abbattere i costi per i camperisti in modo tale che gli presentiamo dei servizi capillari, ma allo stesso tempo gli diciamo: "Venite in Sardegna perché il costo del traghetto non è più quello gravosissimo che dovete affrontare, quindi non restate nella penisola, venite anche in Sardegna che c'è la possibilità di visitare dei luoghi bellissimi, delle spiagge incontaminate, dei territori montani", così come qualcuno ha evidenziato di particolare pregio ambientale e paesaggistico. Ma se non creiamo questa condizione in Sardegna non ci vengono, preferiscono restare sulla terraferma. Quindi, al di là di queste considerazioni che ritengo utili e necessarie per un dibattito, sarebbe interessante fugare alcuni dubbi che, ripeto, gli amici consiglieri hanno posto per portare avanti un provvedimento legislativo che sia maggiormente fruibile e soprattutto che crei quelle condizioni, come dicevamo, per una crescita reale del settore turistico e non un palliativo che, ribadisco, crea certamente nuove infrastrutture, servizi capillari, ma non crea certamente turismo. Grazie.

PRESIDENTE. È iscritta a parlare la consigliera Sara Canu. Ne ha facoltà.

CANU SARA (MISTO). Grazie Presidente. Ho ascoltato appunto la richiesta, l'intervento dell'onorevole Lai e mi sembra che sia comunque anche accettabile come richiesta, "nulla osta" a togliere questo comma, per il resto penso che la legge è stata condivisa da tutti, anche in Commissione, e quindi posso andare avanti così. Grazie.

PRESIDENTE. È iscritto a parlare il consigliere Francesco Agus. Ne ha facoltà.

AGUS FRANCESCO (Progressisti). Grazie Presidente, io credo che il clima di confronto sereno che si è creato attorno a questa legge sia quello che ci vuole e che prepara l'Aula agli interventi migliorativi del testo volti in gran parte, almeno questo credo che sia lo scopo degli interventi dei colleghi, all'evitare che anche questa legge faccia la fine delle tante che in questa legislatura sono state prima impugnate dal Governo e poi bocciate definitivamente dalla Corte costituzionale creando, oltre che imbarazzo all'Aula, gravi problemi a tutte le realtà che si trovano con qualche procedura fatta ai sensi di una legge che da un momento all'altro cessa di avere validità; questo, credo che sia interesse di tutti, dobbiamo evitarlo. Per il resto la legge nasce con le migliori intenzioni concretizzate dal lavoro in Commissione, si incentiva una nicchia di mercato e lo si fa senza togliere niente a nessuno, perché mentre le altre forme di turismo sono sempre concorrenziali anche tra loro, ogni volta che quest'Aula crea un incentivo al settore extralberghiero lede, se non sta attenta, gli interessi del settore alberghiero e anche di tutti i dipendenti connessi a un settore che genera buste paga ed è gravato di tasse e di obblighi molto più del resto del settore extralberghiero. In questo caso però l'utente che decide di fare una vacanza nella nostra Isola in camper non sceglie tra una vacanza in albergo, in bad & breakfast o in un appartamento trovato su Homelidays, sceglie principalmente di fare una vacanza in camper, poi che questa sia in Sardegna, in Croazia, nella Costa Brava, è una decisione quasi secondaria, quel tipo di turista sa già che le prossime ferie le farà col suo camper, sa già dove dormire, sta a noi renderci una Regione accogliente e fornire in Sardegna almeno lo stesso livello di servizi che è presente in tutta Europa e in buona parte delle regioni italiane. Aprendo a questo mercato non tocchiamo di una virgola gli interessi di tutto il resto del settore turistico che continuerà ad avere esattamente lo stesso numero di potenziali turisti interessati come e più che negli anni scorsi. È un mercato in divenire ed è in aumento, solo quest'anno in Europa sono stati venduti, cioè la vendita di camper e caravan è cresciuta dell'11 per cento, le produzioni faticano a stare dietro alle richieste, c'è un ottimo mercato di usati anche di terza e quarta mano, il periodo pandemico ha creato una nuova domanda, persone che mai nella vita avevano pensato a un tipo di vacanza di quel tipo, oggi si sono avvicinate al turismo camperistico che consente di mantenere le distanze, di stare all'aria aperta senza frequentare hall affollate o file alla reception, ed è qualcosa che sta attirando anche nuovi frequentatori e nuovi fruitori. Anche i luoghi comuni che accompagnano questo tipo di turismo sono destinati a essere superati, perché il turista di oggi, che oggi sceglie una vacanza in camper, è molto diverso rispetto a quello che lo faceva ieri; quello di ieri è rimasto, ma oggi c'è una fetta di mercato più ampia che altri si stanno attrezzando per accogliere, se non lo facciamo noi, va da sé, questo tipo di mercato andrà altrove. Non bisogna però cadere nella trappola della semplificazione, questa è una legge solo apparentemente semplice, la parte che incide sul settore urbanistico non può essere vista come un modo per superare le leggi statali, scritta così come è stata approvata in Commissione, io sono preoccupato del fatto che non sia stato richiesto il parere alla Commissione urbanistica, perché su un tema come questo il parere era d'obbligo, era un atto dovuto e occorre secondo me recuperare il prima possibile perché tutto si può fare, a mio giudizio, in fretta, ma ricordiamoci che tra due mesi andare a correggere questa legge occupa molto più tempo rispetto a prenderci qualche ora o qualche giorno di lavoro in Commissione per evitare appunto un'impugnazione, che con questa stesura mi sembra un dato scontato. Perché l'aspetto urbanistico è quello centrale quando si parla di questi temi, chi sceglie una vacanza di quel tipo lo fa anche per stare a stretto contatto con luoghi di incredibile bellezza naturale, i luoghi di incredibile bellezza naturale però sono sottoposti a severe norme di tutela, la legge non può andare oltre, può fare in modo che ci sia un quadro normativo chiaro e non ci sia ancora una volta una situazione dove ciascun ufficio comunale da una direttiva diversa per ogni situazione simile da un comune all'altro. L'altro aspetto su cui invito a una riflessione, chiederei anche al collega Schirru, Presidente di Commissione, un po' di attenzione su questo tema, riguarda il finanziamento, perché noi parliamo in questa legge di 1 milione e mezzo di finanziamento e di un incentivo di 50 mila euro per costruire ogni singola area; ecco, io credo che i comuni interessati, i comuni che stanno pensando in questo momento a dare questo tipo di servizio non abbiano bisogno di risorse tanto, eviterei che si crei quel sistema per cui siccome la Regione dà dei finanziamenti, anche i comuni che non ci avevano mai pensato e che non ne avevano nemmeno bisogno partecipino al bando e si mettano in coda allo sportello, perché questo ha creato nella nostra Isola la costruzione di tanti teatri rimasti senza attori e senza spettatori, tante zone industriali che sono state aperte esattamente com'è quella del comune accanto solo magari per imitare il comune accanto che aveva messo in pratica la stessa politica, ecco, io penso che non sia quella la strada da seguire, se i finanziamenti vogliamo inserirli e siamo pronti ad approvare quella norma finanziaria, credo sia più utile pensare a finanziamenti per le opere di urbanizzazione, per i controlli, per incentivare anche la formazione di una classe che poi gestisca in maniera innovativa questo tipo di piccole imprese, per mettere online e rendere fruibili anche utilizzando tutte le migliori tecnologie la nostra offerta di disponibilità per quel tipo di turismo. Eviterei, e chiudo, appunto il fatto che ci sia l'ennesimo micro bando per i comuni, in cui tutti i comuni partecipano per accorgersi poi a distanza di anni che solo una piccola parte di quei finanziamenti ha creato realmente uno sviluppo economico e ha fatto sì poi ché che siano nate nel territorio imprese capaci di auto sostenersi.

PRESIDENTE. È iscritto a parlare il consigliere Francesco Mula. Ne ha facoltà.

