Nota stampa della seduta n. 274

CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA

XVI Legislatura

Ufficio Stampa

Nota stampa della seduta n. 274 – Pomeridiana
Martedì 10 ottobre 2023

Approvata la proposta di legge n.168 “Disciplina della raccolta e coltivazione dei tartufi e valorizzazione del patrimonio tartufigeno regionale”.

Riordino del comparto ippico della Sardegna: conclusa la discussione generale. Rinviato l’esame degli articoli e degli emendamenti.

Cagliari 10 ottobre 2023 –  La seduta è stata aperta dal vice presidente Giovanni Antonio Satta. Dopo le formalità di rito, il presidente ha sospeso la seduta e convocato la conferenza dei capigruppo per la programmazione dei lavori.

Alla ripresa, è proseguito l’esame dell’ordine del giorno con gli articoli e gli emendamenti della legge 42/A – “Riordino del comparto ippico ed equestre della Sardegna”.

Sul’ordine dei lavori, il consigliere Eugenio Lai (Aev) ha affermato che ad avviso del suo gruppo la legge ha bisogno di un approfondimento in commissione e sul punto ha posto una questione pregiudiziale.

La proposta, messa ai voti a scrutinio palese in base al regolamento, è stata respinta con 4 voti favorevoli e 22 contrari.

Aprendo la discussione generale il consigliere Domenico Gallus (Psd’Az) ha richiamato l’aspetto fortemente identitario della legge che, dopo una lunga crisi, permetterà al comparto ippico sardo di svolgere un ruolo fondamentale anche a livello nazionale, a cominciare dal settore dell’anglo arabo che vede la Sardegna secondo produttore dopo la Francia. Alla soppressione dell’Istituto incremento ippico, ha ricordato Gallus,  sono seguiti fatti negativi, depotenziamento del comparto, calo del sostegno all’allevamento ed alle politiche di valorizzazione, recessione produttiva in termini qualitativi e quantitativi, incertezza di programmazione, mancato rinnovo figure tecniche di riferimento, di punti di riferimento istituzionale e strategie per gli operatori. Ora, ha aggiunto, comincia una profonda inversione di tendenza che riguarderà il rilancio dell’economia agricola, ma anche la cultura, la salute, l’artigianato, l’ambiente ed il turismo, ed attiverà un meccanismo moltiplicatore di forza lavoro attraverso un intervento strutturale che restituirà fiducia  a tutti in una nuova stagione di sviluppo, amplificando i buoni segnali di recupero emersi in questi anni.

Intervenendo sull’ordine dei lavori, il capogruppo del Pd Gianfranco Ganau ha protestato contro la procedura seguita ribadendo la sua contrarietà all’assenza dell’assessore dell’Agricoltura che, fra l’altro, nella seduta precedente si era espressa in modo negativo su molti aspetti della legge. Questo modi di procedere, ha detto infine, è indecente, ingiustificato e senza precedenti.

Il presidente ha ricordato che la Giunta è comunque presente.

Il capogruppo dei Progressisti Francesco Agus (Progressisti) ha condiviso le argomentazioni del collega Ganau che non sono “pignolerie”, l’assessore competente deve essere sempre presente anche perché il provvedimento contiene parti importanti che riguardano l’assessorato e gli enti regionali sulle quali si è recentemente intervenuti con il Collegato alla finanziaria di cui, a distanza di un mese, non si conosce il contenuto.

Il consigliere Angelo Cocciu (Forza Italia) ha segnalato che l’assessore è assente per un impegno improrogabile già programmato e conosciuto; si sarebbe potuto ovviare con una migliore programmazione dei lavori.

Il capogruppo della Lega Michele Ennas ha respinto l’interpretazione secondo la quale l’assessore avrebbe espresso riserve sulla legge. Per cui, ad avviso del suo gruppo, i lavori del Consiglio possono andare avanti.

Laura Caddeo (Aev) ha osservato che, in ogni caso, sono stati comunque presentati diversi emendamenti, alcuni abbastanza complessi, sui quali occorrerà il parere formale della Giunta.

Il presidente ha ripercorso quanto detto in conferenza dei capigruppo con riferimento alla decisione di continuare la discussione della legge, dunque non c’è bisogno di chiarire altro.

