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Premi in agricoltura: smaltite oltre la metà delle pratiche arretrate.

Data: 06/05/2020

Cagliari 6 maggio 2020 – Oltre 53mila pratiche lavorate in sei mesi. Un impegno straordinario che ha permesso di dimezzare l’arretrato in carico ad Argea e di erogare decine di milioni di euro ad agricoltori e pastori. Sono i numeri illustrati alla Quinta Commissione del Consiglio regionale dall’assessore all’agricoltura Gabriella Murgia e dai commissari straordinari di Argea e Laore Patrizia Mattioli e Gianfranco Casu.
Nell’ottobre del 2019, all’inizio della nuova gestione commissariale, il numero delle pratiche ferme negli uffici dell’Agenzia regionale per la gestione e l’erogazione degli aiuti in agricoltura aveva toccato quota 96529. Al 31 marzo del 2020 rimangono da lavorare 52.805 richieste. «Stiamo rispettando i tempi indicati nella legge approvata dal Consiglio regionale che ha istituito la task force per lo smaltimento delle pratiche del Psr – ha detto il commissario di Argea Patrizia Mattioli – ad aprile c’è stato un rallentamento a causa dell’emergenza Covid-19 ma il lavoro va avanti e contiamo, con la piena operatività della task force nel mese di maggio, di portare a termine il progetto secondo i piani».
La commissaria Mattioli, nel corso dell’audizione ha fornito un altro dato significativo: negli ultimi sei mesi, sono stati messi in pagamento oltre 120 milioni di euro delle diverse misure del Psr (strutturali, superficie e animali, Feamp e Ocm) e degli aiuti regionali per eventi calamitosi.
32 milioni in più rispetto a quelli liquidati nei primi nove mesi del 2019. Allora la cifra delle pratiche chiuse si era fermata a 88 milioni e 843mila euro.
Positivo anche il bilancio di Laore che ha in carico le pratiche per le calamità naturali: «Il nostro lavoro è in fase avanzata – ha affermato il commissario Gianfranco Casu – abbiamo istruito 7916 pratiche su 13162, dichiarandone ricevibili 4164. Rimangono ancora da definire 3755 richieste».
«Argea e Laore stanno svolgendo un buon lavoro – ha sottolineato l’assessore Murgia – la Sardegna è la Regione che ha pagato di più. La Giunta ha inoltre deciso di anticipare i pagamenti anche per le pratiche ancora non istruite attraverso il meccanismo della garanzia bancaria. In particolar modo potranno essere anticipati i contributi relativi a 11.470 domande per le misure a capo e a superficie relative agli anni 2016-2017-2018 non ancora erogati da Agea (l’Agenzia nazionale) per un totale di circa 30 milioni di euro, oltre alle 16.658 domande dell’annualità 2019 (con scadenza impegno a maggio 2020) per un totale di circa 68 milioni e 500mila euro».
Nel corso dell’audizione diversi consiglieri della minoranza (G.F. Satta, Lai, Piano, e Cuccu) e della maggioranza (Oppi e Saiu) hanno sollecitato una comunicazione più rapida e chiara dei dati per capire meglio il rapporto tra le pratiche lavorate e quelle effettivamente pagate. Un compito in capo all’Unità di Progetto, organismo istituito con legge dal Consiglio regionale che però entrerà a regime nelle prossime settimane.
Contestata dalle opposizioni la scelta della Giunta di ricorrere allo strumento dell’anticipazione bancaria: per Gianfranco Satta (Progressisti) “la Giunta sta consentendo agli agricoltori di indebitarsi” mentre per Eugenio Lai (Leu) “lo strumento rischia di trasformarsi in una mannaia per gli agricoltori”. Dubbi avanzati anche da Pierluigi Saiu (Lega): “non si deve valutare la situazione creditizia delle imprese, così rischiano di restare fuori dai benefici moltissime aziende”.

SITUAZIONE EX LAVORATORI ARAS
A margine dell’audizione sui premi in agricoltura, la Commissione ha affrontato, su sollecitazione del consigliere dei Riformatori Michele Cossa e del vicepresidente della Commissione Gianfranco Satta la situazione degli ex lavoratori Aras. Sulla loro stabilizzazione e il successivo ingresso negli organici di Laore pende un ricorso al Tar che sarà discusso nel merito il prossimo 10 giugno: «C’è il rischio che venga sollevata la questione di illegittimità costituzionale – ha sottolineato Michele Cossa – è urgente un intervento della Giunta che dia rassicurazione ai ricorrenti (dipendenti Laore ) e metta in sicurezza gli ex lavoratori Aras». Stessa richiesta da parte del consiglieri Satta, Lai, Cuccu e Piano.
L’assessore Murgia, pur condividendo la necessità di trovare una soluzione, ha parlato di “questione giuridica” non in capo al suo assessorato. Ne è nato un vivace confronto con il consigliere Eugenio Lai che ha invitato l’assessore e la Giunta ad assumersi la responsabilità politica della vicenda.
I consiglieri Lai, Satta, Piano e Cuccu hanno quindi chiesto al presidente della Commissione Piero Maieli un intervento forte nei confronti dell’esecutivo regionale.
Maieli ha annunciato, compatibilmente con i lavori dell’Aula, la convocazione in audizione dell’assessore al personale nel primi giorno utile della prossima settimana: «E’ necessario agire subito – ha detto Maieli – il Consiglio ha approvato all’unanimità una legge per la stabilizzazione degli ex lavoratori Aras. Occorre trovare una soluzione in tempi rapidissimi se si vuole evitare un bagno di sangue»-
Maieli ha poi ringraziato i commissari di Argea e Laore per il lavoro svolto (“si stanno rispettando i tempi, i dati delle pratiche smaltite parlano chiaro”) e annunciato la convocazione dell’Unità di progetto in Commissione nelle prossime settimane.

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