MULA FRANCESCO (PSd'Az). Grazie Presidente, il tema che stiamo trattando oggi per quanto riguarda le aree attrezzate per sosta camper per chi ha fatto il Sindaco e per chi conosce i comuni costieri si renderà conto di che problema, io lo chiamo "problema", ha causato negli anni. Vorrei raccontare un'esperienza che ho vissuto da Sindaco di Orosei quando ci siamo trovati ad affrontare questa problematica, perché talmente erano tanti i camper che viaggiavano dalle nostre parti, e dove noi ce li trovavamo puntualmente durante la notte parcheggiati all'interno delle nostre pinete e poi soprattutto con una normativa che non è molto chiara, perché il camper quando viaggia per strada è individuato come un'autovettura, poi dovrebbe avere autorizzazioni per poter andare a scaricare, come qualcuno ha indicato stamattina, quindi ti trovavi nella condizione di pensare di poter multare e non lo potevi fare, pensare di poter fare un'azione forte e non la potevi fare perché il mondo camper è una associazione così numerosa e così forte, dotata di avvocati, a noi arrivavano le lettere dagli avvocati per dire "attenzione! Questo non lo potete fare, noi ricorriamo!", Eccetera. Avevamo capito una cosa che è importante e che va nella direzione, e noi ringraziamo, della presentazione di questa legge, che un comune per poter vietare il parcheggio, non il transito, di questi mezzi deve essere dotato di aria attrezzata per sosta camper, e all'ingresso di quel comune tu ci devi mettere la cartellonistica dove indichi "questo comune è dotato di area attrezzata per sosta camper, ed è vietato su tutto il litorale il parcheggio" eccetera; questo lo puoi fare, però gli devi dare l'alternativa. Quindi ben venga la legge, non si discute perché è di una bontà unica, è naturale che le osservazioni che hanno fatto i colleghi, non a caso infatti ho capito che la collega è disponibile naturalmente per quanto riguarda l'articolo 2, quello di eliminare quelle aree di pregio eccetera, perché va in contrasto con quella che è la normativa, come va in contrasto, e su questo io ho capito parlandone con la proponente, vorrei ricordare che noi abbiamo il Piano paesaggistico regionale che di fatto vieta la realizzazione di aree attrezzate per sosta camper entro la fascia dei due chilometri dal mare, come vieta la realizzazione di nuovi campeggi. Io vorrei ricordare l'esperienza dell'allora Presidente Soru, con cui io devo dire in quel frangente avevo cercato non solo di dialogare, ma di cercare di capirne la volontà e anche avevamo avuto degli scontri a suo tempo nella XIV legislatura quando noi continuavamo a dire "mah, scusate, fateci capire, come fai tu comune a realizzare o a far realizzare un'area attrezzata per sosta camper oltre due chilometri dal mare?" Cioè, a Orosei noi dovremmo autorizzare per poterla fare a Onifai, nel Comune che è vicino a noi. Io penso che il camperista non va a parcheggiare nel Comune di Onifai per venire a Orosei a farsi il bagno, è naturale che l'area deve essere collocata non a ridosso del mare, non entro la fascia dei 300 metri, ma gli devi dare la possibilità di avere una sistemazione che sia consona a quella che è l'utilizzo appunto per il quale è venuto in Sardegna. Come un campeggio, io vorrei capire chi è il "cristiano" che va a farsi le vacanze in un campeggio se il campeggio dista due chilometri dal mare. Allora, secondo me qui una correzione bisognerebbe farla, ma per poter fare questa correzione bisogna modificare il Piano paesaggistico regionale, cosa che noi ci siamo proposti di poter fare, ma mi sa che siamo ancora diciamo un po' in dietro. Quindi, la bontà della legge assolutamente non si discute e dà anche un indirizzo importante, quello che noi stiamo dicendo ai comuni, "attenzione voi comuni che non avete un PUC adeguato al PPR, predisponete all'interno del vostro Piano urbanistico le aree che trovano, secondo la volontà politica, miglior collocazione". Prevedere all'interno di un PUC le aree attrezzate per sosta camper, qualora poi, perché lì c'è il confronto voi sapete bene col Ministero in fase di copianificazione, riuscire ad avere l'autorizzazione ti permette poi di poter rilasciare le autorizzazioni, perché oggi nelle condizioni attuali se un privato cittadino chiede di poter realizzare un'area attrezzata per sosta camper in un comune non dotato di PUC, è naturale che l'amministrazione ti dice "guarda, siamo d'accordo con te ma lo dovrai realizzare oltre la fascia dei due chilometri dal mare"; questa è legge, piaccia o non piaccia è così. Però è importante il messaggio, questa legge serve assolutamente non solo per dare indirizzi a quei comuni, ma anche per incentivare un mondo che per noi, per molti è sconosciuto e che è fonte di reddito. Io dico anche un'altra cosa, a parte, scusate il termine, "gli sporcaccioni" che vengono in Sardegna che anziché utilizzare le aree attrezzate per poter andare a fare il ricambio dell'acqua dei WC chimici, qualcuno invece scarica durante la notte strada facendo, a me è capitato tantissime volte, e dico che da Sindaco li abbiamo non solo rincorsi e controllati ma anche multati, però dico che è importante il messaggio, questo è un mondo che comunque porta soldi, detto volgarmente, è un mondo che regolamentato può permettere nuova occupazione ed un nuovo utilizzo del turismo in Sardegna che è mirato ma anche di nicchia, perché questi signori non tutti si possono permettere di viaggiare con un camper. Quindi dico, ben venga la legge, con qualche correzione, così come abbiamo concordato, abbiamo capito che la dotazione finanziaria c'è, c'era già se non sbaglio dalla Omnibus, quindi non stiamo aggiungendo nulla di più di quello che c'era, quindi io dico un plauso, e noi siamo pronti naturalmente a votare la proposta di legge.

PRESIDENTE. Poiché nessun altro è iscritto a parlare, ha facoltà di parlare, per la Giunta, l'Assessore del turismo, artigianato e commercio.

CHESSA GIANNI (PsdAz), Assessore del turismo, artigianato e commercio. Grazie Presidente e grazie anche all'Aula. Io non entro nel merito delle osservazioni, alcune osservazioni fatte, delle preoccupazioni che sono più che giustificate e giustificabili, io credo che la bontà di questa proposta, che è andata anche al vaglio della Commissione, come diceva anche l'onorevole Mula, io credo che la legge comunque, poi se c'è bisogno di un accordo più ampio ben venga, insomma, più rafforzativo, ma credo che la bontà di questa proposta di legge sia il fatto di non rinunciare alle forme di turismo, perché dobbiamo rifiutarle e far andare un mercato che si sta affacciando, che già poi tra l'altro è già abbastanza presente in Sardegna, il turismo all'aria aperta con il camper c'è da molto, perché rifiutarlo? Io non mi preoccuperei di quante persone arrivano o non arrivano, in questo caso per difficoltà dei trasporti. Guardate, solo nel 2021 dai Porti sono arrivati 2 milioni e 67 mila persone, quindi anche con i mezzi, 2 milioni e oltre, un po' meno ovviamente nel 2020, è stato un anno particolare, e nel 2019, quindi la gente comunque sia in Sardegna arriva se non altro per il report che sono stati fatti da Società ben note a tutti, la Sardegna ha catturato il maggior numero del PIL di flussi turistici per il 2020 e 2021, di cosa ci lamentiamo? Semmai dovrebbero piangere gli altri, e c'era una pandemia dichiarata, lo dico spesso questo, quindi comunque sia abbiamo catturato abbastanza attenzione grazie a questa bellissima Isola. Il turismo all'aria aperta insegna, se organizzato evita a queste persone, che noi a volte li chiamiamo così simpaticamente "caddozzoni" perché scaricano per strada, certo, se non hanno servizi, loro hanno un'autonomia di circa tre giorni col camper, ma se gli diamo le aree attrezzate, che le concordano i comuni poi queste aree attrezzate, è un modo civile per ospitare una forma di turismo. Noi non dobbiamo rifiutare tutte le forme di turismo, noi dobbiamo accoglierle e creare i servizi, al contrario, la bontà di questa proposta di legge è che c'è anche una copertura idonea finanziaria per creare le aree di servizio, quindi dandole ai comuni. Io la vedo in positivo questa proposta, Io credo che debba essere portata avanti, poi se ritenete che debba essere migliorata, va migliorata, però che ci sia una proposta di legge che regolamenti, come tutta Europa, e che esistano le aree di sosta è un incentivo a far venire più gente. Ma, scusate, la Sardegna cattura il maggior numero di feste identitarie in Italia, il maggior numero di feste identitarie o religiose, chiamatele come volete, ma la gente quando si fa "Autunno in Barbagia", adesso parlando di casa nostra, quanta gente va nei piccoli comuni o nei grandi comuni con il proprio camper? Ma pensate davvero che chi ha il camper sia tutto un turismo povero? Ma siete convinti di questo? Perché non ve lo comprate un camper e vedete quanto costa, provate! E quanto spendono, perché poi comunque la spesa se la faranno in qualche market e se non se la faranno nel posto se la faranno da un'altra parte. Noi dobbiamo solo dargli l'autonomia di avere un po' di corrente, un giusto scarico, le condizioni (…) un'area che non debba essere cementata o bitumata, basta uno sterrato con l'illuminazione, organizzato, come esistono in tutte le parti del mondo, basta un'aria organizzata e vigilata, semmai. Quindi questo lo si dà in mano ai comuni, gli si danno le indicazioni di come deve essere fatto, con rispetto dell'ambiente, ma ciò non toglie che non ci dobbiamo proibire di una massa di persone che comunque fa girare l'economia. Perché questa paura, se poi li accettate quando ci sono tutte le feste paesane con le corriere ammucchiate, i camper ammucchiati, le macchine, magari non ci sono nemmeno parcheggi per far arrivare tutta questa gente e bisogna fare un paio di chilometri per arrivare al paese per poter godersi una festa tradizionale della Sardegna. Non capisco perché questo senso di ospitalità non si possa estendere in aree attrezzate, anche i parcheggi sono aree attrezzate, che averli sul ciglio della strada che mettono a rischio chi passa durante le feste. E abbiamo tante feste, potremmo citare tanti Comuni della Sardegna che ospitano bellissime sagre, che sono care ai sardi, ma questo è un turismo interno. C'è un movimento in essere basterebbe andare a Stoccarda a vedere la fiera che dedicano al turismo dell'aria aperta, che veramente ci fa lezione. Basterebbe girare. Ma c'è voglia di Sardegna, sempre di più, e allora noi dobbiamo rifiutare nessuno, noi abbiamo bisogno di tutti, i numeri sono a vantaggio verso questa isola. Dobbiamo creare servizi, ecco perché la bontà di regolamentare un settore nel quale non abbiamo forse mai creduto. Il campeggio è una situazione fra le tante, è un'offerta fra le tante, ma il campeggio funziona d'estate, qui non aprono d'inverno i nostri campeggi perché li abbiamo abituati a stare al mare, qui stiamo parlando di valorizzare l'interno. Basterebbe andare a Fonni, che nevica una volta o due volte all'anno, abbiamo quella strada che è un cul de sac, che se nevica non ci passa nemmeno l'ambulanza, perché la doppia fila è impensabile quando nevica soccorrere uno se sta male. Bisognerebbe organizzare la strada, i parcheggi, bisognerebbe organizzare anche l'aria dei camper che vanno. La neve, in Sardegna, pensate un po' abbiamo creato i servizi a fondi senza avere manco la neve. Quindi di cosa stiamo parlando? E voi vi state preoccupando per organizzare aree attrezzate per la gente che mette un sistema economico importante. Prima qualcuno diceva, l'azienda del caravan è un'azienda importante, a volte non ce la fanno nemmeno ad assicurare a tutti l'acquisto. È un mercato di fascia media, non è di fascia bassa come qualcuno vuol far credere. E purtroppo se vogliamo avere una Sardegna più pulita, meno inquinata anche da questo settore bisogna creare i servizi, sennò scaricano per strada. Io il ragionamento lo farei al contrario, non li rifiuterei, anche perché non ci riusciremo mai, ci sono e ci saranno, e saranno sempre di più, perché alla gente piace il turismo all'aria aperta, e l'interno della Sardegna molta gente ha deciso di viverlo così. Qualcuno ha fatto anche un esempio di opportunità della pandemia, l'assembramento ha portato a girare più in camper, questo è più che ovvio che sia così, onorevole Li Gioi. Quindi io credo che sia opportuno fare un ragionamento, se credete, ovviamente io mi adeguo a quello che decidete voi, sia chiaro, sempre, però è un'opportunità, perché buttarla via questa grande opportunità? Perché dire di no ad mercato crescente? Poi come dico sempre, chentu concas, chentu berrittas.