Alessandro Solinas (M5S) ha sottolineato che nei confronti della legge manca un vero interesse da parte della maggioranza e, per quanto riguarda la conferenza dei in capigruppo, il suo si è espresso contro e in sede di votazione non garantirà il numero legale.

Il presidente ha ancora ricordato che la Giunta ha sempre facoltà di intervenire ed esprimere pareri.

Annalisa Mele (Riformatori) ha parlato di una proposta importante per il riordino di un comparto strategico per la Sardegna attraverso la creazione di una nuova Agenzia di sviluppo e valorizzazione del settore ippico fondamentale per operatori dopo la scomparsa Istituto ed trasferimento delle competenze ad Agris che non ha potuto svolgere azioni significative. Tuttavia, ha proseguito, la nuova legge inciderà positivamente su tanti ambiti, stimolando l’indotto collegato ad ambiente, turismo, tradizione, sanità e riabilitazione, protezione delle razze autoctone, creando le migliori condizioni per la ripartenza del settore in campo regionale.

Il capogruppo dei Progressisti Francesco Agus ha puntualizzato che la facoltà della Giunta di intervenire non può essere interpretata in modo distorto, anche perché la legge incide su organi della Regione e personale ed inoltre, una volta approvata e promulgata, dovrà essere applicata, cosa che non è accaduta in passato a causa, secondo la maggioranza, della “burocrazia”. Il problema invece, ha detto Agus, è che le leggi sono scritte male, che siano giuste od ingiuste, e per questo sarebbe stata necessaria non solo la presenza dell’assessore dell’Agricoltura ma anche dell’assessore del Personale. Noi, ha concluso, siamo contrari a “spot elettorali” a qualche mese dalle elezioni.

Successivamente il Consiglio ha approvato il passaggio agli articoli e subito dopo la seduta è stata sospesa per distribuire ai consiglieri il testo di tutti gli emendamenti presentati. (Af)

Alla ripresa, il presidente del Consiglio ha invitato il presidente Piero Maieli (Commissione Agricoltura) a convocare la commissione per valutare gli emendamenti.

L’Aula è passata poi alla pl 168 sulla disciplina della coltivazione dei tartufi. L’on. Maieli (Psd’az) l’ha illustrata spiegando che “si tratta di un’occasione di crescita dell’economia sarda, dando un’opportunità a tutti i territori che ancora non sono interessati da questa pratica e consentendo anche  la coltivazione artificiale”.

Per l’on. Eugenio Lai (Rossoverdi) “siamo d’accordo sulla necessità di una legge sui tartufi sardi. Ma questo testo però è privo di copertura finanziaria e la presenza dell’assessore all’Agricoltura non può essere facoltativa. Questo non è un modo di affrontare i problemi della Sardegna”.

Per Solinas (Cinquestelle) “quest’Aula è stata tutto fuorché produttiva in questi anni, per colpa vostra”.

Dalla maggioranza l’on. Domenico Gallus (Psd’Az) ha difeso il testo, “portato in Aula per decisione della conferenza dei capigruppo”. 

Dopo il passaggio agli articoli è stato approvato l’articolo 1 e così il 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8. L’articolo 9 è stato soppresso. Approvato l’articolo 10 e anche 11, 11 bis, 12, 13, 14, 15, 16, 17, 18.

Per l’on. Solinas (Cinque stelle) “è un serio problema il fatto che non ci sia una norma di transizione che salvi i diritti di chi oggi opera professionalmente nella raccolta dei tartufi in Sardegna”.

Favorevole anche l’on. Michele Ennas (Lega): “Questa legge è del 2020, è stata esitata nel 2022 e non si sa nemmeno se oggi abbia risorse finanziarie.

Per l’on. Cera (Forza Italia) “non siamo davanti a un fenomeno per hobbisti ma a un’attività produttiva agricola a tutti gli effetti. Chiedo un maggiore approfondimento”.

Approvato anche l’articolo 19, l’Aula con voto finale ha approvato la legge.

Contrario con dichiarazione di voto l’on. Roberto Deriu (Pd) che ha detto: “Non siete liberali, cercatevi un altro epiteto, ma certo che con questa legge con cui organizzate corsi per andare a cercare i tartufi toccate il fondo, in un’isola che ha il record per la dispersione scolastica. E’ una legge disgustosa come la mancanza di qualità di questa legislazione”.

Dopi il voto finale il presidente ha annunciato che il Consiglio sarà convocato a domicilio. (C.C.)

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