PRESIDENTE. Metto in votazione il passaggio all'esame degli articoli. Chi lo approva alzi la mano. Chi non lo approva alzi la mano.

(È approvato)

Passiamo all'articolo 1.

È iscritto a parlare il consigliere Massimo Zedda. Ne ha facoltà.

ZEDDA MASSIMO (Progressisti). Presidente, circa il problema che è stato sollevato suggerirei di inserire semplicemente una dicitura che salva la legge e la possibilità di intervento: "nel rispetto delle norme urbanistiche e di tutela ambientale vigenti". I che senso? Se la norma vige erga omnes, indicando che ovunque nei luoghi sensibili dal punto di vista ambientale si possa spianare e creare uno sterrato noi non daremo una risposta al turismo cameristico. Se invece in alcuni luoghi, dove già ci sono le condizioni di possibilità, perché c'è una caserma della Forestale che ha già un collegamento idrico fognario e di luce, con uno spiazzo che tutto sommato può ospitare alcuni camper, perché il tema è il numero, voi di numeri non parlate. Non è detto che ovunque ci possano essere 50 piazzole di sosta per camper, in alcune realtà dell'interno su prenotazione possono essere anche 3, 4, 5, quindi spazi ridotti, già con sottoservizi esistenti e scolliniamo il problema, è il caso di dirlo, visto che abbiamo parlato di zone sensibili per ora in montagna, poi non è che al mare non ci siano identici problemi. Ma è chiaro che quel Comune che presenta un progetto, lo fa vedere alla tutela del paesaggio, alla Sovrintendenza, con sottoservizi già esistenti, una zona dove già esiste uno sterrato, mettiamola così, attrezzabile con terra stabilizzata, quindi completamente nel rispetto dei luoghi, anche in zone tutelate con, e mi ricollego a quello che diceva l'onorevole Piscedda stamattina, senza avere un numero impressionante di persone che nei 365 giorni a rotazione frequentino quei luoghi, ma con numeri ridotti, salviamo la possibilità di visitare quei luoghi e del turismo camperistico, e la possibilità di tutela però di quei luoghi. Altro, e cioè in legge, in tutti i territori della Sardegna tutelati l'indicazione puntuale della possibilità di operare, ovviamente tutti i comuni faranno domande, proposte in quella direzione e sarà anch'esso un buco nell'acqua. Quindi suggerirei di generalizzare la norma, senza andare nel particolare, e introdurre un sistema che salvi sia la volontà nostra come legislatori di dare una risposta, sia però la tutela del paesaggio che non può essere superata con norme di questo tipo. Vale ovviamente anche per le coste il ragionamento, ma non lo ripeto, non la faccio lunga.

PRESIDENTE. Grazie onorevole Zedda, questo aspetto lo vedremo all'articolo 2, al quale proprio ho fatto un appunto in tal senso.

Metto in votazione l'articolo 1. Chi lo approva alzi la mano. Chi non lo approva alzi la mano.

(È approvato)

Passiamo all' articolo 2.

Qua procediamo alla votazione per parti, di modo da elidere il comma 3 che è quello che crea maggiori problemi, e in fase di coordinamento suggerirei al comma 2, quando si parla di localizzazione delle aree comunali ed attrezzate di sosta temporanea avviene "nel rispetto delle leggi", aggiungerei "regionali di carattere paesaggistico degli strumenti urbanistici vigenti e dei regolamenti dei Comuni" questo praticamente per specificare. Questa è una volontà insomma che è stata evidenziata dal Consiglio ed è giusto specificarla.

È iscritto a parlare il consigliere Giampietro Comandini. Ne ha facoltà.

COMANDINI GIAMPIETRO (PD). Presidente, le osservazioni fatte dai colleghi sia stamattina che questo pomeriggio e rafforzare il concetto di tutela ambientale e paesaggistica, credo che le osservazioni vadano accolte anche da parte nostra che siamo proponenti di una proposta di legge, però aggiungo ai colleghi dell'Aula e a quelli che sono intervenuti due punti, un po' li sollevava anche il collega Mula prima, i camper ci saranno sempre anche se non approviamo la legge, quello che vuole fare la legge vuole regolamentare questo flusso di turismo camperistico che nella nostra isola c'è ed è previsto dalla legge sul turismo, perché l'articolo 21 già li prevede. Quello che fa questa legge, oltre che regolamentare, va proprio a favorire la tutela ambientale, va incontro a quello che stavano dicendo molti colleghi stasera e stamattina, per due aspetti. Il primo è che parliamo di aree pubbliche, quindi il problema che un privato possa trovare il marchingegno, con questa legge superare il Piano paesaggistico è follia, perché anche se non è scritto, mi insegnano i famosi giuristi che sono al suo fianco, tutto quello che non è scritto è tutelato dalle leggi vigenti, e questo credo che sia un principio giurisdizionale sempre presente. Quindi questa legge va a tutelare tutti gli aspetti paesaggistici, prevedendo un organo che è il Comune, come sempre diciamo, quello che deve pianificare anche l'aspetto turistico del suo territorio. Quindi ben vengano i rafforzamenti, togliere i dubbi, però la legge contiene tutte le considerazioni di tutela ambientale paesaggistica, ma soprattutto colma il vuoto che dice come devono esser fatte le piazzuole, soprattutto quale tipo di materiale, quale tipo di tutela di minore impatto ambientale quando fai le piazzole. E inoltre aggiunge, una delle carenze, che per la prima volta tutela anche la questione dei numeri che ci ricordava prima l'Assessore, perché obbliga i Comuni a dare la rilevazione statistica delle presenze, e va a tutela di quel turismo che riguarda anche l'aspetto legato ai passeggeri, ai disabili, che nella legge del turismo mancava. E sappiamo sempre di più che anche molti disabili relativamente al turismo esperienziale sono sempre quelli che utilizzano maggiormente. Quindi ben vengano le correzioni di una legge che era indirizzata verso una tutela ambientale e paesaggistica già nella sua origine.

PRESIDENTE. È iscritto a parlare il consigliere Diego Loi. Ne ha facoltà.

LOI DIEGO (Progressisti). Presidente, per esprimere anche io apprezzamento sulla iniziativa che va nella direzione appunto dell'incentivazione, come è stato detto, del turismo evidentemente non solo delle parti costiere, ma delle aree interne. Mi fermo solo nell'ambito dell'articolo 2, sul comma c), cioè sulla concessione di contributi per le aree comunali attrezzate di sosta temporanea a fini turistici, apprezzo l'individuazione di una priorità sulle forme aggregate. Cioè la proposta di progettualità da parte delle forme aggregate o associate, insomma da parte dei comuni, devo dire che forse su questo, comunque confermo il mio voto favorevole, ma su questo forse mi sarei spinto un po' oltre. Nel senso che, Assessore, mi pare che la direzione anche che questa maggioranza abbia preso in termini di pianificazione, programmazione dello sviluppo, programmazione delle strategie di promozione turistica, ivi compreso sistemi di incentivazione sulla programmazione 2021-2027, che conferma la programmazione territoriale, mi sarei spinto un po' oltre nell'individuare anche quasi esclusivamente le aggregazioni territoriali come ambito nel quale sperimentare un'organizzazione di servizi turistici sull'area cameristica, perché quello che capita, che vediamo insomma costantemente, è che nel momento in cui si apre un bando evidentemente tutti i comuni, perché questa è la condizione nella quale i Comuni disperatamente ricercano delle risorse, vanno nella direzione di presentare, ma talvolta capita che nei territori vi siano delle erogazioni di servizi a macchia di leopardo. Sarebbe stato interessante che, vista la strategia generale, visto la continuazione della strategia di sviluppo che si attuerà anche con la nuova programmazione territoriale, il tema dei servizi turistici fosse un tema più spinto nel caso appunto, ora questo ce lo dà l'occasione delle aree di sosta camper, in termini organizzati, cioè che nell'ambito della Sardegna venissero individuate le aggregazioni, associazioni insomma, di Comuni nei quali si è in grado anche di fornire dei servizi che sono particolarmente importanti e che sostanziano la funzionalità delle aree. In ogni Comune io credo che sia un po' complicato e sarà forse questo è uno dei problemi l'individuazione di un soggetto che sia in grado di gestire la singola area, perché ci sono degli oneri evidentemente. I servizi, qua si parla a un certo punto di un servizio molto interessante come quello delle app, della ingegnerizzazione informatica della funzionalità probabilmente in forma associata potrebbe essere più semplice. Ecco in questo insomma avrei forse, se ci fosse stata l'occasione, avrei ragionato in quella direzione, lo lascio comunque come riflessione. Io credo che la Regione Sardegna come politica coordinata delle sviluppo turistico sul tema del camper potrebbe arrivare a dire bene la mia mappa regionale è questa, in ogni porzione di territorio esistono delle aree, esistono degli ambiti territoriali che sono in grado ciascuno grazie al sistema appunto di rafforzamento dell'associazione del servizio valutazione appunto sono in grado dicevo di fornire dei servizi di maggiore efficienza. Credo che uno dei problemi che i Comuni possano avere sia questo e insomma ci tenevo ad evidenziarlo, comunque ottima l'iniziativa.

PRESIDENTE. È iscritto a parlare il consigliere Salvatore Corrias. Ne ha facoltà.

CORRIAS SALVATORE (PD). Presidente, sì, anche noi ribadiamo la bontà dell'iniziativa legislativa, però dal dibattito emergono una serie di criticità. Io non sottovaluterei quanto emerso stamattina, e a cui ora si sta cercando di porre rimedio, che è la reale consistenza delle aree urbanisticamente destinate, parlo di zone S, a questo tipo di servizi nei Comuni, in una mappatura necessaria, che suppongo non sia stata fatta, che possono avere quella vocazione, da Fonni a San Teodoro, da Santa Giusta eccetera. Perché possiamo dirlo tutti, nessuno manda via i camperisti, anzi, ci fosse una mobilità più adeguata in termini di costi e benefici turistici li accoglieremo con lo stesso suo entusiasmo, Assessore, ma ho la sensazione che una analisi necessaria ad ogni iniziativa legislativa sia mancata. Perché altrimenti noi rischiamo di dire ai Comuni "volete fare un'area di sosta?" io credo che molti comuni, temo, e parlo anch'io per esperienza davanti a un'ipotesi di questa natura possano rispondere con un diniego. Nel merito faccio notare che mi sembra restrittivo alla lettera a) dell'articolo che stiamo discutendo, il secondo, e qua mi richiamo a quanto ha detto poc'anzi il collega, laddove i Comuni poi se accettano un'ipotesi di questo tipo sono protagonisti, perché devono provvedere ad un'evidenza pubblica, perché rivolgerla esclusivamente nel caso di soggetti privati interessati a società cooperative, anche quella di nuova costituzione, quando invece sarebbe opportuno se cogliamo i segni dei tempi, Assessore, non precludere la possibilità anche a società miste in house, pubbliche e private, ai Consorzi, ai club di prodotto, a quelli che sono naturalmente e da Statuto soggetti vocati all'accoglienza anche dei camperisti. Ma questo è un fatto che compete strettamente al suo Assessorato e a lei, Assessore, ma ci sono altri elementi che io continuo a richiamare all'attenzione vostra che sono quelli che abbiamo richiamato stamattina, è chiaro che è contraddittorio nei termini, ed è stato già evidenziato, tutto ciò che riguarda la sfera paesaggistica, per quanto è assolutamente vero che il camper ti avvicina ai beni paesaggistici, però nel contempo te ne deve tenere un po' lontano, ecco, nel giusto rispetto. Ma l'aspetto della destinazione urbanistica è necessario. Io invito a fare una mappatura nei Comuni dotati di Piano urbanistico dell'interno e non solo, perché ci sono aree camper service in alta montagna eccezionali. Lei è mai andato a Genna Silana, mille metri sul livello del mare? Un'area camper service che costò due miliardi di lire e che lavora, funziona, il crocevia tra la Barbagia che lei richiamava e l'Ogliastra che io tanto amo, costò due miliardi di lire, con 15.000 euro, con 50.000 euro probabilmente fanno le App i Comuni, o le società che gestiranno il servizio, laddove possono fare quello che questa legge prevede che si possa fare. Ma se non ci sono zone S destinate urbanisticamente lì non faranno né camper service né aree campeggio, e io inviterei, lo dico fin d'ora, a considerare anche in termini giuridici come dimensioni contigue e con termini. Dico questo a suggello del nostro atteggiamento di assoluto favore rispetto a questa legge che abbiamo contribuito a scrivere, ma con quelle criticità che stanno emergendo e che non devono essere sottovalutate.

PRESIDENTE. È iscritto a parlare il consigliere Giuseppe Meloni. Ne ha facoltà.

MELONI GIUSEPPE (PD). Presidente, ma io su questa testo unificato per la verità qualche dubbio lo avevo, forse qualche dubbio ancora lo conservo, però il dibattito mi ha aiutato anche a scioglierlo qualche dubbio. Per non essere accusato di benaltrismo ho voluto evitare sin dall'inizio, sin dalla discussione generale di fare un intervento che andasse nella direzione che sentivo maggiormente, cioè dire a quest'Aula che noi di turismo dovremmo parlarne a 360 gradi, non con interventi spot. Per esempio, Assessore, credo che quest'Aula e la Giunta poco faccia rispetto a al ciclo turismo, piste ciclabili e quant'altro. Io avrei voluto votare molto più convintamente oggi una disposizione che assegni risorse, e non mi faccia vedere quei progetti che vanno avanti da lustri e non atterranno mai, risorse per le piste ciclabili, lo chiedono in tantissimi, servirebbe ad allungare finalmente la stagione turistica, ma ormai nemmeno ne parliamo più, perché probabilmente nulla facciamo in Sardegna perché ciò avvenga. Ecco, questo sarebbe stato un bel segnale, lavorare in quella direzione, a 360 gradi, e introdurre anche, ho citato solo un caso, quello del cicloturismo, introdurre anche stanziamenti e leggi appunto su questo settore. Dicevo, io ero dubbioso dall'inizio perché è antipatico portare le esperienze, diciamo così, personali, ma si tratta di esperienze politiche di chi ha vissuto una attività così intensa quale quella del Sindaco, in particolare di un Comune costiero se le porta dietro certe esperienze ed è importante anche che le possa, secondo me, mettere a disposizione degli altri e confrontarsi su questo. Io provengo da un comune, sono stato sindaco del comune nel quale nel corso del mandato ero anche consigliere regionale, c'è un campeggio che dista un chilometro dal mare, è stata istituita una un'area camper da parte dei privati, venti postazioni, un'area regolare dentro il paese, debbo dire anche carina, che funziona, peccato che serve esclusivamente a quei camperisti che non sono fai da te, quei camperisti che non praticano il campeggio selvaggio, quei camperisti che definirei anche educati, nel senso che vanno nel territorio, girano per la Sardegna e cercano appunto risposte quali quelle. Ecco, in questo senso io mi accingo a votare questa legge e spero che questa legge serva da impulso per fare in modo che ci siano risposte da parte anche dei Comuni verso queste esigenze e allo stesso tempo, come ha detto il collega Mula, ci siano però le condizioni da parte dei Comuni per potere usare il pugno di ferro, e quindi la linea dura, rispetto invece a chi nonostante, ciò l'esperienza in questo senso, a chi nonostante abbia a disposizione degli strumenti offerti in quel caso a privati, ma domani sarà dal pubblico poi magari servendosi dei privati, nonostante questo continuino a non rispettare le norme a salvaguardia di tutti, magari andando ad occupare spazi molto sensibili, in questo caso in riva al mare, ma spesso anche nell'interno ci sono zone assolutamente sensibili che abbiamo il dovere di tutelare ugualmente, anzi ancora di più. Quindi in questo senso, ripeto, mi accingo a votare favorevolmente verso questa legge, però credo che dovrà essere accompagnata, dovrà rientrare in un quadro più ampio di interventi, torno a dirlo, che riguardano un settore nevralgico della nostra Isola che non può permettersi interventi spot. Ecco, su questo io credo che dovremmo tutti fare una riflessione e lavorare in questo scorcio di legislatura per fare in modo che le cose possano cambiare.

PRESIDENTE. Procediamo alla votazione dell'articolo 2 per parti come ho preannunciato. Quindi articolo 2, primo comma lettera a) con la specificazione che ci siamo detti, "nel rispetto delle leggi di carattere ambientale e paesaggistico degli strumenti urbanistici vigenti e dei regolamenti comunali, poi in sede di coordinamento lo inseriremo.

Metto in votazione il comma 1 lettera a) dell'articolo 2. Chi lo approva alzi la mano. Chi non lo approva alzi la mano.

(È approvato)

Metto in votazione il comma 3 dell'articolo 2. Chi lo approva alzi la mano. Chi non lo approva alzi la mano.

(Non è approvato)

Metto in votazione il comma 4 dell'articolo 2. Chi lo approva alzi la mano. Chi non lo approva alzi la mano.

(È approvato)

Metto in votazione la lettera b) dell'articolo 2. Chi la approva alzi la mano. Chi non la approva alzi la mano.

(È approvata)

Metto in votazione la lettera c) dell'articolo 2. Chi la approva alzi la mano. Chi non la approva alzi la mano.

(È approvata)

Passiamo all'esame dell'articolo 3 e del relativo emendamento.

L'emendamento corregge di fatto la norma finanziaria, prevedendo ovviamente lo stanziamento per il 2022-2023, non 2021-2022, naturalmente.

Metto in votazione l'emendamento numero 1, sostitutivo totale dell'articolo 3. Chi lo approva alzi la mano. Chi non lo approva alzi la mano.

(È approvato)

L'emendamento numero 1 sostituisce l'articolo 3.

Passiamo all'esame dell'articolo 4.

Poiché nessuno è iscritto a parlare su questo articolo, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano. Chi non lo approva alzi la mano.

(È approvato)

Passiamo alla votazione finale.

Votazione nominale

PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, del testo unificato numero 206-208-214/A.

(Segue la votazione)

Risultato della votazione

PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:

(Il Consiglio approva.)

Dopo la votazione sospendo la seduta per una Conferenza dei Capigruppo.

(La seduta, sospesa alle ore 17 e 40, viene ripresa alle ore 18 e 03.)

Sull'ordine dei lavori

PRESIDENTE. Riprendiamo i lavori dell'Aula.

Ha domandato di parlare la consigliera Rossella Pinna. Ne ha facoltà.

PINNA ROSSELLA (PD). Prima che l'assessore Zedda vada via, riprendendo l'intervento fatto dal consigliere Piscedda relativamente alla questione della sospensione da parte della direzione generale dell'Assessorato della sanità delle procedure di reclutamento del personale in tutte le aziende sanitarie, volevo chiedere, lo chiedo a questo punto non al Vicepresidente ma agli Assessori che sono presenti in Aula, se è possibile sollecitare, ma soprattutto avere tempi certi relativamente all'approvazione della delibera di Giunta regionale che riguarda appunto l'assegnazione del budget provvisorio per il reclutamento del personale a tutte le ASL. Stiamo parlando di una questione molto, molto delicata, il capriccio non è del Direttore generale dell'Assessorato, ma è un problema della Giunta regionale che non ha assegnato il budget provvisorio per il reclutamento del personale alle aziende sanitarie. C'è una paralisi e questa paralisi è veramente grave, al punto da bloccare qualsiasi attività delle aziende, ivi compreso lo scorrimento della graduatoria per cui abbiamo chiesto, anche trasversalmente ne è stata chiesta l'applicazione, delle graduatorie degli infermieri professionali.

Discussione, ai sensi dell'articolo 102 del Regolamento, e approvazione del disegno di legge: Aiuti all'Associazione allevatori della Regione Sardegna (AARS) (318)

PRESIDENTE. Adesso, così come è stato definito dalla Conferenza dei Capigruppo il successivo punto all'ordine del giorno reca la discussione del disegno di legge numero 318 che si dà per esposto.

Poiché nessuno è iscritto a parlare sul disegno di legge numero 318, dichiaro chiusa la discussione generale.

Metto in votazione il passaggio all'esame degli articoli. Chi lo approva alzi la mano.

(È approvato)

Passiamo all'esame dell'articolo 1.

È iscritto a parlare il consigliere Gian Franco Satta. Ne ha facoltà.

SATTA GIAN FRANCO (Progressisti). In merito a questo disegno di legge, il numero 318, che mira a definire i rapporti tra LAORE e AARS e successivamente all'approvazione tra AGRIS e AARS, allora, come più spesso e troppo spesso accade in quest'Aula, si vuole modificare attraverso una legge quella che è la mission delle aziende che operano nel comparto primario, così come per LAORE, così anche per AGRIS. Mi risulta che tra le competenze di AGRIS non rientri certamente quella della tenuta dei libri genealogici, ma tra le competenze di AGRIS rientra la ricerca, l'innovazione, quindi la sperimentazione, queste sono le competenze e lei Assessore fa un segno di approvazione, ma su questa proposta di legge si mira a spostare le competenze da LAORE che ha il personale formato e che è in grado di fare rendicontazioni anche rispetto a quella che è la complessità dei progetti comunitari, per affidare questa competenza ad AGRIS di cui il legislatore non ha previsto nello Statuto quella che è la competenza che noi gli stiamo affidando con questa legge, quindi al di là dei presupposti diciamo che riguardano certamente rafforzare la tenuta dei libri genealogici, migliorare quella che è la genealogia, quindi rispetto al comparto, mi viene difficile capire come possiamo in legge noi affidare questa competenza ad AGRIS, per cui non ha certamente né il personale formato per esercitare questa competenza. Quindi in merito a questo le chiederei di fare una riflessione, magari di fare un intervento per chiarire la sua posizione. Così è anche il modo per trasmette all'esterno qual è l'indicazione da parte dell'Assessore rispetto alla gestione delle nostre agenzie.

PRESIDENTE. Articolo 1.

Poiché nessuno domanda di parlare lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano. Chi non lo approva alzi la mano. Chi si astiene alzi la mano.

(È approvato)

Articolo 2. All'articolo 2 è stato presentato un emendamento.

Poiché nessuno domanda di parlare lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano. Chi non lo approva alzi la mano. Chi si astiene alzi la mano. È approvato…?

All'articolo 2 sulla norma finanziaria, un sostitutivo totale quindi l'emendamento 1.

Poiché nessuno domanda di parlare lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano. Chi non lo approva alzi la mano. Chi si astiene alzi la mano.

(È approvato)

L'articolo 3 è l'entrata in vigore, lei è contrario all'entrata in vigore?

SATTA GIAN FRANCO (Progressisti). Ero contrario all'articolo 1.

PRESIDENTE. Il suo voto è contrario, va bene è ininfluente rispetto all'economia dei lavori.

Articolo 3.

Poiché nessuno domanda di parlare lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano. Chi non lo approva alzi la mano. Chi si astiene alzi la mano.

(È approvato)

Ha facoltà di parlare l'Assessore dell'agricoltura e riforma agro-pastorale.

MURGIA MARIA GABRIELLA, Assessore tecnico dell'agricoltura e riforma agro-pastorale. Per specificare all'onorevole Satta qual è la problematica. Premetto che intanto LAORE al momento svolge semplicemente l'attività di rendicontazione degli aiuti di Stato che annualmente eroghiamo, per cui, diciamo, che è un fattore meramente amministrativo. Mentre il programma aggiuntivo e tutte le attività le svolge l'Assessorato all'agricoltura tramite il Servizio fitosanitario in condivisione anche con AGRIS, perché è appunto l'Istituto di ricerca, quindi insomma è tutto regolare diciamo che non ha posto problemi nessuno né LAORE né AGRIS né tantomeno ARS quindi insomma è abbastanza condiviso proprio perché appunto AGRIS ha tutte quelle figure professionali e specifiche che occorrono per la definizione della programmazione e quindi anche della rendicontazione.

PRESIDENTE. Grazie, mi sembra che possa essere sufficiente la risposta dell'Assessore. Ora mettiamo in votazione il testo del disegno di legge 318.

Votazione nominale

PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, del disegno di legge numero 318.

(Segue la votazione)

Risultato della votazione

PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:

(Il Consiglio approva).

Sull'ordine dei lavori

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Francesco Agus. Ne ha facoltà.

AGUS FRANCESCO (Progressisti). Per segnalare il fatto che in queste ore si è verificato un malfunzionamento diffuso nella piattaforma che genera i certificati di negatività e a cui hanno accesso le farmacie private. Lo segnalo in quest'Aula affinché sia subito segnalato a chi di dovere e si valuti anche se sia il caso di intervenire e di suggerire al Presidente della Regione di intervenire, qualora il problema fosse vasto, anche con un'ordinanza notturna che spieghi cosa fare domani. Perché, per essere chiari, le persone che attendevano un certificato di negatività per poter rientrare al lavoro o semplicemente per uscire di casa si trovano nella situazione in alcuni casi di essere formalmente negativi perché l'esito del tampone antigienico negativo è certificato ma non avere il green pass sbloccato perché non è più possibile accedere a quella piattaforma. Le chiederei, Presidente, di verificare per le vie brevi e far sì che al termine della seduta ci sia chiara e netta una… diciamo, il Consiglio si esprima.

PRESIDENTE. Va bene grazie della segnalazione.

Discussione della proposta di legge: Interventi vari in materia di enti locali della Sardegna (314/A)

PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca la discussione della proposta di legge numero 314/A.

Sull'ordine dei lavori

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Emanuele Cera. Ne ha facoltà.

CERA EMANUELE (FI). Mi pare di cogliere delle posizioni contrastanti all'interno della maggioranza. Chiedo la sospensione dei lavori per un incontro, per una riunione di maggioranza, grazie.

PRESIDENTE. Il Consiglio è sospeso.

(La seduta, sospesa alle ore 18 e 19, viene ripresa alle ore 18 e 26.)

Discussione e approvazione della proposta di legge: Interventi vari in materia di enti locali della Sardegna (314/A)

PRESIDENTE. Riprendiamo i lavori dell'Aula.

Proposta di legge 314/A, non so se se volesse… l'onorevole Piras una brevissima relazione di illustrazione della proposta di legge, prego.

Ha facoltà di parlare il consigliere Andrea Piras, relatore.

PIRAS ANDREA (LEGA), relatore. Sì grazie Presidente, allora la proposta di legge numero 314 recante interventi in varie in materia di enti locali della Sardegna, presentato dai consiglieri Roberto Deriu e Rosella Pinna il 25 febbraio 2022 è stato iscritto all'ordine del giorno della prima Commissione nella seduta del 16 marzo 2022, nello stesso giorno a seguito dell'illustrazione del testo da parte del primo firmatario la Commissione ha esaminato la proposta e l'ha approvata con alcune modifiche. In particolare ha stabilito di introdurre la disciplina sull'estensione del numero dei mandati nella legge regionale numero 4 del 2012 attraverso l'introduzione dell'articolo abrogando conseguentemente il comma 17 dell'articolo della legge regionale numero 3 del 2009 "Disposizioni urgenti nel settore economico e sociale". La Commissione ha previsto altresì la possibilità a ricoprire fino a tre mandati consecutivi per i sindaci dei Comuni con popolazione fino a 15.000 abitanti estendendo così l'aumento del numero dei mandati consecutivi per i Comuni con soglie di popolazione più ampie rispetto a quelle originariamente previste dalla proponente. Concluso l'esame degli articoli e degli emendamenti la Commissione ha sospeso il voto finale ha trasmesso la proposta di legge al Consiglio delle autonomie locali per l'espressione del parere di competenza ai sensi dell'articolo 9 comma 1 lettera b) della legge regionale numero 1 del 2005; l'Organo nella seduta del 21 marzo 2022 ha espresso parere negativo. La Prima Commissione ha licenziato il testo per l'Aula all'unanimità dei presenti nella seduta del 22 marzo 2022. Con la presente proposta alla prima Commissione nell'estendere il numero dei mandati consecutivi dei sindaci esercita la propria potestà legislativa primaria in materia di ordinamento degli enti locali e delle relative circoscrizioni sancita dall'articolo 3 comma 1 lettera b) dello Statuto speciale per la Sardegna. Nel solco dell'articolo 51 della Costituzione, nell'interpretazione data da giurisprudenza costituzionale costante in base alla quale l'eleggibilità rappresenta la regola, l'ineleggibilità l'eccezione con l'intervento normativo in discussione si intende garantire un diritto politico fondamentale. Nel contempo la disciplina proposta è finalizzata a realizzare un bilanciamento tra i principi di imparzialità, buon andamento e par condicio nell'accesso delle cariche elettive da un lato e il diritto all'elettorato passivo dall'altro. Una disciplina diversa da quella prevista a livello nazionale, infatti, può trovare giustificazione in considerazione delle peculiari condizioni dei Comuni dell'Isola. Lo spopolamento, la densità demografica tra le più basse d'Italia, il livello di perifericità dei territori rispetto alla rete dei centri urbani e rispetto all'accesso ai servizi rendono particolarmente gravoso il compito dei Sindaci il cui impegno richiede capacità e responsabilità che spesso vanno oltre il ruolo che istituzionalmente sono chiamati a ricoprire, ne rappresentano la riprova i numerosi commissariamenti registrati nell'Isola negli ultimi anni anche per le difficoltà a reperire candidati alla carica di Sindaco, soprattutto nei Comuni con le caratteristiche sopra citate, in base alle considerazioni svolte si confida nell'approvazione della proposta da parte dell'Aula.

PRESIDENTE. Io penso, onorevole Deriu, se lei me lo consente, penso che sia esaustiva la relazione dell'onorevole Piras.

È aperta la discussione generale. È chiusa la discussione generale.

In votazione il passaggio all'esame degli articoli.

Poiché nessuno domanda di parlare lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano. Chi non lo approva alzi la mano. Chi si astiene alzi la mano.

(È approvato)

Ha domandato di parlare il consigliere Gianfranco Ganau. Ne ha facoltà.

GANAU GIANFRANCO (PD). Per chiedere la votazione per parti dell'articolo 1 con i commi 1, 2 e 3 separatamente, grazie.

PRESIDENTE. Va beh per parti quindi, sì onorevole Agus.

Ha domandato di parlare il consigliere Francesco Agus. Ne ha facoltà.

AGUS FRANCESCO (Progressisti). Per chiedere limitatamente al comma 3 il voto segreto.

PRESIDENTE. Va bene. Sul comma 1 chi è favorevole? Votazione elettronica. Il problema è che dobbiamo dividere… a meno che lei non ritiri la votazione elettronica, l'ha chiesta l'onorevole Talanas la votazione elettronica. Ha chiesto la votazione elettronica, onorevole Talanas? Altrimenti metto in votazione, basta alzare le manine, io le vedo.

Scusate, proviamo prima con il voto palese. Chi è favorevole alzi la mano al comma 1. Stiamo dividendo l'articolo, scusate però dobbiamo aspettare.

Onorevole Ganau, mi scusi, potrebbe specificare meglio le parti da votare? Mi perdoni.

Ha domandato di parlare il consigliere Gianfranco Ganau. Ne ha facoltà.

GANAU GIANFRANCO (PD). "Ai Sindaci dei Comuni con popolazione fino a 3.000 abitanti" è uno; il comma 2: "Ai Sindaci dei Comuni con popolazione fino a 5.000 abitanti" è il tre…

PRESIDENTE. Il comma 1 inizia: "Dopo l'articolo 1 della legge regionale 2012", quello lo dobbiamo votare per parti, cioè cosa devo mettere in votazione, nella prima votazione?

GANAU GIANFRANCO (PD). Vengo lì.

PRESIDENTE. Sì, grazie.

Ha domandato di parlare il consigliere Francesco Stara. Ne ha facoltà.

STARA FRANCESCO (UDC Cambiamo!). Presidente, io chiedo il voto segreto su tutti gli articoli.

PRESIDENTE. Va bene.

Stiamo approntando le schede, abbiate un po' di pazienza.

Intanto posso chiedere ai Segretari di sedersi nei banchi della Giunta? L'onorevole Cuccu e l'onorevole Deriu.

Ora procediamo alla chiama. Scusate: 41. Specifico, ovviamente tutte le votazioni degli articoli si svolgeranno mi pare di capire a scrutinio segreto, in particolare per l'articolo 1 è stata chiesta la votazione per parti. La prima parte, scusate il gioco di parole, parte dal comma 1, quindi "Dopo l'articolo 1" e finisce a "quattro mandati consecutivi", ci siamo? Questa è la prima parte che mettiamo in votazione. La seconda parte è il comma 2, quindi "Ai Sindaci dei Comuni con popolazione fino a 5.000 abitanti è consentito un numero massimo di tre mandati consecutivi", questa è la seconda parte messa in votazione. La terza votazione sarà "È altresì consentito un numero massimo di tre mandati consecutivi ai Sindaci dei Comuni con popolazione fino a 15.000 abitanti". Quindi tre votazioni per l'articolo 1.

Quindi, numero 41, procediamo alla chiama.

Votazione a scrutinio segreto

PRESIDENTE. Indico la votazione segreta del comma 1 dell'articolo 1. Coloro i quali sono favorevoli segneranno sì; coloro i quali sono contrari segneranno no.

Estraggo a sorte il nome del consigliere dal quale avrà inizio l'appello. (È estratto il numero 41, corrispondente al nome del consigliere Piga Fausto.)

Prego il consigliere Segretario di procedere all'appello cominciando dal consigliere Fausto Piga.

CUCCU CARLA, Segretaria, procede all'appello.

Risultato della votazione

PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:

(Il Consiglio approva).

La seconda parte la votiamo sempre a scrutinio segreto oppure votazione palese? Adesso stiamo votando il comma 2, l'onorevole Stara aveva chiesto la votazione a scrutinio segreto ma ora l'ha ritirata, quindi la votazione è palese, a meno che qualche altro Capogruppo non chieda la votazione segreta.

Metto in votazione il comma 2. Chi lo approva alzi la mano. (Viene richiesta la controprova.)Chi non lo approva alzi la mano…

MULA FRANCESCO (PSd'Az). Presidente, potrebbe sospendere un attimo la seduta? Chiediamo una sospensione di un minuto.

PRESIDENTE. Eravamo in votazione… ribadisco, che era stata richiesta dall'onorevole Stara…

MULA FRANCESCO (PSd'Az). Perfetto, chiedo il voto segreto sugli altri due commi.

PRESIDENTE. Mette in votazione il comma 2. Chi lo approva alzi la mano. (Viene richiesta la controprova.) Chi non lo approva alzi la mano.

(È approvato)

(Interruzioni)

PRESIDENTE. Abbiamo votato il comma 2, sul comma 3 l'onorevole Mula ha chiesto la votazione segreta….

(Interventi fuori microfono dei consiglieri di maggioranza)

PRESIDENTE. Il comma 2 è già stato votato, dobbiamo quindi annullare la votazione?

(Interventi fuori microfono dei consiglieri di maggioranza)

PRESIDENTE. …No, non l'ho deciso io, abbiamo aperto la votazione quindi adesso a scrutinio segreto il comma 3.

(Interventi fuori microfono dei consiglieri di maggioranza)

PRESIDENTE. No, ha votato… ma come non ha votato? Ci sono i Segretari… se vogliamo possiamo anche annullare la votazione. Allora, la votazione a scrutinio palese funziona così, basta che uno alzi la mano, un Capogruppo, e si intende votato, questo è il Regolamento, dopodiché se vogliamo annullare la votazione possiamo anche annullarla, però la votazione è corretta. Sospendiamo il Consiglio per un minuto, il Consiglio è sospeso.

(La seduta, sospesa alle ore 18 e 59, viene ripresa alle ore 19 e 06.)

PRESIDENTE. Riprendiamo la seduta. Il comma 2 è passato con voto palese, ora invece voto segreto per il comma 3. Metto in votazione il comma 3.

Votazione a scrutinio segreto

PRESIDENTE. Indico la votazione segreta del comma 3 dell'articolo 1. Coloro i quali sono favorevoli segneranno sì; coloro i quali sono contrari segneranno no.

Estraggo a sorte il nome del consigliere dal quale avrà inizio l'appello. (È estratto il numero 42, corrispondente al nome della consigliera Pinna Rossella.)

Prego il consigliere Segretario di procedere all'appello cominciando dalla consigliera Rossella Pinna.

CUCCU CARLA, Segretaria, procede all'appello.

Risultato della votazione

PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:

(Il Consiglio non approva).

Passiamo all'articolo 1 bis.

Poiché nessuno ha domandato di parlare sull'articolo 1 bis, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano. Chi non lo approva alzi la mano.

(È approvato)

Passiamo all'emendamento numero 1, l'emendamento dei segretari comunali e provinciali.

Ha domandato di parlare il consigliere Francesco Mula. Ne ha facoltà.

MULA FRANCESCO (PSd'Az). Presidente, ma io semplicemente volevo avere una conferma, se non abbiamo capito male, perché l'emendamento così come ho detto ai colleghi è molto importante e interessante, vista la carenza che abbiamo dei segretari comunali in tanti comuni. Cioè la mia domanda era sulla base di quello che c'è scritto, se non ho capito male, può un vicesegretario che lavora in un Comune andare diciamo in prestito, chiamiamolo così, in un altro Comune di pari fascia e esercitare il ruolo di Segretario comunale? Del proprio è una cosa, però se c'è un altro Comune che non ha un Segretario comunale e si mettono d'accordo, così come succede, sappiamo benissimo, poi il vicesegretario andare a ricoprire il ruolo del segreto Segretario mancante? Sì, però purché sia di pari fascia. Perché, certo, è importante vista la carenza che abbiamo in tutti i Comuni. Voto favorevole, Presidente.

PRESIDENTE. Allora, scusate se posso, onorevole Cocco mi consente? Questo emendamento tende a trovare una soluzione per la carenza di segretari generali nei Comuni soprattutto minori. Oggi la legge consente la sostituzione in caso di malattia, o ferie, ma non in caso di sedi vacanti. Si sta ampliando la possibilità di fare ricorso alla sostituzione anche in caso di sede vacante. C'è da dire, per correttezza, però ne siamo tutti quanti consapevoli, che si tratta di una norma nazionale che potrebbe essere oggetto di impugnazione, però è un tentativo in emergenza che stiamo facendo, però è giusto che lo si voti con questa consapevolezza, per correttezza lo devo dire questo.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Francesco Mura per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

MURA FRANCESCO (FdI). Grazie Presidente. Se non ricordo male, onorevole Cocco, questo tentativo lei lo fece già un'altra volta, giusto, di inserire non mi ricordo in quale altra norma di altro tema, forse una finanziaria, o forse un altro testo sugli enti locali, e a quel tentativo io votai contrario, perché sono convinto che…

(Interruzione)

MURA FRANCESCO (FdI). Vabbé, adesso non mi ricordo se avevo votato, o se mi ero semplicemente espresso in maniera contraria, perché io sono convinto che ci sia un problema, e quindi una carenza oggettiva di figure professionali che possano ricoprire il ruolo di segretario comunale nei comuni, perché è un dato di fatto, ma sono anche altrettanto convinto che al ruolo di Segretario non sia così semplice accedervi, o quantomeno non sia un compito nostro stabilire chi può accedere a svolgere e ad eseguire il compito del Segretario. Avrei potuto condividere un'azione che magari potesse dare un lasso temporale inferiore rispetto a quello che è scritto in questo emendamento, ma così ho difficoltà a condividerlo.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Daniele Cocco. Ne ha facoltà.

COCCO DANIELE (LEU). Sì, poi se l'Aula non è d'accordo posso anche ritirarlo. Allora, per essere chiari, noi siamo stati sollecitati dall'ANCI più volte, e il primo emendamento non l'avevo presentato io, l'avevamo presentato quasi tutti trasversalmente, e il Presidente del Consiglio e l'Assessore di riferimento nelle due occasioni precedenti ci avevano chiesto gentilmente di ritirarlo per riportarlo a un'altra legge che parlasse di enti locali e così abbiamo fatto. Però il "lasso temporale" non l'ho capito, perché qui abbiamo scritto, onorevole Mura, in deroga eccetera "…nelle more di una riforma generale", però in questo momento c'è la necessità estrema perché l'80 per cento dei piccoli Comuni è senza Segretario comunale, ma ce lo stanno chiedendo i Comuni, ce l'ha chiesto l'ANCI a più riprese.

(Interruzione)

COCCO DANIELE (LEU). No, non è questo, l'hanno fatto già altre Regioni però, lo stanno già facendo in altre Regioni.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Francesco Mula. Ne ha facoltà.

MULA FRANCESCO (PSd'Az). Presidente, siccome ho sentito anche l'intervento che ha fatto il collega, io vorrei ricordare che segretari comunali non se ne trovano manco col lanternino, e cito un Comune non a caso, cito il Comune di Orosei che ieri il Sindaco mi ha chiesto: "Hai trovato qualcuno?", non abbiamo trovato nessuno di quella fascia, siccome però ho sentito che stanno espletando i concorsi, io dico, non c'è qualcosa di chiamiamolo di strano, possiamo mettere anziché il 2024, diamo il tempo di quest'anno e poi faranno i concorsi, altrimenti lo prorogheremo.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Gian Franco Satta. Ne ha facoltà.

SATTA GIAN FRANCO (Progressisti). Presidente, per condividere la sua esposizione. Allora non c'è nessuna norma che vieta ai Comuni nel momento in cui vi è un incarico da parte della Prefettura di nominare i Vicesegretari all'interno dei Comuni. La questione che vorrei rappresentare a questo Consiglio è che la Prefettura ha espletato regolarmente i concorsi nel 2019, a luglio quindi ci sarebbe un'immissione di segretari di 291 figure, a novembre altri 231, per un totale di 522 figure. Questo emendamento, così come è stato presentato oggi, e così come è stato presentato anche in precedenti leggi che riguardavano le Autonomie locali, è sicuramente oggetto di impugnazione da parte del Governo, perché non può essere diversamente. Non possiamo assolutamente noi attribuire a figure di categoria D l'incarico di Segretario comunale, così come già ha spiegato bene il collega Mura. Non si può certamente attribuire ad una figura che non ha i titoli per svolgere quella funzione, quindi è assolutamente illegittimo.

(Interruzioni.)

PRESIDENTE. Allora, le criticità le conosciamo tutti. L'ho ribadito in presentazione dell'emendamento, è un emendamento che ha ampie probabilità di essere impugnato, si tratta di un tentativo di dare risposta nel contingente. Però ovviamente questi profili di illegittimità ci sono, li conosciamo tutti.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Diego Loi. Ne ha facoltà.

LOI DIEGO (Progressisti). Presidente, mi unisco alle riflessioni ultime, nel senso che l'esigenza la viviamo tutti quanti in termini di carenza dei segretari, con segretari che nei nostri Comuni piccoli e meno piccoli si trovano a dover sostenere l'onere organizzativo e amministrativo di oltre 3, 4, 5, 6 comunità, però questo non mi risulta che sia esattamente una questione condivisa anche all'interno dell'Albo dei Segretari. Chiaramente l'esigenza non può essere, dal punto di vista mio, colmata o sopperita attraverso questo strumento e questo emendamento che abbiamo discusso e visto diverse volte. Esiste anche una nota recentissima dell'Albo dei Segretari che appunto rispetto anche dei provvedimenti del Governo evidenzia come il tema del concorso sia quello attraverso il quale si accede alla carica dei Segretari, c'è il tema del concorso che è in corso di espletamento, lo richiamava prima l'onorevole Satta. Peraltro nei lavori della Commissione che hanno esitato questo testo non mi pare che sia pervenuta nessuna sollecitazione in questa direzione da ANCI, pertanto pur condividendo l'esigenza, pur condividendo la condizione, insomma mi scuseranno gli onorevoli Cocco e Lai, ma io non posso che esprimere il voto negativo rispetto a questo emendamento, laddove non venga ritirato.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Massimo Zedda. Ne ha facoltà.

ZEDDA MASSIMO (Progressisti). Presidente, ribadisco ciò che è stato detto da alcuni colleghi e che abbiamo detto anche in altre occasioni. Giustamente l'onorevole Cocco solleva un problema che esiste, condiviso da tutti, l'assenza di segretari comunali. Intanto oltre all'assenza di segretari comunali c'è anche un'assenza di consiglieri di maggioranza, perché siete 19 compreso il Presidente, quindi forse per trovare una soluzione ad alcuni di questi problemi sarebbe bene ricomporre il quadro politico da parte vostra, prendervi una pausa di riflessione per chiarirvi le idee e garantire la presenza in Aula per poter affrontare le questioni. Per sollecitare il Presidente non tanto per il cambio di qualche Assessorato, quanto per attivare, cosa che avrebbe dovuto fare tre anni fa, le interlocuzioni con il Governo per risolvere con norme di attuazione concordate con lo Stato alcune di queste vicende, così come hanno fatto altri Presidenti di Province autonome, di Trento e Bolzano e altri, pochi a dire il vero, Presidenti di Regione che sono intervenuti su questa materia, con una delega da parte dello Stato, con norme di attuazione. Il tema posto dall'onorevole Cocco è reale, è anche reale o sarebbe stata reale la possibilità di risolverlo con la procedura che dicevo prima, concordando col Governo un Albo regionale dei segretari comunali, ma forzare con norme che, Presidente, non hanno una questione legata a criticità, sono semplicemente illegittime, cioè né più né meno. Perché sappiamo tutti che per diventare Segretario comunale si deve partecipare a quei concorsi, che sono anche difficili, e per svolgere la funzione di segretari comunali in alcuni Comuni di fasce più alte si fanno concorsi ulteriori per poter avere la possibilità di svolgere quelle funzioni. Detto ciò io condivido lo spirito che sistematicamente ha mosso l'onorevole Cocco e anche l'onorevole Lai nel presentare questo emendamento, però oggettivamente la questione non può essere risolta in questo modo. Se vi foste attivati e si fosse attivato il Presidente della Regione, forse, insieme ad altre poche Regioni d'Italia, avremmo potuto risolvere una porzione almeno di questo di questo problema, che invece è annoso e riguarda tutti i Comuni della Sardegna.

PRESIDENTE. Io volevo dire, ovviamente lo ribadisco, non posso dire che è illegittimo perché non posso sostituirmi a la Corte costituzionale, però è evidente che sia una norma che ha dei profili di assoluta illegittimità, è evidente, perché è una norma coperta da, anche in questo caso, riserva di legge statale. Lo sappiamo. Cioè, cosa volete che vi dica, però se il Consiglio regionale vota un emendamento illegittimo io non posso evitarlo, non ho strumenti.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Valter Piscedda. Ne ha facoltà.

PISCEDDA VALTER (PD). Sì, ovviamente non ho la pretesa di convincere nessuno, però volevo intervenire sull'argomento per una serie di ragioni. Perché tutti conosciamo la prassi che avviene nei Comuni, ci sono, laddove nominati, perché non tutti i Comuni li hanno nominati, i vicesegretari, che non sono altro che dei funzionari apicali che per periodi brevi o lunghi, per le motivazioni circoscritte dalla legge, espletano quelle funzioni. Quindi se lo fanno in quei momenti non si capisce perché non lo possano fare in altri momenti. Cioè, se hanno la competenza in determinati momenti, per una sostituzione di malattia, per una sostituzione di ferie, non si capisce perché quelle stesse persone non lo possano fare in caso di sede vacante. Però, dico, se quella persona per sei mesi può svolgere legittimamente e compiere atti perfetti in sostituzione del Segretario, il settimo mese che cosa ha di diverso dai primi sei mesi, a livello di competenza, non parlo a livello di normativa, dico a livello di competenza, perché qualcuno diceva se uno esce da un concorso ha sicuramente la competenza giusta per espletare quel ruolo. Quindi questa è la prima considerazione. La seconda considerazione è che è a richiesta, cioè bisogna fare la richiesta all'Albo nazionale dei Segretari; quindi non è automatica l'iscrizione, se l'Albo ha qualcosa da dire, lo dirà, rifiuterà l'iscrizione se ritiene che tale soggetto non abbia i requisiti. Nel momento in cui tu chiedi l'iscrizione ad esempio all'Ordine dei medici, mica è automatico…

(Interruzione)

PISCEDDA VALTER (PD). Certo, sono d'accordissimo con te, ma sto analizzando la fattispecie.

La terza è questa, devi essere Vicesegretario, quindi devi essere uno che è già nelle condizioni di espletare quel ruolo, perché sennò il Comune non ti nomina.

La quarta considerazione, che a me sembra la più importante, è che non è mica un obbligo, è una facoltà: se uno ha un funzionario che non ritiene in grado di assolvere a quel ruolo, non lo nomina, mica è un obbligo; stiamo solo dando la possibilità di fare quello che sostanzialmente già avviene nei piccoli Comuni, perché nei piccoli Comuni è chiaro che ti rivolgi agli unici funzionari che hai, che ti istruiscono tutte le pratiche e che normalmente, in certe situazioni, non te le possono firmare.

Quindi si tratta semplicemente di dare la facoltà a chi vuole di farlo, chi non vuole non lo fa; cioè perché dobbiamo essere contrari a priori alla norma, al tentativo che il Presidente ha detto di voler fare nei confronti della normativa; lo sappiamo che è una sorta di forzatura ma che problema c'è? Non siamo mica obbligati poi nei singoli Comuni a metterla in pratica, cioè perché dobbiamo impedire…

PRESIDENTE. Io direi che lo mettiamo in votazione, non c'è altro da fare.

Votazione nominale

PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, dell'emendamento numero 1.

(Segue la votazione)

Risultato della votazione

(Il Consiglio approva).

Passiamo all'esame dell'articolo 2.

Poiché nessuno è iscritto a parlare sull'articolo 2, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano. (Viene richiesta la controprova.) Chi non lo approva alzi la mano.

(È approvato)

Passiamo all'esame articolo 3.

È iscritto a parlare il consigliere Massimo Zedda. Ne ha facoltà.

ZEDDA MASSIMO (Progressisti). Ovviamente, avendo introdotto un emendamento illegittimo in una legge che tutto sommato invece era legittima, verrà impugnato nel complesso, dopodiché siete anche cascati nella trappola dell'onorevole Cocco e dell'onorevole Lai che si sono dati come compito quello di farvi raggiungere, o meglio di far raggiungere alla Giunta (ma in questo caso non è una proposta della Giunta è votata dal Consiglio), il più alto numero di leggi impugnate nella storia della democrazia nel pianeta: un record straordinario.

Presidente, mi rivolgo a lei, l'altro giorno c'era un convegno con costituzionalisti, ebbene, secondo lei, se lei fosse al posto del Consiglio dei Ministri o dei direttori generali dei Ministeri competenti nella verifica delle leggi regionali - tutti i Ministeri ma in particolar modo Economia e finanze e Funzione pubblica - ricevendo sistematicamente leggi illegittime, o con porzioni illegittime all'interno di leggi che reggono "fino a pagina 2", lei che cosa penserebbe dei legislatori che sistematicamente occupano il loro tempo in un'Aula e nelle istituzioni non dedicandosi a cose legittime, fattibili e concordate ma approvando cose irrealizzabili? Che cosa pensereste voi? Ovviamente questo incide anche sull'interlocuzione. Si poteva fare come la norma approvata per quanto riguarda le questioni riguardanti la canapa: votiamo un testo, lo inviamo al Parlamento, alla Giunta, diamo una sveglia al Presidente, vedetevi. Su norme d'attuazione già consentite ad altre Regioni, basta passare in Conferenza Stato-Regioni e probabilmente è un iter molto più semplice rispetto ad attivare un iter costituzionale di riforma con quattro passaggi in Parlamento e via dicendo, però se la scelta è questa.

Guardate però che il tempo sta scadendo ma di problemi non è stato risolto neanche uno.

PRESIDENTE. È un Consiglio regionale coraggioso, per rispondere alla domanda.

Poiché nessuno altro è iscritto a parlare sull'articolo 3, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano. (Viene richiesta la controprova.) Chi non lo approva alzi la mano.

(È approvato)

Passiamo alla votazione finale.

Votazione nominale

PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, del testo della proposta di legge numero 314/A.

(Segue la votazione)

Risultato della votazione

PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:

(Il Consiglio approva).

La seduta è tolta, il Consiglio è riconvocato per mercoledì prossimo alle ore 10.

La seduta è tolta alle ore 19 e 59.